9 dicembre forconi: 03/11/17

sabato 11 marzo 2017

I MARINES SONO ENTRATI NEL NORD DELLA SIRIA PER SFERRARE L’ATTACCO FINALE A RAQQA, CAPITALE DELL’ISIS, INSIEME A TRUPPE FILO-ASSAD E RUSSE

CON LA PERDITA DI TRE QUARTI DI MOSUL, IL CALIFFATO HA PERSO IL GROSSO DEL SUO POTERE IN MEDIORIENTE

Giordano Stabile per www.lastampa.it

I Marines americani sono arrivati nel Nord della Siria per partecipare all’attacco finale a Raqqa, capitale del Califfato, nelle “prossime settimane”. Il dispiegamento è stato confermato a media statunitensi da ufficiali voluti rimanere anonimi. Il Corpo dei Marines non ha voluto commentare, per ragioni diplomatiche, e non ha voluto rivelare l’esatta dislocazione delle forze. 

I reparti sono dotati di artiglieria pesante, come quelli dispiegati a Sud di Mosul, a Makhmour, nelle fasi preliminari dell’offensiva sulla roccaforte dell’Isis in Iraq. L’artiglieria, probabilmente pezzi da 155 millimetri, servirà a distruggere le postazioni fortificate degli islamisti nel perimetro esterno di Raqqa, in modo da consentire alle forze curdo-arabe, Syrian democratic forces (Sdf), di avanzare verso il centro. Le Sdf si trovano in alcuni punti a soli 15 chilometri dal centro e a ridosso della linea fortificata.
marines americani in siriaMARINES AMERICANI IN SIRIA

L’uso dei Marines è il primo segno del nuovo piano, più “muscolare”, voluto dall’Amministrazione Trump nell’offensiva contro il Califfato. Lo spostamento dei reparti di artiglieria, già presenti nella regione, non richiedeva un’approvazione diretta del presidente o del Segretario alla Difesa James Mattis, ma comunque la Casa Bianca e il Pentagono hanno esaminato la mossa.
marines americani in siriaMARINES AMERICANI IN SIRIA

L’offensiva di Raqqa segue quella già in atto e forse giunta alle battute finale di Mosul. Qui il capo dell’Isis Abu Bakr Al Baghdadi, secondo quanto riferiscono alcune fonti del comando americano, sarebbe andato via lasciando ad altri il compito di resistere all’offensiva delle truppe irachene.

Con la perdita di tre quarti di Mosul, Raqqa, 500 mila abitanti prima della guerra, resta l’unica grande città nelle mani dello Stato islamico. Le Sdf dispongono di 30-40 mila uomini, per tre quarti guerriglieri curdi dello Ypg, un movimento che la Turchia considera “terrorista”. L’attacco finale a Raqqa è stato presumibilmente discusso in un vertice di due giorni fa ad Antalya, in Turchia, fra i capi di Stato maggiore turco, russo e americano. 

Fonte: qui

raqqa distrutta dai bombardamentiRAQQA DISTRUTTA DAI BOMBARDAMENTI

DA OGGI È OPERATIVA LA FLAT TAX DA 100MILA EURO PER I RICCONI CHE SPOSTANO LA RESIDENZA IN ITALIA

PUNTA A FARE CONCORRENZA A PAESI COME SPAGNA E REGNO UNITO CHE COSÌ HANNO ATTRATTO EMIRI, CALCIATORI, CANTANTI


8 Marzo 2017

Il fisco italiano strizza l’occhio agli stranieri ricchi. Da oggi chi ha da molti anni una residenza estera e si sposta in Italia può scegliere di attivare la «flat tax sui Paperoni», una tassa fissa da 100.000 euro l’anno. La norma è operativa da oggi con le istruzioni e una apposita check list messe a punto dall’Agenzia delle Entrate. La novità, secondo alcune stime, potrebbe interessare subito un migliaio di soggetti e punta a fare concorrenza a Paesi come Spagna e Gran Bretagna (ora interessata dalla Brexit) che così hanno attratto emiri, calciatori, cantanti.

L’agevolazione, prevista dalla ultima Legge di Bilancio, riguarderà solo chi è residente all’estero da almeno 9 periodi d’imposta negli ultimi 10 anni ed è facilmente attivabile: punta quindi agli stranieri e tiene fuori coloro che in questi anni si sono trasferiti dall’Italia all’estero. La convenienza, ovviamente, c’è soprattutto per coloro che hanno grossi patrimoni e redditi. Ma anche per chi ha famiglie numerose con guadagni a molti zeri: insieme al contribuente-Paperone infatti potranno beneficiare del fisco-forfait anche i familiari, pagando un ulteriore `gettone´ al fisco da 25.000 euro.
Renzi PadoanRENZI PADOAN

Ad annunciare l’arrivo della nuova normativa è un comunicato dell’Agenzia delle Entrate che parla del nuovo regime sostitutivo sui redditi all’estero. «L’opzione, introdotta con la Legge di bilancio 2017, prevede il pagamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta per cui viene esercitata - spiega l’Agenzia guidata da Rossella Orlandi - al fine di attrarre ed incentivare il trasferimento della residenza nel nostro Paese degli High net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio.
AGENZIA DELLE ENTRATEAGENZIA DELLE ENTRATE

Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate è stato anche approvato il modello di check list da allegare all’istanza di interpello che consente una valutazione preventiva dell’amministrazione finanziaria sull’ammissibilità al regime di favore». Aderire al forfait per Paperoni sarà facile.

