9 dicembre forconi: 09/20/18

giovedì 20 settembre 2018

LA CORTE D'APPELLO DI MILANO HA AGGRAVATO LA PENA, PORTANDOLA DA 6 ANNI A 7 ANNI E 6 MESI, PER L'EX GOVERNATORE LOMBARDO ROBERTO FORMIGONI IMPUTATO DI CORRUZIONE NEL PROCESSO SUL CASO SAN RAFFAELE-MAUGERI


SECONDO L'ACCUSA, HA OTTENUTO UNA SERIE DI UTILITÀ, TRA CUI L'USO DI YACHT, VACANZE E CENE, PER FAVORIRE I DUE ENTI CON DELIBERE DI GIUNTA PER CIRCA 200 MILIONI DI RIMBORSI PUBBLICI

(ANSA) - La Corte d'Appello di Milano ha aggravato la pena, portandola da 6 anni a 7 anni e 6 mesi, per l'ex Governatore lombardo Roberto Formigoni imputato di corruzione nel processo sul caso San Raffaele-Maugeri per aver ottenuto, secondo l'accusa, una serie di utilità, tra cui l'uso di yacht, vacanze e cene, per favorire i due enti con delibere di giunta per circa 200 milioni di rimborsi pubblici. La procura generale aveva chiesto proprio 7 anni e 6 mesi ossia la pena massima per la corruzione in questo caso. Fonte: qui

CONDANNATI TRE DIRIGENTI DI SAIPEM CON CONFISCA, PER IL GRUPPO, DI 197 MILIONI


ASSOLUZIONE PIENA PER ENI E PAOLO SCARONI SUL PRESUNTO PAGAMENTO DI TANGENTI IN ALGERIA 

L’ALLORA AMMINISTRATORE DELEGATO DEL CANE A SEI ZAMPE ERA ESTRANEO ALLE TRATTATIVE PER FAR OTTENERE ALLA CONTROLLATA I CONTRATTI IN NORD AFRICA

Claudia Guasco per “il Messaggero”

milan roma scaroniMILAN ROMA SCARONI
L'impianto accusatorio della procura di Milano nel processo sul presunto pagamento di tangenti in Algeria regge solo a metà: assoluzione piena per Eni, per l' allora amministratore delegato Paolo Scaroni e per il manager del gruppo Antonio Vella.

Condanna invece per Saipem, controllata dall' Eni al 30%, e pene dai 4 anni e un mese ai 5 anni e 5 mesi per tre ex dirigenti della società, Pietro Varone, Alessandro Bernini e Pietro Tali.

A carico di Saipem c' è una multa da 400 mila euro e la confisca di 197 milioni, ritenuto l' ammontare dell' ipotizzata mazzetta.

CONTINUITÀ CON IL GUP
paolo scaroni and denis sassou nguesso eniPAOLO SCARONI AND DENIS SASSOU NGUESSO ENI
Dunque Scaroni, ha stabilito la Corte, non è colpevole di corruzione internazionale. «Sono felice della decisione del tribunale di Milano. Devo dire che sono sempre stato sereno e ho sempre avuto fiducia nel lavoro dei giudici.

Del resto questa sentenza si pone in continuità con quella di non luogo a procedere del gup che già mi aveva assolto sulla stessa vicenda». Davanti alla Quarta sezione, presieduta da Giulia Turri, l' ex ad dell' Eni e oggi presidente del Milan era imputato per una tangente in Algeria finalizzata a far ottenere a Saipem contratti nel Paese nordafricano e per supposte irregolarità nell' acquisto della società canadese First Calgary Petroleums Ltd da parte di Eni nel 2008.
lapo elkann paolo scaroniLAPO ELKANN PAOLO SCARONI

Il pm Isidoro Palma aveva chiesto una condanna a sei anni e quattro mesi, il collegio lo ha pienamente scagionato dalle accuse: in merito ai contratti di Saipem, Scaroni è stato assolto «per non aver commesso il fatto» e per il caso First Calgary «perché il fatto non sussiste». Estranea anche l' Eni, imputata per la legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, che «prende atto con soddisfazione della decisione di assoluzione perché il fatto non sussiste».

La sentenza, si legge in una nota del gruppo, «conferma la decisione di proscioglimento presa nel 2015 dal gup del tribunale di Milano e sancisce l' estraneità della società e del management alle presunte condotte illecite oggetto del processo».

Avvalorando inoltre «gli esiti delle verifiche promosse dalla società e realizzate da soggetti terzi indipendenti sulle attività oggetto di giudizio, verifiche che escludevano già all' epoca qualsiasi coinvolgimento dell' Eni e del suo management in relazione a condotte illecite o corruttive».

