9 dicembre forconi: 06/23/18

sabato 23 giugno 2018

CASAMONICA – TARTUFO, CAVIALE E CHAMPAGNE A GUBBIO: UN BANCHETTO DI NOZZE GOURMET DA 187MILA EURO MAI PAGATO

AL RECLAMO DEL RISTORATORE, GLI È STATO RISPOSTO: “I CASAMONICA SONO I CASAMONICA” 

ORA, OLTRE AL DANNO, LA BEFFA: IL TRIBUNALE DI TIVOLI HA RINVIATO LA PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO E SECONDO IL DIFENSORE DELLA VITTIMA SI RISCHIA LA PRESCRIZIONE…

Francesco Salvatore per "la Repubblica – Roma"

BANCHETTO NUZIALE CASAMONICABANCHETTO NUZIALE CASAMONICA
Col suo ristorante ha organizzato un banchetto di nozze gourmet per il matrimonio di uno dei componenti della famiglia Casamonica. Tartufo, caviale e champagne Dom Perignon, per un totale di oltre 187mila euro di delizie.

Nessuno ha pagato il conto e il titolare della " Taverna del lupo" di Gubbio, Rodolfo Mencarelli, si è visto costretto a denunciare. Era quattro anni fa quando veniva raggirato. E ora che la procura ha disposto il giudizio, individuando i due responsabili di quella truffa, Laura e Amabile Casamonica, rischia un' altra beffa. Chiamata prescrizione del reato. Con tutte le conseguenze del caso, ovvero nessun risarcimento per il danno subito.

TAVERNA DEL LUPO GUBBIO 1TAVERNA DEL LUPO GUBBIO
Il tribunale di Tivoli ha infatti rinviato di nove mesi la prima udienza del processo, dopo che era stata fissata con un decreto di citazione diretta della procura, per il prossimo 16 ottobre. La nuova data è il 9 luglio 2019. E beffa nella beffa, non ha voluto sentire ragioni alle innumerevoli istanze presentate dal difensore della vittima, l' avvocato Guido Cesarini: «Nessuna corsia preferenziale » , è stata la risposta dei giudici.

Secondo il legale, invece, « gli estremi per ricorrere a una corsia preferenziale risultano già presenti - scrive in un' istanza - visto che nel luglio 2019 saranno decorsi 5 anni dai fatti, sicché imminente sarà la prescrizione, prevista nel marzo 2022».

TAVERNA DEL LUPO GUBBIO 2TAVERNA DEL LUPO GUBBIO
Il calcolo che fa il difensore, infatti, è dettato dalla conoscenza dei tempi della giustizia e dalla consapevolezza che con i tre gradi di giudizio non si potrebbe mai arrivare a una sentenza definitiva prima del 2022.

Dello stesso avviso, d' altra parte, era stato anche il procuratore capo di Tivoli, il quale aveva chiesto lumi già dallo scorso gennaio, inviando una comunicazione al presidente della sezione penale, dopo che la prima udienza era stata posticipata.

casamonica - aggressione a una disabile in una bar in zona romaninaCASAMONICA - AGGRESSIONE A UNA DISABILE IN UNA BAR IN ZONA ROMANINA




Andando ai fatti, invece, il banchetto di nozze dei Casamonica, andato in scena in una tenuta di Tivoli, era stato quanto di più costoso si potesse scegliere per un ricevimento di lusso. "Si preoccupavano che la qualità dei prodotti fosse al top, facendo presente che non avevano nessun problema a pagare", racconta il titolare.

E allora buffet di carne e pesce, caviale e tartufo, con grigliata di fiorentina. E alla fine anche i sigari Montecristo, per viziare i parenti. Una festa di nozze da 500 invitati votata all' eccesso, nello stile dei Casamonica.

casamonica aggressione a una disabile in una bar in zona romanina 3CASAMONICA AGGRESSIONE A UNA DISABILE IN UNA BAR IN ZONA ROMANINA

A pagare il conto da 187mila euro, però, non ci ha pensato nessuno. Al ristoratore è arrivato solo un anticipo di 12mila euro, due assegni scoperti e la proposta di ricevere un appartamento ipotecato, intestato a un tizio che nulla aveva a che fare con i Casamonica. « I Casamonica sono i Casamonica » , gli hanno detto quando ha provato a reclamare.

