9 dicembre forconi: 11/30/16

mercoledì 30 novembre 2016

The Hyperinflationary Endgame: Venezuela Currency Crashes 15% In One Day

Just last week we were amazed to report that the Venezuela currency, the Bolivar, had crashed below 2,000 for the first time ever, losing 50% of its value in just two months as the Venezuela hyperinflation had entered its terminal phase.
As of this morning, the DolarToday.com website, maintained by a person the WSJ dubbed "Public Enemy No. 1 of Venezuela’s revolutionary government, Gustavo Díaz, a Home Depot Inc. employee in central Alabama" reports that having crossed the psychological 2,000 level just one week ago, the Bolivar has just plunged to a new all time low of 3,480.22 on the black market, dropping by 15% from its latest print of 2,972 reported on Friday of last week, and has lost 60% in its value just in the past month.
So for anyone still curious what hyperinflation in real time looks like, here is the visual answer.

P.S.: potete usare la funzione TRANSLATE di Google(sulla colonna di destra), selezionando prima un qualsiasi linguaggio e poi successivamente, l'italiano, per avere la traduzione automatica.

Fonte: qui

BOLOGNA: ESPLOSIONE DAVANTI ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI: NESSUN FERITO

DANNI A PORTONE E FINESTRE 

SI SEGUE LA PISTA ANARCHICA

Attentato esplosivo nella notte a una stazione dei Carabinieri della periferia di Bologna. Due taniche di benzina innescate da una miccia sono state posizionate davanti all'ingresso della stazione 'Corticella' di via San Savino: l'ordigno ha provocato danni. Non ci sono feriti tra i militari all'interno. La modalità farebbero pensare alla matrice anarchica, ma sono in corso accertamentinel pomeriggio in città è atteso il premier Matteo Renzi per un incontro in vista del Referendum.

L'esplosione, avvertita verso le 3, ha divelto la porta a vetri all'ingresso e frantumato due finestre al piano terra della stazione, annerendo la facciata della caserma che si trova quasi alla fine di una strada senza uscita, nei pressi di una chiesa parrocchiale. Nella caserma sono in servizio meno di dieci militari, alcuni dei quali dormivano all'interno dell'edificio. Il boato ha svegliato anche i residenti nei palazzi vicini. C'è un sistema con telecamere che però sembra siano andate anch'esse danneggiate: gli investigatori sono al lavoro per cercare tracce utili e al momento non escludono alcuna pista.

Il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, bolognese, è arrivato in via San Savino,  per rendersi conto personalmente dei danni provocati dall'attentato. Galletti è entrato nei locali, accompagnato dal comandante regionale dell'Arma, generale Adolfo Fischione, e dal comandante provinciale, colonnello Valerio Giardina. "Un attentato vigliacco. Se l'obiettivo era quello di rendere più debole l'Arma dei Carabinieri sappiano che invece questo è il miglior modo per renderli più forti e rendere più forte lo Stato". Questo il commento di Galletti.
ATTENTATO BOLOGNAATTENTATO BOLOGNA

"La più ferma condanna e la sentita solidarietà ai Carabinieri per l'attentato di questa notte alla stazione Corticella dell'Arma!". Lo dice il sindaco Virginio Merola, secondo cui "le indagini accerteranno chi ha compiuto questo gesto vigliacco, di certo possiamo subito affermare che Bologna non si fa intimidire".

"Quanto successo e' gravissimo. Fortunatamente non si registrano vittime o feriti, ma puntare a colpire lo Stato in uno dei suoi piu' importanti presidi sul territorio vuol dire voler attentare alla democrazia e alla convivenza civile". Cosi il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha commentato la notizia . "Nessuna idea puo' camminare attraverso ordigni esplosivi - ha concluso Bonaccini - e quanto accaduto si rivela solo per quello che e': un vile atto di delinquenza sovversiva, i cui autori vanno individuati e consegnati alla giustizia".

"Condanniamo ogni forma di violenza ed esprimiamo la più forte solidarietà e vicinanza all'Arma dei Carabinieri, il cui lavoro è garanzia di sicurezza e serenità per tutti i cittadini della Repubblica e per la solidità delle Istituzioni repubblicane. L'augurio è che i responsabili del vile attentato di questa notte alla Stazione dei Carabinieri San Savino di Corticella siano individuati e puniti al più presto". Così Simonetta Saliera, presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna.

27 Novembre 2016

Fonte: qui

PERCHE' GLI ULTIMI GOVERNI SONO GRAVEMENTE RESPONSABILI DELLA CRISI DELLE BANCHE ITALIANE?


In un articolo pubblicato qualche giorno fa sul Financial Times, si è letto che "Alti funzionari e banchieri dichiarano che fino a otto banche italiane rischiano il fallimento se Renzi perde il referendum costituzionale".

Il messaggio che si vuole far passare, a pochi giorni dal referendum, è che l'eventuale affermazione del NO indurrebbe Renzi alle dimissioni, rallentando così i tentativi del governo finalizzati a stabilizzare le banche italiane in difficoltà. Perlomeno fino alla nascita di un nuovo esecutivo.

Al netto del fatto che le misure adottate dal governo (principalmente attraverso le soluzioni "private", con la nascita di Atlante 1 e Atlante 2) appaiono del tutto insufficienti per stabilizzare il sistema bancario, c'è da dire che queste rischiano addirittura di aggravare la situazione, proprio perché sono articolate coinvolgendo altre banche sane, che rischiano così di indebolirsi,  per soccorrerne altre gravemente malate.

