9 dicembre forconi: 08/25/19

domenica 25 agosto 2019

SUL BLOG DI BEPPE-MAO È COMPARSA UN’ANALISI DEL PROFESSOR FABIO MASSIMO PARENTI CHE RANDELLA SENZA PIETÀ GLI STATI UNITI E LODA LA CINA E FA CAPIRE CHE IDEA HA E AVRÀ IL MOVIMENTO 5 STELLE SULLA COLLOCAZIONE INTERNAZIONALE DELL’ITALIA

CHE NE PENSA MATTARELLA? 

SOPRATTUTTO, CHE NE PENSERANNO DA WASHINGTON?

Francesco Bechis per www.formiche.net

L'ARTICOLO PRO CINA E ANTI USA DI FABIO MASSIMO PARENTI SUL BLOG DI BEPPE GRILLOL'ARTICOLO PRO CINA E ANTI USA DI FABIO MASSIMO PARENTI SUL BLOG DI BEPPE GRILLO
Non solo crisi. Tra un post e un altro dedicati alla soap-opera gialloverde sul blog di Beppe Grillo capita di imbattersi in una raffinata dissertazione di geopolitica. Dal titolo, “Gli Usa in un vicolo cieco?“, già si capisce la musica. Ma l’abito non fa il monaco e un titolo non fa un pezzo. Vale quindi la pena addentrarsi nella gustosissima analisi di politica internazionale firmata da Fabio Massimo Parenti, professore associato dell’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici a Firenze e membro del think tank CCERRI, Zhengzhou.

BEPPE GRILLOBEPPE GRILLO
Più che analisi trattasi di un processo sommario. Sul banco degli imputati gli Stati Uniti di Donald Trump, rei, secondo l’autore, se non di tutti i mali che hanno afflitto il mondo negli ultimi tre anni, di una buona parte. Al banco della Difesa c’è la Cina di Xi Jinping, assistita dal professore contro i soprusi dell’amministrazione Usa, che, dice lui, ha provocato da sola “un conflitto politico-strategico” e vuole combatterlo “con ogni mezzo”.
xi jinping giuseppe conteXI JINPING GIUSEPPE CONTE

Segue una lista delle aggressioni perpetrate dalla Casa Bianca contro la Città Proibita. “Limitazioni alle compagnie cinesi all’avanguardia, con vari divieti di vendita delle controparti americane; pressioni di ogni genere contro il 5G cinese e i relativi accordi bilaterali in giro per il mondo; sostegno e provocazioni su Taiwan e Hong Kong (di quest’ultimo ne ho parlato in interviste e articoli), ove le documentate ingerenze Usa (non da oggi) sono intollerabili per la Cina; pressioni mai realmente giustificate, perché mai documentate, sullo Xinjiang; critiche e ingerenze verso i paesi che partecipano alla nuova via della seta; tentativi di allargare il campo alla competizione valutaria”.
FABIO MASSIMO PARENTIFABIO MASSIMO PARENTI

Parenti, non ne dubitiamo, in buona fede, pecca di alcune dimenticanze. Le “pressioni di ogni genere” degli americani contro il 5G made in China, ad esempio, non nascono out of the blue, ma da dozzine di indagini dei servizi segreti sulla presenza di backdoors installate da alcune aziende cinesi che oggi si candidano a costruire e gestire la rete 5G.

donald trump xi jinpingDONALD TRUMP XI JINPING
Né può passare inosservata, proprio nei giorni in cui la repressione della polizia filogovernativa cinese a Hong Kong contro i manifestanti si fa più violenta, l’accusa di “sostegno e provocazioni” da parte degli Stati Uniti, ovviamente senza uno straccio di prove. Quanto alle “pressioni mai realmente giustificate”  sui campi di rieducazione (leggasi: internamento) cinesi dove sono rinchiusi gli uiguri nello Xinjang, si può anche sorvolare. Se un’inchiesta della BBC condotta attraverso immagini satellitari e uomini sul campo che ha fatto il giro del mondo non è considerata “documentazione” degna qualsiasi altra argomentazione è inutile.
TRUMP XI JINPINGTRUMP XI JINPING

Merita una considerazione a parte la menzione di “critiche e ingerenze” nei confronti dei Paesi che hanno aderito alla Belt and Road Initiative. È la conferma, sul blog del guru e fondatore del Movimento Cinque Stelle, il partito che al governo ha caldeggiato e rivendicato la firma sul memorandum per la nuova Via della Seta con buona pace delle richieste americane, di un orientamento consolidato e forse irreversibile.

