9 dicembre forconi: 09/22/16

giovedì 22 settembre 2016

Soros esce allo scoperto ed ammette di finanziare l’ondata migratoria

Ci voleva il summit dell’ONU sulle migrazioni per ascoltare le dichiarazioni ufficiali del grande “sobillatore”, il finanziere ultra miliardario e speculatore George Soros, il quale, dopo aver riconosciuto di essere partecipe e sponsor dell’ondata di sollecitanti asilo che sono entrati in Europa nell’ultimo anno e mezzo, ha voluto presentarsi nelle vesti del “grande benefattore” ed ha assicurato che attualmente il suo obiettivo è quello di “creare imprese e prodotti” per migliorare le condizioni di vita dei migranti e rifugiati.

George Soros ha approfittato dell’occasione del primo vertice delle Nazioni Unite sulle migrazioni per annunciare un investimento di 500 milioni di dollari sulla “crisi dei rifugiati”. 

Il magnate, che in passato aveva finanziato anche il traffico degli aborti, ha riconosciuto già da alcuni mesi di essere lui dietro il finanziamento dei flussi migratori che nel corso dell’ultimo anno e mezzo hanno alterato il panorama dell’Europa.


L’ammissione di Soros d’altra parte conferma quanto era trapelato in precedenza già da oltre un anno grazie ad indagini svolte anche dai servizi di intelligence austriaci e da altri organismi che avevano trasmesso un rapporto informativo da cui si evince che i trasferimenti dei migranti, sia quelli dalla Turchia verso l’Europa, sia quelli dall’Africa sub Sahariana verso la Libia e poi in direzione dell’Italia, venivano cofinanziati dalle ONG, che in buona parte fanno capo al finanziere ebreo ungherese George Soros. Come pubblicato da controinformazione.info. (Vedi: Migrazioni di massa come arma geopolitica)


Si pretende che questi investimenti possano avere successo, tuttavia il nostro obiettivo prioritario è quello di creare prodotti e servizi che davvero apportino beneficio ai migranti ed alle comunità di accoglienza”, ha dichiarato solennemente Soros.

Consegnare tanto denaro senza garanzia di successo risulta quanto meno sospettoso”, hanno assicurato vari osservatori. Tuttavia, secondo Soros, il quale aveva anche ammesso di aver finanziato il Golpe avvenuto in Ucraina, come anche il secessionismo catalano in Spagna, il suo vero e grande obiettivo è quello di “creare una coscienza sociale”, dice l’ultra miliardario.


Questo finanziere dalle molte attività, lo stesso che  si fece conoscere a livello mondiale nel 1992 come “l’uomo che affondò la lira sterlina” (ed anche quella italiana), rappresenta uno dei volti più visibili del globalismo e del mondialismo progressista a livello transnazionale. Occorre sottolineare la sua speciale avversione a qualsiasi sentimento nazionale, incluso quello statunitense, paese dove il magnate emigrò negli anni ’50.

Gli investimenti (si è annunciato) saranno canalizzati dalle ONG di Soros, organizzazioni prive di fini di lucro, – principalmente la Open Society- ed i benefici finanzieranno i programmi dell’istituzione. Relativamente a questo Soros e le sue ONG, con il loro staff, si ripromettono di collaborare con organismi come l’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite e l'”International Rescue Committee”.

Occorre ricordare che l’ONU ha affidato l’incarico più importante nella Commissione dei Diritti Umani all’Arabia Saudita, un paese che applica la sharia allo stesso livello dello Stato Islamico e che quest’anno ha superato ogni record di esecuzioni pubbliche (mediante taglio della testa). Inoltre il regime di Rijad si è rifiutato in numerose occasioni di accogliere i rifugiati mussulmani, nonostante disponga di immense tendopoli climatizzate nella zona della Mecca che rimangono vuote in pratica per tutto l’anno.


