9 dicembre forconi: 07/04/18

mercoledì 4 luglio 2018

VIDEO: ARZILLI E AGGUERRITI SPACCANO I LUCCHETTI E OCCUPANO IL CENTRO ANZIANI SULLA CASSIA CHE ERA STATO CHIUSO DAL COMUNE DI ROMA


COI SACCHI A PELO A TURNO RESTANO A DORMIRE PER NON ESSERE SGOMBRATI, E SI SONO DIVISI I LAVORI PER RISISTEMARLO: ''CI RESTANO POCHI ANNI, VOGLIAMO POTER VIVERE INSIEME''

 
 
gli anziani si riprendono il centro anziani di roma tomba di nerone sulla cassia 2GLI ANZIANI SI RIPRENDONO IL CENTRO ANZIANI DI ROMA TOMBA DI NERONE SULLA CASSIA
Flavia Scicchitano per www.leggo.it

Si sono dati appuntamento alle 16.30 in via Cassia. Al civico 724. Agguerriti come mai e con un solo obiettivo: riprendersi il centro anziani che il Municipio aveva deciso di chiudere. E così, in 150, ieri pomeriggio sono arrivati davanti al loro spazio e, armati di tenaglie, hanno rotto catena e lucchetto e sono entrati con lo spirito garibaldino e la voglia di giustizia. Un colpo secco di Vittorio, classe 1938, e il cancello si è spalancato davanti ai loro occhi lucidi di gioia. E così, per proclamare la loro vittoria e sottolineare la loro occupazione hanno issato uno striscione di 20 metri: “Gli anziani si riprendono il centro”.

Quel centro che da sedici anni è una seconda casa per tutti loro. Un luogo di incontro, dove fare ginnastica, giocare a bocce e ballare, passando il tempo in compagnia. Fino al 22 maggio, quando il centro anziani San Felice Circeo di via Cassia, Tomba di Nerone, è stato chiuso ai residenti per inidoneità, tagliando fuori tutti i nonni del quartiere, dai 65 ai 100 anni.

«L’apertura del centro risale al 2002 - spiega Pippo Betulia, il presidente del Centro anziani - In quell’epoca era un capannone da utilizzare in via provvisoria, fino al completamento della struttura definitiva di via San Felice Circeo. Ma ad oggi, per diversi contenziosi, la struttura non è pronta e non lo sarà per ancora almeno un paio di anni». Nel punto di aggregazione di via Cassia, l’unico in zona, gli iscritti sono circa 350.

«Ad ottobre 2017 abbiamo fatto presente al presidente del Municipio che il capannone aveva bisogno di lavori - racconta Pippo - Di inverno pioveva dentro, si formava il ghiaccio.. così abbiamo eseguito di nostra iniziativa alcune migliorie, soffitto, pareti in legno non infiammabile, finestre, condizionatori, bagni. Poi alcuni soci hanno fatto delle segnalazioni e il municipio ad aprile ha bloccato alcune attività per inidoneità. Il 22 maggio hanno messo le catene ma senza una determina che autorizzasse la chiusura».

«Non esiste nessun atto ufficiale di chiusura - spiega Giorgio Mori, consigliere FdI del Municipio - Nulla di giuridicamente valido e adesso gli anziani sono esasperati». «Il quartiere è dalla parte degli anziani - ha detto Enrico Ingami del Gruppo ‘Sei della Cassia Se’ - Sarebbe un valore aggiunto per la zona». Il commento di Alberto è la sintesi di questa storia tutta romana: «Con questa azione abbiamo perso 20 anni in un colpo solo, siamo tutti più giovani perché abbiamo lottato e vinto». Fonte: qui

gli anziani si riprendono il centro anziani di roma tomba di nerone sulla cassia con errore ortograficoGLI ANZIANI SI RIPRENDONO IL CENTRO ANZIANI DI ROMA TOMBA DI NERONE SULLA CASSIA

VERTIGINI E SBALZI DI PRESSIONE, COME IL CALDO CAMBIA LA VITA


Massimo Finzi per Dagospia

E’utile l’automisurazione della pressione arteriosa? Sono affidabili gli apparecchi che la rilevano? Le risposte sono affermative nel senso che l’automisurazione della pressione permette di definire un profilo che completa la rilevazione effettuata dal medico e consente una terapia ancora più personalizzata. Gli attuali apparecchi in commercio garantiscono la precisione dei dati rilevati. I problemi nascono dal rispetto o meno della corretta procedura di rilevazione della pressione arteriosa.

