Mario Giordano per “la Verità”
Aveva una notizia. Una notizia vera. E questa è già una notizia. Ma, ecco la seconda notizia, ha pensato bene di non pubblicarla. Ovvio, no? Si capisce. Che cos' è questa brutta abitudine di pubblicare le notizie? Per di più vere, per altro? Così Federico Fu(r)bini, vicedirettore del Corriere della Sera, membro del board di Open society di George Soros e gran difensore dell' establishment europeo, ha pensato bene di aggiungere un capitolo al suo personale manuale di giornalismo, quello che prevede la pubblicazione certa solo delle notizie che certamente non sono vere.
Come quando diede per sicura l' apertura della procedura di infrazione Ue contro l' Italia (che infatti non ci fu). O come quando annunciò a più riprese le dimissioni del ministro Giovanni Tria (che infatti è ancora al suo posto). Le notizie vere, invece, no. Quelle non si danno. Quelle si nascondono. Chiaro, no? È così che si fa carriera. Non a caso il nostro Federico è entrato pure a far parte della task force europea che vigila sulla correttezza dell' informazione. Ma si capisce: l' informazione deve essere corretta. Politicamente corretta. Europeisticamente corretta. Sorosianamente corretta. E se non è corretta, la corregge lui. Che sa come si fa.
Ma sì: c' era una volta il caffè corretto grappa. Ora c' è l' informazione corretta Fu(r)bini. È sempre roba che dà un po' alla testa, in effetti. Del resto è stato lo stesso giornalista (senza offesa per il giornalismo) a svelare il fatto in un' intervista a Tv2000, la tv dei vescovi. Di che si tratta?
Semplice: Federico nostro aveva scoperto che in Grecia in un anno erano morti 700 bambini in più rispetto all' anno prima a causa della «crisi economica e del modo in cui è stata gestita». Tradotto: le scriteriate politiche dell' austerity imposte da Bruxelles (quelle per cui poi Jean-Claude Juncker, con colpevole ritardo ha chiesto scusa) avevano fatto aumentare a dismisura la mortalità fra i bimbi da zero a 12 mesi di vita. Bimbi denutriti, bimbi nati sottopeso che non ce l'hanno fatta a sopravvivere, bimbi malati che non hanno avuto le cure necessarie.
Settecento morti in un anno. Proprio 700. Due al giorno. Per colpa dell' austerity di Bruxelles. È una notizia forte, no? Eppure i lettori del Corriere della Sera non l' hanno mai letta. Fu(r)bini, infatti, l' ha trovata. Ma ha pensato bene di non pubblicarla. Del resto, si capisce: perché rovinarsi la reputazione diffondendo notizie vere? Meglio andare avanti come sempre, annunciando le dimissioni di Tria...
Bisogna capirlo, povero paladino dell'informazione corretta (grappa). Uno ci mette una vita a farsi una certa fama, costruisce giorno dopo giorno quell' immagine di credibilità che traspare anche dal board della Open society, oltre che dalle notizie sulla procedura d'infrazione contro l'Italia, scrive infinite articolesse sui troll russi usati per attaccare Sergio Mattarella salvo poi dover ammettere «è impossibile sapere se i troll russi abbiano avuto un ruolo nella campagna contro il capo dello Stato», insomma si dà un sacco da fare per rendere evidente che lui i rapporti con le notizie li ha interrotti da un pezzo, specialmente con le notizie vere, che sono il genere più pericoloso.
Perché dovrebbe all' improvviso buttare a mare tutto questo impegno? Perché ha incontrato una notizia vera? Che riguarda 700 bambini morti? Ma che saranno mai 700 bambini morti? Fossero almeno immigrati, per altro. Che così almeno poteva interessare un po' a Soros. Invece niente: questi bimbi muoiono in Grecia, schiacciati dall' austerity di Bruxelles, prima di compiere un anno di vita. E senza avere nemmeno il buon senso, prima di morire, di mettersi su un barcone nel Mediterraneo. È ovvio che vanno cancellati. Prima dalla Terra. Poi anche dai giornali.
