9 dicembre forconi: 12/11/18

martedì 11 dicembre 2018

IL MONDO DI MEZZO: ECCO PERCHE’ ERA MAFIA


QUELLO DI CARMINATI E BUZZI FU “UN COLLAUDATO SISTEMA DI CORRUTTELA E PREVARICAZIONE” 
AI FINI DELLA SUSSISTENZA DELLA ASSOCIAZIONE MAFIOSA, NON È RILEVANTE NÉ IL NUMERO MODESTO DELLE VITTIME NÉ IL LIMITATO CONTESTO RELAZIONALE E TERRITORIALE MA..."
(ANSA) "Ai fini della sussistenza della associazione mafiosa, non è rilevante né il numero modesto delle vittime né il limitato contesto relazionale e territoriale. Non può escludersi il carattere mafioso perché non sono elementi costitutivi né il controllo generale del territorio né una generalizzata condizione di assoggettamento e omertà della collettività. Carminati conferì forza di intimidazione e Buzzi conferì il collaudato sistema di corruttela e prevaricazione".

MAFIA CAPITALE - MONDO DI MEZZOMAFIA CAPITALE - MONDO DI MEZZO
Così i giudici della Corte d'Appello nelle motivazioni della sentenza con cui hanno riconosciuto il 416 bis. Nel documento di 590 pagine i giudici della terza sezione della corte d'Appello scrivono che "elementi di fatto a conferma del carattere mafioso dell'associazione possono trarsi anche dalla protezione garantita ad imprenditori e dal successivo inserimento nella loro attività con un rapporto caratterizzato dalla gestione di affari in comune".

buzzi carminatiBUZZI CARMINATI
Per quanto riguarda il carattere dell'omertà i giudici affermano che "nel settore della pubblica amministrazione nessuno, e nemmeno gli imprenditori che avevano rinunciato a gare di appalti, presentò atti di denuncia o manifestò dissenso. Questa condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla forza intimidatrice espressa dall'associazione emerse soltanto grazie alle intercettazioni telefoniche", scrivono i giudici.

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OLTRE 11 MILIARDI DI EURO SONO USCITI DAL PAESE PER FINIRE NELLE BANCHE SVIZZERE DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE E LE ELEZIONI POLITICHE


COLPA DELLO SPREAD, DELL'INCERTEZZA PER LE MISURE ECONOMICHE E DELLO SPETTRO DI UNA PATRIMONIALE CHE ALIMENTANO LA SFIDUCIA DEI RISPARMIATORI

Lodovica Bulian per “il Giornale”

soldi in svizzera 7SOLDI IN SVIZZERA
La fuga dei capitali nell' era del governo gialloverde non è più un sospetto attribuito dai grillini a presunti complotti dei poteri forti. Ma è certificata dalla Bri, la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea.

Oltre 11 miliardi di euro sono usciti dall' Italia e sono finiti in Svizzera, prevalentemente in Ticino, tra il terzo trimestre 2017 ed il primo semestre 2018, proprio durante la campagna elettorale delle Politiche.

La metà principale è appunto il Canton Ticino, con 13,7 miliardi di dollari finiti nelle banche elvetiche. «Con il perdurare delle difficoltà e delle discussioni sul piano finanziario fra Roma e l' Unione europea- ha detto al Corriere del Ticino il presidente dell' Associazione Bancaria Ticinese, Franco Citterio - l' interesse per i depositi in Svizzera è ancora attuale e ci sono continue richieste di informazioni per l' apertura di un conto nel nostro Paese».

soldi in svizzera 4SOLDI IN SVIZZERA 
Il ritorno dei capitali italiani è una boccata d' ossigeno visto che con la caduta del segreto bancario - il muro che faceva della Svizzera il paradiso dei flussi neri di denaro - aveva fatto perdere solo nel Canton Ticino 240 posti di lavoro.

Senza segreto era diventato meno attraente. Lo spread, l' incertezza per le misure economiche, e lo spettro di una patrimoniale hanno fatto riscattare la corsa agli sportelli oltre confine nella speranza di trovare un porto sicuro per i propri risparmi, al riparo dall' instabilità.

soldi in svizzera 2SOLDI IN SVIZZERA
In questa emigrazione finanziaria, la Svizzera non è l' unica meta. Sulla cartina dei rifugi sicuri agli occhi degli italiani è cerchiata in rosso anche l' Austria.

Appena oltre la frontiera con l' Italia cresce il pellegrinaggio di italiani che negli ultimi mesi si stanno rivolgendo alle banche austriache per aprire conti correnti in valute estere e non solo.

soldi in svizzera 1SOLDI IN SVIZZERA






Qui il picco dei depositi italiani c' è stato a giugno, col governo Conte appena entrato a Palazzo Chigi. I risparmi provenienti dal Belpaese hanno superato il miliardo di euro, arrivando a toccare quota 1,4.

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CENTEMERO – LE DUE INCHIESTE SUI 49 MILIONI DELLA LEGA PORTANO ALLO STESSO INDIRIZZO DI BERGAMO, DOVE HA SEDE LO STUDIO DEI COMMERCIALISTI “SOCI” DEL TESORIERE DELLA LEGA


L’IPOTESI DELLA PROCURA È CHE I SOLDI SIANO STATI TRASFERITI SU ALCUNE FIDUCIARIE PER PRESERVARLO, E CHE DIETRO ALL’OPERAZIONE CI SIANO PROPRIO GLI “AMICI FRATERNI” DI CENTEMERO
Maddalena Berbenni per il “Corriere della Sera”

salvini centemeroSALVINI CENTEMERO
Due inchieste, con i conti della Lega nel mirino, portano allo stesso indirizzo. Via Angelo Maj 24, a Bergamo. È dove ha sede lo studio dei commercialisti Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, con il deputato Giulio Centemero «tesorieri» del partito. La Finanza lo ha perquisito ieri mattina, più o meno nelle stesse ore in cui il ministro Matteo Salvini rispondeva ai giornalisti: «Non c' è nulla da trovare né da cercare. Spero facciano in fretta».

UMBERTO BOSSI E BELSITOUMBERTO BOSSI E BELSITO
Da un lato c' è il fronte sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni frutto della truffa ai danni dello Stato su rimborsi elettorali non dovuti. Soldi spariti e sequestrati per equivalente, con il Carroccio dai conti in rosso che dovrà restituirli a rate in 76 anni. Ma spariti dove? E come? Il procuratore aggiunto di Genova Francesco Pinto e il sostituto Paola Calleri sembrano concentrati su un' ipotesi in particolare.

E cioè che il denaro sia stato trasferito su alcune fiduciarie con l' obiettivo di preservarlo e che dietro all' operazione ci siano i due commercialisti «amici fraterni» di Centemero (così li definisce lui) e con incarichi alla Camera e al Senato. La Guardia di Finanza di Genova ha perquisito il loro studio in via Maj e quello a Clusone così come tutti i domicili legati alle società finite sotto la lente.
bossi salvini maroniBOSSI SALVINI MARONI

Su alcune di queste, di recente, gli inquirenti hanno ottenuto la documentazione chiesta in rogatoria al Lussemburgo. Dagli atti emergerebbe un coinvolgimento della Arc Asset management, riconducibile all' Arc group del manager bergamasco Angelo Lazzari, in un passaggio di denaro sospetto: 3 milioni trasferiti a gennaio, due mesi dopo la confisca dei soldi confermata dal tribunale del Riesame e a 60 giorni dalle elezioni del 4 marzo, dalla Pharus Lux Sa, fiduciaria bancaria del Lussemburgo, alla Sparkasse di Bolzano.