IAN BREMMERIAN BREMMER
Il post di Parenti non sfuggirà alla vista degli osservatori internazionali che in queste ore hanno gli occhi puntati su Roma. Molti di loro (Come Ian Bremmer su Formiche.net) già scorgono in un nuovo esecutivo a trazione grillina un’incognita per le relazioni transatlantiche e il posizionamento estero del Paese. C’è il rischio che i pregiudizi trovino conferma, quando apriranno sul blog più letto dai grillini questo elegante e soprattutto imparziale saggio di politica internazionale. 
Fonte: qui

IL GENERALE DEI GESUITI SOSTIENE CHE SATANA E’ SOLO UN SIMBOLO

GLI ESORCISTI NON CI STANNO E LO ATTACCANO: “AFFERMAZIONI GRAVI E DISORIENTANTI. L’ESISTENZA REALE DEL DIAVOLO, QUALE SOGGETTO PERSONALE CHE PENSA E AGISCE E CHE HA FATTO LA SCELTA DI RIBELLIONE A DIO, È UNA VERITÀ DI FEDE…”

Franca Giansoldati per il Messaggero

ESORCISMOESORCISMO
Rimini - Il diavolo esiste davvero o è solo una invenzione simbolica? La domanda sulla presenza di Satana tra gli uomini non è per niente scontata e ha sollevato un putiferio al Meeting di Rimini facendo litigare a distanza fazioni contrapposte. L'incendio è divampato quando il Papa Nero – il Generale dei Gesuiti- padre Arturo Sosa, rispondendo ad una domanda, spiegava che «nel linguaggio di sant’Ignazio il diavolo è lo spirito cattivo che porta l'uomo a fare le cose che vanno contro lo spirito di Dio. Che esiste come il male personificato in diverse strutture ma non nelle persone, perché non è una persona, è una maniera di attuare il male».

esorcista in siciliaESORCISTA IN SICILIA
Sosa ha però aggiunto, per fare capire meglio il concetto, che il diavolo «non è una persona come lo è una persona umana. È una maniera del male di essere presente nella vita umana. Il bene e il male sono in lotta permanente nella coscienza umana, e abbiamo dei modi per indicarli. Riconosciamo Dio come buono, interamente buono. I simboli sono parte della realtà, e il diavolo esiste come realtà simbolica, non come realtà personale».

Lucifero equiparato a un simbolo? Apriti cielo. A stretto giro si sono scatenati sul web i giudizi di molti fedeli e organizzazioni cattoliche sconvolte per questo dotto distinguo che è stato visto come l'inizio di una eresia. La vicenda è cresciuta di intensità fino a che l' Associazione Internazionale Esorcisti (AIE) è dovuta scendere in campo per fare chiarezza, polemizzando con le posizioni di padre Sosa.

esorcista in canonicaESORCISTA IN CANONICA
«Di fronte a queste gravi e disorientanti affermazioni, peraltro già espresse in passato da padre Sosa è doverosa qualche puntualizzazione dottrinale alla luce del magistero, anche dell’attuale Pontefice». Gli esorcisti sono partiti dal magistero espresso nel Concilio Lateranense IV su angeli e demoni che «implica una vincolante adesione di fede. La posizione di Abascal, pertanto, si pone all’infuori del magistero ordinario e straordinario-solenne». In pratica il Papa Nero è un eretico.

papa francesco padre arturo sosaPAPA FRANCESCO PADRE ARTURO SOSA
«L’esistenza reale del diavolo, quale soggetto personale che pensa e agisce e che ha fatto la scelta di ribellione a Dio, è una verità di fede che fa parte da sempre della dottrina cristiana. Tale verità viene ribadita da un documento della Congregazione della fede (…) un insegnamento che corrisponde a tutta la tradizione dei Padri della Chiesa e dei Papi».

diavoloDIAVOLO
In precedenza Paolo VI, il 15 novembre 1972, durante l’udienza generale del mercoledì, affrontava il tema in questione. Partendo dal male esistente nel mondo, egli dichiarava che esso è «occasione ed effetto di un intervento in noi e nel nostro mondo di un agente oscuro e nemico, il demonio. Il male non è più soltanto una deficienza, ma un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Sappiamo così che questo essere oscuro e conturbante esiste davvero».

Papa Francesco, dopo la sua elezione in diverse circostanze ha ribadito la realtà del demonio. Il Papa precisa che quando si parla della lotta contro il demonio, non si tratta di un contrasto con la mentalità mondana né con le inclinazioni personali verso il male, ma più puntualmente ci si riferisce a una lotta contro un essere reale, «che - puntualizzano gli esorcisti - è il principe del male».

