9 dicembre forconi: 08/23/18

giovedì 23 agosto 2018

Eni e MIT insieme per la fusione

Le stelle tracciano la via dell’energia pulita, sostenibile e illimitata.
Farsi il sole in casa. È certamente una delle sfide più grandi dell’Umanità. La fusione avviene nel Sole quando due atomi di idrogeno, o di suoi isotopi, si avvicinano talmente tanto che i loro nuclei riescono a fondersi. Si forma così un atomo di elio e parte della massa dei due atomi di idrogeno è convertita in energia. Questo processo ha affascinato gli studiosi per anni, perché, se sfruttato, può portare a un’energia virtualmente illimitata ed estremamente pulita. Per replicare la fusione sulla Terra occorre usare gli isotopi dell’idrogeno perché i loro nuclei sono i più piccoli portatori di carica positiva: il protone, cioè il normale nucleo dell’idrogeno, il deuterio o idrogeno pesante, che ha un neutrone associato al protone e il trizio, che ha due neutroni associati al protone. Ma nonostante siano i più piccoli elementi nell’Universo, questi riescono a fondersi fra loro e liberare energia solo in presenza di temperature e densità altissime che consentono agli atomi di fondersi superando la repulsione elettrostatica dovuta alla carica positiva di entrambi. La fusione è l’energia primaria che alimenta tutto l’Universo, quella che viene prodotta nel Sole e nelle altre stelle. È l’energia del futuro: virtualmente illimitata, ambientalmente ed economicamente sostenibile, sicura, perché non produce emissioni inquinanti. Inoltre, il deuterio è una materia prima presente in abbondanza nell’acqua di mare. Si pensi che un reattore a fusione alimentato a deuterio è capace di estrarre da un metro cubo di acqua di mare un’energia equivalente a quella prodotta bruciando duemila barili di petrolio grezzo.

Nell’avventura della fusione possiamo dare un grosso contributo a MIT e pensiamo che il sistema di ricerca e di collaborazioni si allargherà anche ad altre realtà. Abbiamo stretto un accordo con CNR, stiamo pensando ad accordi con altre realtà di ricerca nazionali ed internazionali per lavorare insieme su questo grandissimo progetto che risolverà verosimilmente i problemi energetici del futuro.
GIUSEPPE TANNOIA, DIRETTORE RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA DI ENI

Eni e MIT insieme per la decarbonizzazione

Il tema della decarbonizzazione è sempre stato al centro della collaborazione tra Eni e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e la tecnologia della fusione si inserisce in questo percorso. Eni e Commonwealth Fusion Systems (CFS), società nata come spin-off del MIT, hanno sottoscritto un accordo che ha permesso a Eni di acquisire una quota del capitale di CFS per sviluppare il primo reattore a fusione commerciale in grado di funzionare continuativamente e di immettere energia sulla rete. È una sfida che Eni intende realizzare con un partner d’eccellenza come il MIT, che sulla fusione ha un’esperienza di lunghissima data. Fonte: qui

L’integrazione delle competenze per l’energia pulita

La fusione è una tecnologia sofisticata, che ha bisogno di differenti know-how che nella nostra azienda sono presenti, come ad esempio la fisica dei materiali esviluppo di grandi impianti. Sicuramente uno dei primi obiettivi di Eni è creare un forte nucleo di competenze per poter seguire queste tecnologie così sfidanti in una tempistica molto serrata. Stiamo stringendo contatti con vari centri di competenza in Italia, un esempio è quello recentemente sviluppato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Ce ne parlano Francesca Ferrazza, Knowledge Management System Vice President di Eni e Massimiliano Pieri, responsabile della collaborazione tra Eni e MIT.

