9 dicembre forconi: 02/06/18

martedì 6 febbraio 2018

SCONTRI NELLA CAPITALE TRA MANIFESTANTI ANTI-ERDOGAN E POLIZIA

IL PRESIDENTE TURCO INCONTRA IL PAPA CHE GLI REGALA “UN ANGELO CONTRO LA GUERRA”

Da ansa.it
papa erdoganPAPA ERDOGAN

Scontri tra manifestanti e polizia al sit-in di protesta a Castel Sant'Angelo contro la visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Roma. Al termine della manifestazione un gruppo di partecipanti, dietro allo striscione 'Erdogan boia', ha cercato di partire con un corteo non autorizzato verso San Pietro.

La polizia, in tenuta antisommossa, li ha caricati: un manifestante è rimasto ferito. I partecipanti intonano cori "vergogna, vergogna" e chiedono di fare un corteo. Il manifestante ferito è riverso in terra e ha il volto insanguinato. Due persone sono state fermate.

Al vaglio degli investigatori anche le immagini riprese dalla polizia scientifica per identificare i partecipanti ai disordini. I manifestanti intanto sono rimasti nei giardini di Castel Sant'Angelo circondati dalle forze dell'ordine. A partecipare al sit in al momento esponenti dei Movimenti e della comunità curda.

"Non andremo via finché non rilascerete il nostro compagno che avete fermato". A urlarlo i manifestanti alle forze dell'ordine dopo gli scontri ai giardini di Castel Sant'Angelo. "Ecco la vostra democrazia - urla una donna curda - noi siamo qui a difendere le nostre madri e i nostri figli. Oggi avete perso voi e anche il Papa. Il popolo curdo è qui a chiedere la pace. Avete perso l'umanità".

La visita dal Papa - E' durata circa cinquanta minuti l'udienza di Papa Francesco al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. "Vi ringrazio per il vostro interesse", ha detto Erdogan al Papa arrivando in Vaticano, secondo quanto riferito dai presenti. Il Papa a sua volta ha ringraziato per la visita. L'incontro si è svolto in un clima cordiale e sorridente. Il Papa ha donato ad Erdogan un medaglione rappresentante un angelo spiegando: "Questo è un angelo della pace che strangola il demone della guerra. E' simbolo di un mondo basato sulla pace e la giustizia".

visita erdogan scontriVISITA ERDOGAN SCONTRI
L'incontro tra Papa Francesco ed Erdogan ha visto tra i temi lo status di Gerusalemme: si è parlato anche della "situazione in Medio Oriente, con particolare riferimento allo statuto di Gerusalemme, evidenziando la necessità di promuovere la pace e la stabilità nella Regione attraverso il dialogo e il negoziato, nel rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale". "Sono state evocate le relazioni bilaterali tra la Santa Sede e la Turchia e si è parlato della situazione del Paese, della condizione della Comunità cattolica, dell'impegno di accoglienza dei numerosi profughi e delle sfide ad esso collegate". Lo riferisce la sala stampa vaticana.

Roma blindata per l'arrivo del 'sultano'. Aree off limits, bonifiche a tappeto, reparti speciali in campo per garantire la sicurezza di Recep Tayyip Erdogan, il presidente turco temuto e corteggiato in ordine sparso da Oriente e Occidente. L'uomo che gioca in proprio molte delle partite chiave del Medio Oriente vedrà papa Francesco, Sergio Mattarella e Paolo Gentiloni.

E se con il pontefice la prospettiva sul mantenimento dello status di Gerusalemme è comune, i colloqui con il capo dello Stato e il premier serviranno a ribadire il fatto che "le relazioni bilaterali sono eccellenti" - come ha detto lo stesso Erdogan prima della partenza - ma difficilmente scalfiranno le sue certezze non negoziabili sulla necessità della 'guerra' ai curdi e sulle responsabilità dell'Unione europea in merito allo stallo dei negoziati di adesione di Ankara.

Per proteggere il presidente turco dal rischio di attentati e tenere lontane le proteste annunciate sono stati mobilitati 3.500 agenti. All'interno della 'green zone' che va da San Pietro a piazza del Popolo fino al Colosseo e al Circo Massimo non saranno tollerati assembramenti, mentre i percorsi del corteo presidenziale rimangono riservati e i giardini di Castel Sant'Angelo si preparano ad accogliere un sit-in della rete Kurdistan Italia.

