9 dicembre forconi: 09/29/18

sabato 29 settembre 2018

INDONESIA: DUE SCOSSE DI MAGNITUDO 6.1 E 7.5 HANNO PROVOCATO UNO TSUNAMI CHE HA SPAZZATO VIA LE CASE

MOLTI RISULTANO I DISPERSI 

LE INTERRUZIONI ALLE RETI DI TELECOMUNICAZIONE STANNO OSTACOLANDO I SOCCORSI E I TENTATIVI DELLE AUTORITÀ INDONESIANE DI STILARE UN BILANCIO DEI DANNI E DELLE VITTIME DEL TERREMOTO

Tsunami in Indonesia


Da "www.tgcom24.mediaset.it"

tsunami 7TSUNAMI 
Lo tsunami che ha colpito le città indonesiane di Palu e di Donggala, nell'arcipelago di Sulawesi, ha spazzato via le case e molti risultano già dispersi. Lo tsunami è stato provocato da un terremoto di magnitudo 7.5.

Un'ora prima dell'arrivo dell'onda anomala era stata fatta rientrare l'allerta tsunami. Nel dicembre 2004, un terremoto di magnitudo 9.1 al largo dell'isola di Sumatra, nell'ovest dell'Indonesia, causò uno tsunami che provocò 230mila morti in una decina di Paesi del sudest asiatico.

tsunami 8TSUNAMI
Buio e linee interrotte frenano soccorsi - Il buio e le interruzioni alle reti di telecomunicazione stanno ostacolando i soccorsi e i tentativi delle autorità indonesiane di stilare un bilancio dei danni e delle vittime del terremoto.

Lo ha dichiarato Sutopo Purwo Nugroho, portavoce dell'agenzia nazionale per la gestione dei disastri, sottintendendo che fino a sabato mattina i soccorsi saranno limitati.
tsunami 4TSUNAMI



"Tutto il potenziale nazionale verrà dispiegato, e invieremo un aereo da trasporto militare Hercules ed elicotteri per fornire assistenza nelle aree colpite dallo tsunami" ha detto Nugroho. L'aeroporto di Palu è stato chiuso almeno fino a sabato.

Fonte: qui











Indonesia, centinaia di morti dopo il forte sisma e lo tsunami

La fornitura di corrente elettrica e acqua è interrotta dal momento del disastro, il che ostacola il compito dei medici. Già quasi 400 le vittime accertate


Centinaia di persone sono rimaste uccise dal forte terremoto di magnitudo 7,5 e dallo tsunami che hanno investito l'isola Sulawesi, nel centro dell'Indonesia. Lo riferisce un fotografo della France presse. Le immagini scattate nella città di Palu, che conta circa 350mila abitanti, mostrano alcune delle vittime nei pressi della spiaggia all'indomani delle onde di tsunami alte fino a 1,5 metri. Recuperati già quasi 400 cadaveri.
Finora, tutte le vittime sono state accertate nella città di Palu, all'indomani delle onde alte un metro e mezzo che hanno travolto la citta' di 350mila abitanti nell'isola di Sulawesi, nella parte centrale dell'Indonesia.


"Ci sono numerose strutture mediche a Palu. Ma solo in questo ospedale abbiamo decine di morti, 12 persone che devono essere operate per fratture e nove persone con traumi cranici", ha detto Komang Adi Sujendra, che è anche il direttore provinciale dell'Associazione dei medici indonesiani, in un video di tre minuti registrato e pubblicato nella notte sull'account Twitter dell'associazione.


Nel video, Komang spiega che la fornitura di corrente elettrica e acqua è interrotta dal momento del disastro, il che ostacola il compito dei medici. "Abbiamo bisogno di tende, medicine, personale medico, coperte e molte altre cose. Spero che possiate aiutarci, in modo da dare alle vittime tutto l'aiuto di cui hanno bisogno", ha detto Komang. Fonte: TgCom24

Terremoto in Indonesia, i luoghi della tragedia

ENNESIMA FIGURACCIA PER IL MINISTRO DEI TRASPORTI TONINELLI

ANNA CARLINI, LA 33ENNE TROVATA MORTA SOTTO IL TUNNEL DELLA STAZIONE DI PESCARA UN ANNO FA, NON SI SUICIDO', MA FU STUPRATA E UCCISA DA DUE ROMENI


LA SVOLTA NELLE INDAGINI: ANNA AVEVA PROBLEMI PSICHICI E ASSUMEVA FARMACI. L'ACCUSA DELLA SORELLA: "INVECE DI CHIAMARE I SOCCORSI L’HANNO LASCIATA MORIRE DOPO AVERLE ANCHE RUBATO IL TELEFONO”

il tunnel dov'e' stato ritrovato il corpo di anna carlini 1IL TUNNEL DOV'E' STATO RITROVATO IL CORPO DI ANNA CARLINI 

All'epoca, più di un anno fa, si pensò al suicidio: invece Anna Carlini, 33enne di Pescara, trovata morta sotto il tunnel della stazione ferroviaria nella notte del 30 agosto 2017, era stata stuprata e uccisa.

E ci sarebbero anche due presunti colpevoli, già indagati dalle autorità, due cittadini romeni. A riportare la notizia è il quotidiano Il Centro: la svolta sarebbe arrivata dopo oltre un anno, con la Procura della Repubblica di Pescara che ha indagato i due romeni per «omicidio, violenza sessuale e abbandono di persone incapaci».

Inizialmente si pensò ad un suicidio poiché la donna assumeva farmaci e a volte si allontanava da casa, con la sorella - che le faceva da tutore - che la rintracciava e riportava indietro. E anche la sera del 30 agosto 2017 accadde lo stesso: Anna si allontanò da casa, ma la polizia non riuscì a ritrovarla, se non cadavere, seminuda e avvolta in una coperta, dopo essere stata brutalmente violentata e uccisa.
stazione pescaraSTAZIONE PESCARA

Alcuni senzatetto raccontarono di averla vista ingerire delle pasticche, ma l'autopsia rivelò che c'era stata violenza sessuale e che l'assunzione di alcol insieme ai farmaci aveva provocato la morte. Infine la svolta, con l'identificazione dei due romeni indicati come responsabili della sua morte.

