9 dicembre forconi: 09/07/17

giovedì 7 settembre 2017

IL CANCRO NASCE A TAVOLA - PIÙ DI UN TERZO DEI TUMORI È LEGATO ALLA CATTIVA ALIMENTAZIONE

TROPPA CARNE, ZUCCHERI E CONSERVANTI. E LA SERA MEGLIO SALTARE LA CENA 
UN ALTRO ERRORE È L’ORARIO CON CUI ASSUMIAMO GLI ZUCCHERI: PRIMA SI ASSUMEVANO A COLAZIONE E A PRANZO, OGGI SI CONSUMANO SOPRATTUTTO NELLA SECONDA PARTE DELLA GIORNATA

Antonio Moschetta, direttore scientifico dell’Istituto oncologico di Bari: “Tocca recuperare gli alimenti tipici della dieta mediterranea. Un altro errore è l’orario con cui assumiamo gli zuccheri: prima si assumevano a colazione e a pranzo, oggi si consumano soprattutto nella seconda parte della giornata”

Valentina Arcovio per "Tutto Scienze-La Stampa" - articolo del 28 settembre 2016 

cinquemila passi al giorno bastanoCINQUEMILA PASSI AL GIORNO BASTANO
«Più di un terzo dei tumori nasce a tavola, ma con la giusta alimentazione possiamo prevenirli e aiutare il nostro corpo a combatterli». Parola di Antonio Moschetta, direttore scientifico dell'Istituto oncologico di Bari, che interverrà domani all'Università di Chieti in uno degli incontri organizzati dall'Airc - l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro - in occasione dell'annuale appuntamento con i «Giorni della Ricerca».

Professore, cosa c'entra l'alimentazione con la nascita di un tumore?
cinque porzioni di frutta o verdura al giornoCINQUE PORZIONI DI FRUTTA O VERDURA AL GIORNO
«Studi di nutrigenomica e nutrigenetica hanno evidenziato che la predisposizione dell'individuo a sviluppare una specifica patologia, come un tumore, non risiede solo nel corredo genetico, ma nell'abilità dei nutrienti assunti di "accendere" o "spegnere" geni specifici. In particolare le mutazioni del Dna responsabili dell'insorgenza di un tumore sono il più delle volte causate da un cancerogeno di origine alimentare che, a contatto con una cellula, ha la possibilità di mutarla.
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Questa cellula mutata può essere riconosciuta dall'organismo, che provvede ad eliminarla attraverso un meccanismo chiamato "morte cellulare programmata" o apoptosi. Abitudini alimentari errate possono compromettere questo meccanismo di difesa e impedire quindi il suicido della cellula malata che, invece, inizia a proliferare».
A questo punto il ruolo dell'alimentazione finisce?
«No. Sappiamo che le cellule tumorali sopravvivono senza ossigeno e sono in grado di produrre energia attraverso il glucosio, che è la loro benzina. Quindi, se riuscissimo a diminuire l'avidità per il glucosio della cellula tumorale, riducendo l'assunzione di zuccheri, e a riaccendere i cosiddetti "polmoni delle cellule", i mitocondri, la cellula potrebbe tornare a utilizzare l'ossigeno e a cambiare così il suo assetto metabolico. In questo modo si riattiverebbe il meccanismo di difesa dell'apoptosi e la cellula malata morirebbe».
le ricette anti cancroLE RICETTE ANTI CANCRO
Quali sono gli errori più comuni a tavola che possono influenzare la crescita di un tumore?
«In 30 anni il nostro stile di vita ci ha portato ad abbandonare gli alimenti tipici della dieta mediterranea, preferendo un tipo di dieta troppo raffinata, come cibi ricchi di zucchero e di conservanti. Un altro errore comune è l'orario con cui assumiamo gli zuccheri: prima si assumevano a colazione e a pranzo, mentre alla sera si cenava poco e ci si coricava presto, rispettando quindi i ritmi circadiani del metabolismo. Oggi gli orari dei pasti sono slittati, favorendo una maggiore assunzione di zuccheri nella seconda parte della giornata».

