IL GRUPPO SI RIUNIRÀ DUE VOLTE L'ANNO PER ADOTTARE "SOLUZIONI COMUNI"
E L'ITALIA? FUORI DAI GIRI CHE CONTANO…
Mauro Zanon per “Libero Quotidiano”
Qualche settimana fa, se n'era accorto anche Romano Prodi, ex premier italiano e presidente della Commissione europea (1999-2004), che Parigi e Berlino, nonostante i proclami di solidarietà verso gli altri Stati dell' Ue, vanno avanti per la loro strada: «La Francia si è presa il monopolio della politica estera, la Germania quello della politica economica, e invece che avere un' Europa con un motore a due pistoni che vanno in armonia, abbiamo un' Europa con due motori a un pistone ciascuno».
PATTO ESCLUSIVO
Solo che ora Emmanuel Macron, capo dello Stato francese, e Angela Merkel, cancelliera tedesca, hanno deciso anche di armonizzare i loro interessi, tenendo fuori dalle loro intese, in maniera esplicita, gli altri Paesi membri.
Mercoledì, il presidente dell' Assemblea nazionale francese, Richard Ferrand, e il suo omologo tedesco, Wolfgang Schäuble, hanno presentato a Parigi un progetto volto a creare all' inizio del prossimo anno un'«assemblea parlamentare comune».
Presentato dalla stampa come una nuova tappa nella storia della riconciliazione franco-tedesca, il futuro parlamento sarà un organismo politico composto da cinquanta membri dell' Assemblea nazionale francese e da altrettanti del Bundestag, i quali saranno designati «all' inizio della loro rispettiva legislatura», secondo quanto anticipa l' Agence France Presse.
DOPPIA SEDE
L'assemblea franco-tedesca si riunirà pubblicamente «almeno due volte all' anno» sotto la direzione dei due presidenti, Ferrand e Schäuble, e le sedute, in linea di principio, si svolgeranno «alternativamente» in Francia e in Germania. «L'assemblea non potrà prendere delle decisioni vincolanti e la sovranità dei due parlamenti nazionali non sarà messa in discussione», ha spiegato all' Afp il deputato della Cdu Andreas Jung.
Ma il parlamento che Parigi e Berlino stanno forgiando potrà comunque adottare deliberazioni e produrre «soluzioni comuni», secondo quanto affermato dall' ex ministro delle Finanze tedesco Schäuble. L' annuncio è stato fatto domenica attraverso un intervento pubblicato sulle pagine del Parisien e del Tagesspiegel dai due presidenti, ma per l' atto di nascita si dovrà aspettare gennaio. Tra le missioni, come riportato dall' Afp, l' assemblea parlamentare comune veglierà all'«applicazione degli accordi» del Traité de l' Élysée, il trattato di amicizia franco-tedesca firmato nel 1963. Promuovere gli scambi tra i giovani francesi e tedeschi e formulare delle proposte sui temi che riguardano le relazioni tra i due Paesi, saranno gli obiettivi principali.
L'accordo tra l' Assemblea nazionale francese e il Bundestag sarà adottato il prossimo 22 gennaio 2019, in occasione dell' anniversario del Trattato dell' Eliseo, che sarà rinnovato. «Speriamo di adottare un nuovo testo che lega in nostri due Paesi», ha dichiarato durante una conferenza stampa Ferrand, aggiungendo che il fine è quello di dare anche «un nuovo respiro all' Europa». Per Schäuble, il parlamento comune farà passare la cooperazione franco-tedesca «in un' altra dimensione». Parigi e Berlino continuano a organizzarsi da sole.
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Budget eurozona, accordo Germania-Francia
Germania e Francia hanno raggiunto l'accordo sulla proposta di un budget comune per i paesi dell'eurozona. Lo afferma l'agenzia Dpa, che ha visionato un documento dei ministri delle Finanze dei due paesi, Olaf Scholz e Bruno Le Maire. La proposta mira a ridurre le differenze tra le economie nazionali dei 19 paesi dell'eurozona. La creazione di un budget comune a partire dal 2021 è stata prospettata a giugno dal presidente francese Emmanuel Macron e appoggiata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel.
"Il budget dell'eurozona sarà parte del budget dell'Unione Europea", si legge nel documento. Il testo evidenzia, quindi, che la novità sarà in linea con le politiche e le norme dell'Ue. Il meccanismo dovrebbe servire, ad esempio, a stimolare investimenti in regioni strutturalmente deboli.
Fonti del governo tedesco riferiscono che lunedì prossimo potrebbe arrivare un accordo all'interno dell'Eurogruppo. Le cifre del budget andrebbero ancora discusse e trattate. Le Maire in passato ha indicato la cifra di 20-25 miliardi di euro come "un buon punto di partenza". Si tratterebbe, in tal caso, di una cifra equivalente circa allo 0,2% del Pil dei 19 paesi. Inizialmente, Macron aveva però auspicato un budget pari a "diversi punti di Pil".
"La Germania e la Francia si sono messe d'accordo per presentare una proposta comune per una possibile architettura di un budget della zona euro", spiega all'Adnkronos uno dei portavoce del ministero delle Finanze tedesco, Frank Paul Weber, confermando l'accordo tra Parigi e Berlino su una proposta comune. "L'obiettivo è di rafforzare così la stabilità, la convergenza e la stabilità della zona euro come è stato convenuto durante l'incontro franco-tedesco di Meseberg". Le Maire e Scholz, aggiunge, ''discuteranno queste riflessioni comuni con i loro partner europei lunedì nel corso della riunione dell'Eurogruppo".
Inoltre base alla proposta congiunta di Parigi e Berlino i programmi dei paesi dell'euro potrebbero essere finanziati con il budget dell'Eurozona "solo se perseguono politiche conformi agli obblighi previsti dal quadro di coordinamento della politica economica europea, comprese le norme fiscali". In base alla proposta il bilancio della zona euro opererebbe sotto la guida strategica del vertice dei leader dei paesi euro e potrebbe avere una gestione condivisa. In questo quadro i paesi membri preparerebbero programmi attuativi di breve periodo che possono essere modificati in base alle esigenze in linea con le priorità di investimento e di riforma e devono essere in linea con il quadro legislativo che istituisce lo stesso strumento del bilancio della zona euro. Toccherebbe poi alla Commissione approvare i programmi.
Fonte: Adnkronos