9 dicembre forconi: 06/20/18

mercoledì 20 giugno 2018

SALVINI: ''CHIUDERE TUTTE LE CARTELLE EQUITALIA SOTTO I 100MILA EURO. LIBERIAMO MILIONI DI ITALIANI, FACCIAMOLI TORNARE A SORRIDERE E A PAGARE LE TASSE''.

Valentina Santarpia per www.corriere.it

«Chiudere da subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100 mila euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini alle celebrazioni del 224 anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, sollevando un polverone. «Ora tocca al governo - aggiunge - semplificare il sistema fiscale e ridurre le tasse». Il ministro dell’Interno, ringraziando il Corpo per i risultati raggiunti, ha sottolineato: «Dodicimila evasori totali sconosciuti al fisco e grandi evasori che hanno rubato una media di 2 milioni di euro a testa - ha detto - onore alla Guardia di Finanza che li ha scovati, ora tocca al governo ridurre le tasse e semplificare il sistema fiscale».
salvini pozzalloSALVINI POZZALLO

I numeri
Ma quante sono le cartelle di cui parla Salvini? In pratica la maggioranza. La possibilità di «chiudere» le cartelle sotto i 100.000 euro interessa infatti il 94% dei crediti fiscali, in pratica delle iscrizioni a ruolo inserite nelle cartelle esattoriali. Se si guarda alle liti fiscali già avviate, invece, sotto questa soglia rientra l’86,4% delle istanze presentate. I dati arrivano dalla relazione consegnata lo scorso anno in Parlamento da Equitalia, ora confluita nell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e dalle informazioni diffuse all’inizio del 2018 dal ministero dell’Economia sullo stock del contenzioso fiscale `fotografato´ alla fine del 2017.
salvini pozzallo 1SALVINI POZZALLO


Pd: «L’ennesimo condono»
«Si spacciano per rappresentanti del cambiamento e poi Salvini propone l’ennesimo condono, in piena continuità con gli esecutivi della destra», critica Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico. «È questa la pace fiscale di cui parlava il contratto di governo? Un approccio sbagliato - spiega la deputata Dem - nel metodo, perché gli introiti dello stato, secondo quanto rilevato dall’agenzia delle entrate, sarebbero di molto inferiori a quelli che il governo prevede di ottenere, e nel merito, perché asseconda chi si sente più furbo degli altri».

Di Maio: «Aboliamola»
equitaliaEQUITALIA
Di Equitalia Luigi Di Maio aveva già parlato qualche mese fa, poco dopo le elezioni ma a governo ancora in divenire: ma la sua soluzione era radicale. «Bisogna abolire il sistema Equitalia di nome e di fatto attraverso il fisco digitale», aveva proposto. «Insieme alla riduzione della pressione fiscale, attraverso il dimezzamento dell’Irap e la riforma degli scaglioni Irpef, una delle nostre priorità -sottolinea- sarà semplificare il quadro fiscale investendo nella digitalizzazione e nell’accorpamento delle banche dati della Pa e tramite l’abolizione di meccanismi inefficienti come lo spesometro».

Fonte: qui

C'È ALTISSIMA TENSIONE NEI PALAZZI DEL POTERE, DAL QUIRINALE IN GIÙ: IL GIORNO DECISIVO SARA' LUNEDÌ PROSSIMO, DAY AFTER DEI BALLOTTAGGI

SE SALVINI NON SMETTERÀ DI FARE IL TRUMP, E CONTINUERA' AD ESSERE IN CAMPAGNA ELETTORALE PERMANENTE, A STACCARE LA SPINA DEL GOVERNO GIALLO-VERDE POTREBBE ESSERE IL MOVIMENTO 5 STELLE
L'ALA ORTODOSSA DI BEPPE GRILLO STA METTENDO IN CROCE IL DUPLEX CASALEGGIO/MAIO CHE RISCHIANO DI ESSERE SEPOLTI DA INCHIESTE & SBORNIA DI POTERE, LE DUE COSE CHE HANNO RINFACCIATO AGLI ALTRI FINORA - A ROMA MORMORANO CHE LA RAGGI NON DURERÀ A LUNGO…

