9 dicembre forconi: 05/12/18

sabato 12 maggio 2018

USA segnalano intercettamento di 2 bombardieri strategici russi vicino Alaska

I caccia americani F-22 hanno intercettato 2 bombardieri strategici russi Tu-95 nello spazio aereo internazionale nei pressi dell'Alaska. Lo ha riportato la CNN con riferimento al comando delle forze di difesa aerospaziale in Nord America.
"Due F-22 dislocati nelle basi in Alaska hanno intercettato ed identificato due bombardieri russi a lungo raggio Tu-95 mentre volavano nella zona di tiro della contraerea in prossimità delle coste occidentali dell'Alaska vicino alle isole Aleutine", — si afferma in un comunicato del comando militare statunitense.
È stato riferito che i caccia hanno "intercettato e seguito" i bombardieri russi fino al loro allontanamento dalla zona di tiro della contraerea.
Si sottolinea che gli aerei russi non hanno violato lo spazio aereo statunitense.
In precedenza il ministero della Difesa russo aveva riferito che i bombardieri strategici Tu-95MS e gli aerei antisommergibile russi Tu-142 della Marina militare russa avevano effettuato voli programmati nella zona artica, tra i mari di Bering e Okhotsk. Durante il volo gli equipaggi dei bombardieri e degli aerei antisommergibile hanno elaborato le manovre per il rifornimento in aria.
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La tassa della Raggi sui morti: 250 euro per vedere le salme al cimitero

Fa discutere la denuncia di una cittadina a cui sono stati chiesti 250 euro per poter salutare la salma della madre. Lo prevede una delibera del 2017
Duecentocinquanta euro per poter piangere di fronte alla salma della propria madre: sembra uno scherzo osceno e paradossale, invece è realtà.
Succede a Roma, come denuncia una cittadina indignata che per poter vedere la salma della madre da qualche giorno si è vista presentare un conto a tre cifre da parte degli addetti al cimitero.
L'edizione romana di Repubblica, che ne ha raccolto l'indignato sfogo, racconta una storia che ha dell'incredibile: la signora Fabia Ranzani, quarantenne, si è recata al cimitero Flaminio per visitare il feretro della madre, custodito al camposanto da una settimana in attesa della cremazione.
Tuttavia al momento di chiedere indicazioni per poter accedere alla camera ardente, riferisce, "con mia grande sorpresa mi sono sentita rispondere che per farlo dovevo pagare". Una richiesta giustificata in base a un apposito tariffario, che alla voce "commiato effettuato in giornate successive all'entrata della salma in cimitero" riporta un prezzo di ben 202 euro più Iva.
Quasi 250 euro per poter trascorrere mezz'ora - non di più, per carità - in compagnia del feretro del congiunto appena scomparso, anche se si tratta del padre o della madre. Il quotidiano di Mario Calabresi ricostruisce che la disposizione che impone agli impiegati del cimitero di riscuotere quei denari è la delibera allegata al bilancio di previsione 2017, varata dall’assemblea capitolina il 25 gennaio dell’anno scorso. Una nuova tassa, pure sui morti.
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SILVIO BERLUSCONI PUO’ DI NUOVO SCENDERE IN CAMPO E CANDIDARSI

IL CAVALIERE HA OTTENUTO DAL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI MILANO LA “RIABILITAZIONE”, QUELLA CHE CANCELLA TUTTI GLI EFFETTI DELLA CONDANNA CHE AVEVA SUBITO NEL PROCESSO SUI DIRITTI TV MEDIASET E L'INCANDIDABILITÀ IMPOSTA DALLA LEGGE SEVERINO - LA STORIA

SE SI DOVESSE TORNARE ALLE URNE, BERLUSCONI PUO’ PRESENTARSI ALLA CAMERA O AL SENATO E PROVARE A RIVITALIZZARE “FORZA ITALIA”, ORMAI SURCLASSATA DALLA LEGA

Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

Silvio Berlusconi può di nuovo candidarsi alle elezioni. Se in questo momento si dovesse andare alle urne, il Cavaliere avrebbe il diritto di presentarsi alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica e tornare così a tutto tondo in campo politico perché ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Milano la «riabilitazione», quella che cancella tutti gli effetti della condanna che aveva subito nel processo sui diritti tv Mediaset e l' incandidabilità imposta dalla legge Severino.