Fonte: qui

SE SALTA TUTTO MATTARELLA HA GIÀ STABILITO LA DATA ULTIMA PER LE URNE: IL 10 NOVEMBRE

NESSUN GOVERNO DEL PRESIDENTE PER LA LEGGE DI BILANCIO MA UN ESECUTIVO ELETTORALE PER NON FAR FARE LA CAMPAGNA ELETTORALE A MATTEO SALVINI DAL VIMINALE...

Ma. Pa. Per il Fatto Quotidiano
Sergio Mattarella, come si sa, ha messo fretta ai partiti che intendono dar vita a un nuovo governo. E non in senso generico, ma assai specifico per un motivo semplice: il capo dello Stato, se non si trova una maggioranza politica, non è intenzionato (o almeno così ha sostenuto coi suoi interlocutori) a fare un governo del presidente per fare la legge di Bilancio e andare a votare all' inizio del 2020.

Il Quirinale non intende dare questa scappatoia a quel vasto pezzo di Parlamento che, pur di non andare a votare, darebbe la fiducia pressoché a chiunque (o almeno, va ribadito, è quel che ha chiarito ai partiti). Insomma, se Pd e 5 Stelle non si mettono d' accordo Mattarella farà un esecutivo elettorale per non far fare la campagna elettorale a Matteo Salvini dal Viminale, ma scioglierà subito le Camere e porterà il Paese alle urne durante l' autunno. Il presidente ha già comunicato la sua deadline alle forze politiche: è domenica 10 novembre, anche perché per il 27 ottobre ipotizzato inizialmente dalla Lega non c' è tempo e domenica 3 novembre cade durante il ponte del 1° novembre.
mattarella memeMATTARELLA MEME

Questo significa due cose: 1) lo scioglimento delle Camere da parte del capo dello Stato deve arrivare entro i primi dieci giorni di settembre, perché - nonostante la legge conceda tra 45 e 70 giorni per organizzare le elezioni - il farraginoso sistema di voto degli italiani all' estero richiede almeno 60 giorni per essere funzionante.

2) Il tempo per le trattative tra Pd e 5 Stelle è assai limitato: una settimana, massimo dieci giorni perché, in caso di fallimento, va nominato e mandato alle Camere il governo di garanzia e poi ci sono una serie di adempimenti formali prima di arrivare allo scioglimento vero e proprio e alla convocazione, come si dice, dei comizi elettorali.
SERGIO MATTARELLA COME IL VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA DI CASPAR DAVID FRIEDRICH - BY LUGHINO/SPINOZASERGIO MATTARELLA COME IL VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA DI CASPAR DAVID FRIEDRICH - BY LUGHINO/SPINOZA

Le urne in autunno, insomma, sono ancora una possibilità che il Quirinale tiene bene a mente. Tanto più che Mattarella ha capito benissimo, e ancora di più ieri, quanto sarà difficile mettere assieme 5 Stelle e democratici sull' unica cosa che gli ha chiesto per autorizzarli ad andare avanti: un nome, quello del presidente del Consiglio, perché i governi si costruiscono a partire da lì, il resto viene in discesa. Fonte: qui


JACKSON HOLE: IL REGNO DEL CONDIZIONALE!