Nei lunghi anni durante i quali mi sono interessato di ipertensione arteriosa ho riscontrato una elevata frequenza di errori legati proprio alla tecnica della misurazione della pressione: alcuni casi addirittura divertenti come il soggetto che metteva la sveglia alle 3 di notte per controllare la pressione notturna o come l’altro che pretendeva di misurare la pressione durante un rapporto sessuale. C’è chi ha misurato la propria pressione in ascensore, chi in auto.

pressione bassaPRESSIONE BASSA
Per verificare l’andamento della pressione arteriosa nei vari momenti della giornata e soprattutto durante particolari attività esistono specifici strumenti che permettono la “pressurometria delle 24 ore” (impropriamente definito Holter pressorio). La corretta tecnica di misurazione esige il rispetto di taluni passaggi. Larghezza e lunghezza del bracciale: gli apparecchi comunemente in commercio sono corredati di un solo bracciale adatto alle persone di normale corporatura ma soggetti molto magri o, al contrario, obesi hanno bisogno di un bracciale adatto pena l’errore della rilevazione.

La posizione del corpo, del braccio e dell’apparecchio sono fondamentali: difficile allinearli a livello del cuore in posizione seduta anche perché l’angolazione del braccio varia con l’altezza della persona e con l’inclinazione dello schienale.  Preferibile la posizione distesa a pancia su (clinostatismo) che permette il rispetto di tutte le posizioni. La misurazione va effettuata dopo almeno 4/5 minuti con il paziente in stato di tranquillità fisica e psichica in ambiente con temperatura confortevole.

pressione bassaPRESSIONE BASSA
Il braccio sul quale viene avvolto il manicotto deve essere libero da qualsiasi indumento: spesso anche la semplice manica arrotolata di una camicia può falsare la rilevazione.
La misurazione non dovrebbe essere eseguita dopo un pasto specie se abbondante o dopo l’assunzione di alcol o di caffè.

Almeno la prima volta la misurazione va effettuata in entrambe le braccia per individuare quale dei due arti registri il livello maggiore di pressione perché è quest’ultimo che va preso come riferimento in futuro. Una lieve differenza tra le due braccia è fisiologica ma se supera i 10 mm di mercurio va informato il medico. Meglio una seconda misurazione a breve intervallo dalla prima per annullare l’impatto emotivo.

ipertensione arteriosaIPERTENSIONE ARTERIOSA
Quale dovrebbe essere la frequenza delle misurazioni? Dipende dal tipo di ipertensione ma, una volta individuata la terapia in grado di controllare efficacemente il livello della pressione, bisogna evitare che tale misurazione si trasformi in un atto ossessivo-compulsivo: due volte la settimana è più che sufficiente. A proposito di effetto emotivo interessante e istruttivo il caso riguardante un gruppo particolare di pazienti:  in ospedale venivano registrati valori pressori “borderline”o elevati  mentre con l’automisurazione tali valori risultavano perfettamente normali. Si trattava di reduci dai campi di sterminio nazisti: la vista di un camice bianco evocava in loro la selezione che veniva fatta ogni mattina dal medico delle SS quindi la misurazione effettuata in ospedale era falsata mentre era giusta quella misurata con l’apparecchio “domestico”.

2 - IPERTENSIONE COME IL CALDO CAMBIA LA VITA
Maria Rita Montebelli per “il Messaggero”

dieta per ipertensioneDIETA PER IPERTENSIONE
Anche se in ritardo sulla tabella di marcia, alla fine il grande caldo è arrivato. E, per molti pazienti, anche il momento di cambiare alcune abitudini di vita quotidiana, l' alimentazione e la terapia. Tra questi, coloro che soffrono di ipertensione e prendono farmaci per contrastarla.

Tutti, davvero, devono diminuire il numero di pasticche giornaliere? «Durante questi mesi - spiega Massimo Volpe, presidente della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare e ordinario di Cardiologia al Sant' Andrea di Roma - complici il caldo e le ferie che consentono di allentare lo stress i valori pressori tendono a scendere. Per questo, il paziente è portato a ridurre la terapia. La scelta, però, deve essere sempre condivisa con il medico».

ipertensione arteriosaIPERTENSIONE ARTERIOSA
LE VERTIGINI Va ricordato che la pressione, infatti, può variare da un giorno all' altro: è importante portare in vacanza l' apparecchio per la misurazione. Tenendo a mente che la normale è una pressione uguale o inferiore a 120 di massima e a 80 di minima. Da portare sempre con sé, anche le medicine che potrebbero non essere facilmente reperibili nelle località di vacanza.

Il caldo ha un impatto importante sull' apparato cardiocircolatorio perché determina vasodilatazione, fa lavorare di più il cuore, provoca sudorazione e perdita di liquidi, esponendo così al rischio di disidratazione. Anche nelle persone non affette da malattie di cuore, possono verificarsi disturbi collegati all' ipotensione (caduta della pressione arteriosa), con comparsa di sintomi quali vertigini, palpitazioni, senso di mancamento, necessità di assumere la posizione sdraiata.

complicanze dell ipertensioneCOMPLICANZE DELL IPERTENSIONE
Gli ipertesi possono viaggiare in sicurezza, con qualunque mezzo: vale la pena ricordare che all' interno di una cabina di aereo pressurizzata è come se ci si trovasse ad un' altitudine di 1500-1800 metri. «Se durante l' estate, si ha intenzione di intensificare l' attività fisica prosegue Volpe - meglio programmare un test da sforzo prima di partire, anche per valutare i propri limiti. Le complicanze dell' ipertensione non sono sempre prevedibili.