LA SORELLA: "LA LASCIARONO MORIRE E LE RUBARONO IL TELEFONO"
Tempo fa sua sorella, Isabella, aveva lanciato un appello per la verità: «Non era una senzatetto - diceva pochi giorni dopo la sua morte -. Anna purtroppo dall'età di sei anni soffriva di problemi psichici che la portavano non di rado ad allontanarsi di casa ma sempre, grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine, veniva recuperata». «L'altra sera – raccontava - ho deciso di andare a vedere che cosa accade in quel sottopassaggio».

il tunnel dov'e' stato ritrovato il corpo di anna carliniIL TUNNEL DOV'E' STATO RITROVATO IL CORPO DI ANNA CARLINI
«Ho visto stranieri, extracomunitari e bambini, ho implorato alcuni di loro di sapere cosa fosse capitato a mia sorella. Uno mi ha riferito che si è impasticcata con dei medicinali, dicendo di voler morire davanti all'ingresso del tunnel in via Ferrari e che successivamente è stata accompagnata all'interno dello stesso».

Poi l'accusa choc: Anna sarebbe stata anche derubata del cellulare, probabilmente quando stava per morire: «Queste persone – denuncia - invece di chiamare i soccorsi dopo aver visto che aveva ingerito numerose pasticche l'hanno lasciata morire, dopo averle anche rubato il telefono», fu l'accusa di Isabella.

stazione pescara 2STAZIONE PESCARA 



CONSIGLIERE PIGNOLI: VICENDA CHE FA RABBRIVIDIRE Il consigliere comunale di Pescara Massimiliano Pignoli chiede una pronta risposta alle forze dell'ordine, dopo gli sviluppi sulla vicenda: «La verità emersa in queste ultime ore, sulla triste fine di Anna, la ragazza di 33 anni, stuprata e uccisa sotto il tunnel della stazione ferroviaria, dove dovrà sorgere il nuovo mercatino etnico, fa rabbrividire ci invita a delle riflessioni. Prima però occorre avere giustizia per la povera Anna, prima violentata e poi ammazzata sotto quel tunnel», dice Pignoli. «Ringrazio la Procura e le forze dell'ordine per aver scoperto la verità e cosa accadde un anno fa, ma ora aspettiamo di conoscere i nomi dei responsabili di questo omicidio. Proprio un anno fa io con la sorella di Anna, Isabella, che si rivolse al sottoscritto, lanciammo l'allarme su quello che era accaduto e sul fatto che non si poteva trattare di morte naturale».

il tunnel dov'e' stato ritrovato il corpo di anna carlini 2IL TUNNEL DOV'E' STATO RITROVATO IL CORPO DI ANNA CARLINI 
«Oggi purtroppo - prosegue il consigliere Pignoli - i fatti ci danno drammaticamente ragione. Isabella vuole che sia fatta giustizia e che paghi chi ha commesso questo brutale delitto. Ma oggi a distanza di anni, sono qui a ribadire la pericolosità di questo luogo, che molti hanno ribattezzato tunnel della morte, e che oggi questa amministrazione vorrebbe vi nascesse il mercatino etnico. Una scelta sbagliata sotto tanti punti di vista, ma anche perché si tratta di una zona dove, lo scorso anno fu uccisa Anna, ma dove, come evidenziato dagli ultimi accadimenti, come la violenza sessuale di agosto scorso nei giardinetti delle aree di risulta, esiste un problema di sicurezza. Un problema di non poco conto che dovrebbe far riflettere - conclude il consigliere Pignoli - la Giunta Alessandrini dall'opportunità di un progetto sbagliato nel merito e nel metodo».    
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SECONDO GLI ESPERTI LA PIÙ GRANDE TEMPESTA DEL MEDITERRANEO STA PER ARRIVARE IN ITALIA, PORTERÀ VENTI CHE SUPERERANNO I 160 KM/H


L’URAGANO SI AVVICINERÀ ALLE COSTE SICILIANE NELLE PROSSIME ORE ED È GIÀ VISIBILE DAL SATELLITE: LA TRAIETTORIA AGGIORNATA



Simone Pierini per www.leggo.it

uragano medicaneURAGANO MEDICANE
L'uragano «Medicane» sta arrivando e l'Italia trema. Come spiega Antonio Sanò de IlMeteo.it sarebbe la prima volta di un uragano di categoria 1 o 2, ed è considerata la più grande tempesta del Mediterraneo da quando si raccolgono i dati, con venti che supereranno i 160 km/h nell'area.

Esso assumerà caratteristiche ancor più vistose con la presenza di un occhio ben visibile e attorno al quale i corpi nuvolosi ruoteranno in senso antiorario apportando precipitazioni di entità eccezionale.

L'uragano dovrebbe raggiungere la sua forma completa nel corso della giornata di oggi, venerdì 28 settembre, al largo delle coste Siciliane, e dagli ultimi aggiornamenti sembra possa avvicinarsi pericolosamente alla Sicilia, in particolare alle province di Siracusa e Catania, e la Calabria Ionica.

uragano medicane 2URAGANO MEDICANE 2
In gergo tecnico, volendo scomodare gli inglesi, tale fenomeno è chiamato "MEDICANE", dalla buffa unione delle parole MEDIterranean hurriCANE ovvero Urgano del Mediterraneo, ma in sostanza si tratta di un uragano. Ma cosa sta avvenendo? In queste ore il tratto di mare tra il Mar Ionio e il Mar Egeo fino al Mar libico risulta particolarmente più caldo della norma con valori 8°C superiori alla media di questo periodo.

Complici le infiltrazioni di aria fresca che giungono da nord-est a tutte le quote, a seguito dei contrasti con la superficie del mare caldissima, si formerà una struttura ciclonica di particolare violenza che successivamente nella giornata di oggi, venerdì 28 settembre, e domani sabato 29, assumerà caratteristiche di uragano vero e proprio; sebbene i cicloni mediterranei in formazione tra il Mar Ionio e il Mar Egeo, spesso anche sfiorando la Calabria e la Sicilia, in passato abbiano già più volte raggiunto delle caratteristiche paragonabili ad una tempesta tropicale, questa volta siamo di fronte realmente e per la prima volta ad un uragano di categoria 1 o 2, con venti oltre i 160km/h.

MEDICANE UN URAGANO MEDITERRANEOMEDICANE UN URAGANO MEDITERRANEO
Ad ogni modo, ilMeteo.it descrive la traiettoria aggiornata. L'Uragano «Medicane» attualmente è già visibile dalle immagini satellitari e sta prendendo energia di ora in ora sul Mar libico e tende ad avvicinarsi alla Grecia e all’Italia meridionale, che lambirà nelle prossime ore, mentre successivamente sarà la Grecia e in particolare l’isola di Creta ad essere battuta dalla più violenta tempesta del Mediterraneo da quando si raccolgono i dati.