L’ISTANZA
berlusconi salvini 1BERLUSCONI SALVINI 1
La decisione di concedere la riabilitazione all'ex presidente del Consiglio, che inizialmente era stata prevista da qualcuno per il prossimo mese, è stata invece presa nel tardo pomeriggio di ieri dal Tribunale di Sorveglianza in camera di consiglio, cioè senza la presenza della difesa e del rappresentante della Procura Generale, dopo che il 12 marzo i legali di Berlusconi, gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini, avevano depositato nella cancelleria al settimo piano del palazzo di giustizia l' istanza con la richiesta firmata dal loro assistito.
berlusconi geBERLUSCONI GE

Erano già passati quattro giorni (ma di mezzo c'era un fine settimana) dalla scadenza dei tre anni che la legge prevede che debbano trascorrere dalla espiazione completa della pena prima che si possa presentare la domanda, termine appunto che cadeva l' 8 marzo scorso.

LA SENTENZA
Berlusconi è stato condannato definitivamente per frode fiscale il primo agosto 2013 dalla Corte di cassazione che ha confermato la sentenza emessa dalla Corte d'appello di Milano nel processo relativo ai diritti tv Mediaset e con essa i quattro anni di reclusione, tre dei quali erano stati però cancellati dal condono.
MARINA E SILVIO BERLUSCONIMARINA E SILVIO BERLUSCONI

Il resto della pena il Cavaliere l'ha espiata in affidamento in prova ai servizi sociali recandosi per quattro ore, un giorno alla settimana, nell'istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, hinterland milanese, dove ha svolto fino all' 8 marzo del 2015 «attività di volontariato» a favore degli anziani ricoverati.

FINE INCANDIDABILITA’
L'ex premier raggiunge così un obiettivo fondamentale che potrà giocarsi in caso di ritorno alle urne perché la riabilitazione cancella gli effetti negativi della legge Severino che stabilisce che un condannato nelle condizioni in cui lui si trovava non è candidabile per i sei anni successivi a una sentenza di condanna superiore ai due anni passata in giudicato. Contro questa norma i legali di Berlusconi hanno anche fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell' uomo sostenendo che la legge Severino ha avuto sulla sua posizione giuridica un effetto retroattivo.
berlusconi pastore moliseBERLUSCONI PASTORE MOLISE

L'udienza di fronte ai giudici di Strasburgo si è svolta il 27 novembre dell' anno scorso alla presenza di oltre 500 persone accreditate tra le quali una cinquantina di giornalisti. La decisione è prevista per il prossimo autunno, quando però il leader di FI potrebbe anche non avere più interesse a conoscere il verdetto visto che ha incassato l'ordinanza favorevole del Tribunale di sorveglianza.

Il codice penale dice che per ottenere la riabilitazione, che «estingue le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna», bisogna avere «adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato», ad esempio aver risarcito il danno, come è avvenuto. Ma c'è un altro punto che il codice fissa: dopo l'espiazione, il condannato deve aver dato «prove effettive e costanti di buona condotta» e di essersi reinserito nella comunità rispettandone, nei limiti del possibile, le regole, ha detto la Cassazione.

BERLUSCONI E LICIA RONZULLIBERLUSCONI E LICIA RONZULLI
La questione è delicata perché Silvio Berlusconi è attualmente coinvolto in vari procedimenti penali, tutti legati all' unico caso Ruby, in cui è accusato di corruzione in atti giudiziari perché, secondo l' accusa, avrebbe pagato un ventina di testimoni affinché dicessero il falso nei processi sulla vicenda della marocchina Karima El Mahroug ospite nel 2010 nelle cene e nei dopo cena di Arcore in cui è stato assolto definitivamente dall' accusa di prostituzione minorile e concussione. Alcune delle imputazioni, come quelle ipotizzate a Milano, si riferiscono a pagamenti di fine 2016, quindi durante i fatidici tre anni di «buona condotta» previsti per ottenere la riabilitazione.
casellati berlusconiCASELLATI BERLUSCONI



La Cassazione, però, ha anche stabilito che la pendenza di procedimenti penali «non può essere ostacolo alla concessione della riabilitazione».