Che fine fanno questi pericolosi zuccheri?
«L'assunzione di zuccheri alla sera, quando la richiesta di glucosio da parte degli organi è fortemente ridotta, fa sì che i grassi si depositino nel fegato, generando il cosiddetto "fegato grasso", mentre alcuni di essi possono depositarsi nella zona addominale.
L'accumulo di grassi nella regione addominale genera la condizione alterata e patologica dell'adiposopatia, che sembra giocare un ruolo importante nell'istaurarsi dell'iperinsulinemia. Tutto questo fa sì che l'assetto metabolico venga compromesso, creando un ambiente fertile per il tumore».
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Ma si può distruggere la «casa» del tumore con il cibo?
«Per combattere l'infiammazione che caratterizza l'ambiente in cui si trovano le cellule tumorali si può ridurre drasticamente il consumo di proteine animali, cioè di carne, e privilegiare le proteine di origine vegetale, che aiutano a creare un ambiente antinfiammatorio».
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Quali sono gli alimenti anti-cancro per eccellenza?
«Quelli tipici della dieta mediterranea. Frutta e verdura, ad esempio, abbassano l'indice glicemico dall'organismo, riducendo il carburante di cui si nutrono le cellule tumorali: sono consigliati le crucifere (broccoli e rucola), i pomodori, le fragole, le arance. Inoltre, gli alimenti ricchi di antiossidanti - come il tè verde, lo zenzero, la curcuma - sono in grado di "detossificare", aiutandolo a disinnescare potenziali formazioni tumorali.
frutta anti cancroFRUTTA ANTI CANCRO
Oggi si sta lavorando per conoscere i meccanismi attraverso i quali gli alimenti e i composti in essi contenuti sono in grado di cambiarci dal profondo, modificando i nostri geni e rendendoci più forti o più vulnerabili. L'obiettivo è conoscere l'alimentazione giusta ad personam, che come per le terapie farmacologiche individualizzate si dimostrerà una strategia vincente. E' per questo che dobbiamo sostenere la ricerca attraverso la distribuzione dei fondi con merito e controllo della produttività, proprio come fa l'Airc, e i risultati degli ultimi 40 anni lo dimostrano, con l'aumento della cura dei tumori fino al 56% dei casi».

Fonte: qui
anticancroANTICANCRO

antitumoraliAntitumorali

ABBIAMO SCHERZATO: I VITALIZI SONO VIVI PIU’ CHE MAI

AL SENATO IL PD VUOLE SALVARSI L’ANIMA MODIFICANDO IL PROVVEDIMENTO E FARLO TORNARE ALLA CAMERA, COSI’ DA FARLO DECADERE PER LA FINE DELLA LEGISLTURA 

IL RICATTO DEL M5S: NIENTE TAGLIO DELLE PENSIONI AI PARLAMENTARI? NIENTE LEGGE ELETTORALE (PROPRIO QUELLO CHE VUOLE IL "PALLONARO")
Andrea Carugati per la Stampa

PROTESTE CONTRO IL VITALIZIOPROTESTE CONTRO IL VITALIZIO
Nessuno, ai piani alti del Pd in Senato, dirà mai che la legge sui vitalizi non deve essere approvata. L' idea che circola, al netto del fermo no di Ugo Sposetti, è modificarla a palazzo Madama, magari sulla scorta delle obiezioni di autorevoli costituzionalisti. E poi lasciare che si inabissi alla Camera per il game over della legislatura. L' ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali del Senato inizierà a lavorarci il 12 settembre.

ugo sposettiUGO SPOSETTI
Con grande probabilità sarà nominato relatore il presidente della commissione Salvo Torrisi, di Ap, che fu eletto presidente nell' aprile scorso con una santa alleanza di tutte le opposizioni contro il Pd. Una scelta che scatenò una durissima reazione dei dem, e che fu criticata anche da Angelino Alfano, che invitò invano il suo senatore alle dimissioni. Torrisi assicura che dirigerà i lavori «con imparzialità» e non entra nel merito della legge, ma è noto che Ap a luglio alla Camera ha votato contro denunciando «l'incostituzionalità» della norma.

