Silvia Caprioglio per LaPresse
Studiosi che hanno contribuito alla nostra comprensione dell'evoluzione dell'universo e del posto della Terra nel cosmo. Quest'anno il premio Nobel per la Fisica si fa in due, anzi, in tre. L'Accademia reale svedese delle scienze ha deciso di attribuirlo a James Peebles, "per scoperte teoriche in cosmologia fisica", e congiuntamente a Michel Mayor e Didier Queloz, "per la scoperta di un esopianeta in orbita attorno a una stella di tipo solare". Tre cosmologi, scelti perchè i loro studi "hanno cambiato per sempre le nostre concezioni del mondo".
James Peebles, nato in Canada nel 1935 e professore nell'americana Princeton University, sul solco di Einstein, ha studiato per due decenni dagli Anni 60 la nascita dell'universo, a partire dalle radiazioni apparse 400mila anni dopo il Big Bang.
"Il suo lavoro ci ha rivelato un universo di cui è noto solo il 5% del contenuto: la materia che compone stelle, pianeti, alberi, e noi. Il resto, il 95%, è di ignota materia oscura e energia. Questo è un mistero e una sfida per la fisica moderna", sottolinea l'Accademia.
Michel Mayor, nato a Losanna nel 1942, professore all'Università di Ginevra, e Didier Queloz, nato in Svizzera nel 1966, suo studente di dottorato e poi professore in quell'ateneo e a Cambridge, sono stati i primi a rivelare, nel 1995, l'esistenza di un pianeta al di fuori del nostro sistema solare e in orbita attorno a una stella di tipo solare. Il suo nome è 51 Pegasi ed è una 'palla gassosa' comparabile al gigante Giove. Mayor e Queloz hanno esplorato la nostra galassia, la Via Lattea, alla ricerca di mondi sconosciuti.
E la ricerca di 'mondi alieni' e di un pianeta con caratteristiche simili alla Terra, favorevoli alla vita, non si è mai fermata. La scoperta di Mayor e Queloz ha dato il via a una rivoluzione in astronomia e da allora sono stati trovati oltre 4.000 pianeti extrasolari. Strani nuovi mondi vengono ancora scoperti, con un'incredibile ricchezza di dimensioni, forme e orbite. "Il mio consiglio ai giovani che si avvicinano alla scienza? Fatelo per amore della scienza, perché ne siete affascinati", parola del neo premio Nobel Peebles. Fonte: qui