GLI SBALZI Acqua in abbondanza per tutti in estate. Ancora di più se si soffre di pressione alta. «Assicurare un adeguato apporto di liquidi è sempre il cardiologo a parlare - è molto importante soprattutto se si è in trattamento con diuretici, per non incorrere nel rischio di disidratazione.

PRESSIONE ARTERIOSA 0PRESSIONE ARTERIOSA

MA DAVVERO I MIGRANTI SONO UN’EMERGENZA?

GLI SBARCHI NON SONO MAI STATI COSÌ BASSI, I CENTRI DI ACCOGLIENZA SONO LONTANI DAL COLLASSO E I MOVIMENTI SECONDARI SI STANNO PROSCIUGANDO (MA IL PROBLEMA E' ESPLOSO A CAUSA DI QUELLI ARRIVATI NEGLI ULTIMI 3 ANNI, RECORD STORICO)

Roberto Brunelli e Vladimiro Polchi per “la Repubblica”
Infografiche di Manuel Bortoletti

numeri immigrazione 4NUMERI IMMIGRAZIONE 4
Governi che rischiano di cadere. Ministri dell' Interno che gridano all' invasione. Schengen che scricchiola. È una tempesta perfetta quella scatenata dall' emergenza migranti. Peccato che di emergenza quest' anno non si possa parlare, se non per le morti in mare che riprendono a crescere.

Gli sbarchi infatti non sono stati mai così bassi, i centri d' accoglienza sono ben lontani dal collasso e i movimenti secondari si sono in gran parte prosciugati. Basta incrociare i dati. Intanto gli sbarchi: l' Europa, con i suoi 515 milioni di abitanti, quest' anno registra l' arrivo via mare di 45mila migranti, ben poca cosa rispetto al milione del 2015.

immigrati in stazioneIMMIGRATI IN STAZIONE


E l' Italia? Ad oggi siamo a 16.600 sbarchi: l' 80% in meno rispetto allo stesso periodo dell' anno scorso. La rete d' accoglienza, fino a ieri al collasso, riprende così fiato: nei vari centri disseminati nel nostro Paese sono ospitati oggi 165mila migranti, a dicembre 2017 erano oltre 183mila. E ancora: le domande d' asilo in Europa nel 2017 sono state 705mila, l' anno prima erano oltre un milione e 200mila.

numeri immigrazione 1NUMERI IMMIGRAZIONE


Certo, più che gli sbarchi, quello che allarma i Paesi del Nord Europa sono i movimenti secondari, ossia gli spostamenti di richiedenti asilo tra i vari Stati. Ma anche qui i numeri sono in calo. Un caso per tutti: la Germania, con i suoi 80 milioni di abitanti, nel 2017 ha registrato 63mila ingressi, di cui 22mila dal confine italiano ( e ne ha rimandati indietro 20mila).

Quest' anno i flussi verso Berlino potrebbero essere ancora più ridotti: 26mila da gennaio a maggio. «I movimenti secondari in questi mesi sono minimi - conferma Carlotta Sami, portavoce Unhcr per il Sud Europa - i migranti che escono dall' Italia diretti verso il Nord Europa sono in gran parte bloccati ai confini. C' è un movimento residuale sulla rotta balcanica, ma di poche migliaia di persone».

Fonte: qui

PER TRUMP L'EUROPA È CATTIVA QUANTO LA CINA, SOLO UN PO' PIÙ PICCOLA. AD ECCEZIONE DELL'ITALIA, CHE GLI PIACE, E CHE HA UN GOVERNO CHE GLI SEMBRA UN ALLEATO AFFIDABILE NELLA TRATTATIVA BILATERALE CHE PREDILIGE IL PRESIDENTE

DAZI, NATO E SPESE MILITARE: L'11 E 12 LUGLIO SI PREANNUNCIA UN VERTICE TEMPESTOSO, ANCHE SE QUALSIASI PREVISIONE CATASTROFICA DELLA VIGILIA E’ ESAGERATA VISTO CHE TRUMP UTILIZZA IL METODO DI SPAVENTARE PRIMA PER TRATTARE MEGLIO DOPO

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

Cattiva quanto la Cina, solo un po' più piccola: così l'Unione Europea , parola di Trump, con la sola eccezione dell'Italia, che gli piace, il cui governo gli sembra finalmente un alleato affidabile nella trattativa nazione con nazione che predilige il presidente americano, anche più dell'Austria di Kurz e dell’ Ungheria di Orban.