L'uragano dovrebbe raggiungere la sua forma completa nel corso della giornata di venerdì 28, al largo delle coste Siciliane, e dagli ultimi aggiornamenti sembra possa avvicinarsi pericolosamente alla Sicilia, in particolare alle province di Siracusa e Catania, e la Calabria Ionica.

uragano medicane 1URAGANO MEDICANE 

Si tratta quindi di una situazione esplosiva tutta da seguire e monitorare ora dopo ora. Tra le conseguenze principali infatti ci aspettiamo la possibilità di piogge torrenziali con locali forti temporali e il rischio concreto di allagamenti. Mentre sulle coste i venti tempestosi soffieranno con raffiche ad oltre 90 km/h con onde alte fino a 5 metri e il pericolo di mareggiate lungo i litorali più esposti.

MEDICANE UN URAGANO MEDITERRANEOMEDICANE UN URAGANO MEDITERRANEO


Successivamente il Ciclone si allontanerà dalle nostre coste tra sabato 29 e domenica 30 puntando dritto verso la Grecia, dove, passando sul mare ancora caldo, potrebbe acquistare nuova forza per poi scatenare tutta la sua potenza lungo i litorali ellenici e su Creta, ove sussiste già un'allerta massima per il rischio di imminenti alluvioni, raffiche violente ad oltre 160 km/h e onde altissime fino a 12 metri.

28 Settembre 2018

Fonte: qui

Uragano Medicane più forte del previsto, dopo Sud Italia, flagella ora la Grecia a 160km/h


Medicane visibile dal satellite
Medicane visibile dal satellite
Complici le infiltrazioni di aria fresca che giungono da nord-est a tutte le quote, a seguito dei contrasti con la superficie del mare caldissima ben 8 gradi sopra la media nel tratto tra mar Ionio e mar Egeo , si è formata una struttura ciclonica di particolare violenza che nella giornata di Sabato 29 Settembre ha assunto caratteristiche di uragano vero e proprio; sebbene i cicloni mediterranei in formazione tra il Mar Ionio e il Mar Egeo, spesso anche sfiorando la Calabria e la Sicilia, in passato abbiano già più volte raggiunto delle caratteristiche paragonabili ad una tempesta tropicale, questa volta siamo di fronte realmente e per la prima volta ad un uragano di categoria 1 o 2, con venti oltre i 160km/h: esso assume ora caratteristiche ancor più vistose con la presenza di un occhio ben visibile e attorno al quale i corpi nuvolosi ruotano in senso antiorario apportando precipitazioni di entità eccezionale. In gergo tecnico, volendo scomodare gli inglesi, tale fenomeno è chiamato "MEDICANE", dalla buffa unione delle parole MEDIterranean con hurriCANE ovvero Urgano del Mediterraneo, ma in sostanza si tratta di un uragano.

In questi minuti l’Uragano Medicane, il più forte della Storia del Mediterraneo da quando sì raccolgono i dati, dopo aver sfiorato le coste ioniche di Sicilia e Calabria creando onde impressionanti a Catania ed inquietanti effetti tsunami a Marzameni(SR), ha puntato verso la Grecia aumentando di intensità con raffiche di vento fino a 160km/h ed ora sta flagellando le isole elleniche, Peloponneso fino ad Atene.
Fonte: qui

SCOSSA DI MAGNITUDO 4.2 REGISTRATA NEL SUD DELLA CALABRIA: L’EPICENTRO IN PROVINCIA DI REGGIO, TRA I COMUNI DI PALMA, BAGNARA E SCILLA


Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è avvenuta a largo della costa calabra sud occidentale (di fronte Palmi) a 11 km di profondità. La scossa, alle 7.24, è stata avvertita anche nel Messinese.

La scossa - secondo quanto riferisce l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in un tweet - è stata registrata nel sud della Calabria, in un'area compresa tra Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
terremoto calabriaTERREMOTO CALABRIA

Dalle verifiche effettuate, l'evento - con epicentro localizzato tra i comuni di Palmi, Bagnara Calabra, Seminara e Scilla in provincia di Reggio Calabria - risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati al momento danni a persone e cose.

28 Settembre 2018

Fonte: qui

DI MAIO E SALVINI HANNO SCELTO LA GUERRA CON L’EUROPA E CON I MERCATI: UNA MANOVRA CON DEFICIT AL 2,4%

IL CEDIMENTO DI TRIA, SEMPRE IN CONTATTO CON DRAGHI E MATTARELLA, POTREBBE NON ESSERE UNA PROVA DI DEBOLEZZA: QUALCUNO "VUOLE" CHE SI SCATENINO I MERCATI E LE AGENZIE DI RATING PER TOGLIERSI DEFINITIVAMENTE DALLE PALLE IL GOVERNO GIALLO-VERDE?

COSA ACCADRÀ QUANDO A NOVEMBRE LA COMMISSIONE EUROPEA BOCCERÀ LA MANOVRA ITALIANA IN APERTA VIOLAZIONE DELLE REGOLE(QUALI??? VISTO CHE OGNI PAESE FA COME CAZZO GLI PARE ... BAH!!!) E APRIRÀ SUBITO UNA PROCEDURA PER DEFICIT ECCESSIVO, COMPIENDO UN GESTO SENZA PRECEDENTI VERSO UN PAESE DELL'AREA EURO? 

UNO SCHIAFFO A EUROPA E COLLE
Estratto dell’articolo di Adalberto Signore per “il Giornale”

Giorno dopo giorno, la trincea nella quale si è barricato Giovanni Tria diventa sempre più la metafora del governo M5s-Lega. […] Ancora una volta, però, il governo guidato da Giuseppe Conte è a suo modo un unicum, perché il fuoco di sbarramento che si è concentrato negli ultimi giorni sul titolare dell' Economia e sui tecnici di via XX Settembre è forse senza precedenti.
giovanni tria 5GIOVANNI TRIA 

[…] la guerra del deficit è andata in scena fino all' ultimo minuto utile e si è conclusa con la resa incondizionata di Tria. […] se nella nota di aggiornamento al Def si dovesse sforare il 2% del rapporto deficit-Pil si metterebbero sì le basi per una manovra espansiva ma si aprirebbero anche scenari imprevedibili. Non solo rispetto all' Ue, ma verso i mercati che già oggi(ieri per chi legge) Borsa di Milano e spread tra Btp e Bund diranno la loro.

