9 dicembre forconi: 12/28/18

venerdì 28 dicembre 2018

IMMONDIZIA CAPITALE


ROMA E' INVASA DALLA SPAZZATURA E GLI ALBERGATORI SONO (GIUSTAMENTE) IN ALLARME: “I TURISTI SCONVOLTI DAI RIFIUTI” 

I DIRETTORI DELLE STRUTTURE SCRIVONO AL SINDACO RAGGI: “LA CITTÀ PERDE REPUTAZIONE”
rifiutiRIFIUTI
Patricia Tagliaferri per “il Giornale”
Turisti che tornano in hotel con gli occhi pieni della bellezza di Roma e chiedono al concierge perché la città è sommersa dai rifiuti, sporca, maleodorante. Mostrano increduli le foto dei cumuli di immondizia ammassati intorno ai cassonetti e domandano come mai la capitale è ridotta così, splendida ma in rovina.
RAGGI MEMERAGGI MEME
Poi quelle immagini le postano sui social, in un passa parola che rischia di appannare ulteriormente l' immagine di Roma all' estero. E la politica non c' entra. È una questione di decoro, che rappresenta il biglietto da visita della città. Ma a Roma il decoro, ormai, lo vedono soltanto i Cinque Stelle che, come la sindaca Virginia Raggi, sembrano non accorgersi del declino inesorabile della Città Eterna. Argomento finito recentemente sul New York Times, in un reportage dal titolo eloquente: «Roma in rovina», appunto.
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L' ultimo allarme arriva dai direttori d' albergo, che chiedono all' amministrazione capitolina un intervento immediato per risolvere l' emergenza, preoccupati per il livello di allerta immondizia raggiunto e anche dal diffondersi delle pessime notizie pubblicate dai media internazionali che dipingono Roma in condizioni drammatiche. E per quanto si sforzino di offrire servizi all' altezza delle strutture, tutto rischia di essere vanificato se una volta in strada i clienti vedono rifiuti ovunque, perché - sostengono gli albergatori - l' offerta ricettiva è costituita dalla giusta alchimia tra strutture alberghiere e i servizi offerti dalla città.
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«I turisti - racconta Manuel Libertucci, presidente dell' Associazione direttori d' albergo - in questi giorni rientrano in hotel chiedendo spiegazioni e rammaricati per il livello di degrado raggiunto nelle strade invase dalla spazzatura. Questa emergenza non fa altro che aggiungere ombre sulla pessima comunicazione che nel tempo sembra distinguere la nostra città a discapito della sua reputazione e con chiare ed evidenti ricadute sul traffico turistico».
Con le festività natalizie il caos dello smaltimento dell' immondizia, già normalmente in affanno, ha raggiunto livelli record. Una situazione aggravata dall' incendio che lo scorso 11 dicembre ha distrutto l' impianto di trattamento dei rifiuti che lavorava oltre 600 tonnellate di materiali al giorno, pari a oltre un quinto della produzione quotidiana in città, e da una cronica mancanza di personale. Il Campidoglio ha chiesto aiuto ad altre province e regioni, dove i siti di smaltimento stanno lavorando di più per evitare il collasso del sistema. Ma le difficoltà sono davanti agli occhi di tutti.
foto dalla chiesa rifiuti vigna claraFOTO DALLA CHIESA RIFIUTI VIGNA CLARA
Le fotografie delle strade capitoline invase dai sacchi della spazzatura e dai topi rimbalzano di social in social, i roghi dei cassonetti sono triplicati (solo vandalismi o reazioni esasperate alla piaga dei rifiuti non raccolti?), i comitati di quartiere chiedono alla sindaca di intervenire per risolvere l' emergenza. E poi quei sacchi della spazzatura depositati con un blitz di protesta come regalo alla Raggi sotto l' albero di Natale di piazza Venezia.
GIGI PROIETTIGIGI PROIETTI
Una situazione esplosiva stigmatizzata anche dai vip della capitale. Prima da Rita Dalla Chiesa, che su Facebook ha mandato polemici auguri alla sindaca condividendo foto che mostrano la situazione disastrosa del suo quartiere, e ora Gigi Proietti. «Non voglio arrendermi al degrado, anche se non trovo nulla a cui aggrapparmi. Ma in ogni caso - dice l' attore - damose da fà. Per la città non sento proposte. Certo è che Roma per essere recuperata avrebbe bisogno di un progetto molto vasto».
Fonte: qui

Guerra nucleare, Putin fa sul serio: la Russia testa una nuova arma ipersonica

Avangard è la nuova arma nucleare russa che può viaggiare per 6.000 chilometri senza essere intercettata: al test presente anche Putin.

Guerra nucleare, Putin fa sul serio: la Russia testa una nuova arma ipersonica

Dalle parole Vladimir Putin sembrerebbe essere pronto a passare ai fatti. Durante la sua conferenza stampa di fine anno il presidente russo aveva parlato di “una possibile guerra nucleare con conseguente fine della civiltà”, spaventando di fatto il mondo intero.
Alcuni giorni dopo ecco che la Russia ha reso noto il buon esito di un test, alla presenza anche di Putin, dove Mosca per la prima volta ha sperimentato Avangard, la nuova arma nucleare ipersonica che può volare fino a 6.000 chilometri senza poter essere intercettata.