Il Tribunale di sorveglianza milanese deve aver seguito questa impostazione aggiunta la considerazione che si tratta di più procedimenti su un unico fatto al vaglio dei giudici di merito. Verrebbero anche riportate esempi di decisioni precedenti in cui lo stesso Tribunale ha concesso la riabilitazione anche in presenza di procedimenti penali pendenti.
berlusconiBERLUSCONI

Sulla decisione la Procura generale di Milano ha la possibilità di ricorrere in Cassazione.
L' ordinanza è immediatamente esecutiva, il che vuol dire che già da ieri Berlusconi è formalmente riabilitato a tutti gli effetti. Chi gli è stato vicino ha sempre detto che l' ex presidente del Consiglio attendeva questo esito non solo per recuperare la sua agibilità politica, ma anche per una questione di orgoglio personale. E la notizia che gli è arrivata ieri non può che avergli fatto piacere.

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LO STATO “GRAZIA” GIANFRANCO FINI SULLA CASA DI MONTECARLO

NESSUNO, NEMMENO QUEL CHE RESTA DI ALLEANZA NAZIONALE, HA CHIESTO DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE NEL PROCEDIMENTO A CARICO DELL'EX PRESIDENTE DI ALLEANZA NAZIONALE, DEI TULLIANI E DEL "RE DELLE SLOT" FRANCESCO CORALLO, CHE AVREBBE EVASO AL FISCO 85 MILIONI


FINI E LA CASA DI MONTECARLOFINI E LA CASA DI MONTECARLO
Lo Stato "grazia" Gianfranco Fini sulla casa di Montecarlo. Come riporta il Tempo, infatti, nessuno ha chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento a carico dell'ex presidente di Alleanza nazionale, dei Tulliani e del "re delle slot" Francesco Corallo.

E questo nonostante, ricorda il quotidiano romano, dalle indagini risulti come l'imprenditore catanese non abbia pagato tributi erariali per 85 milioni, una parte dei quali spostata in tre off shore.
FRANCESCO CORALLOFRANCESCO CORALLO





Non c'era neanche uno degli amministratori della Fondazione An (gestione Mugnai), che avrebbero anche il compito di tutelare il patrimonio dell'ormai defunto partito. La casa di Montecarlo, è bene ricordarlo, era stata donata dalla contessa Colleoni ad An e poi finita (svenduta) nella disponibilità del cognato di Fini, Giancarlo Tulliani.

fini tullianiFINI TULLIANI






Una delle carte in mano alla difesa dei Tulliani che potrebbe pesare in favore del cognato, a monte del decreto di latitanza emesso nel marzo 2017, ci sarebbe anche, spiegano gli avvocati, "un finto verbale di vane ricerche, perché la Finanza e l'autorità giudiziaria italiana sapevano benissimo che Tulliani non stava nel luogo in cui l'hanno cercato per catturarlo, visto che dal certificato rilasciato dall'anagrafe di Roma risulta residente negli Emirati Arabi Uniti".

GAUCCI TULLIANI 1GAUCCI TULLIANI 
Il legale di Tulliani, Diddi, ha anche chiesto al gup la sospensione del processo in attesa della conclusione dell'iter di estradizione dell'accusato, perché "una sentenza delle sezioni unite della Cassazione del 2003 dice che chi viene arrestato all'estero, in esecuzione di un ordine di estradizione, è legittimamente impedito a partecipare al processo in Italia, perché è sotto la giurisdizione di un altro Stato". Vuoi vedere che la fanno tutti franca?