[…] il ministro dell' Economia è costretto a capitolare. […] solo nelle prossime ore capiremo se la sua è una resa completa o se […] deciderà di farsi da parte. Uno scenario sul quale hanno forse fatto un pensiero anche Di Maio e Salvini, visto che […] Paolo Savona ha partecipato a tutte le riunioni chiave sul Def, quasi a candidarsi a quella poltrona che M5s e Lega hanno sempre voluto per lui. L'altro sconfitto non può che essere il Quirinale […]
TRIA BY VAUROTRIA BY VAURO

MA IL DIKTAT DELLA UE SUL 2% ORA METTE A RISCHIO IL PAESE
Adalberto Signore per “il Giornale”

Oltre la soglia che gli analisti (quindi banche di affari e agenzie di rating) consideravano tollerabile. Molto più in là rispetto alla trincea dell'1,9% fissata dal ministro dell'Economia, che fino a ieri pomeriggio sembrava inviolabile. Il 2,4%, supera ampiamente il tetto massimo concesso dall' Europa.

matteo salvini luigi di maioMATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO
Giovanni Tria ha lavorato alle cifre fino all' ultimo. Non ha partecipato al primo vertice di maggioranza per lavorare sulle cifre della nota di aggiornamento del Def e poi ha fatto recapitare a Luigi Di Maio e Matteo Salvini un' offerta generosa: deficit al 2,1% del Pil. Proposta respinta già al termine della primo incontro dai leader di M5S e Lega. Erano circa otto miliardi in più rispetto a quanto il ministro aveva concesso nei giorni scorsi.

Molto, ma non abbastanza da finanziare tutte le misure care ai due partiti di maggioranza. Coperto il reddito di cittadinanza, fuori la riforma delle pensioni che cancella la Legge Fornero e introduce quota 100. Per le pensioni il ministro ha dato solo 2,5 miliardi.

giovanni tria 4GIOVANNI TRIA 4
I leader M5S e Lega si sono impuntati sul 2,4%. In sostanza nella maggioranza è passata la linea dei pentastellati annunciata mercoledì da Di Maio. Fino a ieri sera, anche Tria è rimasto fermo sull' ultima offerta. Poi le voci su un nuovo accordo sul 2,4%, filtrate direttamente da Palazzo Chigi. Dieci miliardi per il reddito di cittadinanza, secondo Di Maio e, addirittura, 1,5 miliardi per i truffati dalle banche (erano 500 milioni fino a ieri).

Percentuale ad alto rischio, è il ragionamento che ieri circolava al ministero dell' Economia. Se i mercati possono in qualche modo incassare il 2%, il rating delle principali agenzie non potrà non tenere conto del fatto che il governo italiano finanzierà la manovra quasi solo con il deficit.

salvini mattarellaSALVINI MATTARELLA
Poi c'è il giudizio dell'Europa. Ieri da Bruxelles è arrivato un messaggio chiaro: se il deficit nominale che il governo metterà nella nota di aggiornamento del Def dovesse superare la soglia del 2%, la legge di Bilancio sarà bocciata. La soglia europea sarebbe in realtà l' 1,6%, compresi tutti i margini di flessibilità concedibili. Ma la Commissione europea è disposto a riconoscere all' Italia un altro sconto. Ma non oltre il 2%.

Anche perché l'Italia è già in mora per non avere rispettato la riduzione del debito prevista dalle regole Ue. Con lo sforamento sul deficit verrebbero meno le circostanze attenuanti. L' Italia quindi rischia che l' Europa respinga preventivamente la legge di Bilancio e avvii una procedura di infrazione sul debito.
DELVOX TRIA SALVINI DI MAIODELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

Nel testo del Def portato dal ministro Tria al vertice - una bozza circolata che ieri sera il governo ha precisato essere superata, ma che in realtà anticipa la gran parte del testo finale - si sottolinea «l'importanza fondamentale» della riduzione del debito. La bozza già conteneva tutte le riforme annunciate in questi giorni dal governo. Il reddito di cittadinanza e anche le pensioni di cittadinanza a 780 mensili. Per finanziare il reddito di cittadinanza si prevede anche l' abolizione del Cnel e la riduzione del numero dei parlamentari.

C' è anche un corposo capitolo pensioni, con quota 100 e addirittura la possibilità di ritirarsi dal lavoro dopo 41 anni di contribuzione a prescindere dall' età. Misura molto costosa che sembrava essere tramontata. Poi la riforma fiscale, con l' aliquota al 15% per «un milione» di partite Iva, secondo Salvini. Per le misure bisognerà in realtà aspettare la legge di Bilancio vera e propria. Ue permettendo.
MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI

"NON MI DIMETTO PER IL BENE DELLA PATRIA" LA SCELTA DI TRIA SOLLECITATA DA MATTARELLA

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera e Ugo Magri per “la Stampa”

[…] Giovanni Tria non si dimette[…]: «Non mi dimetto per il bene della nazione. Se me ne fossi andato le conseguenze sui mercati sarebbero state superiori a quelle che deriveranno dall' aumento del deficit. Il Paese sarebbe precipitato nel caos»: così dirà nella notte ai collaboratori di via XX settembre. Tria ha fatto sue le preoccupazioni del presidente della Repubblica, il quale ha contatti frequenti e privilegiati con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e Mario Draghi.
MattarellaMATTARELLA

[…] Di Maio e Salvini sono convinti che gli investitori abbiano già scontato un deficit attorno al 2,4 per cento, e dunque lo spread non schizzerà all' insù. […] Ma se anche l' aumento nei primi giorni fosse contenuto, cosa accadrà quando a novembre la Commissione europea boccerà la manovra italiana in aperta violazione delle regole, compiendo un gesto senza precedenti verso un Paese dell' area euro? Fino al due per cento lo staff di Tria al Tesoro sperava che Bruxelles ci avrebbe graziato. Con questi numeri non solo boccerà la manovra, probabilmente aprirà subito una procedura per deficit eccessivo: non a primavera, entro due mesi. […] Fino al 31 dicembre l' Italia può ancora contare sull'ampio ombrello protettivo della Banca centrale europea. Ma cosa accadrà dopo?

