A DARE L'ALLARME UN UOMO CHE FACEVA JOGGING E HA VISTO CHE IL CADAVERE ANCORA BRUCIAVA TRA LE FIAMME...
«Stava ancora bruciando - ha raccontato il testimone che ha fatto la macabra scoperta su viale Aldo Ballarin. - una scena terribile». Il cadavere senza ombra di dubbio è quello di una donna. Sul posto la Squadra Mobile della Polizia, il reparto Volanti e la squadra della Scientifica: gli investigatori si rendono subito conto di trovarsi davanti ad un vero e proprio giallo. Infatti al di là dell'identificazione della vittima il caso rimane tutto ancora da decifrare. Accanto al cadavere non è stato rinvenuto nessun liquido infiammabile.
Stando a una prima ricostruzione la donna indossava una gonna e non aveva le scarpe. Si stanno cercando eventuali testimoni, visto che secondo il medico legale il corpo sarebbe stato dato alle fiamme intorno alle 4. Nella zona del parco ci sono giacigli di fortuna e alcune baracche abusive, qualcuno potrebbe aver notato qualche strano movimento.
Maria Cristina Olivi soffriva da tempo di depressione: la donna aveva un vissuto problematico ma nel suo passato non ci sarebbero tentativi di suicidio. Abitava a circa un chilometro dal luogo in cui è stata trovata morta e lavorava presso una lavanderia della zona. Secondo i primi accertamenti Olivi è morta nel parco e a confermare ciò il fatto che risulta bruciata tutta l'erba intorno al corpo. A poca distanza dalla salma gli inquirenti hanno individuato la borsa con all'interno i documenti. Domani il pm Vittorio Pilla affiderà l'incarico per effettuare l'autopsia.
L'esame autoptico potrà chiarire in particolare se ha subito violenze, se sia stata bruciata viva o se fosse già morta quando è stata data alle fiamme. Al momento non si esclude nessuna pista. Un senza fissa dimora che frequenta abitualmente il parco avrebbe raccontato di aver visto del fuoco e sentito delle voci la scorsa notte. Rimane da capire perché si trovasse di notte in quell'area verde così isolata. Nella sua casa, controllata oggi dagli investigatori, tutto sembra in ordine. Non ci sono elementi che lasciano pensare a una lite lì. E si scava in queste ore nella sua vita per accertare se abbia avuto recentemente problemi con qualcuno. Gli investigatori stanno ricostruendo le sue ultime ore di vita e, soprattutto, con chi le ha trascorse.
Maria Cristina Olivi soffriva da tempo di depressione: la donna aveva un vissuto problematico ma nel suo passato non ci sarebbero tentativi di suicidio. Abitava a circa un chilometro dal luogo in cui è stata trovata morta e lavorava presso una lavanderia della zona. Secondo i primi accertamenti Olivi è morta nel parco e a confermare ciò il fatto che risulta bruciata tutta l'erba intorno al corpo. A poca distanza dalla salma gli inquirenti hanno individuato la borsa con all'interno i documenti. Domani il pm Vittorio Pilla affiderà l'incarico per effettuare l'autopsia.
L'esame autoptico potrà chiarire in particolare se ha subito violenze, se sia stata bruciata viva o se fosse già morta quando è stata data alle fiamme. Al momento non si esclude nessuna pista. Un senza fissa dimora che frequenta abitualmente il parco avrebbe raccontato di aver visto del fuoco e sentito delle voci la scorsa notte. Rimane da capire perché si trovasse di notte in quell'area verde così isolata. Nella sua casa, controllata oggi dagli investigatori, tutto sembra in ordine. Non ci sono elementi che lasciano pensare a una lite lì. E si scava in queste ore nella sua vita per accertare se abbia avuto recentemente problemi con qualcuno. Gli investigatori stanno ricostruendo le sue ultime ore di vita e, soprattutto, con chi le ha trascorse.