9 dicembre forconi: 12/19/16

lunedì 19 dicembre 2016

A POLETTI E' FUGGITO IL CERVELLO: "CENTOMILA GIOVANI SCAPPATI ALL'ESTERO? CONOSCO GENTE CHE È BENE NON AVERE TRA I PIEDI

IL MINISTRO DEL LAVORO: QUESTO PAESE NON SOFFRIRÀ A NON AVERLI TRA I PIEDI. E SU CHI RIMANE: "NON SONO TUTTI DEI PISTOLA"


SALVATORE BUZZI E GIULIANO POLETTISALVATORE BUZZI E GIULIANO POLETTI -MAFIA CAPITALE
Se 100mila giovani se ne sono andati dall'Italia, "non è che qui sono rimasti 60 milioni di 'pistola'". Un'uscita destinata a far discutere, quella del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a colloquio con i giornalisti a Fano. Il ministro del Lavoro, che pochi minuti prima aveva difeso il Jobs Act del governo e aperto alla possibilità di rivedere le norme sui voucher, anche alla luce dei dati Inps sulla loro costante crescita, ha lanciato il sasso sulla ormai annosa questione della fuga dei cervelli.

italiani a londraITALIANI A LONDRA
"Intanto - ha sostenuto Poletti - bisogna correggere un'opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100mila, ce ne sono 60 milioni qui: sarebbe a dire che i 100mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono rimasti qui sono tutti dei 'pistola'. Permettetemi di contestare questa tesi".

E ha poi aggiunto con una stilettata destinata a far discutere: "Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi".

Detto questo, ha concluso il ministro del Lavoro, "è bene che i nostri giovani abbiano l'opportunità di andare in giro per l'Europa e per il mondo. E' un'opportunità di fare la loro esperienza, ma debbono anche avere la possibilità di tornare nel nostro Paese. Dobbiamo offrire loro l'opportunità di esprimere qui capacità, competenza, saper fare".
italiani a londra 5ITALIANI A LONDRA 5

Un paio di mesi fa era stato l'allora primo ministro, Matteo Renzi, a puntare il dito contro la "retorica della fuga dei cervelli", durante un intervento in Toscana. Poco prima di partire per la cena negli Stati Uniti con il presidente Barack Obama, parlando dalla Scuola Superiore Sant'Anna Renzi aveva attaccato: "Non continuiamo con la retorica della fuga dei cervelli. Il punto centrale è che bisogna trovare il modo di essere attrattivi". E ancora: "Bisogna aprirsi alla competizione internazionale, trovare il modo di essere attrattivi".

CERVELLI IN FUGACERVELLI IN FUGA

ROMA - ARRESTATI DIECI TRA FUNZIONARI COMUNALI E IMPRENDITORI CON L’ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA AL PECULATO, CORRUZIONE, TRUFFA AI DANNI DELLO STATO E ALTRI REATI

30 GLI INDAGATI 

NON SOLO IL CASO MARRA: A ROMA IL MARCIO E’ TRASVERSALE E ONNIPRESENTE

Edoardo Izzo per www.lastampa.it

CORRUZIONECORRUZIONE
Altro caso a Roma. Dieci persone tra funzionari comunali e imprenditori sono finiti in manette questa mattina. I Finanzieri del Nucleo speciale anticorruzione, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, stanno eseguendo da questa mattina dieci arresti.

Le accuse agli indagati sono quelle di associazione a delinquere finalizzata al peculato, corruzione, truffa ai danni dello stato e altri reati. L’indagine riguarda i lavori su quattro edifici scolastici del Municipio XIV di Roma. Una trentina complessivamente gli indagati.

MANETTE APERTEMANETTE APERTE
Nei confronti dei dieci arrestati, per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari, sono scattate una serie di perquisizioni in uffici e abitazioni, finalizzate al recupero di ogni elemento utile per le indagini. Sequestrati anche beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre un milione di euro.

L’inchiesta, coordinata dalla procura di Roma e denominata Sistema, vede indagate complessivamente una trentina di persone tra funzionari pubblici di Roma Capitale e imprenditori accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di peculato, corruzione, truffa ai danni dello Staro, abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale e frode fiscale.

Fonte: qui

LO SGAMBETTO DI ‘REPUBBLICA’ A TRAVAGLIO

BONINI PUBBLICA LE INTERCETTAZIONI IN CUI SALVATORE ROMEO PARLA CON RAFFAELE MARRA DEL DIRETTORE DEL ‘FATTO QUOTIDIANO’: 

‘HA FATTO UN BUON LAVORO’. 

