9 dicembre forconi: 05/23/18

mercoledì 23 maggio 2018

"There Is A Sense Of Panic In The Air": Italian Bond Carnage Returns

Update: The speculation of "will he, won't he" is over as Italy's president Mattarella gives Conte the green light to form a populist government, one which will blow out the Italian budget, and set the country on collision course with Brussels and Berlin: 
  • ITALY PRESIDENT TO ASK CONTE TO TRY TO FORM GOVT: REPUBBLICA
* * *
The blow out in Italian yields has returned after taking a brief one day hiatus, with the 10Y BTP yield hitting a fresh 2018 high of 2.46%, the highest going back to 2014...
... as the carnage in the short end resumes, send the 2Y to 0.28%...
Today's selling was prompted by a report that Italian President Mattarella has not yet decided whether to give the PM role to PM appointee, law professor Giuseppe Conte, with Repubblica reporting that Mattarella is to take time on the Premier candidate over concerns that his cabient may be far too anti-establishment.
As the FT notes, the anti-establishment Five Star Movement and the far-right League have become locked in a stand-off with Sergio Mattarella after pushing for a staunchly Eurosceptic economist, Paolo Savona, to be finance minister. As Repubblica adds, Mattarella is taking extra time before his decision on premiership as he is highly critical of Finance Minister candidate Savona.
Meanwhile, the public debt contagion has started to spread, as Monte dei Paschi’s bonds are also selling off with the yield on its €750m Tier 2 bond climbing to a record high of 8.2%: Monte dei Paschi raised the debt, which counts towards its capital ratios, at 5.375% in January and had planned to sell a further €700m of such paper before the year-end to strengthen its balance sheet.
Concerns have emerged about Italian banks’ non-performing loans; the two populist parties have said they will repeal laws allowing banks to forcibly recover debts from Italian citizens without judicial approval. The share prices of bad debt collection specialists such as Cerved and DoBank have fallen heavily this past week.
Quoted by the FT, Fidelity portfolio manager David Simner said there had been “a sense of panic in the air” in recent days as "investors have scrambled to reduce risk as the spending implications of the new government has naturally caused concerns over the future dynamics of the debt load of a country which is already very heavily laden." He concluded that many investors remain in a wait and see mode "if [the market] has found a new lower clearing level that may provide some consolidation."
However, the best summary of Italy's troubles came from Bloomberg's Mark Cudmore overnight with the following damning summary:
In Italy, the president has no good options as far as markets are concerned. If he blocks the coalition, it’ll leave the country in limbo and stir up popular resentment before new elections. But if he approves the coalition, then it’s even more worrying because of the government’s fiscally irresponsible proposals.
Of course, the real catalyst for the ongoing selling in Italy is the market's much delayed reaction to the electoral victory of the anti-establishment parties which now threaten to blow out the Italian budget, at a time when the ECB is not only the only buyer of Italian bonds...
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... and worse, coming just as the ECB is tapering its BTP purchases.
What happens next? Well, as most sellside desks predict, the Bund-BTP spread is virtually assured of hitting 200 bps, and until there is some further clarity on how the current political power moves play out, it will be impossible to call a bottom to the Italian rout, which meanwhile is starting to "contage" across Europe as that old Europe bogeyman, redenomination risk...
...is slowly but surely rising. 
Fonte: qui

Tensione colpa dei minibot, moneta parallela sarà scambiata a sconto su euro

Marshall Gittler, strategist senior presso ACLS Global, dà la colpa della tensione dei mercati soprattutto ai minibot di Claudio Borghi:
“La mossa viene vista come un tentativo dell’Italia di snobbare le regole dell’Ue che disciplinano l’emissione dei bond e anche come l’intenzione di creare una moneta parallela che verrebbe scambiata a sconto rispetto all’euro, visto che i minibot non pagherebbero nessun interesse”.

“La sola idea (dei minibot) – ha continuato Gittler – ha scatenato la fuga degli investitori dai bond italiani verso i Bund tedeschi, con il risultato che lo spread BTP-Bund a due anni si è ampliato di 21 punti base in un solo giorno”.