Fonte: qui

BORSA: MILANO SOTTO PRESSIONE, -2,5%
 (ANSA) - Piazza Affari dopo l'avvio pesantissimo(ieri mattina) per ora non riesce a contenere le perdite: in un clima molto nervoso l'indice Ftse Mib cede il 2,5% sotto i 21mila punti, con Banco Bpm in ribasso del 7%, Bper, Unicredit, Intesa, Ubi, Poste e Mps in calo di oltre il 5%. In asta di volatilità Carige. Il tonfo di Milano si ripercuote sull'Europa: Madrid perde l'1%, Francoforte lo 0,7% nonostante il dato di riduzione della disoccupazione, Parigi lo 0,4% mentre Londra si muove sulla parità sostenuta dalle materie prime.


GARAVAGLIA, SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA A 24 MATTINO SU RADIO 24: “CI ASPETTIAMO LA BOCCIATURA DA BRUXELLES”- “ALL' 1.6 IL GOVERNO SAREBBE CADUTO” -  “SE SBAGLIAMO CAMBIEREMO REGISTRO” - “DEFICIT AL 2,4? SIAMO STATI RAGIONEVOLI, LA FRANCIA VA MOLTO OLTRE” - “AL MEF I TECNICI SONO DI ALTISSIMA QUALITÀ CI AIUTERANNO CON LA MANOVRA”

Da ''Radio 24''
di maio festeggia per il defDI MAIO FESTEGGIA PER IL DEF

GARAVAGLIA, SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA A 24 MATTINO SU RADIO 24: “CI ASPETTIAMO LA BOCCIATURA DA BRUXELLES”
“E’ scontato che ci sarà una bocciatura della manovra da parte di Bruxelles” . Lo dice il sottosegretario all'economia Massimo Garavaglia a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24 e spiega “E’ nelle regole, perché abbiamo fatto uno spostamento rispetto al percorso. Ci metteremo a discutere, non si può bocciare solo l’Italia!”

GARAVAGLIA, SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA A 24 MATTINO SU RADIO 24: “ALL' 1.6 IL GOVERNO SAREBBE CADUTO”
“Con 1.6% il governo finiva e si andava al voto, e allora avremmo rischiato davvero sui mercati” e aggiunge “ I mercati temevano che facessimo come la Spagna e la Francia il 2.8% e i vicepremier si sono impegnati per non sforare ulteriormente in Parlamento”.

DI MAIO FESTEGGIA IL DEFDI MAIO FESTEGGIA IL DEF
GARAVAGLIA, SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA A 24 MATTINO SU RADIO 24: “SE SBAGLIAMO CAMBIEREMO REGISTRO”
“La politica passata ci ha portato al crollo del PIL adesso proviamo a cambiare politica e se sbagliamo cambieremo registro! La certezza è che continuando così andavamo a sbattere e i numeri lo dimostrano ”

GARAVAGLIA, SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA A 24 MATTINO SU RADIO 24: “DEFICIT AL 2,4? SIAMO STATI RAGIONEVOLI, LA FRANCIA VA MOLTO OLTRE”
garavagliaGARAVAGLIA
“Consapevoli di avere un debito pubblico più grande rispetto alla Francia ci siamo tenuti un margine di sicurezza, questo è un atteggiamento saggio e ragionevole”. E su una possibile bocciatura da Bruxelles sulla manovra, risponde ironico: “Bocciamo solo l’Italia e tutto il resto del mondo va bene?”

GARAVAGLIA, SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA A 24 MATTINO SU RADIO 24: “AL MEF I TECNICI SONO DI ALTISSIMA QUALITÀ CI AIUTERANNO CON LA MANOVRA”
MASSIMO GARAVAGLIAMASSIMO GARAVAGLIA
“I tecnici del Mef sono di altissima qualità e oltretutto li conosco da anni. Ho la massima stima”. E sul deficit al 2,4% il lavoro dei tecnici sarà: “al servizio della nazione, seguendo quelli che sono gli input, ci aiuteranno, al meglio, a portarli avanti”

Fonte: qui

28 SeTTEMBRE 2018 - “I MERCATI SE NE FARANNO UNA RAGIONE” 

SALVINI: “LA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF E’ UN PASSO VERSO LA CIVILTÀ” 

DI MAIO: “NON VOGLIAMO ANDARE ALLO SCONTRO CON UE. ORA PARTE L'INTERLOCUZIONE CON L'EUROPA E CON I GRANDI INVESTITORI PRIVATI” 

LA CONCITATA TELEFONATA DI MATTARELLA A TRIA PER EVITARE LE DIMISSIONI

IL QUIRINALE E QUELLE TELEFONATE PER EVITARE LE DIMISSIONI DEL TECNICO
Marzio Breda per “il Corriere della Sera”

TRIA BY VAUROTRIA BY VAURO
«Quante situazioni difficili abbiamo visto, noi che abbiamo i capelli bianchi Per ora, dunque, aspettiamo i numeretti». Ecco la formula con cui al Quirinale sdrammatizzavano, ieri pomeriggio, il passaggio cruciale di questa fase critica per il governo. […] Il presidente della Repubblica, che fin dall'inizio di questa partita si è speso per un compromesso in grado di tenere insieme il più possibile l' equilibrio dei conti (compatibilmente con le regole Ue) e le iniziative sulle quali spingono i partner della maggioranza.

giovanni tria 5GIOVANNI TRIA 5
[…] Sergio Mattarella, nel ruolo di «calmieratore» della crisi, voleva soprattutto che fossero evitati strappi con il ministro dell' Economia, dove la parola strappi sta per dimissioni, ovviamente. Ci sono stati momenti molto duri per Tria, assediato in via XX Settembre con i suoi tecnici.

[…] Probabile che Mattarella abbia qualche giorno temuto che a Tria saltassero i nervi e che cedesse le armi. Fonti parlamentari dicono che questo stesse per accadere ieri e raccontano di una concitata catena di telefonate tra il ministro e il Colle. Manca qualsiasi conferma. […]

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINILUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI
Tra un po' di tempo forse sapremo com' è andata sul serio ieri. Conta l' esempio che questa faccenda ci dà della travagliatissima stagione che Mattarella deve affrontare. Con l' attenzione alla tenuta dei conti pubblici (che gli compete per dovere d' ufficio), unita alle polemiche per la nomina del suo vice al Csm e al calvario dei primi decreti-bandiera dell' esecutivo.