Tanto che si parla di una tappa a Roma all'arrivo in Europa per il vertice Nato dell'11 e 12 luglio, oltre alla visita già ufficialmente annunciata del premier Giuseppe Conte a Washington alla fine del mese, il 30 luglio. E tanto che si parla pure di una disponibilità americana a ridurre a noi e solo noi la cifra del debito Nato, e di un possibile impegno dell'Alleanza nel Mediterraneo per contenere gli sbarchi una volta che i confini europei venissero chiusi e Schengen di fatto salutata per sempre. Scusate se è poco.

TRUMP SALVINITRUMP SALVINI
Trump prepara un piatto che è fatto di stretta sul debito Nato, guerra delle tariffe e dei dazi con la minaccia di ritirare gli Stati Uniti dal WTO, l'organizzazione per il commercio mondiale, summit con Putin nonostante la freddezza dell'Inghilterra che gli ha dichiarato la guerra delle spie, aperta ostilità verso una serie di Paesi europei capitanati dalla Germania, con tanto di brusche lettere di richiamo all'ordine e al rispetto dei pagamenti pena decisioni drastiche come il ritiro delle truppe dell'Alleanza da zone delicate di confine, e smantellamento delle basi in Germania.

E’ il quadro della vigilia del viaggio di Donald Trump in Europa, composto da due giorni di vertice Nato, visita a Londra, e concluso il 16 con il vertice con Vladimir Putin a Helsinki in Finlandia.
La teoria del presidente americano è semplice. E’ dalla fine della seconda guerra mondiale che gli Stati Uniti sostengono in parte preponderante tanto il peso della difesa quanto quello dell'economia europea. Gli americani sono sempre più insofferenti di questa posizione così scomoda nella quale sono sempre loro a dare che si tratti di tariffe sulle automobili o di soldati .

CONTE PUTIN TRUMPCONTE PUTIN TRUMP
Non solo le nazioni europee si rifiutano di ascoltare queste lamentele equilibrando il peso delle loro tariffe di esportazione e importazione, o semplicemente come da lui proposto al G7 di Quebec eliminandole, ma anche si rifiutano di ottemperare a quel che nel 2014 è stato ufficialmente deciso, ovvero di portare il contributo Nato di ogni Paese membro al 2% del pil, il prodotto interno lordo.

Per quanto riguarda questo 2%, Trump ritiene che soprattutto la Germania e la Merkel, alla quale ha scritto una lettera molto dura, siano responsabili di sottovalutare quel che significa la base Nato in Germania con 35.000 militari, e di spingere altre nazioni a un cattivo comportamento seguendo l'esempio tedesco.

Diverso sarebbe il ragionamento per l'italia, che rimane ampiamente al di sotto del 2% di contributo, è appena sopra l’1, ma sostiene una base Nato importante e nelle missioni in Afghanistan e Kosovo ed e’ seconda per impegno e invio di militari solo agli Stati Uniti. Si lascia così intuire che sia possibile detrarre dalla cifra che manca al 2% questo tipo di spesa, e sarebbe un bel sollievo.
Strettamente legato alla questione dei soldi, ma anche al dibattito politico violento all'interno della turbolenta Unione Europea, sarà un altro punto cruciale del dibattito al vertice. Si era già visto due anni fa a Varsavia, ma con Trump è diverso e si scontreranno due diverse sensibilità.
ORBAN TRUMPORBAN TRUMP

I Paesi dell’Est continuano a considerare la Russia la principale minaccia alla sicurezza dell’Alleanza; i Paesi del Sud, capitanati dall'Italia, che ora non china più la testa, chiedono invece una maggiore attenzione al fianco Sud. Per questa seconda scelta è necessaria una pacificazione e una progressiva apertura a Mosca, sulla quale nel G7 in Canada Donald Trump si è espresso a favore con chiarezza, accompagnato solamente dal premier italiano al suo esordio. La Russia, hanno detto, deve essere riammessa e il G7 deve tornare G8.

Vertice tempestoso e’ annunciato e vertice tempestoso sara’, anche se qualsiasi previsione catastrofica della vigilia e’ esagerata visto che Trump utilizza il metodo di spaventare prima per trattare meglio dopo.

Dall' accordo con l'Iran però è uscito senza timore, come da quello sul clima, e anche da un'organizzazione internazionale che ritiene ideologica e inutile come l'Unesco.
ORBAN TRUMPORBAN TRUMP

Tutta da vedere la visita a Londra, con una May che appare un leader abbastanza debole in realtà, e invece il sindaco pakistano di Londra che prepara accoglienze di protesta, ma soprattutto il muso duro degli inglesi verso Putin per la guerra delle spie dopo l'avvelenamento in Inghilterra di un ex spia russa e di sua figlia. Se Trump si sente come Reagan, Theresa May non è la sua Thatcher.

SADIQ KHANSADIQ KHAN
Attenzione perché proprio da risultati frustranti e negativi del vertice a Bruxelles e della visita a Londra, Trump potrebbe essere spinto a concessioni maggiori nel Summit con Putin per portare a casa risultati da rivendicare. Il riconoscimento dell'annessione della Crimea? Vedremo.

