9 dicembre forconi: 10/27/17

venerdì 27 ottobre 2017

LA SPAGNA SULL'ORLO DELLA GUERRA CIVILE

IL PARLAMENTO CATALANO APPROVA L'INDIPENDENZA, IL PREMIER SPAGNOLO RAJOY TUONA: “RISTABILIREMO LA LEGALITA’”

IL PREMIER SPAGNOLO RAJOY TUONA: "ATTO CRIMINALE" 

COMMISSARIATA LA REGIONE 


DESTITUITO PUIGDEMONT, NUOVE ELEZIONI IL 21 DICEMBRE 


USA E UE: "LA SPAGNA E' IL NOSTRO UNICO INTERLOCUTORE"



puigdemontPUIGDEMONT
Il Parlamento della Catalogna ha approvato la risoluzione che dichiara l'indipendenza unilaterale dalla Spagna e la costituzione della Repubblica catalana: al voto, avvenuto a scrutinio segreto, hanno partecipato soltanto i partiti indipendentisti, mentre popolari, socialisti e Ciudadanos hanno abbandonato l'aula prima dell'inizio. 70 i favorevoli, 10 i contrari e due schede bianche.


CATALOGNA: RAJOY, RISTABILIREMO LEGALITÀ
Puigdemont RajoyPUIGDEMONT RAJOY


(ANSA) - Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha reagito al voto del parlamento catalano chiedendo su twitter "tranquillità a tutti gli spagnoli". "Lo stato di diritto restaurerà la legalità in Catalogna", ha aggiunto.

CATALOGNA: IL PARLAMENTO APRE PROCESSO COSTITUENTE
 (ANSA) Il parlamento catalano ha aperto il "processo costituente" della Repubblica e deciso l'entrata in vigore della "legge di transizione giuridica e di fondazione della Repubblica".

Fonte: qui

Stretta della Bce, da gennaio taglio del quantitative easing

AnsaDraghi, serve ancora politica monetaria molto espansiva

"Perché l'inflazione di base continui a rafforzarsi e sostenga gli sviluppi nel medio termine, è ancora necessario un ampio grado di accomodamento monetario". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, spiegando le misure prese oggi. La Bce continuerà a reinvestire il capitale dei bond nel suo portafoglio che arrivano a scadenza, e tali reinvestimenti saranno "massicci" a un certo punto, ha sottolineato. Poi rispondendo a una domanda se Francoforte possa trovarsi in difficoltà nel trovare sui mercati titoli acquistabili se dovesse prolungare ulteriormente il quantitative easing: "In termini di capacità di avere una posizione di politica monetaria che sostenga gli obiettivi d'inflazione, siamo ben forniti", ha assicurato Draghi.

Le misure prese dalla Bce - La Banca centrale europea taglia il quantitative easing, gli acquisti di titoli, a 30 miliardi al mese a partire da gennaio e fino a settembre. Lo comunica la stessa Bce, che fino a dicembre continuerà a comprare all'attuale ritmo di 60 miliardi al mese. Francoforte può tornare ad aumentare il quantitative easing, o allungare ulteriormente gli acquisti di titoli oltre settembre 2018, se dovesse essere necessario. La stessa Bce continuerà a reinvestire in titoli di pari durata e quantità i bond che verranno in scadenza.

 

La Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi di interesse invariati. Il tasso principale è allo 0%, quello sui depositi resta negativo allo -0,4% mentre il tasso sui prestiti marginali è a 0,25%. 

Il Consiglio direttivo della Bce continua a prevedere che i tassi di interesse rimarranno ai loro livelli attuali per un lungo periodo di tempo e "ben oltre l'orizzonte degli acquisti netti di attività".

