9 dicembre forconi: 03/17/19

domenica 17 marzo 2019

LO STRANO SUICIDIO DELLA FUNZIONARIA ITALIANA LAURA PIGNATARO, PRECIPITATA GIÙ DA UN EDIFICIO NEL DICEMBRE SCORSO

“LIBERATION” IPOTIZZA CHE POTREBBE ESSERE STATA MESSA SOTTO PRESSIONE PER DELLE NOMINE DALLA POTENTISSIMA LOBBY INTERNA GUIDATA DAL TEDESCO MARTIN SELMAYR, IL RASPUTIN DI JUNCKER CHE…

Adriano Scianca per “la Verità”

laura pignataro 1LAURA PIGNATARO
Lo chiamano «il mostro di palazzo Berlaymont», il «Rasputin di Jean-Claude Juncker», il «Frank Underwood dell' Ue». Adesso, sulla strada di Martin Selmayr, il controverso segretario generale della Commissione europea, capita davvero una storia alla House of Cards. C' è un' inchiesta di Libération, infatti, che sta facendo tremare le stanze ovattate di Bruxelles.

C' è di mezzo un uso spregiudicato del potere, lo strano suicidio di una funzionaria italiana di cui anche in patria si è saputo poco o nulla e un certo clima di terrore che si respirerebbe proprio in quei corridoi da cui arrivano tanti appelli ai buoni sentimenti e al rigore morale. Ma andiamo con ordine.

MARTIN SELMAYR E JEAN CLAUDE JUNCKERMARTIN SELMAYR E JEAN CLAUDE JUNCKER
Il 17 dicembre 2018, a Bruxelles, una donna si getta da un palazzo e muore.
Si chiama Laura Pignataro, è italiana, ha 50 anni ed è un alto funzionario della burocrazia europea. Nel 2016 è stata messa nella direzione delle risorse umane del Servizio giuridico della Commissione europea. Sta a lei, quindi, vigilare sulla regolarità delle nomine.

laura pignataro 2LAURA PIGNATARO





Ed è in questa veste che la sua strada incrocia quella di Selmayr. Questo tedesco di 49 anni, con la faccia da turista che si fa fregare sul conto del ristorante a Venezia, è in realtà il vero dominus dell' intera Ue, l' incarnazione dell' eurocrate spietato. Ex braccio destro di Juncker, è diventato oggetto di una querelle fra la Commissione europea e il Parlamento Ue, che ne contesta la nomina a segretario generale dell' esecutivo europeo attraverso procedure giudicate «poco trasparenti». Un eufemismo, perché c' è chi parla di un vero golpe.

Come ricostruito da Daniele Capezzone sulla Verità lo scorso settembre, Selmayr si fece nominare vice segretario generale (cioè vice capo dell' intera struttura amministrativa Ue), sapendo bene che, nelle ore successive, il capo, Alexander Italianer si sarebbe dimesso, lasciandogli nelle mani un esercito di 32.000 dipendenti.

commissione europea 6COMMISSIONE EUROPEA
Dopo mesi di polemiche e investigazioni, Emily O' Reilly, l' ombudsman Ue, cioè il difensore civico europeo, ha rilevato nella vicenda diversi profili di mala amministrazione, un misto di conflitti di interessi, regole aggirate, finte urgenze create ad arte per fare i propri comodi. Verdetto pesante, ma senza conseguenze, così come lettera morta è restata la richiesta di dimissioni arrivata dal Parlamento europeo.

Martin Selmayr JunckerMARTIN SELMAYR JUNCKER
Il 28 febbraio 2018, la commissione per il controllo del budget del Parlamento europeo invia 134 domande sulla questione alla Commissione, piuttosto agitata dalla vicenda. Secondo quanto scrive Libération, il 24 marzo, 10 persone del Servizio giuridico si riuniscono per preparare le risposte. Tra loro anche Laura Pignataro. Se non che, sempre secondo il racconto del quotidiano francese, a un certo punto Selmayr entra nella stanza.
Il direttore generale del Servizio giuridico, Luis Romero, lascia la sala per evitare un conflitto di interessi palese. Pignataro, pur in imbarazzo, resta, anche perché lei è stata nominata proprio da Selmayr.

Martin SelmayrMARTIN SELMAYR
Una seconda riunione per rispondere a nuove domande dei parlamentari è indetta il 2 aprile. Anche stavolta, il segretario generale si palesa. Fonti anonime citate da Libération descrivono la Pignataro come furiosa per le violazioni al regolamento che le vengono imposte.

