9 dicembre forconi: 09/26/18

mercoledì 26 settembre 2018

LA VERITA’ SUL TUMORE AI POLMONI: L'85 PER CENTO DEI CASI RIGUARDA UN FUMATORE O UN EX FUMATORE



MA UN PAZIENTE SU CINQUE NON HA MAI TOCCATO UNA SIGARETTA IN VITA SUA 

CAUSE, SINTOMI E TERAPIE  

Vera Martinella per www.corriere.it
cancro ai polmoni 2CANCRO AI POLMONI

Quanti sono e chi sono i non fumatori che si ammalano?

«Nella popolazione caucasica i casi di tumore polmonare nei soggetti non fumatori corrispondono al 20 per cento del totale, il che significa un numero approssimativo di 8.300 nuovi casi in Italia ogni anno (le diagnosi totali nel nostro Paese nel 2018 sono state 41.800) - risponde Novello, che è anche membro del direttivo dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica -. I pazienti non tabagisti sviluppano soprattutto un tipo di neoplasia (l’adenocarcinoma), sono più giovani e più spesso donne. Esistono poi variazioni geografiche, ad esempio in certi Paesi asiatici più della metà delle donne affette da una neoplasia polmonare non ha mai fumato».


Cosa si sa sulle cause nei non tabagisti?

cancro ai polmoni 4CANCRO AI POLMONI
«Che il tabacco sia il principale fattore di rischio per il tumore al polmone e in particolare per la forma più diffusa è cosa ben nota - ricorda l’esperta -. Senza le sigarette, infatti, quello che è il tipo di cancro più letale nel nostro Paese sarebbe una «malattia rara»: l’85% circa dei pazienti sono fumatori o ex fumatori. E il pericolo cresce insieme al numero di sigarette fumate e agli anni di tabagismo, ma è stato anche dimostrato che smettere (prima lo si fa, meglio è) porta molti vantaggi, compresa una riduzione del rischio di cancro. Quanto ai non fumatori, sicuramente esiste una dimostrata predisposizione familiare, indipendentemente da quale sia il tipo di cancro, ossia non solo in presenza di casi familiari di neoplasia polmonare. Alcuni studi, poi, ipotizzano il ruolo di fattori genetici, ma la componente ereditaria deve essere approfondita e pare riguardare comunque un’esigua minoranza di pazienti. Certo, invece, è il ruolo cancerogeno di radon, asbesto (amianto, metalli pesanti (quali cromo, cadmio e arsenico) e dell’inquinamento atmosferico. Infine ancora troppo poco sottovalutato è il ruolo del fumo di seconda mano, che invece fa lievitare il pericolo: in Italia i fumatori passivi sono 15 milioni pari al 26,5% della popolazione e la metà degli under 14 (4 milioni di soggetti) vivono con almeno un tabagista».

I tumori dei non tabagisti sono biologicamente diversi?

Non si può dire se i carcinomi nei non fumatori siano più o meno aggressivi, non ci sono dati. «Però alcune alterazioni molecolari, quali Egfr, Ros1 o Alk (anche se in minor misura), hanno una maggiore frequenza nei non fumatori - dice Novello -. Grazie alla moderna medicina di precisione, in base alla presenza o meno di queste mutazioni è oggi possibile scegliere la terapia più indicata nel singolo paziente e avere speranza di ottenerne la massima efficacia. Per questo eseguire i test che identificano determinati marcatori tumorali è ancor più importante nei non fumatori».

 

cancro ai polmoni 1CANCRO AI POLMONI 

Le terapie sono le stesse per tutti pazienti?

«Sì, non esiste un trattamento deciso esclusivamente sulla base della condizione di fumatore o non fumatore - sottolinea Novello -. Così come non ci sono farmaci o terapie che sono più o meno efficaci e riservati soltanto a una delle due categorie. C’è tuttavia una presa in considerazione del dato, per poter meglio impostare l’iter diagnostico e collezionare quindi le informazioni utili (come il profilo molecolare sopra indicato) per l’impostazione della cura».

 

I non fumatori hanno più probabilità di guarire?

cancro polmoniCANCRO POLMONI
«Anche se i dati riportati in letteratura sono contraddittori, molti studi riportano (a parità di altri fattori quali lo stadio di malattia e l’età) una migliore sopravvivenza nei soggetti affetti da tumore polmonare e non tabagisti, rispetto alla controparte che fuma o abbia fumato in passato - conclude l’esperta -. Sicuramente in questa osservazione va tenuto conto della buona prognosi di malattia per i pazienti con una determinata mutazione (Egfr, Ros1 o Alk) sottoposti a trattamento con terapia a bersaglio molecolare, cosi come va tenuto presente che i pazienti fumatori hanno anche altre patologie (oltre il cancro), che sicuramente complicano la situazione e hanno un impatto sulle aspettative di vita». Fonte: qui
sigarettaSIGARETTAmediciMEDICI


LEGGETE IL 'MANIFESTO' DEI SOVRANISTI SU 'SCENARI ECONOMICI', SITO CHE OSPITA LE RIFLESSIONI DI SAVONA E GLI ATTACCHI DI BORGHI E BAGNAI