In una nota in cui comunica anche di aver lasciato i tassi invariati, la Bce spiega che "da gennaio 2018 gli acquisti netti di titoli continueranno ad un ritmo mensile di 30 miliardi di euro fino alla fine di settembre 2018", o oltre, se necessario, e in ogni caso fino a quando il Consiglio direttivo non vedrà un deciso aggiustamento nel percorso dell'inflazione coerente con il suo obiettivo", pari al quasi 2%. Il Qe risulta così dimezzato, anche se con un allungamento di nove mesi. Tuttavia la Bce ha deciso oggi che "se le prospettive divenissero meno favorevoli, o le condizioni finanziarie si facessero incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento dell'inflazione, il Consiglio direttivo è pronto ad aumentare gli acquisti netti di titoli in termini di dimensiono o durata". La Bce ha anche comunicato che le aste di liquidità a un giorno e quelle a tre mesi "continueranno ad essere condotte a tasso fisso con piena aggiudicazione", lasciando di fatto a disposizione degli istituti di credito la misura d'emergenza della liquidità illimitata, fino al 2019.

L’OMBRELLO DI SUPER MARIO SULLO SPREAD RISCHIA DI CHIUDERSI. 
LA BCE VERSO L’ATTENUAZIONE DEL QUANTITATIVE EASING: L’ACQUISTO DEI TITOLI PUBBLICI SCENDERA’ DA 60 A 30 MILIARDI.

LA SPESA PUBBLICA ITALIANA PER INTERESSI SARA' IN AUMENTO DI 25 MILIARDI DI EURO
Alessandro Barbera per la Stampa

MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI
Finché ha potuto, Mario Draghi ha spostato in avanti il momento della verità. Ora le frecce al suo arco sono (quasi) finite. La crescita dell' area euro è più o meno pari a quella americana, ci sono sette milioni di occupati in più, l' inflazione resta sotto le attese ma è comunque risalita a livelli fisiologici. Dopo aver ricevuto enormi vantaggi dal piano straordinario di acquisto di titoli pubblici, per l' Italia è venuto il momento di affrontare i costi: il Tesoro stima che potrebbero arrivare a 25 miliardi di euro entro il 2020.

Per quasi tre anni quel piano ha contenuto il differenziale fra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi sotto il due per cento, e ciò ha significato risparmiare svariati miliardi in interessi sul debito. Per dirla più chiaramente, Francoforte si è fatta carico del rischio Italia sui mercati.

GENTILONI PADOANGENTILONI PADOAN
Il bilancio della Banca centrale europea però non può crescere all' infinito, pena la creazione di bolle speculative: ha superato i quattro trilioni di attivi e diventerà grande come quello della Federal Reserve americana. La drastica riduzione del livello degli acquisti dagli attuali 60 miliardi di euro al mese significa rinunciare all' ombrello che ci ha protetto dalle intemperie, dentro e fuori casa: dalla Brexit al (fallito) referendum costituzionale, dalla crisi di Mps e delle banche venete alla paura per il voto francese.

Fare una stima precisa di quel che accadrà non è semplice. Molto dipenderà dalle condizioni esterne e dal modo in cui il prossimo governo gestirà la finanza pubblica. Se i partiti (tutti quanti) realizzassero quel che vanno raccontando in termini di maggiore spesa pubblica, il disastro sarà dietro l' angolo. Ma gli economisti si sono già esercitati, e fra questi quelli che lavorano al Tesoro. Il governo tiene già in parte conto di quel che accadrà, non è un caso se la previsione di crescita, quest' anno fissata all' 1,5% nel 2018 scenderà all' 1,1 anche per effetto del probabile aumento dei tassi.
QUANTITATIVE EASING DRAGHIQUANTITATIVE EASING DRAGHI

La recente nota di aggiornamento al documento di economia e finanza ha immaginato però anche due scenari più pessimistici. Il primo parte dall' ipotesi che nei prossimi mesi i mercati spostino rapidamente l' attenzione sui titoli più sicuri (quelli tedeschi) aumentando (per i Btp italiani) il costo del premio di rischio. Secondo questo scenario lo spread italiano salirebbe di 200 punti in pochi mesi per rimanere su quei livelli fino a metà del 2019. Se così fosse, la spesa per interessi si mangerebbe l' avanzo primario (la differenza fra entrate e spese al netto di quella per interessi) dell' 1,1% entro il 2020, circa 20 miliardi di euro; la crescita perderebbe mezzo punto nel 2019 e nel 2020.