Per fortuna la notizia, anziché nelle mani di una di quelle tribù di ultimi mohicani convinti che le notizie vadano pubblicate (pensate che pazzi), soprattutto quando sono vere (pazzi al cubo), è caduta nelle mani sapienti di Fu(r)bini. Il quale, come ha spiegato lui stesso a Tv2000, mentre presentava il suo ultimo libro Per amor proprio, ha pensato che se avesse pubblicato una notizia vera come quella poteva essere «strumentalizzato» da qualcuno (poveretto), forse anche «ostracizzato» (poveretto) da qualcun altro, e per di più (poveretto al cubo) avrebbe dovuto «passare il tempo» a difendersi «da attacchi assurdi sui social network».
Non sia mai detto: il suo tempo è sacro, mica come la vita di 700 bambini della Grecia, che possono anche essere seppelliti in silenzio. Del resto, si sa: Fu(r)bini non ha un minuto da perdere, c'è sempre una nuova dimissione di Tria da raccontare. Magari c' è anche una procedura d' infrazione che non c'è. E allora perché stare lì sui social a difendere una notizia vera quando si può utilizzare lo stesso tempo per difendere una notizia falsa?
A questo punto anche noi dobbiamo fare una confessione. Prima della sua ultima incredibile rivelazione, di cui stiamo modestamente cercando di dar conto, avevamo qualche perplessità sulla nomina del vicedirettore del Corriere nella task force Ue che dovrebbe andare a caccia di bufale. E invece adesso abbiamo finalmente capito le ragioni di questa scelta, davvero azzeccatissima: chi c' è, in effetti, in tutt' Europa, più esperto di lui in bufale? Come pratica, è evidente, non c' è nessuno che gli tenga testa. E anche per la teoria sta facendo progressi: il nuovo manuale di giornalismo furbiniano, per esempio, è pronto per essere diffuso tra i giovani praticanti desiderosi di una carriera brillante come la sua.
Prima regola: guai a pubblicare una notizia vera, soprattutto se dà fastidio a chi conta.
Per esempio: se vi trovate di fronte 700 bambini morti, prima di farlo sapere in giro, chiedetevi: chi li ha uccisi potrebbe esserne danneggiato?
Se la risposta fosse «sì», beh, allora dite che non volete essere strumentalizzati, dite che non volete essere ostracizzati, dite che non volete perdere tempo sui social network, e dedicatevi a qualcosa di un po' meno vero. Perbacco. Che nessuno lo sappia. Se poi, dopo un po' di tempo, vi sentite proprio in colpa, scrivete un libro e intitolatelo Per amor proprio. Facendo finta (vi verrà facile) di averne ancora uno.
Fonte: qui
GIORNALISMO A CORRENTE ALTERNATA - L’EURO-SORCINO FURBINI RACCONTA DI AVER SILENZIATO UNA NOTIZIA BOMBA: “C'È UN ARTICOLO CHE NON HO VOLUTO SCRIVERE SUL 'CORRIERE': GUARDANDO I DATI DELLA MORTALITÀ INFANTILE IN GRECIA MI SONO ACCORTO CHE CON LA CRISI SONO AUMENTATI I DECESSI DI BAMBINI”
“NON L’HO SCRITTO PERCHE’ IN ITALIA IL DIBATTITO E’ AVVELENATO CON GLI ANTI-EUROPEI PRONTI A USARE QUALUNQUE MATERIALE COME UNA CLAVA CONTRO L’EUROPA. MI SONO DETTO SE SCRIVO QUESTO VENGO STRUMENTALIZZATO DAGLI ANTIEUROPEISTI E OSTRACIZZATO DAGLI ALTRI”
Estratto dell’intervento di Federico Fubini
“C'è un articolo che non ho voluto scrivere sul Corriere della Sera. Guardando i dati della mortalità infantile in Grecia mi sono accorto che con la crisi sono aumentati i decessi di bambini: 700 bambini in più rispetto a prima della crisi. Non l’ho scritto perche’ il dibattito in Italia il dibattito e’ cosi’ avvelenato tra gli anti-europei, pronti a usare qualunque materiale come una clava contro l’Europa e cio’ che rappresenta, cioè un principio di democrazia fondata sulle regole e sulle istituzioni. Mi sono detto se scrivo questo vengo strumentalizzato dagli uni, gli antieuropei, e in qualche modo ostracizzato dagli altri e la sostanza del problema si perde e dovrei passare il tempo a difendermi da attacchi assurdi sui social network. M’è passata la voglia”.