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Smentito l'arresto del killer delle due sparatorie nel Vibonese. Il bilancio è di 2 morti

Contrariamente alle prime notizie diffuse, i carabinieri hanno smentito la cattura di Francesco Olivieri, il 32enne che oggi pomeriggio avrebbe compiuto due raid armati in due distinte località del Vibonese, Limbadi e Nicotera. Le ricerche al momento continuano anche con l'ausilio dei "Cacciatori di Calabria", gruppo speciale dei militari dell'Arma con sede a Vibo Valentia, specializzato nella ricerca dei latitanti, e con l'ausilio di due elicotteri.
Un giovane  "problematico", riferiscono fonti vicine alle indagini che stanno cercando di capire le ragioni che lo hanno spinto a sparare e uccidere. Dai primi accertamenti, non risultano legami di parentela tra lui e le vittime. Ma Olivieri è soggetto già noto alle forze dell'ordine: nel 2015, era stato arrestato mentre stava innaffiando una piantagione di canapa indiana con 500 arbusti. Nel 1997 il fratello, Mario, fu ucciso in un agguato. E anche il figlio di una delle due vittime è stato ucciso in un agguato una ventina di anni fa. Gli investigatori sono al lavoro per accertare se tra i delitti di allora e quanto successo oggi vi possa essere un collegamento.Già noto alle forze dell'ordine
Il bilancio: due morti e tre feriti
Le vittime sono Michele Valarioti, 63 anni, e la moglie, Giuseppina Mollese, di 69. I due sono stati uccisi dentro casa a Nicotera. In precedenza, a Limbadi, aveva sparato contro tre uomini che stavano giocando a carte in un bar. Uno di loro, Pantaleone Timpano, è rimasto ferito in modo serio.
Carabinieri davanti al bar dove si è svolta la sparatoria a Limbadi (Ansa)
© Fornito da Rai News Carabinieri davanti al bar dove si è svolta la sparatoria a Limbadi (Ansa)

Nel caso di Limbadi, secondo una prima ricostruzione, il giovane è arrivato a bordo della propria autovettura, una Fiat Panda. Quindi è sceso imbracciando un fucile da caccia e ha esploso un colpo sull'uscio del locale e un secondo all'interno, ferendo i tre uomini. Dopo di che si è allontanato, sempre a bordo della propria vettura, dileguandosi. Ha agito a volto scoperto.
Da Limbadi, sempre secondo una prima ricostruzione, sarebbe andato a Nicotera dove ha sparato a Valarioti e alla moglie, colpendola al torace. Valarioti, la Mollese e Timpano sarebbero imparentati tra loro. E fu il figlio della Mollese, Ignazio Saccomanno, a cadere sotto i colpi sparati in un agguato una ventina di anni fa.
I carabinieri della Compagnia di Tropea e del Comando provinciale di Vibo Valentia, che stanno conducendo le indagini, stanno approfondendo proprio questo aspetto per verificare se vi siano legami di altra natura tra le persone finite nel mirino dell'assassino e se lo stesso fosse in qualche modo collegato a loro. Una ricostruzione indispensabile per cercare di capire il movente di un gesto che allo stato appare senza spiegazioni.
Fonte: qui
Calabria, sparatoria nel Vibonese: un morto e quattro feriti. Il killer in fuga (Corriere TV)
Lettore video di: Corriere Tv (Informativa sulla privacy)





VIBO VIOLENTA: SPARATORIE IN DUE PAESI INTORNO A VIBO VALENTIA: UN MORTO E 4 FERITI. L’AUTORE È LO STESSO, HA MOLLATO L’AUTO, È IN FUGA A PIEDI ED È ORA RICERCATO DAI CARABINIERI 



CON UN FUCILE DA CACCIA HA FERITO VARIE PERSONE IN UN BAR DI LIMBADI, POI A NICOTERA DOVE HA SPARATO A MICHELE VALARIOTI, LA VITTIMA, E A UNA DONNA CHE ABITA A POCA DISTANZA

SPARATORIE NEL VIBONESE, UN MORTO E 4 FERITI
 (ANSA) - Un morto e quattro persone ferite è il bilancio di due sparatorie avvenute da poco in due distinte località del vibonese, Limbadi e Nicotera, probabilmente ad opera della stessa persona che viene ricercata dai carabinieri. La vittima è Michele Valarioti, di 63 anni. L'uomo è stato ucciso a colpi di fucile a Nicotera nei pressi di casa sua. nello stesso paese è stata ferita una donna che era per strada. In precedenza, a Limbadi, tre persona, una delle quali imparentata con la vittima, erano state ferite in un bar.