SI RIFERISCONO ALL’INTERVISTA AL BRACCIO DESTRO DELLA RAGGI IN CUI EMERGE COME UN CASTIGAMATTI CHE DENUNCIA OGNI ILLECITO 

MARRA PRECISA CHE PERÒ NON PUÒ PARLARE AL TELEFONO CON TRAVAGLIO


Carlo Bonini per ‘la Repubblica

salvatore romeoSALVATORE ROMEO
Parlano lingue diverse Virginia Raggi e le carte delle due inchieste della Procura di Roma - quella sulle "nomine" e quella per corruzione che ha portato in carcere venerdì Raffaele Marra e Sergio Scarpellini - destinate a stritolarla politicamente. Accade infatti che un lungo verbale di testimonianza e almeno tre brogliacci di intercettazioni telefoniche travolgano con la forza dei fatti l' ultimo, disperato esorcismo della sindaca. «Il dottor Raffaele Marra era soltanto uno dei 23 mila dipendenti capitolini, non un esponente politico». E lo mostrino per ciò che è: una menzogna.

L' uomo che parla a verbale è l' avvocato Rodolfo Murra. È un galantuomo, capo dell' Avvocatura Capitolina, e, venerdì, nelle stesse ore in cui la Raggi declina ogni domanda, lui non si sottrae a nessuna di quelle che gli rivolgono i pm che indagano sulle "nomine" in Campidoglio. Ne indica il Rasputin, Marra, e svela di quale pasta sia stato il rapporto tra questo "tecnico" e la sindaca.
salvatore romeo e raffaele marra al compleanno di pieremilio sammarcoSALVATORE ROMEO E RAFFAELE MARRA AL COMPLEANNO DI PIEREMILIO SAMMARCO

È l' 8 luglio di quest' anno - racconta - e nell' anticamera della Raggi, che si è insediata da sole 24 ore, incrocia Marra. I due non si vedono da un pezzo. Da quando, due anni prima, Marra ha chiesto un' aspettativa per motivi di studio che lo ha portato lontano dal Campidoglio. Murra è sorpreso di vederlo lì e ne chiede le ragioni. «È un anno che lavoro per loro - gli dice - Sono stato il loro referente. E ora lo sarò con la nuova Giunta. Sono un po' inesperti e si affidano a me».

raffaele marra virginia raggiRAFFAELE MARRA VIRGINIA RAGGI
Marra dunque lavora per "loro" - intesi i 5Stelle - da oltre un anno. Gli ha fatto da consigliori. Da passacarte nell' ombra, quando Raggi&co sono ancora consiglieri di opposizione nella agonizzante consiliatura Marino, scommettendo facile su un cavallo che sa sarà quello vincente e con cui va ora all' incasso. Ha un rapporto di consuetudine con il vicesindaco Daniele Frongia e, naturalmente con lei, Virginia, e Salvatore Romeo, il miracolato carneade che di Virginia è il pesce pilota, diventato da semplice dipendente comunale capo della segreteria della sindaca.
raffaele marraRAFFAELE MARRA

Murra conosce presto il nuovo stile della casa.
Marra, "il tecnico", prova prima a blandirlo spiegandogli che se vuole conservare il posto in cui è - il vertice dell' Avvocatura - è meglio che non si metta di traverso. Sulla nomina di Romeo, come sulla defenestrazione della Carla Raineri, revocata da capo di gabinetto con una gabola amministrativa.

carla raineriCARLA RAINERI
Poi, lo fa aggredire dalla Raggi. A verbale, Murra conferma infatti le circostanze annotate nella memoria consegnata in Procura dalla Raineri dove si ricostruisce cosa diavolo accada quando si permette di segnalare che la nomina di Salvatore Romeo, così come concertata dalla Raggi, è illegittima.

Si legge: «Convocò l' avvocato Murra alla presenza della giovane avvocatessa cui si era rivolta, di Marra e del suo vice Viggiano (ex ufficiale della gdf come lui, ndr) per fargli cambiare opinione e, di fronte al suo rifiuto, gli prefigurò che ne avrebbe pagato le conseguenze. Poi, poco prima di una riunione di Giunta, lo aggredì verbalmente e con tale foga che io e l' allora assessore Minenna ne rimanemmo sconcertati».
Del resto, come ancora la Raineri ricorda, sono quelle le settimane in cui «Marra amava definirsi lo spermatozoo che aveva fecondato l' ovulo 5Stelle».
RAGGI RAINERIRAGGI RAINERI

Uno "spermatozoo", a ben vedere, che non viaggia da solo. Perché tiene famiglia. E un fratello, Renato, in quel momento vicecomandante della Polizia Municipale. Per promuoverlo a dirigente, Raffaele, "il tecnico tra tanti", e la Raggi mettono in piedi un "interpello" (il provvedimento con cui si chiede la manifestazione di interesse dei funzionari pubblici interessati) che gli calza come un abito di sartoria anche se, formalmente, riguarda la rotazione di oltre cento dipendenti comunali.