Dall’account twitter di TGtg TV2000
"C'è un articolo che non ho voluto scrivere sul Corriere della Sera: guardando i dati della mortalità infantile in Grecia mi sono accorto che con la crisi sono aumentati i decessi di bambini" @federicofubini a #TGtg @TV2000it @donvaccarelli #1maggio
Fonte: qui
PADRONI DELLA MORTE (nostra)
Su internet gira molto e con scalpore (“virale”) l’ammissione che ha fatto Federico Fubini, il direttore in pectore del Corriere della Sera, campione del “più Europa” contro populisti e sovranisti. Fattosi intervistare da TV2000 –l’emittente episcopale italiana per far pubblicità al suo ultimo libro (a cui non faremo pubblicità) – il Fubini ha capito che doveva dire qualcosa di piccante per quella sede. “Faccio una confessione, c’è un articolo che non ho voluto scrivere sul Corriere della Sera. Analizzando i dati della mortalità infantile in Grecia, mi sono accorto che a causa della crisi sono morti 700 bambini. Non ho scritto l’articolo per non essere strumentalizzato dagli anti europei pronti a usare qualunque materiale come una clava contro l’Europa e ciò che rappresenta, cioè un principio di democrazia fondata sulle regole e sulle istituzioni”.
Ci sono molti modi di prendere questo Fubini. Una, è rallegrarsi (magra consolazione) perché un direttore del Corriere si tradisce e rivela finalmente, che il Corriere nasconde e censura le notizie che smascherano la letalità dell’ideologia obbligatoria vigente, che loro chiamano “democrazia fondata sulle regole” – confermandone la natura totalitaria e omicida. Celano i costi umani dell’europeismo esattamente come la Pravda ai bei tempi mascherava il costo umano del comunismo realizzato, il precedente Regno della Menzogna.
Il fatto che come giornalista stia esibendo la propria bassezza etica e deontologica, è la cosa meno preoccupante: non si preoccupa lui, e non stupisce noi. Lo sapevamo che questi europeisti sono pronti a sopportare stoicamente la morte di ogni greco, da una comoda e ben retribuita poltrona, pur di far avanzare la Causa.
Tiziano Terzani, inviato per Spiegel, raccontò parimenti dieci anni dopo che quando nel 1980 entrò con le truppe vietnamite nella Cambogia appena liberata dal regime di Pol Pot, camminando su una risaia asciutta e sentendo scricchiolii sotto gli anfibi, vide che stata spezzando teschi ed ossa di uccisi dal regime a migliaia: ma non ne scrisse, disse, perché da comunista non voleva dare una cattiva immagine dell’ideologia su cui si fondavano le speranze dei proletari. Quella frase di un collega mi rivoltò per la sua indegnità, mi sembrava incredibile che potesse ammettere senza vergognarsi la violazione del più elementare dovere di giornalista, dire quello che letteralmente hai sotto i piedi: ero giovane allora, è la mia scusante.
Ma qui voglio invece sottolineare la disinvolta naturalezza con cui la gente di potere oggi tratta, e di fatto dispone, delle morti prodotte dalla loro ideologia. Qui viene a mente Madeleine Albricht, allora ambasciatrice USA all’Onu, la quale a domanda rispose che, per ottenere la caduta di Saddam in Irak, la morte di 500 mila bambini a causa delle sanzioni “valeva la pena”.