GIULIO CENTEMEROGIULIO CENTEMERO



Un' operazione che ha destato l' attenzione degli inquirenti perché del gruppo Arc fa parte anche la Arc Advisor Company, che attraverso la Prima Fiduciaria e altre due società sempre legate a Lazzari porta alla Seven Srl, altra fiduciaria che detiene il 100% di sette società tutte con sede in via Maj 24.

Un castello che scherma i veri titolari di una parte dei capitali nello studio dei commercialisti della Lega e con al centro il manager dei 3 milioni segnalati (dalla stessa Pharus) come sospetti: chiaro che i pm vogliano approfondire. Se il gruppo Arc si fa sentire per assicurare «la totale estraneità» di Lazzari, Di Rubba sceglie di non commentare.

salvini al congresso della legaSALVINI AL CONGRESSO DELLA LEGA
Ha squillato a vuoto, invece, il telefono di Centemero. È il suo nome che la Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati, l' estate scorsa, per finanziamento illecito ai partiti. È l' altro fronte che conduce in via Maj con le carte passate in questi giorni alla Procura di Bergamo, che a sua volta ha aperto un fascicolo per la stessa ipotesi di reato, ma allo stato a carico di ignoti.

Al centro ci sono i 250 mila euro erogati dal costruttore Luca Parnasi all' associazione «Più voci», che ha sede nello studio dei due commercialisti, fondatori insieme al deputato lecchese. Lui ne è il presidente. La vicenda era emersa dopo l' arresto di Parnasi per il presunto giro di mazzette attorno al progetto del nuovo stadio nella capitale. Allora Centemero aveva assicurato che l' operazione era stata fatta in trasparenza.

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ASTORI POTEVA ESSERE SALVATO? DUE MEDICI INDAGATI PER LA MORTE DEL CAPITANO DELLA FIORENTINA



UNO DI LORO E’ IL FRATELLO DI TITO STAGNO 

L’IPOTESI DI REATO E’ OMICIDIO COLPOSO 

SI INDAGA SULLE IDONEITÀ RILASCIATE TRA IL 2015 E IL 2017 

PIOLI: L’INCHIESTA? UNA SOFFERENZA ULTERIORE PER NOI E PER LA SUA FAMIGLIA


astori-fiorentina10ASTORI-FIORENTINA
Sono le idoneità per l'attività agonistica rilasciate tra il 2015 e il 2017 a finire sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Firenze che sta indagando sulle cause della morte del capitano della Fiorentina, Davide Astori, scomparso il 4 marzo scorso, a causa di una patologia cardiaca, una tachiaritmia degenerata in fibrillazione ventricolare.

I MEDICI — I due medici indagati per omicidio colposo lavorano in strutture pubbliche di Firenze e Cagliari e sono il professor Giorgio Galanti, direttore del centro di riferimento regionale di Medicina dello sport all'ospedale fiorentino di Careggi, e Francesco Stagno, direttore sanitario dell'Istituto di Medicina dello Sport di Cagliari.

astori franchiASTORI FRANCHI
Nella giornata di giovedì il professor Galanti dovrebbe comparire davanti ai magistrati che conducono l'inchiesta: il procuratore Giuseppe Creazzo e il sostituto procuratore Antonino Nastasi. Ai pm Galanti dovrà spiegare perché non vennero effettuati approfondimenti ulteriori malgrado nel referto del tracciato dell'elettrocardiogramma sotto sforzo del luglio 2017 fosse stata sottolineata dagli stessi cardiologi un'extrasistolia a due morfologie.

astori compagni di squadraASTORI COMPAGNI DI SQUADRA
LA PATOLOGIA — Astori soffriva di una forma iniziale di cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, patologia evidenziata nella perizia consegnata alla procura di Udine dal professore emerito Gaetano Thiene, di Anatomia patologica all'Università di Padova, e Carlo Moreschi, patologo, professore dell'Università di Udine.

Questa forma di cardiomiopatia, detta anche displasia aritmogena del ventricolo destro, è una malattia che uccide progressivamente le cellule del miocardio, sostituendole con cellule di grasso e fibrose che possono ostacolare il funzionamento elettrico del cuore, risultando anche fatale. Il giocatore infatti, era arrivato in prestito alla Fiorentina nel 2015 con il certificato di idoneità già ottenuto dal centro di Medicina dello sport di Cagliari. A Roma, dove pure il difensore aveva giocato in prestito ai giallorossi la stagione 2014-2015, non dovette effettuare alcuna prova di idoneità in quanto arrivato in agosto, con la prova già fatta a Cagliari. Nel giugno successivo rientrò in Sardegna e lì un mese dopo effettuò i nuovi test a luglio.
astoriASTORI


ASTORI
Estratto dell’articolo di Marco Gasperetti per il Corriere della Sera

Davide Astori poteva essere salvato? Da quasi un anno ci s' interroga sulla morte del capitano della Fiorentina stroncato da una crisi cardiaca, il 4 marzo scorso, in un albergo di Udine. E adesso, dopo indagini, perizie e consulenze, arriva una svolta. La Procura di Firenze ha indagato per omicidio colposo l' ex direttore di Medicina dello Sport dell' ospedale di Careggi, docente universitario e già consulente medico della squadra viola, Giorgio Galanti. Nel registro degli indagati, con la stessa accusa, è finito anche Francesco Stagno, medico di Cagliari (Astori ha anche giocato nella squadra del capoluogo sardo), anche lui direttore del centro di medicina sportiva del Sant' Elia e fratello di Tito Stagno, il famoso giornalista dell' allunaggio (...)



PIOLI: «SOFFERENZA ULTERIORE PER NOI E LA FAMIGLIA»
astori ricordo tifosiASTORI RICORDO TIFOSI

«L'indagine sulla morte di Astori? Ancora non ne sappiamo molto, quindi è difficile dare dei giudizi ed entrare dentro certe situazioni. Sicuramente è una sofferenza ulteriore per l'ambiente viola e in particolare per la famiglia di Davide». Così il tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli, sulle notizie che vedono indagati per omicidio colposo due medici per la morte di Davide Astori. Il tecnico dei viola, affiancato da Federico Chiesa, ha parlato a margine della consegna del Premio 'Andrea Fortunatò al Coni: «Un premio - spiega Pioli - che condivido con tutti i giocatori che ho avuto la scorsa stagione, con tutta la gente viola con cui abbiamo condiviso questa immensa tragedia ma con grande unione e grande sostegno».

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NUBE TOSSICA SU ROMA: IN FIAMME IL TMB SALARIO, FAMIGERATO CENTRO DI SMISTAMENTO RIFIUTI. ODORE ACRE E FUMO FINO IN CENTRO


''L'IMPIANTO È COMPROMESSO, CHE IL FUMO SIA TOSSICO È EVIDENTE'', E IL MUNICIPIO CHIUDE L'ASILO IN ZONA. 