5 Febbraio 2018

Fonte: qui

LE GRANDI INVENZIONI NATE DA PERSONE COMUNI

DALLA FASCIATURA DELL’AORTA COME SE FOSSE UN TUBO ALLA MANO MECCANICA DA UNA STAMPANTE “3D” 

DA UN RAGAZZO ITALIANO LA SOLUZIONE PER FAR FUNZIONARE UNA MACCHINA SENZA L’USO DELLE MANI 

COME FARSI UNA DOCCIA SENZA BAGNARE I PUNTI DI SUTURA SUL TORACE?

Paolo Dimalio per il Fatto Quotidiano

aortaAORTA
"È un problema idraulico, posso risolverlo", decise l' ingegner Tal Golesworthy pur di evitare l' operazione al cuore, 14 anni fa. La diagnosi? Sindrome di Marfan: l' aorta si dilata fino ad esplodere. Per i medici, la soluzione è aprire il petto con il corpo a 18 gradi, fermare il cuore e sostituire l' arteria con un' altra in plastica […]. Golesworthy però s' intende di caldaie, e pensa subito al tubo per innaffiare: quando si allenta lo avvolgi col nastro, mica lo cambi.

"È possibile fasciare l' aorta come un tubo?", chiede Golesworthy al cardiochirurgo John Pepper. Lui risponde di sì. Un team di ingegneri e medici realizzano un modello CAD e un prototipo in 3D dell' arteria. Poi inventano una maglia tessile che l' avvolge come un guanto. Dopo due ore sul lettino, Tal si sveglia senza plastica nel petto; svanita la condanna ai farmaci a vita. "È stato come rinascere", ha raccontato l' ingegnere inglese sul palco delle conferenze TED , nel 2011.

La sua cura per la sindrome di Marfan si chiama Exovasc: oggi è diffusa in Gran Bretagna, Belgio, Cecoslovacchia e Nuova Zelanda. Ma la via dell' innovazione è in salita: "Se un ingegnerucolo trova una soluzione nuova, i camici bianchi non vogliono cambiare […]”. La ricerca pubblica non ha investito un centesimo sull' idea di Golesworty: "I burocrati addetti ai fondi dovrebbero collaborare ed essere più creativi, se non è chiedere troppo, ma forse lo è".
MANO ROBOTICA CON PELLE ARTIFICIALEMANO ROBOTICA CON PELLE ARTIFICIALE

Su patient-innovation.com basta registrarsi per condividere idee e soluzioni mediche. In tre anni, 60 mila persone dai 5 continenti hanno presentato più di 1.600 proposte; la metà ha superato il vaglio di una commissione medica. Eric Von Hippel, al MIT di Boston, studia da anni l' innovazione degli utenti: "Il fai-da-te è un movimento sociale in grado di cambiare la società sotto ogni aspetto […]”.

Se ai diabetici basta una puntura ogni 3 giorni, è merito di una paziente. Catherine Patton, per evitare la tortura dell' iniezione quotidiana d' insulina durante la gravidanza, nel 2009 ha inventato il dispositivo i-Port. Oggi è un brevetto della multinazionale Medtronic, usato da milioni di persone […]: "I dipartimenti di R&S a volte dimenticano i bisogni reali, puntano a migliorare i prodotti o a nuove scoperte tecnologiche". Se il mercato non dà soluzioni o le vende a caro prezzo, le persone si arrangiano su internet.

Richard Van As 1RICHARD VAN AS 
Un falegname sudafricano e un designer americano hanno inventato Robohand, mano meccanica stampata in 3D , senza mai incontrarsi. Nel 2011, Richard Van As aveva perso 4 dita lavorando il legno. Ma in rete aveva visto Ivan Owen illustrare protesi di sua invenzione. Lo contatta per chiedergli una soluzione low-cost, poichè i medici chiedevano 10 mila dollari a dito. I due iniziano a collaborare, raccontando tutto su comingupshorthanded.com. Intanto, la madre portoghese di un bimbo senza mano scopre il blog e chiede loro aiuto. MakerBot, azienda di stampanti 3D , ne dona due.