Perché Fubini non ha solo il potere di direttore del principale quotidiano (Vedi nota in fondo). Ha anche il potere che gli viene di essere Membro del board dell’Open Society Foundations di George Soros, un organo direttivo di sette membri di cui solo tre o quattro sono come Fubini ebrei.
Persone dedite alle migliori cause umanitarie: Patrick Weil lavora “a politiche attuate in Francia e in tutto il mondo, tra cui integrazione delle minoranze, disuguaglianza, religione e identità nazionale, e politica americana di immigrazione e nazionalità”. Yoeri Albrecht, fra le altre e molte cose, anima di “Humanity in Action in Olanda. Monique Goyens, che in EU rappresenta “i consumatori” ed è stata nominata per i “gruppi consultivi della Commissione Europea sul Transatlantic Trade and Investment Partnership e Transparency International EU”.
Ivan Vejvoda membro dell’Institute for Human Sciences di Vienna dal 2017, “direttore esecutivo del Balkan Trust for Democracy del fondo tedesco Marshall Fund, un progetto per rafforzare le istituzioni democratiche nel sud-est Europa”, consulente di un paio di capi di governo serbi.
Un comitato dove Fubini “porta esperienza economica e importanti collegamenti con i membri dei media e delle istituzioni politiche italiane”.
E’ una lobby di lobbies sorosiane, di persone il cui carattere costante sembra essere di essere molto ben introdotte e ammanicate con l’eurocrazia del più alto livello – l’organo totalitario e incontrollato dalla volontà popolare, dove questi sono di casa.
Quindi ci si deve preoccupare quando si scopre per caso che a Davos s’è svolta una riunione segreta tra Soros, Toni Blair e Pierre Moscovici, commissario europeo per l’economia, “avente a tema un secondo referendum sul Brexit”; e che la Commissione ha negato ai giornalisti (quelli veri …) l’acceso alla documentazione di quell’incontro con la motivazione: “La necessità di tutelare il processo di decision making UE vale più di qualunque interesse pubblico a sapere”.
Ora, questo è ciò che Fubini chiama “democrazia fondata sulle regole e istituzioni”. E siccome in questa democrazia 700 bambini da zero a 12 anni morti sono cosa che “vale la pena” purchè viva l’UE, c’è da allarmarsi per la precisa minaccia rivolta da Juncker “ ai sovranisti che sperano di ottenere seggi e cariche importanti dopo il voto di maggio: “ Gli entusiasti del nazionalismo stupido dovranno pagare un prezzo». Spiegando poi: «Leggo molto su come i governi si spartiscono gli incarichi della Commissione e di come mercanteggino. Ma il sistema non funziona così. Il Presidente ha il potere di fissare gli obiettivi e allocare le deleghe ai candidati che gli Stati membri propongono. Dirò qualcosa che non ho mai rivelato in pubblico, e cioè che nel 2014 ho respinto i candidati di sei Stati membri».
Hanno espulso Dio, e ne imitano le opere
Questa abitudine al potere senza limiti né controllo in psicologie con le immense ricchezze guadagnate senza fatiche e senza merito a in speculazioni finanziarie pure, hanno creato – temo – un gruppo umano globale che – nel suo totale ateismo – si è sostituito a Dio, e si vive come Dio. Lo fanno sospettare elementi ben precisi: questi hanno le preoccupazioni di Dio. Devono debellare il morbillo, vaccinare tutti i gli infanti; si devono affaticare a distruggere tutti i nemici di Israele, fino all’ultimo; devono schermare il Sole lanciando missili con cristalli d’alluminio per impedire il riscaldamento globale; devono insegnare alla popolazione loro suddita “la durezza del vivere” (Padoa Schioppa dixit). Anzi di più: bisognerà ridurre la popolazione umana del 90% , perché “salvare il pianeta” ecologicamente minacciato.
