9 dicembre forconi: 03/23/19

sabato 23 marzo 2019

ALTRO CHE REPARTI SPECIALI SWAT, NEGOZIATORI, RAFFICHE DI MITRA

UNA RENAULT CLIO NON BLINDATA DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI SAN DONATO MILANESE AFFIANCA L’AUTOBUS IN CORSA PIENO DI BAMBINI E CON UN TERRORISTA CHE LO HA COSPARSO DI GASOLIO. STERZANO DAVANTI ALL’AUTOBUS E CI SI SCHIANTANO CONTRO, E A QUEL PUNTO…


Nicolò Zuliani per www.termometropolitico.com

ousseynou syOUSSEYNOU SY
Quello che è successo a San Donato Milanese è stato un esempio di professionalità dei Carabinieri a livello mondiale. In tutto l’occidente non c’è una situazione cominciata così (51 bambini ammanettati sull’autobus, taniche di benzina, uno psicopatico che vuole arrivare all’aeroporto) che sia finita senza un solo colpo di pistola e un solo ferito. È stata una dimostrazione di bravura che va ben oltre l’immaginabile, e come al solito seguendo solo buon senso e il pragmatismo. Niente protocolli SWAT, negoziatori, cecchini negli elicotteri, visori termici, nulla. Praticamente i bastoni e le pietre.

OUSSEYNOU SYOUSSEYNOU SY
“Voglio andare a Linate, non voglio vedere nessuno per chilometri, ho 50 bambini in ostaggio, è pieno di gasolio”. La risposta negli USA sarebbero stati elicotteri, preevacuazione di aeroporto e autostrada, 14 negoziatori idioti che litigano tra di loro, 400 SWAT armati di bazooka a distanza; appena possibile crivellano di colpi l’autista e nel farlo uccidono sei bambini e un insegnante. L’autobus prende fuoco e ne muoiono altri 19. Segue guerra preventiva a una nazione a caso.
IL BUS SEQUESTRATO DA OUSSEYNOU SYIL BUS SEQUESTRATO DA OUSSEYNOU SY

Risposta francese: scoprono che il fatto è vero quando ormai l’autobus è a Linate e ha fatto schiantare un aereo in fase di atterraggio. Cominciano a litigare sulla competenza territoriale, il giudice telefona a Macron che telefona al suo consulente d’immagine che telefona al giudice, alla fine il pazzo sfonda il blocco davanti all’aeroporto, investe quattro agenti di polizia, gli altri aprono il fuoco e tutti muoiono crivellati nell’autobus. In Russia o in Israele neanche a parlarne.

san donato milanese sequestro del bus ousseynou sy 2SAN DONATO MILANESE SEQUESTRO DEL BUS OUSSEYNOU SY 2
Risposta italiana: una Renault Clio non blindata della stazione dei Carabinieri di San Donato Milanese affianca l’autobus in corsa. A bordo ci sono un appuntato, un carabiniere e un carabiniere scelto, tutti con moglie e figli a casa e che tra loro manco si conoscono. Gente normale, pagata quattro soldi, originari del paesino in Puglia e di stanza in una stazioncina di periferia.
san donato milanese sequestro del busSAN DONATO MILANESE SEQUESTRO DEL BUS

Non sono Tuscania, GIS o incursori della marina: sono il classico maschio italico che quando vede i criaturi in pericolo diventa Schumacher a bordo di una Fiat Punto pimpata. Sterzano davanti all’autobus e ci si schiantano contro. L’autobus si ferma. L’appuntato scende e brandisce minaccioso i pugni verso lo psicopatico, che essendosi preparato guardando i film americani rimane confuso. Nel frattempo gli altri due forzano la porta posteriore, gli sfondano a sfregio il finestrino e tirano fuori i ragazzini di peso. Il pazzo se ne accorge, ma quando fa ripartire l’autobus gli ultimi ragazzini si lanciano fuori in corsa. A quel punto viene acciuffato, percosso e portato in centrale vivo e vegeto.

san donato milanese sequestro del bus auto dei carabinieri speronataSAN DONATO MILANESE SEQUESTRO DEL BUS AUTO DEI CARABINIERI SPERONATA


Tutto questo favorito dal fatto che in italia la gente non fa quello che gli dici manco minacciandola col coltello; siamo un paese di anarchici dove un bambino di 10 anni ti frega e si tiene il cellulare, un professore di 40 mette male le fascette ai polsi e il Carabiniere mentre ascolta il sequestratore ha il tono di chi pensa “ma vaffanculo, adesso ti faccio vedere io”. Risultato finale: un sequestro con tentata strage risolto in venti minuti con una decina di escoriazioni, quattro cartoni all’autista e un autobus in fiamme. Tutti vivi. Qualsiasi altra forza dell’ordine, davanti a un risultato del genere, più che applaudire si dovrebbe mettere a studiare.

