9 dicembre forconi: 01/26/18

venerdì 26 gennaio 2018

MARIA ETRURIA BOSCHI CANDIDATA IN ALTO ADIGE, DOVE IL GOVERNO PD HA GARANTITO FONDI, POTERE POLITICO E LINEE AD ALTA VELOCITA'

A VOTARLA SARANNO GLI AUTONOMISTI CHE PARLANO SOLO TEDESCO

Antonio Signorini per il Giornale

BOSCHI CAMPIGLIOBOSCHI CAMPIGLIO
Più che blindata è gepanzert. La candidatura di Maria Elena Boschi nel collegio uninominale di Bolzano nelle intenzioni di chi l' ha decisa (Matteo Renzi) è assicurata dal sostegno del Svp. Partito un tempo vicino alla Dc, poi ai democratici e oggi fedelissimo sostenitore del segretario Pd, che ha ricambiato con generose concessioni ai partiti di lingua tedesca dell' Alto Adige. Da un atteggiamento indulgente verso la cancellazione dei nomi italiani di alcune località alla legge elettorale, fino a una linea ferroviaria ad alta velocità tra Bolzano e la Capitale. O meglio, la città che alcuni sud tirolesi considerano tale: Innsbruck.

BOSCHIBOSCHI
Il sottosegretario alla presidenza, insomma, nel Tirolo del sud troverà un' accoglienza calorosa. Difficile dire quanti voti raccoglierà. Sicuramente quelli di chi nella provincia hanno sostenuto la cancellazione dei toponimi italiani dalle mappe dell' Alto Adige. Il governo Monti nel 2012 presentò ricorso contro una legge varata dell' allora governatore Luis Dornwalder perché non rispettava il principio del bilinguismo. Un classico caso di uso politico della lingua, che l' esecutivo Monti cercò di fermare (ora è all' esame della Corte costituzionale).

Luis DornwalderLUIS DORNWALDER
Il governo Renzi ha avuto un atteggiamento tutt' altro che ostile alle insegne in solo tedesco. Si disse che era il regalo di Renzi all' Svp per assicurarsi il Sì al referendum. La sfida elettorale è andata male un po' ovunque, a Bolzano vinsero i sì; non bastò. Ma non è mai troppo tardi per mettere a frutto un capitale politico.

I rapporti tra Renzi e l' Svp sono sempre stati ottimi. Sulla legge elettorale il Partito popolare del Sud Tirolo ebbe in realtà da ridire sulle scelte del Pd, tanto da minacciare l' uscita dalla maggioranza. Intervenne lo stesso segretario dem per dire che «sul Trentino Alto Adige, non faremo mai una legge contro Svp o contro gli amici autonomisti» del Trentino «perché ci sono decenni di regole internazionali e nazionali che difendono l' autonomia di quel territorio e che nessuno può mettere in discussione semplicemente per un' esigenza personale dell' onorevole Biancofiore o dell' onorevole Fraccaro. Svp è un punto di riferimento di un pezzo cruciale del nostro territorio e noi non andremo mai contro quella realtà».
BOLZANOBOLZANO

Il problema era sui collegi che, secondo i partiti autonomisti, non garantiva tutti i gruppi linguistici. Soluzione trovata. Talmente gradita che nel collegio altoatesino è finita una candidata italiana doc, la Boschi per l' appunto. Contro la candidata di Forza Italia, che è Michaela Biancofiore.