Fonte: qui

PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO IN CUI LA RAGGI E’ IMPUTATA PER FALSO NELLA PROCEDURA DI NOMINA DI RENATO MARRA

CON LEI DEVE RISPONDERE DI ABUSO D’UFFICIO IL SUO EX BRACCIO DESTRO, RAFFAELE MARRA 

LA CONTESTAZIONE ALLA SINDACA È DI AVER MENTITO SULLE PROCEDURE CHE PORTARONO RENATO MARRA DALLA DIREZIONE VIGILI DEL XV MUNICIPIO A CAPO DEL DIPARTIMENTO TURISMO  

F.Fia. per il “Corriere della Sera”

RAGGI MARRARAGGI MARRA
Di nuovo uniti ma separati. I destini processuali di Virginia Raggi e Raffaele Marra tornano a sovrapporsi, dopo che l' arresto del secondo ne ha scisso sul nascere i percorsi politici. La sindaca compare oggi in aula per la prima udienza del processo che la vede imputata di falso nella procedura di nomina di Renato Marra, stessa identica circostanza per la quale la posizione dell' ex direttore delle risorse umane, Raffaele Marra, suo fratello, è già a dibattimento con l' accusa di abuso di ufficio.

L'intreccio ha una spiegazione nella legittima scelta, tutta politica, fatta a gennaio della prima cittadina, quella di farsi processare con rito immediato. Triplice l'obbiettivo raggiunto. Il primo: allontanare mediaticamente la sua posizione da quella dell'ex fedelissimo Marra, descritto nelle indagini come un sindaco ombra e che la Raggi si affrettò invece a definire «solo uno dei 23 mila dipendenti capitolini» già al momento dell'arresto.
RENATO MARRA E RAGGI mpa.itRENATO MARRA E RAGGI MPA.IT

Il secondo: far slittare a dopo le elezioni politiche dello scorso marzo il suo processo, a tutela dell' immagine dell' intero Movimento Cinque Stelle. Terzo: lasciare ad entrambi la possibilità di non testimoniare nel processo dell'altro, perché imputati in procedimento connesso. Il calendario giudiziario ha poi fatto sì che, seppure con rito ordinario, il processo a Marra sia cominciato prima ed ha celebrato il 20 aprile la sua udienza iniziale.

VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRAVIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA
Inevitabilmente la sentenza dell'uno influirà sull'altro. La contestazione alla sindaca è di aver mentito al responsabile dell'anticorruzione capitolina sulle procedure che portarono Renato Marra dalla direzione vigili del XV Municipio a capo del dipartimento Turismo (nomina poi revocata per le polemiche) quando dichiarò di aver effettuato la scelta «in piena autonomia» mentre in chat accusava lo stesso Marra di non averle detto «la verità sui compensi». La dimostrazione, secondo i pm, che era stato lui a gestire la pratica del fratello. Su questo «conflitto di interessi» poggia l' accusa contro Marra.

luca bergamoLUCA BERGAMO
«Mi stai dando del disonesto - ribatteva lui in chat -. Non ti ho mai nascosto nulla. Te l'ho detto! Evidentemente non troppe volte!». I due procedimenti hanno in comune anche altri due da ti. La lista dei testimoni, che è in parte sovrapponibile (i legali della Raggi hanno citato, tra gli altri, gli assessori Luca Bergamo, Daniele Frongia, Adriano Meloni, l'attuale responsabile risorse umane, Antonio De Santis, e il segretario particolare della sindaca, Fabrizio Belfiori).

Ma soprattutto il fatto che in nessuno dei due casi il Campidoglio si è costituito parte civile pur avendone titolo. Assistita dagli avvocati Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, la sindaca si farà forza anche sulla archiviazione già intascata per l' altra contestata nomina, quella di Salvatore Romeo.

21 Giugno 2018

Fonte: qui

ALMENO TRE CONSIGLIERI SAREBBERO PRONTI ALLA ROTTURA CON LA RAGGI CHE MOSTRA I MUSCOLI: “TANTO SE CADO IO, SI VA TUTTI A CASA” 

E HA RAGIONE: SE SALTA L’AMMINISTRAZIONE, NESSUNO DEI GRILLINI SARÀ RICANDIDATO (IN MOLTI SONO AL SECONDO MANDATO) 

DANIELE FRONGIA GRANDE MEDIATORE CON GLI SCONTENTI

MA I VERTICI CINQUESTELLE ISOLANO VIRGINIA: QUELLE NOMINE RESPONSABILITÀ SOLO SUA
Estratto dell’articolo di Stefania Piras per “il Messaggero”

RAGGI FRONGIARAGGI FRONGIA
«Ora basta, non c' è stato alcun finanziamento per noi, quello che Lanzalone ha fatto là dentro, se lo ha fatto, non è competenza nostra e non dovevamo controllare noi». Nello sfogo di una fonte a metà tra il governo e il gruppo parlamentare M5S ci sono due elementi significativi: il rifiuto della responsabilità politica e amministrativa del caso Tor di Valle e la «prova regina», scandiscono che «Virginia tutto era tranne che commissariata».

