9 dicembre forconi: 08/06/19

martedì 6 agosto 2019

A HONG KONG SI INTENSIFICANO LE PROTESTE CONTRO LA CINA


L'EX COLONIA BRITANNICA È PARALIZZATA: METÀ DEI VOLI CANCELLATI, METROPOLITANE FERME E MIGLIAIA DI PERSONE IN STRADA OGNI GIORNO 
LA POLIZIA INIZIA A USARE LA MANO PESANTE CON IL GAS LACRIMOGENO E PROIETTILI DI GOMMA, E LA CINA MINACCIA UN INTERVENTO MILITARE. 

Michelangelo Cocco per “il Messaggero”
proteste a hong kong 7PROTESTE A HONG KONG 

Centinaia di voli cancellati, metro bloccate, violenti scontri nelle strade del centro, 82 arresti, città in tilt. La crisi politica più grave di Hong Kong dal suo ritorno alla Cina nel 1997 ha vissuto ieri una giornata drammatica. Lo sciopero proclamato dopo due mesi di proteste contro il governo di Carrie Lam ha causato la cancellazione di metà dei voli dell'aeroporto internazionale Chek Lap Kok.

proteste a hong kong 3PROTESTE A HONG KONG 
GLI ATTIVISTI
Gruppi di attivisti hanno impedito la partenza dei treni da stazioni chiave della metropolitana, mentre decine di migliaia di dimostranti sfilavano in sette cortei simultanei. In serata, come già accaduto nei giorni scorsi, i manifestanti sono stati aggrediti da gruppi di picchiatori armati di bastoni.
un prete davanti alla polizia a hong kongUN PRETE DAVANTI ALLA POLIZIA A HONG KONG




La polizia che finora si è limitata a contenere le sassaiole contro l'Ufficio di collegamento col governo della Repubblica popolare, il Parlamento locale e le caserme ieri ha riassunto il suo operato dall'inizio dei primi cortei, il 9 giugno scorso: mille candelotti lacrimogeni e 160 proiettili di gomma esplosi, 420 dimostranti arrestati e 139 agenti feriti.

proteste a hong kong 6PROTESTE A HONG KONG 
Statistiche che fanno inorridire un centro finanziario internazionale come Hong Kong e che, nello stesso tempo, evidenziano il salto di qualità dal movimento degli ombrelli del 2014, quando i giovani contestatori si accamparono per 79 giorni tra i grattacieli del centro senza ottenere l'agognata riforma del sistema elettorale: gli attivisti oggi, al contrario, cercano lo scontro con le forze dell'ordine, ricorrono a una molteplicità di tattiche e avanzano rivendicazioni più popolari (ritiro del progetto di legge sull'estradizione di sospetti criminali in Cina, dimissioni della governatrice Carrie Lam, inchiesta sulle violenze delle forze dell'ordine). Ieri Lam che nelle scorse settimane aveva congelato la contestata norma e a cui Pechino ha formalmente rinnovato la fiducia ha chiarito che resterà al suo posto e accusato i dimostranti di aver reso «pericolosa e instabile» quella che era «la città più sicura del mondo» e di averla portata a «un punto di non ritorno».
proteste a hong kong 30PROTESTE A HONG KONG 

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Muro contro muro: «I dimostranti minacciano la sovranità nazionale - ha rincarato la dose Lam - il principio "Un paese due sistemi" (in base al quale a Hong Kong vigono un'amministrazione e libertà civili e politiche diverse dalla Cina continentale, ndr) e distruggeranno la prosperità e la stabilità della città». E per oggi è prevista una conferenza stampa nella quale il Consiglio di stato (il governo di Pechino) dovrebbe secondo quanto anticipato ieri annunciare novità su Hong Kong. Finora la leadership cinese si è limitata ad osservare l'evoluzione degli eventi, protestando ufficialmente contro le ingerenze degli Stati Uniti (l'Amministrazione Trump nei mesi scorsi ha incontrato alcuni leader della protesta e la speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha espresso ufficialmente sostegno ai manifestanti).

carrie lamCARRIE LAM
IL VIDEO
La settimana scorsa, l'esercito popolare di liberazione, che nell'ex colonia britannica mantiene una guarnigione, ha pubblicato un video (intitolato Esercitazione anti-rivolta a Hong Kong) che mostra i militari che si addestrano a fronteggiare gruppi di violenti. I manifestanti hanno già attaccato l'Ufficio di collegamento col governo cinese e, sabato scorso, dissacrato (gettandola in mare) la bandiera rossa a cinque stelle.