DAGONEWS
GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINIGIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

C'è una altissima tensione nei Palazzi del potere, dal Quirinale in giù. Il D-Day è lunedì, il giorno dopo i ballottaggi. Se in quel giorno l'infervorato Salvini, che si sente ormai un Trump formato Padania, chiuderà finalmente la sua campagna elettorale permanente e darà un freno alle spacconate, allora il governo potrà avere vita (più) lunga.

Altrimenti rischia di saltare tutto. E stavolta i rischi arrivano dal lato grillino, dove i sondaggi, le inchieste e le mosse del duplex Casaleggi/Di Maio hanno fatto sbarellare gran parte dei parlamentari, per non parlare della mitologica ''base''.

ROBERTO FICO E DAVIDE CASALEGGIOROBERTO FICO E DAVIDE CASALEGGIO
Nel Movimento accusano in coro Luigino di essersi fatto mettere i piedi in testa dal leghista, e la fronda di Fico è sempre più insofferente.

Il malumore (eufemismo) arriva fino al Garante del Movimento Beppe Grillo, che addebita soprattutto a Davide Casaleggio la promozione di una classe dirigente che lo sta deludendo, da Lanzalone a Bonafede, passando per Arturo Artom.

Lo abbiamo scritto più volte: Grillo voleva stare all'opposizione, crede che i 5 Stelle siano nati per essere i cagnacci da guardia del potere come all'epoca fece il Pci e che un movimento di protesta, quando smette di protestare, muore.
GRILLO DI MAIOGRILLO DI MAIO

Ora le opzioni per salvare l'anima del M5S sono due: far saltare il governo del salvinismo trumpiano (il leghista copia ogni tweet del presidente USA), oppure mantenere le promesse elettorali.

E le parole del ministro Tria non lasciano molte speranze: non ci è parso di sentire parlare di coperture da qualche decina di miliardo per reddito di cittadinanza o l'abolizione della Legge Fornero. Persino la tutela dei rider consegna-cibo, che sono una percentuale irrisoria della forza lavoro, si è arenata sul caro vecchio ''tavolo di concertazione''.

matteo salvini al senato 5MATTEO SALVINI AL SENATO 
Quello che mormorano a Roma è che la Raggi potrebbe trasformarsi in una capretta espiatoria, come quelle che dovevano brucare l'erba del Comune di Roma. Come con Marino che fu silurato per 4 scontrini, manca poco perché la sindaca venga sfiduciata dai suoi stessi consiglieri.

Per ora regge grazie a una minaccia concretissima: se salto io, saltate tutti (alcuni degli attuali membri del consiglio comunale non sono ricandidabili). Ma potrebbe non reggere a lungo… Fonte: qui

I FURBETTI DEL TERREMOTO – LA GUARDIA DI FINANZA SCOPRE 120 PERSONE CHE HANNO FINTO DI ESSERE RESIDENTI NELLE AREE TERREMOTATE PER OTTENERE I CONTRIBUTI DESTINATI A CHI HA PERSO TUTTO

QUALCUNO HA MILLANTATO PARENTI LONTANI DA ANNI. UNO STRANIERO SI È FINTO TERREMOTATO E HA PASSATO UN ANNO E MEZZO IN HOTEL 
LA RABBIA DEGLI SFOLLATI (VERI)...
TERREMOTATI MA NON TROPPO. LA TRUFFA DELLE FALSE RESIDENZE
Estratto dell’articolo di Paolo G.Brera per la Repubblica

TERREMOTOTERREMOTO
Centoventi furbetti del terremoto, i primi in un' indagine destinata ad allargarsi rapidamente, sono stati pizzicati con le mani nella marmellata dei " Cas", i contributi di autonoma sistemazione destinati solo a chi ha perso tutto. Secondo la guardia di finanza di Macerata, che ha svolto le indagini, hanno cercato di ottenerli pur non avendone diritto. (…) le ipotesi di reato avanzate dai berretti verdi vanno dalla truffa aggravata in danno dello Stato al falso ideologico in atto pubblico.

