9 dicembre forconi: 11/15/16

martedì 15 novembre 2016

ANCHE PRELEVARE DAL CONTO CORRENTE DIVENTA UN REATO: ORAMAI E’ INQUISIZIONE DI STATO!

ECCO LE NUOVE INFAMI LEGGI: I TUOI SOLDI? 

NON POTRAI FARNE CIO’ CHE VUOI

Da stamattina, chi preleva dal conto corrente una somma superiore a mille euro in un giorno o a cinquemila euro in un mese potrà essere oggetto di indagini da parte dell’Agenzia delle entrate. Viene infatti fissato un limite numerico alle operazioni sul proprio conto oltre il quale scatterà automaticamente una presunzione di “nero” qualora il contribuente non riesca a dimostrare il contrario. È questo l’emendamento più allarmante appena approvato al decreto fiscale e che rischia di costituire un vero e proprio spauracchio per contribuenti e risparmiatori. Difatti, benché la normativa sulla tracciabilità dei pagamenti stabilisce che l’uso dei contanti è vietato solo a partire da 3.000 euro, e nonostante i chiarimenti ministeriali secondo cui tale limite non si applica a prelievi e versamenti sul conto corrente (per i quali non vi è alcun tetto), la nuova norma vorrebbe imporre ai correntisti un vincolo particolarmente forte. Ma procediamo con ordine.


SOLDI SUL CONTO CORRENTE, COSA PUOI FARE?

Se è vero che nel conto corrente ci sono soldi tuoi e, in linea teorica, dovresti essere libero di farne quello che vuoi, ivi compreso prelevarli nella misura e nei tempi che preferisci, di fatto non è così: salvo per i professionisti (per i quali sussiste una sentenza della Corte Costituzionale che li salva da questo regime [1]), tutte le volte in cui le cause del prelievo o del versamento in banca non possono essere dimostrate al fisco, quest’ultimo (o meglio, l’Agenzia delle Entrate) può presumere che, dietro l’operazione, si nasconda un’attività in nero. Scatta quindi il recupero a tassazione di quel reddito. Insomma una vera e propria sanzione per chi non sa dire da dove provengono o dove finiscono i suoi soldi sul conto corrente. Un principio che la legge stabilisce, in modo netto e chiaro per gli imprenditori, ma che spesso è stato applicato anche ai lavoratori dipendenti. La possibilità di effettuare un accertamento fiscale per prelievi o versamenti consistenti di denaro sul conto non ha salvato, infatti, in passato, neanche il lavoratore con reddito fisso, come il normale lavoratore dipendente (di norma ritenuto sempre al riparo dai sospetti dell’Agenzia delle Entrate). La giurisprudenza, infatti, ammette – sebbene non in via sistematica, ma solo laddove le evidenze di una possibile evasione fiscale siano conclamate – gli accertamenti bancari anche sui risparmiatori. Sicché è sempre bene, anche in tali ipotesi, conservare traccia dell’impiego del denaro contante a seguito di prelievo o versamento.
Si tratta, ovviamente, solo di una «presunzione» contraria al contribuente, che opera per di più in automatico, ma che consente sempre la prova contraria. Una prova, tuttavia, non sempre facile da raggiungere atteso che, spesso, dopo molto tempo, si perde traccia e memoria delle ragioni dei propri spostamenti monetari. Ecco allora che, oltre a una corretta causale, è sempre meglio conservare un archivio con le pezze giustificative dell’impiego di consistenti somme di denaro.
LA NUOVA NORMA
La nuova norma vuole imporre un limite numerico per le presunzioni sui prelievi: la possibilità che il prelievo divenga ricavo sussisterà al superamento di limiti giornalieri e mensili fissati, rispettivamente, a mille e 5 mila euro. Viene così integralmente riscritta la norma [2] in base alla quale i prelievi possono costituire “compensi”. Il legislatore interviene affermando come la norma in questione potrà operare al ricorrere di un requisito «numerico»: la presunzione contraria al contribuente, per i prelievi non giustificati, scatterà solo se viene superato il limite giornaliero di mille euro e, comunque, quello di 5 mila euro mensili. Entro invece tale limite siamo dinanzi a una sorta di «franchigia» entro la quale il problema non dovrebbe sussistere. Al contrario, superate le predette soglie la norma potrebbe essere azionata ma, si ritiene, soltanto per l’eccedenza rispetto alle stesse.