proteste a hong kong 27PROTESTE A HONG KONG 
Scene che sembrerebbero il preludio di uno scontro aperto, che tuttavia non gioverebbe né a Pechino né a Hong Kong. Se la Cina si decidesse a reprimere le manifestazioni, arriverebbe a una rottura totale con gli Stati Uniti, compromettendo quella che per Pechino resta la relazione bilaterale di gran lunga più importanteD'altro canto se l'instabilità continuerà, l'ex colonia britannica potrebbe diventare sempre più marginale nei piani di Xi Jinping e compagni. Nel 1997 il prodotto interno lordo di Hong Kong equivaleva al 20% di quello della Cina, oggi ammonta al 3%. Una città sempre meno ricca, più divisa e più periferica dell'impero cinese. È questo lo spauracchio che Pechino agita, nella speranza, finora vana, che i black bloc di Hong Kong incrocino le braccia.

Fonte: qui

L'INDIA REVOCA LO STATUTO SPECIALE (E QUINDI L’AUTONOMIA) AL KASHMIR, LA REGIONE A MAGGIORANZA MUSULMANA CONTESA DA QUASI 70 ANNI CON IL PAKISTAN

SI RIAPRE UNA FERITA TRA DUE POTENZE NUCLEARE CHE, PER QUEL LEMBO DI TERRA, SI SONO GIÀ COMBATTUTE CREANDO L’AREA PIU’ MILITARIZZATA DEL PIANETA 
LA RISPOSTA DI KARACHI: “SIAMO PRONTI A QUALSIASI AZIONE”
Claudio Gallo per “la Stampa”

confine india pakistanCONFINE INDIA PAKISTAN
L'articolo 370 della Costituzione indiana, che il governo integralista hindu del primo ministro Narendra Modi ha appena sostanzialmente abrogato, era un cerotto che da 69 anni nascondeva malamente una ferita mai sanata. Lo statuto speciale concesso da Dehli al Kashmir, stato a maggioranza musulmana al confini con il Pakistan, era permanentemente provvisorio, come hanno riconosciuto diverse sentenze della Corte suprema indiana. Un nodo che era bene non sciogliere.

Si riapre ora, con tutti i timori di un confronto tra due potenze nucleari, la questione dello stato indiano autonomo ai piedi del Karakorum, quello che i pachistani chiamano IoK (Indian Occupied Kashmir). Per questa valle «di straordinaria, quasi ultramondana, bellezza», come l' ha definita lo scrittore britannico William Dalrymple, tra India e Pakistan si sono già combattute tre guerre che hanno lasciato in eredità l' area più militarizzata del mondo.
la regione contesa tra india e pakistanLA REGIONE CONTESA TRA INDIA E PAKISTAN

Con una stretta sulla sicurezza, culminata l' altro giorno con l' allontanamento dei turisti in piena alta stagione (Modi aveva intimato ai giovani della valle, la maggioranza della popolazione, di scegliere «tra turismo e terrorismo») e l' invio di almeno 25 mila nuovi poliziotti federali, cominciato il 29 luglio, Delhi ha preparato la strada all'annuncio choc di ieri. Due ex primi ministri dello stato, Omar Abdullah e Mehbooba Mufti, sono agli arresti domiciliari.

L'idea di abolire lo statuto speciale del Kashmir non è nuova negli ambienti dell'integralismo hindu, Il Bjp, il partito al governo, la agita da anni nei comizi elettorali.
KASHMIR 2KASHMIR 
Considerati i pericoli di una sua realizzazione e le difficoltà legali (i dubbi sulla legittimità di una decisione unilaterale) sembrava un espediente ideologico per infiammare le folle arancioni. Ma come nel 1992 per la moschea di Babur (il tempio di Rama ad Ayodhya per gli hindu), gli slogan ripetuti per anni diventano fatti. Modi incassa così un pericoloso consenso favorendo un'ondata nazionalistica che fa dimenticare anche le incertezze della situazione economica globale e annuncia un discorso storico per domani.