A livello domestico, Soros, che nel vertice dell’ONU si vuole accreditare come “difensore dell’uguaglianza”, negli USA promuove il movimento “Black Lives Matter” che è sorto dopo l’uccisione di un giovane nero a Ferguson per opera di un poliziotto bianco, avvenimento che aveva dato luogo a rivolte, disordini e saccheggi a Ferguson ed a Baltimore.

Le fondazioni create dal multimiliardario (uno degli uomini più ricchi del mondo) hanno finanziato il movimento fondamentalmente diretto a mantenere in attivo la guerra razziale, con l’apporto di circa 33 milioni di dollari.


Per comprendere meglio le trame di Soros occorre verificare quanto risulta dalla pubblicazione delle mail di Soros, avvenuta tramite Wiki Leaks, si tratta di circa 2500 e-mail riservate fra Georges Soros e i dipendenti delle sue fondazioni. Da queste era emerso che lui aveva dato direttive ad Hillary Clinton, quando era segretaria di stato, su una crisi in Albania e su come risolverla: direttive che Hillary aveva seguito alla lettera
Tutte le informazioni venute alla luce in questa corrispondenza, avvenuta fra la Open Society Foundation e i riceventi delle sue donazioni, sono messe sotto silenzio dai media , perché sono ovviamente imbarazzanti. Si evince ad esempio che lo stesso Soros ha versato 30 milioni di dollari per la campagna di Hillary Clinton, cosa che lo rende il maggior donatore singolo.


Non solo la Clinton è beneficiata dai finanziamenti di Soros ma fra i beneficiati dell’ultra miliardario ci sono anche volti noti del giornalismo negli USA ed in altri paesi e di conseguenza si comprende la “riservatezza” sulle informazioni che lo riguardano.
Quello che più viene messo in evidenza da queste mail, è il carattere megalomane di questo personaggio. Non c’è area del mondo dove Soros non finanzi attività (sovversive, o ‘filantropiche’); ovunque ci sia una politica pubblica che si proponga di ‘riformare’ nel senso di abbattere le tradizioni e la cultura locale, là troviamo la mano di Soros sganciando soldi ai locali ‘riformatori’, che sono sempre legati alle ideologie della sinistra mondialista e libertaria. Un megalomane e insieme, micro-gestore di tutta la realtà.


Come da informazioni precedenti, Soros finanzia Arcigay in Italia, e Planned Parenthood (in Usa (l’ente pro-aborto che l’hanno scorso s’è scoperto faceva commercio di organi di feti); il miliardario ha finanziato rivoluzioni colorate e l’opposizione ad Orban in Ungheria; lui stesso istiga tuttora la giunta di Kiev a fare la guerra alla Russia; Soros ha riconosciuto di essere implicato nella gestione (attraverso apposite ONG) dell’ ondata migratoria in Europa, e nello stesso tempo incentiva organizzazioni di minoranze etniche come i latinos in Usa, allo scopo di far cambiare la demografia dei collegi elettorali in modo da favorire Hillary contro Trump.

Soros ha inoltre finanziato ripetuti tentativi di manifestazioni LGBT a Mosca, pagando le trasferte di celebri travestiti e omosessuali; in Europa, ha ‘gestito’ certe elezioni, facendo eleggere candidati favorevoli all’immigrazione senza limiti, oltre ad tante alte iniziative che sarebbe lungo enumerare.


L’obiettivo finale che persegue Soros con le sue attività : la dissoluzione di ogni ordine tradizionale, la destabilizzazione di società conservatrici, l’imposizione di una ideologia multiculturalista e la rimozione di ogni vincolo religioso tradizionale.

Il nemico dichiarato di Soros è Vladimir Putin il quale, a seguito delle attività di destabilizzazione finanziate in Russia, ha assicurato che, se il finanziere metterà piede sul territorio della Federazione Russa, risulta già pronto un mandato di arresto a suo nome.




Parole contro prove satellitari: Smentite le menzogne di Obama e Ban Ki-moon

Parole contro prove satellitari: Smentite le menzogne di Obama e Ban Ki-moon
I militanti alla guida di un pick-up con una copertura di mortaio hanno utilizzato il convoglio di aiuti  delle Nazioni Unite diretto nei pressi di Aleppo.