Nel caso di Limbadi, secondo una prima ricostruzione, l'individuo è arrivato a bordo della propria autovettura. Quindi è sceso imbracciando un fucile da caccia ed ha esploso un colpo sull'uscio del locale e un secondo all'interno, ferendo tre persone. Dopo di che si è allontanato, sempre a bordo della propria vettura, dileguandosi. L'uomo avrebbe agito a volto scoperto e avrebbe una trentina d'anni.

SPARATORIE A VIBO VALENTIASPARATORIE A VIBO VALENTIA
Da Limbadi, sempre secondo una prima, frammentaria, ricostruzione, sarebbe andato a Nicotera dove ha sparato a Valarioti e poi ad una donna che abita ad un centinaio di metri dalla vittima. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Tropea e del Comando provinciale di Vibo Valentia.

SPARATORIE NEL VIBONESE: RITROVATA AUTO AUTORE, FUGA A PIEDI
 (ANSA) - E' stata trovata nella campagne di Limbadi l'auto, una Fiat Panda, utilizzata dall'uomo che oggi, tra Limbadi e Nicotera, ha ucciso a colpi di fucile un uomo e ferito altre 4 persone. L'individuo è scappato a piedi nelle campagne. Nella zona è in corso una vasta battuta dei carabinieri per rintracciarlo e bloccarlo.

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VIDEO: SU UN AEREO UN SERGENTE AMERICANO DI 29 ANNI TAGLIA LE CINGHIE CHE LEGAVANO TRE JEEP CORAZZATE DELL’ESERCITO AI PARACADUTE

I MEZZI SI SCHIANTANO AL SUOLO TRA LE RISATE DEI COMPAGNI 

LUI NEGA QUALSIASI RESPONSABILITÀ, MA ALLA FINE LA CORTE MARZIALE…

VIDEO: SERGENTE TAGLIA LE CINGHIA CHE LEGAVANO TRE JEEP AI PARACADUTE 


humvees distrutti 4HUMVEES DISTRUTTI 
Un sergente americano è stato dichiarato colpevole di aver deliberatamente distrutto tre Humvees corazzati tagliando le cinghie che li legavano ai loro paracadute durante l'operazione “air dropping”, un'esercitazione dell'esercito americano a Hohenfels, in Germania.

humvees distrutti 3HUMVEES DISTRUTTI 




L’incidente è avvenuto nell’aprile 2016, quando alcuni aerei avrebbero dovuto sganciare una serie di veicoli militari per farli atterrare al suolo.

humvees distrutti 2HUMVEES DISTRUTTI 




Due jeep della Us Army erano precipitate al suolo, distruggendosi nell’impatto a terra. Mercoledì una corte marziale ha condannato il sergente John T. Skipper, 29 anni, con tre capi d'accusa per aver distrutto proprietà militari e per falsa testimonianza.

humvees distrutti 1HUMVEES DISTRUTTI 

I veicoli blindati, che possono arrivare a costare fino a 220.000 dollari l'uno, dovevano essere assicurati al paracadute, ma Skipper tagliò deliberatamente le cinghie: in un video si sente l’uomo esultare mentre altri compagni ridono di quella che devono aver considerato una bravata. Le immagini dell’incidente sono diventate virali.