Due sono infatti le regole. La prima: la scelta del nominato verrà fatta senza alcun obbligo di comparazione dei curriculum dei potenziali concorrenti e dunque senza obbligo di motivazione. La seconda: ciascun dirigente che intenda ruotare può esprimere una sola preferenza sulla destinazione.
marco travaglioMARCO TRAVAGLIO

Raffaele Marra, nel frattempo diventato capo del Personale, in palese conflitto di interesse, dovrebbe astenersi sulla nomina del fratello. Sia nel definire la procedura, che nel condurla. Ma che lo abbia fatto lo dice solo la Raggi. Non un pezzo di carta che lo dimostri.

Marra e Romeo, del resto, sono ovunque. Decidono su chiunque. E parlano, parlano, parlano in continuazione. Con gergo da carbonari. Questo almeno si capisce in tre brogliacci di intercettazione sopravvissuti alle intere pagine di "omissis" che segnano il primo deposito di atti dell' inchiesta su Marra e in cui, tra l' altro, evocano il Fatto Quotidiano e il suo direttore, Marco Travaglio. Come accade, per esempio, il 31 ottobre scorso.
MASSIMO COLOMBANMASSIMO COLOMBAN

Scrivono i carabinieri: «Salvatore (Romeo) dice che ha notato Virginia (Raggi) molto forte e molto incazzata, mentre non si aspettava la non reazione di Massimo Colomban (assessore alle Partecipate). Marra dice che è lui che è andato da Grillo e aggiunge che un giorno gli racconterà tutto. Salvatore dice che anche lui deve parlargli, ma non per telefono. Salvatore ha sentito Marco Travaglio e dicono che ha fatto un bel lavoro.
Marra dice che lui non può chiamare Travaglio».

FELTRI: “SI RASSEGNINO I GRILLINI: NON SONO RINNOVATORI DELLA POLITICA MA SOLO DEI PRESUNTUOSI, DEI GIOVANOTTI ILLUSI DI POTER PURIFICARE IL PAESE CON ARMI GIOCATTOLO. "

"QUELLI CHE VI HANNO VOTATO, CARI GRILLINI, SARANNO GIÀ PENTITI ALLA LUCE DEL DISASTRO CHE AVETE COMBINATO SOTTO IL CUPOLONE. IL MOVIMENTO E’ ALLO SBANDO”

Vittorio Feltri per Libero Quotidiano
VITTORIO FELTRIVITTORIO FELTRI

Siamo quasi in imbarazzo a parlare di Virginia Raggi, non vorremmo dare l'impressione di aggredire una povera ragazza smarrita, prima sopravvalutata e poi trattata come uno straccio perché incapace di amministrare decentemente Roma. Ma il problema non è la sindaca inadeguata, ma chi l'ha scelta e le ha affidato un compito più grande di lei.

virginia raggiVIRGINIA RAGGI
Con quale metodo è stata selezionata e chi nel Movimento 5 stelle ha approvato simile candidatura? I responsabili grillini si rendono conto di essere ridicoli quando si rivolgono alla rete per sapere chi spedire al vertice delle istituzioni o sono ancora convinti di avere trovato la soluzione migliore per separare il grano dalla pula?

Interrogativi non da poco. L'esperienza capitolina dovrebbe aver insegnato ai grillini che così non va. Immaginiamo che gli elettori dei pentastellati siano delusi in tutta Italia e non soltanto nella Città Eterna. Essi si chiederanno se valga la pena votare gente tanto sprovveduta se ciò significa cadere dalla padella nella brace.

virginia raggiVIRGINIA RAGGI
Vero che i partiti tradizionali hanno fallito la missione sia a livello nazionale sia a livello locale, ed è giusto o almeno normale che la gente sia disgustata e cerchi di far sentire la propria protesta come può, ma se l' alternativa è quella che abbiamo sotto gli occhi a Roma, era meglio quando era peggio. Questo è il punto.

