In questo fine anno decisemente intenso e rivoluzionario, abbiamo appreso dal Financial Times che il presidente del nostro Antitrust, auspica una rete di agenzie pubbliche scelta dalla Comunità europea, da Bruxelles contro le ‘bufale’ online per lottare contro la diffusione in rete delle notizie false.
A suo giudizio, questa opera di smascheramento delle bufale è più efficace se viene affidata agli Stati. “Ritengo che dobbiamo fissare queste regole e che spetti farlo al settore pubblico”, aggiunge il presidente dell’Autorità, evidenziando che gli utenti continuerebbero “a usare un Internet libero”, ma beneficerebbero di un’entità “terza”, indipendente dal governo, “pronta a intervenire rapidamente se l’interesse pubblico viene minacciato”. “La post-verità – è la tesi centrale di Pitruzzella – è uno dei motori del populismo ed è una minaccia per le nostre democrazie”.
Inutile aggiungere che la verità si trova solo sulle reti di Stato o sui giornali mainstream, li di bufale neppure l’ombra. Altro non serve aggiungere, se non che gli utenti non sono in grado di comprendere la realtà, soprattutto quando non aderiscono allo status quo.
Vi dice nulla …1984 di George Orwell
Il ministero della Verità affidato agli Stati… La menzogna diventa realtà e passa alla storia.
« L’Ortodossia consiste nel non pensare — nel non aver bisogno di pensare. L’Ortodossia è inconsapevolezza. »
Noi da dieci anni scegliamo la linea della responsabilità nei confronti non degli utenti ma delle anime che quotidianamente ci accompagnano in questo viaggio, forniamo opinioni e analisi, corredate da sempre da fonti spesso e volentieri provenienti proprio da quelle istituzioni che sono portatrici di verità assolute.
Se avessimo scelto la menzogna come veicolo di informazione questo blog non avrebbe resistito dieci lunghi anni nella rete.
In questi dieci anni difficilmente qualcuno è stato in grado di mettere in dubbio il nostro lavoro, primo perchè spesso la verità figlia del tempo si è puntualmente rivelata, secondo perchè le stesse fonti mainstream hanno confermato a distanza di anni la manipolazione sistematica di dati e notizie, esclusivamente prodotte per la sopravvivenza di questo fallimentare sistema. Noi la maggior parte delle volte prima di condividere una notizia ci pensiamo su tre volte, troppa è la responsabilità che sentiamo nei confronti dei nostri compagni di viaggio. Certo alle volte possiamo sbagliare, ma credeteci sempre in buona fede perchè il nostro conflitto di interesse lo conoscete, questa è una crisi essenzialmente antropologica.
Le nostre non sono verità assolute, sono solo insegnamenti che vengono dalla storia, messaggi per chi li sa ascoltare.
Laggiù all’orizzonte si intravvede il nuovo anno, insieme a Machiavelli vi abbiamo già raccontato cosa ci aspettiamo dal punto di vista economico/finanziario e geopolitico, molte sorprese non mancheranno, ma quello che a noi importa è la consapevolezza che questa crisi è anche una grande occasione di cambiamento per ciascuno di noi.
Non sara facile, non saranno affatto facili i prossimi anni, ma ne usciremo, eccome se ne usciremo, dopo la notte c’è sempre un’alba, se l’Inverno vi raccontasse che ha nel cuore la primavera chi avrebbe il coraggio di crederli.
Il 4 marzo del 1933 un ispirato Franklin Delano Roosevelt …
Ritengo che questo sia soprattutto il tempo di dire la verità, tutta la verità, con sincerità e coraggio. Non si può rifuggire, oggi, dall’affrontare onestamente le attuali condizioni del nostro paese. Questa grande nazione saprà sopportare ancora, come ha già saputo sopportare, e saprà anche risorgere alla prosperità. Lasciate dunque che io esprima tutto la mia ferma convinzione che quanto dobbiamo soprattutto temere è di lasciarci vincere dalla paura, da quella paura senza nome, irragionevole e ingiustificata, che paralizza i movimenti necessari per trasformare una ritirata in un’avanzata…
E ancora …
Ancora più grave è la circostanza che una folla di disoccupati si trova di fronte al tetro problema della propria esistenza, mentre un numero non minore di cittadini continua a lavorare con scarso profitto. Solamente uno sciocco ottimista potrebbe negare l’oscura realtà del momento.
Non abbiamo bisogno di falsi profeti, di falsi ottimisti di maniera come i nostri politicanti gente che ogni anno annuncia una ripresa che non può esserci perchè non studiano la storia, non sanno cosa sia una deflazione da debiti, non hanno la più pallida idea del funzionamento di una unione monetaria, pensano sempre e solo a risolvere i problemi utilizzando metodologie e sistemi falliti.
A tempo debito condivideremo le nostre umili proposte. Buon anno Ragazzi, che la consapevolezza ci accompagni verso nuovi orizzonti. Andrea