DRAGHI HANDELSBLATTDRAGHI HANDELSBLATT
Il secondo scenario è ancora più pessimista. In questo caso al rischio di credito - la zavorra che ci portiamo dietro per il solo fatto di essere il terzo debito pubblico del mondo - si ipotizza che sui mercati aumentino i timori per uno stallo di governo dopo il voto di primavera. Vero è che la legge elettorale in discussione al Senato - meglio noto come Rosatellum bis - riduce un po' quel rischio. Resta il fatto che le proiezioni dei sondaggisti non promettono bene: ad oggi non c' è una maggioranza certa nemmeno nel caso di un patto fra il Pd di Renzi e Forza Italia.

Ebbene, in questo secondo scenario i tecnici di via XX Settembre stimano che la crescita potrebbe deprimersi di un decimale nel 2018, di otto nel 2019 e di quasi un punto percentuale nel 2020. Per effetto dell' aumento dei tassi, l' avanzo primario scenderebbe di un decimale nel 2018, di mezzo punto nel 2019 e dell' 1,5 per cento nel 2020: al cambio sono poco più di 25 miliardi di euro.

Detta in estrema sintesi, quei 25 miliardi di euro sono il prezzo dei divario di competitività con la Germania che l' Italia in questi tre anni non è riuscita a colmare. Quel divario diventerà più evidente al decrescere degli stimoli monetari. La Germania cresce ancora ad un ritmo di un quarto superiore all' Italia, è in piena occupazione, ha un debito sotto controllo e il deficit pubblico vicino al pareggio. La rappresentazione plastica di quel divario è lo zero disegnato dai funzionari del ministero delle Finanze tedesco per salutare Wolfgang Schaeuble.

Fonte: qui

Italia più in difficoltà con meno Qe


Per l'Italia, a medio termine, si avrà un aumento degli oneri finanziari per coprire il debito pubblico. Se si mette insieme il fatto che la domanda di titoli del debito pubblico diminuirà per via della riduzione del programma di acquisti della Bce, al fatto che ci sarà un innalzamento dei tassi a medio e lungo termine importato dagli Usa, è inevitabile pensare ai riflessi per l'Italia
Il dimezzamento del quantitative easing annunciato dalla Bce potrebbe aprire una fase di difficoltà per l'Italia. Gli acquisti mensili della Bce, in questi oltre due anni e mezzo di vita del Qe, hanno rappresentato un'ancora di salvataggio per il Bel Paese che detiene un debito pubblico pari a 2.281 miliardi, cresciuto di 63 miliardi nei primi 6 mesi di quest'anno, al ritmo di 10,5 miliardi al mese. In particolare, gli acquisti della Bce hanno aiutato a sostenere la domanda di titoli di Stato, allentando la stretta del credito delle banche.
L'avvio del tapering da parte della Bce avviene in concomitanza con il graduale aumento dei tassi di interesse da parte della Fed negli Usa. Queste due mosse tendono a normalizzare la politica monetaria ultra-accomodante delle due principali Banche centrali mondiali. Per l'Italia, a medio termine, ciò significherà un aumento degli oneri finanziari per coprire il debito pubblico. Se si mette insieme il fatto che la domanda di titoli del debito pubblico diminuirà per via della riduzione del programma di acquisti della Bce, al fatto che ci sarà un innalzamento dei tassi a medio e lungo termine importato dagli Usa, è inevitabile pensare ai riflessi per l'Italia.
L'effetto non sarà immediato perché il nostro Paese ha iniziato ad allungare le scadenze del debito ma inevitabilmente ne risentiremo. "Diciamo", ha spiegato all'agenzia Agi l'economista Marcello Messori, direttore della School of European Political Economy dell'Università Luiss, che, se l'Italia non saprà dare segnali importanti sul fronte del debito pubblico, in prospettiva potrebbero esserci problemi. Un Paese come il nostro inevitabilmente entrerà in una fase di maggiore difficoltà".
L'auspicio è che si sfrutti ancora questo spazio temporale in cui la Bce diminuirà gli acquisti ma continuerà comunque a farli. "L'Italia può sfruttare questo tempo che ha a disposizione per avviare una graduale ma costante diminuzione del rapporto tra debito pubblico e pil. Penso che questa sia davvero la scommessa che ci giochiamo. Dobbiamo porci su un sentiero che sia credibile per tutti, sia per i mercati finanziari, sia per i nostri partner europei. La credibilità delle nostre mosse e dei nostri impegni su questo fronte è più importante perfino del ritmo in cui avverrà questa riduzione del debito", ha proseguito Messori.
Uno dei grandi problemi delle banche italiane, oltre a quello dei crediti deteriorati, è che hanno ancora troppi titoli del debito pubblico nei loro bilanci. In questa fase di transizione in cui il Qe della Bce si ridurrà gradualmente, calerà la domanda di titoli del debito pubblico e, in prospettiva, aumenteranno i tassi a medio e lungo termine, le banche italiane dovranno cedere una parte dei titoli del debito pubblico che hanno in eccesso, soprattutto quelli a medio e lungo termine. In tal modo ridurranno le perdite in conto capitale e potranno capitalizzare le forti plusvalenze che fino adesso hanno maturato, avendo comprato questi titoli in una fase più difficile di quella attuale.
Inoltre, con la riduzione del Qe e un aumento dei tassi di interesse, se per le banche verrà un po' meno la fonte di guadagni proveniente dai titoli del debito pubblico, dall'altra si riaprirà la possibilità di svolgere con maggiori margini di guadagno l'attività tradizionale di intermediazione perché si riallargherà la forbice tra i tassi di raccolta e quelli di impiego del denaro.
Lo scenario di un aumento dei tassi di interesse, in prospettiva, può dar spazio per i risparmiatori a investimenti meno rischiosi e a rendimenti più alti. Il problema è rappresentato dalla fase di transizione, quella cioè in cui, andando verso una fase di normalizzazione delle politiche monetarie ultra-accomodanti, possono verificarsi fasi di volatilità dei mercati e si assisterà a un riposizionamento degli investitori.
In questa fase, ha concluso Messori, "chi ha dei portafogli con molti titoli del debito pubblico a lunga scadenza, non solo italiani, non sarà contento, perché il valore di quei titoli si abbassa. Questo significa che in un mondo che, prima o poi, farà segnare aumenti dei tassi di interesse, anche l'investimento in titoli di debito fisso in obbligazioni, può diventare rischioso".