Come vedremo della minaccia di uscire dall'Organizzazione per il commercio mondiale che cosa resterà. All'organizzazione l'Unione Europea ha fatto ricorso contro le tariffe aumentate principalmente sull'acciaio da parte degli Stati Uniti d'America. È la classica vicenda sulla quale la disinformazione fa premio perché in realtà è vero che i dazi imposti dall'Europa sono superiori in maniera immotivata rispetto a quelli delle merci che provengono dagli Stati Uniti.
Mette sull'avviso da posizione talebane europee uno scaltro amministratore come Marchionne.

TRUMP MARCHIONNETRUMP MARCHIONNE
Io capisco la posizione di Trump, politicamente la capisco. Credo che bisogna correggere delle anomalie negli scambi commerciali a livello internazionale. E lui ha una forza straordinariamente diretta nel cercare di correggerli, è immediato", ha detto Marchionne, durante la presentazione della Jeep Wrangler consegnata all'Arma dei Carabinieri. I dazi imposti "non sono la fine del mondo, è un problema da gestire. È tutto gestibile". O forse no.

Fonte: qui

IL FARMACOLOGO SILVIO GARATTINI: “SERVE PREVENZIONE: AUMENTANO I FUMATORI, I GIOVANI CONSUMANO MOLTI ALCOLICI E MANGIANO MALE

BISOGNA MIGLIORARE UN SERVIZIO SANITARIO TROPPO PARCELLIZZATOOGGI UN FARMACO SU DUE È DI TROPPO. L'ITALIA È TRA I PAESI IN CUI SI ESEGUONO PIÙ TAC E RISONANZE MAGNETICHE. E SUI VACCINI..."

Fabio DI Todaro per “la Stampa”

Il «farmacologo della gente». «Così intitolarono una mia intervista su una rivista inglese nel 2008». Silvio Garattini ha 90 anni, di cui gran parte trascorsi facendo ricerca. Ha appena lasciato la direzione scientifica dell' Irccs Mario Negri di Milano, la culla della farmacologia in Italia. Al suo posto Giuseppe Remuzzi, 69 anni, fino all' altro ieri coordinatore scientifico delle attività della sede bergamasca dell' istituto. «Finché potrò, vivrò di ricerca e di divulgazione scientifica - racconta Garattini -. Continuerò a essere la memoria storica tra queste mura».
pillolePILLOLE

Professore, verso quali orizzonti guarda ora il Mario Negri?
«Continueremo ad agire da sentinelle della salute, con tre priorità: la valutazione dell' efficacia dei farmaci, la gestione delle terapie negli anziani e la sostenibilità del servizio sanitario. Ci impegneremo perché il diritto alla salute sia uguale per tutti: cosa che oggi in Italia non è più sempre vera».
pillole 1PILLOLE 

Da dove occorre ripartire per fare in modo che le diagnosi e le terapie più appropriate siano davvero accessibili a chiunque?
«Molte malattie ce le infliggiamo da soli: imparando a evitarle, vivremmo meglio e faremmo rifiatare le casse dello Stato. Ma serve la prevenzione a tutto tondo: intesa come sfida culturale e organizzativa, non solo scientifica. Tutto ciò è mancato negli ultimi anni: ecco perché il numero dei fumatori è tornato a crescere, i giovani iniziano sempre prima a consumare alcolici e mangiano male, nonostante si ripeta sempre che il modello alimentare più efficace è quello mediterraneo».

Se potesse muoversi da ministro della Salute, qual è il primo passo che farebbe per tutelare la salute?
«Vieterei il fumo in tutti i luoghi pubblici: stazioni, autogrill, parchi, ristoranti all' aperto e spiagge. Dopodiché aumenterei il prezzo delle sigarette: anni di ricerche ci dicono che non esiste strategia di disassuefazione più efficace. E finanzierei in modo robusto i centri antifumo, che milioni di italiani nemmeno conoscono».

E il secondo?
«Avvierei una riflessione sulle opportunità di migliorare un servizio sanitario troppo parcellizzato. Ci sono regioni che hanno i bilanci in regola e altre che coprono le spese per cure non validate sul piano scientifico. Senza dimenticare che percorsi diagnostici e farmaci di ultima generazione non sono presenti in modo omogeneo. La regionalizzazione dell'assistenza sanitaria necessita di un correttivo, se in molte Regioni del Mezzogiorno la prospettiva di vita è inferiore rispetto al resto dell' Italia».

Perché la sostenibilità delle cure dipende anche dal numero dei farmaci in commercio?
farmaciaFARMACIA
«Oggi un farmaco su due è di troppo. Non sono in discussione la sicurezza e l' efficacia, ma l' eventuale superiorità rispetto ad altri già in commercio: è un aspetto che nessuno si prende la briga di verificare. Il discorso vale anche per le procedure diagnostiche. L' Italia è tra i Paesi in cui si eseguono più Tac e risonanze magnetiche. Così il medico dimostra di aver fatto tutto ciò che gli era possibile per inquadrare il paziente, ma i risultati spesso sono parziali o non in grado di determinare un approccio terapeutico differente. E lo Stato ha sprecato fondi e sottratto la possibilità di garantire cure necessarie ai più bisognosi».