di battistaDI BATTISTA
Dal 12 settembre partiranno le audizioni degli esperti in commissione: costituzionalisti e giuslavoristi cui sarà chiesto se vi siano profili di incostituzionalità nella norma che applica il taglio dei vitalizi retroattivamente agli ex parlamentari. Dubbi che il capogruppo Pd Luigi Zanda vuole spazzare via prima di ogni altra valutazione nel merito. Lo stesso giorno si riunirà la conferenza dei capigruppo del Senato che potrebbe decidere quando calendarizzare il provvedimento per l' Aula.
luigi zanda anna finocchiarioLUIGI ZANDA ANNA FINOCCHIARIO

Il 1 agosto il Pd votò contro la richiesta del M5S di una procedura d' urgenza. Ieri alla Camera i grillini hanno affermato che prima di poter collaborare sulla nuova legge elettorale il Pd deve dare un segnale approvando i vitalizi in Senato. «Se il Pd lo farà - è la sfida pentastellata - per noi sarà il segnale che può riuscire a gestire i franchi tiratori». Ma c' è di più. Durante il tour in Sicilia Alessandro Di Battista ha detto che «se bloccheranno i vitalizi siamo pronti a occupare le commissioni in Senato».
giuseppe tesauroGIUSEPPE TESAURO

Una minaccia che non spaventa i dem. Anche tra i meno ostili alla legge l' idea prevalente è che «occorre comunque fare le modifiche necessarie». «Non approveremo una legge pasticciata e scritta male», spiega un autorevole senatore Pd. «Vogliamo una legge non punitiva per la politica».

valerio onidaVALERIO ONIDA
Tra gli esperti ci sono state finora opinioni diverse: l' ex presidente della Consulta Giuseppe Tesauro è stato molto critico, sostenendo che «una legge non può intervenire in materie di competenza dei regolamenti parlamentari, perché altrimenti verrebbe violata l' indipendenza costituzionale garantita a ciascuna Camera».

Un altro ex presidente come Valerio Onida ha invece spiegato che «nessun diritto acquisito è intoccabile, purché si resti nei limiti della ragionevolezza». «Esamineremo il testo con attenzione», ribadisce Zanda. Consapevole che, se saltasse il principio di retroattività, la legge sarebbe svuotata di significato.

Fonte: qui

GINO STRADA - MICHELE SERRA: “CHIAMANDO SBIRRO MINNITI HA CERTIFICATO LA MORTE DELLA SINISTRA”

OPPURE HA SOLO MOSTRATO IL SUO VOLTO PIU’ SINCERO: QUELLO DI UN IRRIDICIBILE ANTAGONISTA RADICALE

1. L’AMACA
Michele Serra per la Repubblica

GINO STRADAGINO STRADA
Gino Strada che dà dello "sbirro" a Marco Minniti è la certificazione - ce ne fosse ancora bisogno - della morte della sinistra italiana. Scissa in due parti mai più unificabili: una virtuosa ma spocchiosa, l' altra realista ma compromessa. A segnare l' irreparabilità della situazione l' uso della parola "sbirro", che è del gergo malavitoso e curvaiolo, carica di un disprezzo (umano, politico) senza appello.

Non esiste più luogo di dibattito, tanto meno di riconciliazione, tra questi due stati d' animo. Nel Partito comunista convivevano gli stalinisti e i movimentisti alla Ingrao, gli statalisti e gli autonomisti (nella Democrazia cristiana Dossetti e Scelba, nella Chiesa i giovannei e i lefebvriani). Oggi è guerra per bande, odio libero di sprigionarsi, nessun contenitore è in grado di assorbire questi gas tossici.
marco minnitiMARCO MINNITI

Come quelli che conservano in casa certi semi perduti, e certe memorie consumate, mi rendo conto di vivere, e forse di sopravvivere, da ossimoro. Verso da secoli il mio otto per mille a Emergency ma non vorrei Gino Strada come ministro degli Interni (né Minniti a ricucire gli sbudellati di guerra). Sono sicuramente incoerente, ma nel mio cortile, forse solo nel mio cortile, la sinistra esiste ancora.