RENZI CON MOGLIE IN ALTO ADIGERENZI CON MOGLIE IN ALTO ADIGE
I rapporti tra Alto Adige e politica sono sempre stati complessi. Uno dei terreni di scontro nel passato è stata la scuola e l' università. Negli ultimi anni è cresciuta quella di Bolzano, riuscito esperimento trilingue. In passato il progetto stentò a decollare perché per molti sud tirolesi l' unica università era quella di Innsbruck, se non Vienna.
ALTO ADIGE - CARTELLI STRADALI IN DUE LINGUEALTO ADIGE - CARTELLI STRADALI IN DUE LINGUE

Oggi è diverso, ma a breve i legami tra Bolzano e la città austriaca saranno rafforzati grazie al corridoio del Brennero. Progetto più vecchio del governo Renzi, ma salutato come una novità importante dal ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio. «Non credo vi siano grandi movimenti quotidiani di persone tra Bolzano e Innsbruck e l' Alta velocità cambierà questa situazione». L' Alto Adige più integrato con l' Austria. Proprio come vogliono i partiti di lingua tedesca.

Fonte: qui
CARTELLI STRADALI IN ALTO ADIGECARTELLI STRADALI IN ALTO ADIGE

IERI MATTINA DISASTRO FERROVIARIO A MILANO: MORTE TRE DONNE, DECINE I FERITI

L'INCIDENTE ALLE 7 DEL MATTINO, PROBABILMENTE CAUSATO DA UN "CEDIMENTO STRUTTURALE DELLA RETE." 

TRE CARROZZE FUORI DALLE ROTAIE PER DUE CHILOMETRI: I VAGONI PIENI DI LAVORATORI SI SONO ACCARTOCCIATI - APERTA UN'INDAGINE 

Video: qui


Milano, 25 gennaio 2018 - Gravissimo incidente ferroviario alle 6.57. Il treno regionale 10452, partito da Cremona alle 5.32 e diretto a Milano Porta Garibaldi, è deragliato all'altezza di Seggiano di Pioltello, alle porte di  Milano.

disastro ferroviario a milanoDISASTRO FERROVIARIO A MILANO
A quell'ora il convoglio era pieno di lavoratori e pendolari, rimasti intrappolati nelle lamiere. Per tre di loro, tutte donne, l'impatto è stato fatale. Al momento si conoscono solo due nomi delle vittime: Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio. Per la terza vittima è ancora in corso l'identificazione a causa delle condizioni del corpo anche se alcuni elementi coincidono con la descrizione fornita da un parente.

disastro ferroviario a milano 6DISASTRO FERROVIARIO A MILANO 
Poi, si registrano 5 codici rossi  (3 San Raffaele, 1 Humanitas  Rozzano, 2 San Gerardo Monza), 8 codici gialli (2 Policlinico Milano, 1 Fatebenefratelli Milano, 1 Niguarda, 1 San Gerardo di Monza, 1 Cernusco, 1 Melzo, 1 San Raffaele) e 36 codici verdi ospedalizzati (4 San Donato, 10 Melzo, 5 San Paolo, 10 Cernusco sul Naviglio, 5 Niguarda e 2 Vimercate), 17 persone in trattamento presso la palestra di Segrate ed altre 3 di queste saranno ospedalizzate 75 unità segnalate  in trattamento. Il convoglio era composto da un locomotore che spingeva quattro vetture.

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Nella terza vettura si è avuto il maggio numero di feriti. Il treno era partito da Cremona alle 5.32 e sarebbe dovuto arrivare a Milano Porta Garibaldi alle 7.24.  Immediatamente è stato lanciato l'allarme e sul posto sono intervenuti tutti i mezzi di soccorso disponibili dalla regione e anche da fuori. Dall'Emilia Romagna è giunta una eliambulanza. Intervenuti anche vigili del fuoco, Polfer e carabinieri di Cassano D'Adda. Ma anche i poliziotti del Noif - Nucleo Operativo Incidenti Ferroviari della Polizia Ferroviaria.