Nostra proposta(9 Dicembre Forconi) del 2014

Nostra proposta(9 Dicembre Forconi) del 2014
Nostra proposta(9 Dicembre Forconi) del 2014

Fonte: qui

CALCIO NAPOLI, “FREQUENTAVANO UOMINI DEI CLAN”

DEFERITI REINA, PAOLO CANNAVARO E ARONICA CHE DOVRANNO RISPONDERE DAVANTI AL TRIBUNALE DELLA FEDERCALCIO DEI LORO RAPPORTI CON PERSONE INDAGATE PER CAMORRA 

SECONDO LA DIA, I FRATELLI ESPOSITO AVREBBERO ORGANIZZATO PER REINA "PRESTAZIONI DI NATURA SESSUALE A PAGAMENTO"

Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”

pepe reinaPEPE REINA
Tre calciatori, ormai tutti ex, del Napoli dovranno rispondere davanti al tribunale della Federcalcio dei loro rapporti con persone indagate per camorra, conosciute e frequentate quando i tre atleti vestivano la maglia azzurra, ma con le quali sono rimasti in contatto anche dopo essere stati ceduti.

Il nome di maggior rilievo è quello del portiere spagnolo Pepe Reina, che l' anno prossimo militerà nel Milan. Con lui l'ex capitano Paolo Cannavaro, passato al Sassuolo e ora nello staff del Guangzhou, in Cina, e Salvatore Aronica che dopo aver lasciato Napoli ha militato nel Palermo e oggi fa l'allenatore.
HIGUAIN UNO DEI FRATELLI ESPOSITO CALLEJON REINAHIGUAIN UNO DEI FRATELLI ESPOSITO CALLEJON REINA

Il procuratore federale Giuseppe Pecoraro ha deferito anche il responsabile marketing del Napoli, Alessandro Formisano, il team manager Giovanni Paolo De Matteis e l'ex responsabile della biglietteria e della sicurezza Luigi Cassano. Deferiti, per la responsabilità oggettiva che la giustizia sportiva contesta alle società dei calciatori finiti sotto inchiesta, anche il Napoli, il Sassuolo e il Palermo.
PEPE REINA CON I FRATELLI ESPOSITO E SALVATORE MAGGIOPEPE REINA CON I FRATELLI ESPOSITO E SALVATORE MAGGIO





L'indagine federale nasce dall'acquisizione degli atti relativi all'inchiesta che la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha condotto sui fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito, tre imprenditori nel commercio di giocattoli, ma con interessi anche in agenzie di scommesse, locali e altre attività, arrestati nelle scorse settimane perché ritenuti in rapporti di affari con il clan camorristico dei Lo Russo.

PEPE REINA CON I FRATELLI ESPOSITO E SALVATORE MAGGIOPEPE REINA CON I FRATELLI ESPOSITO E SALVATORE MAGGIO








Affascinati dal mondo del calcio e da quello dello spettacolo, i fratelli Esposito sono riusciti negli ultimi anni a stringere rapporti di amicizia con numerosi calciatori (e non solo: sono in grande confidenza, per esempio, con Lele Mora).

Nel locale di uno di loro, davanti al mare di Coroglio, Reina ha riunito recentemente oltre 200 amici per la festa d' addio a Napoli, e insieme agli Esposito sono stati fotografati in passato Higuain e Callejon.

Paolo Cannavaro capitano del NapoliPAOLO CANNAVARO CAPITANO DEL NAPOLI

A disposizione del centravanti argentino oggi della Juventus, uno dei fratelli fece mettere, grazie alla mediazione di Paolo Cannavaro, il motoscafo che agli inizi dell'esperienza azzurra lo portò a Capri, e dal quale cadde ferendosi al volto. Con loro Aronica e Paolo Cannavaro, nel giugno 2013, andarono in vacanza a Ibiza, e sempre con loro il solo Cannavaro era stato a Parigi qualche mese prima a salutare Lavezzi, trasferitosi dal Napoli al Psg.

Salvatore AronicaSALVATORE ARONICA






A Cannavaro la procura federale contesta anche di aver fatto avere due biglietti omaggio a persone vicine ai Lo Russo, fornendo tra l' altro i nomi errati per evitare che un eventuale controllo li identificasse.