Il popolo ha scartato per nausea il Pd e Forza Italia e si è buttata sul M5S non per gioco, bensì nella speranza che Grillo & soci fossero più puliti, e ora dovrebbero essere soddisfatti della Raggi che sembra un virgulto della famiglia Addams, faccetta pallida, capelli neri e mani tremanti? Addolora dire queste cose di una giovane donna sicuramente perbene, ma la realtà non è diversa da come l' abbiamo descritta con senso di pietà. Liberatela. Restituitela ad occupazioni ordinarie. Non merita di rimediare una figuraccia al giorno essendo priva di colpe se non quella di prendersi sul serio.
virginia raggi con la scortaVIRGINIA RAGGI CON LA SCORTA

Si rassegnino i grillini: non sono abili rinnovatori della politica patria, ma soltanto dei presuntuosi, dei giovanotti illusi di poter purificare il Paese con armi giocattolo. Molti connazionali che vi hanno donato la preferenza, cari grillini, saranno già pentiti alla luce del disastro che avete combinato sotto il Cupolone.

O vi date una registrata, sia pur tardiva, oppure vi conviene sparire prima che siate cancellati alle prossime consultazioni. Solo dei pazzi autolesionisti vi assicureranno un appoggio che serve solo a ulteriormente incasinare la vita nella penisola. Il Movimento è allo sbando e non lo diciamo noi ma i fatti. D'accordo che il vecchio Casaleggio non c' è più e sentite la mancanza di una guida. Persuadetevi: o riuscite a camminare con le vostre gambe o sedetevi e riposate in pace. Amen.

Fonte: qui

INPS: adesso vogliono farci direttamente fuori!


Chi percepisce pensioni più alte ha un tasso di mortalità più basso della media nazionale e questo ci dice che interventi perequativi sugli assegni in essere avrebbero “un impatto sul sistema pensionistico ancora più forte” diventando una “fonte di risparmio importante“. 

Lo ha detto il presidente dell’InpsTito Boeri aprendo il convegno dell’Ordine degli attuari. “Rafforza l’idea – ha detto a proposito dell’indagine che rileva un’aspettativa di vita a 65 anni più alta per chi percepisce pensioni più generose – che interventi perequativi potrebbero essere fonte di risparmio importante“. Non si risparmierebbe infatti solo sull’importo dell’assegno ma anche sulla durata della corresponsione dell’assegno.


Studio ordine Attuari e Inps: "Aspettativa di vita più alta per chi riceve pensione più alta"

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L'aspettativa di vita per chi riceve una pensione è più alta della media generale della popolazione ma cresce ancora quanto più l'importo dell'assegno è alto. Lo rileva l'Ordine degli attuari in una ricerca sulla mortalità dei percettori di rendita in Italia secondo la quale per questi ultimi l'aspettativa di vita è di 83/86 anni per gli uomini e di 87/90 per le donne.
Nel 2045, secondo lo studio gli uomini che percepiscono una pensione arriveranno mediamente a 88 anni mentre le donne si attesteranno sui 92 anni. Le categorie più favorite per quanto riguarda l'aspettativa di vita secondo lo studio sono i medici con 20,6 anni ulteriori di aspettativa di vita a 65 anni (+12,3% rispetto ai 18,3 della popolazione generale) e gli avvocati (20,1 anni). I lavoratori pubblici hanno un'aspettativa di vita più alta dei privati. Per gli uomini l'aspettativa a 65 anni è di 20,3 anni rispetto ai 18,3 della popolazione generale e dei 18,4 dei privati. Se si guarda all'analisi per importi i pubblici hanno in media un'aspettativa del 15,8% più alta della popolazione generale.
Chi percepisce pensioni più alte ha un tasso di mortalità più basso della media nazionale e questo ci dice che interventi perequativi sugli assegni in essere avrebbero "un impatto sul sistema pensionistico ancora più forte" diventando una "fonte di risparmio importante". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri aprendo il convegno dell'Ordine degli attuari. "Rafforza l'idea - ha detto a proposito dell'indagine che rileva un'aspettativa di vita a 65 anni più alta per chi percepisce pensioni più generose - che interventi perequativi potrebbero essere fonte di risparmio importante". Non si risparmierebbe infatti solo sull'importo dell'assegno ma anche sulla durata della corresponsione dell'assegno.

Fonte: qui

Venezuela: perche' vengono tolte dalla circolazione le banconote da 100 bolivares? Venezuela: perche' vengono tolte dalla circolazione le banconote da 100 bolivares?