Se dovesse indicare tre categorie di farmaci che ci hanno cambiato la vita, quali citerebbe?
«Porto quattro esempi: gli antibiotici, i cortisonici e gli antivirali contro l'epatite C...».

Ne manca uno.
«I vaccini, che in una nazione che non riconosce alcun peso alla cultura scientifica vengono messi in discussione da chi non ne ha mai studiato il meccanismo di azione. Ecco perché occorre continuare a fare divulgazione. I giovani genitori non hanno mai visto un bambino con la poliomielite ed è nostro compito informarli e dimostrare con i fatti che i vaccini sono i farmaci più sicuri in circolazione».

La popolazione sta invecchiando: quali sono oggi le esigenze più immediate per gli anziani?
«Ci sono persone che assumono 10-12 pillole al giorno, senza che nessuno si sia preoccupato di rilevare gli effetti collaterali. Una cosa è certa: la loro frequenza cresce all' aumentare dei farmaci assunti. Guai a dimenticare che i medicinali devono curare le malattie, non nuocere alla salute».

Prima le cure alternative contro il cancro, poi l' avvento dell' omeopatia, la parentesi di Stamina e l' avversione ai vaccini: quale sarà la prossima trappola antiscientifica?
vacciniVACCINI
«Le mode alimentari: passata la fase dell' olio di palma, oggi nel mirino c'è il glutine. Devono farne a meno i celiaci, non il resto degli italiani. La scienza non dice altro».

Se ripensa agli ultimi 55 anni, quali scoperte le sono rimaste nel cuore?
«Con i diversi gruppi di ricerca ci siamo tolti molte soddisfazioni: una delle più importanti è la terapia trombolitica che riduce i rischi di un secondo infarto o ictus. Ma c' è un' altra cosa che mi rende più orgoglioso».

Di che cosa si tratta?
«L' indipendenza che il Mario Negri ha mantenuto e che ci ha fatto resistere alle pressioni, rimanendo ancorati all' evidenza scientifica. Non abbiamo mai brevettato una scoperta per fare in modo che i suoi benefici fossero sempre a disposizione di tutti».

Fonte: qui

CELLULE EMBRIONALI UMANE HANNO RIPARATO IL CUORE COLPITO DA INFARTO DI UNA SCIMMIA

I RICERCATORI DELL’UNIVERSITA’ DI WASHINGTON APRONO ALLA POSSIBILITA’ FUTURA DI ESTENDERE QUESTA TERAPIA INNOVATIVA ANCHE ALL'UOMO

Da ansa.it

Cellule staminali umane hanno riparato il cuore colpito da infarto nelle scimmie: l'esperimento è stato condotto nei laboratori dell'Università di Washington, trapiantando cellule del muscolo cardiaco derivate da staminali embrionali umane.

A distanza di un mese, il trattamento ha portato alla formazione di nuovo muscolo cardiaco e ha permesso al cuore di riprendere a pompare il sangue con più vigore. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Biotechnology, aprono alla possibilità futura di estendere questa terapia innovativa anche all'uomo.

Finora, infatti, non è stato trovato alcun trattamento realmente efficace per rimediare alla perdita di muscolo e di contrattilità del cuore provocata dall'infarto: molte sperimentazioni condotte con successo su piccoli animali da laboratorio, come i topi, si sono poi dimostrate fallimentari sull'uomo. I ricercatori hanno quindi provato a ricreare questa condizione di insufficienza cardiaca in cinque macachi, riducendo di oltre il 40% la capacità del loro cuore di pompare sangue.

staminali cuore infartoSTAMINALI CUORE INFARTO
Successivamente nei loro cuori infartuati sono stati iniettati 750 milioni di cellule muscolari cardiache (cardiomiociti) ottenute da staminali embrionali umane. A distanza di un mese dal trapianto, le cellule hanno formato quantità significative di nuovo muscolo, permettendo al cuore di recuperare un terzo della funzionalità perduta. Due delle cinque scimmie trattate hanno continuato a migliorare le proprie condizioni: monitorate per 12 settimane, hanno recuperato i due terzi della funzionalità cardiaca perduta.

cuoreCUORE





Se questi risultati venissero confermati anche dalla sperimentazione clinica sull'uomo, allora si potrebbe arrivare a sviluppare una nuova terapia rigenerativa per l'insufficienza cardiaca. Al momento, però, restano molti dubbi a causa dell'insorgenza di aritmie in alcuni animali trattati, probabilmente dovute al fatto che le cellule trapiantate si trasformano in 'cellule pacemaker' che danno origine al battito cardiaco in modo autonomo.