Putin si prepara a una guerra nucleare?

La Russia mostra i muscoli. Dopo il riacutizzarsi delle tensioni in Ucraina, dove la guerra a dire la verità va avanti da anni, il Cremlino ha deciso di chiudere questo 2018 lanciando una serie di messaggi all’Occidente.

La prima mossa l’ha fatta Vladimir Putin dichiarando, con grande disinvoltura, che Mosca se “arriveranno i missili” è pronta a reagire anche scatenando una guerra nucleare che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’umanità.

Parole forti che hanno di nuovo fatto scattare il campanello d’allarme. Dopo la normalizzazione della situazione in Corea del Nord, il presidente russo ha ora di nuovo alzato l’asticella della tensione internazionale.

Per far capire come la Russia faccia sul serio, ecco che è arrivata la notizia del test nucleare effettuato con tanto di postilla: il missile sperimentato non può essere intercettato dai sistemi antimissilistici della Nato.

Nonostante i segnali di distensione, con tanto di incontro ufficiale tra Trump e Putin, sembrerebbero tornare a spirare i venti della Guerra Fredda mentre sullo sfondo c’è sempre la questione mediorientale.

Avangard, l’arma nucleare russa

Vladimir Putin ha deciso di passare il giorno di Santo Stefano in maniera particolare. Dalle stanze del ministero della Difesa, ha infatti assistito personalmente al test di Avangard, la nuova arma nucleare russa.
Con una velocità pari a venti volte quella del suono, il missile che è in grado di trasportare una testata nucleare è stato lanciato dalla base di Dombarovsk fino a colpire un poligono posizionato in Kamchatka, percorrendo così 6.000 chilometri.

Per il Cremlino comunque il vettore può arrivare ad avere una gittata fino a 11.000 chilometri, quindi intercontinentale, senza poter essere intercettato dai sistemi antimissilistici della Nato.
Per Putin quindi la Russia avrebbe “armi senza pari” come Avangard: dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, lo sfoggio di armi atomiche da una parte e dall’altra ha da sempre evitato lo scoppio di un conflitto diretto tra Mosca e Washington, la speranza naturalmente è che anche questa volta sia così.

Fonte: qui

Avangard: arma assoluta?

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In un’intervista a Krasnaja Zvezda, il Generale Sergei Karakaev, comandante delle Forze Strategiche Missilistiche della Federazione Russa, affermava che i primi sistemi ipersonici Avangard saranno operativi nel 2019 nella 13.ma Divisione Dombarovskij. Inizialmente, Avangard sarà lanciato col missile balistico intercontinentale UR-100N UTTKh, e poi dal nuovo missile Sarmat.

Avangard è un velivolo ipersonico subspaziale (80-90 km di quota), con una velocità di 7/7,5 km/s, o Mach 20-21. Ciò gli consente di intraprendere una traiettoria balistica negli strati rarefatti dell’atmosfera, senza andare nello spazio. Avangard viaggia nell’atmosfera, a Mach 20 (24.500 km/h), diversamente dai i missili balistici, perché in grado di cambiare rotta e di volare orizzontalmente, caratteristiche che impediscono che il sistema Avangard venga intercettato da uno scudo antibalistico.

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Quali innovazioni hanno portato i russi a questo sistema?

1 – Schermo termico

Tra l’onda d’urto sulla prua del velivolo e l’onda d’urto stazionaria ad essa collegata, vi è uno spazio di circa 1 m costituito da plasma. È qui che la gigantesca energia cinetica viene trasformata in radiazioni. Gli scudi termici degli attuali missili balistici intercontinentali sono progettati per resistere solo ai requisiti di rientro dell’atmosfera per 3-5 minuti, e non per manovre a lungo termine eseguite nell’atmosfera. Nella parte superiore dell’atmosfera, l’aria è molto rara e la decomposizione termochimica dei materiali ad alta temperatura è dovuta alla pirolisi. Lo scudo termico del sistema Avangard è composto da elementi che, durante il processo di pirolisi, sono carbonizzati e sublimati, vale a dire passano direttamente dallo stato solido a quello gassoso. Il nuovo scudo termico russo blocca il trasferimento di calore dall’onda d’urto alla struttura dell’Avangard per 20 minuti mentre attraversa l’atmosfera verso il bersaglio.

2 – Manovrabilità

Durante il rientro, a differenza delle testate dei missili balistici o delle capsule Sojuz, Avangard ha una elevata finezza aerodinamica (rapporto portanza/resistenza). Ecco perché, ricevendo impulsi ripetitivi da un motore a bassa potenza, Avangard si comporta come un aliante, permettendogli di manovrare orizzontalmente, arrampicarsi o fare evoluzioni con leggere inclinazioni. La maggior parte degli esperti ritiene che il piccolo motore dell’Avangard sia uno scramjet (sistema di propulsione a statoreattore con combustione supersonica). Questo tipo di motore consente ripetuti avviamenti e arresti, simili a quelli del missile ipersonico 3M22 Zircon. Il programma Avangard iniziò nel 2004. La versione di prova Ju-71 (Proekt 4202) fu testata nel tunnel aerodinamico nel 2011-2013. Successivamente, Ju-71 è stato lanciato coi missili strategici UR-100 e R-29RMU2.