TERREMOTOTERREMOTO
I sindaci del cratere lo avevano ripetuto sino allo sfinimento: «Non fate i furbi, guardate che è una truffa e rischiate grosso » . (…) La resa dei conti, annunciata da mesi, è arrivata: il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro preventivo delle somme indebitamente percepite, quantificate in mezzo milione di euro. Ma la guardia di finanza ha già segnalato in procura altri 50 nomi, ipotizzando che la somma percepita illecitamente salirà a un milione di euro.

casette terremotoCASETTE TERREMOTO
L' indagine scava nel burro delle centinaia di domande visibilmente anomale presentate dai " quasi terremotati": persone che hanno sì una casa lesionata o distrutta, e spesso anche un legame forte con le terre devastate dal sisma, ma che non vi risiedevano e non vi vivevano. Una terra di mezzo in cui qualcuno, nel popolo delle seconde case violate dal terremoto, ha scelto di elevarsi sopra l' asticella posta dallo Stato per discriminare chi ha diritto agli aiuti.

Probabilmente lo ha fatto senza capire di commettere un reato tutt' altro che lieve, o semplicemente chiudendo gli occhi. Come se non bastasse la promessa dello Stato di ricostruire anche le seconde case, per ottenere il massimo dei benefici molti hanno autocertificato di risiedervi fisicamente. Invece abitavano e lavoravano ben lontano, a Roma e persino all' estero. Alcuni avevano addirittura concesso la casa in locazione, senza mai registrare l' affitto.

casette terremotoCASETTE TERREMOTO



(…)
Le indagini hanno fatto emergere una folla di furbetti. Ascoltati in procura, alcuni «si sono giustificati dicendo di essere stati indotti a fare domanda da funzionari comunali: " Tu intanto presentala, alla peggio sarà rigettata"». Pur di ottenere più denaro, qualcuno ha indicato parenti lontani da anni. C' è uno straniero ha trascorso un anno e mezzo in hotel al mare fingendosi terremotato; un imprenditore ha inventato cinque persone a carico incassando 1.300 euro al mese. Sciacallaggi di piccolo cabotaggio.
terremoto amatriceTERREMOTO AMATRICE

(…)

Per le più piccole furberie il procuratore ha configurato un reato meno grave, l' indebita percezione di pubblici contributi: sotto i 4mila euro l' illecito è amministrativo, e ha chiesto l' archiviazione. Molti l' hanno già restituito, il malpreso.

LA RABBIA DEI VERI TERREMOTATI
Italo Carmignani per il Messaggero

amatrice terremoto scossa 30 ottobreAMATRICE TERREMOTO SCOSSA 30 OTTOBRE



Rosso in volto, metà per il sole e l' altra metà per la rabbia, Francesco mica parla, sussurra: «Già vengono qui come colonizzatori quando pare a loro e fanno cosa vogliono, approfittare pure dei soldi di noi sfollati è troppo».

Lui fa Coccia di cognome, una casa spezzata dalle scosse dove le Marche incrociano l' Umbria e il sisma c' ha messo una crocetta. La storia dei 120 furbi dei contributi-affitto, quelli che nel maceratese hanno fatto finta di non avere più una casa per colpa del sisma, gli sale come la Citrosodina bloccata a metà esofago, malamente. E non è l' unico.
Terremoto in Italia centraleTERREMOTO IN ITALIA CENTRALE
Da queste parti dove l' impressione, spesso sbagliata, di avere lo Stato come nemico della ricostruzione, si tollera poco che lo siano anche i tuoi vicini di casa.