Noi credenti residuali possiamo, per il gelo e il caldo, la siccità, lo scampare dal morbillo, il numero dei figli, confidare nella Provvidenza; ma Dio non ha la Provvidenza a cui rivolgersi, e deve provvedere a tutto: oscurare il sole, ridurre le emissioni, punire i debitori insolventi, eliminare due miliardi di uomini per “salvare il pianeta”, come hanno fatto dire a Greta. E’ terribile essere Dio. Si capiscono le preoccupazioni di Soros e Bill Gates, che si devono occupare di tutta l’umanità e rettificarne, anzi punirne i peccati atroci contro la divina globalità (egoismo, etnicismo, autoritarismo, Putin, confini, staterelli sovrani “che non contano niente nel mondo”, emissioni di CO2, e flatulenze industriali, proprietà della moneta, frontiere chiuse, omofobia, xenofobia….) sono quelle di divinità che si sono date il compito gravosissimo cui li obbliga la loro onnipotenza.
E’ un nobile ma ossessionante lavoraccio, una preoccupazione continua, un assillante controllare le temperature, misurare lo spessore dell’Artide, eliminare la candida albicans e la tosse canina, stabilire a caso il deficit al 3% per i meridionali, proteggere i sodomiti, ricaricare la molla di Greta e a Fubini, definire la curvatura delle banane e il calibro delle mele. Ci sono da assolvere i negri discriminati, i debiti pubblici eccessivi da stroncare , le democrazie illiberali da sanzionare e disruggere…le istituzioni e le regole anzitutto. La globalizzazione è il “Regno di Dio” di miliardari preoccupati di rimpiazzarlo in modo più efficiente.
Tutto deve essere fatto dettando “regole” e “istituzioni” e per volontà demiurgica, si chiama “democrazia”.
Naturalmente l’eliminazione di quei miliardi di superflui, inoccupabili nella nuova era robotica è nel programma. Non ve lo dicono. Fubini negherà ci sia qualcosa del genere: è ovvio, ci ha appena detto che nasconde gli effetti letali del sistema.
Cadaveri come fertilizzanti
Ma fra gli indizi ne cito uno: lo Stato di Washington sta per varare una legge che legalizza, invece della sepoltura e/o della cremazione, l’uso dei cadaveri a scopo fertilizzante: compostaggio umano, per idrolisi (verrà chiamato “cremazione liquida”) per farne risultare un bio-liquame (bio-sludge) che sarà offerto ai coltivatori gratuitamente come concime.
Perché no? I sondaggi saranno sicuramente a favore, come l’opinione pubblica se interpellata è a favore dell’eutanasia. Il compostaggio è ecologico, Greta lo approverà, un benefico ritorno alla terra di una umanità ormai superflua in così gran numero, per far crescere il cibo.
C’è qualche complottista che teme che questo norma sarà presto estesa a tutti gli stati, e sia la preparazione alla grande eliminazione preconizzata dal una segreta “agenda di annichilazione” globalista: per quando si avranno a disposizione miliardi di cadaveri da utilizzare e dissipare rapidamente e in modo efficiente – come è efficiente il capitalismo globale, come è efficiente “la democrazia con regole” si chiama UE e di cui Fubini tace il lato mortuario.
Per esempio: “Più di due milioni di carte di debito prepagate del valore di oltre $ 1,6 miliardi sono state distribuite ai migranti dagli organi e dalle organizzazioni governative internazionali, secondo un alto funzionario ungherese. Carte di debito MasterCard precaricate con insegne dell’UE e dell’ONU per pagare beni e servizi lungo i loro viaggi. I demiurghi insomma finanziano l’immigrazione clandestina di massa e gli scafisti – perché hanno deciso che questo è bene per noi. E “George Soros ha annunciato di stanziare fino a $ 500 milioni per investimenti privati che miglioreranno la capacità di affrontare le sfide che i migranti, inclusi i rifugiati e le loro comunità ospitanti, affrontano in tutto il mondo. Humanity Ventures sarebbe parte di questa iniziativa “, ha rivelato Mastercard nel comunicato”.