[…] Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro hanno tutti assunto primari ruoli di governo e ora dovranno monitorare a livello istituzionale, e non politico, tutti gli enti locali, non solo quelli pentastellati. Così il Movimento nazionale (l' aggettivo è un copyright della sindaca) si affranca dall' ennesimo maremoto giudiziario che ha investito il Campidoglio.
DANIELE FRONGIA E VIRGINIA RAGGIDANIELE FRONGIA E VIRGINIA RAGGI

«I nostri deputati non possono passare il tempo a rincorrere e a spiegare vicende di cui non sanno nulla», ripete la stessa fonte parecchio infastidita. «Governiamo Roma, è giusto che ci prendiamo le nostre responsabilità ma qui il Movimento non ha responsabilità di alcun tipo, né penale, né civile, né amministrativo, né politico», continua sottolineando che le ultime due stanno altrove, ovvero nelle stanze in cui si decide e si sviluppa «autonomamente e legittimamente l'attività amministrativa di una giunta». «Ok se è stata fatta una nomina al Comune che comunque era una persona brava, stimata, ma cosa c' entra la componente parlamentare?», si chiede. […]

RAGGI NEL BUNKER SFIDA I RIBELLI: «SE MI SFIDUCIATE, TUTTI A CASA»
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “il Messaggero”

LANZALONE E VIRGINIA RAGGILANZALONE E VIRGINIA RAGGI
Chissà se avrebbe immaginato di passarlo così, il secondo compleanno sul Colle capitolino, coi cronisti che si radunano sotto la Lupa, e lei, nel bunker circondata solo dai fedelissimi, mentre un pezzo della sua maggioranza è tentato dallo strappo, ora che la grana Tor di Valle è deflagrata tra arresti e accuse di mazzette, mentre l' amministrazione pentastellata è scottata dall' ennesimo cortocircuito per l' intitolazione (votata e poi rimangiata) di via Almirante.

[…] «Sono saltati gli schemi, si va in ordine sparso», confida un consigliere prima di immergersi nella riunione fiume, convocata sul fare della sera per parlare dell' affaire stadio e di tutto il resto. Alla fine la faida rientra, Raggi la spunta. «Ma deve esserci più condivisione sulle scelte», è la promessa strappata dai consiglieri. Che negli sfogatoi interni, da giorni, vanno ripetendo: «Deve ascoltare più noi, meno gente tipo Lanzalone».

LA MINACCIA
DI MAIO RAGGI LOMBARDIDI MAIO RAGGI LOMBARDI
La giornata di Virginia Raggi era cominciata con un altro scossone. La notizia, raccontata sul Messaggero, è che almeno tre consiglieri sarebbero pronti alla rottura. «Tanto se cado io, si va tutti a casa», dice la sindaca ai suoi. Messaggio chiaro: se l' esperienza dei pentastellati al governo di Roma finisse così, è game over per tutti. Nessuno pensi che sarà ricandidato, anche perché la pattuglia dei grillini in Aula Giulio Cesare, in larga parte, è al secondo mandato. E la regola aurea del M5S, almeno per ora, non verrà cambiata.

Si lavora per la pace - insomma, almeno una tregua - mentre antipatie e dissidi maturati in due anni di travagli rendono l' atmosfera elettrica e cupa. Il clima dei sospetti, per le chat svelate pubblicamente sul ruolo di Lanzalone, fa il resto. Fuori, nella piazza disegnata da Michelangelo, intorno alla statua del Marc' Aurelio, i consiglieri smorzano e dissimulano: «La sfiducia? Ma no, è una riunione ordinaria...». «Lo stadio? Non ne parleremo». E via così, mascherando.