ECCO COME I BENETTON ACQUISIRONO A COSTO ZERO AUTOSTRADE

ERA IL 1999 E LA FAMIGLIA AVEVA L’AVALLO DI PRODI, DRAGHI E D’ALEMA, CHE ALL’EPOCA ERA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 
L’ACQUISIZIONE AVVENNE IN DUE PASSAGGI, TRAMITE UNA SCATOLA FINANZIARIA APPOSITAMENTE COSTRUITA: UN GIOCHINO CHE PERMISE AI BENETTON DI RICAVARE 2,6 MILIARDI SENZA TIRARE FUORI UN QUATTRINO
Giuseppe Oddo per www.giuseppeoddo.net 
d'alemaD'ALEMA
Un affare d’oro realizzato dalla famiglia Benetton durante il governo D’Alema. L’acquisizione della società Autostrade dal gruppo Iri, tornata tristemente d’attualità dopo il crollo del ponte “Morandi” a Genova il 14 agosto 2018, è stata l’operazione più lucrosa mai realizzato da Edizione, la cassaforte finanziaria della famiglia imprenditoriale di Ponzano Veneto.
i meme sui benetton e il crollo del ponte di genovaI MEME SUI BENETTON E IL CROLLO DEL PONTE DI GENOVA
I particolari dell’acquisizione sono descritti in modo sintetico nell’Analisi trimestrale dei bilanci di R&S-Il Sole 24 Ore del 24 dicembre 2009, la pagina dedicata ai conti dei grandi gruppi quotati in Borsa che curai in modo continuativo dal 2001, anno di prima pubblicazione, al 2015, quando in seguito alla mia uscita dal giornale di Confindustria fu lasciata stupidamente morire. La fonte dei dati è dunque la società di studi e ricerche di Mediobanca, che deve la sua autorevolezza al talento, alla competenza e alla professionalità di Fulvio Coltorti.
autostrade benettonAUTOSTRADE BENETTON
L’acquisizione avvenne nell’ottobre 1999 tramite una scatola finanziaria appositamente costituita, Schemaventotto. Per aggiudicarsi il 30% di Autostrade, Edizione investì attraverso Schemaventotto 2,5 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di mezzi propri e 1,2 miliardi presi a prestito
Il secondo passaggio avvenne nel gennaio 2003, quando un altro veicolo finanziario controllato da Schemaventotto, denominato NewCo28, rilevò con un’Opa il 54% di Autostrade per 6,5 miliardi. In tal modo NewCo28 incorporò Autostrade scaricandole il debito che aveva contratto per finanziare l’Offerta. 
Per i Benetton l’operazione si chiuse a costo zero. 
Schemaventotto tra il 2000 e il 2009 prelevò infatti da Autostrade 1,4 miliardi di dividendi, tutti generati da utili, e ne collocò in Borsa il 12% con un incasso di altri 1,2 miliardi. Il ricavato totale fu di 2,6 miliardi di euro.
fratelli benettonFRATELLI BENETTON
I Benetton sono pertanto rientrati dal debito, hanno recuperato i mezzi propri investiti, e la loro partecipazione nella società vale oggi svariati miliardi. 
Dal canto suo Autostrade, nonostante l’elevata esposizione finanziaria, continua ad avere una forte redditività e a generare profitti in misura superiore ai dividendi.
La privatizzazione di Autostrade, ossia il trasferimento di un monopolio naturale in mani private realizzato dalla maggioranza di centro-sinistra, porta su di sé il marchio di Romano Prodi,  Carlo Azeglio Ciampi, Mario Draghi e Massimo D’Alema.
genova ponte morandiGENOVA PONTE MORANDI
Il processo di privatizzazione maturò durante il primo governo Prodi e proseguì e si concluse senza soluzione di continuità con il governo D’Alema, con Ciampi ministro del Tesoro di entrambi gli esecutivi, Draghi direttore generale e Gian Maria Gros-Pietro presidente dell’Iri.
P.S. per i Benetton l'importante è risparmiare ... su tutto!

