9 dicembre forconi: 02/12/18

lunedì 12 febbraio 2018

Aereo cade a Mosca, morti i 71 a bordo. Il giallo del guasto tecnico

E' precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto

Ansa - E' choc per l'incidente avvenuto a poca distanza da Mosca, dove un aereo di linea russo con 71 persone a bordo, un Antonov AN-148, è precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo della capitale russa. Morte tutte le persone a bordo: 65 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio.
IL VIDEO DELLO SCHIANTO (DA YOUTUBE)
La Saratov Airlines ha deciso di sospendere i velivoli Antonov AN-148 in attesa dei risultati dell'indagine sulle cause dell'incidente. "La direzione di Saratov Airlines ha deciso di sospendere temporaneamente i voli degli AN-148: ci scusiamo per le imminenti modifiche al programma di volo", ha detto la compagnia aerea. La Saratov Airlines possiede nella flotta sei aerei AN-148.
Secondo il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, considerate le condizioni sul luogo dell'incidente, sarà necessario "svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti" per identificare le vittime.
Più di 200 resti di corpi umani sono stati trovati nel luogo in cui si è schiantato l'aereo. "Sono stati trovati più di 200 frammenti di corpi umani: il lavoro, incluse le ricerche aeree, continua. Il Comitato Investigativo russo sta effettuando un sorvolo dell'area per allargare la zona di ricerca", ha detto Poletykin citato da Interfax dalla scena dell'incidente, sottolineando che la zona di ricerca è stata divisa in 29 settori.
Ritrovata una scatola nera, fa sapere il ministero delle emergenze citato dalla Tass.  Gli investigatori hanno concluso che l'aereo non si è spaccato a mezz'aria ma piuttosto l'esplosione è avvenuta quando il jet ha colpito il terreno. "E' stato accertato che l'aereo era intatto al momento della sua discesa e non si è verificata alcun incendio: l'esplosione è avvenuta quando l'aereo ha colpito il suolo", ha detto la portavoce citata dalla Tass.
Secondo una fonte, il pilota del jet ha riportato agli operatori del controllo del traffico aereo un guasto tecnico e avrebbe anche pianificato di tentare un atterraggio di emergenza in un aeroporto nella città di Zhukovsky. Ma la portavoce del Comitato Investigativo russo Svetlana Petrenko smentisce la notizia: "È stato stabilito che nessuna segnalazione di malfunzionamenti tecnici è stata lanciata dall'equipaggio dell'aereo", ha detto.

L'Antonov della compagnia Saratov Airlines era diretto a Orsk negli Urali. Il velivolo era scomparso dai radar subito prima di precipitare vicino al villaggio di Argunovo nella regione di Mosca. Sulle cause dell'incidente si vagliano al momento "diverse ipotesi", tra cui quelle delle "cattive condizioni meteo, dell'errore umano o del guasto tecnico".
Testimoni nel villaggio russo di Argunovo, dove è precipitato l'aereo, hanno riferito di aver visto il velivolo in fiamme cadere dal cielo.
 Il presidente russo Vladimir Putin, che ha espresso le sue condoglianze per le vittime, ha incaricato il governo di creare una commissione speciale per indagare sull'incidente.

45MILA MEDICI SE NE VANNO IN PENSIONE E 14 MILIONI DI ITALIANI RISCHIANO DI RESTARE SENZA DOTTORE

POCHI SOSTITUTI PER IL BLOCCO DEL TURN-OVER, POSSIBILI CARENZE GRAVI ANCHE NEGLI OSPEDALI 

LE REGIONI PIU’ COLPITE: LOMBARDIA, LAZIO, CAMPANIA E…

Enza Cusmai per il Giornale

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Anche i medici invecchiano. E un nuovo e pressante allarme nel mondo della sanità è stato lanciato ieri da diverse organizzazioni e sindacati di categoria.