Fonte: M.F.

TIME BOMB: com­men­to e ap­pro­fon­di­men­to sul MEE­TING BCE

Volevate avere le idee più chiare su cosa farà la BCE nei prossimi mesi? Vi interessava sapere nel dettaglio il comportamento del board di Francoforte sui tassi di interesse, sul tapering e sul comportamento della BCE in merito ai titoli in scadenza?
Bene, Mario Draghi (credo) possa aver soddisfatto anche i più esigenti.
Ovvio, quanto lui ha espresso ieri è frutto di previsioni e buone intenzioni. Poi, sappiamo tutti benissimo che molto dipenderà dalle condizioni dei mercati finanziari oltre che dal comportamento delle altre banche centrali, FED in testa.
Intanto però, Draghi prova a giocare a “carte scoperte” e dice chiaramente come continua il suo “mostruoso” progetto di politica monetaria espansiva.
E possiamo dividere questo progetto in 4 bombe, 4 tasselli collegati che vengono toccati nelle parole del presidente della BCE e che hanno mosso (e non poco) i mercati.
Da una parte, ovviamente, tocchiamo una rinnovata “fiducia” dovuta alla tranquillità nuovamente acquisita in ambito di sostegno della BCE ai mercati ed al debito dei paesi aderenti all’Unione Europea. Quindi borse toniche e bond che si rafforzano.
Dall’altra un Euro che perde punti (nemmeno troppo male per l’economia nostrana) in quanto è chiara la volontà di mantenere tassi bassi ed acquisti di titoli di stato (e non solo) ancora per un bel po’.
Piccola nota: le decisioni sono state prese in modo NON unanime. C’era da aspettarselo, visto anche l’impatto di quanto deciso. Ma andiamo con ordine. Eccovi le 4 bombe:

1) Bomba nr. 1: acquisti di titoli di stato e non solo.