15 Novembre 2016

Cremlino: telefonata Trump-Putin su terrorismo e Siria - Trump e gli immigrati irregolari

Dialogo con Vladimir Putin su basi parità, possibile incontro.

Incarcereremo i criminali o butteremo fuori gli irregolari che hanno precedenti penali
Finiremo di costruire il muro o la recinzione  al confine col Messico


Ansa - Il neo eletto presidente Usa Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto un colloquio telefonico. Lo riferisce la Tass. Al centro dei colloqui, riferisce il Cremlino, la lotta al terrorismo internazionale e la questione siriana. Putin si è congratulato con Trump per l'elezione. Nella loro telefonata Vladimir Putin e Donald Trump hanno deciso di proseguire con i contatti telefonici con la possibilità di incontrarsi personalmente. Lo riferisce il Cremlino secondo quanto riporta la Tass. "Il presidente russo si è detto pronto a costruire un dialogo fra partner con la nuova amministrazione sui principi di uguaglianza, rispetto reciproco e non interferenza nei rispettivi affari interni", ha aggiunto il Cremlino. Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente-eletto americano Donald Trump hanno riconosciuto come il livello delle attuali relazioni fra Stati Uniti e Russia sia "insoddisfacente" e hanno auspicato una normalizzazione dei rapporti.
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiamato per congratularsi per la vittoria di Donald Trump. Lo riferisce lo staff del presidente-eletto americano. Nel corso del colloquio telefonico, Trump ha detto a Putin di puntare su una relazione forte e duratura.
"Uno dei messaggi che consegnerò ai leader europei" è "l'impegno di Donald Trump nei confronti della Nato. Lo afferma il presidente americano Barack Obama a poche ore dalla partenza per l'Europa. "Un enorme continuità nelle relazioni estere degli Stati Uniti continuerà con il presidente-eletto, Donald Trump, che ha mostrato un "grande interesse" nel mantenere le relazioni estere. 
"Con il mio team siamo pronti ad accelerare i prossimi passi verso la transizione. Aiutero' il presidente eletto ad affrontare questa grande sfida": lo ha detto Barack Obama nel corso della sua prima conferenza stampa dopo le elezioni presidenziali.
"L'America oggi e' piu' forte e le alleanze sono cruciali per la nostra sicurezza": lo ha detto Barack Obama che stasera partira' per il suo ultimo viaggio in Europa dove incontrera' i principali leader europei. "Non mollero' fino all'ultimo", ha agiunto Obama.
La comunità ebraica e quella musulmana in Usa protestano contro la nomina di Steve Bannon come chief strategist di Trump: "E' una scelta che rende l'appello all'unità una presa in giro", afferma il Council on American-Islamic relations. L'accusa a Bannon è quella di aver trasformato il suo sito Breibart in uno strumento di "propaganda etnica e di nazionalismo bianco", con posizioni "razziste" e, aggiungono gli ebrei, "antisemite". "Bannon deve andare via - attacca infatti anche l'Anti-Defamation League - se Trump vuole davvero essere il presidente di tutti".
Portavoce difende Bannon, 'brillante stratega' - Donald Trump scende in campo per difendere la controversa nomina di Steve Bannon: "Chi lo critica - ha detto la portavoce del tycoon, Kellyanne Conway - dovrebbe andare a guardare il suo curriculum. Bannon e' uno stratega brillante, e con Reince Priebus sta facendo sacrifici enormi per servire il presidente".
''Protestano contro di me perche' non mi conoscono, ma dico loro di non avere paura'': e' il primo messaggio di Trump ai manifestanti che da giorni protestano contro la sua elezione a presidente degli Usa. E ai suoi sostenitori Trump a chiesto "stop" agli attacchi contro neri, ispanici e gay. Il presidente americano eletto ha annunciato poi che alla Corte costituzionale nominerà giudici 'pro vita' (anti aborto) e 'pro secondo emendamento' (quello sul diritto all'autodifesa con le armi).
Incarcereremo i criminali o butteremo fuori gli irregolari che hanno precedenti penali  - Donald Trump ha ribadito in una intervista alla Cbs un'altra delle sue promesse elettorali, l'espulsione di 2-3 milioni di clandestini con precedenti penali. "Quello che faremo e' buttare fuori dal Paese o incarcerare le persone che sono criminali o hanno precedenti criminali, membri di gang, trafficanti di droga", ha detto, indicando la cifra in due, forse anche tre milioni. Quanto agli altri irregolari, il neopresidente eletto ha sostenuto che una decisione verrà presa dopo aver reso sicura la frontiera. Trump ha confermato che intende costruire il muro al confine col Messico, precisando che una parte potrebbe essere muro e una parte una "recinzione", in accordo con quanto proposto dai repubblicani al Congresso.