MANOVRA: SALVINI, MERCATI SE NE FARANNO UNA RAGIONE
(ANSA) - La nota di aggiornamento al Def è "un passo verso la civiltà" secondo il vicepremier Matteo Salvini secondo il quale "i mercati se ne faranno una ragione". Così ha detto al suo arrivo al comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza a Milano.
conte di maio salviniCONTE DI MAIO SALVINI

DI MAIO, NON VOGLIAMO ANDARE ALLO SCONTRO CON UE
(ANSA) - "Ora parte l'interlocuzione con l'Ue e con i grandi investitori privati e non abbiamo intenzione di andare allo scontro". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio parlando a un convegno della decisione di portare il deficit/pil al 2,4%.

Fonte: qui


FANCULO ALLO SPREAD? IL DIFFERENZIALE SCHIZZA OLTRE I 280 PUNTI, MA DI MAIO, SALVINI E BORGHI REAGISCONO COMPATTI. LUIGINO: ''NON MI PREOCCUPA, SPIEGHEREMO CHE CI SONO 15 MILIARDI DI INVESTIMENTI''. IL LEGHISTA: ''SE BRUXELLES BOCCIA LA MANOVRA, NOI TIRIAMO AVANTI'' 

SOSTEGNO DA SINISTRA CON FASSINA: ''TORNA IL PRIMATO DELLA POLITICA SULL'ECONOMIA'' MA PURE DA BOCCIA (CONFINDUSTRIA): ''NERVOSISMO DEI MERCATI ECCESSIVO, IL GOVERNO SPIEGHI GLI EFFETTI SULL'ECONOMIA REALE''

SPREAD BTP-BUND SFONDA 280 PUNTI BASE
 (ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund sfonda la soglia dei 280 punti base, a 281, sugli schermi Bloomberg. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,24%.

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINILUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI
SPREAD TITOLI A 2 ANNI ITALIA-GERMANIA VOLA A 162
 (ANSA) - Lo spread tra i titoli a due anni di Italia e Germania vola a 162 punti base dai 126 della chiusura di ieri. Il rendimento del Btp a due anni è all'1,08%.

DI MAIO, NON PREOCCUPATO DA SPREAD E BORSA
 (ANSA) - "Non sono preoccupato perché nei prossimi giorni vogliamo incontrare tutti i soggetti pubblici e privati che rappresentano la realtà del mercato e ribadire che nel 2,4%" ci sono anche "15 miliardi di euro di investimenti, è il più grande piano di investimenti mai fatto in Italia". Così il vicepremier Luigi Di Maio ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se fosse preoccupato per l'andamento della Borsa e dello spesa e all'indomani del varo della nota di aggiornamento del Def.
conte e triaCONTE E TRIA

MANOVRA:SALVINI,SE BRUXELLES LA BOCCIA TIRIAMO AVANTI
 (ANSA) - Se Bruxelles boccia la manovra "noi tiriamo avanti". Lo ha detto il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto se teme il giudizio dell'Europa sulla manovra. "Pensiamo di lavorare bene per la crescita del Paese, per ridare fiducia, speranza, energia e lavoro - ha concluso - quindi sono felice di quello che abbiamo fatto in questi quattro mesi e di quello che faremo nei prossimi quattro anni".

MANOVRA: FASSINA, DEFICIT A 2,4% OBIETTIVO NECESSARIO
stefano fassina saluta paolo savonaSTEFANO FASSINA SALUTA PAOLO SAVONA
 (ANSA) - "L'obiettivo di deficit al 2,4% del Pil per il triennio 2019-2021 è necessario e coraggioso, quindi pericoloso, come evidenzia la prevedibile e prevista agitazione dei mercati. I grandi interessi interni e esterni colpiti reagiscono". Così, Stefano Fassina, Liberi e Uguali, in un intervento su Huffington Post. "Si apre un'inedita partita. Finalmente, ritorna il primato della politica sull'economia, condizione necessaria, ahimè non sufficiente dati i rapporti di forza, al primato della sovranità costituzionale. La cosiddetta sinistra da che parte sta? Continua ad affidarsi al "Generale Spread" per miopi illusioni elettorali? Insiste a stare dalla parte degli interessi più forti? Torniamo dalla parte del lavoro e dell'Italia", chiude il suo post Fassina.
VINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIAVINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIA

MANOVRA: BOCCIA, ECCESSIVO NERVOSISMO SUI MERCATI
 (ANSA) - "Mi sembra un nervosismo eccessivo, sarebbe opportuno che il governo facesse comprendere l'analisi di impatto di questa manovra, cioè gli effetti sull'economia reale". Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, commenta le tensioni sui mercati, con la Borsa di Milano a picco e lo spread oltre i 270 punti.

Interpellato sulle indiscrezioni relative alle dimissioni del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, Boccia risponde: ci mancava solo che Tria si dimettesse e oggi lo spread sarebbe aumentato ancora di più. Il senso di responsabilità del ministro mi sembra elevato. C'è una dimensione di senso di responsabilità che dobbiamo avere verso il paese, speriamo che riguardi tutti e non solo una parte".

MANOVRA: BORGHI,SEGNALE CHIARO SENZA ESSERE OSTAGGI SPREAD
 (ANSA) - "La verità è che siamo ormai tra gli ultimi Paesi al mondo per tassi di crescita, mentre tutti quelli che hanno adottato politiche espansive hanno ottenuto uno sviluppo dell' economia. L'obiettivo è presentare un Def rispettoso di ciò che abbiamo promesso di fare, aggiungerei che le cifre di quel documento non sono scritte sulla pietra. Dobbiamo dare un segnale chiaro e dare corpo alle misure annunciate, senza essere ostaggi dello spread". Così il parlamentare della Lega Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio alla Camera, in un'intervista al Corriere della Sera.

giovanni tria e claudio borghiGIOVANNI TRIA E CLAUDIO BORGHI
Borghi si dice in disaccordo con il presidente della Bce Mario Draghi, secondo cui le dichiarazioni estive della maggioranza hanno fatto male: "A fare male sono state le dichiarazioni e gli annunci di Draghi, che comunicava la riduzione degli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce". Il deficit al 2,4% non impone al ministro Tria di dimettersi, "io credo possa uscirne benissimo: Tria è un tecnico e come tale, una volta ottenuta un'autorizzazione politica a procedere, si troverà nella condizione di lavorare meglio. Realizzando in modo più agevole le misure che sono indicate nel nostro contratto di governo", dichiara Borghi.