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VERTICE IN PREFETTURA - Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio sarà oggi alle 16 in Prefettura a Milano, in corso Monforte, per un vertice con le autorità sull'incidente ferroviario.  Delrio è in contatto da questa mattina con le autorità locali e ha avuto anche un colloquio telefonico con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

LA DINAMICASi tratterebbe di "un cedimento strutturale di una rotaia a circa due chilometri e 300 metri dal luogo dell'incidente e non allo scambio come si era ipotizzato inizialmente. Sono comunque in corso accertamenti per individuare il punto esatto e le cause del disastro, sono trascorse ancora poche ore", ha detto Vincenzo Macello, responsabile di Rfi della Lombardia.  Secondo una prima ricostruzione, il convoglio viaggiava a velocità normale al momento del deragliamento.

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Dopo lo scambio i primi due vagoni sarebbero passati, mentre gli altri tre dietro sarebbero finiti fuori dai binari andando a sbattere contro un palo. La rotaia che ha ceduto sulla linea Cremona-Milano stava per essere sostituita. In quel tratto erano in corso lavori di manutenzione. Lo prova una fotografia scattata esattamente nel punto in cui è avvenuto il cedimento, un paio di chilometri prima di quello in cui il treno si è poi scomposto. In quel punto manca un pezzo di rotaia lungo una ventina di centimetri.

Accanto al binario, il tratto di binario nuovo che avrebbe dovuto sostituire quello vecchio e per il quale erano in corso i lavori di manutenzione. Secondo una prima ricostruzione, la dinamica dovrebbe essere questa: la rotaia cede al passaggio delle prime carrozze, ma quelle che escono dai binari sono solo quelle centrali. Il treno continua la sua corsa, ma le carrozze centrali hanno ormai le ruote fuori dal binario. Due chilometri dopo si intraversano ed è il deragliamento vero e proprio.

disastro ferroviario a milano 22DISASTRO FERROVIARIO A MILANO 
L'INCHIESTA - La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo. "Il macchinista non è ferito, è già stato sentito e ha dato indicazioni utili". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, a capo del pool "ambiente, salute e lavoro", che si occupa dell'inchiesta sul deragliamento.

SOCCORSI - A rendere più complesse le operazioni di soccorso una massicciata ferroviaria a cui sono state asportate alcune ringhiere di cemento per consentire ai soccorritori di raggiungere i vagoni accartocciati sui binari. Per circa 4 ore infermieri, operatori delle forze dell'ordine hanno fatto la spola, su e giù sulle scale dei vigili del fuoco poggiate alla massicciata, per raggiungere i feriti, liberarli dalle lamiere del treno e portarli in salvo.  All'ospedale San Raffaele, il più vicino alla zona del disastro ferroviario, secondo quanto si è appreso, sono giunte due persone in codice rosso, un uomo e una donna con politrauma. Entrambi sono al momento in sala operatoria.

disastro ferroviario a milano 2DISASTRO FERROVIARIO A MILANO 
Soccorsi anche due codici gialli e 4 verdi. Un ferito ha subito l'amputazione di una gamba. L'ospedale ha attivato il piano di maxi emergenza che prevede la mobilitazione di tutto il personale, la liberazione di posti letto nei reparti, l'assistenza di un team di psicologi, l'attivazione di un numero di telefono per i familiari delle persone coinvolte.  Attivato un numero d'emergenza: i familiari possono chiamare il numero 02 26439000 per ricevere informazioni sulle persone ricoverate in ospedale: ne dà notizia su twitter il gruppo san Donato. 

disastro ferroviario a milano 18DISASTRO FERROVIARIO A MILANO 
La Prefettura di Milano ha invece attivato il 'Centro Coordinamento Soccorsi' per il coordinamento delle componenti coinvolte nelle procedure di soccorso - Forze dell'Ordine, Polizia Stradale , Polizia Ferroviaria, Vigili del Fuoco, AREU 118, Croce Rossa, Trenord, Rfi. Sono state attivate delle linee telefoniche dedicate per i parenti dei viaggiatori presumibilmente presenti sul treno e per gli uffici consolari al fine di raccogliere tutti gli elementi informativi utili e fornire, appena in grado, una restituzione sulle condizioni delle persone a bordo del treno coinvolto (02 77584184 e 02 77584892). 