Venezuela: perche' vengono tolte dalla circolazione le banconote da 100 bolivares?



Il presidente Nicolás Maduro ha ordinato che nelle prossime 72 ore, successive alla pubblicazione del decreto straordinario, escano dalla circolazione e perdano validità nel paese i biglietti da 100 bolívares. Queste banconote saranno dichiarate fuori corso.

La misura è stata annunciata nella mattina di domenica dallo Stato di Miranda. «Nell’esercizio delle mie facoltà costituzionali e attraverso il Decreto di Emergenza Economica, ho deciso di togliere dalla circolazione le banconote da 100 bolívares entro le prossime 72 ore, scadenza entro la quale per persone potranno versare i biglietti in loro possesso presso la banca pubblica», ha annunciato il presidente. 

«Ho dato ordine ai ministri Padrino López e Néstor Reverol di chiudere ogni possibilità terrestre, aerea e marittima di far tornare queste banconote, che restino in Colombia con le loro truffe. Truffatori e mafiosi», ha precisato Maduro. 

Ha indicato che dopo le 72 «vi sarà un periodo di 10 giorni dove presso gli sportelli della Banca Centrale del Venezuela (BCV), con il Sebin lì, si potrà cambiare tutte le banconote che si vuole». Vale a dire che la popolazione che possiede queste banconote potrà depositarle o cambiarle presso la banca pubblica (…) o uffici autorizzati dalla BCV in un arco di 10 giorni. 

Contesto della misura

Non vi è nessuna improvvisazione. Da qualche settimana si era percepito che le banche, specialmente quelle pubbliche, stavano raccogliendo banconote da 100 bolívares. La spiegazione che girava sosteneva che questo era dovuto esclusivamente alla nuova denominazione del cono m monetario. Questa spiegazione sembrava insufficiente e le ragioni sono state svelate. Discretamente il governo venezuelano a provveduto a far rientrare questa banconota non solo per l’adeguamento del cono monetario, ma lo ha fatto anche per applicare questa misura. Che non è stravagante o improvvisata.

Fattore sorpresa. Questa notizia ha sorpreso tutto il paese, ma inarticolate ha sorpreso i cambiavalute in Colombia e le mafie che incameravano i biglietti da 100 bolívares. Bisogna valutare se le mafie e i suoi tentacoli in Venezuela abbiano cospirato contro il governo essendo a conoscenza della possibilità dell’applicazione di questa misura, circostanza che spiegherebbe il sabotaggio di Credicard come misura di intimidazione. Cioè, nel momento in cui era evidente che lo Stato ordinava in maniera discreta una raccolta inusuale di banconote, che ha generato una vulnerabilità nelle transazioni in valuta di carta, Credicard sabota le transazioni elettroniche. (…).

Caratteristiche del golpe, conseguenze e risultati attesi 

Colpire il prelievo di banconote. I biglietti da 100 bolívares sono stati estratti in maniera massiccia dall’economia venezuelana per varie ragioni: per causare una svalutazione indotta e articolata, destabilizzando l’economia, in particolare nelle ultime settimane (mediante Dólar Today); perché il biglietto da 100 è richiesto dai cambiavalute alla frontiera. La raccolta delle banconote da 100 ha progressivamente generato fenomeni para-economici al confine come il cosiddetto ‘Cambiazo’, pratica dove le banconote da 100 venivano pagate 110, 120 o 130 bolívares in altre denominazioni o transazioni elettroniche. 

Colpire le mafie internazionali della contraffazione. Le banconote sono state prelevate (…) anche dalla Colombia, perché questo tipo di carta è conforme per la falsificazione di monete come il dollaro. Queste mafie internazionali sono strettamente legate ai cambiavalute della Colombia. Le banconote venezuelane da
100 bolívares erano particolarmente ambite per la falsificazione, che beneficia direttamente i cambiavalute colombiani, che effettuano lavaggio e riciclaggio di capitali illeciti provenienti dal narcotraffico. 

Contenere il flusso destabilizzante delle banconote. Il prelievo di banconote è stato un’altra variante dell’assedio economico al Venezuela, indebolendo il flusso interno. Le mafie sottraendo queste banconote da 100 bolívares durante gli ultimi anni, hanno obbligato lo Stato venezuelano a stampare più carta moneta. Questa misura in aggiunta all’entrata in vigore di nuovi biglietti nel cono monetario venezuelano faranno deragliare queste asimmetrie nel flusso di carta moneta. 