Basta barrare l’apposita casella nella dichiarazione dei redditi. Ma per chi vuole avere certezze di rientrare nei criteri previsti può utilizzare la check list delle Entrate anche per presentare una specifica istanza preventiva di interpello alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta - spiega il comunicato delle Entrate - può essere consegnata a mano, tramite raccomandata con avviso di ricevimento oppure telematicamente, utilizzando la posta elettronica certificata.

i ricchi preferiscono la aviazione privataI RICCHI PREFERISCONO LA AVIAZIONE PRIVATA
Nell’istanza il contribuente, oltre ai dati anagrafici, dovrà indicare lo «status di non residente in Italia per un tempo almeno pari a nove periodi di imposta nel corso dei dieci precedenti l’inizio di validità dell’opzione», «la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l’ultima residenza fiscale prima dell’esercizio di validità dell’opzione» e «gli Stati o territori esteri per i quali intende esercitare la facoltà di non avvalersi dell’applicazione dell’imposta sostitutiva». L’opzione può anche essere estesa - ricorda l’Agenzia delle Entrate - ai familiari in possesso dei requisiti, attraverso una specifica indicazione nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui il familiare trasferisce la residenza fiscale in Italia o in quella successiva.
FORBES 400 MILIARDARI 2016FORBES 400 MILIARDARI 2016

In questo caso, l’imposta sostitutiva è pari a 25mila euro per ciascuno dei familiari ai quali sono estesi gli effetti della stessa opzione. Le istruzioni delle Entrate spiegano che l’opzione deve essere esercitata entro i termini di presentazione delle dichiarazioni de redditi e la domanda può essere presentata anche se non sono ancora decorsi i termini per radicare la residenza fiscale in Italia.

il miliardario russo abramovicIL MILIARDARIO RUSSO ABRAMOVIC
L’opzione si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, mentre gli effetti cessano, in ogni caso, decorsi quindici anni dal primo periodo d’imposta di validità. 

Il versamento dell’imposta sostitutiva, nella misura di 100mila euro, deve essere effettuato in un’unica soluzione, per ciascun periodo di imposta di efficacia del regime, entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.

Fonte: qui

Il caso del ristoratore di Lodi ha riacceso il dibattito. Ma come funziona la normativa sulla legittima difesa in Italia? Quand'è che è legittimo ricorrere alle armi?

Dopo la vicenda del ristoratore di Casaletto Lodigiano, in provincia di Lodi, che ha ucciso a colpi di arma da fuoco  un uomo sorpreso a rubare questa notte nel locale, nel paese si è tornati a parlare di legittima difesa.  

Ma come funziona la normativa in Italia? Quand'è che è legittimo ricorrere alle armi?

La legittima difesa è disciplinata dall'articolo 52 del codice penale che dice che "non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa". In linea di massima perché si configuri la legittima difesa bisogna che ci sia la "necessità" (dunque non si configura legittima difesa nel caso in cui, ad esempio, l’aggressore sia in fuga), l’attualità del pericolo (che deve essere "presente o incombente") e la "proporzionalità all’offesa".


Sempre secondo l'articolo 52 del codice penale, il rapporto di proporzione è specificato dai casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma (violazione di domicilio), e sussiste se "taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
   a) la propria o la altrui incolumità:
   b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione. La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale".

La giurisprudenza ha sempre considerato che "la consistenza dell'interesse leso (la vita o l'incolumità della persona) sia enormemente più rilevante, sul piano della gerarchia dei valori costituzionali, di quello difeso (il patrimonio), ed il danno inflitto (morte o lesione personale) abbia un'intensità di gran lunga superiore a quella del danno minacciato (sottrazione della cosa)". Insomma: l'incolumità di un ladro "valeva" più del suo bottino. 

Nel 2006, durante il governo Berlusconi è stato aggiunto il secondo comma, con la legge 59. Secondo questa modifica, il rapporto di proporzione esiste sempre se qualcuno che si trova in casa propria o nel posto dove lavora "usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo" per difendere non solo la "propria o altrui incolumità", ma anche i beni "propri o altrui". In molti hanno giudicato questo cambiamento  molto pericoloso: alcuni giuristi hanno parlato di una "vera e propria licenza di uccidere, che legittima di fatto il farsi giustizia da soli e crea un’area riservata in cui il potere giudiziario deve abdicare al suo controllo ex lege".

È chiaro, comunque, che per usare un'arma nei casi in cui è consentito dalla legge – cioè per legittima difesa – sia necessaria una licenza, che viene rilasciata dai prefetti ed è subordinata alla dimostrazione di "un grave e fondato pericolo per la propria incolumità", in ragione della propria attività professionale o di una particolare condizione personale. Solo in questo modo si è autorizzati a "trasportare e detenere" tutte le armi da sparo e a "portare" quelle corte comuni. Discorso diverso per il porto di fucile, licenza rilasciata per la difesa "solo in particolari condizioni di rischio" o in casi specifici.