La vicenda bancaria di questi anni verrà raccontata nei libri di storia come il trionfo della negligenza e dell'improvvisazione dei governanti.

Negligenza reiteratamente e colpevolmente manifestata andando in giro per il mondo urlando ai quattro venti la solidità delle banche italiane.
Gli esempi che seguono, sono solo alcuni dei tanti che si possono recuperare in rete.


Qui Monti.
Immagine tratta da Repubblica

  Poi Letta.
Immagine tratta da Italia Oggi
Ancora Letta, che evidentemente aveva capito nulla...






E in ultimo Renzi con il Ministro Padoan
Immagine tratta da Repubblica

La realtà è che mentre andavano in giro per il mondo urlando ai quattro venti la solidità delle banche italiane, in un altro mondo (quello reale) accadeva questo:


Il grafico mostra l'evoluzione delle sofferenze bancarie e i rispettivi governi che si sono alternati alla guida del Paese negli ultimi 5 anni. 

Già dal 2014, in una analisi pubblicata su questo umile blog di provincia, avevo messo in guardia sugli effetti che si sarebbero determinati a causa dell'erosione della qualità del credito date le misure di austerità imposte dal governo e la dinamica del debito privato. L'articolo lo trovate QUI e vi prego di leggerlo.

Come se non bastasse, gli ultimi governi e con essi i regolatori, hanno ignorato le leggi della fisica e dell'economia. Se a un sistema già fragile, peraltro in un contesto di debolezza di altre economie,   si imprime una feroce stretta fiscale (come quella di Monti, appunto) il minimo che ci si possa aspettare è che questa produca degli effetti collaterali, peraltro ampiamente visibili nella distruzione economica prodotta.

E gli effetti collaterali li stiamo toccando con mano anche attraverso la fragilità di molte banche. Già da quell'epoca, sapendo che la distruzione dei redditi avrebbe prodotto l'esplosione delle sofferenze bancarie, il governo avrebbe dovuto agire per creare una barriera protettiva a favore delle banche, come è stato fatto in altri paesi della zona euro, in un contesto normativo più favorevole rispetto a quello attuale (le regole sul bail-in, a quell'epoca, non esistevano). 

Invece, si è preferito nascondere la polvere sotto al tappeto, salvo poi accorgersi che il sistema bancario non è così solido come si voleva far credere. 

Ma la responsabilità più rilevante sta nel fatto che, nel frattempo, pur conoscendo l'evoluzione affatto rassicurante delle sofferenze bancarie (che avrebbe portato all'erosione del capitale della banche) si sono recepite le norme sui salvataggi bancari a carico dei risparmiatori  e, fatto ancora più grave, si sono versati circa 60 miliardi di euro (garanzie incluse)  nei vari fondi di salvataggio, che sono serviti per salvare le banche di altri paesi (Francia e Germania), esposte nei confronti delle banche greche e spagnole. 
Insomma, una catena interminabile di responsabilità che rappresentano il trionfo dell'improvvisazione (nel migliore dei casi), oppure quello della malafede (nel peggiore dei casi)
.

Fonte: qui

Letture suggerite:

INDIA - “Giorno della collera” contro il bando delle rupie: in piazza centinaia di migliaia di persone


La protesta si è svolta in modo per lo più pacifico. I partiti di opposizione hanno chiamato a raccolta la popolazione contro l’eliminazione delle banconote più utilizzate. Premier chiede ai colleghi di partito di mostrare i propri estratti conto per fugare dubbi di complicità.
New Delhi (AsiaNews) – Centinaia di migliaia di persone sono scese per le strade di tutta l’India per manifestare contro il bando delle banconote da 500 e 1000 rupie che ha gettato nella miseria la popolazione. Nonostante la massiccia partecipazione e il timore di disordini negli assembramenti, il “giorno della collera” promosso da 13 partiti di opposizione si è svolto senza eccessi e non si registrano violenze di particolare entità.
Oltre 100mila cittadini hanno preso parte alle proteste a Calcutta, nel West Bengal, dove la chief minister Mamata Banerjee ha messo in guardia da ulteriori “rivolte ed epidemie [di malcontento]” se la misura economica del premier Narendra Modi dovesse continuare. Altre 6mila persone hanno manifestato a Mumbai, centro nevralgico per l’economia di tutto il Paese.
I partiti di opposizione hanno chiamato a raccolta i cittadini, colti del tutto alla sprovvista dalla manovra finanziaria decretata per combattere la contraffazione di moneta. Ad AsiaNews fonti locali hanno riferito che dopo il primo entusiasmo, la situazione è precipitata a causa della grande disorganizzazione del governo.
Le conseguenze peggiori sono per la classe media e i poveri, che ogni giorno affrontano lunghe ore in coda davanti agli sportelli per scambiare le vecchie banconote. Ad aggravare la situazione, le notizie diffuse nei giorni successivi il varo del bando, quando si è scoperto che i membri del partito di governo Bjp (Bharatiya Janata Party) erano stati informati in anticipo dell’eliminazione delle rupie e hanno avuto il tempo di mettere al riparo i propri risparmi
Nell’estremo tentativo di allontanare i sospetti, oggi il premier ha chiesto ai colleghi di partito di mostrare gli estratti conto dei propri depositi bancari. Nel frattempo però le opposizioni sono sempre più coalizzate e nei giorni scorsi è uscito allo scoperto anche Manmohan Singh, ex primo ministro, che ha parlato di “monumentale fallimento di gestione” e prevede un crollo dell'economia pari al 2%.
Fonte: qui