Blindare il circolante interno. Lo Stato venezuelano prevede che un’eventuale, ma per adesso indeterminata riapertura totale della frontiera con la Colombia, genererà flussi ‘bachaqueros’ e sproporzionato rientro di carta moneta venezuelana, per questo la misura annunciata previene questa valanga. Il provvedimento è volto anche a indebolire la capacità di pagamento in bolívares dei cambiavalute, questione centrale nelle loro operazioni para-economiche. 

Generare perdite e soffocare le mafie. In questo momento ci sono tonnellate di banconote da 100 bolívares in Colombia. Se non ritorneranno immediatamente nel paese per essere consegnate o depositate in banca, saranno perse. Per questo il governo ha ordinato di prendere provvedimenti alla frontiera per evitare il ritorno di queste banconote. (…) La cifra stimata in bolívares presente in Colombia in biglietti da 100, è di 300 miliardi, l’equivalente alla riscossione dell’imposta sul reddito dell’anno 2016. I cambiavalute colombiani subiranno perdite milionarie (…). 

Disagi interni. Certamente la misura potrà causare disagi a chi possiede biglietti da 100 nel nostro territorio. Le 72 ore decorreranno dalla pubblicazione del Decreto. Commercianti, lavoratori dei trasporti, commercianti informali e persone che tengono il denaro in casa soffriranno dei disagi, che saranno in buona misura compensati nel medio periodo dalla protezione del bolívar, che è questione di stabilità economica nazionale. Le persone che posseggono queste banconote dovranno depositarle, o cambiarle, secondo quanto annunciato. La misura non implica una perdita di denaro. 

Effetto immediato. Nel corso della settimana scorsa nel Tachira era comune pagare fino a 140 bolívares per ogni biglietto da 100. Poche ore dopo l’annuncio, a Cucuta stanno offrendo biglietti da 100 a 70 bolívares. Al fine di liberarsi di queste banconote, per farle rientrare in territorio venezuelano. La misura implica un crollo parziale e congiunturale del prezzo del dollaro parallelo a Cucuta. 

Sulla congiuntura economica e le misure eccezionali

A Maduro non pesa la mano di ferro. Questa azione di protezione delle moneta nazionale è una giocata da maestro dell’esecutivo venezuelano, altamente dolorosa per le mafie che giocano sul deprezzamento del bolívar. Una misura eccezionale adottata in circostanze eccezionali. Si tratta anche di una risposta da parte del governo venezuelano alla guerra contro la nostra moneta condotta da diverse parti. 

Messaggio al governo colombiano. L'annuncio e il conseguente danno ai cambiavalute colombiani è un segnale al governo colombiano che continua a tollerare e proteggere i fattori criminali che attaccano la moneta venezuelana. Il presidente Nicolás Maduro ha dichiarato che il governo colombiano non ha abrogato il ‘Decreto 8’ che consente il libero arbitrio monetario alla frontiera, questa misura è un segnale forte dal nostro territorio nella lotta contro questi flagelli economici. 

(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)      
Fonte: http://misionverdad.com

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L'impatto degli essere umani sulla Terra


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Perché l’Italia uscirà dall’euro

I media nostrani trasmettono l’idea che in italia ci sia uno scontro tra populisti favorevoli a uscita dall’euro e élite responsabili favorevoli a rimanere nell’euro.. uno scontro che dovrebbe decidere le sorti italiane nel club euro.

Peccato che saranno i numeri, e non le parole, a decidere. L’Italia, sarà bene iniziare a capirlo, non uscirà dall’euro attraverso un percorso decisionale, ma perché costretta a uscire dall’euro perché impossibilitata a rimanerci, e questo a prescindere dalle intenzioni dei futuri governanti italiani.

L’insieme di regole e vincoli posti attorno l’euro a partire dalla sua creazione, ne danno una realtà come trasposizione su scala europea del vecchio DM.
Solo a queste condizioni la Germania accettò il diktat francese che subordinava la riunificazione tedesca alla adozione di una moneta comune. E sempre la Francia impose alla riluttante Germania che anche l’Italia facesse parte del club euro.

Ora, l’incompatibilità manifesta tra un euro a immagine dm e sistema italiano (caratterizzato da una propensione strutturale al deficit di bilancio, elevata spesa pubblica, elevata ingerenza pubblica, scarsa qualità servizi pubblici, moralità personale pubblico bassa, opacità trasferimenti interni, centralismo, stagnazione produttività..) era una evidenza già a fine XX secolo.
La premessa (e promessa) dell’euro era che l’Italia in primis – e poi l’intero club med – sarebbe divenuta più simile alla Germania, non che la Germania sarebbe scivolata verso l’Italia.