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Finalmente una bella notizia in arrivo dall’economia reale, mentre un gruppo di ignoranti e incompetenti a Jackson Hole si sforza di dimostrare la forza dell’economia americana, la presunta piena occupazione, il pericolo del ritorno dell’inflazione…
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Per carità nulla di drammatico ci mancherebbe, ma per la prima volta dal 2009 l’indice manifatturiero finisce sotto la soglia che separata la crescita dalla contrazione, l’indice composito crolla a 50,6 e quello dei servizi a 50,9.
Celentano nella sua canzone, il Re degli ignoranti, cantava …
Tu non studi più (…) perché ti agiti così, se non sai cosa vuoi tu…
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Commentando i dati, Moore, direttore economico associato di IHS Markit, ha dichiarato:
“I dati dell’indagine di agosto forniscono un chiaro segnale che la crescita economica ha continuato ad attenuarsi nel terzo trimestre. Le PMI per l’industria manifatturiera e i servizi rimangono molto più deboli rispetto all’inizio del 2019 e indicano collettivamente una crescita del PIL annualizzata di circa l’1,5%.
Magari domani a Jackson Hole,  chiediamo ai banchieri centrali il significato di un’economia in buona salute con una crescita del 1,5% e il settore manifatturiero in chiara recessione, sempre che qualcuno non manipoli i dati della prossima settimana.
“ L’aspetto più preoccupante degli ultimi dati è un rallentamento della crescita delle nuove attività al suo punto più debole in un decennio, guidato da una forte perdita di slancio nel settore dei servizi (…) “Le aziende manifatturiere hanno continuato a subire l’impatto del rallentamento delle condizioni economiche globali, con le nuove vendite all’esportazione che sono scese al ritmo più rapido dall’agosto 2009.
“Le aspettative commerciali per l’anno a venire sono diventate più cupe ad agosto e rimangono le più basse da quando i dati comparabili sono stati disponibili per la prima volta nel 2012. La continua scivolata nelle proiezioni sulla crescita aziendale suggerisce che le imprese potrebbero prestare maggiore attenzione in relazione a spese, investimenti e assunzioni di personale durante il prossimi mesi.
E nonostante questo a Jackson Hole, tra una tartina da mille dollari e un bicchiere di champagne da duemila, qualche ignorante suggeriva la strepitosa forma dell’economia americana, i tagli dei tassi non erano necessari…
Da parla Esther George, presidente della @KansasCityFed: il taglio dei tassi a luglio non era necessario, certo è che l'incertezza causata dalle tensioni commerciali genera rischi di un rallentamento dell'economia
Visualizza altri Tweet di Class CNBC
Ad alimentare il mood negativo, il presidente della Federal Reserve di Philadelphia Patrick Harker ha detto di non vedere motivo per l’adozione di ulteriori misure di stimolo, mentre il presidente della Fed di Kansas City Esther George ha dichiarato di non vedere segnali di un rallento dell’economia statunitense.
In effetti va davvero tutto bene, come abbiamo visto ieri oltre al settore manifatturiero in contrazione…
E ora una splendida notizia per tutti coloro che cantano le lodi dell’economia americana e della piena occupazione, Il BLS, Ufficio del Lavoro americano ha appena scritto sul suo sito che dovremmo essere pronti per una revisione al ribasso di 514.000 posti di lavoro sino a marzo di quest’anno nel settore primato mitigato da 13.000, revisione che verrà pubblicata in febbraio anno delle elezioni presidenziali, non proprio una splendida notizia per il presidente Trump.
Ovviamente si tratta solo di quasi 42.000 posti in meno al mese negli ultimi 12 mesi sino a marzo, niente di particolare, continuate a pensare positivo e bervi i dati che vi somministrano quotidianamente. 
Philadelphia Fed President Patrick Harker does not see the need for additional stimulus, he said today at the Fed’s annual symposium in Jackson Hole. https://cnb.cx/2zhluAG 
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E’ blasfemia pura osservare grafici e inutili banchieri sullo sfondo di veri e propri paradisi naturali come Jackson Hole.
Ora non importa cosa diranno i due di picche all’interno della Fed, come abbiamo visto ieri c’era chi voleva tagliare di 50 punti base e chi non voleva tagliare, non hanno le idee chiare all’interno del club esclusivo della Fed come sempre insegna la storia, loro sono i principali responsabili delle crisi.
Non importa quello che pensano ora, come non importava nel 2008 sentire Bernanke suggerire che il sistema era fondamentalmente solido o Greenspan dire che non c’era alcuna crisi subprime, questi signori sono inattendibili per la maggior parte delle loro osservazioni perchè non hanno il coraggio di ammettere la realtà.
Vi ricordate Anna, si Anna Schwartz, insieme a Milton Friedman la regina del monetarismo in due distinte interviste una al Telegraph e una al WSJournal, arzilla nonnina con i suoi teneri 92 anni, venerata all’interno della Federal Reserve e consulente della National Bureau of Economic Research di New York, una donna senza peli sulla lingua, che accusava la Banca Centrale Americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito.
” Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato, è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina(…) ma soprattutto…
“Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt…”
Beata saggezza cara nonnina, si la liquidità non serve a nulla in questa situazione, a nulla! Per comprendere quello che sta accadendo come sottolineo da tempo, bisogna prima fare lo sforzo di comprendere la natura dell’attuale “disturbo” del mercato.
Tutto ciò che accade, non è dovuto alla mancanza di liquidità, ma alla mancanza di fiducia del mercato sulla capacità dei debitori di onorare i propri debiti, i bilanci delle imprese finanziarie non sono credibili. Come dice Anna, tenendo in piedi aziende fallite, non si fa altro che prolungare la crisi, l’agonia dell’economia.
Quando noi vi raccontiamo le dinamiche della deflazione da debiti, il fatto che siamo posizionati benissimo per cogliere quello che la storia suggerisce, non significa che quello che stanno facendo le banche centrali, ridurre i tassi a zero, portarli in negativo, offrire liquidità solo alla banche sia la cosa giusta, loro sono i principali responsabili di quasi tutte le bolle della storia.
Come amava ricordare con la sua sottile ironia, il grande J.K.Galbraith, …laperniciosa inutilità della politica monetaria e i rischi che derivano dal fare affidamento su di essa sono oggi una realtà.
Ma anche Milton Friedman non scherzava in questo senso…
“We don’t need a Fed,” Milton Friedman says, twirling a letter opener as he speaks. “I have, for many years, been in favor of replacing the Fed with a computer,” he adds. Each year, it “would print out a specified number of paper dollars” to augment the money supply. “Same number, month after month, week after week, year after year.”
…Noi non abbiamo bisogno di una Fed, per molti anni sono stato a favore della sostituzione della Fed con un computer…
“The Fed has had very few periods of relatively good performance,” he continues. “For most of its history, it’s been a loose cannon on the deck, and not a source of stability.”
La Fed ha avuto molti pochi periodi di relativa buona performance…per la maggior parte della sua storia è stata una mina vagante sul ponte e non un fattore di stabilità.
Il mercato non è in alcuna maniera razionale, segue in maniera spasmodica solo le dichiarazioni, perchè oggi il mercato è un algoritmo che si muove esclusivamente sulle fesserie che quotiadianamente scrivono o dettano, analisti, economisti, banchieri centrali, sempre lo stesso semolino.
Ora le probabilità di riduzione dei tassi di 50 punti base sono crollate a ZERO per settembre, Donald Trump è entusiasta.
Germany sells 30 year bonds offering negative yields. Germany competes with the USA. Our Federal Reserve does not allow us to do what we must do. They put us at a disadvantage against our competition. Strong Dollar, No Inflation! They move like quicksand. Fight or go home!
31.200 utenti ne stanno parlando
La Germania vende obbligazioni a 30 anni offrendo rendimenti negativi. La Germania compete con gli Stati Uniti. La nostra Federal Reserve non ci consente di fare ciò che dobbiamo fare. Ci mettono in svantaggio rispetto alla concorrenza. Dollaro forte, nessuna inflazione! Si muovono come sabbie mobili. Combatti o vai a casa!
Non è uno spettacolo, mai visto un presidente degli Stati Uniti attaccare ogni giorni la sua banca centrale, a ragione o non a ragione, visto che dice anche un mucchio di fesserie il buon Donald.
Ma allo stesso tempo dichiarare che l’economia americana è in gran forma e che non servono riduzioni di tasso mentre mezzo mondo è a rendimento negativo fa sorridere.
La fuori i bond vigilantes stanno suggerendo ai banchieri centrali di tagliare, tagliare e ancora tagliare, prima che sia troppo tardi, le curve dei rendimenti si invertono ovunque e questi sostengono che questa volta è diverso.
Beata ignoranza, non conoscono la storia!
Nonostante il rendimento dei titoli a 30 anni risalito da 1,94 a 2.15 la CURVA RIMANE INVERTITA, ripeto rimane INVERTITA.
In realtà la FED sa benissimo che i tassi negativi non servono a nulla, lo sappiamo dai tempi di Janet Yellen, ma non possono fare altrimenti, ormai la BCE è in mano alla Lagarde e che Dio ci aiuti.
Torno a ripetere quello che dicono quotidianamente ai miei clienti, delle quattro opzioni che la storia suggerisce per sconfiggere una deflazione da debiti, quella che i banchieri centrali stanno usando è la QUINTA, tassi zero o negativi per non innescare la QUARTA opzione, ovvero DEFAULT e ristrutturazioni di massa del debito.
Risultati immagini per deflazione da debiti  icebergfinanza
E’ dal 2009 che vi racconto le dinamiche della deflazione da debiti, questo qui sotto è il posti più letto in 12 anni, il più letto della storia di Icebergfinanza, la sintesi della deflazione da debiti…

Ora non resta che attendere Powell, se gli Stati Uniti hanno paura di ridurre i tassi, sappiamo cosa accadrà in seguito, una nuova opportunità si sta rivelando.
Fonte: qui