Aleppo. Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video ripreso da un drone che mostra il convoglio di aiuti umanitari dell'ONU affiancato da un veicolo dei "terroristi moderati" dotato di un grosso lanciagranate. 

L'esercito russo ha mostrato ieri le immagini satellitari di un drone che monitorava il convoglio.  


"L'analisi dei filmati attraverso il nostro drone monitora i movimenti del convoglio di aiuti attraverso le aree in attesa militanti ha contribuito a rivelare nuovi dettagli sulla vicenda", ha dichiarato Konashenkov. "Il video mostra chiaramente come i terroristi si trasferiscono con un camioncino con un mortaio di grosso calibro.

Lunedi un convoglio umanitario composto da 31 camion è stato attaccato mentre si dirigeva verso Aleppo. Secondo la Croce Rossa, 20 civili e un operatore umanitario sono morti in seguito. 

I primi rapporti dall'organizzazione hanno sostenuto che il convoglio era stato preso di mira da un attacco aereo. La Russia ha negato le accuse, e mostrato come la distruzione dei veicoli interessati non si . "Non ci sono crateri, mentre i veicoli hanno il loro telaio intatto e non sono stati gravemente danneggiati, come sarebbe accaduto in caso di un attacco aereo", ha dichiarato Konashenkov. Le Nazioni Unite - al contrario della Casa Bianca che non mostra una prova satellitare al contrario del ministero russo - ha poi dovuto ritrattare martedì le sue affermazioni sul fatto che il convoglio sia stato colpito da aerei militari. "Non siamo in grado di determinare se erano in realtà attacchi aerei. Siamo in grado di dire che il convoglio è stato attaccato", ha dichiarato il portavoce 'umanitario' delle Nazioni Unite Jens Laerke. 

Fonte: RT
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Hillary sta di nuovo male?

Hillary sta di nuovo male?

Attenzione: i problemi di salute di Hillary Clinton potrebbero non essere terminati, come peraltro previsto da alcuni medici. Ieri ha annullato improvvisamente un evento a cui, di solito, i candidati presidenziali non rinunciano mai: un incontro di fund raising. 

Naturalmente all’americana, ovvero molto caro: 33mila dollari a testa per partecipare a un aperitivo e ben 100’000 dollari per un posto a tavola  a pranzo. E non in uno Stato qualunque ma in uno di quelli chiave, la Carolina del Nord, dove Trump per la prima volta, dall’inizio della campagna elettorale, è dato in vantaggio, con il 44% contro 43%. Un punticino di margine, ma pesante perché segna un’inversione di tendenza.

Hillary aveva urgenza di rispondere sul terreno, di motivare i sostenitori, di dare una scossa, proprio lì a Charlotte e l’incontro con i sostenitori, previsto da tempo, gliene offriva l’opportunità. E invece ha dato forfait, senza fornire spiegazioni. Incontro cancellato e basta. Un boomerang, anzi doppio boomerang; perché delude un gruppo importante di sostenitori ma soprattutto perché rilancia i sospetti sulla sua malattia.

E’ una ricaduta della polmonite? 

O c’è dell’altro? 

Il dubbio, da inizio agosto, è che soffra di problemi neurologici gravi, che si stanchi molto facilmente e non regga lo stress. Lo svenimento di New York sarebbe sintomatico, piuttosto che episodico. Per questo viene seguita a vista da un medico, quell’omone nero, il dr Okunola, diventato famoso sul web, che porta con sé, attaccato alla cintura, pronto all’uso, un iniettore di Diazepam, uno psicofarmaco indicato per disturbi d’ansia e spasmi muscolari.

Trump ha reagito twittando con ironia. “Hillary si è presa un altro giorno libero, ha bisogno di riposo. Dormi bene, ci vediamo al dibattito televisivo” ovvero il 26 settembre, la sera in cui l’America sarà incollata di fronte al piccolo schermo.
La sera in cui Hillary sarà chiamata a una prestazione superba, per scacciare i dubbi. Sempre che da qui all’8 novembre la salute la assista.