Liam, il piccolo dal Portogallo, oggi stringe palline da baseball su youtube, grazie a Robohand. Invece di andare all' ufficio brevetti, Richard e Ivan pubblicano le istruzioni su thingverse.com, il sito di MakerBot […]."La conoscenza è veramente utile solo se condivisa, altrimenti non serve nulla", sostiene Von Hippel.

The Shower ShirtTHE SHOWER SHIRT
Il suo ultimo libro, Free innovation, si scarica gratis all' indirizzo evhippel.mit.edu. Lo studioso ha ispirato due accademici portoghesi, Pedro Oliveira e Helena Canhão, i fondatori di Patient Innovation. "Prima, i pazienti e chi se ne prendeva cura tenevano per loro le nuove idee - racconta Oliveira -. Ora possono divulgarle al mondo […]” , siamo pieni di storie di collaborazione". Ivan Owen ha ricevuto il Patient Innovation Award nel 2015 […].

Lisa Crites invece voleva solo farsi la doccia senza bagnare i punti di sutura sul torace, dopo l' operazione per il cancro al seno. Così, nel 2015, ha brevettato The Shower Shirt, una camicia impermeabile: "chi subisce una mastectomia non deve essere obbligato a lavarsi con un sacco della spazzatura a protezione". Costa 78 dollari; anche Lisa è stata premiata dalla comunità di Patient Innovation.

Mattia Strocchi, 19 anni da Ravenna, ha avuto un' idea per aiutare i disabili. Studia ingegneria all' Università di Bologna, ma al quarto anno della scuola tecnica si è chiesto: "È possibile azionare una macchina senza usare le mani? […]”. L' esoscheletro di Mattia consente di muovere un arto paralizzato: "Ho studiato fisiologia elettrica su testi universitari scovati online, le informazioni utili non si trovano su blog e social".
Mattia StrocchiMATTIA STROCCHI

Nel 2016 ha vinto la Maker Faire di Roma, poi è volato in Giappone a ritirare premi. A novembre 2017 è arrivato primo al concorso italiano MakeToCare, finanziato dal gigante delle biotecnologie Sanofi Genzyme. "Per le malattie rare e fortemente invalidanti il mercato non dà risposte, perciò è importante l' innovazione dal basso", dice Stefano Maffei, professore di Design al Politecnico di Milano […].

I "fablab" sono il rifugio degli innovatori atipici, perché le idee coraggiose trovano il sostegno degli esperti. Nessuno, a scuola, aveva incoraggiato Mattia. "L' innovazione cresce dal basso […]”. In Italia, il terreno è fertile soprattutto in Lombardia ed Emilia Romagna. Da Rimini arrivano 3 ragazzi di 19 anni, con l' idea di una macchina che obbedisce ad espressioni del volto e dello sguardo: "Così chi è paralizzato dal collo in giù può compiere azioni quotidiane come accendere una luce o inviare una mail". Si chiamano Federico Gualdi, Roberto Lucchisani e Nicholas Silvestri.

Al MakeToCare sono arrivati secondi. Come Mattia Strocchi, hanno sudato sui libri e le macchine del Fablab; ora li attende la Silicon Valley. Ma sono mosche bianche. L' Italia è al 22º nella classifica europea dei paesi innovatori, dietro Malta […].

Fonte: qui




COME SAREBBE LA TERRA SE L'UOMO SPARISSE IMPROVVISAMENTE: ENTRO POCHE ORE NON CI SAREBBE PIÙ ENERGIA ELETTRICA E A DISTANZA DI UN MESE LA CATASTROFE NUCLEARE SAREBBE INEVITABILE.




Se tutti gli esseri umani sparissero oggi dalla faccia della Terra, il mondo assumerebbe velocemente tutto un altro aspetto.

Prime 24 ore

pianeta abbandonato 5PIANETA ABBANDONATO 
In poche ore si spegnerebbero tutte le luci, perché le centrali elettriche finirebbero le scorte di carburante e i pannelli solari si ricoprirebbero di polvere. Le uniche fonti energetiche a restare in uso sarebbero le centrali idroelettriche.

48-72 ore

La maggior parte delle stazioni della metropolitana finirebbero allagate poiché le pompe anti allagamento smetterebbero di funzionare.

pianeta abbandonatoPIANETA ABBANDONATO
10 giorni

Gli animali domestici e quelli da allevamento inizierebbero a morire di fame, mentre i cani formerebbero delle mute per andare a caccia di altri animali.

