9 dicembre forconi: 10/10/17

martedì 10 ottobre 2017

BRESCIA: PALESTRA A LUCI ROSSE - ALLE ORGE PARTECIPAVANO ANCHE ALCUNI GENITORI

A BRESCIA EMERGONO NUOVI PARTICOLARI SULL’INCHIESTA DEL MAESTRO DI KARATE CHE ABUSAVA DELLE SUE ALLIEVE MINORENNI 

I RACCONTI DELLE RAGAZZE VIOLENTATE
Mara Rodello per il Corriere della Sera

MAESTRO KARATE BRESCIAMAESTRO KARATE BRESCIA
Due degli uomini che nella palestra del Bresciano hanno abusato di ragazzine minorenni insieme all' istruttore 43enne ora in carcere «erano genitori di altrettanti ragazzi che venivano a fare karate».

A raccontarlo è una delle ragazze che, non ancora adolescenti, hanno subito violenze durate anche anni. E che ora cercano di rimettere insieme i pezzi aiutate dagli avvocati di parte civile (al lavoro per mesi su questo caso), dal pm Ambrogio Cassiani e dai suoi uomini, dalle persone care, dagli psicologi.

Ma agli atti, per ora, restano atrocità a cui nessuno era preparato. I padri e le madri di quelle ragazzine si sentono «catapultati in qualcosa di molto più grande di noi. Che con fatica enorme abbiamo scelto di affrontare». E lottano con se stessi, tormentandosi nel dilemma di quali siano le mosse migliori per le loro figlie.

MAESTRO KARATE BRESCIAMAESTRO KARATE BRESCIA
Poi ci sono le altre, di famiglie. Mogli e madri che guardano negli occhi i rispettivi mariti, padri, domandandosi terrorizzate se non siano loro, «gli altri adulti coinvolti». Che ci fossero l' ha messo nero su bianco una delle vittime, che al primo «approccio» del suo allenatore, nel 2008, aveva solo 12 anni.

Le violenze su di lei continuarono fino ai 17. Fino a che il fidanzato non la spronò a denunciare. Lui, C.C., istruttore e titolare della palestra, 43 anni, teneva le redini del gioco sporco, manipolando le ragazze al punto da rendere loro impossibile ribellarsi («capivo che era sbagliato, mi stavo allontanando da tutto e da tutti, mentivo alla mia famiglia e mi sentivo sempre più in colpa»).

MAESTRO KARATE BRESCIA 2MAESTRO KARATE BRESCIA 
Era lui, ancora, a «invitare» gli amici: a guardare. A partecipare. Non sempre agiva da solo. E a raccontarlo sono le testimonianze delle sue allieve, soprattutto una, ritenute non solo attendibili ma anche riscontrate dal gip che quell' istruttore lo ha fatto arrestare con ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Tra il 2011 e il 2012 «mi costringeva a partecipare a video chat su Badoo », nel corso delle quali la ragazza doveva farsi riprendere in pose hard. Dalle chat, poi, si è passati ai messaggi sul cellulare: scambiati - dice - con altri uomini maggiorenni che frequentavano la palestra.

MAESTRO KARATE BRESCIA 3MAESTRO KARATE BRESCIA 
Due, in particolare, «erano genitori di altrettanti ragazzi che venivano a fare karate», ricorda lei. Negli sms veniva usato una sorta di linguaggio in codice: «Dovevo scrivere di aver fatto un sogno»: di aver sognato, insomma, un rapporto a tre, con loro e con l' istruttore.

Bastava cliccare «invio» e aspettare che iniziasse «una conversazione» che aveva uno scopo preciso: «Incontrarci in palestra». Il sabato sera, quando era chiusa, o in orario di apertura ma quando ovviamente non c' era nessuno.

violenza minori 14VIOLENZA MINORI 
«Ci incontravamo contro la mia volontà», ha fatto mettere a verbale una delle ragazze, oggi maggiorenne. Che a volte esitava. Per sgretolare i suoi timori loro, gli adulti, avrebbero sfoderato la leggerezza contro chi, al contrario, quella pressione atroce non l' avrebbe retta: «Siamo tutti qui dai, ormai, bisogna concludere qualcosa».