''ABBIAMO CONQUISTATO IL CONSENSO MA IL VERO NEMICO È IN QUELLE POLTRONE AL MINISTERO DELL’ECONOMIA CHE CASALINO MINACCIAVA. IL NEMICO È AI VERTICI DELLA RAI CHE FOA INSIDIERÀ PRESTO. IL NEMICO È ALLA CONSOB, AI VERTICI DI ENI, ENEL, FINMECCANICA''

Luca Pinasco per www.scenarieconomici.it

PAOLO SAVONA GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINIPAOLO SAVONA GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI
Lega e M5S oltre il 60%, il PD sotto il 15% e Forza Italia sotto l’8%. Savona, Bagnai, Borghi, Barra Carracciolo in posizioni chiave, Marcello Foa Presidente Rai in pectore e si fa persino il nome di Rinaldi per la Consob. Tutto ciò era impensabile soltanto l’anno scorso. La battaglia del consenso è stata vinta, l’Italia è il primo Paese in cui la maggioranza della popolazione è saldamente schierata a favore di forze più o meno sovraniste. In realtà però c’è poco da festeggiare.

Quella che è stata vinta è la prima e forse potremmo dire la più semplice delle battaglie. Il nemico non è politico, se il vero nemico fosse il PD vincere la guerra sarebbe fin troppo semplice. Purtroppo per noi il vero nemico è altrove, ed è un nemico che potrebbe schiacciare il potere politico anche se quest’ultimo fosse per intero unito e compatto. Il nemico è il grande capitale finanziario proprietario di quote azionarie in tutte le maggiori società che compongono l’apparato economico industriale del paese e non solo.


borghi salvini bagnaiBORGHI SALVINI BAGNAI
Il nemico sta nei grandi fondi d’investimento, in quegli agglomerati che Gallino definiva “gli azionisti universali” e che posseggono rilevanti azioni in giornali, televisioni, grandi industrie e banche, come Black Rock, di Vanguard, di Capital World Investor, di FMR, di State Street Corp.

Il vero nemico non detta la linea politica ma la linea ideologica. Il nemico è nelle prestigiose università di economia, dove si insegna quanto le liberalizzazioni e le privatizzazioni siano salvifiche per l’economia, quanto la flessibilizzazione del mercato del lavoro sia la soluzione alla disoccupazione, quanto la deregolamentazione sia la soluzione alle crisi finanziarie. Il nemico sta nelle menti dei dirigenti e dei manager formati nelle suddette università. Il nemico è in quelle società di rating private che con un discrezionale voto positivo o negativo decidono se un governo possa o meno attuare una politica economica.

LUCIANO BARRA CARACCIOLOLUCIANO BARRA CARACCIOLO
Il nemico sono quelle regole sbagliate o inesistenti che permettono a numerosi istituti finanziari come Goldman Sachs o Deutsche Bank di poter liberamente scambiare qualsiasi quantità di titoli di debito pubblico manovrando i tassi e mettendo a rischio intere nazioni artatamente sprovviste della protezione di banche centrali con funzione di prestatore d’ultima istanza. Il nemico ci ha portati da essere la quarta potenza industriale e l’unico paese al mondo dove la classe media poteva permettersi di possedere due case di proprietà, una al mare o in campagna e una in città, ad un paese dove ci sono dieci milioni di poveri e la classe media non arriva neppure a pagare le bollette. Il nemico nasce con il divorzio del 1981, cresce dalla rivoluzione liberista mediatica e giudiziaria del 1992 e non sarà facile debellarlo.

consob opa sts hitachiCONSOB OPA STS HITACHI
Il nemico è in tutte quelle poltrone al Ministero dell’Economia e Finanze che Rocco Casalino minacciava in quell’audio rubato. Il nemico è ai vertici della televisione pubblica che Marcello Foa insidierà presto. Il nemico è alla Consob, vigilante della borsa poco vigile negli ultimi anni, per la quale direzione si paventa oggi il nome di Rinaldi. Il nemico è ai vertici delle società partecipate come Eni, Enel, Finmeccanica, gestite non secondo l’interesse nazionale ma secondo quello degli azionisti privati, e si spera che in futuro arriveranno nomine interessanti anche in quel versante.

Il nemico è in Europa dove le politiche fiscali e monetarie sono decise in funzione della tecnica e non del benessere della popolazione, dove non importa se crollano i ponti o le scuole ma tutto ciò che conta è rispettare dei parametri. Quest’ultimo è un nemico che non dobbiamo e non possiamo affrontare adesso, poiché probabilmente si abbatterà da solo con le prossime elezioni europee, ed attaccarlo frontalmente ora, come faceva osservare il prof. Bagnai, significherebbe addossare soltanto al nostro paese il costo politico di una disfatta annunciata. Il nemico è la cultura economica neoliberista che, dal 1992, ha permeato la struttura sistemica italiana. Non sarà facile da sconfiggere, ma è inevitabilmente questa la direzione in cui muoversi.