Secondo le stime della Federazione medici di medicina generale (Fimmg) e del sindacato dei medici dirigenti Anaao tra cinque anni ben 45mila, tra medici di base e quelli ospedalieri, andranno in pensione. Quadro ancora più fosco quello delineato tra dieci anni quando lasceranno studi e corsie 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676.
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I numeri sono inquietanti visto che, secondo il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, nei prossimi 5-8 anni, ben 14 milioni di italiani potrebbero rimanere senza medico di famiglia. Per la precisione, l'anno nero delle uscite sarà il 2022 dove si eclisseranno 3.902 camici bianchi e le regioni più colpite saranno Sicilia, Lombardia, Lazio e Campania.

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Quanto ai medici del Ssn la situazione non si prospetta migliore. Per il vice segretario nazionale Anaao Carlo Palermo «a breve nelle corsie scarseggeranno soprattutto pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi visto che l'attuale sistema delle scuole di specializzazione in medicina non garantirà un numero sufficiente di specialisti per il prossimo futuro: oggi i posti nelle scuole di specializzazione sono circa 6.500 l'anno, ma ne sarebbero necessari almeno 8.500». «Di conseguenza - aggiunge il segretario di Anaao-Assomed, Costantino Troise - assisteremo al seguente paradosso: quando riapriranno i concorsi, mancheranno i medici da assumere perché saranno scappati all'estero, mentre per l'Italia si spalancheranno le porte del discount a cielo aperto che è nei Paesi dei Balcani, dove i medici locali aspettano con ansia di trasferirsi in cerca di redditi maggiori».

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Di questa carenza del personale medici la mancanza di vocazione non ha nulla a che fare. I giovani sono affascinati, a medicina e ai test di ingresso si propongono a migliaia per conquistare le poche centinaia di posti messi a disposizione dalle università. Ma per formare un medico servono 11 anni di studi. E per i medici del Servizio sanitario nazionale rileva l'Anaao, fare un calcolo di quanti potranno essere i nuovi medici assunti a fronte delle uscite per pensionamento è molto difficile. Spiega Carlo Palermo, «non sappiamo quando saranno banditi i concorsi da parte delle regioni e per quali numeri, e in varie regioni è ancora in atto il blocco del turn-over parziale o totale».

Per i medici di base, invece, le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione sono oggi circa 1.100 l'anno e se il numero rimarrà costante, afferma la Fimmg, ad essere rimpiazzati, al 2028, saranno non più di 11mila medici, mantenendo un saldo in negativo a quella data di oltre 22mila unità. A conti fatti, dunque, secondo i sindacati, le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno comunque bilanciate dalle presumibili nuove assunzioni.

Ma il diritto alle cure va garantito ad ogni cittadino e le rivendicazioni della categoria sono numerose: «Devono essere approvati investimenti economici sul numero e sulla qualità della formazione dei medici di medicina generale, sul personale sanitario e amministrativo nei nostri studi, sulle tecnologie - aggiunge Scotti -. A questo punto, invece, la figura e la presenza del medico di medicina generale appare impotente per promuovere il vero cambiamento».

Fonte: qui

WALL STREET CRASH: YOU ARE STUPID!

La verità è figlia del tempo, per tutti i dotti, medici e sapienti che per mesi e mesi ci hanno assicurato il cieli limpidi infiniti, la fonte dell’eterna giovinezza, compra azioni perché non c’è alternativa, per tutti quelli che brutto e cattivo hai fatto perdere un’occasione alla povera gente, ora c’è la possibilità della vita, immagino!

Ray Dalio says market surge may be ahead: ‘If you’re holding cash you’re going to feel pretty stupid