Così non è stato, e così non sarà.

La Germania, recuperata la propria unità, non ha oggi alcuna intenzione ed interesse ad entrare in una deriva europea simile a quella post-unitaria italiana. Sarà bene rendersi conto che la strategia dei nostri ultimi governanti “eletti”, sempre a chiedere euro a Bruxelles e Francoforte – con piagnistei o arroganza poco cambia – per rilanciare una spesa pubblica già ipertrofica, non può che aver aumentato la diffidenza e l’ostilità verso il bel paese dei popoli e dei governi del centro e nord-europa.
Purtroppo la sfida e l’opportunità che abbiamo avuto, quella di guardare e muoverci “verso nord”, è stata miserabilmente persa.
Nell’Italia post-89 c’è stato un conflitto di classe tra chi vive di stato e chi paga lo stato, e il conflitto si è concluso con la disfatta dei secondi.
Basta vedere governo e parlamento, ma meglio ancora consultare vecchie nuovi media, per capire la dimensione della sconfitta di chi credeva nella necessità di una modernizzazione del bel paese, una modernizzazione che non poteva che passare dalla sconfitta degli interessi parassitari.
Potremmo disquisire sul come e il perché della disfatta che ha lasciata intatto il sistema corporativo prima ancora che consociativo avente come perno lo Stato dei benefici e dei privilegi, e qualche storico penso abbia già iniziato a farlo.

Ma oggi l’incertezza sul futuro dell’italia fuori dall’euro non è il “se”, ma solo il “quando” ed il “come”.

Sarà bene prenderne atto.



Carlo Annoni


Fonte: qui

A Mosca sventata dai servizi segreti russi serie di attacchi terroristici di ISIS


L'FSB ha sventato una serie di attacchi terroristici a Mosca, preparati da un emissario dello “Stato Islamico” che si trova in Turchia, riporta la direzione dei servizi segreti russi.

Nel comunicato delle forze di sicurezza russe si rileva che il gruppo terroristico era costituito da cittadini tagiki e da un cittadino della Moldavia. Secondo i servizi segreti, gli arrestati stavano preparando una serie di attacchi terroristici di grande portata mediatica, tramite l'utilizzo di potenti dispositivi esplosivi artigianali. 

L'FSB ha aggiunto che i fondamentalisti stavano organizzando gli attacchi seguendo le istruzioni di un emissario di ISIS ricercato dalle autorità del Tagikistan ed attualmente latitante in Turchia. 

Oggi 4 membri del gruppo terroristico sono stati arrestati a Mosca. Durante le perquisizioni sono state trovate bombe artigianali, armi da fuoco automatiche, così come "una notevole quantità di esplosivi per la fabbricazione di bombe."

Fonte: sputniknews

Le Macchine Ribelli: Milioni Di Posti Di Lavoro Americani (e non solo) Saranno Spazzati Via Nei Prossimi Cinque Anni




Vi  è un cambiamento di paradigma a venire ed è in procinto di riscrivere tutto quello che sappiamo di economia, di lavoro umano, e di dipendenza del governo.

All'inizio di questa settimana Amazon ha lanciato il suo primo negozio di Amazon Go , che consente al cliente di camminare, prendere le merci che vogliono, e semplicemente uscire. Tutto è monitorato utilizzando chip RFID, in modo che al secondo passo uscendo dal negozio di Amazon sa esattamente quello che hai acquistato e lo addebita automaticamente sul vostro conto:


Amazon Go è un sistema che sposa esercizi fisici con algoritmi avanzati e sensori per eliminare la necessità di un negozio tipico con cassa. Invece dell'imballaggio tutte le cose che avete bisogno messe in un cestino o un carrello e poi trascinato [sic] attraverso un processo di checkout noioso, basta afferrare quello che vi serve e uscire fuori del negozio. 
Sembra un concetto traballante in un primo momento, ma solo fino a quando vedete quanto sia avanzata la tecnologia. La prima volta che si entra in negozio, è possibile utilizzare lo smartphone per aprire un carrello virtuale. Mentre  ti fai strada all'interno del negozio, un vasto sistema di tracciatura di sensori sa esattamente dove sei, quello che si prende in mano, e quello che porti con te. Il sistema sa, anche se si prende qualcosa e poi lo si rimettete a posto, e vi farà pagare solo le cose che in realtà acquistate.