2. “MINNITI SBIRRO” L' ESTREMISMO (E L' AUTOGOL) DI GINO STRADA
Marco Imarisio per il Corriere della Sera

MARCO MINNITIMARCO MINNITI
Sbirro è un termine dispregiativo che indica i poliziotti. Gino Strada è una persona che fa un lavoro encomiabile. Al netto delle dispute ideologiche, questi due enunciati sono, o sarebbero, difficili da contestare. Due verità. Anche per questo è un vero peccato che il fondatore di Emergency abbia usato quel termine riferendosi alla formazione culturale del ministro dell' Interno Marco Minniti, per altro al termine della presentazione dell' ennesima buona iniziativa della sua associazione.

Non è la sua prima scivolata nell' estremismo verbale, caratteristica che in passato gli ha alienato la simpatia dovuta alla sua attività encomiabile. Questa volta è peggio, non solo perché dietro il ricorso a quell' aggettivo si intravedono tracce di una cultura dell' antagonismo radicale che ha fatto non pochi danni in epoche lontane e si spera irripetibili.

GINO STRADAGINO STRADA
Ognuno nel suo privato può coltivare ed esercitare il pregiudizio su chi la pensa diversamente da lui, sono problemi personali. Gino Strada dovrebbe però sapere, meglio di ogni altro perché anche Emergency è stata spesso al centro di attacchi violenti e ingiustificati, che le parole pesano ancora di più in un' epoca come questa, dove il disprezzo esibito, l' insulto becero da social sembra diventato ormai linguaggio corrente, approdo linguistico di certa politica e certi media.

Tanto più quando si parla di migranti, del loro dramma epocale diventato ormai materiale da curva Sud, da ultras di opposte fazioni. Non sono più solo parole. La forma è diventata sostanza, purtroppo. E bisogna farci attenzione, o almeno dovrebbe chi ricopre un ruolo pubblico, chi ha voce per manifestare il proprio dissenso.

STRADASTRADA
Non è un caso che quello «sbirri» abbia inghiottito e oscurato il resto del discorso di Strada, che comprendeva dure critiche all' operato del ministro dell' Interno. È ormai un effetto collaterale che va messo in conto, quando si scivola nell' estremismo dialettico. Non è certo questione di tutela della reputazione del ministro Minniti, che per altro di questi tempi può contare su legioni di elogiatori e sostenitori. Ma anche quello «sbirri» contribuisce a impedire una discussione decente e civile sulla questione più importante del nostro tempo. E invece ce ne sarebbe un gran bisogno.

Fonte: qui

ABBIAMO VISTO, SAPPIAMO E ADESSO RACCONTIAMO”: IN UN LIBRO TUTTI I SEGRETI DEL M5S

GRILLO ALL'INIZIO: “CASALEGGIO E’ PAZZO” - GIANROBERTO SUI PARLAMENTARI: “LORO SONO LI’ PER NOI, NON DEVONO FARE POLITICA, SONO SOLO UNO STRUMENTO. CHI NON CI STA, FUORI!”

LO SBIANCAMENTO DENTALE PER ANDARE IN TV, LO SBOTTO DI FICO (“SIAMO SOLO VENDITORI DI SLOGAN”) 

LA FIDANZATA DI DI MAIO: "LE ELEZIONI LE ABBIAMO PERSE PER IL LOOK LUGUBRE DI CASALEGGIO CON IL SUO CAPPELLINO" (CASALEGGIO ERA MALATO DI TUMORE, NDR) 

LA RAGGI COSTRUITA IN LABORATORIO - QUANDO BEPPE DICEVA: "A ME ROMA NON INTERESSA"