3- Guida verso l’obiettivo

I parametri della traiettoria sono controllati da un computer con le coordinate GPS del bersaglio memorizzate nella memoria. Si suppone che Avangard abbia una massa di 4,5 tonnellate. È dotato di una testata nucleare da 2 Mt e ha una gittata di 10000 km.


Traduzione 
(Sito Aurora

Valentin Vasilescu
Expert militaire. Ancien commandant adjoint de l’aéroport militaire d’Otopeni.


Brandon Smith: La Fed è un attentatore suicida con un'agenda più profonda

I banchieri centrali sono di natura sociopatica e le persone sociopatiche tendono a comportarsi come i robot. Quando si comprendono le motivazioni dei banchieri centrali, o per lo meno quali sono i loro obiettivi, le loro azioni diventano piuttosto prevedibili. La domanda è: cosa motiva veramente queste persone?
Credo, secondo le prove, che le banche centrali sono motivate dal fanatismo ideologico con lo scopo centrale della totale centralizzazione globale del potere economico e politico nelle mani di un gruppo selezionato di elitisti. Questo programma è in realtà solo un moderno "reboot" del feudalesimo o del totalitarismo. A volte si riferiscono al piano in pubblico come al "nuovo ordine mondiale" o al "risanamento economico globale". Mi riferisco spesso all'ideologia che la comprende come "globalismo" per convenienza.
Per raggiungere questo obiettivo, i banchieri centrali devono influenzare la psicologia di massa usando eventi traumatici. La paura apre le porte alla centralizzazione del potere. Questo è semplicemente un fatto di comportamento sociale e storia. Più la popolazione è impaurita, più sarà disposta a rinunciare alle libertà in cambio di sicurezza e protezione. Pertanto, l'arma più efficace a disposizione dei globalisti e delle loro controparti bancarie centrali è la crisi economica ingegnerizzata - un'arma che può, se permesso, distruggere intere civiltà quasi alla stessa velocità di una guerra nucleare, pur mantenendo intatta la maggior parte delle costose infrastrutture .
Oltre a ciò, la crisi economica è anche un'arma che può influenzare una popolazione per abbracciare ancora più schiavitù mentre vede i suoi padroni schiavi come salvatori piuttosto che come cattivi.
Nonostante ciò che molti pensano, i banchieri centrali non sono spinti da un desiderio di profitto. Stampano il proprio capitale, non hanno quasi bisogno di realizzare un profitto. Anche i banchieri centrali non sono spinti dal desiderio di mantenere a galla il sistema attuale. Hanno dimostrato più e più volte la loro abitudine di sabotare deliberatamente il sistema attraverso l'uso di bolle inflazionistiche seguite da una stretta fiscale in condizioni economiche deboli. L'economia degli Stati Uniti oggi è altrettanto sacrificabile di qualsiasi altra economia che le banche hanno distrutto in passato. Non è speciale
Questo fatto sta diventando estremamente chiaro ultimamente, in quanto la Federal Reserve avvia misure di inasprimento delle politiche in evidente debolezza economica; un'azione che sta bloccando i mercati azionari e destabilizzando altri settori dell'economia, compresi i mercati immobiliari, i mercati auto e i mercati del credito.
Come notato, questo era altamente prevedibile. Nel settembre del 2015 ho pubblicato un articolo intitolato " I veri motivi per cui la Fed aumenterà i tassi di interesse ", prevedendo che la strategia che le banche utilizzerebbero per provocare la prossima crisi sarebbe un aumento dei tassi di interesse nel bel mezzo dell'instabilità finanziaria. Questa era la stessa strategia con cui iniziarono la Grande Depressione. E come accennato in precedenza, i sociopatici si comportano come i robot - tendono a usare tattiche simili più e più volte perché queste tattiche hanno funzionato in passato.
All'epoca, la stragrande maggioranza degli analisti prevedeva che le banche centrali si sarebbero mosse verso tassi di interesse negativi. Ma se l'obiettivo delle élite bancarie è la centralizzazione totale dell'economia globale, quindi mantenere il sistema statunitense in vita per un altro decennio o più non ha molto senso. Avevano già creato la bolla finanziaria perfetta usando il QE e tassi di interesse prossimi allo zero per incoraggiare l'accumulazione del debito a livelli storici. È una vera bomba atomica economica, perché non usarla?
All'inizio di quest'anno, ho pubblicato un articolo intitolato " Nuovo presidente della Fed Will Trigger A Historic Stock Market Crash nel 2018 ". In quell'articolo, ho previsto che Jerome Powell avrebbe portato avanti gli aumenti dei tassi d'interesse e tagli ai bilanci. Ciò metterebbe un'estrema pressione sulle società fortemente indebitate e sarebbero costrette a cessare di spendere capitali per i riacquisti di azioni, che hanno sostenuto le azioni per diversi anni.
Vorrei sottolineare che Powell non ha fatto solo esattamente quello che ho previsto, ma che lo ha fatto consapevolmente, sapendo quali sarebbero stati i risultati. Nel 2012, Powell ha delineato le esatte conseguenze dell'irrigidimento delle politiche nei verbali di ottobre della  Fed . Questi minuti non sono stati resi pubblici fino a poco tempo fa. Dimostrano che la Fed è pienamente consapevole di ciò che sta facendo, non agendo ciecamente.
Nel settembre di quest'anno, nel mio articolo ' The Everything Bubble: When Will It Finally Crash? ', Ho predetto che i mercati azionari avrebbero iniziato a crollare nel dicembre del 2018, nonostante molti scettici sostenessero che un "rally di Babbo Natale" era garantito. Dall'articolo:
"Le politiche di inasprimento della Fed hanno provocato una forte reazione da parte dei mercati emergenti che stanno già crollando e si sono discostati notevolmente dai mercati statunitensi. Le azioni americane non sfuggiranno allo stesso destino.
Gli sforzi neutrali della Fed indicano un punto di svolta tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019. Si prevede che i tagli del bilancio aumenteranno in questo momento, il che accelererebbe anche il crollo delle attività di mercato esistenti. L'unica domanda è: per quanto tempo le multinazionali possono sostenere i riacquisti di azioni proprie fino a quando il loro debito non grava sui loro sforzi? Con tali società fortemente indebitate, i tassi di interesse determineranno la durata della loro risoluzione. Credo che altri due aumenti saranno il loro limite.
Se la Fed continuerà sulla sua attuale rotta, il prossimo incidente azionario inizierà intorno a dicembre 2018 nel primo trimestre del 2019. Dopo di ciò, altri settori dell'economia, già altamente instabili, si disgregheranno fino al 2019 e al 2020. "