Ultima mossa di Amazon è semplicemente l'evoluzione successiva progettata per rendere il lavoro umano obsoleto.

Come Mish Shedlock ha recentemente sottolineato nella conversazione di Mish , la transizione verso sistemi automatizzati come Amazon Go, così come le tecnologie con le automobili auto-guidate e camion a lungo raggio, è stato veloce tracciato.

Non stiamo più parlando di decenni, ma, piuttosto, un paio di anni prima di iniziare a vedere gli effetti diretti sul mercato del lavoro:

Ancora una volta la concorrenza è la forza motrice che garantisce il successo entro e non oltre un arco di tempo relativamente breve, 2022-2024. Entro la fine di tale periodo, se non molto prima, i lavori di camion a lungo raggio svaniranno. 
Forse saranno necessari autisti per la consegna finale nelle città e località remote, ma la necessità di lungo raggio da uno stato all'altro e viaggi principali sulle statali svaniranno.
...

La mia affermazione che "milioni di posti di lavoro per la guida dei camion a lungo raggio camion svaniranno in un  tempo dal 2022 al 2024 " è probabile che usciranno fuori  se si contano i veicoli guidati Uber, di taxi e autista.

Date un'occhiata al gol di Uber, ancora una volta: " sostituire più di 1 milione di piloti umani di Uber con i driver, con robot più rapidamente possibile."

Questo è solo Uber. E quei posti di lavoro spariranno. Tutti loro. Che dire degli ascensori? I Taxi?

Stiamo parlando di decine di milioni di posti di lavoro. E se ne andranno entro la metà del tempo di un decennio.

La risposta immediata a queste rivelazioni è che non ci sarà un diffuso sconvolgimento sociale.

I lavoratori umani  saranno come dei profughi , come faranno a sfamare le loro famiglie o mantenere il tetto sopra le loro teste?

La risposta, secondo  Silicon Valley, che sta guidando la nuova piena forza del paradigma, è abbastanza semplice ed è stato descritto nel documentario molto apprezzato Obsolete di Aaron e Melissa Dykes (disponibile gratuitamente per Amazon Prime abbonati).

Si chiama "reddito di base universale", o UBI, ed essenzialmente significa che ogni membro della società sarà dato uno stipendio per soddisfare i loro bisogni più elementari.

1 Gennaio 2017 - Trigger Event for dollar USA? (Anno Domini)

Aaron Dykes di TruthStream media spiega quello che sta arrivando con Obsolete :

In sostanza, per la pigrizia generale e per una mancanza di scopo delle persone, ciò fa si che queste potrebbero diventare rivoluzionari e potrebbero esserci disordini civili ... che probabilmente saranno sullo stato sociale e i benefici per il resto della loro vita, poichè non hanno niente per poter guardare a un futuro di benessere. 
Questa è la direzione  verso la quale  le persone di questo paese sono  dirette. 
... 
Solo una settimana e mezzo dopo l'incontro di Bildeberg di giugno 2016 hanno riferito che [Silicon Valley ha avviato un incubatore tech] Y-Combinator in esecuzione con un esperimento di base. 
Presentato come "vaccino sociale del 21 ° secolo", a Oakland, in California, dove circa 100 famiglie sono state scelte per ricevere da $1000 a $ 2000 al mese, al fine di raccogliere dati preziosi  su come implementare il progetto pilota, gestire e scalare ulteriormente gli incentivi UBI.
Obsolete il Documentario Trailer:





La tendenza dovrebbe essere chiara, membri del Bilderberg di tutto il mondo stanno preparando i loro governi e i cittadini all'inevitabile.

La robotica e la tecnologia di intelligenza artificiale stanno avanzando ad un ritmo che presto sostituirà decine di milioni di posti di lavoro in settori economici chiave che includono servizi di ristorazione, di generi alimentari, trasporto e servizio al cliente.

Quale sarà il risultato finale è ancora da vedere, ma sospettiamo che la transizione potrebbe destabilizzare il sistema economico globale, destabilizzazione che sfocerà nella violenza e nella rivoluzione.

Hattip Johnny V

Mac Slavo
activistpost.com

Fonte: qui

P.S. E' una visione molto poco realistica delle cose che non tiene conto della termodinamica dei sistemi coinvolti e del fatto che una macchina consuma tantissima energia(e bisognerebbe capire da dove prenderla nel prossimo futuro...) nell'eseguire le stesse funzioni di un essere umano e comunque è ben poco flessibile, potendo eseguire solo i compiti per cui è stata progettata.