Lo storico partito del Congresso, la principale forza di opposizione in India, ha definito il 5 agosto «una giornata nera nella nostra storia costituzionale». Il leader Kapil Sibal ha detto al governo: «Noi vincemmo il Kashmir, voi lo state perdendo». Tra i ranghi dell'opposizione c'è il timore che la mossa di Modi possa portare a una svolta autoritaria nel Paese.
KASHMIR INDIAKASHMIR INDIA

Il Pakistan, che attraverso il premier Imran Khan aveva nei giorni scorsi chiesto una mediazione al presidente americano Donald Trump, aveva rivolto un appello alla ragionevolezza di fronte al pericolo di una guerra tra due Paesi dotati di atomiche.
«La comunità internazionale riconosce il Kashmir come un Paese conteso. Nessun passo unilaterale del governo indiano può cambiare questo status», ha detto un portavoce del governo. Islamabad si è detta pronta a qualsiasi azione per difendere la popolazione musulmana della valle.
adolescente kashmiri sciitaADOLESCENTE KASHMIRI SCIITA

L'onda lunga di questa nuova escalation è cominciata nel febbraio scorso con un'autobomba del gruppo terroristico Jaish-e-Mohammed (ufficialmente bandito, agisce in realtà indisturbato dentro i confini pachistani) ha ucciso 44 poliziotti indiani in Kashmir. Dopo l' attentato i caccia di New Delhi hanno bombardato «basi di terroristi» oltre confine, per la prima volta dalla guerra del 1971.

La crisi del Kashmir. al di là dei timori legati alla storia conflittuale dei due paesi, rischia di allargarsi all' intera regione. Il Pachistan ha avuto un ruolo chiave nel trattenere i talebani in modo da favorire il ritiro dei soldati americani dall' Afghanistan. Se Imran Khan si sentisse troppo stretto nell' angolo potrebbe lasciar fare all' Isi, il famigerato servizio segreto pachistano, che storicamente ha creato dal nulla (con i soldi dell' Arabia Saudita) gli «studenti di teologia». La crisi è già a livelli di guardia, ma siamo soltanto all' inizio.

Fonte: qui

L'India spoglia la regione di autonomia a maggioranza musulmana, le truppe si trasferiscono


In una drammatica escalation a seguito di una crisi in peggioramento, che durante il fine settimana ha visto intensi bombardamenti lungo la Linea di controllo (LoC) che separa parti del Kashmir controllate dagli indiani e pakistane, New Delhi ha revocato l'articolo costituzionale chiave che dà amministrato gli indiani Stato speciale del Kashmir . 
La mossa senza precedenti segnala che l'India è disposta a intraprendere una maggiore azione militare nella regione di confine controversa, che è praticamente garantita non solo per innescare gravi disordini locali, ma mettere India e Pakistan in rotta di collisione diretta per la guerra . In particolare, l'articolo 370 è legalmente e storicamente ciò che ha assicurato un'elevata autonomia per lo stato a maggioranza musulmana amministrato dall'India, sancito dalla costituzione, che la maggior parte degli abitanti lì considera giustificare la restante parte dell'India. 
Image via CNN
La parte del Kashmir amministrata dall'India, chiamata Jammu e Kashmir (J&K), ottenne il suo status negli anni '50, incluso il mantenimento della propria costituzione statale, così come gli organi legislativi, rendendolo il più indipendente di tutti gli stati indiani. Ma a partire da lunedì tutto questo sarà revocato, a seguito di una risoluzione introdotta lunedì dal ministro degli interni Amit Shah e rapidamente messa in legge dal presidente Ram Nath Kovind.
Alla fine, come riporta la BBC, "il BJP [il nazionalista indù Bharatiya Janata, il più grande partito politico indiano] ha cambiato irrevocabilmente le relazioni di Delhi con la regione ". Attualmente, è stato segnalato un blocco in tutta J&K, con alcuni servizi telefonici e Internet segnalati. Secondo la CNN :
Il Kashmir, controllato dagli indiani, era in stato di blocco lunedì, con decine di migliaia di nuove truppe schierate in quello che è già uno dei  posti più militarizzati del mondo , mentre un certo numero di eminenti politici furono messi agli arresti domiciliari e New Delhi annunciò controverse modifiche al come viene amministrato il territorio.
Truppe paramilitari indiane fanno la guardia a un posto di blocco in località Maisuma a Srinagar, Kashmir, il 4 agosto. AFP / Getty via Axios
La CNN ha continuato a descrivere un "blackout" imposto dai militari alla regione inquieta, con alcuni politici locali indignati immediatamente messi agli arresti  domiciliari :
Un ampio blackout delle comunicazioni ha lasciato molte persone senza accesso a Internet e ai servizi telefonici in tutto il territorio, con misure anche per impedire incontri pubblici.
I politici agli arresti domiciliari comprendono almeno due ex primi ministri dello stato indiano di Jammu e Kashmir,  secondo l'affiliata della CNN CNN-News18 .
Il Pakistan ha rapidamente condannato la drastica modifica dello status quo, dicendo che "eserciterà tutte le possibili opzioni" per contrastarlo. "L'India sta giocando un gioco pericoloso che avrà gravi conseguenze per la pace e la stabilità regionali", ha affermato il ministro degli Esteri Shah Mehmood Qureshi.
Secondo i rapporti, fonti del governo indiano hanno contrastato sostenendo che né i confini della Linea di controllo né quelli del Kashmir erano stati modificati. 
Tornando alla seconda guerra mondiale, i rivali armati nucleari hanno combattuto due guerre legate alla regione contesa caldamente. Negli ultimi tempi è stata anche attiva e intensificata anche un'insurrezione indiana, che New Delhi sostiene sia focalizzata contro i militanti islamici sostenuti dal Pakistan. 
Fonte: qui