LA SUA DISTRUZIONE MANDERÀ IN TILT LA RACCOLTA GIÀ DIFFICILE DELL'IMMONDIZIA 

''L'IMPIANTO ANDAVA CHIUSO PRIMA, ORA NON RICEVERÀ PIÙ NULLA''



ROGO RIFIUTI A ROMA

rogo tmb salario rifiuti in fiammeROGO TMB SALARIO RIFIUTI IN FIAMME
Un grande incendio si è sprigionato nello stabilimento di trattamento rifiuti in via Salaria 907. Dalle 4:27 dodici squadre dei vigili del fuoco e oltre 40 uomini sono impegnati sul posto di circa 2 mila metri quadrati per domare le fiamme. Il fumo è visibile a chilometri di distanza e l'odore acre si avverte fino nel centro di Roma. Il Tmb Salario, continuamente al centro di polemiche, è fondamentale per il sistema rifiuti della Capitale e la sua distruzione manderà in tilt la raccolta già difficile dell'immondizia.
rogo tmb salario rifiuti in fiamme 6ROGO TMB SALARIO RIFIUTI IN FIAMME 6



«L'impianto Tmb è completamente compromesso. Che il fumo sia tossico è evidente perché brucia spazzatura, olio e plastica, ma i vigili del fuoco ci hanno tranquillizzato sul fatto che si sta dirigendo verso zone non abitate. Quindi al momento non siamo allarmati per questo. Per precauzione però l'asilo vicino al Tmb è stato chiuso», ha detto il presidente del Municipio III di Roma Giovanni Caudo. «Questa è l'ulteriore prova che questo impianto di via Salaria va chiuso. Noi lo stiamo dicendo da mesi, è obsoleto, vecchio. Non bisognava arrivare a queste situazioni».


rogo tmb salario rifiuti in fiamme 5ROGO TMB SALARIO RIFIUTI IN FIAMME
MAXIROGO IN IMPIANTO RIFIUTI A ROMA,AL LAVORO POMPIERI
 (ANSA) - Un vasto incendio è divampato nella notte in un capannone adibito a deposito rifiuti nell'impianto Ama di via Salaria a Roma. Sul posto 12 squadre dei vigili del fuoco, per un totale di circa 40 uomini, e i carabinieri. Le fiamme sono divampate in un capannone di circa duemila metri quadrati.

MAXIROGO IMPIANTO RIFIUTI: ODORE ACRE IN CENTRO ROMA
rogo tmb salario rifiuti in fiamme 4ROGO TMB SALARIO RIFIUTI IN FIAMME

(ANSA) - L'odore di bruciato sprigionato dal maxirogo divampato nella notte nell'impianto per i rifiuti di via Salaria a Roma è stato avvertito anche nel centro della Capitale. Sulla zona si è sollevata un densa nube di fumo e l'odore acre è stato avvertito in diverse zone della città. Per spegnere l'incendio sono al lavoro da circa 5 ore diverse squadre dei vigili del fuoco. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

ROGO IMPIANTO RIFIUTI: CHIUSO PER PRECAUZIONE UN ASILO
rogo tmb salario rifiuti in fiamme 3ROGO TMB SALARIO RIFIUTI IN FIAMME

(ANSA) - "L'impianto Tmb è completamente compromesso. Che il fumo sia tossico è evidente perché brucia spazzatura, olio e plastica, ma i vigili del fuoco ci hanno tranquillizzato sul fatto che si sta dirigendo verso zone non abitate. Quindi al momento non siamo allarmati per questo. Per precauzione però l'asilo vicino al Tmb è stato chiuso". Lo ha detto il presidente del Municipio III di Roma Giovanni Caudo.

ROGO ROMA: MUNICIPIO, ORA PIÙ NULLA IN IMPIANTO RIFIUTI
rogo tmb salario rifiuti in fiamme 2ROGO TMB SALARIO RIFIUTI IN FIAMME


(ANSA) - "L'impianto andava chiuso prima, ora ovviamente non potrà arrivarci più nulla e bisognerà affrontare seriamente e tutti insieme la questione rifiuti di Roma, affinché l'immondizia che non riesce più ad arrivare qui non finisca per strada. Si tratta quasi del 25% dell'indifferenziata di Roma. È impossibile rimettere in funzione il Tmb perché tutti i macchinari sono compromessi e per spegnere completamente, come ci hanno spiegato i vigili del fuoco, ci vorranno un paio di giorno". Così il presidente del Municipio III di Roma Giovanni Caudo.

ARPA AL LAVORO SU QUALITÀ ARIA
 (ANSA) - L'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, è già al lavoro per monitorare la qualità dell'aria a seguito dell'incendio divampato la scorsa notte nell'impianto Ama di via Salaria. Lo rende noto la Regione.
rogo tmb salario rifiuti in fiamme 1ROGO TMB SALARIO RIFIUTI IN FIAMME



CAMPIDOGLIO VALUTA OPZIONI REDISTRIBUZIONE RIFIUTI
 (ANSA) Il Campidoglio, a quanto si apprende, sta valutando tutte le opzioni per redistribuire i rifiuti di Roma che venivano lavorati nell'impianto Tmb Salario reso inservibile dall'incendio che vi si è sviluppato.

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IL GALLETTO SPENNATO MACRON SI COMPRA I FRANCESI A SUON DI DEFICIT, CHE SALIRÀ (ALMENO) AL 3,5% NEL 2019

E ORA CHE SUCCEDE CON LA PROCEDURA D'INFRAZIONE ITALIANA? 

SOLO PARIGI PUÒ PLACARE IL POPOLO CON MENO TASSE E PIÙ SPESA PUBBLICA?

GILET GIALLI: STAMPA, FRANCIA VERSO DEFICIT AL 3,5% NEL 2019
 (ANSA) - Dopo gli annunci del presidente Emmanuel Macron per placare la rivolta dei gilet gialli il deficit francese potrebbe schizzare a circa 3,5% del Pil: è quanto scrive questa mattina Les Echos, il quotidiano economico della Francia. Per il giornale, le nuove disposizioni rappresentano mancati introiti per le finanze pubbliche di Parigi per circa 11 miliardi di euro. E la crescita è più debole del previsto. Fino a pochi giorni fa, Parigi si era impegnata a portare il rapporto deficit-Pil al 2,8%, ma le misure annunciate ieri sera da Macron rischiano che il governo riveda questo obiettivo.