“C’è un sacco di soldi in disparte … Saremo inondati di denaro”, ha detto. “Se stai tenendo i contanti, ti sentirai piuttosto stupido.”
Benedetto Keynes, avevi proprio ragione i mercati sanno sempre separare il denaro dagli stupidi come Ray Dalio, il gestore del più grande hedge fund al mondo, peccato che c’è sempre qualche banchiere centrale che salva le chiappe a questi immensi idioti che morirebbero di fame senza qualcuno che li sostiene.
Non ho idea se le affermazioni di questi scienziati del nulla segneranno, ora la svolta epica per quello che verrà considerato il periodo della paura, ma quello che è certo è che senza il sostegno delle banche centrali il mercato azionario è morto e sepolto.
Ieri, non mi ricordo dove, ho letto che le banche centrali stanno lasciando soli i mercati poverini.
NEW YORK – Nuovo tonfo per Wall Street: la drastica volatilità di Borsa ha divorato oggi altri 1.033 punti dal Dow Jones, il 4,3%, infiggendo allo storico indice la seconda flessione a tre zeri della settimana. Uno scivolone che ha ufficialmente fatto chiudere il Dow in territorio di correzione, in calo cioè di oltre il 10% sui massimi raggiunti soltanto a gennaio.Quasi altrettanto hanno ceduto gli altri due grandi indicatori di Borsa, il Nasdaq, che ha bruciato il 3,9%, e lo Standard & Poor’s 500, scivolato del 3,75 per cento. Per la Borsa è stata la quinta pesante caduta in sei sedute, una ritirata scatenata da nuovi timori d’inflazione e rialzi dei tassi di interesse che rendono vulnerabili azioni che erano da tempo salite a vette record.
Cartoon of the Day: Tennis Anyone? - 02.08.2018 bear bull tennis cartoon
Ieri ci hanno provato nuovamente a superare la nostra linea Maginot, ma hanno dovuto battere in ritirata perché sanno che è minata…
Buona l’asta sul trentennale USA di ieri, il rapporto tra domanda e offerta è stato di 2,26 volte da 2,36 volte. Agli investitori indiretti, riflesso della domanda dall’estero, è andato il 61% contro una media del 63%. Agli investitori diretti, riflesso della domanda Usa, è andato l’8,1%. (America24)
Come detto nelle ultime settimane oggi non c’è trend line o livello che conta, quello che conta è la tendenza FINALE e in mezzo a esplosioni deflattive ovunque, in mezzo ad una deflazione da debiti non c’è speranza per chi vuole l’inflazione.
Patrick Harker, presidente della Federal Reserve di Philadelphia, vede “qualche prova” di un’inflazione che inizia a crescere ma secondo lui l’outlook su questo fronte resta incerto.Con l’arrivo alla guida della Federal Reserve del governatore Jerome Powell, la politica monetaria americana non subirà un “cambiamento notevole”
Ieri Charles Evans, presidente della Fed di Chicago e a sua volta fuori dal Federal Open Market Committee, aveva detto che preferirebbe tenere i tassi invariati fino alla metà dell’anno. Secondo lui l’inflazione non raggiungerà il tasso annuo di crescita del 2% fino almeno alla fine del 2019.America 24
Nel frattempo la sterlina vola…

Sterlina: scatto su dollaro e euro, BoE apre a stretta tassi piu’ rapida

Balzo della sterlina sulle principali divise dopo che la Banca di Inghilterra ha ipotizzato un ritocco ai tassi di interesse in modo piu’ rapido di quanto annunciato a novembre e di quanto il mercato si aspetta.
Hanno dovuto adeguarsi anche i governatori inglesi alla moda del momento, relax, l’inflazione inglese è una fake news!
I mercati sono ufficialmente in correzione, alcuni come il DAX ben oltre la correzione, ma non finisce qui, questo è solo un acconto e gli amici di Machiavelli questo lo sanno.
Ho scritto in settimana che questa rasoiata resterà per sempre nella memoria non solo degli investitori ma soprattutto degli algoritmi.
Come scrive Wolf Richter, il selloff sta iniziando a comparire nei grafici a lungo termine. Questo grafico, che cattura la dinamica dell’ultimo “incidente”, mostra quanto sia ripido l’attuale selloff in termini di punti – 187 punti in cinque giorni di trading – rispetto ai selloff dal 2009…