LE RIVELAZIONI DEI DUE EX CANESTRARI E BIONDO CHE FANNO TREMARE IL MOVIMENTO


Paolo Bracalini per il Giornale

GRILLOGRILLO
«Noi ci siamo stati. Abbiamo visto. Sappiamo. E, adesso, raccontiamo». A dieci anni esatti dal primo Vaffa Day arriva Supernova. Com' è stato ucciso il M5s, scritto dai due ex Nicola Biondo (già capo del' ufficio comunicazione M5S alla Camera) e Marco Canestrari (informatico, fino al 2010 dipendente della Casaleggio Associati). Un racconto, con testimonianze inedite, su come il M5s abbia «tradito uno per uno i suoi principi, trasformandosi in un partito taxi, uno strumento per la carriera personale, nel massimo dell' autoritarismo possibile» per fondare «una nuova leadership che mandi in soffitta i fondatori Grillo e Casaleggio». Un viaggio «nella casta degli anticasta che potrebbe governare l' Italia tra pochi mesi». Ecco alcune chicche dal libro.
LIBRO DI NICOLA BIONDO E MARCO CANESTRARILIBRO DI NICOLA BIONDO E MARCO CANESTRARI

GIANROBERTO È PAZZO All' inizio, Grillo inviava i testi via fax alla Casaleggio e lì venivano corretti e pubblicati. Presto però il guru prende in mano il blog e «diventa l' ideatore di quasi tutte le campagne proposte da Grillo». Di lui il comico dice a Canestrari: «È pazzo! È completamente pazzo!».

«IO SONO COME LICIO GELLI E CUCCIA» La frase di Gianroberto Casaleggio quando, nel 2007, cura la comunicazione dell' Idv di Antonio Di Pietro. «Io sono come un Licio Gelli buono, ma riservato come Cuccia. Se riesco a portare Di Pietro al 10% il Paese cambia».

NICOLA BIONDONICOLA BIONDO
IL BOOM DEL 2013: «E ORA COSA FACCIAMO?» La telefonata di Grillo a Casaleggio la mattina dopo che il M5s prende il 25% alle politiche del 2013. «Pronto, Beppe?». «Gianroberto, sono io. Abbiamo vinto. E adesso cosa facciamo?». Istrionico, ma anche svuotato dopo un tour massacrante, Grillo non aveva la minima intenzione di scendere a Roma, e voleva restare nella sua casa di Sant' Ilario, «a curare l' orto: ho la lattuga che mi scappa da tutte le parti».

I PARLAMENTARI M5S? «NON SONO ALL' ALTEZZA» A preoccupare i due fondatori era il gruppo parlamentare. «Abbiamo un dieci per cento di Scilipoti...» dice Grillo. «Il gruppo parlamentare non è all' altezza. Non potevamo candidare persone molto brave ma già elette negl enti locali. Le elezioni ci hanno colto di sorpresa e le nostre liste sono state riempite alla rinfusa» confida invece Casaleggio a Nicola Biondo.
MARCO CANESTRARIMARCO CANESTRARI

«Loro sono lì per il MoVimento, non devono fare politica, non tocca a loro, sono solo lo strumento di un programma e devono rispettare le regole che hanno sottoscritto. Grazie al MoVimento hanno avuto uno stipendio e un minimo di visibilità, chi non ci sta si accomodi fuori».

FRANCESCANI DA 13MILA EURO AL MESE Inizi di maggio 2014. «Poche sere fa Beppe era a Roma. Eravamo a cena. Incalzato da una serie di racconti di alcuni miei colleghi, ha detto una cosa che mi ha lasciato stupefatta. Con la vita di merda che fate a Roma, tremila euro sono pochi. Se oggi qualcuno mettesse a paragone l' entità delle restituzioni di quel periodo con quelle odierne, capirebbe tutto.

grillo e casaleggioGRILLO E CASALEGGIO
Le rendicontazioni prive di qualsiasi controllo e autoreferenziali sono insieme arma e luogo del delitto del francescanesimo, della lotta ai privilegi, del MoVimento.  Oggi quasi tutti i parlamentari hanno uno stipendio in busta di circa tremila euro ma ne percepiscono tra i settemila e i diecimila al mese per le spese. E si definiscono francescani».

