9 dicembre forconi: 01/08/18

lunedì 8 gennaio 2018

Avanza il Petro-Yuan nell’asse russo cinese che si contrappone al dollaro USA

La Cina è interessata a firmare contratti nel settore petrolifero espressi in yuan. In questo senso Pechino ha programmato di introdurre un suo indice di riferimento che andrà a competere con il Brent o il “West Texas Intermediate”.
Essendo la Cina attualmente il maggiore utilizzatore di energia ed acquirente di greggio, Pechino è interessata a firmare contratti petroliferi con pagamanto in yuan e a stabilire nello stesso tempo un riferimento di prezzi sulla piazza di Shangai. Il piano prevede che i soci del paese asiatico ricevano, a saldo delle loro forniture, pagamenti a mezzo yuan e ed oro, stabilendo una convertibilità della moneta cinese con l’oro ed evitando di utilizzare dollari USA.
Visto il potere contrattuale della Cina negli acquisti di greggio, è facile prevedere che i principali fornitori del gigante asiatico si vorranno adeguare onde evitare di perdere il loro maggiore cliente.
Il prezzo del barile espresso in yuan permetterà agli esportatori di petrolio, come Russia, Iran e Venezuela, di evitare le sanzioni nordamericane nella vendita del loro petrolio per mezzo della moneta cinese.
Già In settembre, il Venezuela aveva eliminato il dollaro dai suoi contratti petroliferi. Caracas ha ordinato ai commercianti di petrolio di convertire tutti i loro contratti in euro e di non utilizzare più i dollari. La misura ha fatto seguito all’approvazione delle sanzioni USA contro il paese latinoamericano.
La Russia e la Cina hanno iniziato a commerciare tra loro con le proprie monete dopo le sanzioni imposte dagli USA nel 2014.
Si tratta quindi di costituire una enorme zona di interscambio in moneta di riserva alternativa e di allontanarsi totalmente dal dollaro nordamericano. La decisione segue all’inaugurazione da parte di Pechino del nuovo sistema di pagamenti transnazionale, il CIPS, che diventa alternativo alo “SWIFT Code”, radicato a Bruxelles e controllato dalle centrali finanziarie USA che viene utilizzato normalmente per le transazioni bancarie.
Anche nel caso del CIPS , questo è nato come sistema alternativo allo Swift nel momento in cui gli USA hanno utilizzato il loro potere per bloccare i paesi sotto sanzione dall’utilizzo del sistema Swift, oltre al fatto che Pechino ha deciso da tempo di lanciare obbligazioni di Stato espresse in Yuan e di garantire la converitbilità con l’oro di cui ha accumulato gigantesche riserve.
Nyovo sistema monetario
Il tutto forma parte di una strategia a lungo termine con cui si va ad abbandonare il dollaro nelle transazioni internazionali come principale moneta per gli scambi, sottraendosi al potere geofinanziario anglo USA e al suo sistema di ricatti nei confronti dei paesi non conformi agli interessi di Washington.
Quella della conversione in Yuan del petrolio non si può considerare una iniziativa estemporanea nè di avventurismo, nè da parte di Caracas nè di Pechino.  La “Shanghai Futures Exchange” e la filiale “Shanghai International Energy Exchange”, INE, hanno da poco realizzato quattro test con esito positivo sui contratti a termine del greggio. Vedi: Ine.cn
Facile prevedere che le regole del mercato petrolifero e la speculazione con gli “acquisti a futuro” cambieranno profondamente, ma non è tutto. Se si considera che tutto l’intercambio tra Russia, Cina, Iran e India si va incanalando attraverso le rispettive monete nazionali, si deduce che la domanda del biglietto verde è destinata a subire un drastico calo.
Il sistema verso cui si stanno incamminando paesi come la Cina, la Russia ed i paesi del gruppo BRICS (Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica) sarà un sistema di post Bretton Woods, per indicare lo sganciamento dal signoraggio del dollaro USA.
Questo avrà conseguenze importanti negli equilibri geofinanziari mondiali e come prima conseguenza renderà quella delle sanzioni USA una arma spuntata per i paesi che avranno aderito al sistema alternativo. Chi di sanzioni ferisce……..
Fonte:   Al Manar    Asia Times
Traduzione e sintesi: Luciano Lago

Altro colpo mortale all'egemonia del dollaro? Cina e Pakistan da oggi lo sostituiscono con lo yuan




Altro colpo mortale all'egemonia del dollaro? Cina e Pakistan da oggi lo sostituiscono con lo yuan
La Banca centrale del Pakistan ha concordato martedì di sostituire il dollaro USA con lo yuan per gli scambi bilaterali con la Cina. Si tratta di una decisione che potrebbe accellerare la fine dell'egemonia del dollaro nel mondo.

L'adozione dello yuan nel commercio bilaterale tra i due paesi è particolarmente significativo per la mole di scambi tra Islamabad e Pechino nelle transazioni nei progetti del corridoio economico Cina-Pakistan (CPEC). E da oggi  il Pakistan sarà ora in grado di pagare le importazioni dalla Cina in yuan e le società cinesi che investono in progetti CPEC in Pakistan potranno restituire i loro profitti anche nella loro valuta nazionale. "Considerando i recenti sviluppi economici locali e globali, in particolare con la crescente dimensione degli scambi e degli investimenti con la Cina nell'ambito del CPEC, la Banca centrale del Pakistan prevede che il commercio di yuan con la Cina aumenterà significativamente nel futuro prossimo e genererà benefici a lungo termine per entrambi i paesi". Si legge in una nota della Banca di Islamabad che annuncia la notizia.


Al momento, gli scambi bilaterali tra Pakistan e Cina si sono attestati intorno ai 14 miliardi di dollari tra il 2015 e il 2016. Le autorità pakistane prevedono un aumento significativo del volume degli scambi tra i due paesi. La Cina si è impegnata a investire, infatti, circa 60 miliardi di dollari in Pakistan fino al 2030 nel quadro del progetto CPEC, che è un mega progetto annunciato nell'aprile 2015 che mira a collegare il porto di Gwadar nel Pakistan sud-occidentale con la regione autonoma dello Xinjiang nella Cina nord-occidentale attraverso una rete di autostrade, ferrovie e oleodotti.
Fonte: qui