E, ancora, di aver fornito la propria carta di credito a Gabriele Esposito per compiere una truffa e di aver cercato di vendere un orologio del suocero, Luigi De Martino, che in una informativa alla Procura antimafia gli investigatori della Dia non escludono possa essere «di provenienza illecita», pur aggiungendo che la vicenda «non ha avuto alcuno sviluppo».
ARONICAARONICA

A Reina, il procuratore Pecoraro contesta invece di «avere intrattenuto e continuato a intrattenere tuttora inopportunamente rapporti di frequentazione e amicizia» con i fratelli Esposito.

Che, oltre al locale di Coroglio per cene e feste, gli hanno messo a disposizione una Porsche Panamera, e gli hanno organizzato, in più di una occasione, sedute di massaggi completi («prestazioni di natura sessuale a pagamento», scrive la Dia) in un centro del quartiere Chiaia riservato per l' occasione solo a lui e ai suoi amici. In cambio, grazie alla raccomandazione del portiere, gli Esposito avevano libero accesso ad aree del San Paolo interdette a chiunque non faccia parte della squadra o della società.

Fonte: qui
PAOLO CANNAVARO E REINA CON I FRATELLI ESPOSITO E SALVATORE MAGGIOPAOLO CANNAVARO E REINA CON I FRATELLI ESPOSITO E SALVATORE MAGGIO

LA GUARDIA DI FINANZA PERQUISISCE LA SEDE DI FIUMICINO DI ALITALIA

INDAGINI SU BANCAROTTA FRAUDOLENTA: AL SETACCIO LE CARTE DEL PASSAGGIO DEL 2014 DEL 49% A ETIHAD CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI 400 MILIONI DI EURO, VOLUTA DALL' EX PREMIER RENZI, E SPONSORIZZATA DA MONTEZEMOLO 

PROSEGUE L’INCHIESTA SUL CONFLITTO D’INTERESSE DEI TRE COMMISSARI

ALLA COMPAGNIA SERVE UN MILIARDO PER I PROSSIMI 3 ANNI

Ignazio Mangrano per la Verità

Guardia di finanzaGUARDIA DI FINANZA
Gli ultimi tre consigli di amministrazione di Alitalia, i possibili conflitti di interessi dei commissari straordinari, ma anche il passaggio del 2014 del 49% a Etihad, la compagnia aerea emiratina, con un aumento di capitale di quasi 400 milioni di euro, voluta dall' allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e sponsorizzata dall' ex numero uno della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. Sono questi i temi sotto la lente di ingrandimento dell' inchiesta a tappeto - su cui vige la massima riservatezza, in particolare sugli indagati - avviata dalla Procura di Civitavecchia sull' ex compagnia di bandiera finita nel mirino della Guardia di finanza.

RENZI E MONTEZEMOLO TRA LE HOSTESS ALITALIARENZI E MONTEZEMOLO TRA LE HOSTESS ALITALIA
Ieri i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma hanno perquisito la sede di Alitalia a Fiumicino con l' ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta. Sono stati raccolti documenti e file che, a detta degli investigatori, potrebbero aiutare ad approfondire eventuali reati di natura fallimentare. Tutto nasce dopo la sentenza di procedura di amministrazione straordinaria, il fallimento nel maggio dello scorso anno che doveva aprire all' arrivo di nuovi acquirenti ma che in realtà ha lasciato la situazione intatta.

ALITALIA ETHIADALITALIA ETHIAD
Ora in teoria dovrà essere il nuovo governo a occuparsene. Mentre secondo calcoli di Ugo Arrigo, professore di economia e statistica dell' Università Bicocca di Milano, nel solo «2017 Alitalia, in gestione commissariale per otto mesi su dodici, ha registrato una perdita industriale superiore ai 500 milioni di euro, molto più elevata dei 337 milioni del 2016 e dei 149 del 2015». La perdita netta d' esercizio, secondo Arrigo, «è stimabile sui 600 milioni di euro».