Fonte: qui

MARCELLO FOAMARCELLO FOA

PISA – INCENDIO AL MONTE SERRA: 700 SFOLLATI, DANNI PER ALMENO 4 MILIONI DI EURO E 600 ETTARI DI BOSCO COMPLETAMENTE DISTRUTTI

PIÙ DI 500 PERSONE AL LAVORO PER SPEGNERE LE FIAMME, MA IL VENTO RENDE INUTILI LE OPERAZIONI 

LA PROCURA HA APERTO UN’INCHIESTA: SI PENSA CHE L’ORIGINE DELL'INCENDIO SIA DOLOSA

incendio monte serra 8INCENDIO MONTE SERRA 
Il Monte Serra brucia: un inferno di fuoco, un incendio di probabile origine dolosa che ha creato il caos in provincia di Pisa: settecento sfollati, danni per almeno 4 milioni di euro, i boschi del monte completamente distrutti e centinaia di uomini tra vigili del fuoco e volontari al lavoro.
E' stata quella di ieri un'alba tragica per Calci, Vicopisano e diverse frazioni della zona sud ai piedi del monte. L'incendio è iniziato nella serata di lunedì intorno alle 22 e dopo quasi un giorno viene ancora alimentato dal nemico principale in queste situazioni: il vento che spira fortissimo in Toscana.
E' grazie al vento che le fiamme si sono propagate in pochi minuti e hanno ingoiato ettari su ettari, distruggento un polmone verde fatto anche di vigne, oliveti, campi coltivati. E minacciando diverse case. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato lo stato di emergenza.
GLI SFOLLATI - Settecento persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. La situazione viene gestita dal Comune di Calci, che nella notte tra lunedì e martedì ha aperto le strutture sportive per accogliere le persone che non sapevano dove andare: queste ultime sono una trentina, tutti gli altri sono riusciti a trovare sistemazioni da parenti e amici. La palestra polivalente di Calci è stata attrezzata comunque con letti da campo dalle società di volontariato.
incendio monte serra 6INCENDIO MONTE SERRA 
AEROPORTO CHIUSO - L'aeroporto di Pisa è stato chiuso al traffico passeggeri fino alle 19.40. Questo per permettere ai velivoli antincendio di svolgere il loro lavoro senza intoppi. L'aeroporto fornisce informazioni ai passeggeri rimasti a terra.
CHI E' STATO? SCATTA L'INCHIESTA - La procura di Pisa ha aperto un'inchiesta sul disastro del Monte Serra. La procura lavora "all'ipotesi di reato di incendio doloso sulla base di alcuni indizi che ora dovranno essere confermati eventualmente dal lavoro investigativo". Lo ha spiegato il Procuratore di Pisa, Alessandro Crini. "Primo fra tutti -ha aggiunto Crini- il fatto che le fiamme si siano sviluppate di notte e in una serata sostanzialmente molto fresca".
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SEICENTO ETTARI IN FUMO - Una porzione vastissima di bosco del Monte Serra è andata in fumo. Le zone già spente mostrano un paesaggio lunare. Non è rimasto più niente se non qualche arbusto annerito. Il fuoco è iniziato sopra Calci, raggiungendo poi la frazione di Montemagno e "scavallando" verso Vicopisano, dove anche qui circa duecento persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.
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INCENDIO MONTE SERRA
LE FASI DI SPEGNIMENTO - E' difficilissimo riuscire a spegnere le fiamme in una zona così vasta. Le squadre di volontari e vigili del fuoco stanno sfruttando il calo dell'intensità del vento del pomeriggio di martedì, ma in serata le fiamme dovrebbero riprendere particolare vigore. Sono intervenuti sia elicotteri che Canadari che fanno continuamente la spola con il mare.
GLI UOMINI IN CAMPO - Solo i volontari addetti allo spegnimento dell'incendio sono 250, più i vigili del fuoco arrivati da tutti i comandi della Toscana ma anche dall'Emilia e dalla Lombardia. Ci sono quindi nella zona del Monte Serra non meno di 500 persone.
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MANCA L'ACQUA IN ALCUNE ZONE - Acque Spa comunica, in una nota, che "a causa dei danni all'infrastruttura idrica provocati dall'incendio sul Monte Serra martedì 25 settembre, si sono verificati abbassamenti di pressione e mancanze d'acqua a Montemagno nel Comune di Calci". L'interruzione idrica interessa anche le località Ronchi, Spariti e Fontana Diana. "Al momento - si legge ancora nella nota - i nostri tecnici non possono intervenire per ragioni di sicurezza. Non appena l'area tornerà agibile, si recheranno sul posto per verificare l'entità dei guasti e programmare gli interventi di riparazione.
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CONSIGLIO REGIONALE SOSPESO - La seduta del Consiglio regionale ieri è stata sospesa intorno alle 17.10 per consentire ai consiglieri di recarsi a Calci (Pisa) l'incontro con il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, e del sottosegretario all'Interno, Stefano Candiani. La proposta, avanzata dal capogruppo Pd, Leonardo Marras, è stata accolta dopo un breve dibattito e il presidente dell'Assemblea Eugenio Giani ha sciolto la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno questa mattina.
Fonte: qui