A maggio entra in scena Emily O' Reilly. Chiede l' accesso ai server della Commissione: niente da fare. Vuole tutte le mail concernenti la nomina di Selmayr: niet. Fedele alle istituzioni, più che agli uomini, la Pignataro cede: consegna alla O' Reilly quanto richiesto. Un atto dovuto, secondo lei. Un tradimento, secondo Selmayr. L' uomo è furioso. Secondo Libération «le impone di non parlare con nessuno», la mette nella situazione di essere «obbligata a mentire», «la chiama nel cuore della notte per darle delle direttive».
Martin SelmayrMARTIN SELMAYR

Il 12 dicembre, la donna avrebbe confidato ai suoi cari di essere al capolinea: «Sono finita. Tu non puoi immaginare cosa sono stata obbligata a fare in queste settimane». Secondo tale fonte, la donna «aveva l' aria terrorizzata dall' ostilità di Selmayr». Quattro giorni dopo, si è uccisa. Secondo Libération, «né Martin Selmayr, né Günther Oettinger, il commissario incaricato dell' amministrazione, né Jean-Claude Juncker hanno ritenuto utile inviare le condoglianze alla famiglia». La testata francese precisa che la donna aveva anche una situazione familiare difficile per via della separazione dal marito. Ma certo il quadro delle segrete stanze europee viste dall' interno è devastante. E infatti il racconto non è passato inosservato.

commissione europea 6COMMISSIONE EUROPEA
Ieri l' account Twitter della Commissione era iperattivo nel tentativo di tamponare la situazione. 

È poi uscita una lunga smentita, i cui punti salienti sono: 

1) Non c' era alcun conflitto d' interesse nella presenza di Selmayr alla riunione del 24 marzo; 

2) Romero non ha mai lasciato la sala nel corso di tale riunione; 

3) il 2 aprile, peraltro lunedì di Pasqua, non c' è stata alcuna riunione; 

4) è stato l' entourage del segretario generale a fornire il materiale alla O' Reilly; 

5) Selmayr conosceva appena la Pignataro, l' ha vista solo due volte e non l' ha mai chiamata; 

6) lo stesso voleva inviare le condoglianze alla famiglia della donna dopo il suicidio, ma è stato dissuaso per via di certe «circostanze personali delicate» alla base della tragedia. Intanto, su Twitter, l' account «Commission Européenne» invita il giornalista di Libération a «ricordarsi come inizia la seconda stagione di House of Cards».

commissione europea 3COMMISSIONE EUROPEA
A quel punto della serie, infatti, Frank Underwood uccide la giornalista troppo curiosa Zoe Barnes, gettandola sotto la metropolitana. Ma state tranquilli: l' account «Commission Européenne» è un profilo fake.

Fonte: qui

BANKITALIA BLOCCA "CONTO ARANCIO": TROVATE IRREGOLARITÀ E CARENZE SULLE NORME ANTIRICICLAGGIO

“ING BANK” NON POTRÀ ACQUISIRE NUOVI CLIENTI, MENTRE PER CHI LO È GIÀ NON DOVREBBE CAMBIARE NIENTE 

VA AVANTI LA TRATTATIVA CON BRUXELLES SUL FONDO PER I RISPARMIATORI TRUFFATI DALLE BANCHE: L’UE NON VUOLE CHE SUI RIMBORSI DECIDA UNA COMMISSIONE DEL MEF

Francesco Pacifico per “il Messaggero”

La Banca d' Italia blocca Conto Arancio. Con un provvedimento del 12 marzo l' istituto centrale ha imposto alla succursale italiana della Ing Bank, a cui fa capo il marchio, «di astenersi dall' intraprendere operazioni con nuova clientela». Nessun effetto invece su chi è già cliente della società olandese. «La clientela in essere non viene toccata», precisa Bankitalia sottolineando di aver «adottato tale provvedimento a seguito di verifiche ispettive, condotte dal 1° ottobre 2018 al 18 gennaio 2019, dalle quali sono emerse carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio».

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«Le attività dedicate all' acquisizione di nuovi clienti sono momentaneamente sospese - si legge sul sito di Conto Arancio -. Tutti i servizi per i già clienti di Ing continuano ad essere pienamente operativi attraverso i nostri consueti canali». L' istituto, rileva ancora via Nazionale, «ha comunicato di essere già attivamente impegnata nel rafforzare il suo complessivo sistema dei controlli antiriciclaggio.

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L' impegno a realizzare rapidamente un piano di rimedio per affrontare e rimuovere le carenze della succursale italiana consentirà alla Banca d' Italia di verificare che le debolezze sul fronte antiriciclaggio siano pienamente rimosse al fine di poter revocare il provvedimento».
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IL NODO
Intanto sul fondo di indennizzo per i risparmiatori truffati dalle banche (la dotazione del Fir è di oltre un miliardo e mezzo di euro per i prossimi tre anni) una risposta da Bruxelles potrebbe arrivare prima che entri nel vivo la campagna elettorale per le Europee.
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L' Unione e il governo sono distanti ancora su un punto su cui non riescono a trovare una quadra: il giudizio del magistrato o l' arbitrato di un' autorità terza che deve valutare sull' ammissibilità dei ricorsi. Bruxelles ha respinto la proposta italiana di far decidere sui rimborsi a una commissione del Mef e non ha cambiato idea neppure quando il ministero ha ipotizzato di inserire tra i nove membri del futuro consesso dei magistrati.

RISPARMIATORI ANTI RENZIRISPARMIATORI ANTI RENZI
Dopo il niet, gli sherpa hanno rilanciato proponendo nuove modifiche per superare il nodo dell' automatismo, che secondo la Ue cozza contro la normativa degli aiuti di Stato. Spiega l' economista ed ex vicedirettore di Banca d' Italia, Angelo De Mattia: «Dal lato italiano si parte dal concetto del raggiro massivo di massa, che poi trova la sua base nelle iniziative dei tribunali e degli organi di controlli.