cramer ball luca di montezemoloCRAMER BALL LUCA DI MONTEZEMOLO
La settimana scorsa i commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, sono stati ascoltati dalla commissione speciale del Senato e hanno lanciato l' allarme. «Qualunque cosa vorrà fare il nuovo governo, e sono scelte politiche di competenza del governo e del ministro, è importante che lo facciano presto», ha detto Gubitosi rivolgendosi ai senatori. «Perché nel tempo il carburante si consuma, proviamo a consumarne poco ma si consuma». Per Andrea Giuricin, professore di economia dei trasporti alla Bicocca, «per rilanciare una compagnia che presidia solo il 15% del mercato occorre almeno un miliardo all' anno per 3-5 anni». Una situazione drammatica, insomma, a cui ora si aggiungono le indagini della Procura.

COMMISSARI ALITALIA GUBIOSI PALEARI LAGHICOMMISSARI ALITALIA GUBIOSI PALEARI LAGHI
Stando a quello che risulta alla Verità , particolare attenzione da parte degli investigatori sarebbe rivolta ai possibili conflitti di interesse del commissario Laghi, già oggetto di una diffida da parte del Codacons dello scorso 28 aprile. L' associazione dei consumatori, che contro la nomina dei tre commissari aveva presentato ricorso al Tar del Lazio ora approdato al Consiglio di Stato, da tempo combatte una battaglia con il ministero dello Sviluppo economico.

Lo scorso anno l' Autorità anticorruzione (Anac) di Raffaele Cantone stabilì che fossero legittime le perplessità di chi sosteneva l' esistenza di conflitti di interesse dei commissari. Del resto, Laghi è stato presidente del consiglio di amministrazione di Midco spa, la nuova società creata da Cai (Compagnia aerea italiana) al momento dell' ingresso di Etihad nell' azionariato. Midco ha il 51% della compagnia. Alla luce di questo ruolo «appare disapplicata», secondo l' Anac, la norma che disciplina l' amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza.
ALITALIA RENZI HOGANALITALIA RENZI HOGAN

Questa vieta la nomina di chi «avendo intrattenuto con l' impresa, personalmente o quale socio, amministratore o dipendente di altra organizzazione imprenditoriale o professionale, rapporti non occasionali di collaborazione o consulenza professionale, abbia preso parte o si sia comunque ingerito nella gestione che ha portato al dissesto dell' impresa». Anzi, «pare difficile», scriveva Anac, «che nel ruolo di presidente di Midco, Laghi non abbia mai partecipato all' amministrazione che ha portato Alitalia in queste condizioni». Anche Paleari, secondo la legge Gelmini, sarebbe «incompatibile con l' esercizio del commercio e dell' industria».

ALITALIA RENZIALITALIA RENZI
Pensare che il 4 giugno 2015 l' ex premier Renzi festeggiava l' arrivo di Etihad. «Allacciatevi le cinture, perché stiamo decollando davvero, piaccia o non piaccia a chi passa il tempo a lamentarsi. Stiamo rimettendo il Paese a correre come deve correre». Ma ora a decollare sono le indagini.

Fonte: qui

LA LUCIDA FOLLIA DI FAUSTO FILIPPONE, CHE DOPO AVER LANCIATO LA MOGLIE MARINA DAL BALCONE HA DATO FALSE GENERALITÀ AI SOCCORRITORI E ALLA POLIZIA


NESSUNO L’HA FERMATO, ANZI GLI E' STATO PERMESSO DI PRENDERE LA FIGLIA E COMPIERE IL SUO TREMENDO PIANO


IL FRATELLO DI MARINA: ‘POSSIBILE CHE LA PATTUGLIA NON L’ABBIA TRATTENUTO?’