Descalzi ScaroniDESCALZI SCARONI
SOCIETÀ DI HONG KONG
Secondo i giudici, in sostanza, Saipem (che annuncia ricorso) e i suoi ex manager avrebbero pagato oltre 197 milioni di euro di tangenti in Algeria per ottenere appalti per 8 miliardi di euro, mentre l' operazione su First Calgary del 2008 da circa 923 milioni di dollari canadesi non sarebbe stata viziata da corruzione.

Inoltre Scaroni e Vella non hanno avuto alcun ruolo nelle trattative per far ottenere a Saipem i contratti in nord Africa, come invece sostenuto dai magistrati titolari del fascicolo. Alla stessa conclusione era giunto nell' ottobre 2015 il gup Alessandra Clemente ma poi, su ricorso della procura, la corte di Cassazione ha ribaltato la decisione, mandando a processo i manager e l' Eni e aggiungendo una contestazione anche agli altri imputati coinvolti nel caso Saipem.
SAIPEM ALGERIASAIPEM ALGERIA

Per la «corruzione internazionale» di politici algerini, tra cui l' allora ministro dell' Energia Chekib Khelil (sposato con una sorella del leader palestinese Arafat), condanna anche per il franco-algerino Farid Bedjaoui (5 anni e 5 mesi): considerato il fiduciario dell' allora ministro algerino dell' Energia Chekib Khelil, tramite la sua società di Hong Kong «Pearl Partners Ltd» avrebbe incassato la presunta tangente sotto forma di consulenze.

Fonte: qui

Rapporto bond-azionario. L’ultima volta che si è presentato questo fenomeno è arrivata la recessione

L’ultima volta che i bond sono stati appetibili così come l’azionario, è iniziata la recessione. E’ quanto riporta un articolo di Bloomberg, riferendosi ai massimi della sessione che, alla vigilia, sono stati testati dai rendimenti dei Treasuries a 10 anni, saliti fino al 3,04%.


Sempre ieri, lo spread tra il dividend yield dello S&P 500 è salito a 124 punti base, al valore più alto dal 2011.

Cosa significa per gli investitori? Intanto, c’è da dire che a puntare verso l’alto, da un po’ di tempo a questa parte, sono anche i tassi della parte front della curva dei rendimenti.
Basti pensare che, per la prima volta dopo la crisi finanziaria, e a seguito dell’asta dei bond Usa a quattro settimane, che ha rivelato tassi al 2,02%, al massimo dal febbraio del 2018, i rendimenti dei titoli di stato Usa a 4, 13 e 26 settimane si sono posizionati tutti attorno a valori superiori al 2%. Non solo: a balzare al record dal gennaio del 2008 sono stati anche i rendimenti dei titoli a due anni.
Fattore ancora più importante, il rapporto tra i tassi a due anni e lo S&P 500 mostra che, con uno spread pari a 36 punti base, la parte a breve della curva versa ora in una posizione, in termini di rendimenti, migliore di quella dello S&P (pari all’1,81%).
Peccato, però, come mostra anche l’ultimo grafico che, l’ultima volta che il differenziale sui rendimenti è stato così generoso a favore dei bond, è avvenuto neldicembre del 2007, anno che alcuni trader fanno corrispondere all‘inizio ufficiale della recessione.
Quanto è reale il rischio di recessione, a parte il trend di questo parametro? Per ora non è dato sapere con esattezza, anche se nelle ultime settimane diversi economisti, in occasione del decimo anniversario di Lehman Brothers, hanno paventato scenari più o meno foschi, come quello di Nouriel Roubini, che ha assegnato una data a quando esploderà la prossima crisi.
Sta di fatto che, da un recente sondaggio di BofA Fund Manager è emerso che i gestori di fondi sono sempre più pessimisti sull’outlook dell’economia mondiale: il 24% degli investitori interpellati ritiene per esempio che la crescita del Pil globale rallenterà il prossimo anno, in deciso rialzo rispetto alla percentuale netta del 7% di agosto. Si tratta del numero più alto di pessimisti sul trend dell’economia globale dal dicembre del 2011.