DI MAIO: «QUANDO SARÒ A PALAZZO CHIGI...» «Nel 2015, io e Di Maio decidemmo di andare alla mensa di Piazza San Silvestro e passammo quindi sotto Palazzo Chigi. Luigi puntò l' indice verso il balcone. Quando saremo lì disse sorridendo tu verrai con me, non mi fido di lasciarti a Montecitorio Il ragazzo aveva le idee chiare. Fin da subito».
di maioDI MAIO

LO SBIANCAMENTO DENTALE Racconta Dario Tamburrano, europarlamentare M5s, di professione dentista: «Rocco Casalino (capo comunicazione al Senato, ndr) mi ha portato in studio un sacco di parlamentari. Per tutti sbiancamento dei denti e cura delle carie. Per me va bene, ma quel fare untuoso, questa cura davvero eccessiva della forma. Mi sbaglierò, ma sento una strana aria in giro». Dalla rivoluzione morale allo sbiancamento dentale.

FICO: «SIAMO VENDITORI DI SLOGAN» Il deputato Roberto Fico, sbotta in privato con Nicola Biondo: «Ma dove stiamo andando? Che cosa stiamo diventando? Stiamo diventando venditori di slogan, buffoni da mettere davanti alle telecamere. Non è questo quello che dobbiamo fare...».

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA
LA SCALATA DI LUIGINO Il suo mondo si divide «tra chi è sfigato e chi non lo è», parole sue. Sinonimi di sfigato: chi critica, chi non veste in giacca e cravatta, chi nutre dubbi. Racconta un insider grillino: «L' arma vincente della scalata di Di Maio è stata quella di escludere ogni discussione dal gruppo parlamentare. O sei con lui o sei contro, in un brutto alone di omertà, che poco ha a che fare con l' Onestà». Di Maio governa col do ut des. È molto riconoscente con chi gli riferisce pettegolezzi interni al Movimento. «Racconta una storia interna al Rampollo e raggiungerai il paradiso per sempre entrando nelle sue grazie».

roberto-ficoROBERTO-FICO
LADY DI MAIO E IL CAPPELLINO Dopo il flop del M5s alle Europee, in una riunione dei parlamentari Silvia Virgulti, fidanzata di Di Maio, dice: «Le elezioni le abbiamo perse per il look lugubre di Casaleggio con il suo cappellino (Casaleggio era malato di tumore, ndr)». Gelo tra i presenti. Poco dopo un deputato va a complimentarsi con la Virgulti. È Alessandro Di Battista.

LA RAGGI COSTRUITA IN LABORATORIO A Grillo non interessava Roma: «Se la tenessero...» dice di fronte a molti testimoni. Il candidato nel 2016 viene deciso da Casaleggio, con una telefonata alla Raggi: «Abbiamo pensato a te per la candidatura a sindaco di Roma. Te la senti?». Viene deciso che Daniele Frongia sarà il vicesindaco. E così avviene. «È la democrazia diretta. Nel senso che è diretta da Milano».
servizi su casaleggio al tg3SERVIZI SU CASALEGGIO AL TG3

UN CONTROLLO SUI VOTI ON LINE? «COL C...O» Quando viene chiesto a Casaleggio di far verificare le votazioni online del M5s da un ente terzo, la sua risposta è: «Col cazzo che faccio entrare una società estranea nel mio database».





“RENZI? UN CIALTRONE. LETTA? UN COMPRIMARIO VOLUTO DA NAPOLITANO, MA PIU’ INTELLIGENTE DI MATTEO” 
LE MEMORIE SEGRETE DI GIANROBERTO CASALEGGIO NEL LIBRO DEI SUOI EX COLLABORATORI: 'SUPERNOVA, COME E' STATO UCCISO IL MOVIMENTO 5 STELLE' 
L’ODIO PER RODOTA’ E LA STIMA PER RE GIORGIO 
Jacopo Iacoboni per La Stampa
LIBRO DI NICOLA BIONDO E MARCO CANESTRARILIBRO DI NICOLA BIONDO E MARCO CANESTRARI

Chi era Gianroberto Casaleggio, il vero fondatore della più incredibile forza politica italiana degli ultimi anni, il Movimento cinque stelle? Quali erano i suoi giudizi, il suo modo di fare, di sedurre o di colpire? 