SI SAREBBE EVITATA LA MORTE DI LUDOVICA, 11 ANNI, DI CUI CI SONO I RISULTATI DELL’AUTOPSIA

IL MEDICO CHE HA TROVATO MARINA IN TERRA, AGONIZZANTE: “IL MARITO CAMMINAVA NERVOSAMENTE. HO CAPITO CHE C’ENTRAVA QUALCOSAQUANDO SI È CHINATO È HA DETTO…”

FRANCAVILLA:FRATELLO DONNA,PERCHÉ NON LO HANNO FERMATO
FAUSTO FILIPPONEFAUSTO FILIPPONE
 (ANSA) - - "Mi viene difficile poter credere che sia sfuggito l'atteggiamento di questa persona, distaccata, in preda ad uno stato che non aveva un aspetto di normalità. Faccio fatica a credere che questo possa essere sfuggito ad una pattuglia di polizia". Lo dice all'ANSA Francesco Angrilli, fratello di Marina, in merito alla testimonianza secondo cui sul luogo dove è caduta la donna a Chieti fosse arrivata una volante quando sul posto era ancora presente il marito, Fausto Filippone, che l'avrebbe spinta di sotto. "Sono sconvolto dalle notizie che ho letto", ha aggiunto.


«FACCIAMO UN SELFIE SUL BALCONE». COSÌ FILIPPONE HA UCCISO LA MOGLIE
Paolo Vercesi per il Messaggero

Lucida follia. Questa la sintesi della tragedia familiare che ha sconvolto l' Abruzzo. Fausto Filippone, manager 49enne, ha messo in atto un piano che nella sua mente aveva elaborato chissà da quanto tempo. E lo ha attuato domenica, nel giorno del relax. Ha ucciso la moglie, Marina Angrilli, 51enne insegnante di lettere, buttandola da un balcone. Poi ha lanciato da un cavalcavia dell' A14 la figlioletta Ludovica di 10 anni. Dopo sette ore, allo stesso modo, ha messo fine alla sua esistenza con un volo di trenta metri.

FAUSTO FILIPPONEFAUSTO FILIPPONE
La trappola. «Andiamo a comprare la lavatrice» aveva detto Fausto alla moglie. Ma lungo il tragitto si era fermato con lei nell' appartamento di piazza Roccaraso a Chieti scalo che l' uomo era solito affittare a studenti. E' lì che si è consumato il primo delitto. Una scaletta trovata sul lato sinistro del balcone, «compatibile con la traiettoria della caduta della donna», è per la squadra mobile la prova della trappola studiata a tavolino: l' ha fatta salire, forse con il pretesto di un selfie, e l' ha spinta giù. La donna, soccorsa agonizzante, è morta due ore più tardi in ospedale. Omicidio studiato e quindi premeditato.

«Non un suicidio, nè un malore» ha stabilito Cristian D' Ovidio, il medico legale che ha eseguito l' autopsia sul corpo della donna, interpretando la dinamica della caduta. Altro dettaglio: nessun segno di colluttazione, non s' è trattato dunque di un delitto d' impeto al culmine di una lite.

marina angrilliMARINA ANGRILLI
Filippone è poi sceso nel piazzale e ha fornito ai soccorritori del 118 false generalità della moglie. «Farfugliava, assisteva quasi da estraneo a quella terribile scena» ha detto un testimone. Nessuno lo ha fermato. Nemmeno la volante della polizia che era già sul posto. Una disattenzione che ha consentito all' uomo di portare a compimento il suo piano di morte. E' tornato nella sua casa di via Punta Penna a Pescara per prendere la piccola Ludovica: «Papà ti fa una sorpresa» le aveva fatto dire dalla zia e lei s' era fatta trovare in strada ad attenderlo.

L' ha caricata in macchina ed è salito fino al cavalcavia dell' autostrada a Francavilla al Mare. Alla vista degli agenti della polizia stradale l' ha gettata di sotto. La piccola è precipitata senza emettere un fiato. A quel punto il finale era già scritto, come certificato dagli specialisti, il maresciallo dei carabinieri Alessio D' Alfonso e lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, mediatori che hanno cercato invano di fermarlo.

Quale che sia stato il movente, per gli inquirenti ormai conta poco: con la morte del reo, l' inchiesta finisce sul nascere. Il suicidio del manager ha chiuso il cerchio di una tragedia che non si spiega, se non nella lucida follia dell' uomo. Una persona normale in una famiglia normale, un gran lavoratore hanno detto gli amici.
ludovica filippone ultima fotoLUDOVICA FILIPPONE ULTIMA FOTO
Quindici mesi fa qualcosa in lui si era rotto (ad agosto scorso aveva perso la madre) e questo lo ha trascinato in una spirale depressiva autodistruttiva nella quale ha tirato dentro le persone a lui più care. Francesco Angrilli, fratello di Marina, ha escluso il movente passionale, ipotizzato da parole attribuite a Filippone: «Mia sorella era una madre, moglie e insegnante irreprensibile, da prendere come esempio. Certe notizie sono inaccettabili».