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGILUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI
[…] Per sedare la fronda, Raggi si è affidata a Daniele Frongia, l' ex vicesindaco ora assessore allo Sport. È lui a elaborare la strategia, la sfida ai ribelli. E il piano si rivela vincente, perché Raggi argina i contestatori e prima ancora che il vertice di maggioranza inizi una nota del M5S romano annotava questo: «Siamo tutti uniti insieme alla sindaca Raggi, chi dice che siamo divisi afferma il falso». […]

Fonte: qui








IN UN PRIMO COLLOQUIO CON I MAGISTRATI ROMANI, VIRGINIA RAGGI CONFERMA LA PROPRIA RESPONSABILITÀ (POLITICA) NELLA SCELTA DELL'AVVOCATO COME FACTOTUM DEL CAMPIDOGLIO PER LO STADIO 

E POI CONFERMA L'ENORME DISCREZIONALITÀ DI LANZALONE CHE SI ERA SCRITTO DA SOLO IL CONTRATTO (BOCCIATO DALL’AVVOCATURA) PER IL CONFERIMENTO DI ALCUNI INCARICHI


Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

In un primo colloquio con i magistrati romani la sindaca Virginia Raggi offre almeno due conferme. La prima è in ordine alla propria responsabilità (politica) nella scelta dell' avvocato Luca Lanzalone, oggi agli arresti per corruzione, come factotum del Campidoglio per lo stadio.
La seconda sull' enorme discrezionalità di Lanzalone.

LANZALONELANZALONE
«Sono stata io - spiega la Raggi ai magistrati Paolo Ielo e Barbara Zuin il 15 giugno - a chiedere a Fraccaro e Bonafede di poter parlare con il consulente del Comune di Livorno». Dunque la querelle politica su chi abbia proiettato Lanzalone ai vertici capitolini sembra archiviata. La sindaca se ne assume la responsabilità. Ma c'è poi la seconda circostanza che riguarda la natura del rapporto che si era stabilito con Lanzalone e il suo straordinario potere. Ed è il fatto che l'avvocato genovese elaborò da sé la bozza del proprio incarico. Incarico che tramontò per l' opposizione dell' avvocatura capitolina ma che comunque ricordava un incarico girato a sé stesso.
LANZALONE E VIRGINIA RAGGILANZALONE E VIRGINIA RAGGI

«Lanzalone - dice la Raggi a verbale - mi inviò un documento che conteneva un conferimento di incarico di consulenza anche per le partecipate». Con una delega alle partecipate (Acea ma anche Atac) sarebbe stato più facile muoversi. La Raggi gira il documento agli avvocati capitolini che dicono no. Contrari a una consulenza retribuita perché l' avvocatura ha già il suo staff, ma contrari anche a una consulenza gratuita perché Lanzalone non era stato sottoposto ad alcuna selezione e un ente pubblico non può regalare a un professionista qualsiasi un simile «vantaggio competitivo».

Al di là della mancata formalizzazione dell' incarico che non c' è stata, per i pm conta che Lanzalone «ha esercitato la sua attività di "supportare e coadiuvare" il sindaco nell' esercizio delle "sue prerogative"» secondo l' ordinanza di arresto. Il 13 giugno, intanto, viene ascoltata anche la segretaria di Parnasi, Elisa Melegari.

Le erogazioni, dice, sono una vecchia abitudine di Parnasi: «Sin da quando lavoravo in Parsitalia». Bonifici all' ex sottosegretario Francesco Giro ma anche a Renata Polverini e a Luciano Ciocchetti sono stati effettuati nel corso dell' anno.

Ieri è stato ascoltato anche Luca Caporilli. Il tecnico di Eurnova, assistito dall' avvocato Pierpaolo Dell' Anno, ha risposto a tutte le domande e offerto conferme sul fronte di un bonifico effettuato per l' immobiliarista.

Caporilli è chiamato in causa per altro. Due collaboratori di Parnasi discutono di una sua ammissione circa un immobile che avrebbe necessitato una bonifica per l' amianto prima di essere ceduto al Comune: «Là dentro c' è l' amianto ma ha detto che la presenterà lo stesso al Municipio e a Roma Capitale e poi sarà un problema loro se è pericolante e qualcuno ci morirà». Un altro collaboratore di Parnasi, Gianluca Talone, assistito dall' avvocato Gianluca Tognozzi, ha già annunciato il ricorso ai giudici del Riesame.
raggi baldissoniRAGGI BALDISSONI

Mentre a breve potrebbe essere riascoltato Giulio Mangosi difeso dall' avvocato Stefano Valenza. Quanto al direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, sentito come persona informata dei fatti, ha offerto a sua volta conferme sul ruolo dell' avvocato Lanzalone: «Era il nostro interlocutore mi fu presentato da Raggi come il loro consulente sugli aspetti tecnico amministrativi del dossier stadio». Sentito anche il direttore generale capitolino Franco Giampaoletti. Lanzalone? «Ha supportato -dice - l' amministrazione comunale anche in alcuni incontri con le parti private proponenti».