SOROS, DISPERATO, ORGANIZZA E FINANZIA LA RESISTENZA ANTI-TRUMP



NANCY PELOSI, ELIZABETH WARREN E LA SUA 'DEMOCRACY ALLIANCE' PER CONTRASTARE L'''ATTACCO TERRIFICANTE ALL'OPERATO DI OBAMA E ALLA NOSTRA VISIONE DI UN PAESE PIÙ GIUSTO(VEDI LA FOTO CON SOROS!)'' 

NONOSTANTE LA PIOGGIA DI MILIONI SU HILLARY, L'ALLEANZA NON È RIUSCITA A FARLA ELEGGERE

ANSA - George Soros organizza la resistenza anti-Trump. Il miliardario filantropo e altri paperoni liberal che hanno inondato con milioni la campagna elettorale di Hillary Clinton si riuniscono in una tre giorni a porte chiuse per valutare le strade con cui combattere Donald Trump. L'incontro e' sponsorizzato dal club dei finanziatori Democracy Alliance, e include la partecipazione di alcuni politici di spicco, da Nancy Pelosi alla senatrice Elizabeth Warren.

L'agenda dell'incontro non lascia adito a dubbi: i miliardari liberal sono pronti a dichiarare guerra a Trump dal primo giorno, definendo il suo programma ''un attacco terrificante all'operato del presidente Obama e alla nostra visione di un paese più giusto''. L'incontro e' un occasione di riflessione per i democratici, soprattutto sul ruolo della Democracy Alliance, l'influente club che riunisce i finanziatori democratici e che da anni aiuta a definire la strategia della sinistra.
HILLARY CLINTON SOROSHILLARY CLINTON SOROS

L'azione della Democracy Alliance non ha funzionato per Hillary: l'idea di puntare sulle minoranze e sulle donne non ha aiutato i democratici, cosi' come il cambiamento climatico e i soldi in politica non sono riusciti a far breccia sull'elettorato come l'alleanza prevedeva. E la Democracy Alliance e' consapevole dei suoi errori. ''Non si perde un'elezione che si doveva vincere e con cosi' tanto in gioco senza commettere errori pesanti nella strategia e nella tattica'' ammette il presidente dell'alleanza Gara LaMarche.

elizabeth warren alla convention democraticaELIZABETH WARREN ALLA CONVENTION DEMOCRATICA
La Democracy Alliance e' stata fondata nel 2004 da Soros da altri finanziatori democratici che avevano versato importanti somme di denaro per aiutare la campagna di John Kerry contro George W. Bush. Ai membri e' richiesto di contribuire con almeno 200.000 dollari l'anno a cause portate avanti da alcuni particolari gruppi democratici, ma anche una quota di 30.000 dollari l'anno per l'iscrizione.
Barack Obama e Nancy PelosiBARACK OBAMA E NANCY PELOSI