Fonte: Marcello Foa

HANJIN BANCAROTTA… BANCAROTTA GERMANIA!

Ve lo ricordate questo post GERMANIA: MILLE ETRURIA DISSEMINATE…
A causa dell’esposizione su traffico merci e container (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Berlino, 06 giu – Bremer Landesbank (Blb), banca pubblica della citta’ indipendente di Brema, nel nord della Germania, e’ in grosse difficolta': secondo la stampa tedesca, la Vigilanza bancaria europea della Bce, in vista delle necessarie pesanti svalutazioni sui prestiti deteriorati nel settore marittimo (traffico container e merci) avrebbe chiesto al board misure di rafforzamento del capitale per 700 milioni…

Nei giorni scorsi probabilmente a molti è sfuggita la seguente notizia…

MILANO – Una flotta fantasma di 85 mega-navi portacontainer, a corto di soldi, cibo e benzina, sta mandando in tilt in queste ore il commercio mondiale. Nessun porto le accetta più.

Nessun fornitore è disposto a garantire carburante e catering dopo che la Hanjin, il colosso dello shipping coreano cui appartengono, ha dichiarato bancarotta. Un paio sono bloccate fuori dal porto californiano di Long Beach con a bordo 38 milioni di dollari di valore di componenti per elettrodomestici Samsung.

Il capitano di un’imbarcazione alla fonda di fronte a un porto giapponese ha comunicato che le autorità locali hanno autorizzato l’ingresso al molo solo per scaricare la merce, obbligando l’equipaggio a mollare gli ormeggi subito dopo senza rifornimento di acqua e viveri.

Il governo di Seoul ha garantito un prestito straordinario di circa 90 milioni di euro per tamponare l’emergenza mentre uno stuolo di legali è al lavoro per ottenere l’accesso delle barche in una cinquantina di porti. L’impasse rischia di travolgere con un effetto domino tutto il commercio mondiale: Hanjin è uno dei maggiori shipper al mondo e secondo le stime degli analisti ci sono merci per 14 miliardi di dollari pronte per la spedizione che dovranno essere spedite a destinazione con altri mezzi.

Molte in aeroplano, metodo molto più costoso ma l’unico con cui colossi come Nike, Ralph Lauren e Hugo Boss, solo per citarne alcuni, riusciranno ad arrivare con i loro prodotti in tempo nei negozi per Thanksgiving e per Natale.
Ma ora veniamo al dunque ovvero il punto cruciale…

La crisi della flotta coreana è figlia delle pessime condizione di salute dell’intero settore del trasporto via mare con container.

I tassi bassi hanno convinto molti armatori a comprare nuove navi e il boom dell’offerta ha fatto crollare prezzi e redditività.

Il comparto lavora in perdita da fine 2015 ed è destinato a chiudere il 2016 in rosso per 5 miliardi circa.

Vi lascio riflettere con alcuni grafici e tabelle…KfW, acronimo di Kreditanstalt für Wiederaufbau, è una banca tedesca … KFW KFW KFW

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La domanda principale è: “Quale è la reale esposizione delle banche tedesche al settore navale e soprattutto in quale percentuale in questi anni sui prestiti totali hanno concesso credito agli armatori? “

E soprattutto nel settore navale que è la dimensione “subprime” dei prestiti concessi dalle banche tedesche come sempre in prima fila a elargire allegramente credito vero Jens?

The Ship Mortgage Crisis – The Maritime Executive


Do you remember…Jens(WEIDMANN)?

Risultati immagini per shipowners subprime

Qui sotto una panoramica neanche tanto aggiornata della situazione a fine 2012, non osiamo immaginare quella attuale!

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A breve lo chiederemo a mister Fobia, Jens Weidmann, state sintonizzati, sarà una grande giornata di consapevolezza, solo ed esclusivamente su Icebergfinanza l’informazione alternativa senza veli! ;-)

Fonte: Icebergfinanza