HA I DENTI COME QUELLI UMANI, MA È UN PESCE

I BIOLOGI MARINI DEL “SOUTH CAROLINA DEPARTMENT OF NATURAL RESOURCES” SI SONO DIVERTITI A LANCIARE UNA SFIDA PER CAPIRE IN QUANTI SAREBBERO STATI IN GRADO DI RICONOSCERE QUESTO STRANO ESEMPLARE 

ASSOMIGLIA A UN SARAGO, MA…




pesce 'testa di pecora' 8PESCE 'TESTA DI PECORA' 
Strano, ma vero. Ha i denti come quelli umani, ma è un pesce. I biologi del “South Carolina Department of Natural Resources” si sono divertiti un po' su Facebook pubblicando una foto per vedere se gli utenti fossero in grado di riconoscerlo.

«Mi piace aggirarmi vicino alle rocce e sono anche conosciuto come “il pesce condannato” a causa delle mie strisce bianche e nere - hanno scritto in un post - La cosa più bella di me? Ho incisivi e molari simili agli umani per masticare il cibo. Mi piacciono i gamberi e le ostriche proprio come a te!»

pesce 'testa di pecora' 9PESCE 'TESTA DI PECORA' 





Diverse persone hanno risposto al post indovinando, altri hanno brancolato nel buio stupefatti dagli spaventosi denti del pesce. Si tratta dell’ “Archosargus probatocephalus”, comunemente chiamato “testa di pecora”: sheephead.
pesce 'testa di pecora' 7PESCE 'TESTA DI PECORA' 




Assomiglia a un sarago, è famoso per la dentatura e si trova nei mari del Nord America, nelle acque del Golfo del Messico e del Brasile.

ADDIO INCUBO DELLA BILANCIA – PAROLA DELLA NUTRIZIONISTA LYNDI COHEN CHE SVELA PERCHÉ NON SI PERDE PESO NONOSTANTE DIETE DA FAME

“POTREBBE DIPENDERE DAL METABOLISMO E SOLO CAMBIANDO LO STILE DI VITA SI POSSONO RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI” 

“IL SEGRETO È MANGIARE LENTAMENTE E RIMANERE A TAVOLA PER…”

DAGONEWS

lyndi cohenLYNDI COHEN
Se avete provato a perdere una taglia,  ma il girovita è rimasto uguale, potrebbe essere un problema legato al metabolismo. Parola della dietista e nutrizionista australiana Lyndi Cohen, che rivela come un semplice cambiamento dello stile di vita possa aiutare a perdere peso.

«Masticare lentamente e accuratamente aiuta a rilassare i muscoli inferiori dello stomaco, permettendo al cibo di spostarsi facilmente nell'intestino tenue - dice Cohen - Questo è importante per una sana digestione e può aiutare ad aumentare il metabolismo man mano che il cibo viene digerito più facilmente.  
dietaDIETA






La masticazione è la prima fase della digestione ed è un processo molto importante che spesso viene trascurato. Masticare bene aiuta il corpo a produrre saliva, che è importante per il metabolismo. Rompere il cibo in pezzi più piccoli fa sì che quello che andiamo a ingerire sia più esposto alla saliva, rendendo così più facile per la digestione del cibo»·

dietaDIETA
Ma quanto tempo occorre per una buona masticazione? Ci vogliono 20 minuti per rendersi conto di essere sazi dopo aver mangiato, ma come sottolinea Cohen «molte persone possono finire un pasto in molto meno tempo, il che può portare a mangiare troppo perché il corpo non ha avuto la possibilità di iniziare a digerire correttamente il cibo.

Mangiare lentamente dà allo stomaco il tempo di comunicare al cervello che avete assimilato abbastanza cibo: fondamentale per la perdita di peso».
dieta dimagranteDIETA DIMAGRANTE

Masticare lentamente può sembrare semplice, ma è molto più difficile di quanto si  possa pensare.

«Se state mangiando in gruppo, pensate che dovete essere le ultime persone a finire il pasto - conclude Cohen - Concedetevi almeno 20 minuti per terminare il cibo. Se finite prima, fate pratica aspettando quei minuti extra che vi porteranno alla sazietà. Potreste scoprire subito dopo che i morsi della fame sono già passati».