Fonte: qui

TERREMOTO IN GERMANIA!


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L’entusiasmo e l’euforia dei giorni scorsi, l’inutile frenesia per un accordo inesistente o un no-deal scongiurato nel Regno Unito si sono scontrati oggi con la triste realtà…
German manufacturing PMI now at 44.7. Together with our uncertainty indicator for Germany (based on distr. of EC survey answers) at a post-crisis record, perhaps not too big of a surprise. With many of global growth concerns still undecided, I don't see much upside potential.
Visualizza altri Tweet di Moritz Degler
Roma, 22 mar. (askanews) – Nuovo e accentuato deterioramento dell’attività nel manifatturiero della Germania. A marzo il livello della produzione segnalato dall’indice dei responsabili degli approvigionamenti (Purchasing managers index o Pmi) è caduto a 45 punti, dai 47,9 punti di febbraio, e secondo la società di ricerche Ihs Markit è ai valori più bassi da 79 mesi a questa parte.L’indice generale sul maniatturiero è calato a 44,7 punti, anche in questo caso minimo da 79 mesi, mentre l’indice Pmi relativo al terziario della Germania ha segnato una limatura a 54,9 punti, dai 55,3 di febbraio, ma resta a valori espansivi dato che è superiore ai 50 punti. L’indice Pmi composito sulle aziende tedesche è rimasto espansivo, ma con un calo a 51,5 punti, dai 52,8 di febbraio, è ai minimi da 69 mesi. Gli indicatori sulla Francia sono finiti in modalità di contrazione: 48,7 punti sull’indice composito, dai 50,4 punti di febbraio. L’indice Pmi relativo alla produzione del manifatturiero francese è calato a 48,8 punti a marzo, da 51 di febbraio.
Se non basta leggete qui sotto…
Sta per iniziare il lungo decennio perduto in Germania e non solo…
Decennale torna a zero di rendimento. Propongo un brindisi alla salute di tutti quelli che davano per finito il lungo rally dei bond, per tutti quelli che suggerivano di fuggire dal reddito fisso!
Non servirebbe aggiungere altro se non che, il Regno Unito e la May sono in trappola, il no-deal si avvicina sempre più e con esso una hard Brexit…
Ieri sera durante una lunga riunione del Consiglio Europeo, l’organo che raduna i capi di governo e di stato dell’UE, l’Unione Europea ha concesso al Regno Unito di posticipare la data di Brexit, che inizialmente era stata fissata al 29 marzo. La nuova scadenza è il 22 maggio, ma sarà vincolata all’approvazione dell’accordo di uscita concordato dai negoziatori europei e britannici da parte del Parlamento britannico (che negli ultimi due mesi l’ha già respinto due volte). Il Parlamento britannico dovrà approvare l’accordo entro la prossima settimana. Se l’accordo non verrà approvato, il governo di Theresa May avrà tempo fino al 12 aprile per comunicare cosa intenderà fare, se cioè uscire dall’Unione senza alcun tipo di accordo oppure richiedere una proroga più lunga, probabilmente soggetta alla possibilità di tenere nuove elezioni o un secondo referendum.
Condizioni semplicemente inaccettabili per gli inglesi, non ci sarà alcun accordo o voto favorevole.
Concludo con un pensiero a tutti quelli che in questi anni hanno messo in dubbio le nostre visioni! La verità è figlia del tempo, il sistema può provare a manipolare quanto vuole mercati o aspettative, sondaggi o proiezioni, ma la realtà non fa sconti a nessuno.
Barra dritta e avanti tutta, abbiamo davanti traguardi prestigiosi, la verità è figlia del tempo.