«PENE ESEMPLARI»
Dieci chilometri più avanti, dove comincia l' ambito di Pescara del Tronto, a Francesco fa eco la signora Giovanna Smacca, vedova, una casetta di quelle nuove da cui non vorrebbe spostarsi: «E certo che questi non hanno voluto una casetta, il terremoto aveva preso loro la casa delle vacanze. Facile prendere il contributo dichiarando il falso, adesso però che succede? Finirà tutto in mano alla giustizia che terrà la cosa per mesi o forse anni e nel frattempo noi saremo considerati tutti degli approfittatori».
Terremoto in Italia centraleTERREMOTO IN ITALIA CENTRALE

La rabbia monta perché quella delle false dichiarazioni era cominciata subito, già dopo la prima, terribile scossa, che praticamente rase il suolo Amatrice. Allora ne scoprirono quasi 200 di furbi, molti di loro romani, con una regolare prima abitazione nella capitale.
Così a Norcia, stessa musica.

terremoto camerinoTERREMOTO CAMERINO






Racconta Federica Manti, vera terremotata della Valnerina: «Era novembre e avevano cominciato a pagare i contributi affitto e anche quelli vicino a casa nostra che risiedono effettivamente a Roma prendevano il contributo e ci sembrava strano. Infatti avevamo ragione: poco dopo l' hanno denunciati».

«FINO A 6000 EURO AL MESE»
TERREMOTO AMATRICETERREMOTO AMATRICE
Nel reatino, al blocco d' indagati della prima ora, nei mesi scorsi se ne sono aggiunti un' altra novantina: 50 ad Accumoli, 40 a Leonessa, 4 a Cittareale.
Ma carabinieri e guardia di finanza hanno spulciato a lungo anche l' elenco dei 124 nuclei familiari reatini che da fine 2016 ricevono il cas in città, avendo dovuto lasciare l' abitazione in quanto inagibile. «La nostra fortuna sono gli investigatori, tutti, dai carabinieri, alla polizia, alla finanza, perché almeno scoprono i veri responsabili degli inganni», dice Giovanni Monti, imprenditore del formaggio.

terremoto nelle marche 8TERREMOTO NELLE MARCHE 8
PAGAMENTI IN RITARDO
Certo, la burocrazia ci mette del suo e l' altra faccia sono i pagamenti a singhiozzo: solo i primi di maggio le famiglie del reatino sono riuscite a incassare i contributi del periodo gennaio-aprile, essendo lo Stato in ritardo con i pagamenti e il Comune senza soldi in cassa da anticipare. Ma parliamo, solo per 4 mesi, di qualcosa come 360mila euro, con i destinatari che hanno ricevuto somme che andavano da un minimo di 1.600 a punte di 6.000 euro.

i soccorsi ad amatriceI SOCCORSI AD AMATRICE
«Il contributo che eroghiamo per conto dello Stato è svincolato da qualsiasi contratto di locazione spiegano dal Comune di Rieti . È legato al numero dei componenti il nucleo familiare, all' età e alla presenza di invalidi o disabili. Per questo, mese per mese, cerchiamo di monitorare la situazione famiglia per famiglia». Ma non è facile, non approfittarne dovrebbe essere un principio vincolato anzitutto a un senso civico. «È una triste storia che si ripete, anche qui ad Accumoli sbotta Roberta dalla sua sae nel villaggio dove la settimana scorsa è arrivato il premier Giuseppe Conte -. Noi lo sappiamo bene chi risiedeva qui in pianta stabile e chi no, possibile che non lo sapessero quelli che dovevano controllare?».

terremoto nelle marche 4TERREMOTO NELLE MARCHE 
Il finale è di Maria, una mamma schietta di Amatrice: «Li farei stare un po' al fresco. O nelle casette, che d' inverno è uguale». E detto da lei, ci crediamo.