Si mantiene il ritmo di € 60 mld sino a fine 2017. E poi da gennaio 2018 la BCE annuncia:
“si intende continuare a effettuare gli acquisti netti di attività al ritmo mensile di €30 mld fino alla fine di settembre 2018 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché il Consiglio direttivo non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo d’inflazione”.
Beh, intenzione chiara. Si scende a 30 ma occhio, nulla di definito. Tutto può cambiare. Meccanismo che definirei “open-ended” estremamente flessibile e relativo. Questo dà la possibilità a Draghi di potersi muovere come meglio crede, anche in caso di possibile difficoltà di mercato, compreso un eventuale rischio di disinflazione.
Morale: la parola “tapering” per il momento deve essere accantonata in quanto questa strategia comporterebbe la riduzione con successivo azzeramento degli acquisti. Invece qui non si parla di azzeramento ma solo di riduzione. Il mercato quindi festeggia.

2) Bomba nr. 2: si stabilisce un sottile collegamento tra QE e tassi di interesse.

In altri termini, si manifesta l’intenzione PRIMA di chiudere con gli acquisti dei titoli e POI ci saranno degli interventi sui tassi ufficiali. Il messaggio è chiaro e, secondo me, molto forte. Tassi che quindi resteranno compressi verso il basso ancora per molto tempo, secondo me ben oltre le più rosee aspettative. E qui il mercato è stato, secondo me, abbastanza sorpreso. Giapponesizziamo il sistema! E poi, ovviamente, si vedrà come vanno le cose. Va da sé che i primi rialzi dei tassi di interesse non si dovrebbero vedere nel 2018.

3) Bomba nr.3 : Cosa succede ai titoli che la BCE ha in pancia?

La questione era temuta da operatori e risparmiatori.Ecco che Draghi ce lo dice con chiarezza:
“La terza misura annunciata riguarda il reinvestimento Il capitale rimborsato sui titoli in scadenza verrà reinvestito in altri titoli similari per un prolungato periodo di tempo, ANCHE dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e in ogni caso finché sarà necessario”.
Wow, messaggio tosto per i BTP e per i bond in generale. Con questa decisione, Draghi vuole garantire ancora tanta liquidità sui mercati (in assenza di inflazione, come adesso) e stabilità sul mercato obbligazionario. Inoltre Draghi parla di un bilancio BCE che non calerà e manterrà dimensioni da lui definite “eccezionalmente elevate”. Mantenere lo status quo attuale per lungo termine. Il tutto volto come sempre a mantenere quindi stabilità sui mercati, tassi bassi e liquidità abbondante. Con tutti i pro ed i contro che ne derivano.

4) Bomba nr. 4: operazioni di rifinanziamento a breve.

Discorso che molti vedono marginale ma che marginale non è: le operazioni di rifinanziamento del sistema verranno mantenute ancora per lungo tempo, proprio per continuare a favorire il settore bancario. Morale: tassi a breve che stazioneranno sotto lo zero ancora per tanto tempo.

CONCLUSIONI:

Draghi che sorprende per la sua ampia disponibilità a continuare in modo importante questo esperimento di politica monetaria espansiva che ha caratterizzato l’operato di diverse banche centrali. Se devo essere sincero, Mario mi ha sorpreso un po’ (idem si può dire per il mercato) ma se ci ragioniamo un attimo ci può essere anche un perché. Pensate ad esempio a due problematiche spinose che potremmo ritrovarci nei prossimi mesi: Brexit, in via di definizione, e Catalogna.
La BCE vuole essere pronta ad affrontare queste grane con gli strumenti di cui dispone in modo adeguato. E quindi vuole avere le mani libere. E poi, non dimentichiamolo ma, resta il nodo della gestione (soprattutto per i paesi più deboli, Italia compresa) degli NPL.
Quindi, tutto potrebbe essere stato pensato anche in modo propedeutico, in ottica di possibili grane future.
Sono un visionario? Può darsi, ma Draghi non è stupido ed ha fatto in modo di lasciare qualsiasi porta aperta, proprio perché il futuro potrebbe regalare sorprese inattese. E la BCE vuole farsi trovare pronta, per poter intervenire al meglio. Per quello che potrebbe servire.
STAY TUNED!
Fonte: qui
TIME BOMB: commento e approfondimento sul MEETING BCE