Altro caso: secondo i dati ufficiali dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) , non una singola persona è morta negli Stati Uniti perché infettata dal morbillo da oltre 15 anni; mentre almeno100 persone sono morte a seguito dell’inoculazione del vaccino MMR per morbillo, parotite e rosolia, che, è stato detto dalle autorità sanitarie governative, che si suppone proteggano dal morbillo. Ma un articolo serissimo del Washington Post propone: “Allo stesso modo abbiamo formato liste di sex offenders per proteggere i nostri figli, i comuni possono registrare le famiglie che scelgono di non far vaccinare i figli, e rendere noto ciò ai datori di lavoro di questi genitori, e anche ai vicini di casa”, “multarli, arrestarli”: e non manca l’accusa alla “ Russia, potenza straniera ostile che agita questa falsa narrativa attraverso le sue fabbriche di disinformazione per promuovere un’America in cattiva salute”.
Antiwaxxer are dangerous: make them face isolation, fines, arrest”
Se credete che sia un fanatismo confinato agli Usa, ricredetevi: Anche il Comune di Cesena (come molti altri comuni rossi) non solo ha espulso da scuole ed asili i bambini non vaccinati – bambini SANI – ma ha fatto scattare le multe alle famiglie. Se si aggiunge che questo comune nel 2011 è stato premiato dall’Unicef come difensore dell’ infanzia e dei suoi diritti, riconosciamo qui una volontà globale dei demiurghi che si sostituiscono a Dio nel decidere le sorti delll’umanità.
E’ stata riportata (non da Fubini) la “sorprendente” conquista della Grecia, esaltata dalla UE: in mezzo alla più grave crisi economica mai registrata da una nazione sviluppata, a forza di tagli agli opsedali, alle pensioni e aumento di nuove tasse, è riuscita a ricavare i fondi per la vaccinazione degli adulti sani. Mentre 700 bambini morivano, Tsipras ha obbedito alla “normativa”. Glielo ha chiesto l’Europa, i suoi demiurghi.
Che questo porti al regno dell’Anticristo non è un’esagerazione. Anzi è un eufemismo.
Il governo “del cambiamento” ha appena varato l’arma assoluta contro l’evasione fiscale: la super-anagrafe dei conti correnti, che consente all’Agenzia delle Entrate di applicare la sua arma segreta: il Risparmiometro. “Uno strumento appena ultimato che consente di stanare le evasioni al pari – e forse anche meglio – del Redditometro. Chi sul conto corrente risulta avere “troppi risparmi” , verrà indagato dal Fisco come sospetto percettore di soldi in nero.
” Verranno, in questo modo, stilate le famigerate “liste selettive”, gli elenchi cioè dei contribuenti più a rischio evasione. E, una volta individuati i nomi e i cognomi di chi risparmia troppo, si procederà alle verifiche effettive.”
“Se alla fine dell’anno, sul conto corrente, c’è lo stesso volume di denaro che è stato denunciato con la dichiarazione dei redditi, è verosimile che il contribuente abbia “campato” con altri soldi. Soldi evidentemente non dichiarati. Ed ecco che scatta il controllo fiscale.
E’ evidentemente la preparazione all’esproprio dei risparmi degli italiani, che ne hanno “troppi” e li lasciano dormire in banca invece di “impiegarli”. Praticamente sarà una patrimoniale (del 20%, si indovina) mascherata però da lotta ai criminali evasori.
A quale fase di totalitarismo siamo adesso?, commenta un blogger. Quella dell’Apocalisse Tredici, del “Non potere né vendere né comprare”?