GILET GIALLI: PRESIDENTE PARLAMENTO, SICURO IMPATTO DEFICIT
moscovici macronMOSCOVICI MACRON
 (ANSA) - Per finanziare le misure annunciate ieri sera dal presidente Emmanuel Macron in risposta ai gilet gialli, "bisognerà indubbiamente scavare il deficit", anche se in modo "strettamente temporaneo": lo ha detto il presidente dell'Assemblea Nazionale e fedelissimo di Macron, Richard Ferrand, intervistato da radio Rtl. Per lui, il ritorno sotto al 3% arriverà non prima del 2020, contrariamente all'impegno assunto dalla Francia con Bruxelles di un 2,8% già nel 2019.
moscovici macronMOSCOVICI MACRON



IL GALLETTO SPENNATO PROVA A COMPRARE I FRANCESI
Mauro Zanon per ''Libero Quotidiano''

Uno «stato d' emergenza economico e sociale». Dopo tre settimane di mutismo, mentre il Paese veniva messo a ferro e fuoco dai gilet gialli, ieri sera il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha pronunciato un discorso alla nazione a reti unificate. «Le violenze non beneficeranno di alcuna indulgenza», ha dichiarato nella sua introduzione l' inquilino dell' Eliseo, attaccando «gli opportunisti che hanno strumentalizzato i moti di rabbia sinceri» dei gilet gialli. «Nessuna collera giustifica l' attacco a un poliziotto, a un gendarme, la degradazione di negozi, di edifici pubblici.

claudio borghi sulle nuove mosse di macronCLAUDIO BORGHI SULLE NUOVE MOSSE DI MACRON
Quando si scatena la violenza, finisce la libertà. La calma e l' ordine repubblicano devono ora regnare perché non si può costruire nulla di duraturo se persistono le paure», ha aggiunto all' inizio del suo discorso. I toni intransigenti da capo dello Stato che non vuole dare l' impressione di aver perso il controllo del Paese hanno rapidamente lasciato il posto a un' attitudine più morbida, con l' annuncio di una serie di misure volte ad arginare la rabbia dei gilet gialli.

BRIOCHES
alberto bagnai sulle nuove mosse di macronALBERTO BAGNAI SULLE NUOVE MOSSE DI MACRON



Tra queste spiccano l' aumento dello Smic, il salario minimo, che a partire dal 1° gennaio del 2019 lieviterà di 100 euro, nessun rialzo della Csg, il contributo sociale generalizzato che finanzia la previdenza sociale, per i pensionati che guadagnano meno di 2mila euro al mese, e la detassazione degli straordinari percepiti nel 2019.

«Lo sforzo richiesto ai pensionati era troppo elevato e ingiusto», ha ammesso Macron. Sulla soppressione dell' Isf, la tassa sui grandi patrimoni, invece, nessuna retromarcia. «Tornare indietro ci indebolirebbe», ha detto il presidente francese, indicando, tuttavia, che la prossima settimana incontrerà le «grandi imprese francesi», che dovranno contribuire maggiormente a livello fiscale, anche se non si ancora in quali termini. Dopo aver enumerato le misure concrete, Macron ha evocato l' organizzazione di «un dibattito senza precedenti» a livello nazionale.

EMMANUEL MACRON BRIGITTE GILET GIALLIEMMANUEL MACRON BRIGITTE GILET GIALLI
Per imbastirlo, l' inquilino dell' Eliseo ha affermato che «incontrerà i sindaci di Francia, regione per regione», con l' obiettivo finale di «costruire le basi del nostro nuovo contratto della Nazione». «Non riprenderemo il corso delle nostre vite senza che nulla sia cambiato», ha concluso Macron. «Siamo in un momento storico. Siete voi la mia sola preoccupazione. È per voi che mi batto. La nostra sola battaglia è per la Francia». La finanziaria del 2019, dopo tutti questi passi indietro, sarà un vero «rompicapo», dicono gli osservatori.

Secondo l' opposizione, invece, Macron «ha sbagliato epoca». «Per rispondere all' indignazione della maggior parte del paese contro le diseguaglianze e calmare l' insurrezione dei cittadini, pensa, sbagliandosi, che sia sufficiente una distribuzione del denaro», ha reagito il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, mentre la Cgt, la Cgil francese, ha già annunciato una mobilitazione venerdì prossimo «assieme ai gilet gialli», contro le misure insufficienti dell' esecutivo. Dal 17 novembre, giorno della prima manifestazione di piazza, ad oggi, ci sono stati 4523 fermi e 4099 arresti, secondo le cifre diramate ieri dal ministero dell' Interno.
macronMACRON

L' altra notizia inquietante è il crollo verticale della frequentazione dei negozi e dei centri commerciali provocato dai blocchi dei gilet gialli.

CATASTROFE ECONOMICA
Secondo quanto annunciato dal Consiglio nazionale dei centri commerciali francese, sabato 8 dicembre la frequentazione dei shopping center parigini e di provincia ha registrato il suo peggior risultato dall' inizio della mobilitazione: - 17%. I grandi magazzini Printemps hanno perso addirittura il 30%.

«Ciò che sta accadendo dovrebbe farci perdere 0,1 punti percentuali in termini di crescita nazionale nell' ultimo trimestre», ha dichiarato il ministro dell' Economia Bruno Le Maire. La Banca di Francia, dal canto suo, ha diviso a metà, 0,2% rispetto al precedente 0,4%, il tasso di crescita del Pil francese per il quarto trimestre del 2018. Sabato prossimo, nonostante il discorso di Macron, le aperture e i messaggi di distensione di tutto il governo, i gilet gialli sono pronti a scendere in piazza per l' Atto V della mobilitazione. Andranno avanti fino a Natale e oltre, se non ci sarà, come dicono, una vera e propria «rivoluzione fiscale»

Fonte: qui

MACRON ALLA GOGNA - PROTESTE CONTRO IL PRESIDENTE FRANCESEMACRON ALLA GOGNA - PROTESTE CONTRO IL PRESIDENTE FRANCESE

“A RUOTA PER UNA TRO*A, A RUOTA PER OGNI DROGA”

''LA VERITA’'': “PERCHE’ A 11 ANNI VANNO A SENTIRE UNO CHE CANTA QUESTE PORCATE? NELLA TRAGEDIA DI CORINALDO COLPISCE IL FATTO CHE ADOLESCENTI FOSSERO IN DISCOTECA IN PIENA NOTTE PER IL CONCERTO DI SFERA EBBASTA CHE INNEGGIA A DROGA E SESSO. 

I GENITORI ORMAI HANNO PAURA A DIRE DI NO 

LA MODA DI SCATENARE IL PANICO NEI LOCALI ASSOMIGLIA A QUELLA DI RISCHIARE LA VITA PER UN SELFIE ESTREMO" - VIDEO


Carlo Cambi per “la Verità”

sfera ebbastaSFERA EBBASTA
Corinaldo il giorno dopo la strage della Lanterna azzurra è deserta: la discoteca è transennata, il silenzio è pesante. Si piangono le piccole vittime: Francesco Totti manda la maglia a un mini tifoso in ospedale, tutte le Marche sono a lutto per quei ragazzi volati via. Eleonora Girolamini, 39 anni, che s' è fatta schiacciare per proteggere la sua bimba di 11 anni è la rondine del pascoliano Dieci agosto: «Ora è là come in croce E il suo nido è nell' ombra, che attende, che pigola sempre più piano». Restano di lei e senza di lei quattro bambini, l' ultimo prende ancora il latte.
L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)L’INGRESSO DELLA DISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO (ANCONA)









A Corinaldo nacque Maria Goretti. Per difendere la sua verginità si fece uccidere a soli 11 anni. La Chiesa l' ha fatta santa. Eleonora per far divertire la sua bimba di 11 anni e per difenderla dall' idiozia e dall' avidità s' è fatta uccidere. Quasi una nemesi, o un monito sul rovesciamento dei valori. Sui social è un ronzio di sdegno, di minacce contro i gestori della discoteca, d' insulti alla polizia che non ha vigilato.
lanterna azzurra sfera ebbastaLANTERNA AZZURRA SFERA EBBASTA

Manca una domanda però: si può morire così? E il fenomeno Sfera Ebbasta è la causa o l' effetto?
«Scommetto che tua madre era una regina del circo e i suoi amichetti dolci sedicenni, non sono uno scolaro, ma so quello che voglio. Ah brown sugar perché sei così buono?». Andiamo oltre: «I miei fra' coi pacchi di ganja giù in box, pirofile piene di wax. E tu a casa giocare all' Xbox, fumano soltanto outdoor. A ruota per una tr...a, a ruota con ogni droga».