1 mese

L’acqua di raffreddamento degli impianti nucleari evaporerebbe del tutto, portando a una serie di scenari disastrosi sparsi per tutto il globo, causando una reazione più potente di quella di Chernobyl e Fukushima messe insieme.

Il pianeta tuttavia riuscirebbe a guarire dalla contaminazione radioattiva nel tempo. 

1 anno
pianeta abbandonato 8PIANETA ABBANDONATO 

I satelliti che circumnavigano la Terra inizierebbero a precipitare dalle loro orbite, formando delle palle di fuoco simili a stelle cadenti in cielo.

25 anni

La vegetazione avrà coperto tutto quanto, alcune città verrebbero coperte dalla sabbia.

pianeta abbandonato 9PIANETA ABBANDONATO 
300 anni

Le costruzioni in metallo come edifici, ponti e torri inizierebbero a crollare a pezzi per via dell’erosione.

10.000 anni

L’unica evidenza del nostro passaggio saranno le costruzioni fatte in pietra, come le piramidi egiziane, la Grande Muraglia cinese o le rovine romane.

pianeta abbandonato 6PIANETA ABBANDONATO 
Se il mondo mai riuscirà a evitare la catastrofe, che sia a causa di un asteroide mortale o di un’apocalisse nucleare autoinflitta, la vita sulla Terra potrebbe durare ancora per 500 milioni di anni.

Tuttavia6 miliardi di anni da oggi, il sole dovrebbe implodere potando via con se anche la nostra bella Terra. 

pianeta abbandonato 7PIANETA ABBANDONATOpianeta abbandonato 11PIANETA ABBANDONATOpianeta abbandonato 2PIANETA ABBANDONATOpianeta abbandonato 3PIANETA ABBANDONATO

Maldive nel caos, «stato di emergenza»: arrestato l'ex presidente

Maldive nel caos dopo la dichiarazione dello stato d'emergenza e l'arresto dell'ex presidente. Gli Stati Uniti sono preoccupati dalle informazioni sulla dichiarazione dello stato di emergenza alle Maldive. Lo afferma il Dipartimento di Stato americano, sottolineando che lo stato di emergenza concede ampi poteri alle forze di sicurezza, impone restrizioni ai viaggi e sospende parte della Costituzione del paese.
Al contempo gli Stati Uniti plaudono alla decisione della Corte Suprema delle Maldive di rilasciare i prigionieri politici e reintegrare i membri eletti del Parlamento. Per il Dipartimento di Stato americano è un «imperativo» l'attuazione della sentenza della Corte. Un messaggio rivolto al «presidente delle Maldive, al governo e ai servizi di sicurezza. Gli Stati Uniti sono inoltre a favore della libertà di espressione per tutti gli abitanti delle Maldive e chiedono al governo il rispetto di questa libertà fondamentale» si legge ancora nella nota del Dipartimento di Stato.

Abdulla Yameen, presidente delle Maldive, ha proclamato lo stato d'emergenza per la crisi politica nella quale versa il paese. Il provvedimento varato da Yameen nella serata di lunedì rimarrà in vigore per 15 giorni.  Domenica le forze di sicurezza delle Maldive erano entrate nella sede della Corte Suprema e avevano arrestato l'ex presidente e leader dell'opposizione Maumoon Abdul Gayoom. All'interno della Corte si trovavano dei giudici ma Gayoom non ha avuto la possibilità di contattarli. 
A dare l'annuncio ufficiale, dagli schermi della tv pubblica, era stato il ministro degli Affari Legali, Azima Shakoor, accompagnato dal ministro della Giustizia, Mohamed Anil. Nella comunicazione, Yameen ha garantito la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Lo stato d'emergenza non limiterà gli spostamenti, i servizi e le attività economiche.

Le Maldive stanno attraversando una fase estremamente convulsa, culminata la scorsa settimana con la decisione adottata dalla Corte Suprema, che ha disposto la liberazione di leader dell'opposizione, compresi l'ex presidente Mohamed Nasheed e l'ex vicepresidente Ahmed Adeeb. La scarcerazione è stata disposta in attesa di un equo processo equo. La Corte, inoltre, potrebbe procedere per impeachment nei confronti dell'attuale presidente. Ieri, quindi, il ministro della Giustizia ha dato disposizione a tutte le agenzie governative di non adottare provvedimenti in contrasto con i dettami della Costituzione.