Sebbene i riacquisti di azioni abbiano salvato i mercati dal crollo di febbraio, sono stati interrotti da molto tempo nell'ultimo trimestre a mano a mano che il costo del debito societario si espande. Le scorte sono ora quasi in caduta libera a dicembre. Il crollo del "tutto bolla" è iniziato. Finora, i rimbalzi intermittenti sono stati brevi, durando in alcuni casi da poche ore a un paio di giorni, per poi precipitare nella retrazione completa. La linea di tendenza indica molto più dolore a venire.
Sono stato in grado di calcolare questo risultato perché sono disposto come analista ad accettare certe realtà. La cosa più importante è che in questa fase la Fed NON CAREbbe di sostenere l'economia degli Stati Uniti, e alla fine la Fed non si cura nemmeno di ciò che accade a se stessa come istituzione. La verità è che la Fed sta lavorando per un gioco ideologico di centralizzazione globale; questo significa un'economia, una valuta e infine un governo mondiale (un piano che è stato  apertamente ammesso  dai globalisti in passato). Non ha alcuna lealtà nei confronti del sistema statunitense e distruggerà il sistema americano se dovesse ottenere questo premio.
Il concetto di "squadra di protezione da immersione" è diventato molto diffuso negli ultimi anni, e per una buona ragione.   Sono state le banche centrali in tandem con le agenzie governative che hanno nascosto i dati economici onesti del pubblico tradizionale e le valutazioni degli asset artificialmente gonfiati per oscurare la verità - che gli Stati Uniti e gran parte del mondo hanno sofferto di un declino sistemico, un collasso che è in corso da almeno 2008.
Tuttavia, le cose cambiano e i piani delle banche centrali si evolvono.   Ci è voluto un decennio per creare il "Tutto Bubble"; una bolla senza precedenti che comprende ogni aspetto della nostra economia, compresi i buoni del Tesoro e persino il dollaro. Il vero scopo della maggior parte delle bolle finanziarie è quello di progettare un crash. Il "team di protezione da immersione" non è più un elemento garantito dei mercati statunitensi. Se intervengono, è stata solo una valvola del vapore per rallentare l'attuale caduta a livelli più gestibili. In altre parole, è una demolizione controllata.
Non li chiamo più "PPT" - invece penso che li chiamerò PAC (Plunge Acceleration Commission). Gli uomini del PAC stanno divorando l'economia pezzo per pezzo e digerendolo mentre vanno. Vogliono un incidente. In realtà, ne hanno bisogno.
Troppe persone ritengono erroneamente che la FED sia l'apice del potere globalista. La FED non è altro che un singolo tentacolo di un grande calamaro vampiro. È il ramo di un franchising, non il vertice della piramide.
Paragonerei la Fed a un sabotatore e un attentatore suicida. Fu inviato qui in America con l'obiettivo esplicito di minare l'economia degli Stati Uniti e la valuta statunitense nel corso di un secolo in preparazione di un atto distruttivo finale che avrebbe aperto la strada alla centralizzazione globale. È stato inviato qui sotto mentite spoglie, per avvicinarsi all'obiettivo, per far esplodere la nostra economia. Il suo compito è fare il maggior danno possibile, fino al punto di sacrificarsi. Quando la polvere si deposita, altre istituzioni globaliste hanno in programma di trasferirsi per raccogliere i pezzi e offrire alla cittadinanza disperata una soluzione pre-progettata.
In questo momento, terminare la Fed è ancora utile come atto simbolico, ma strategicamente sarebbe inutile salvare l'economia. La Fed ha già raggiunto la sua missione.
Questo è il motivo per cui non prendo molto seriamente l'attuale incontro di wrestling del WWF tra Donald Trump e la Fed.  Le continue associazioni di Trump con le élite del settore bancario e dei think tank mi suggeriscono che la sua battaglia con la Fed è stata teatro. Considera questo: se la Fed è progettata per far saltare in aria la nostra economia e forse se stessa, la colpa deve essere reindirizzata lontano dalle banche centrali. Quale modo migliore per farlo se non quello di lasciare che i conservatori pensino di "vincere" perseguendo l'arresto della Fed? È un'entità che i globalisti stavano progettando di sacrificare comunque.
Trump ha condotto una campagna per sostenere che la Fed stava creando una bolla artificiale  negli stock attraverso bassi tassi di interesse. Poi ha preso pieno credito per il rally del mercato azionario negli ultimi due anni. Ora sta attaccando la Fed per l'aumento dei tassi di interesse e la caduta dei mercati. Mi sembra che la futura narrativa mainstream leggerà che un Trump viziato ha causato l'incidente, incolpato la banca centrale "innocente" che stava solo tentando di "normalizzare" l'economia, e nel processo ha reso la situazione ancora peggiore.
Sto già vedendo un flusso di articoli che difendono Jerome Powell come una sorta di ribelle eroico disposto ad aumentare i tassi di fronte all'opposizione dello stabilimento. Questa idea è ridicola se si considera la lunga storia della Fed di inflazione e quindi di implosione delle bolle, mentre le élite bancarie assorbono risorse ingenti e spingono i cittadini verso ulteriore povertà e servitù. Powell non è un "ribelle", è un middle manager che esegue la stessa vecchia strategia che i globalisti hanno sempre usato: Problema - Reazione - Soluzione. Bolla di debito, crisi del debito, collasso finanziario, disperazione pubblica, assorbimento dei beni, centralizzazione.
Tratterò sulla partecipazione di Trump allo schema di risanamento economico globale nel mio prossimo articolo. Inutile dire che il falso paradigma Trump vs. Fed era prevedibile. Leggi il mio articolo  'In una battaglia tra Trump e la federazione, chi vince davvero?' , pubblicato a febbraio 2017, nonché il mio articolo  "Trump vs The Fed: America Sacrificed At NWO Altar" , pubblicato nel luglio 2018, per un'analisi approfondita.
In definitiva, la Fed è una minaccia proxy. Un'ombra del mostro più grande che deve essere sconfitto.
Il nostro obiettivo ora deve essere quello di determinare chi ricostruisce il sistema dopo che l'arresto ha avuto luogo. Ciò significa impedire agli hub delle banche centrali mondiali come il FMI o la BRI di diventare la forza economica dominante nel mondo. Significa una lunga e ardua lotta. Significa strutture di sfida - economie e produzione localizzate, persone autosufficienti che forniscono le proprie necessità e che si impegnano nel commercio e comunità formate attorno all'aiuto reciproco e alla sicurezza. Significa che sta arrivando una lotta che va oltre la guerra dell'informazione.