Fonte: qui

ECCO PERCHE’ LE NAVI DELLE ONG HANNO FAVORITO I TRAFFICANTI TRA 2015 E 2017

IL PROCURATORE DI CATANIA, CARMELO ZUCCARO, SPIEGA AL "FATTO" COME LA PRESENZA DI BARCHE PRIVATE VICINO ALLA COSTA LIBICA ABBIA PEGGIORATO LA SITUAZIONE DEGLI SBARCHI: “LE DIMENSIONI DEL TRAFFICO DEI MIGRANTI È CONDIZIONATO DALLE RISPOSTE POLITICHE DELL'ITALIA”

Estratto dell’Articolo di Carmelo Zuccaro* pubblicato da “Il Fatto Quotidiano”
*Procuratore capo di Catania

La concentrazione e il consolidamento in Libia delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico migratorio ha portato a una profonda trasformazione delle sue modalità operative. Per cogliere al meglio le possibilità […] era opportuno […] eliminare l'accompagnamento dei migranti da parte delle "navi madri", che in precedenza li trasportavano a ridosso delle acque territoriali italiane, lasciandoli poi sui barconi. […]
hashtag salvini zuccaro migrantiHASHTAG SALVINI ZUCCARO MIGRANTI

I TRAFFICANTI
Il sempre maggiore numero delle unità navali nel Mediterraneo con funzioni di search and rescue poteva essere volto a loro favore dai trafficanti, che in questa seconda fase decisero di arretrare il raggio di azione delle loro imbarcazioni, facendo agire natanti più piccoli e più veloci nella fuga, da utilizzare non più per il trasporto ma solo per l'accompagnamento dei barconi dei migranti in funzione di ausilio per il rifornimento dei viveri e l' indicazione della rotta (i "facilitatori") sino al momento in cui i barconi dei migranti fossero stati soccorsi.

zuccaroZUCCARO


Per aumentare l'impunità in modo da renderla assoluta restava un solo ulteriore piccolo passo: fare in modo che i natanti dei facilitatori non dovessero più entrare in acque internazionali, il che comportava che le navi dei soccorritori avanzassero il loro fronte di azione.

Tale situazione era stata ben compresa dai comandi delle missioni navali che, infatti, si erano ben guardati dal farlo […] ma a partire dagli ultimi mesi del 2015 gli spazi delle acque internazionali lasciati liberi dalle unità navali militari è stato occupato dalle navi delle Ong che per intercettare il maggior numero di migranti si sono spinte sino a ridosso del confine tra le acque territoriali libiche e quelle internazionali.
naufragio migranti lampedusaNAUFRAGIO MIGRANTI LAMPEDUSA

I GOMMONI
Le condizioni sempre più precarie dei mezzi utilizzati dai trafficanti per il trasporto dei migranti […] determina una situazione di pericolo che prescinde dalle condizioni del mare e, quindi, giustifica sempre l'intervento di soccorso […] In sintesi, le modifiche intervenute sulle modalità del traffico sono consistite nel costante arretramento del raggio di azione dei trafficanti e nel correlativo avanzamento delle navi private dei soccorritori.

migranti lampedusaMIGRANTI LAMPEDUSA
GLI SBARCHI
L'effetto del consolidamento del traffico organizzato in Libia lo si percepisce a partire dal 2014 […] Il nuovo record raggiunto nel 2016 di 181.436 migranti è da ascrivere quasi per intero alle organizzazioni dei trafficanti libici, record al quale si affianca quello tragico dei morti in mare accertati: ben 5.022. È questo l' anno del definitivo arretramento dei trafficanti al di qua delle loro acque territoriali.
Carmelo ZuccaroCARMELO ZUCCARO




LA POLITICA
Cosa succede nel 2017? Nel primo semestre arrivano ben 83.000 migranti, pari al 18 per cento in più rispetto al semestre corrispondente dell' anno precedente, che era stato quello dei record; nel secondo semestre il numero degli arrivi scende a 36.000, il 34 per cento in meno rispetto al secondo semestre del 2016.