LA MORTE NERA - LA PESTE BUBBONICA NON E' FINITA CON IL MEDIOEVO

L'AMERICANO PAUL GAYLORD, MORSO DAL SUO GATTO CHE AVEVA INGOIATO UN TOPO, HA PERSO LE DITA DI MANI E PIEDI, E' ANDATO IN COMA E DOPO L'ESTREMA UNZIONE SI E' RISVEGLIATO PER MIRACOLO 

ECCO COME RICONOSCERE I SINTOMI DELLA MALATTIA...

Becky Pemberton per “The Sun

paul gaylord ha la peste bubbonicaPAUL GAYLORD HA LA PESTE BUBBONICA
Paul Gaylord, che vive in Oregon, ha preso la peste bubbonica dal suo gatto, ha rischiato di morire, le sue mani sono diventate completamente nere.

Nel 2012 il suo gatto gli morse un dito mentre tentava di strappargli via un topo dalla bocca. L’aveva ingoiato e non ci fu modo di salvarlo. Dovette uccidere il micio e seppellirlo in giardino.

Due giorni dopo, Paul ha avuto la febbre, le ghiandole sono diventate grandi come limoni. Il dottore gli ha diagnosticato la peste, lo ha avvisato che avrebbe perso mani e piedi.

Da quel momento l’uomo è stato attaccato per 27 giorni ai macchinari che lo hanno tenuto artificialmente in vita. La Morte Nera ha consumato lentamente i suoi organi, il cuore si è fermato, un polmone ha ceduto.

Paul ha ricevuto estrema unzione ma, miracolosamente, il giorno prima che i medici staccassero la spina, è uscito dal coma. Nessuno sa spiegarsi come. E’ stato rimandato a casa, in seguito gli hanno amputato tutte le dita del piede sinistro e qualcuna del destro, le dita delle mani, tranne i pollici.  

paul gaylord con dita amputatePAUL GAYLORD CON DITA AMPUTATE
I medici hanno anche fatto il test sul corpo del gatto ed è stata confermata la peste bubbonica. La malattia è trasmessa da pulci dei ratti, scoiattoli e altri roditori. I sintomi sono simili a quelli influenzali, emergono da uno a sette giorni dopo l’infezione. Nel Medio Evo la peste nera uccise tra i 75 e i 200 milioni di persone in Eurasia.

Fonte: qui
paul gaylord guarito dalla peste bubbonicaPAUL GAYLORD GUARITO DALLA PESTE BUBBONICA

VI SIETE MAI CHIESTI COME SI FA LA COCAINA?

FOGLIE DI COCA TRITATE, CEMENTO, BENZINA, ACIDO SOLFORICO, E IL BICARBONATO A SBIANCARE TUTTO 

Margi Marphy per “The Sun

VIDEO ‘GORDON RAMSAY CUCINA LA COCAINA’


RAMSAY NEL DOCUMENTARIO SULLA COCAINARAMSAY NEL DOCUMENTARIO SULLA COCAINA
Vi siete mai chiesti come viene fatta la cocaina? Ci pensa il cuoco Gordon Ramsay a spiegarvelo in un video girato nelle foreste della Bolivia, e vi si rivolterà lo stomaco.


Le foglie di coca tritate vengono mischiate al cemento in polvere che funge da collante, poi cosparse di acido solforico disciolto in acqua, il miscuglio viene trasferito in un barile e messo marinare nella benzina.

foglie di coca tritateFOGLIE DI COCA TRITATE
la coca marina nella benzinaLA COCA MARINA NELLA BENZINA
Dopo un paio d’ore si aggiunge acido per batteria, poi si filtra tutto, si unisce il bicarbonato di sodio, che aiuta a separare la cocaina dal miscuglio chimico e a renderla bianca, infine si fa cuocere a fuoco lento.  