Fonte: qui

IN PROVINCIA DI CASERTA UN PENSIONATO È STATO UCCISO DA UN ALTRO PAZIENTE, EXTRACOMUNITARIO, SENZA MOTIVO

HA SCELTO CASUALMENTE E LO HA MASSACRATO A SUON DI PUGNI, PRIMA DI ESSERE SEDATO DAI CARABINIERI…


sessa aurunca immigrato uccide pensionatoSESSA AURUNCA IMMIGRATO UCCIDE PENSIONATO
Tragedia oggi, martedì 3 luglio nell'ospedale di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta: un uomo di 77 anni è stato ucciso da un altro paziente, anch'egli ricoverato nel suo stesso reparto. Nessun particolare motivo scatenante, a quanto pare, a causare l'omicidio: si sarebbe trattato di una "scelta casuale" in un raptus di follia. 

La vittima è un paziente psichiatrico italiano, mentre l'assassino è a sua volta un paziente, migrante proveniente dall'Africa, ricoverato da ieri sera per gravi deficienze mentali.
carabinieri ospedale sessa auruncaCARABINIERI OSPEDALE SESSA AURUNCA

I carabinieri, dopo l'omicidio, lo hanno subito bloccato: l'assassino era stato accompagnato ieri sera dalla polizia di Castel Volturno nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Sessa Aurunca dopo che lo avevano trovato in strada in forte stato di agitazione, mentre danneggiava automobili minacciando i passanti.

Stamattina avrebbe invece iniziando a dare in escandescenze ed avrebbe così aggredito l'unica persona presente in quel momento con lui in reparto: il 77enne italiano, anch'egli ricoverato nel reparto psichiatrico ed originario di Falciano del Massico, sempre nella provincia di Caserta. L'uomo è stato ucciso a mani nude: l'assassino lo ha infatti massacrato a suon di pugni, per poi essere sedato dopo essere stato bloccato dai militari dell'Arma.

ospedale sessa auruncaOSPEDALE SESSA AURUNCA
Un infermiere in pensione la vittima del giovane
L'uomo rimasto ucciso dal raptus di follia era un infermiere in pensione di 77 anni, che in passato aveva lavorato in una struttura ospedaliera della vicina Teano. L'omicida è invece un giovane immigrato africano, non ancora identificato ma di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, che si trovava ricoverato nel reparto riservato ai pazienti affetti da problemi psichici. Si trovava nella struttura dalla sera prima, quando alcuni agenti di Polizia a Castelvolturno lo avevano sorpreso mentre danneggiava auto in sosta e minacciava i passanti. Era stato già difficile bloccarlo e portarlo in ospedale, poi stamane il raptus di follia. Nulla da fare per la vittima, massacrato a colpi di pugni.

Salvini: "Come si fa a morire così?"
Sull'episodio ha espresso il proprio pensiero anche Matteo Salvini, leader della Lega già Ministro degli Interni e vice-premier: "In un ospedale a Sessa Aurunca, un immigrato ha ammazzato a pugni un 77enne italiano: come cacchio si fa a morire a 77 anni, dopo una vita di lavoro immagino, in un ospedale italiano preso a pugni da una di queste risorse che ci dovrebbero pagare le pensioni?". Il suo post su Facebook con cui ha commentato la vicenda è stato immediatamente condiviso da tantissime persone, anche se non mancano le critiche contro una presunta "strumentalizzazione" della vicenda.

L'episodio di ieri a Piazza Cavour, nel napoletano
omicidio ospedale sessa auruncaOMICIDIO OSPEDALE SESSA AURUNCA
Proprio ieri, nel cuore di Napoli, c'era stato un caso simile, seppur finito fortunatamente senza gravi conseguenze. Un immigrato aveva improvvisamente aggredito un ambulante a Piazza Cavour, per poi iniziare ad inveire contro i passanti. L'uomo era stato raggiunto da alcuni militari dell'esercito ma, invece di calmarsi, si era scaraventato contro uno di essi, facendolo cadere a terra. Alla fine, l'uomo era stato immobilizzato dai colleghi del militare, che lo hanno accerchiato e poi fatto portare via in ambulanza. Non si erano registrati feriti, compreso il militare finito al suolo, ma solo tanta paura tra chi si trovava in strada in quel momento ed aveva assistito alla scena.

Fonte: qui

IL MINISTRO DEL TESORO TRIA RIVELA CHE I PUNTI SU CUI RISCHIA DI SALTARE L'EUROPA SONO STATI RINVIATI A DICEMBRE:

LA RIFORMA DELLA GOVERNANCE ECONOMICA, COMPRESO BILANCIO COMUNE (DOSSIER CUI TENEVA MACRON) E MINISTRO UNITARIO DELLE FINANZE (CARO ALLA GERMANIA). 