Fonte: qui

''PER AVERE IL REDDITO DI CITTADINANZA 8 ORE DI LAVORO GRATIS A SETTIMANA''

IL FUTURO SECONDO GRILLO: ''QUESTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE È DIVERSA DALLE ALTRE. STAVOLTA NON SI CREERANNO NUOVI POSTI DI LAVORO. CI SARÀ ALTA DISOCCUPAZIONE, SONO GIÀ COLPITI CONTABILI, ANALISTI FINANZIARI, GIORNALISTI, AVVOCATI, RADIOLOGI, ECC. CI SARANNO PIÙ DISUGUAGLIANZE E UNA TERRIBILE QUANTITÀ DI STRESS NEL NOSTRO TESSUTO SOCIALE'
DI MAIO, PER REDDITO CITTADINANZA 8 ORE LAVORO GRATIS
reddito cittadinanzaREDDITO CITTADINANZA
 (ANSA) - Obiettivo del reddito di cittadinanza "non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro - il tuo settore è finito o si è trasformato - ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito in nuovi settori. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio al congresso Uil.

LAVORO:DI MAIO, SU REDDITO CITTADINANZA NON ARRETREREMO
 (ANSA) - Il reddito di cittadinanza "può muovere tante obiezioni, ma ci credo molto e possiamo farlo insieme, non arretreremo e ci metteremo insieme come forze politiche e parti sociali per realizzarlo senza che ci siano degli abusi". Così il vicepremier, Luigi Di Maio, intervenendo al congresso Uil e aggiungendo: "la vera grande questione è la riconversione di chi oggi ha bisogno di esser riqualificato e reinserito lavorativamente", la questione "passa per i centri per l'impiego ma anche per il reddito".


REDDITO BASE INCONDIZIONATO: COME GUADAGNEREMO IN UN FUTURO SENZA LAVORO
Beppe Grillo per il suo blog, www.beppegrillo.it

Voglio iniziare con una domanda inquietante: secondo voi stiamo andando verso un futuro con più o meno posti di lavoro?

Ma siccome ci siamo fatti questa domanda moltissime volte, in passato, forse in realtà dovremmo chiederci se questa volta c’è qualcosa di veramente diverso.

La paura che l’automazione possa sostituire i lavoratori e portare ad una grave disoccupazione risale ad almeno 200 anni fa, alle rivolte luddiste in Inghilterra.

E da allora, questa preoccupazione si è ripresentata più volte.  Suppongo che pochi di voi abbiano mai sentito parlare della lettera sulla Triplice Rivoluzione. Fu una relazione presentata al Presidente degli Stati Uniti da un team di lavoro che includeva addirittura diversi premi Nobel. Affermava che gli Stati Uniti si trovavano sull’orlo di un conflitto economico e sociale perché l’automazione industriale avrebbe causato milioni di disoccupati. Quella lettera è stata consegnata al Presidente Lyndon Johnsonnel nel marzo del 1964, ben cinquanta anni fa, ma sebbene l’allarme sia stato lanciato ripetutamente, si è sempre rivelato infondato.

E a causa di questa infondatezza è sorta la convinzione che essenzialmente sì, la tecnologia può devastare intere industrie, cancellare settori e posti di lavoro. Ma al contempo il progresso ci porterà cose completamente nuove. Nuove industrie sorgeranno, nuovi tipi di lavoro faranno la loro comparsa e potrebbero essere cose che oggi non possiamo nemmeno immaginare.

Finora la storia è andata così, ed è stata un successo. Perché? I nuovi posti di lavoro che sono stati creati, di solito sono stati sempre migliori dei precedenti. Sono stati molto più coinvolgenti, si sono svolti in ambienti più sicuri e più comodi, e certamente sono stati pagati meglio. Ma voglio quindi farvi una domanda provocatoria. È possibile che a un certo punto, in futuro, una quota significativa della forza lavoro umana finisca per essere tanto superflua quanto lo sono diventati i cavalli all’apparire delle automobili?
 