Ora il mercato è in attesa della nuova ondata di acquirenti. E loro si presenteranno. Wall Street li sta incoraggiando a farlo. L’intero settore lo sta facendo, loro vivono di questo, senza sarebbero tutti a zappare.
Ma la tendenza è diventata pessima. Ci saranno nuove ondate di acquirenti, ma se continuano a essere schiacciati da questi improvvisi sell-off, aspetteranno sempre più a lungo prima di comprare, e avranno orizzonti temporali sempre più brevi,  comprando e vendendo velocemente e sempre più nervosamente. Se questo va avanti abbastanza a lungo, i compratori perderanno interesse, questo è il momento in cui il mercato si troverà nei guai. Ma ci vorranno molte più ondate di compratori delusi prima che arrivi questo momento.
Ora ci riproveranno, lunedì Trump ha promesso di svelare il piano di infrastrutture che non servirà a nulla. Quello che è interessante è che la nemesi continua, il fatto sta per fare ingresso nella storia della madre di tutte le crisi.
Cartoon of the Day: Ready to Rumble! - 02.06.2018 bears and bulls cartoon
Ve lo ricordate Marvin Goodfriend, un nome che vi avevo suggerito di tenere bene a mente?
Si fa in salita la strada per la conferma definitiva della nomina di Marvin Goodfriend, il professore di economia alla Carnegie Mellon University scelto lo scorso novembre dal presidente americano Donald Trump per entrare a fare parte del board della Federal Reserve. Un panel della commissione Bancaria del Senato ha approvato oggi la nomina ma con uno scarsissimo margine di vantaggio: i voti a favore sono stati 13 e quelli contrari sono stati 12, riflesso degli schieramenti politici nel panel stesso. La tempistica del via libera definitivo – che spetta al Senato – resta incerta. In quell’aula del Parlamento, i repubblicani possono contare su una maggioranza risicata (51 contro 49 democratici). La differenza si riduce a un solo voto se si considera che il senatore dell’Arizona, il repubblicano John McCain, probabilmente non parteciperà al voto in quanto da tempo ammalato di cancro al cervello. La differenza scompare se si considera che il repubblicano Rand Paul ha detto che voterà contro. Se Goodfriend fosse confermato, andrebbe a occupare uno dei quattro posti ancora vuoti all’interno del board della Fed, che comprende sette poltrone. A osteggiare l’incarico di Goodfriend sono soprattutto i legislatori democratici. A loro non va giù che l’economista successivamente alla crisi finanziaria del 2008 abbia previsto un rialzo pericoloso dell’inflazione tanto da consigliare alla Fed di aumentare i tassi. Peccato che negli ultimi 5 anni, l’inflazione sia cresciuta meno del 2% annuo stabilito per mandato dalla Fed. Non solo. La Fed nel dicembre 2008 portò i tassi ai minimi storici pari allo 0-0,25% e furono alzati per la prima volta dal giugno 2006 soltanto nel dicembre 2015. Goodfriend a parte, due altri nominati alla Fed da Trump hanno ricevuto al Senato un ok bipartisan: si tratta di Randal Quarles, vicepresidente per le attività di supervisione della banca centrale Usa, e il neo governatore Jerome Powell.America 24
Peccato che i democratici siano ignoranti e non conoscano la storia di Marvin come i lettori di Machiavelli, state sintonizzati ci sarà da divertirsi su questo nome.
Sempre a proposito di Machiavelli, non si può certo dire che aver focalizzato quasi l’intero manoscritto sul rischio FONDI PASSIVI etf e affini, non sia stata una scelta azzeccata.
Come scrive Citigroup, in settimana i fondi obbligazionari hanno registrato un afflusso di oltre 4 miliardi di dollari a fronte di un deflusso dai fondi azionari per oltre TRENTA MILIARDI DI DOLLARI, in sintesi gli investitori stanno fuggendo dal cinema in fiamme.
In sintesi se nelle prossime settimane, banche centrali o banche o imprese non sostengono il mercato il più grande mercato orso della storia sta per avere inizio. Per carità non fuggite, lasciate tutto fermo, ognuno faccia come meglio crede.
In questi giorni gli analisti di JPMorgan vi raccontano quello che vi abbiamo raccontato all’inizio dell’anno, ovvero che la liquidità dei fondi azionari ed ETF era in gran parte dovuta ad afflussi sostenuti dal mercato retail, il famigerato parco buoi,
If these equity ETF flows start reversing, not only would the equity market retrench, but the resultant rise in bond-equity correlation would likely induce de-risking by risk parity funds and balanced mutual funds, magnifying the eventual equity market sell-off.
Ciò rende il mercato ancora più fragile agli shock negativi – in termini aggregati, meno fragile rispetto a qualche giorno fa, ma ancora a rischio. 
Buona consapevolezza e all’orizzonte vedo le elezioni italiane…
Fonte: qui