[…] le dimensioni del traffico organizzato dei migranti non sono una variabile dipendente esclusivamente dal volume della domanda e da quello dell' offerta ma è condizionato dalle risposte che a livello politico e, solo in minima parte, giudiziario vengono adottate dalla controparte che è più di tutte coinvolta, e cioè l'Italia.
migranti lampedusa 3MIGRANTI LAMPEDUSA

Anche i dati dei primi quatto mesi del 2018 confermano tali indicazioni: in tale periodo si è registrato un numero di arrivi di 9.418 migranti, inferiore del 75 per cento al numero record del primo quadrimestre del 2017 (37.235), ma gli arrivi di aprile sono in netto aumento rispetto ai tre mesi precedenti e tale tendenza sembra confermata dai dati di maggio e da quelli ancora provvisori di giugno.

Fonte: qui


’’IL FATTO QUOTIDIANO’’ SI QUOTA, I SOCI SI DISTRIBUISCONO DIVIDENDI PER 2 MILIONI E I GIORNALISTI SI INFURIANO

’DA ALMENO TRE ANNI L'AZIENDA NON PAGA IL PREMIO DI PRODUZIONE ANNUALE E CI INVITA AD ACCETTARE SACRIFICI OGNI VOLTA CHE PONIAMO IL PROBLEMA DEGLI ORARI DI LAVORO CHE, PER MOLTI DI NOI, SUPERANO QUALSIASI LIMITE CONTRATTUALE E SOTTOLINEIAMO LE CARENZE D'ORGANICO, NONCHÉ LA SITUAZIONE DI COLLABORATORI INQUADRATI E RETRIBUITI IN MODO INADEGUATO’’ 

CINZIA MONTEVERDI: “SI TRATTA DI UN'INTERFERENZA SENZA PRECEDENTI”

COMUNICATO SINDACALE
il fatto quotidianoIL FATTO QUOTIDIANO
Non possiamo che rallegrarci della circostanza che, nelle casse dell' Editoriale Il Fatto Spa, ci fossero risorse tali da indurre gli azionisti, compresi i soci giornalisti, ad assegnarsi, lo scorso maggio, un dividendo di due milioni di euro.

Tutto ciò è soprattutto merito di chi lavora senza risparmio nel giornale, nel sito, nel mensile, nella produzione di libri e, dal 2017, anche di contenuti televisivi. Desta tuttavia qualche perplessità, al di là della legittimità formale che non è in discussione, la scelta di dividere tra gli azionisti anche la riserva straordinaria che non viene certamente prosciugata (restano oltre 3,5 milioni), ma che poteva essere impiegata per aumentare già quest'anno la produzione e accrescerne la qualità.

cinzia monteverdi marco travaglio giorgia solariCINZIA MONTEVERDI MARCO TRAVAGLIO GIORGIA SOLARITRAVAGLIO E GOMEZ AL MATRIMONIO BORRONEO A MONTECARLOTRAVAGLIO E GOMEZ AL MATRIMONIO BORRONEO A MONTECARLO
















Un azionista che investì 100 mila euro nel 2009, infatti, ha incassato da allora 1,5 milioni. Da almeno tre anni, però, l' azienda non paga il premio di produzione annuale e ci invita ad accettare sacrifici in nome del comune interesse ogni volta che poniamo il problema degli orari di lavoro che, per molti di noi, superano qualsiasi limite contrattuale e sottolineiamo le carenze d'organico, nonché la situazione di collaboratori inquadrati e retribuiti in modo inadeguato.

