9 dicembre forconi: 06/24/16

venerdì 24 giugno 2016

NEL DNA LA VITA PROSEGUE PER ALTRI QUATTRO GIORNI DOPO LA MORTE!

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GRAZIE A CENTINAIA DI GENI CHE CONTINUANO A FUNZIONARE DOPO LA MORTE SARA’ POSSIBILE MIGLIORARE LE TECNICHE PER I TRAPIANTI E LA CONSERVAZIONE DEGLI ORGANI

Sono le conclusioni dello studio del microbiologo Peter Noble, dell'università di Washington a Seattle, per ora pubblicato sul sito BioRxiv, che non richiede la revisione della comunità scientifica, e citato sul sito della rivista Science - La scoperta potrebbe migliorare le tecniche per conservare gli organi destinati ai trapianti

(ANSA) - Nel Dna la vita prosegue dopo la morte almeno per altri quattro giorni: è stato osservato nei topi e nei pesci, nei quali alcuni geni sembrano continuare a essere attivi per molte ore dopo la morte.

Sono le conclusioni dello studio del microbiologo Peter Noble, dell'università di Washington a Seattle, per ora pubblicato sul sito BioRxiv, che non richiede la revisione della comunità scientifica, e citato sul sito della rivista Science. La scoperta potrebbe migliorare le tecniche per conservare gli organi destinati ai trapianti.
TEST LABORATORIO
TEST LABORATORIO
Quando un organismo vivente muore non sempre le funzioni vitali cessano nello stesso momento e alcuni processi interni possono proseguire per molte ore. In passato, analizzando cellule umane di sangue e fegato di esseri umani dopo la morte, alcuni studi avevano indicato che l'attività di alcuni geni proseguiva. Seguendo questa strada, Nobles è andato alla ricerca della possibile attività post mortem di oltre 1.000 geni in topi e pesci zebra, i pesci più studiati nei laboratori di genetica.
DNA ANCHE DOPO LA MORTE
DNA ATTIVO ANCHE DOPO LA MORTE

Ha scoperto così che centinaia di geni continuano a funzionare dopo il decesso, nei pesci anche dopo ben quattro giorni.

Molti dei geni attivi svolgono attività necessarie all'organismo in momenti di emergenza, ma sorprendentemente sono risultati 'accesi' anche geni legati allo sviluppo dell'embrione e che restano silenziosi dopo la nascita, oppure altri che facilitano lo sviluppo di tumori.

Questi risultati potrebbero aiutare a capire importanti problematiche legate ai trapianti e rivelarsi anche un ottimo strumento per la medicina legale.

Fonte: qui

MARINE LE PEN PRONTA LA "FREXIT"

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BONJOUR FREXIT! - MARINE LE PEN: ''SE VINCIAMO LE ELEZIONI NEL 2017, ENTRO 6 MESI INDIREMO IL REFERENDUM PER USCIRE. OGGI È MORTA L'UNIONE EUROPEA, MA NON L'EUROPA DELLE NAZIONI LIBERE E SOVRANE, CHE RINASCERÀ''

"Restiamo molto attenti al comportamento di questi giorni delle istituzioni Ue - ha continuato la Le Pen - non hanno scelta, devono rispettare la decisione del popolo britannico. Sarebbe inammissibile che se ne infischiassero come fece Sarkozy dopo il referendum sulla Costituzione Ue del 2005"

1.BREXIT: LE PEN, 'SE VINCIAMO REFERENDUM IN 6 MESI'
 (ANSA) - Se il Front National vincerà le elezioni presidenziali nel 2017, Marine Le Pen intende avviare la procedura per un referendum "Frexit". "Lo chiedo dal 2013 - ha annunciato nel suo quartier generale a Nanterre la presidente del partito - è una consultazione per recuperare le quattro sovranità principali della Francia, territoriale, legislativa, monetaria, economica". La Le Pen ricorda che sono previsti "6 mesi di negoziati con la Ue" prima di tenere il referendum, poi i francesi "potranno scegliere questa strada che restituirà loro la libertà".
2.LE PEN, 'USCIRE DA UE ORA È POSSIBILE'
ANSA) - "E' una giornata storica, adesso la realtà si è imposta: uscire dall'Unione europea è possibile": queste le prime parole della presidente del Front National, Marine Le Pen, in una conferenza stampa nella sede del partito, a Nanterre, sulle conseguenze della Brexit.
3.È MORTA L'UE NON L'EUROPA, RINASCONO NAZIONI
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MARINE LE PEN
 (ANSA) - "Oggi non è morta l'Europa, è l'Unione europea a morire. Le nazioni rinascono": lo ha detto Marine Le Pen, presidente del Front National, nel quartier generale del partito, a Nanterre. "Sarà l'Europa delle nazioni, libere e sovrane - ha aggiunto la Le Pen - in cui il nuovo obiettivo sarà la cooperazione".
4.LE PEN, 'VIGILIAMO, ORA VEDRETE VERO VOLTO UE'
 (ANSA) - "Restiamo tutti attenti, vigili, nei prossimi giorni vedrete il vero volto dei difensori dell'Unione europea": questo l'avvertimento di Marine Le Pen, presidente del Front National, lanciato dal suo quartier generale di Nanterre. "Restiamo molto attenti al comportamento di questi giorni delle istituzioni Ue - ha continuato la Le Pen - non hanno scelta, devono rispettare la decisione del popolo britannico. Sarebbe inammissibile che se ne infischiassero come fece Sarkozy dopo il referendum sulla Costituzione Ue del 2005".
Fonte: qui

La Francia sull'orlo della guerra civile, dice il capo dell'intelligence

terrorismo-160623091802Calvar: estremismo cresce. Monitorati gruppi di ultra-destra

Roma, 23 giu. (askanews) - Puntando il dito sull'ultra destra francese, il capo dei servizi segreti di Francia, Patrick Calvar, ha avvertito sul rischio di una "guerra civile" nel Paese.