Potreste rispondere che è assurdo confrontare gli esseri umani e i cavalli. I cavalli sono molto limitati e quando auto e camion e trattori fecero la loro comparsa, ai cavalli non restava più nulla da fare. Le persone, d’altro canto, sono intelligenti; possiamo imparare, adattarci. E in teoria, questo implica che troveremo sempre qualcos’altro da fare. Ma ecco l’aspetto davvero critico da capire. Le macchine che minacceranno i nostri lavoratori non hanno niente a che vedere con quelle auto, camion e trattori che hanno sostituito i cavalli. Il futuro sarà pieno di macchine che pensano, imparano e si adattano. E questo significa che la tecnologia sta iniziando ad esibire una capacità umana fondamentale, la capacità che fino ad ora ci ha mantenuto indispensabili all’economia.

Allora cosa c’è di veramente diverso nell’odierna tecnologia dell’informazione, rispetto al passato? Le macchine stanno iniziando a pensare.

GRILLO DI MAIOGRILLO DI MAIO
E non mi sto riferendo all’intelligenza artificiale della fantascienza; voglio solo dire che macchine ed algoritmi stanno prendendo decisioni. Stanno risolvendo problemi e lo fanno al nostro posto e cosa ancora più importante, stanno imparando. In effetti, se c’è una tecnologia che è davvero centrale in tutto questo ed è realmente diventata la forza trainante del processo, è l’apprendimento automatico (machine learning), che sta diventando una tecnologia incredibilmente potente.

L’altro aspetto fondamentale da capire è che questo cambiamento non è assolutamente riservato ai bassi redditi, ai colletti blu, o a quelle figure professionali con livelli di istruzione relativamente modesti. Vediamo già un impatto sulle libere professioni, su persone come i contabili, gli analisti finanziari, i giornalisti, gli avvocati, i radiologi e così via.

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIOBEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO
A questo punto penso emerga chiaramente che potrebbe attenderci un futuro di alta disoccupazione. O quantomeno, potremmo affrontare sottoccupazione o redditi stagnanti, forse persino in diminuzione. E ovviamente, un peggioramento delle diseguaglianze. Tutto questo, ovviamente, inietterà una terribile quantità di stress nel nostro tessuto sociale.

Il fondamentale problema è che il lavoro è ad oggi il meccanismo primario di distribuzione del reddito. Non ne conosciamo un altro. Abbiamo unito il reddito al cibo e all’intera economia. E se vuoi una fiorente economia di mercato, servono molti consumatori che siano in grado di acquistare i beni e servizi.

È molto importante capire che è l’accesso all’economia di mercato che permette a tutti noi, come individui, di avere successo nella vita. Che cosa ci possiamo fare? Potete affrontare il problema da una prospettiva utopica. Potete immaginare un futuro dove tutti lavorano meno, abbiamo più tempo libero, più tempo per le famiglie, per fare cose che ci appaghino davvero e così via. Io lo trovo uno scenario fantastico. È qualcosa cui senz’altro dovremmo ambire.

Allo stesso tempo, penso, dobbiamo essere realisti, e dobbiamo renderci conto che probabilmente il cambiamento all’inizio non sarà accettato. Molte persone saranno lasciate indietro. Dovremmo affrontare un problema di distribuzione del reddito.

Se vogliamo risolvere questo problema alla fine dovremo trovare un modo per separare i redditi dal lavoro tradizionale. E penso che il modo migliore, più diretto, per riuscirci sia una qualche forma di reddito garantito o reddito di base universale. È un’idea che sta acquistando sempre più rilievo, riceve molto sostegno e attenzione, ci sono molti progetti pilota ed esperimenti in corso nel mondo.
luigi di maio beppe grilloLUIGI DI MAIO BEPPE GRILLO

La mia opinione è che il reddito di base non sia una panacea, una soluzione che funziona da sola, ma è piuttosto un punto di partenza.

Dovremo comunque immaginare che un futuro molto diverso da quello che avevamo in mente, dovremo affrontare il rischio che l’intero sistema collassi. Dovremo trovare un modo di costruire un’economia futura che funzioni per tutti, a ogni livello della nostra società, sarà una delle sfide più importanti da affrontare nei prossimi anni e decenni.

Di seguito vi allego un documentario di Daniel Häni e Enno Schmidt sul reddito di base incondizionato. Assolutamente da guardare! Ci sono i sottotitoli in italiano.

Fonte: qui