Fonte: qui

ANGELA MERKEL RIMPATRIA 40MILA ALGERINI A CUI LA GERMANIA HA NEGATO IL DIRITTO D’ASILO


IN VISITA UFFICIALE LA CANCELLIERA DEFINISCE L’ALGERIA UN “PAESE SICURO” E ANNUNCIA L’ESPULSIONE DEI MIGRANTI. 


merkel ouyahiaMERKEL OUYAHIA
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, in visita ufficiale ad Algeri, ha dichiarato “molto costruttiva” la cooperazione con l’Algeria elogiando gli sforzi del Paese nordafricano per facilitare il rimpatrio dei migranti a cui la Germania ha negato il diritto di asilo.

merkel con migrantiMERKEL CON MIGRANTI








In occasione di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro Ahmed Ouyahia, Merkel ha definito l’Algeria come un “Paese sicuro” stimando che i migranti – circa 40.000 secondo le stime del premier Ouyahia – non correranno alcun pericolo una volta rimpatriati in Algeria.

Fonte: qui

FOLLIA CAPITALE – A ROMA UN RAPPER ENTRA NELLA CABINA DI GUIDA DELLA METRO B E "SEQUESTRA" IL TRENO


LA BRAVATA IN DIRETTA SU INSTAGRAM 

LE FALLE DEL SISTEMA DI SICUREZZA, L’UOMO FINGE DI SFILARE LA PISTOLA AL VIGILANTE E POI ESCLAMA: “LA DIMOSTRAZIONE CHE SULLA METRO SI POTREBBERO METTERE ANCHE LE BOMBE”

Elena Panarella e Marco Pasqua per www.ilmessaggero.it

gast rapper metro bGAST RAPPER METRO B
Sequestrare una cabina di guida della metro B dopo aver disarmato un vigilante? Un gioco da ragazzi, anzi, da rapper. E' una diretta choc sui social, durata tredici interminabili minuti, quella che documenta un'altra vistosa falla nel sistema di sicurezza della linea B. La firma (e filma) il rapper romano Gast, all'anagrafe Manuel Gastrite, già spalla di Noyz Narcos, noto più per le sue polemiche virtuali che per i successi discografici.

E ora per le sfide a chi ha il compito di evitare che un terrorista possa entrare nella cabina di guida del macchinista. Che è esattamente ciò che ha fatto lunedì sera Gast, con tanto di diretta sul suo canale Instagram, dove è seguito da oltre 20mila persone.
metro bMETRO B

Una diretta da lasciare senza parole, che si apre con il rapper che cammina lungo la banchina e, dopo aver individuato una guardia armata, le si avvicina da dietro, quasi a voler sfilare la pistola: un gesto che filma con il suo telefonino. La dimostrazione, come racconta lo stesso autore di questa folle iniziativa, che sulla metro «si potrebbero mettere anche le bombe». Dopo aver mimato il furto della pistola, Manuel entra addirittura in una cabina di guida, nella direzione opposta di marcia del treno.

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«Vedete? Ogni tanto la lasciano aperta», dice, aprendo il portellone, nell'indifferenza generale di passeggeri e personale di stazione. Il sistema di vigilanza delle telecamere non permette a nessuno di impedire questa lunga diretta, che si è protratta da Castro Pretorio fin oltre Monti Tiburtini (difficile stabilire le fermate esatte, perché i nomi non vengono sempre inquadrati). «A me non sembra giusto che tutto ciò si possa fare esclama provocatoriamente nel video pubblicato oggi sul sito de Il Messaggero Però vedete quante persone si sono collegate? Basta che faccio il matto». Subito dopo essere entrato nella cabina, scherza: «Mi hanno preso a lavorare in metro, inizio questa sera. Vi piace questa superdiretta?». Il rapper non sembra essere alla sua prima esperienza di sequestro metropolitano, visto che dispensa una serie di consigli per non farsi individuare dalla vigilanza: «Quando arrivate in stazione dice spizzate sempre dallo specchietto retrovisore, perché ti potresti ritrovare il vigilante».

Si scherza ma non c'è nulla da ridere su cosa sarebbe potuto accadere se al posto di un cantante ci fosse stato davvero un terrorista: «Se ti vede la vigilanza, non capisce che sei un poeta romantico e magari pensa che vuoi mettere le bombe». Lo show finisce con il coinvolgimento di tutti i passeggeri: Gast esce dalla cabina, entra nel vagone e inizia ad urlare «biglietti, biglietti». Le persone lo guardano sbigottite, ma nessuno osa reagire. Non pago della sfilata tra gli utenti della linea B, il rapper rientra in cabina. E arriva a filmare le telecamere di sicurezza del pannello di controllo del macchinista. Che, per fortuna, è da tutt'altro lato: la metro procede, infatti, in direzione opposta. Per entrare nella cabina di guida è necessaria una chiave (ma in questo caso era aperta): una seconda chiave, in possesso del macchinista, serve a far partire il convoglio. «Vedete, è così facile», sghignazza Gast, mentre il popolo social lo incoraggia ad andare avanti.

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