Sapendo che brown sugar è (anche) un tipo di eroina e che stare a ruota significa avere una crisi di astinenza, possiamo fare il gioco del trova le differenze? La prima canzone è dei Rolling Stones: uscì nel 1971 quando i nonni, o i papà tardivi, avevano la stessa età dei poveri quasi bambini morti nella strage della Lanterna azzurra. La seconda è una canzone (?) di Sfera Ebbasta del 2016.
discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO

Mick Jagger inneggiava al sesso interraziale, allo stupro, all' eroina. Gionata Boschetti, da Cinisello Balsamo (Milano), facendo «l' animale contro», il trapper, ha guadagnato milioni. È uscito dalle periferie uggiose e, come le definisce lui, «pisciose» per sfoggiare denti d' oro con brillanti incastonati e guadagnare 200.000 euro al mese cantando droga, sesso e cinismo.

biglietto sfera ebbasta corinaldo discotecaBIGLIETTO SFERA EBBASTA CORINALDO DISCOTECA





Anche Charles Baudelaire o Paul Verlaine e Dino Campana i poeti maledetti - tra femmine perdute, liaison omosessuali, assenzio e cocaina - nell' Ottocento menavano scandalo. E allora: trova le differenze. Ci sono e sono enormi. Perché i Rolling Stones avevano potenti antidoti: la famiglia e la scuola. Perché i «poeti maledetti» avevano studiato, si erano educati alla vita e sono morti poveri in canna. Sfera Ebbasta «rappa» le sue strofe in un deserto di valori e di voci contrarie e non contesta: si propone come modello. È solo uno che ce l' ha fatta e un idolo non per quello che dice ma per come appare. Nelle sue canzoni il denaro, il lusso, le griffe sono una costante: sono un traguardo. Gli sconfitti sono i poveri, quelli che studiano, quelli che magari s' innamorano e che non hanno preso la scorciatoia di Youtube per diventare ricchi.

discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO
Quelle strofe sono acido solforico in cui sciogliere tutti i valori e sono la colonna sonora di una società priva del principio di autorità e di responsabilità, indirizzata a una convivenza amorale, dove la vita è solo merce. La dimostrazione? È proprio lo spray urticante che ai concerti viene sparso per creare panico, forse per rapinare, di certo per sfidare la vita come si fa mettendo la testa sui binari in attesa del treno.
Perché una vita povera di soldi e di luci della ribalta non ha valore. Per un like oggi si può morire. Apparire conta.

I ragazzi di Corinaldo sono vittime di altre vittime: i ragazzi morti per i selfie estremi (63% d' incremento di investimenti ferroviari), per il blackout game (autosoffocarsi per sfida), per l' alcol (il 17% di ricoveri per abuso riguarda under 14 anni) e per la droga, visto che l' Italia è seconda in Europa per consumo di cannabis e terza per cocaina tra i minori.

sfera ebbastaSFERA EBBASTA
Stando alle Marche, non è difficile notare che in questa regione si muore di droga cinque volte di più rispetto alla media nazionale È questo il mondo che sta sotto le canzoni di Sfera Ebbasta, ma non è un mondo povero e dannato: è solo un mondo disperato. Ha come contrappasso 33 aggressioni di insegnanti da parte di alunni o genitori di alunni in soli tre mesi, il triplicare dei divorzi con figli minori (35.000 all' anno) nell' arco di dieci ani, il tasso di dispersione scolastica che sta quattro punti sopra alla media europea.
corinaldo mascherina discotecaCORINALDO MASCHERINA DISCOTECA








Per tutti questi ragazzi Sfera Ebbasta è diventato una sorta di pifferaio magico. E come i topi della fiaba dei fratelli Grimm venerdì sera sono arrivati in centinaia alla Lanterna azzurra di Corinaldo. Lo hanno aspettato invano. Il biglietto prevedeva che il concerto iniziasse alle 22. Ebbene, Sfera Ebbasta a quell' ora era in un ristorante di Rimini per festeggiare il suo compleanno e alle 23 ha cominciato il suo concerto all' Altromondo, a 100 chilometri da Corinaldo. Lo staff del trapper ha detto: «Ci stavamo muovendo verso le Marche».

Comunque se un concerto ci fosse mai stato alla Lanterna azzurra non sarebbe cominciato prima delle due di notte. E allora ecco un' altra domanda che ci riporta al gioco del trova le differenze.
sfera ebbasta con la madreSFERA EBBASTA CON LA MADRE
È possibile che ragazzini tra gli 11 e i 16 anni stiano fuori la notte, magari bevendo e fumando senza un controllo?

C' è un post su Facebook di una mamma angosciata che riflette su quante volte ha detto sì alla figlia: «Vivo un continuo ricatto: le mi dice ma gli altri lo fanno Non c' è suo padre che se ne andato di casa a resistere, io ci provo ma vince sempre lei. E allora come canta Sfera Ebbasta "Ah, mamma non riesce ad addormentarsi, ah ah. Anche stasera fai tardi, ah ah Quanti serpenti a sonagli"».

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ALTRI DUE FERMI PER DROGA, L'IPOTESI È CHE IN DISCOTECA CI FOSSE UNA BANDA DI GIOVANI DEDITA ALLE RAPINE E CHE POTREBBE AVER UTILIZZATO LO STRATAGEMMA DELLO SPRAY PER COPRIRSI LA FUGA 

NEL MIRINO DEI PM CI SONO ANCHE I BODYGUARD CHE HANNO GESTITO LA SICUREZZA ALLA LANTERNA AZZURRA. SONO STATE DATE LE INDICAZIONI GIUSTE AI RAGAZZI? SONO STATE APERTE TUTTE LE PORTE DI SICUREZZA?