FRANCAVILLA, MARITO VICINO A CORPO MOGLIE AD ARRIVO POLIZIA
fausto filipponeFAUSTO FILIPPONE
 (ANSA) - "Quando è arrivata l'ambulanza Filippone era lì intorno, si muoveva nervosamente nel cortile. Dopo qualche secondo è arrivata una seconda ambulanza e dietro una volante della Polizia. I poliziotti sono scesi. Non ho badato a cosa facessero né a cosa facesse il marito che era lì presente perché a un certo punto un operatore del 118 gli ha chiesto se avesse un documento della signora. Lui ha detto: 'Vado a cercarlo'. Poi è tornato subito dopo dicendo di non averlo. Poi sono andati via tutti insieme: le ambulanze, la volante e il marito della signora".

È il racconto - al Tgr Abruzzo - del medico Giuliano Salvio che a mezzogiorno del 20 maggio, uscendo di casa, a Chieti Scalo, per prendere l'auto, ha trovato Marina Angrilli in terra nel cortile. "Non c'era nessuno. Uno o due minuti dopo ero piegato sulla signora e ho visto qualcuno che camminava nervosamente intorno a me. Allora ho chiesto: 'Cosa è successo?'. 'È caduta dal secondo piano' mi ha risposto. Ho chiesto: 'Lei conosce la signora?' 'Si, è mia moglie'".

"Io ero chino su corpo della signora - prosegue il medico Giuliano Salvio nell'intervista al Tgr Abruzzo - ho visto qualcuno che camminava nervosamente lì intorno a me non era chiaro cosa diceva, sembrava che si disperasse. Poi lui si è chinato e io ho capito che c'entrava qualcosa perché diceva 'che disgrazia, che sventura'. Qualcosa di simile".

fausto filipopne marina angrilli e ludovicaFAUSTO FILIPOPNE MARINA ANGRILLI E LUDOVICA
"Quando è arrivata l'ambulanza Filippone era lì intorno, lì vicino, però si muoveva nervosamente nel cortile. In realtà è passato diverso tempo. Io ho dovuto accertarmi che arrivasse il 118, ho fatto una telefonata di conferma, assistevo la donna che nel frattempo cominciava a sanguinare in maniera vistosa però il marito ha fatto una cosa molto strana: mi si è avvicinato e mi ha detto prendi questo numero. Dal suo telefonino mi ha dettato un numero e ha detto: 'io devo andare a prendere mia figlia'. La cosa mi è sembrata immediatamente molto strana e, d'istinto, gli ho detto, forse con un tono molto deciso, tu resti qui e vai via solo quando è arrivato il 118.

 Lui è rimasto lì in piedi, andava e veniva, qualche volta si affacciava per vedere le condizioni della moglie. È rimasto lì finché sono arrivati i soccorsi. Dopo qualche secondo è arrivata una seconda ambulanza e dietro una Volante della Polizia. I poliziotti sono scesi però io non ho badato a cosa facessero loro, né a cosa faceva il marito che era lì presente. Osservavo ed ero vicino alla signora mentre veniva soccorsa. La signora era molto agitata dava problemi per il trasbordo in barella".

fausto filipponeFAUSTO FILIPPONE

LANCIA BIMBA E SI UCCIDE: AUTOPSIA, PICCOLA MORTA SUL COLPO
 (ANSA) - E' morta sul colpo nell'impatto al suolo la piccola Ludovica, la bimba di 10 anni lanciata da un viadotto dell'A14 dal padre Fausto Filippone (49), che poi si è suicidato allo stesso modo dopo ore di trattative. Lo conferma l'autopsia eseguita sul corpo della piccola dal medico legale Cristian D'Ovidio all'obitorio dell'ospedale di Chieti. La ragazzina, secondo quanto appreso, è morta per la "lesività riportata nella precipitazione da grande altezza".