''HO MINACCIATO IL VETO CONTRO LE NORME SU NPL E DEBITO SOVRANO DELLE BANCHE''. E SU FLAT TAX E PACE FISCALE…

Michele Arnese per www.startmag.it

Daniele Pesco, Giovanni Tria, Claudio BorghiDANIELE PESCO, GIOVANNI TRIA, CLAUDIO BORGHI
Italia ha minacciato il veto all’Eurosummit contro le norme volute da Francia e Germania su Npl e debito sovrano delle banche che avrebbero penalizzato gli istituti di credito italiani.

E’ quanto ha svelato oggi il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nel corso dell’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

In effetti, come raccontato da Start Magazine il primo luglio, tutto è stato di fatto rinviato a dicembre: nessuna decisione il 30 giugno all’Eurosummit sulla riforma della governance economica dell’Ue, compreso bilancio comune (dossier cui teneva Macron) e ministro unitario delle Finanze (caro alla Germania).

Il paracadute per il fondo salva-banche(ma sti cazzi!!!) si farà entro dicembre, ma il destino delle altre riforme della zona euro, compreso il bilancio comune, non è ancora chiaro. Comunque, fanno notare ambenti dell’esecutivo, nel testo finale c’è la frase “while preserving the overall balance e further development” che per il governo italiano significa discutere delle proposte nel quadro dell’architettura istituzionale da riformare.

DRAGHI TRIADRAGHI TRIA
Le altre proposte, tra cui la riforma dell’Esm, finora usato solo per aiutare la Grecia, sono finite in un generico punto delle conclusioni che rinvia a ulteriori discussioni. Il premier italiano Giuseppe Conte, con l’ausilio del ministro Tria, ha voluto rendere il testo ancora più generico e meno vincolante, visto che dietro quelle proposte si nascondono numerose insidie, in particolare per le banche italiane, come sottolineato con chiarezza da Renato Brunetta (Forza Italia) e dal segretario della Fabi, Lando Maria Sileoni: tetti agli npl, limiti all’esposizione al debito sovrano, sorveglianza dei bilanci affidata all’Esm di cui Germania e Francia sono i perni fondamentali.

La minaccia di veto da parte dell’Italia contro le norme impostate da Francia e Germania, ha aggiunto oggi il ministro dell’Economia, Tria, nel corso dell’audizione, ha avuto un alleato indiretto seppure non sulla stessa linea dell’Italia: ossia i Paesi del Nord Europa, critici sulle norme.

GIOVANNI TRIAGIOVANNI TRIA
Di fatto, dunque, ha detto Tria, lo stallo e la minaccia di veto posta dall’Italia hanno prodotto lo slittamento delle decisioni.

Ecco di seguito gli altri temi su fisco, spesa, deficit e conti pubblici affrontati dal ministro dell’Economia nel corso dell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato:

ITALIA E UE
“Il governo si impegnerà con l’Ue per ottenere gli spazi necessari per realizzare i punti programmatici indicati dal presidente del Consiglio Conte”.

GLI OBIETTIVI
“Gli obiettivi di medio termine dovranno un po’ slittare, perché dobbiamo portare a termine il contratto di governo e perché non è il momento di fare manovre troppo ‘pesanti’ e restrittive”.

RIFORMA DELLE IMPOSTE
Uno delle priorità del governo è “la riforma delle imposte dirette con l’obiettivo prioritario di ridurre gradualmente il carico sui redditi bassi e medi e la piccola impresa”.

CALO TASSE
giuseppe conte giovanni triaGIUSEPPE CONTE GIOVANNI TRIA
La priorità per il calo delle tasse andrà “ai redditi minori e medi. Sembra contraddire la flat tax, ma la discussione e’ come ci si arriva, l’idea e’ che bisogna partire oggi” ma che l’obiettivo “è di legislatura. Non si rinvia, va trovato il cronoprogramma per l’applicazione progressiva di una forma di flat tax”.

PACE FISCALE
“La pace fiscale e altre misure una tantum non possono coprire programmi di spesa pluriennali, questi non si possono coprire con una tantum. Certamente un’una tantum puo’ consentire di avviare programmi più lunghi”.

PATRIMONIALE NO GRAZIE
L’ipotesi di una patrimoniale “non è in discussione nel governo e non sono personalmente favorevole”.

REDDITO DI CITTADINANZA
“Il reddito di cittadinanza è ben definito ma si può articolare in vari modi, i ministeri interessati lo stanno studiando”.
merkel macronMERKEL MACRON

IO E PADOAN
“La mia vita in questo governo come difensore dei conti pubblici penso sia molto più facile di quella che ha avuto il mio predecessore”. La discontinuità “non si vede sui livelli di deficit o di debito, non e’ che o sfasciamo i conti o non c’e’ discontinuità”. Si vede, piuttosto, “nell’uso delle risorse, andrà cercata nella composizione di entrate e uscite” e l’obiettivo, ad esempio di contenere “la spesa corrente” per implementare “quella in conto capitale è molto ambizioso”.

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