DISCOTECA:ALTRI 2 FERMI PER DROGA,IPOTESI BANDA RAPINE
discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)DISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO (ANCONA)
 (ANSA) - Altre 2 persone, oltre al minore che secondo testimoni sarebbe colui che ha spruzzato lo spray urticante nella discoteca di Cortinaldo sono state fermate. Anche nei loro confronti l'accusa ipotizzata al momento è quella di possesso di droga ma non è escluso che possa cambiare nelle prossime ore. L'ipotesi che sta prendendo piede tra chi indaga è che alla Locanda Azzurra fosse presente una banda di giovani dedita alle rapine nei confronti di coetanei e che potrebbe aver utilizzato lo stratagemma dello spray urticante per coprirsi la fuga.

discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO


DISCOTECA: ANCHE BODYGUARD E GESTIONE SICUREZZA IN MIRINO PM
 (ANSA) - I bodyguard che hanno gestito il servizio di sicurezza all'interno della Lanterna Azzurra di Corinaldo la sera in cui era atteso Sferaebbasta potrebbero finire nel registro degli indagati della procura di Ancona, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo dopo la morte di 5 ragazzi e di una donna.

Gli accertamenti dei magistrati si muovono infatti su due fronti: da un lato il numero di biglietti venduti, le reali presenze all'interno della discoteca e il rispetto delle norme di sicurezza, tutti aspetti che coinvolgono direttamente i 3 gestori del locale; dall'altro la gestione della serata dal punto di vista della sicurezza, che riguarda invece chi aveva in carico il servizio di bodyguard. Dalle testimonianze raccolte e da quanto poi accaduto è infatti evidente che nel momento in cui è scoppiato il panico qualcosa è andato storto. Sono state date le indicazioni giuste ai ragazzi? Sono state aperte tutte le porte di sicurezza? Soprattutto, è stato aperto immediatamente il cancello che dà sul parcheggio a pochi metri dalla rampa dove sono morte le 6 persone?

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DIMENTICATE IL NUMERO DEI BIGLIETTI: ALLA SERATA DI SFERA EBBASTA SI ENTRAVA ANCHE PRENOTANDO UN TAVOLO E METTENDOSI IN LISTA, COME IN QUALUNQUE DISCOTECA. PER QUESTO I TESTIMONI DICEVANO ''OLTRE MILLE'' E IL DEEJAY (NONCHÉ FIGLIO DEL PROPRIETARIO) PARLA DI 8-900 PERSONE ANCHE SE IL PADRE HA CONSEGNATO SOLO 500 TAGLIANDI 

E POI IL TRUCCO DI DICHIARARE UN DJ-SET PER BYPASSARE LA DENUNCIA DI PUBBLICA SICUREZZA RICHIESTA PER I CONCERTI: TUTTE LE ACCUSE ALLA LANTERNA AZZURRA

ORA L'INCHIESTA PUNTA AI MANAGER
Camilla Mozzetti e Andrea Taffi per “il Messaggero

Quell' escamotage del dj-set trovato per bypassare la denuncia di pubblica sicurezza richiesta per i concerti e omettere così parte dei controlli necessari. Il rebus dei biglietti venduti: ancora da chiarire con esattezza il numero di ticket staccati. E poi lo scarso sistema di vigilanza garantito nella discoteca con appena 12 bodyguard in servizio, incapaci di gestire centinaia di giovani.
L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)L’INGRESSO DELLA DISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO (ANCONA)

Sono questi i motivi principali che dovrebbero portare all' iscrizione nel registro degli indagati dei gestori del locale Lanterna azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona, dove venerdì sera sono morte cinque giovanissimi e una donna di 39 anni. L' accusa dovrebbe essere di omicidio colposo plurimo.
Mentre si cerca di far luce sulla dinamica e dopo il fermo di un giovane (un minorenne di 16 anni) che secondo alcuni testimoni avrebbe spruzzato dello spray urticante tra il pubblico, il faro degli inquirenti si accende anche su chi da tempo dirige la discoteca.

LA SICUREZZA
discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)DISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO (ANCONA)
È proprio l' aspetto sulla sicurezza offerta dal locale, a fronte dei giovani fatti entrare la sera di venerdì scorso, l' aspetto su cui si concentra una parte considerevole delle indagini e che coinvolge direttamente i titolari della Magic srl, ovvero la società che gestisce la discoteca. A rischiare un avviso di garanzia sono Francesco Bertazzi (rappresentante legale) e i suoi due soci, Quinto Cecchini e Carlantonio Capone. Secondo il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, la Lanterna azzurra non aveva problemi.

discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO
Il locale «era a norma» e l' autorizzazione era stata concessa «dopo una serie d' interventi per migliorare l' impiantistica della sicurezza». Ciononostante, solo le indagini potranno chiarire quest' aspetto. Che si lega, inesorabilmente al numero effettivo dei biglietti venduti e poi staccati e al servizio di controllo messo in piedi e garantito dai gestori.

Ieri il comandante provinciale dei carabinieri, Cristian Carrozza, ha fatto un po' di chiarezza sul numero dei ticket: «Ne sono stati venduti 680, (e non più di mille come sostenuto inizialmente), quelli staccati sono stati quasi 500, mentre la capienza della sala è di 459 persone». Cifre diverse rispetto a quelle veicolate all' indomani della tragedia ma che tuttavia non combaciano con le testimonianze fornite da chi è riuscito a uscire indenne dal locale.

Tra queste c' è anche quella di una madre di una giovane che il biglietto non l' ha mai acquistato entrando nel locale attraverso la semplice prenotazione di un tavolo. Lo stesso dj, Marco Cecchini, figlio di uno dei gestori, inoltre, ricorda che la sera di venerdì nella discoteca «c' erano forse 800-900 persone, ma che tutte le tre sale erano aperte».

IL NODO
biglietto sfera ebbasta corinaldo discotecaBIGLIETTO SFERA EBBASTA CORINALDO DISCOTECA
Il nodo da sciogliere, resta dunque quello della sicurezza (dovranno essere condotte verifiche approfondite sulle vie di fuga) legato al numero di ospiti e al sovraffollamento denunciato da tanti oltre alle procedure seguite nonché garantite dai gestori del locale. Una delle ipotesi degli inquirenti è che la tragedia sia stata provocata da una serie di concause tra cui una pessima gestione della sicurezza, affidata proprio a poche persone.

Per questo ieri è stato ascoltato anche Gianni Ermellini, il responsabile dei buttafuori della discoteca. Mentre uno dei bodyguard in servizio quella sera ha raccontato: «Secondo me c' erano troppe persone. Era la prima volta che lavoravo in quel locale e dentro la sala, avevo sempre lavorato come addetto alla sicurezza esterna. Mi arrivavano le comunicazioni che continuava ad arrivare gente, ma secondo me era troppa».


IL GESTORE: «AVEVO TUTTI I PERMESSI IN REGOLA»
Tiziana Paolocci per “il Giornale

«Credo di essere nel mirino. Sto ricevendo minacce di morte, scrivono sui social ogni cattiveria, mi vogliono in galera ma io non ho fatto niente di diverso di tutte le altre volte quando, lo giuro, c' erano state anche più persone».
corinaldo lanterna azzurra il ponticello dove sono morte sei personeCORINALDO LANTERNA AZZURRA IL PONTICELLO DOVE SONO MORTE SEI PERSONE

Marco Cecchini, uno dei gestori della Lanterna Azzurra di Corinaldo, si difende e spiega che il sistema sicurezza del locale era in regola e venerdì sera tutto era stato predisposto nei dettagli per accogliere il dj set di Sfera Ebbasta. Non è un segreto che la Lanterna nel gennaio 2014 era stata chiusa a causa di problemi agli impianti antincedio e a quelli elettrici, ma era stata riaperta un anno dopo, con una riduzione della capienza, da mille persone a 870.