In merito alla flat tax, "abbiamo sempre detto che la semplificazione fiscale richiede più tempo, e che per il momento riguarderà solo le partite Iva. Speriamo che i nostri elettori capiscano che per rivedere l'intero attuale sistema di tassazione occorre pazientare un po'", conclude Borghi.

Fonte: qui


“LO STATUS SPAZZATURA DELL’ITALIA NON È PIÙ LONTANO” 

RASSEGNA DEI GIORNALI TEDESCHI DOPO LA MANOVRA GIALLOVERDE. “HANDELSBLATT”: “NON PENSANO ALL’ECONOMIA E ALLA REAZIONE DEI MERCATI, MA SOLO AGLI ELETTORI” 

LA “SUDDEUTSCHE ZEITUNG” NON RESISTE E USA LA SOLITA METAFORA SUL CIBO: “UN MENÙ DI COSTOSE GHIOTTONERIE” 

LO “SPIEGEL”? “PIANIFICANO UN’ORGIA DI SPESA”

PERCHE' I TEDESCHI NON GUARDANO A CASA LORO E NEI LORO CESSI BANCARI E LORO DERIVATI(CONTRATTI - DB)?

Pierluigi Mennitti per www.startmag.it

HANDELSBLATT CONTRO LA MANOVRA ITALIANAHANDELSBLATT CONTRO LA MANOVRA ITALIANA
“L’Italia vuole fare nuovi debiti”. È questa la reazione univoca dei quotidiani tedeschi all’indomani della decisione del governo italiano di alzare l’asticella del deficit fino al 2,4% del Pil per tre anni.

Analisi e commenti largamente pessimistici, come prevedibile, nei quali si evidenzia come nel braccio di ferro protrattosi ieri fino a tarda serata i leader dei partiti populisti siano riusciti a imporre le proprie idee al ministro tecnico Tria.

“Una doppia sconfitta”, scrive l’Handelsblatt, che nell’edizione online di questa mattina aggiunge una valutazione molto dura alle notizie di cronaca comparse sul cartaceo: “Lo status spazzatura dell’Italia non è più lontano”.

DI MAIO SALVINIDI MAIO SALVINI
È il giudizio più duro tra quelli apparsi finora, e non è un caso che arrivi dal quotidiano economico-finanziario, da sempre sensibile agli umori del mondo imprenditoriale e finanziario tedesco: “Politica di spesa contro consolidamento del bilancio”, commenta Regina Krieger, “entrambi gli esponenti populisti non pensano all’economia e alla reazione dei mercati, ma solo ai propri elettori”.

DI MAIO FESTEGGIA IL DEFDI MAIO FESTEGGIA IL DEF
Il contenuto del Def costituisce una “doppia sconfitta”, prosegue l’Handelsblatt. La prima è “per la posizione ragionevole del moderato e apartitico ministro dell’Economia e Finanze Giovanni Tria, che aveva sempre sottolineato come l’Italia si sarebbe attenuta alle direttive di Bruxelles agli stati membri e non avrebbe perso di vista l’obbligo di diminuire il debito pubblico”. La seconda sconfitta è dell’Ue: Bruxelles non può fare a meno di concedere a Roma un po’ di flessibilità, perché la sua economia è troppo grande per fallire e non sono mai state imposte sanzioni, e in più si approssimano elezioni in cui i partiti populisti, guidati dall’Italia, possono stravolgere completamente il panorama politico europeo. Politica ed economia si legano in una spirale pericolosa: “L’Italia è di nuovo candidata a ballare e il prossimo aumento delle spese potrebbe presto condurre a una nuova crisi del debito”, conclude l’Handelsblatt.

SPIEGEL CONTRO 'L'ORGIA DI SPESA ITALIANA'SPIEGEL CONTRO 'L'ORGIA DI SPESA ITALIANA'
La Süddeutsche Zeitung utilizza una metafora presa dalla ristorazione, che si applica perfettamente al cliché del buon cibo italiano: il governo propone un “menù di costose ghiottonerie”. Di Maio parla di numerini, ironizza il quotidiano bavarese ma, di fronte all’enormità dei soldi che sarebbero stati necessari per esaudire tutte le promesse elettorali, i partiti hanno gareggiato per ritagliarsi più margini possibili per finanziarle almeno in parte: i numerini di Di Maio significano almeno tra i 20 e i 30 miliardi in deficit. Alla fine saranno 27,2. Il punto è: “Bruxelles lo permetterà? E come reagiranno i mercati, dopo che alcuni investitori internazionali si sono già ritirati dal paese?”. L’Handelsblatt segue l’andamento di borsa in diretta sul suo sito ed evidenzia i numeri rossi della Borsa di Milano e delle banche italiane, “i cui portafogli sono pieni di titoli di stato italiani, finiti sotto pressione”.

SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZASALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA
Sulla quota del 2,4% di deficit del Pil si incrociano le valutazioni degli esperti. Per la Süddeutsche le pressioni dei due partiti sul ministro Tria erano di diverso calibro: la Lega immaginava un 2%, già lontano dall’1,6% fissato da Tria, ma era un livello “con il quale gli investitori avrebbero potuto convivere”. È stata “l’insistenza dei 5 Stelle a far salire l’asticella fino al 2,4%”: ora il Def italiano è destinato a gravare sull’euro”, conclude la Süddeutsche.

La Frankfurter Allgemeine Zeitung ha aggiornato sul sito le notizie ancora dubbiose apparse sul cartaceo (colpa della tradizionale chiusura anticipata dei quotidiani tedeschi rispetto a quelli italiani), notando come il duello fra i ministri ancora raccontato la sera prima si sia poi risolto a favore dei due vice premier: “Tria non è riuscito a imporsi ma la discussione non è chiusa, a metà ottobre il governo presenterà i dettagli del Def e la discussione nei due rami del parlamento si concluderà solo a Natale”.

HANDELSBLATT - COPERTINA CONTRO L ITALIA - CIAO BELLAHANDELSBLATT - COPERTINA CONTRO L'ITALIA - CIAO BELLA
La scelta di Roma non piace neppure alla stampa più dichiaratamente di sinistra. Lo Spiegel illustra l’aumento del debito contenuto del Def sottolineando subito che “l’Italia è indebitata come nessun altro paese e le promesse elettorali avevano già seminato nervosismo tra i mercati”.