RUSSIA E CINA STANNO PREPARANDO UNA RISPOSTA MULTIPOLARE ALL’OCCIDENTE

Le fonti di Mosca riferiscono che il capo della Federazione Russa, Vladimir Putin, sarà l’ospite chiave del “One Belt, One Way Forum”, che si terrà in Cina nell’aprile 2019. Sergey Sanakoev, capo del Centro di analisi russo-cinese, afferma che non c’è nulla di sorprendente in questo fatto – dopo tutto, tre delle cinque rotte terrestri di questo grandioso progetto attraversano anche il territorio russo.
Oltre a Putin, i membri di circa quattro dozzine di paesi prenderanno parte al forum, ma il leader russo, secondo l’ambasciatore russo nella Repubblica popolare cinese Andrei Denisov, sarà sicuramente l’ospite principale dell’evento.
Dopo che Putin ha visitato la Russia in aprile, il leader dell’Impero Celeste, Xi Jinping, farà una visita di ritorno – il presidente cinese visiterà il Forum economico di San Pietroburgo, che si terrà nel giugno 2019.
“È necessario comprendere che nell’ambito del progetto” One Belt and One Road “non sono solo in discussione le rotte di trasporto, ma anche alcune questioni relative ai trasporti, ai legami culturali tra la gente russa e quella cinese ” , – come cita l’ agenzia di affari federale Sanakoyev” Economia oggi “.
In definitiva, l’obiettivo regionale della Russia è quello di collegare le province settentrionali della Cina con l’Eurasia attraverso la Transiberiana e la Ferrovia orientale cinese – con Chita, nell’est russo, Khabarovsk in Russia e la Cina totalmente interconnesse.
E in tutto questo progetto, Mosca punta a massimizzare il ritorno sulle sue principali risorse dell’Estremo Oriente russo; agricoltura, risorse idriche, minerali, legname, petrolio e gas. La costruzione di impianti di gas naturale liquefatto (GNL) a Yamal avvantaggierà notevolmente non solo la Cina, ma anche il Giappone e la Corea del Sud.