Dalla prossima settimana, Icebergfinanza cambia pelle, importanti novità in arrivo. Un abbraccio e buon fine settimana. Andrea
Fonte: qui

LUCA CASARINI ENTRA COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI ED È ESCE DA INDAGATO

DOPO UN INTERROGATORIO DI QUASI 8 ORE ESCE DALLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI LAMPEDUSA CON L’ACCUSA DI FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA , OVVERO DI AVER DISOBBEDITO ALL ALT IMPARTITO DAL PATTUGLIATORE DELLA GDF PRIMA DI ENTRARE NELLE ACQUE TERRITORIALI ITALIANE

luca casariniLUCA CASARINI

È entrato come persona informata sui fatti ed è uscito da indagato. Dopo un interrogatorio di quasi 8 ore Luca Casarini esce dalla caserma della Guardia di finanza di Lampedusa con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

luca casariniLUCA CASARINI






In qualità di capo missione della Ong Mediterranea Casarini ha condiviso operativamente le decisioni prese dal comandante della Mare Jonio, Pietro Marrone, quindi è anch’egli sotto indagine per le medesime accuse. È accusato in concorso di aver violato anche l’articolo 1099 del codice della navigazione, ovvero di aver disobbedito all alt impartito dal pattugliatore della gdf prima di entrare nelle acque territoriali italiane.

luca casariniLUCA CASARINI
La prossima settimana, nella nuova veste di indagato, quindi con la presenza del suo avvocato, Casarini sarà nuovamente interrogato ad Agrigento dai titolari del fascicolo Salvatore Vella e Cecilia Baravelli.

Fonte: qui



CON PREMEDITAZIONE DOLOSA (Ci fosse un giudice)


E’ degradante anche  solo sprecare dieci minuti  a smentire che la Mare Jonio “ha salvato vite umane”.  Una operazione di  aperta provocazione  – dichiaratamente  premeditata  –    ottimamente  finanziata da  vecchie e nuove facce e grinte  dell’antagonismo coll’orecchino  e stagionati mestatori politici falliti.



L'ex antagonista no global @lukacasa, ora esponente imborghesito di @SI_sinistra e "volontario" sulla nave di @RescueMed, chiede all'Italia un porto di sbarco. Qualche anno fa però era decisamente meno "accogliente" con i migranti.

Guardate il video.


284 utenti ne stanno parlando

Operazione coordinata  con  l’aereo di Sea Watch e mediaticamente da  Amnesty, ossia con Soros.  Sostenuta  da interventi coordinati di “intellettuali” del giro giusto,  da Mentana a Saviano,
che praticamente ammette che la  provocazione  è stata fatta coincidere con la discussione  in Senato per la consegna di Salvini al giudice.
Con video di Repubblica in diretta continua dalla nave salvatrice.



Il video di @repubblica, che riprende il trasbordo dei migranti sulla nave di @RescueMed.

12 migranti si sono già dichiarati "minori".
Scatta il gioco: trova il minorenne.


602 utenti ne stanno parlando

Una operazione  dolosa, con trasponder spenti fino al punto d’incontro coi  “naufraghi”, che si sapeva esattamente dove cercare.   Solidi indizi di collusione e accordo previo coi criminali scafisti   che dovrebbero interessare  i giudici –  come l’ipotesi che,  ci siano stati altri morti dovuti al fgatto che gli scafisti hanno costretto altri mettersi sui gommoni,  ma non hanno raggiunto in tempo la nave dei centri sociali  e sono affogati.

La Mare Jonio di @ RescueMed ha fatto rotta esattamente su Sabrata ad ovest di Tripoli da quando hanno lasciato l’Italia, nonostante ultimamente partissero soprattutto da Gasr Garabulli ad est di Tripoli. Come chiamata al telefono.  C’è motivo di sospettare una “consegna” in piena regola. Qualche procura si interessa? 

Basta seguire  seguire i twitter   benemeriti   di Francesca Totolo, per sospettare reati gravi commessi al  preciso scopo  di  mettere in crisi e difficoltà l’odiato Salvini,  con l’utilizzo  spregiudicato di vite umane messe in pericolo,  a spese  di tutti gli italiani.
Solidi indizi che dovrebbero e potrebbero diventare prove a carico.  Se fossero indagati. Ma è chiaro che questi sono  sicuri che a loro, non accadrà mai – ed è questo il problema. Questi sanno di avere le spalle coperte.

Il sindaco di Napoli, ha annunciato altri “salvataggi”, altre provocazioni e strumentalizzazioni; e chi vuoi che lo trascini in giudizio? E’  un (ex?) magistrato.


Migranti, de Magistris: “Abbiamo 450 imbarcazioni pronte per il recupero”

“Salvini non vuole far entrare la nave in territorio italiano? A Napoli abbiamo la disponibilità di 450 imbarcazioni per andare a recuperare queste persone che stanno morendo. Li andremo a soccorrere in acque internazionali perché il diritto del mare dice di salvare e prestare soccorso alle persone che stanno per morire”.