Il settimanale mette in fila tre numeri sui debiti: il 133% dell’Italia, il 68% della Germania e il 98% della Francia. Quest’ultimo dato – fa notare Tobias Piller sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung – è il motivo per cui il confronto fatto da Di Maio con la manovra annunciata da Macron di aumentare il deficit di Parigi al 2,8% non è proponibile: il peso dei debiti è diverso, “la Francia non può essere un esempio per l’Italia”, anche se per i politici a Roma è facile controbattere che in passato la Francia ha oltrepassato la soglia del 3%. Dal punto di vista tedesco, ogni deroga resta sempre un cattivo esempio.

TRIA BY VAUROTRIA BY VAURO



Bisognerà forse attendere qualche giorno perché in Germania si passi dalle reazioni della stampa a quelle dei politici. Le turbolenze che hanno coinvolto Merkel e il governo nei giorni scorsi mantengono la concentrazione sui fatti interni, mentre cresce la tensione per il voto di metà ottobre in Baviera, che si preannuncia foriero di brutte sorprese per gli alleati bavaresi della cancelliera. Gli osservatori inoltre ritengono che Berlino lascerà più a Bruxelles e alla Commissione europea il compito di provare a sbrogliare il caso italiano: alla vigilia di un delicato voto europeo potrebbe non essere utile aprire un conflitto plateale con quello che in Germania viene definito “un governo populista”.



Fonte: qui


IL VENERDÌ NERO DELLA 'MANOVRA DEL POPOLO' SI CHIUDE CON 22 MILIARDI BRUCIATI A PIAZZA AFFARI (-3,5%) E UNO SPREAD A 267. PIÙ BASSO DEL PICCO DI 281 TOCCATO IN GIORNATA, MA 30 PUNTI BASE SOPRA ALLA CHIUSURA DI IERI 

CONFINDUSTRIA E SINDACATI IN REALTÀ SONO CAUTI: ''NON BISOGNA SBAGLIARE LE MISURE'', E CALENDA ATTACCA GLI INDUSTRIALI

BORSA: PER MILANO VENERDÌ NERO, SOTTO PRESSIONE BANCHE
DI MAIO SALVINIDI MAIO SALVINI
 (ANSA) - Venerdì nero per Piazza Affari con il mercato che mal digerisce la nota di aggiornamento al Def che prevede per i prossimi 3 anni un deficit-pil al 2,4%. A fine giornata è profondo rosso per tutto il listino con il Ftse Mib che lascia sul terreno il 3,72% a 20.711 punti. Il Ftse All Share, l'indice che rappresenta tutte le azioni del listino milanese, perde il 3,51%, mandando in fumo oltre 22 miliardi di euro di capitalizzazione.

Sotto tiro finiscono i bancari con perdite da capogiro comprese tra il 9,43% di Banco Bpm e il 6,73% di Unicredit. Non sono da meno le vendite sulle aziende che hanno una partecipazione pubblica. Tra le più bersagliate Poste (-4,28%) che si riavvicina ai valori della quotazione. Tra le altre Snam e Tim perdono il 4%, Leonardo il 3,5% Terna il 3,04%, Eni l'1,51%. L'unica che tiene è Saipem (+0,68%). Lo spread tra il Btp e il Bund chiude in rialzo a 267 punti base da 235 punti, col tasso sul decennale al 3,13%.


INDUSTRIA-SINDACATI CAUTI, ORA NON SBAGLIARE MISURE
DI MAIO SPREADDI MAIO SPREAD
 (ANSA) - Più che tenuta dei conti pubblici e sfiducia dei mercati, con lo spread che sale e Piazza Affari che crolla, a preoccupare via dell'Astronomia è che la mossa di alzare il deficit al 2,4% possa essere poi giocata male dal Governo. Confindustria teme che possa far "danni" invece di investire le maggiori risorse disponibili per le priorità: crescita e lavoro. Così è cauto il leader degli industriali, Vincenzo Boccia: nessun grido d'allarme sul deficit, parla anzi di "nervosismo eccessivo" dei mercati;

E chiarisce: "Si può fare più debito pubblico" ma "lo sforamento del deficit nella 'Manovra del popolo' porterà più crescita e lavoro? Questa è la vera domanda. Perché il problema non è soltanto più debito o meno debito, ma come lo usiamo". Va dimostrato anche all'Europa che non sarà solo "spesa ordinaria e spreco". Già ieri, prima del varo del Def in Consiglio dei Ministri, il presidente di Confindustria aveva anticipato la sua linea: al Governo "auguro di non fare danni e di investire sulla crescita".
DI MAIO FESTEGGIA IL DEFDI MAIO FESTEGGIA IL DEF

Ed è un approccio in sintonia con la linea di Cgil, Cisl e Uil. Questo non vuol dire che agli industriali sia piaciuta la scena dei festeggiamenti dal balcone di Palazzo Chigi: non si festeggia per il via libera all'aumento del deficit ma, fatta questa scelta - è il senso del clima in via dell'Astronomia -, ci sarà da festeggiare solo se e quando si tradurrà in misure efficaci e quindi nei risultati di cui il Paese ha bisogno: crescita e lavoro".

E' duro l'ex ministro Carlo Calenda che conosce bene Confindustria per aver lavorato in via dell'Astronomia al fianco di Luca Cordero di Montezemolo, e che dopo aver già parlato di "voce flebile" e "mancanza di coraggio" aggiunge: "Il giorno in cui la Borsa è in caduta libera e lo spread schizza Confindustria critica il nervosismo dei mercati e finge di non conoscere i contenuti del Def pur di non prendere posizione sul Governo. Mai vista una debolezza così. Gli imprenditori italiani meritano di meglio".
luigi abete vincenzo bocciaLUIGI ABETE VINCENZO BOCCIA

Anche dal fronte sindacale l'attenzione si è già spostata dal Def alla Legge di Bilancio: "Le scelte di sforamento del rapporto deficit/pil devono rispondere alle necessità del Paese e non al mero consenso elettorale, come la flat tax", avverte la Cgil, che chiede "un confronto urgente" con i sindacati. Per la leader della Cisl, Annamaria Furlan, "pochi decimali in più o in meno servono se fanno ripartire il Pil e cioè la crescita e di conseguenza l'occupazione". E la Uil, con il segretario generale Carmelo Barbagallo, chiede misure "per ridurre le tasse sul lavoro e sulle pensioni, per fare investimenti e per discutere di assistenza e previdenza".

Fonte: qui