Travaglio Gomez e Cinzia MonteverdiTRAVAGLIO GOMEZ E CINZIA MONTEVERDI
Non è un caso, del resto, che la presidente Cinzia Monteverdi e il direttore Marco Travaglio abbiano annunciato l' intenzione di devolvere metà degli utili a progetti di interesse aziendale. Li ringraziamo, attendiamo di conoscere nel dettaglio i progetti in questione e siamo certi che l' azienda aderirà alla richiesta dei Comitati di redazione di aprire al più presto un confronto sui progetti di rafforzamento dell' offerta editoriale del Fatto Quotidiano e per individuare tempi e modalità attraverso le quali anche i giornalisti del Fatto Quotidiano, de ilfattoquotidiano.it e di Millennium potranno beneficiare della prosperità che hanno creato.
Monteverdi Travaglio e PadellaroMONTEVERDI TRAVAGLIO E PADELLARO

L’assemblea di redazione del Fatto Quotidiano e de www.ilfattoquotidiano.it


LA RISPOSTA DI CINZIA MONTEVERDI
È con discreto stupore che la Società Editoriale Il Fatto legge il comunicato dell' assemblea di redazione del Fatto Quotidiano e del Fattoquotidiano.it che interviene sulle decisioni adottate, in piena legittimità, dall' assemblea degli azionisti. Si tratta di un' interferenza senza precedenti perché nessuna società editoriale fa le sue scelte sulla base delle richieste della rappresentanza sindacale. Quando non motivate da disposizioni contenute nel contratto nazionale di lavoro.

scanzi twitta la redazione del fatto con travaglio padellaro gomezSCANZI TWITTA LA REDAZIONE DEL FATTO CON TRAVAGLIO PADELLARO GOMEZ
In questi anni, i rapporti tra l' azienda e i comitati di redazione sono stati improntati a un clima di reciproca collaborazione e con ampi investimenti documentabili sulle redazioni. La Società porterà avanti i propri piani di sviluppo deliberati: certamente tenendo conto come sempre ha fatto delle persone che ci lavorano, ma rispettando anche gli interessi degli azionisti che hanno fondato la società per azioni, Società Editoriale Il Fatto.

Cinzia Monteverdi
Presidente e amministratore delegato Società Editoriale Il Fatto.

IL FATTO SI QUOTA, MA I SOCI PROSCIUGANO LE RISERVE
di Walter Galbiati per Repubblica.it

Distribuire un dividendo attingendo a parte delle riserve prima di quotare la società è un po' come togliere qualche gemma da una corona prima di venderla. E' quello che hanno fatto nell'ultima assemblea i soci del gruppo editoriale Il Fatto, l'ultima prima di annunciare la quotazione in Borsa. Riserve straordinarie (928mila euro su 4,6 milioni) che insieme con gli utili portati a nuovo (454mila euro) sono il triplo dell'utile realizzato nell'esercizio 2017, pari a 618mila euro. In tutto due milioni di euro, per i distribuire i quali, però, non è stato fatto ricorso al debito.
ANTONIO PADELLARO E MARCO TRAVAGLIOANTONIO PADELLARO E MARCO TRAVAGLIO

Antonio Padellaro Marco Travaglio e Furio Colombo x xl fatto quotidiano big pagespeed ic IFGMHGsGKFANTONIO PADELLARO MARCO TRAVAGLIO E FURIO COLOMBO 











A volerlo sono stati i soci di maggioranza: Cinzia Monteverdi, amministratore delegato della società, e il presidente ed ex direttore, Antonio Padellaro, che insieme hanno una quota entrambi del 16,26%, Chiare Lettere ed Edima, ciascuno con l’11,34% del capitale, e Francesco Aliberti con il 7,35%. Che la mossa non sia certo esemplare lo dimostra la scelta di un azionista di minoranza del gruppo, ma firma di punta, direttore e simbolo della testata, Marco Travaglio, che ha deciso insieme con l'amministratore delegato Monteverdi di devolvere il 50% del dividendo a lui spettante in "progetti di utilità aziendale".

Fonte: qui