Invece da Bruxelles si sostiene che la decisione va attribuita al magistrato o a un collegio arbitrale». Dal governo comunque traspare ottimismo. Anche perché la Ue avrebbe accolto tutti gli altri punti del decreto.

Fonte: qui

ANCORA SCONTRI TRA GILET GIALLI E POLIZIA: È IL DICIOTTESIMO SABATO DI PROTESTE.


I MANIFESTANTI HANNO MESSO SOTTO ATTACCO L’ARCO DI TRIONFO E DEVASTATO I NEGOZI SUGLI CHAMPS-ÉLYSÉES 

SACCHEGGIATO IL CELEBRE RISTORANTE DI LUSSO FOUQUET'S E DATA ALLE FIAMME UNA FILIALE DI UNA BANCA: L’INCENDIO SI È PROPAGATO NELL’EDIFICIO E 11 PERSONE SONO RIMASTE FERITE



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Una giornata di alta tensione a Parigi per il 18/o atto della protesta dei gilet gialli: sugli Champs-Élysées sono in corso scontri fra black bloc e polizia già dalle 11 del mattino. Già decine di persone sono state fermate dalla polizia mentre centinaia di manifestanti sono arrivati a Parigi per quello che era stato annunciato come un appuntamento decisivo, battezzato "ultimatum a Macron".

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Gli incidenti hanno coinvolto agenti e un gruppo di gilet gialli e black bloc vicino a place des Ternes. Barricate sono state erette in un'altra zona della città e la gendarmeria ha fatto uso di gas lacrimogeni e idranti. Scontri si sono verificati anche a Place de l'Etoile, dove numerosi black bloc hanno affrontato gli agenti con lanci di ciottoli e pietre. La data di oggi è stata annunciata dai gilet gialli da settimane come una giornata cruciale, nella speranza di favorire un rafforzamento della mobilitazione.
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Su place de l'Etoile, alcuni dimostranti, soprattutto vestiti di nero, con un cappuccio in testa, maschere protettive, hanno lanciato delle pietre contro le forze dell'ordine che hanno risposto con gas lacrimogeni. Numerosi manifestanti hanno poi tentato di aggirare gli sbarramenti della polizia per raggiungere l'Eliseo ma sono stati respinti con lacrimogeni e getti di idrante sull'avenue Franklin Roosevelt.  

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Sul percorso, sono proseguiti i saccheggi e le devastazioni. Saccheggiati i negozi Saccheggi e devastazioni dopo il passaggio dei gilet gialli e gli scontri violenti con la polizia, attaccata dai black bloc. Il celebre ristorante di lusso Fouquet's è stato preso d'assalto e completamente devastato all'interno, con un saccheggio diventato generale in pochi minuti. Altri negozi sono stati attaccati e le vetrine svuotate. La polizia ha tentato di respingere gruppi di giovani in abiti neri che hanno attaccato da diverse direzioni. Sono 44 i fermi per il momento.
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Incendiato un immobile: 11 feriti, tra loro un bambino Alcuni manifestanti hanno dato fuoco anche alla filiale di una banca. Dall'edificio esce una densa colonna di fumo che non permette ancora ai pompieri di intervenire. I media parlano di "impressionante incendio". L' immobile dato alle fiamme in boulevard Roosevelt, è stato evacuato dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine.

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"Gli individui che hanno commesso questo atto non sono né dimostranti né casseur: sono assassini", ha scritto il ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner.  Nell'incendio 11 persone sono rimaste leggermente ferite. "Due persone sono state salvate dalle fiamme: si tratta di una donna e il suo bambino bloccati al secondo piano", fanno sapere i pompieri. L'incendio è divampato dai locali della banca, al piano terra dell'immobile. Il quartiere è stato isolato: l'incendio è stato controllato poco dopo le 14.  Tra i feriti, vi sono due poliziotti.
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Castaner, a Parigi circa 8mila manifestanti, 1500 ultra violenti Sono tra i 7 e gli 8 mila i manifestanti che hanno preso parte all'ennesimo sabato di mobilitazione dei 'gilet gialli'. E' la stima fatta dal ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner, secondo cui tra loro vi sono circa "1.500 ultra-violenti che sono venuti per distruggere e fare guerriglia", ha spiegato il ministro durante una visita al quartier generale della polizia di Parigi.

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"Lo hanno fatto stamattina presto, cercando di assaltare l'Arc de Triomphe, sicuramente orgogliosi dei saccheggi compiuti il primo dicembre scorso", ha aggiunto Castaner. Nella giornata di oggi a Parigi sono previsti anche da altri cortei una Marcia per il clima raggiungerà Place de la République e poi la Bastiglia, ma da République transiterà anche un corteo "contro le violenze della polizia". Infine, blocchi previsti attorno al Peripherique, la tangenziale parigina, da parte degli ambulanti che hanno lanciato un appello ai gilet gialli ad unirsi alla loro protesta.

Fonte: qui