Il viadotto Alento, a Francavilla al Mare, è alto infatti circa 40 metri. L'esame autoptico sul corpo di Filippone ha confermato anche per l'uomo le stesse cause di morte della figlia. Il medico legale ha prelevato campioni per esami tossicologici ed istologici, per capire se padre e figlia avessero assunto sostanze che potevano alterare le loro condizioni psicofisiche.

Fonte: qui

A CORTO DI FIATO – AFFANNO, CAVIGLIE GONFIE E CAPOGIRI: ECCO I SINTOMI CHE POSSONO FAR PENSARE ALL'IPERTENSIONE POLMONARE


NICOLA PANCIERA per la Stampa

Avevo l’affanno e non respiravo; non riuscivo a prendere in braccio mio figlio che aveva nove mesi; ero sempre stanca e mi sentivo svenire. Sono le testimonianze dei pazienti con ipertensione polmonare raccolte in «A corto di fiato», cortometraggio di Marco Strambi voluto dalle associazioni di pazienti Aipi, Associazione Ipertensione Polmonare Italiana e Amip, Associazione Malati Ipertensione Polmonare con il contributo «non condizionante» di MSD Italia, per promuovere diagnosi e terapie specifiche corrette e tempestive. Il corto è stato presentato a Napoli al congresso dell’Italian Pulmonary Hypertension NETwork «IPHNET 2018».

ESAMI SPECIALISTICI E CAPACITÀ DEL CLINICO  
«L’ipertensione polmonare è una condizione clinica che colpisce polmoni e cuore» spiega Stefano Ghio della Cardiologia del Policlinico S. Matteo di Pavia. «E’ caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna nelle arterie polmonari e si può riscontrare in più di 30 malattie diverse. Identificare la causa dell’ipertensione polmonare è fondamentale perché a malattie differenti corrispondono terapie differenti. La diagnosi si perfeziona attraverso l’esecuzione di numerosi esami come l’ecocardiogramma, la spirometria, la TAC del torace con e senza contrasto, la scintigrafia polmonare e il cateterismo cardiaco». La capacità clinica dello specialista è cruciale per interpretare gli esami e fare la diagnosi corretta.  
ipertensione-polmonareIPERTENSIONE POLMONARE

RITARDO DIAGNOSTICO DI 2 ANNI  
Il problema principale dei pazienti con ipertensione polmonare è, infatti, quello di ottenere una diagnosi corretta e precoce. Con l’inizio della terapia si riesce oggi a condurre una vita quasi normale. Ma, nel nostro paese, il ritardo diagnostico è di circa due anni. Riconoscere la malattia non è facile. Infatti, spiega Ghio, «i sintomi sono generici e variano da individuo a individuo: capogiri, dispnea, grande stanchezza, gonfiore alle caviglie. I primi campanelli d’allarme si osservano con lo sforzo fisico, anche banale come dover salire qualche gradino o vestirsi. Peraltro le prime fasi di malattia spesso non sono associate a sintomi evidenti ed il paziente giunge all’osservazione del medico solo quando la malattia è già progredita».  

L’IMPORTANZA DELLE ASSOCIAZIONI  
ipertensione_polmonareIPERTENSIONE POLMONARE
L’impatto sulla qualità di vita dei pazienti è pesante: in molti devono smettere di lavorare, hanno problemi a relazionarsi con gli altri e soffrono di depressione. Per Vittorio Vivenzio, past president dell’Associazione Malati di Ipertensione Polmonare onlus – AMIP, «far sentire la voce è importante, sia per accendere i riflettori sulla malattia sia per dare un messaggio di incoraggiamento a chi ha appena ricevuto la diagnosi. Siamo rari, non siamo soli. Le Associazioni pazienti ci sono. Così come ci sono gli esperti. E così come c’è la ricerca nel campo delle terapie. Un passo dietro l’altro riusciremo a fare in modo che l’ipertensione polmonare sia sempre meno sconosciuta. La strada è lunga ma non ci arrendiamo».  

Fonte: qui