Fonte: qui
la cocaina ottenutaLA COCAINA OTTENUTAcoca e bicarbonatoCOCA E BICARBONATOfoglie di cocaFOGLIE DI COCA

L'INDIA VUOLE PROCESSARE GIUSEPPE ORSI E BRUNO SPAGNOLINI PER LE PRESUNTE TANGENTI VERSATE A PUBBLICI UFFICIALI PER LA COMMESSA DA 556 MILIONI DI EURO PER 12 ELICOTTERI AGUSTA WESTLAND

LA RICHIESTA DI GIUDIZIO ARRIVA ALLA FINE DELLE INDAGINI PER CORRUZIONE E COSPIRAZIONE

C'è una «richiesta di giudizio», firmata da un organo investigativo indiano, che riguarda anche Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini, oltre, tra gli altri, all'ex capo di Stato maggiore dell'aeronautica militare indiana Sashi Tyagi, tra i documenti che il legale del Ministero della Difesa dell'India, l'avvocato Roberto Losengo, ha chiesto di acquisire nel processo milanese d'appello bis a carico dell'ex numero uno di Finmeccanica, Orsi, e dell'ex ad della controllata AgustaWestland, Spagnolini, per il caso delle presunte tangenti versate a pubblici ufficiali indiani in relazione a una commessa da 556 milioni di euro per 12 elicotteri.
Giuseppe OrsiGIUSEPPE ORSI

In sostanza, la polizia indiana indica, in una relazione conclusiva dell'attività investigativa per ipotesi di corruzione e cospirazione, tra le nove persone fisiche «accusate» e di cui chiede l'imputazione anche gli stessi Orsi e Spagnolini, già sotto processo in Italia. La richiesta di giudizio degli investigatori indiani riguarda anche Finmeccanica (ora Leonardo) e AgustaWestland International.

finmeccanica agusta westland elicotteroFINMECCANICA AGUSTA WESTLAND ELICOTTERO


Ai primi di settembre era già emerso che la polizia indiana aveva consegnato ad un giudice di New Delhi una denuncia chiamando in causa nove persone, tra cui gli stessi Orsi e Spagnolini, per il presunto scandalo di corruzione internazionale. Ieri il legale di parte civile che rappresenta il Ministero della Difesa indiano ha prodotto nel processo il documento per una «richiesta di giudizio».

Fonte: qui

WAR GAMES! IL 23 MAGGIO 2023 NEW YORK SUBISCE UN ATTACCO TERRORISTICO DEVASTANTE, A GIUGNO GLI USA INVADONO L'AFRICA OCCIDENTALE CON L'OPERAZIONE 'DESERT STRIKE'

NON E' UN FILM MA LA DETTAGLIATISSIMA SIMULAZIONE DI GUERRA DEL PENTAGONO SU CUI SI ESERCITANO I GIOVANI MILITARI IN ALABAMA
Nick Turse per “The Intercept

war gameWAR GAME
Il 23 maggio 2023, alle 7.10 del mattino, proprio quando la metro è carica di gente che va al lavoro, i terroristi fanno esplodere due camion-bomba alle estremità del Lincoln Tunnel che collega il New Jersey e Manhattan: 435 morti, 618 feriti. E poteva andare peggio. Questo spettacolare attacco avrà come conseguenza l’invasione americana dell’Africa occidentale, voluta da un immaginario 46°presidente di nome Karl Maxwell McGraw.

war game pentagonoWAR GAME PENTAGONO




Non è il copione di un film, ma la trama di un gioco di guerra del Pentagono, simulazione dello scorso anno per alcuni militari o aspiranti tali, nell’ambito del ‘Joint Land, Air and Sea Strategic Special Program’ (JLASS-SP). In 148 studenti, provenienti da varie scuole militari, dai Marines alle forze aeree, si sono esercitati per settimane tramite cellulari e videoconferenze, poi si sono incontrati per 5 giorni all’’Air Force Wargaming Institute’ della base Maxwell, in Alabama.