LE TESTIMONIANZE - Drammatica testimonianza di due genitori che a Seggiano di Pioltello attendono di avere notizie della figlia, che viaggiava sul treno deragliato. "Ho sentito mia figlia al telefono poco prima. 'Mamma aiuto, il treno sta uscendo dai binari!'.Poi il silenzio. Non mi ha detto più niente, e ora non risponde più al telefono". Sul posto sono arrivati anche i familiari di alcuni passeggeri per avere notizie dei propri cari. "Andava tutto bene, all'improvviso il treno ha iniziato a tremare - racconta uno dei passeggeri tratti in salvo -, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari. Quasi subito  abbiamo capito che cosa era successo". 

disastro ferroviario a milano 15DISASTRO FERROVIARIO A MILANO 
È viva per miracolo Marcella, una impiegata di 45 anni che stamani si trovava a bordo del treno deragliato nei pressi di Pioltello. "Sono stata davvero fortunata, mi sento miracolata - ha raccontato uscendo a piedi dal centro di coordinamento dei soccorsi - mi sono trovata sull'unica carrozza dove non ci sono stati feriti. Poi quando sono scesa ho visto che era successo un disastro tutto intorno a noi".  "C'è stato un gran botto, ho perso quasi subito l'equilibrio. Poi c'è stato uno stridere fortissimo, che sembrava non finire mai, e tutti hanno iniziato a urlare", ha raccontato P.B., uno dei feriti meno gravi.

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LE REAZIONI DAL MONDO POLITICO - Immediate le reazioni da parte del mondo politico. Il sindaco Beppe Sala ha detto: "I morti sul lavoro della scorsa settimana e, oggi, il grave incidente ferroviario a Pioltello.

La Milano delle sue fabbriche e dei suoi pendolari. Milano e lavoro, intreccio indissolubile anche nei giorni del dolore. Dobbiamo moltiplicare gli sforzi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e nei trasporti, è un essenziale dovere civile". "Esprimo il cordoglio e la vicinanza della Regione alle famiglie delle vittime e dei feriti del terribile incidente ferroviario avvenuto questa mattina. Sono in contatto costante con i vertici delle Ferrovie dello Stato, di Ferrovie Nord, Trenord e Areu che stanno accertando le cause dell'incidente", ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Il governatore - informa la nota - si rechera' a breve sul posto dell'incidente ferroviario. "Sono sconvolto e addolorato.

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Adesso sarà necessario fare chiarezza sul perché di questo incidente", ha affermato il candidato governatore del centrodestra per la Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Sono ore di angoscia e di dolore", ha continuato il candidato governatore del centrosinistra Giorgio Gori. E Onorio Rosati, candidato presidente di Liberi e Uguali in Lombardia ha aggiunto: "Bisogna accertare il prima possibile la dinamica di quanto accaduto e individuare le responsabilita'". Poi, Dario Violi, candidato del Movimento 5 Stelle: "Sono senza parole. Non si può morire da pendolare".

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CIRCOLAZIONE BLOCCATA - Pesantissime le ripercussioni  alla circolazione ferroviaria e stradale della zona. Sulla linea Milano-Brescia la circolazione ferroviaria è stata interrotta dalle 7: il traffico è sospeso su entrambe le linee (direttissima e lenta). Fermi anche i treni di Trenitalia, che ha attivato un servizio sostitutivo con autobus sulla linea Milano-Brescia.

RABBIA SUI SOCIAL - Numerose proteste sui social per la comunicazione di Trenord in seguito al deragliamento del treno. Nelle stazioni lombarde sono annunciati ritardi dagli altoparlanti e sugli schermi a causa di un "inconveniente a un treno". Stessa scelta presa dalla società sui social, dove alle 8.30 Trenord ha scritto: "Circolazione interrotta tra Treviglio e Milano a causa di un inconveniente tecnico a un treno".

Fonte: qui