Fonte: qui

DECRESCITA FELICE O CADUTA LIBERA? – DOPO I PONTI CROLLANO ANCHE I CARTELLI: ECCO COSA È SUCCESSO SULLA FIRENZE-PISA-LIVORNO

TRA CASCINA E PONTEDERA IL SEGNALE DELL’USCITA SI È STACCATO, È FRANATO SULLA STRADA E...


Attimi di paura sulla Firenze-Pisa-Livorno: oggi, mercoledì 22 agosto, si è staccato un cartello ed è finito sulla carreggiata. Alla diramazione tra Firenze e Livorno, a metà tra i territori di Cascina e Pontedera, è venuto giù il cartello che indica il bivio.

Chi procedeva da Pisa verso la diramazione ha visto cadere dall'alto il cartello e ha fatto in tempo a fermarsi, tanto che fortunatamente non si contano feriti. Sul posto la polizia stradale che sta regolando il traffico, che in questo momento è parecchio rallentato prima del bivio.

Non si conoscono le cause del crollo, probabilmente il maltempo ha influito. Il pensiero è andato subito alle fatalità accadute in Italia in questi giorni, ma per stavolta si può tirare un sospiro di sollievo perché al momento della caduta non transitavano veicoli da Pisa verso la diramazione.

Fonte: qui

L’ANNUNCIO DI TRUMP: “METTEREMO UNA TASSA DEL 25% SU OGNI AUTO CHE ARRIVERÀ NEGLI STATI UNITI DALL’UE”

MENO DI UN MESE FA TRUMP AVEVA TROVATO UN ACCORDO CON JUNCKER PER CONGELARE I NUOVI DAZI


TRUMP DAZI1TRUMP DAZI
«Metteremo una tassa del 25% su ogni auto che arriverà negli Stati Uniti dall'Unione europea». Lo ha detto la notte scorsa il presidente americano Donald Trump nel corso di un comizio in West Virginia, secondo quanto riporta la Cnbc online. 

Wilbur RossWILBUR ROSS
Le parole di Trump arrivano solo poche ore dopo un'intervista del Segretario al Commercio Usa, Wilbur Ross al Wall Street Journal nella quale annunciava il rinvio della scadenza di agosto per la pubblicazione di un rapporto sulle tariffe automobilistiche, visti i negoziati in corso con la Commissione europea, il Canada e il Messico.
donald trump jean claude juncker 6DONALD TRUMP JEAN CLAUDE JUNCKER 
Meno di un mese fa, Trump e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in un incontro alla Casa Bianca, avevano trovato un'intesa per congelare i nuovi dazi sulle auto europee durante le trattative per un accordo definitivo tra Usa e Ue.
Fonte: qui

IN RUSSIA IL MOTORE DI UN AEREO DELLA WINGS AIRLINES CON 202 PERSONE A BORDO PRENDE FUOCO DURANTE IL VIAGGIO VERSO SOCHI

SOLO IL SANGUE FREDDO DEI PILOTI RIESCE A RIPORTARE IL VELIVOLO A TERRA 

UN PASSEGGERO FILMA GLI ATTIMI SPAVENTOSI E...
motore in fiamme 4MOTORE IN FIAMME 
Motore dell’aereo in fiamme, un passeggero ha il sangue freddo di filmare tutta la scena fuori dall’oblò. Il volo della Red Wings Airlines da Ufa a Sochi, in Russia, con 202 persone a bordo, è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza subito dopo il decollo perché il personale di bordo ha ravvisato problemi al motore.
Solo dopo che il passeggero ha pubblicato il video si è scoperto che il motivo era l’incendio sviluppatosi nel vano motore. Per fortuna tutto è andato per il meglio e non si registrano danni a cose o persone.
motore in fiamme 3MOTORE IN FIAMME 
Solo paura per i passeggeri a bordo. Siamo certi che non tutti avrebbero avuto la stessa calma olimpica nel registrare col cellulare quanto stava accadendo in diretta.