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HAI CAPITO I BENETTON! VOLEVANO FARSI PAGARE DALLO STATO, PURE A CARO PREZZO, L’ESPROPRIO DEI TERRENI (LORO) PER ALLARGARE L’AEROPORTO DI FIUMICINO (SEMPRE LORO)

L’OPERAZIONE STOPPATA DA PALAZZO CHIGI E DALLA REGIONE LAZIO

Estratto dell’articolo di Daniele Martini per il Fatto Quotidiano

Espropri fiumicinoESPROPRI FIUMICINO
Si allungano nuvole nerissime sul raddoppio dell' aeroporto di Fiumicino nei terreni di proprietà dei Benetton che sono pure gestori dello scalo. La Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Lazio hanno detto con due atti distinti che va bene così com' è la perimetrazione della Riserva naturale del litorale romano, voluta cinque anni fa dal ministero per l' Ambiente. Quella perimetrazione ampliava le zone cosiddette di tipo 1 soggette a tutela integrale dove per legge non può essere posato neanche un mattone, escludendo di conseguenza la possibilità che sui terreni della Riserva potessero essere asfaltate nuove piste, costruite stazioni, hotel, centri commerciali e negozi.

gilberto benettonGILBERTO BENETTON
Forse su tutta la vicenda del raddoppio non cala definitivamente il sipario […]. In ogni caso il doppio pronunciamento di Palazzo Chigi e Regione Lazio diventa un ostacolo enorme sulla strada del progetto da 20 miliardi di euro per l' ampliamento dell' aeroporto nei circa 1.300 ettari della Riserva statale e della tenuta di Maccarese. Al momento quelle aree sono agricole e protette, ma in funzione del raddoppio verrebbero espropriate e ovviamente pagate a peso d' oro con soldi pubblici [… ].
fiumicinoFIUMICINO

La doppia bocciatura del raddoppio fa diventare sempre più interessante la proposta alternativa e molto più economica per Fiumicino (4 miliardi di euro circa invece di 20), avanzata dall' intraprendente Comitato Fuoripista. Gli esponenti di questa associazione non si oppongono alla necessità di aumentare la capacità dello scalo romano […]. Sostengono però che questo obiettivo fondamentale per Roma e l' Italia possa essere raggiunto utilizzando le aree disponibili nell' attuale sedime aeroportuale, senza andare a occupare i terreni pregiati della Riserva naturale statale […].

AEROPORTO FIUMICINOAEROPORTO FIUMICINO
I pronunciamenti della Presidenza del Consiglio e della Regione Lazio sul perimetro della Riserva sono stati innescati da un ricorso straordinario inoltrato nel 2014 al Presidente della Repubblica proprio dall' Enac. L' Ente dell' aviazione due anni prima aveva sottoscritto un contratto di programma con Adr che prevedeva un aumento delle tariffe aeroportuali (circa 12 euro a biglietto aereo) per finanziare il raddoppio dell' aeroporto da realizzare entro il 2044.

elisa grandeELISA GRANDE

L' operazione dava per scontato che l' ampliamento dello scalo potesse avvenire utilizzando i terreni di Maccarese dei Benetton […]. La nuova e più stringente perimetrazione della stessa Riserva voluta dal ministero dell' Ambiente ostacolava ulteriormente il progetto raddoppio, l' Enac si riteneva danneggiato e quindi si rivolgeva al Presidente della Repubblica chiedendo l' annullamento del decreto ministeriale.

Secondo la prassi il presidente si era rivolto al Consiglio di Stato che prima di decidere ha preferito che si esprimessero la Presidenza del Consiglio e la Regione Lazio. In tre pagine il Direttore regionale Vito Consoli ha "riconfermato la valenza ambientale delle aree" e riconosciuto "la correttezza della perimetrazione attuale", mentre per Palazzo Chigi si è pronunciata la consigliera Elisa Grande, capo del Dipartimento per la programmazione economica.

vito consoliVITO CONSOLI
Grande ha ritenuto il ricorso dell' Enac "infondato nel merito" e inoltre "del tutto inammissibile per carenza di interesse" in quanto il decreto ministeriale per la riperimetrazione "non appare lesivo della sfera giuridica" dello stesso ente […].

Fonte: qui