Cecchini è certo che la struttura ora non presentava falle e il numero delle presenze venerdì notte non era superiore a tante altre volte. «Non c' erano 1.400 persone come dicono tutti chiarisce - Assolutamente. Secondo me non arrivavano a mille, anzi calcolando quelli che erano fuori a fumare, dentro ce n' erano poco più di 800. È un locale che ha contenuto molta più gente. Era sicurissimo.
BIGLIETTO DI SFERA EBBASTA CORINALDO LANTERNA AZZURRABIGLIETTO DI SFERA EBBASTA CORINALDO LANTERNA AZZURRA

Tra l' altro ho consegnato ai carabinieri i blocchetti dei biglietti venduti e quelli invenduti. Si vede subito». Ma è innegabile che qualcosa non abbia funzionato come avrebbe dovuto e il risultato è stato che sei innocenti hanno perso la vita e decine di persone sono rimaste ferite e sette in maniera gravissima.

Saranno le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Ancona, a stabilire dove l' ingranaggio si è inceppato, ma il gestore si ritiene «tranquillo». «Ho un contratto con un' agenzia che mi ha garantito 11 bodyguard - sottolinea - E avevo un' ambulanza a disposizione». Parlando dei quattro gradini che si trovavano in fondo agli scivoli d' emergenza spiega: «Se un tecnico ha fatto il progetto per la sicurezza, una commissione provinciale l' ha approvato dandomi il permesso pochi mesi fa per cinque anni, che colpa ho io?».

CORINALDO LANTERNA AZZURRA DISCOTECACORINALDO LANTERNA AZZURRA DISCOTECA
Accertamenti verranno effettuati nelle prossime ore sulle uscite di sicurezza, che però l' altra sera sembravano a norma. Il problema, secondo il gestore, sarebbe stato un altro. «Tutti e 800 sono fuggiti in quell' unica porta che è sempre spalancata per andare a fumare - dice - Quando la gente ha cominciato a tossire e a gridare, ha visto la luce solo da quella parte e si è imbucata lì trovando il tappo perché nel frattempo la gente era caduta nei gradini».

La balaustra che a ceduto, poi, secondo Cecchini in condizioni normali sarebbe stata sufficiente. «Se dicessi che mi sento la coscienza a posto, ecco il criminale. Se dico di no, sono colpevole prosegue -. Sono distrutto, mi dispiace e moralmente sono vicino ai genitori e alle famiglie di quei ragazzi morti. Ho trovato per terra la bomboletta spray e l' ho consegnata ai carabinieri. Colpa di quel maledetto che l' ha spruzzata.
MORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONAMORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONA

È una tragedia inimmaginabile». Una tragedia che nelle prossime ore porterà all' iscrizione dei primi nomi nel registro degli indagati. Tra questi potrebbe esserci anche quello dei tre manager che si occupavano del local, che rimarrà chiuso.
«Non riaprirà - è categorico Cecchini - finché ci sono in giro questi criminali con le bombolette».

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“IN ITALIA LE LEGGI SULLA CAPIENZA DEI LOCALI SONO ANTIQUATE E SURREALI” 

IL RAPPER FRANKIE HI-NRG: “MOLTI LE TRASGREDISCONO. IL PUNTO È FINO A QUANTO SEI DISPOSTO A FARLO 

IL GESTORE ACCOGLIE PIÙ GENTE DEL NECESSARIO PER FARE CASSETTA, SENZA AVERE PERSONALE QUALIFICATO PER FAR FRONTE ALLE EMERGENZE” 

L'ESCAMOTAGE DEL DJ SET PER AGGIRARE LE NORME

FRANKIE HI-NRG: «SULLA CAPIENZA LEGGI VECCHIE, MA C'È CHI PENSA A FARE CASSA»
Matteo Cruccu per www.corriere.it

«Serate come quella in cui doveva suonare Sfera Ebbasta, le ho fatte spesso anch' io: arrivi alle tre di mattina, metti due dischi e canti qualche brano. Che brividi a pensare a quanto è successo...». Corinaldo è lontana, ma fa male anche a distanza, mentre interviene da New York Frankie Hi-Nrg, al secolo Francesco Di Gesù, quasi cinquant' anni, 25 di rap e una vita sui palchi (e dentro le notti) di tutta Italia.

Che idea si è fatto della vicenda?
«Che i responsabili sono molti, ma se c'è uno che non c' entra, questo è Sfera. Lui è quanto di più distante da me, per tematiche e attitudine, ma guai a chi cerca di attribuirgli delle colpe, lui stava solo facendo il suo mestiere».
L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)L’INGRESSO DELLA DISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO (ANCONA)

Molti la pensano diversamente: manda messaggi sbagliati, attira gente sbagliata...
«Non diciamo stupidaggini: si diceva lo stesso del jazz e poi del rock, la musica del diavolo. Oltre a essere un'idiozia, è anche un ottimo modo per sgravare di responsabilità tutti gli altri».

Qual è il problema vero secondo lei?
«È l'incoscienza diffusa in questo Paese che, in questa vicenda, si riverbera sotto tanti aspetti».

discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO



Per esempio?
«Innanzitutto ha fatto qualche errore di valutazione chi sta intorno a Sfera. Dovrebbe sapere che uno come lui ormai attira tantissima gente e forse quel locale era troppo piccolo».

E poi?
«Il gestore che accoglie più gente del necessario per fare cassetta, senza avere personale qualificato per far fronte alle emergenze. Anche se le leggi sulla capienza in Italia sono antiquate e surreali, a volte impongono delle restrizioni assurde. Molti le trasgrediscono. Il punto è fino a quanto sei disposto a farlo».
discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO

E poi ci sono quei maledetti spray al peperoncino. A Sfera era già successo, prima della tragedia, almeno altre quindici volte.
«Io non penso che chi tirava i sassi dal cavalcavia volesse uccidere qualcuno. Il problema, di nuovo è l' incoscienza, ignorare le conseguenze dei propri gesti. Ma la questione è anche un' altra».

Quale?
«Trasformare armi di difesa in offesa. È assurdo che ci si possa procurare in modo così facile quelle bombolette. Com'è assurdo pensare che in questo Paese le donne si debbano difendere da sole».

Infine ci sono i genitori...
«Ho sentito che all'una di notte, c'erano bimbi di dieci anni con le madri in quella discoteca. Qui si è perso decisamente il senso della misura e della realtà. E non sarà mica colpa di Sfera...».

L'ESCAMOTAGE DEL DJ SET PER AGGIRARE LE NORME
Mic. All. per “il Messaggero”

discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO
I fan lo aspettavano alla Lanterna Azzurra di Corinaldo alle 22. Ma all' una di notte Sfera Ebbasta non era ancora arrivato. Stava suonando all' Altromondo Studios, una delle discoteche più famose di Rimini. Stessa data, stesso prezzo del biglietto - 30 euro - e, soprattutto, stesso orario di esibizione: le 22. Perché quello previsto nella discoteca in provincia di Ancona non era un concerto, ma un dj set.