Molti anni fa scrissi – o meglio, un angelo mi dettò – Gli Adelphi della dissoluzione. Alla fine parlavo di un romanzo di Marc Saudade(pseudonimo di un noto progressista) Bersagli Mobili, ambientato in quegli ambienti internazionali e globali dell’ONU, infinitamente “umanitari” e intergrazionisti e paladini dei diritti umani non meno di Soros, i cui funzionari commettono delitti innominabili su bambini , delitti impuniti nei campi-profughi dell’estremo oriente.
Il punto è – mi diceva il mio Informatore – che “Il denaro e gli esseri umani hanno preso strade diverse … per un certo tempo sono stati una cosa sola. Durante la rivoluzione industriale. Avevi bisogno della gente per fare prodotti, Adesso non c’è più bisogno di corpo umani per fare prodotti. Allora li usi diversamente, ne fai commercio, guerriglia, li sprechi … l’uomo e il denaro non hanno più bisogno l’uno dell’altro. Il denaro si produce da solo. E l’uomo verrà speso o sarà investito come lo è stato il denaro in passato. Il rischio allora era di perdere tutto il denaro. Adesso il rischio è di mettere in pericolo moltissima gente”.
“Così la pensano all’Onu. E pensano lo stesso nella haute finance, nel neocapitalismo. Da qualche parte è stato deciso: niente più sviluppo economico, basta con lo sviluppo industriale. E nemmeno più democrazia. Non serve più, a loro: oggi moltiplicano il denaro attraverso il denaro, senza bisogno di produrre nulla. Così i corpi umani diventano low cost stuff. Disposable commodities. In certe zone del mondo vale già pochissimo, la prima materia umana”.
I demiurghi che, avendo abolito Dio, lo sostituiscono nel suo operare, sono al potere.
Nota:
Sul valore professionale del nostro, un ex compagno di scuola di Fubini ha scritto:
“Leggere gli articoli economici di Fubini produce la stessa sensazione di inadeguatezza che si prova di fronte all’arte moderna, o alla rima baciata. Si ha la sensazione di leggere qualcosa di imparaticcio, superficiale, limitato, acquisito in modo mnemonico, non elaborato e non “rimasticato” quando non addirittura copiato da altri testi di persone che ne sanno di più. E altrettanto spesso l’impressione è che l’originale sia semplicemente una velina che qualche ufficio di propaganda si premura di passare, a lui come a molti altri giornalisti, per semplificargli l’arduo ma retribuito compito di scrivere qualcosa”.
L’ascesa in carriera del Nostro ha confermato nel compagno di scuola, che lo conosceva a tempi in cui era rivoluzionario e marxista, ” il sospetto che nutrivo, che cioè esistesse un qualche canale nascosto di reclutamento precoce di giovani promesse della classe dirigente da avviare chi al ruolo politico, chi a quello finanziario, chi a quello giornalistico e culturale, era reale e compreso anche che, nel 1982, la cooptazione nell’elite globalizzata non poteva effettivamente non passare dall’abiura di un partito allora ancora fortemente marxista, mi sono messo a seguire con maggiore attenzione la carriera del compagno che ce l’aveva fatta.
Ciò induce a ricordare che anche Tiziano Terzani era un ignoto dipendente della Olivetti ma, dicono le sue biografie, “Terzani ha un amico che lo aiuta, Raffaele Mattioli, economista, banchiere. Gli dice che lo sosterrà economicamente a Singapore in cambio di informazioni finanziarie sulle piazze asiatiche. Così lui può dire allo Spiegel io vado comunque, se volete lavorerò per voi”. Sulla centralità di Raffaele Mattioli intoccabile capo della Comit, creatore nell’ufficio studi della medesima di Ugo La Malfa e Malagodi e Merzagora, ossia ossia la “sinistra”, centro e “destra” dei governanti “atlantici” nella “democrazia ritrovata”, oggi sepolto nell’abbazia di Chiaravalle, ho parlato negli Adeplhi.