Il libro di due suoi ex collaboratori - Nicola Biondo e Marco Canestrari (Supernova, Com’è stato ucciso il Movimento cinque stelle, in uscita domani su www.supernova5stelle.it ) - contiene tanti passaggi di insider, mail dirette, circostanze imbarazzanti per i leaderini sulla nascita del direttorio e l’ascesa del sistema-Di Maio, ma contiene, anche, pezzi del pensiero di Casaleggio che Biondo ha osservato direttamente, e al quale ha voluto bene, come si capisce da queste pagine. In questo è un vero, dolente memoir.
grillo e casaleggioGRILLO E CASALEGGIO

Casaleggio vi appare una personalità sferzante e altalenante, ma anche fragile, vogliosa di piacere; anche al sistema che attaccava. Di Napolitano diceva «è uno con cui si può parlare, è uno dei custodi del sistema ma capisce la situazione disperata». Di Renzi prima disse «un buon comunicatore», poi che era «un cialtrone», e infine - quasi surreale - nel momento di massimo scontro dopo le europee fece scrivere al blog che «ora è titolato a governare».
NAPOLITANONAPOLITANO

Definì Letta «una foglia di fico, un comprimario voluto da Napolitano», ma poi disse «rispetto a Renzi almeno è intelligente». Biondo gli chiese il perché dell’inqualificabile attacco a Rodotà, Casaleggio rispose: «Abbiamo dato un’opportunità a questo signore. Lui l’ha utilizzata come ha creduto. Io non mi faccio scalare, il Movimento non è scalabile. Lo abbiamo miracolato e lui ci ha ripagato in questo modo. Per me la storia è chiusa».
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Quando Biondo gli disse che il blog sulla Boldrini era stato vergognoso, rispose, gelido: «Nicola, noi dobbiamo imparare a canalizzare il sentiment della Rete e usarlo. Oggi abbiamo sbagliato ma il risultato che ne è venuto fuori ci dice che la Rete è dalla nostra parte. È la Rete che decide la reputazione delle persone. Per il futuro dobbiamo essere in grado di canalizzare questo sentiment senza apparire direttamente, governandolo». È il manifesto, lucidissimo, della cyber propaganda che verrà. 

Fonte: qui

rocco casalino 4ROCCO CASALINO luigi di maio e la fidanzata silvia virgultiLUIGI DI MAIO E LA FIDANZATA SILVIA VIRGULTI

I PARADISI DEI CARAIBI RASI AL SUOLO DALL’URAGANO IRMA

A SAINT MARTIN, ISOLE VERGINI BRITANNICHE E BARBUDA IL 90% DEGLI EDIFICI È STATO DISTRUTTO. I MORTI SONO ALMENO 8, MA IL NUMERO CRESCERÀ

A PEZZI ANCHE IL MITICO AEROPORTO PRINCESS JULIANA, QUELLO DEGLI ATTERRAGGI DA BRIVIDO

DISTRUTTA ANCHE LA VILLA DI RICHARD BRANSON

VIDEO: UN AEREO VOLA NELL’URAGANO



VIDEO - L’URAGANO SU UN HOTEL DI SAINT MARTIN


1.IRMA: SI ABBATTE SU BARBUDA, 90% STRUTTURE DISTRUTTE
tortola isole vergini britannicheTORTOLA ISOLE VERGINI BRITANNICHE
 (ANSA) - L'uragano Irma si abbatte sui Caraibi e porta devastazione. Secondo quanto riferito dai media locali, quasi il 90% delle strutture dell'isola di Barbuda sarebbe stata distrutta. L'uragano si sta dirigendo ora verso Puerto Rico, dove il governatore si attende notevoli danni.