Un' ospitata in un locale che consente all' artista di incassare intrattenendosi con il pubblico per molto meno tempo: al massimo tre o quattro brani, prima di correre in macchina verso la tappa successiva. Un escamotage che potrebbe avere consentito anche ai gestori del locale di guadagnare di più, aggirando le norme di sicurezza. Perché le autorizzazioni per un concerto per il quale si preveda l' affluenza di migliaia di persone, sono diverse - e più costose - rispetto a quelle da richiedere per gestire una serata in discoteca.
discoteca “Lanterna Azzurra” di CorinaldoDISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO

LA DOPPIA DATA
Nel caso della Lanterna Azzurra, gli spettatori erano quasi tutti ragazzini. I genitori li avevano accompagnati pensando di portarli a vedere il loro cantante preferito, con inizio dello spettacolo alle 22 e ultimo brano lanciato un paio di ore dopo.

A mezzanotte, invece, Sfera Ebbasta era ancora a Rimini. «Come è possibile che stesse suonando ancora lì? Quello alla Lanterna era un evento inventato, Sfera non c'è mai stato», ipotizza su Facebook un giovane. In realtà, il manager del cantante, verso l' una di notte, aveva chiamato il locale di Corinaldo per annunciare che il trapper stava per arrivare. Per chiudere un dj set, però, e non per esibirsi in un concerto.

biglietto sfera ebbasta corinaldo discotecaBIGLIETTO SFERA EBBASTA CORINALDO DISCOTECA
Anche su questo punto gli inquirenti faranno accertamenti, così come sulle norme di sicurezza che sono state violate, forse proprio grazie all' escamotage. La capienza della sala del concerto era di 459 persone. I biglietti venduti sarebbero 680, quelli staccati quasi 500. Ma il dj e figlio di uno dei gestori, Marco Cecchini, parla di «800/900 persone». E molti ragazzi hanno raccontato di essere entrati senza biglietto.

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)DISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO (ANCONA)
«Mia figlia non ha comperato il biglietto, ma aveva prenotato un tavolo - racconta la madre - un pr è passato a riscuotere i pagamenti, poi ha consegnato un braccialetto giallo per l'ingresso e un tagliando, senza marchi, per la consumazione».

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“HO ESTRATTO CORPI E CADAVERI” 

IL RACCONTO CHOC DI UNO DEI BUTTAFUORI DELLA “LANTERNA AZZURRA”: “HO COMINCIATO A TIRARNE FUORI DA QUELLA TRAPPOLA PIÙ CHE POTEVO. PENSAVAMO SOLO A SALVARE CHI ERA SOTTO. I RAGAZZI CADEVANO E GRIDAVANO DISPERATI. HO SOCCORSO ANCHE LA MAMMA CHE POI È MORTA, L’HO TIRATA FUORI MA…” 

OLTRE AL MINORENNE CON LO SPRAY SONO INDAGATE ALTRE 7 PERSONE 

DISCOTECA: PM, OLTRE A MINORENNE, ALTRI 7 INDAGATI
lanterna azzurra sfera ebbastaLANTERNA AZZURRA SFERA EBBASTA
 (ANSA) - Oltre al minorenne, altre 7 persone sono indagate nell'inchiesta per la morte di sei persone nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo. Si tratta, hanno spiegato i pm, dei tre titolari della società che gestisce la discoteca e dei quattro proprietari dell'immobile.

ANCONA, MORTI IN DISCOTECA. IL BUTTAFUORI. "HO ESTRATTO CORPI E CADAVERI"
Mario Gradara per www.ilrestodelcarlino.it


lanterna azzurra corinaldo anconaLANTERNA AZZURRA CORINALDO ANCONA





All'inferno e ritorno. Gianni Ermellini si occupava l’altra sera della sicurezza alla ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldoil locale dove sono morte sei persone.

Cosa può raccontare di quella notte?
«Sono arrivato sul posto dove era ammassata la gente – attacca – e ho cominciato a tirarne fuori da quella trappola più che potevo».

Quante persone è riuscito a soccorrere?
GIANNI ERMELLINIGIANNI ERMELLINI
«Il numero esatto non lo ricordo, non lo so, io e gli altri addetti alla sicurezza pensavamo solamente a salvare chi era finito sotto».

Da quante persone era formato il servizio di sicurezza?
«Eravamo complessivamente undici. Io lavoro per un’agenzia e nella discoteca c’erano altri miei colleghi. Il mio ruolo era di quello che una volta si chiamava il ‘buttafuori’».

Dai video si vede crollare il parapetto e un fiume di persone finire in quella buca, dopo lo spruzzo dello spray urticante. E’ andata così?
corinaldo mascherina discotecaCORINALDO MASCHERINA DISCOTECA







«Sì, quei gradini maledetti hanno provocato la tragedia».

In che modo?
«I ragazzi e qualche adulto sono caduti lì, i gradini hanno fatto da tappo e tutti quelli che sono rimasti intrappolati sullo scivolo sono finiti nel fossato laterale».

Chi era bloccato chiedeva aiuto in preda al panico?
corinaldo lanterna azzurra il ponticello dove sono morte sei personeCORINALDO LANTERNA AZZURRA IL PONTICELLO DOVE SONO MORTE SEI PERSONE
«Tutti avevano paura, i ragazzi cadevano e gridavano disperati, non si sapeva cosa fare. Io e i colleghi abbiamo tirato fuori da lì più persone possibile».

Anche Eleonora, la mamma 39enne che aveva accompagnato la figlia undicenne a vedere il concerto di Sfera Ebbasta?
BIGLIETTO DI SFERA EBBASTA CORINALDO LANTERNA AZZURRABIGLIETTO DI SFERA EBBASTA CORINALDO LANTERNA AZZURRA









«L’ho soccorsa, l’ho tirata fuori e l’ho portata all’ambulanza. Non ho capito se era viva o morta. Ho pensato, ho sperato che fosse ancora viva. In quei momenti, ripeto, come gli altri soccorritori, cercavo solo di estrarre da quella trappola tutti quelli che potevo».

Il ricordo pù straziante.
«Una ragazza finita nel fossato, l’ho sollevata morta. Ma ne abbiamo salvati tanti».
CORINALDO LANTERNA AZZURRA DISCOTECACORINALDO LANTERNA AZZURRA DISCOTECA

Il vostro servizio d’ordine era formato da tutte persone di Rimini?
«No. Alcuni erano di Rimini, altri venivano da Fano e Marotta».

Sa se c’erano riminesi anche tra i ragazzi del pubblico?
«Questo non sono in grado di dirlo».

MORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONAMORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONA






Gli addetti alla sicurezza sono tenuti a verificare quante persone vengono fatte entrare rispetto alla capienza?
«Io sapevo di una capienza di 1.300 persone. Solo dopo ho scoperto che non era vero. Non rientrava nei nostri compiti questo tipo di verifica».

Ha avuto la percezione che entrassero troppe persone?
«Non so dire quante persone siano entrate, non dovevo contarle io. La gente entrava con il biglietto già venduto. Non potevamo tenerli fuori».

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