mappa war game in africaMAPPA WAR GAME IN AFRICA
Si tratta di centinaia di pagine con finti report, false stime dell’intelligence, informazioni su Marocco, Mauritania e Sudan, Algeria, Mali, reazioni delle Nazioni Unite, coalizioni, potenziali pericoli, la posizione della Russia. Tutto nel dettaglio. Finto, ma plausibilissimo. Il documento ci fa capire come vengono addestrati i futuri leader dell’esercito.

war game copiaWAR GAME COPIA






Karl Maxwell McGraw sale al potere nel 2021. Un cyberattacco mette fuori uso la centrale elettrica della Pennsylvania, gli americani perdono fiducia nella capacità del governo di proteggere le infrastrutture più importanti. Si aggiungono le ricadute della crisi economica asiatica, l’aumento di gruppi di estrema destra e anti-globalizzazione, e la proliferazione di Al Qaeda nel Maghreb islamico, che conta 38.000 adepti, in combutta con al Shabaab in Somalia e Boko Haram in Africa Centrale. A giugno 2023, dopo l’attacco terroristico a New York, gli Usa irrompono con l’operazione ‘Desert Strike’, e la guerra durerà tre anni.

Fonte: qui

INDIA - UN 23ENNE UBRIACO VIOLENTA IN PIENO GIORNO UNA DONNA SOTTO GLI OCCHI DEI PASSANTI CHE INVECE DI INTERVENIRE RIPRENDONO LA SCENA

E' ACCADUTO NEL SUD DELL'INDIA 

L’AGUZZINO ALMENO E’ STATO IDENTIFICATO DALLA POLIZIA 


Federica Macagnone per il Messaggero

STUPRO INDIASTUPRO INDIA
Uno stupro in pieno giorno in una strada affollata. Una violenza brutale ai danni di una donna fragile, debole, che non aveva nemmeno la forza di urlare. Un abuso sotto gli occhi dei passanti che, al posto di intervenire per bloccare l'uomo, hanno filmato la scena postandola sui social network.

È l'ennesima storia di orrore e indifferenza quella che arriva dall'India, dove una donna è stata violentata tra la folla in una strada di Visakhapatnam, nell'Andhra Pradesh. Secondo una prima ricostruzione, la donna stava riposando sotto un albero intorno alle 14.30: da due giorni vagava senza cibo e senza essersi mai riposata dopo essere scappata da casa in seguito a un litigio con il marito.

GANJI SIVAGANJI SIVA
Quell'albero deve esserle parso un miraggio: un posto dove riposare, apparentemente sicuro, visto il sole alto in cielo e il continuo via vai di passanti. Un miraggio presto diventato un incubo quando Ganji Siva, uno spazzino 23enne, in preda ai fumi dell'alcol, approfittando della sua stanchezza e della mancanza di forze, le si è avvicinato, si è abbassato i pantaloni e l'ha violentata.

La scena si è svolta sotto gli occhi di passanti e automobilisti, molti dei quali, invece di precipitarsi in suo soccorso, si sono messi a filmare con i cellulari. «Siva l'ha aggredita e l'ha violentata - ha detto K Ssuresh, della polizia di Visakhapatnam - La cosa più scioccante è che nessuno si è preoccupato di fermarlo, mentre la vittima era troppo debole anche per urlare».

STUPRATA article AE xSTUPRATA 
Quando la polizia è arrivata, Siva si era già dileguato, ma gli agenti sono riusciti a identificarlo e arrestarlo grazie ai video e al racconto di alcuni testimoni.

Il filmato dello stupro è presto finito on line, scatenando la rabbia e l'indignazione del web: molti utenti, infatti, si sono scagliati contro quei passanti che hanno assistito alla violenza mostrando una totale indifferenza.

india india proteste stuproINDIA INDIA PROTESTE STUPRO
«Uno stupro in pieno giorno e nessuno si è fatto avanti per aiutare quella donna - ha scritto su Twitter, Bhaskar Rao - È disgustoso. Siamo tutti diventati cinici e senza cuore. Non abbiamo il senso della giustizia». Arunoday Mukharji, un altro utente, ha aggiunto incredulo: «Ma davvero è successo questo? Una donna violentata in una strada mentre la gente cammina senza intervenire? Sono senza parole».

Fonte: qui