2.URAGANI: TRE NELL'OCEANO ATLANTICO, PRIMA VOLTA IN 7 ANNI
 (ANSA) - Per la prima volta in sette anni tre uragani si formano contemporaneamente nell'Oceano Atlantico. Mentre Irma si abbatte sui Caraibi a seguirle sono Jose e Katia, che in poche ore da tempeste tropicali sono diventati uragani.
saint martinSAINT MARTIN

3.IRMA: NUOVO BILANCIO, ALMENO 8 MORTI A SAINT MARTIN
 (ANSA) - È di almeno 8 morti e 21 feriti il bilancio ancora provvisorio sull'isola di Saint Martin dopo il passaggio dell'uragano Irma. Lo annuncia la Sicurezza civile. Si attendono le prime stime dei danni provocati dal ciclone.

saint martinSAINT MARTIN

4.IRMA: AL BUIO GRAN PARTE PUERTO RICO, BIMBO MUORE A BARBUDA
(ANSA-AP) - L'uragano Irma ha mandato in black out gran parte di Puerto Rico a causa delle raffiche di vento e delle intense piogge che stanno colpendo la zona. Le autorità inoltre stanno lottando per avere aiuto nei confronti delle piccole isole dei Caraibi devastate dall'uragano. Il primo ministro di Antigua e Barbuda, Gaston Browne, ha detto che circa quasi tutti gli edifici sono danneggiati e 1.400 abitanti sono senza casa. Browne ha anche aggiunto che un bimbo di due anni è rimasto ucciso mentre la famiglia tentava di fuggire da uno degli edifici danneggiati durante l'urgano.


VIDEO - UN AEREO VOLA NELL’URAGANO


5.FLORIDA, EVACUAZIONE E PAURA

saint martinSAINT MARTIN
È cambiato il bilancio delle vittime dell'uragano Irma: sono 8 i morti sull'isola francese caraibica di Saint-Martin, nelle Piccole Antille, 21 i feriti. Lo ha riferito il prefetto della vicina isola di Guadalupe, Eric Maire, precisando che il numero non è quello definitivo considerate le difficoltà di comunicazione con Saint-Martin e Saint-Barthélemy, le più colpite insieme a Barbuda, spazzate via da venti che hanno raggiunto oltre i 300 chilometri orari. Il 90 per cento delle isole è distrutto.

saint barthSAINT BARTH
La ministra francese per i Territori d'oltremare, Annick Girardin, è arrivata stamattina presto da Parigi sull'isola di Guadalupe, con oltre un centinaio di membri di squadre di salvataggio. Comparendo davanti alla stampa non ha parlato del bilancio delle vittime e si è limitata a riconoscere che "abbiamo danni estremamente importanti".


saint martinSAINT MARTIN
L'uragano, categoria 5 su 5, ha raggiunto il nord del territorio americano di Porto Rico, dove vivono circa 3 milioni di abitanti. La metà della popolazione si trova senza elettricità. Ma Irma ora punta alla Florida: dopo l'evacuazione di alcune delle aree costiere della contea di Miami-Dade, anche il sindaco di Miami Beach ha ordinato di lasciare la zona. Il sud della Florida, secondo le previsioni meteo, rimane a rischio di essere attraversato o colpito direttamente. Si temono devastazioni superiori a quelle del 1992 causate dall'uragano Andrew. Le persone hanno fatto scorta di cibo e svuotato supermercati, le pompe di benzina sono esaurite.
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In tre comunicati stampa separati la Casa Bianca ha fatto sapere che "il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è in comunicazione con i governatori della Florida, di Puerto Rico e delle Isole Vergini" e che le agenzie federali di gestione delle emergenze (Fema) "sono pronte a intervenire".

Ieri il Centro Nazionale Usa per gli uragani ha avvertito che una seconda tempesta tropicale atlantica, Josè, si sta rapidamente rafforzando e potrebbe trasformasi in uragano, categoria 1. Josè si dirige a nord-ovest verso le isole caraibiche già colpite. Un terzo uragano, Katia, si è formato nel Golfo del Messico. Il Messico ha già diffuso un'allerta per lo Stato di Veracruz.

Fonte: qui


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