Un'espressione che non era mai stata utilizzata fino ad oggi, riferisce l'Express, ma che il direttore del Dgsi ha ripetuto davanti alla Commissione d'inchiesta parlamentare sugli attentati del 13 novembre a Parigi. "Siamo sull'orlo di una guerra civile", ha precisato, confermando di fatto un'idea già espressa il 10 maggio scorso, quando aveva evocato forti rischi di "uno scontro" tra differenti movimenti estremisti in Francia.
Il Paese è in uno stato di massima allerta per gli Europei di calcio, possibile obiettivo di attacchi jihadisti, dopo i sanguinosi attentati del 2015. Le forze di sicurezza, dispiegate in massa su tutto il territorio nazionale, sono impegnate anche nel difficile contrasto al tifo violento degli hooligans.
A Marsiglia, dove ci sono stati gli scontri più sanguinosi tra opposte tifoserie, le forze dell'ordine si sono trovate di fronte ad alleanze inattese, con gli hooligans russi affiancati da ultras parigini e locali contro i supporter inglesi e polacchi. A preoccupare, inoltre, sono anche le manifestazioni di protesta di queste settimane contro il progetto di riforma del lavoro. Ricordando le "violenze assolutamente inaccettabili" avvenute nel corso di molte delle manifestazioni precedenti, ieri - alla vigilia della nuova giornata di mobilitazione - il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha avvertito che non saranno tollerati altri episodi di violenza.
"L'estremismo è in crescita in tutto il mondo e noi, i servizi interni, stiamo cercando di spostare le risorse per interessarci dell'ultra-destra in attesa di uno scontro", ha spiegato Calvar. Con una previsione allarmistica. "Penso che (lo scontro) avrà luogo. Ancora uno o due attentati e accadrà. Spetta a noi anticiparlo e bloccare tutti quei gruppi che, in un momento o in un altro, innescano scontri tra comunità", ha insistito. D'altra parte, una fonte citata dall'Express ha confermato i rischi legati a possibili azioni dei gruppi di estrema destra. "Con l'aumento del rischio islamista, negli ultimi anni, abbiamo concentrato la nostra attenzione sui jihadisti. Dell'ultra-destra ci siamo interessati di meno", ha commentato. Coa MAZ

Brexit, Gran Bretagna esce dall'Ue

Brexit, Gran Bretagna esce dall'Ue
(reuters)
Sorprendente successo della campagna Brexit degli euroscettici. Farage canta vittoria. Sterlina e mercati in turbolenza
 
LONDRA - La lunga notte del referendum sulla Brexit si è trasformata in una sfida all'ultimo voto. Dall'iniziale esultanza nel campo dei pro-Ue si è passati all'euforia sul fronte opposto dei Leave. E la Gran Bretagna ora deve fare davvero i conti con l'uscita dall'Unione europea.
I seggi si sono chiusi alle 23 ora italiana e i primi opinion poll di YouGov davano il 'No' all'uscita (Remain), al 52%, mentre i 'Sì', cioè i voti a favore dell'uscita dalla Ue (Leave), al 48 per cento. Ma con lo spoglio reale delle schede, l'ottimismo del Remain si è appunto attenuato. E di molto. L'inversione di rotta è iniziata con il risultato di Newcastle, dove il fronte pro-Ue ha raggiunto solo il 50,7%, contro il 49,3% del Leave. Un risultato che ha deluso le aspettative di chi credeva in un'affermazione ben più netta del Remain, soprattutto se letto in maniera congiunta al dato di Sunderland: qui il Leave ha vinto con il 61,3% delle preferenze, contro il 38,7% dei Remain. Di fatto, con il procedere dello scrutinio nei singoli collegi sui 382 totali, il Leave si è portato in vantaggio sul Remain. E le previsioni iniziali si sono praticamente rovesciate.
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Cosa scatenerà la Brexit ... clicca sulla foto
Così il panico ha cominciato a diffondersi tra i pro-Ue, ma soprattutto sui mercati finanziari. Con la sterlina in caduta libera e le Borse asiatiche, aperte nel frattempo, che stanno precipitando. Gli europeisti hanno guardato con speranza ai dati in arrivo da Londra e dalla Scozia, ma non sono bastati a capovolgere lo svantaggio accumulato rispetto ai Leave. In effetti, il voto nel municipio della City di Londra, cuore del mondo finanziario britannico, ha visto affermarsi il Remain al 75% delle preferenze contro il 25% del Leave: la capitale sembra quindi rimanere una roccaforte del voto favorevole all'Europa.
Anche il dato sull'affluenza è sceso rispetto ai conteggi della serata, assestandosi attorno al 72,2 per cento. Un picco dell'84% è stato registrato a Gibilterra, dove ha scelto il Remain il 95,4 per cento (contro un 4,1% che si è espresso per il Leave). Un risultato arrivato nelle prime ore dello spoglio che aveva alimentato gli entusiasmi dei pro-Ue.
Fonte: qui