Fonte: qui

CIMITERO - “FILO SPINATO SULLE SIEPI”, COSÌ LA GANG SPACCIAVA LA DROGA A PRIMA PORTA


DEGRADO CAPITALE

DECINE DI TRAPPOLE LETALI NELLA BOSCAGLIA PER EVITARE L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE 

ARRESTATI 5 PUSHER 

TRA I LORO CLIENTI ANCHE UN MINORENNE E UN AVVOCATO...


Marco De Risi per il Messaggero - Roma


Una piccola guerra senza esclusioni di colpi. Decine di metri di filo spinato disseminati nei cespugli per evitare l'intervento delle forze dell'ordine: trappole che possono ferire in modo serio gli investigatori. E' quello che avviene al cimitero di Prima Porta, il più grande d'Italia con i suoi 140 ettari d'estensione, dove polizia e carabinieri ormai da tempo contrastano il fiorente spaccio di droga ad ogni ora del giorno e della notte.

Un traffico che ha inserito il cimitero fra le piazze più importanti della zona per lo smercio di stupefacente: hashish, marijuana, cocaina ed eroina. Anche l'altra notte gli agenti del commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Massimo Fiore ed i carabinieri di questo quadrante di città, hanno sferrato l'ennesimo colpo alle gang di colore che popolano il cimitero e quel tratto della via Flaminia. E' stato fatto, anche questa volta, un lungo appostamento che ha dato i suoi frutti.

CIMITERO PRIMA PORTACIMITERO PRIMA PORTA
Non è stato facile per gli agenti agire di notte e nella folta vegetazione che circonda le tombe. Gli investigatori hanno notato un pusher nascondersi dietro un chiosco di fiori, aperto anche di notte, mentre aspettava un assuntore. E' andata in onda la solita scena. Un ragazzo ha parcheggiato l'auto e poi ha raggiunto lo spacciatore che ha preso i soldi senza dargli la dose ma gli ha indicato di raggiungere un complice nascosto fra gli alberi. Solo a quel punto c'è stata la consegna dello stupefacente. Polizia e carabinieri hanno effettuato una battuta nella campagna evitando il filo spinato e dopo circa un'ora sono riusciti a prendere il pusher. 

LA CONDANNA 

Si tratta di un egiziano, senza permesso di soggiorno, uno dei tanti che spacciano la droga al cimitero. 

Loro sono l'ultimo anello di una catena che, secondo gli investigatori, vede gli italiani come fornitori dello stupefacente.
Lo straniero è stato portato in tribunale. Forse è stato fortunato: ha avuto una condanna di soli sei mesi e sarà costretto a pagare 1000 euro di multa. Polizia e carabinieri da tempo lavorano in sinergia per stroncare questo fenomeno ma non è facile snidare decine di spacciatori che hanno trovato un riparo ideale per sfuggire alla legge: la folta e vasta vegetazione della zona.
poliziaPOLIZIA

Anche nell'ultima operazione gli investigatori hanno dovuto operare con l'aiuto di potenti lampade artificiali per potere districarsi nella boscaglia. Sono stati sequestrati decine di metri di filo spinato. La banda lo nasconde in modo tale che venga coperto dall'erba. Qualche giorno fa, sono stati arrestati altri cinque spacciatori. Sono stati scoperti mimetizzati nella boscaglia. Non si aspettavano di finire nelle mani degli investigatori che, ormai pratici dei luoghi, li hanno sorpresi mentre confezionavano la droga per venderla ai tanti clienti. L'elenco delle persone identificate come assuntori è incredibilmente vario. Molti insospettabili.

E' stato denunciato un minorenne ma anche un avvocato a caccia della dose quotidiana di cocaina. Una studentessa universitaria e il suo ragazzo sono stati sorpresi con la droga appena acquistata. Polizia e carabinieri non mollano la presa e quasi ogni notte pianificano blitz a Prima Porta per stroncare l'attività di spaccio. 

Fonte: qui