India ha bombardato, con le bombe a grappolo, il Pakistan mentre le tensioni della linea di controllo divampano

Un altro conflitto regionale potrebbe sorgere tra India e Pakistan lungo la Linea di controllo (LoC) che separa il Kashmir. Il primo ministro pakistano Imran Khan ha chiesto domenica alla comunità internazionale di mediare la crisi in via di sviluppo mentre l'India continua a rafforzare le sue forze militari nel Kashmir e ha ordinato ai turisti e ai pellegrini di lasciare lo stato del Jammu e Kashmir.
"Il presidente Trump si è offerto di mediare sul Kashmir. Questo è il momento di farlo mentre la situazione si deteriora lì e lungo il LoC con nuove azioni aggressive intraprese dalle forze di occupazione indiane. Questo ha il potenziale per esplodere in una crisi regionale", Khan un tweet.
Khan ha accusato l'India sabato di bombardamenti e di usare bombe a grappolo su civili in aree densamente popolate della LoC. Ha chiesto alle Nazioni Unite di monitorare la situazione. 

Le forze armate pakistane hanno rilasciato immagini delle bombe a grappolo che non erano esplose dalla parte del Pakistan. Altre foto sono apparse sui social media di una città del Pakistan che è stata bombardata dalle forze indiane alla fine della scorsa settimana.
"L'uso delle bombe a grappolo da parte dell'esercito indiano che viola le convenzioni internazionali è condannabile", ha twittato il maggiore generale Asif Ghafoor, portavoce capo delle forze armate pakistane.


L'India ha negato l'uso di bombe a grappolo, che rilascia bombe esplosive che hanno lo scopo di uccidere le persone e distruggere i veicoli. Queste armi sono vietate ai sensi della Convenzione di Ginevra che disciplina la guerra internazionale.
Le accuse del Pakistan questo fine settimana arrivano dopo che l'India ha affermato che i terroristi pakistani stavano preparando attacchi ai pellegrini indù nel Kashmir, portando a un significativo accumulo di forze indiane nell'area con l'evacuazione obbligatoria dei turisti nella regione sabato.
Diversi canali televisivi indiani hanno riferito che i rinforzi militari indiani stanno arrivando nel territorio dell'Himalaya tra le minacce di conflitto con il Pakistan. Agli studenti della valle dell'Himalaya è stato detto di lasciare le loro scuole questo fine settimana tra minacce crescenti.
Gran Bretagna e Germania hanno emesso avvisi di viaggio questo fine settimana nella regione.
Secondo The Intel Crab, "I civili che vivono fino a 5 chilometri (3.1 miglia) di distanza dal LoC in #Pakistan sono chiamati dalle autorità locali ad armarsi e prepararsi all'autoprotezione a seguito di recenti scaramucce con #India".
L'India Times ha riferito sabato che le forze armate indiane hanno dispiegato pezzi di artiglieria obice in risposta a ciò che dicono che il Pakistan ha infranto gli accordi di cessate il fuoco.
Qui ci sono immagini tratte dal LoC lo scorso mercoledì, che secondo quanto riferito mostrano la devastazione lasciata dai bombardamenti.
Video delle conseguenze del bombardamento indiano in una piccola città lungo LoC.
Altri filmati mostrano le forze indiane che bombardano bunker militari pakistani.
Un altro video mostra le forze indiane che bombardano la centrale idroelettrica di Neelum-Jhelum in Pakistan
Diversi account Twitter hanno pubblicato immagini delle bombe a grappolo che sarebbero state usate dall'India.
Fonte: qui