L’orientamento verso l’Asia della Russia non deve meravigliare più di tanto. Gli esperti dell’Estremo Oriente russo sono molto consapevoli dell ‘”eurocentrismo di una parte considerevole delle élite russe”. Sanno che quasi l’intero ambiente economico, demografico e ideologico in Russia è stato strettamente intrecciato con l’Europa per tre secoli. Riconoscono che la Russia ha preso in prestito l’alta cultura europea e il suo sistema di organizzazione militare. Ma ora, sostengono, è il momento, come un grande potere eurasiatico, di trarre profitto da “una fusione originale e autosufficiente di molte civiltà”; La Russia non solo come un punto di scambio o di connettività, ma come un “ponte di civiltà”.
Quello che caratterizza la attuale leadership di Mosca è la sua straordinaria ambizione; posizionare la Russia come un crocevia geoeconomico e geopolitico chiave che collega i sistemi economici dell’Eurasia settentrionale, Asia centrale e sud-occidentale.

Lavorando su un progetto comune, la Russia e la Cina stanno creando nuove forme dell’ordine mondiale globale, alternative a quelle che l’Occidente collettivo sta cercando di imporre. Negli Stati Uniti, stanno lottando per un mondo unipolare, mentre Mosca e Pechino si stanno sforzando di creare una comunità geopolitica multipolare in cui non ci saranno pericolosi centri dominanti di potere.
di Sergei Leonov
Fonte: qui

Banca centrale russa che compra oro sul mercato internazionale?

Per un certo numero di anni e ancor più durante il 2018, la banca centrale della Federazione Russa, la Banca di Russia, è rimasta al centro dell'attenzione come uno dei maggiori acquirenti di oro al mondo, aggiungendo ogni mese ingenti quantità di oro alla sua moneta scorte d'oro.
Avendo comprato altre 37,3 tonnellate di oro (1,2 milioni di once) nel mese di novembre, e Bank of Russia detiene ora 2103 tonnellate di oro monetario. Su base annuale (per gli 11 mesi da gennaio a novembre 2018), la banca centrale russa ha aggiunto  all'incirca 264,3 tonnellate di oro  alle proprie riserve monetarie.

Da gennaio a novembre 2018, la banca centrale russa ha aggiunto 264,3 tonnellate di oro alle sue riserve. Fonte:  www.goldchartsrus.com

Una caratteristica chiave del mercato dell'oro russo è che la Banca di Russia ha una politica di approvvigionamento del proprio oro dalle società nazionali di estrazione dell'oro utilizzando grandi banche commerciali russe come la Sberbank e la VTB Bank come intermediari.
Le banche commerciali finanziano i produttori di miniere d'oro con crediti di sviluppo e prestiti. I minatori poi ripagano le banche con l'oro che hanno il mio. Dopo che l'oro è stato inviato per la raffinazione alle raffinerie di oro russe, le grandi banche commerciali vendono l'oro raffinato (in forma di bar) alla banca centrale, che a sua volta immagazzina i lingotti d'oro nei depositi della Banca di Russia  a Mosca  e San Pietroburgo. Sembra semplice in teoria e anche nella pratica. Ma questo modello funziona senza intoppi finché la domanda di oro dalla banca centrale è inferiore a quella delle miniere d'oro domestiche. Quando la domanda è maggiore dell'offerta, la domanda d'oro marginale deve essere reperita altrove.
Tutto l'oro estratto e poi alcuni
Avendo accumulato un record di 223 tonnellate di oro nel 2017, le  264,3 tonnellate di oro  finora acquistate dalla banca centrale russa nel 2018 (fino alla fine di novembre) hanno già distrutto il record dello scorso anno. Ma mentre la produzione nazionale di miniere d'oro nel 2017 era sufficientemente ampia per soddisfare la domanda d'oro della Banca di Russia quell'anno, nel 2018 non lo è.
Secondo il ministero delle finanze russo, l'economia russa ha prodotto  253,9 tonnellate di oro  dalla produzione di oro estratto nel 2017 (con altre 53 tonnellate provenienti dalla produzione di scarti di oro e produzione di oro bi-prodotto, per un totale di 306,9 tonnellate).
Più recentemente per i primi 9 mesi del 2018, il ministero delle Finanze afferma che la Russia ha prodotto 231,65 tonnellate di oro, di cui la produzione di oro estratto comprendeva  194,86 tonnellate , e la produzione di oro e sottoprodotti dell'oro ha aggiunto altre 36,79 tonnellate. Annettalizzare la cifra di 9 mesi per la produzione di oro estratto comporterebbe una cifra di produzione per l'intero anno nella regione di 260 tonnellate, ossia meno delle 264,3 tonnellate di oro già acquistate dalla banca centrale russa finora nel 2018.

Lingotti d'oro in scaffalature nei caveau della Bank of Russia, a Mosca

Anche gli acquisti di oro di dicembre (se mai ce ne fossero) devono essere aggiunti al totale di acquisto dell'intero anno della banca centrale. Nel mese di dicembre 2017, la banca centrale russa ha acquistato oro, per un totale di 300.000 once (9,33 tonnellate), tuttavia non ha segnalato alcun acquisto di oro nel dicembre 2016. Pertanto, un precedente per acquisti di oro della Banca di Russia durante il mese di Dicembre non è chiaro.
Ma le cifre relative alla domanda e all'offerta del 2018 sollevano la questione se la banca centrale russa ora punta indirettamente a rottami d'oro e produzione di oro sottoprodotto, o più interessante se alcuni dei lingotti d'oro finiscano nella Banca di Russia i depositi vengono ora dai mercati internazionali.
Russian Bullion Banks - Internazionalmente attivo
Se le grandi banche commerciali russe stanno acquistando oro dai rottami e dalla produzione di sottoprodotti e inviando questo oro alle raffinerie russe, questa potrebbe essere la fonte aggiuntiva di approvvigionamento per la banca centrale russa. Ma poiché le grandi banche commerciali mantengono principalmente accordi di finanziamento con produttori di oro (minatori) in Russia e non con produttori di rottame, e poiché queste stesse banche commerciali sono attive anche nel mercato internazionale dell'oro, allora è una possibilità distinta che l'acquisto di oro dalla banca centrale russa si sta facendo sempre più oltre i confini della Federazione Russa sotto forma di transazioni sui mercati internazionali dell'oro, con le banche commerciali russe nel ruolo di agenti di acquisto.

Minatore d'oro russo Polyus - Rapporto annuale 2017. Vendite d'oro ai principali clienti (banche), (Tabella in US $). Fonte: relazione annuale 2017. clicca per ingrandire

I principali operatori bancari russi che riforniscono la miniera d'oro della banca centrale russa includono VTB, Sberbank, Otkritie e Gazprom Bank. Ad esempio, nel 2017, la più grande società di estrazione aurifera russa Polyus, ha venduto il 90% della sua produzione di oro a sole tre banche, VTB, Otkritie e Sberbank e un altro pochi percento della produzione a Gazprom Bank. Queste banche sono per lo più di proprietà del governo o controllate e sono concesse licenze dal governo russo per consentire loro di scambiare oro con la banca centrale.
Alcune di queste banche sono attive anche nei mercati internazionali dell'oro. Ad esempio, VTB, Sberbank e Otkrikie sono tutti  membri  del consiglio internazionale dello Shanghai Gold Exchange cinese (SGE). VTB e Sberbank sono anche membri apieno titolo   della London Bullion Market Association (LBMA), mentre Otkritie è un associato LBMA.
Le attività di trading sull'oro internazionale di Sberbank sono condotte attraverso la sua controllata di investimenti bancari  Sberbank CIB  (che in precedenza era Troika Dialog). Oltre a comprare oro dai minatori d'oro russi che perlopiù vanno alla banca centrale, Sberbank CIB vende lingotti d'oro raffinati alle centrali elettriche d'oro della Cina e dell'India. Secondo la  Reuters , per il 2018, Sberbank aveva pianificato di vendere 25-30 tonnellate di oro all'India, almeno 20 tonnellate alla Cina, e intendeva acquistare 100 tonnellate nel mercato russo. Il commercio di Sberbank con la borsa d'oro di Shanghai è gestito dalla sua unità svizzera Sberbank (Svizzera) AG, che è anche la stessa unità che compra oro nei mercati internazionali, compresa la Svizzera. Sberbank CIB mantiene anche uffici a Londra e New York.
L'unità svizzera è anche uno dei due hub di commodity di Sberbank. Come  spiegato  nel 2016:
Sberbank CIB sta creando un hub di materie prime in Europa occidentale per integrare e supportare il suo centro esistente di commercio di metalli preziosi a Mosca. Questo hub sarà fortemente focalizzato sulle consegne fisiche internazionali di metalli, sul finanziamento di rotte di merci fisiche in tutto il mondo e su soluzioni di gestione del rischio. Questa strategia a due hub offrirà una notevole flessibilità al Gruppo Sberbank e  le consentirà di agire come fornitore da entrambe le sedi. 
Poiché Sberbank è in  grado di offrire  operazioni in oro stabilite a Mosca, Zurigo o Londra, conti e trasferimenti materializzati e dematerializzati e scambi di locomotive, sarebbe molto facile per Sberbank acquistare oro sui mercati internazionali per conto della Banca di Russia e trasportarlo a Mosca.

Uffici Sberbank CIB, Zurigo in Svizzera. Fonte: sito web aziendale

L'unità di investment banking della VTB Bank russa, denominata VTB Capital, è anche un operatore d'oro attivo a livello internazionale. Alla fine del 2017, VTB Capital aveva fatto piani del 2018   per vendere 70-80 tonnellate di oro sul mercato russo (prevalentemente alla banca centrale), e vendere 35 tonnellate all'India e oltre 20 tonnellate alla Cina.
Tuttavia, poiché la domanda di oro della banca centrale russa è andata in overdrive nel 2018, VTB ha dovuto ridimensionare i suoi piani di vendita internazionali e deviare più delle sue vendite a Mosca, solo per soddisfare la domanda interna della Banca di Russia. Secondo  un'intervista a Reuters , pubblicata il 25 dicembre 2018, il capo dei prodotti di VTB Capital Atanas Djumaliev ha dichiarato:
"Le nostre vendite di oro (oltreoceano) [oltremare] sono state inferiori nel 2018 rispetto all'anno precedente. In misura maggiore è stato causato dalle attività della banca centrale russa, che è stato il nostro cliente più attivo quest'anno e che ha aumentato significativamente le sue riserve auree "
Mentre VTB ha confermato di aver " acquistato più di 80 tonnellate di oro nel mercato interno russo " nel 2018 e venduto " circa 11 tonnellate in Cina ", non ha rivelato la quantità totale di oro che ha venduto alla banca centrale russa nel 2018. Ma a fronte di un'offerta limitata da parte del produttore nazionale di miniere d'oro della Russia, i tagli alle vendite internazionali di oro di VTB nel 2018 (ad esempio in Cina) potrebbero indicare che VTB ha deviato l'oro acquistato sul mercato internazionale alla banca centrale russa .
Conclusione
Mentre il ritmo dell'accumulazione di oro della banca centrale russa continua ad accelerare, la capacità delle grandi banche commerciali della Russia di procurarsi abbastanza oro dalle forniture nazionali di miniere d'oro per soddisfare l'appetito dorato della banca centrale colpirà un muro. Fortunatamente per la banca centrale, queste "banche dei lingotti" russi, come Sberbank e VTB, hanno già esperienza e infrastrutture commerciali nei mercati internazionali dell'oro per rifornire le forniture di lingotti d'oro altrove, come a Zurigo e Londra.
In questo contesto, ci si può aspettare che gli acquisti in oro della banca centrale russa abbiano un impatto sugli stock di oro disponibili (stock) nei mercati internazionali dell'oro. L'ex circuito chiuso degli acquisti di oro della banca centrale russa, dalla miniera russa alla banca commerciale russa alla banca centrale russa, non sarà quindi così netto come in precedenza. Per gli esempi di questo ciclo chiuso vedi l'articolo di BullionStar " La recente ondata di acquisti di oro della Banca centrale ha un impatto sulla domanda e sul prezzo? “.
Gli acquisti di oro della Banca di Russia possono quindi iniziare ad avere un impatto maggiore sulla dinamica della domanda e dell'offerta dei mercati mondiali dell'oro. E 'discutibile se avrà qualche impatto sul "prezzo internazionale dell'oro", che è stabilito nei mercati dell'oro di Londra OTC e COMEX sintetici e sostenuti in via frazionaria.
Dato che questi mercati dell'oro cartacei commerciano enormi quantità di oro cartaceo, molti multipli al giorno più della quantità fisica totale che le banche centrali comprano in un intero anno, ci sarà solo un cambiamento nella scoperta dei prezzi dell'oro una volta che una massa critica di partecipanti al mercato richiederà la consegna fisica o un evento futuro erodono la fiducia degli investitori in OTC e Comex di Londra.
Questa analisi non ha esaminato la possibilità che la Banca di Russia rifornisca alcuni dei suoi acquisti di oro da altre scorte che potrebbero essere detenute dal "Fondo statale dei metalli preziosi e pietre preziose" della Federazione russa, noto anche come Gosfund, gestito dal " Gokhran " . Forse la banca centrale russa può fare il pieno di oro in questo modo, ma dal momento che il Gokhran non commenterà i suoi rapporti in quest'area, è difficile da sapere. Un'altra possibilità è che la Federazione Russa estrae oro direttamente attraverso miniere d'oro segrete di proprietà statale la cui esistenza non è di dominio pubblico e poi trasferisce parte di questa produzione alla Banca di Russia.
La banca centrale russa potrebbe, come altre banche centrali, utilizzare i servizi di un'altra banca centrale per completare i propri acquisti di oro, come gli sportelli d'oro della Bank for International Settlements (BRI), Bank of England, Banque de France o Federal Riserva di New York. Ma ancora una volta, dal momento che tutte queste istituzioni sono estremamente riservate alle loro attività di trading sull'oro, è difficile saperlo.
Una cosa che sembra abbastanza certa è che qualsiasi oro che la Banca di Russia acquista sul mercato internazionale sarebbe rapidamente rimpatriato in Russia, poiché i russi non applicano oro all'estero per politica  .
Inserito da Ronan Manly, BullionStar.com