Sempre secondo i ricordi e i racconti della presunta vittima, con quegli adulti i cui figli si allenavano sul tatami gli incontri hard si sarebbero consumati proprio «nel salone in cui facevamo karate».

Un incontro con uno, tre con l' altro: «completo» con uno, «limitati» (se un limite può esistere) a «farla spo-gliare e toccarla» con l' altro («quando arrivavamo al momento... mi bloccavo e li allontanavo»).
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Un' altra allieva ha dichiarato di aver «ricevuto pressioni» affinché si concedesse agli incontri di gruppo, con un altro ragazzo. I partner potevano anche essere scelti online, su WeChat , a una condizione: «Dichiaratevi maggiorenni» diceva loro l' allenatore. Altri tre adulti sono dunque indagati per violenza sessuale di gruppo.

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Al giudice non importa il «ruolo» esatto di uno o dell' altro: è sufficiente qualunque condotta partecipativa, morale o materiale. Condotte che gli altri, di genitori, quelli delle ragazzine, mai avrebbero lontanamente immaginato. Cosa che li ha distrutti, se possibile, ancora di più

‘C’ERA UNA VILLA IN CUI FACEVANO FESTINI. ECCO PERCHÉ NON HANNO INDAGATO SU DAVID ROSSI’: LE RIVELAZIONI DI PICCINI, EX SINDACO DI SIENA E DIRIGENTE MPS A ‘LE IENE’ (VIDEO)

ANTONINO MONTELEONE FA PARLARE UNO CHE CONOSCE BENE LE COSE: ‘NON SI È SUICIDATO, L’INCHIESTA È STATA FATTA MALE. E IO SO PERCHÉ. POTEVA SCOPPIARE UNA BOMBA SULLA MORALITA'’

L’INTERVISTA SI CHIUDE MALE: L’EX SINDACO, DI NUOVO CANDIDATO, S’INFURIA CON L’INVIATO

1. LA PRIMA PARTE DELL’INCHIESTA DI ANTONINO MONTELEONE (‘LE IENE’) SU DAVID ROSSI, clicca qui


L'ex sindaco di Siena a 'Le Iene': 'Rossi non si è suicidato’

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DAVID ROSSI/ VIDEO CASO MPS, EX SINDACO PIERLUIGI PICCINI: "L'INDAGINE È STATA FATTA MALE" (LE IENE SHOW)

Silvana Palazzo per www.ilsussidiario.net

inchiesta delle iene su david rossi 6INCHIESTA DELLE IENE SU DAVID ROSSI 6
L'ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, con le sue parole ha aperto la strada a nuovi dubbi sulla morte del povero David Rossi. Lui non crederebbe affatto alla tesi del suicidio e, a sua detta, non lo crederebbe l'intera città di Siena. "L'indagine è stata fatta male", sostiene ai microfoni nascosti della trasmissione Le Iene, che ieri sera è tornata a far luce sul caso di cronaca iniziato oltre 4 anni fa e rimasto ad oggi ancora un giallo. A detta di Piccini, infatti, sin dall'inizio sarebbero stati commessi molti errori: "Anche la famiglia, nel momento dello shock non si rende bene conto di quello che sta succedendo", dice. Il riferimento è alla sparizione involontaria dei vestiti della vittima.
inchiesta delle iene su david rossi 5INCHIESTA DELLE IENE SU DAVID ROSSI 5

 "Io dico che gli errori nascono al momento in cui iniziano a fare le indagini", ha commentato ancora l'ex sindaco, toccando un fatto effettivamente decisivo dell'intera vicenda. Le sue successive dichiarazioni su ciò che non tornerebbe, però, come ribadito anche dall'inviato della trasmissione non sarebbero ad oggi sostenute da alcuna conferma, per cui non è possibile dire con certezza se realmente, come da lui ipotizzato, ci sia stata una volontà di far chiudere frettolosamente le indagini già avviate in modo maldestro e che avrebbero potuto scoperchiare un pericoloso vaso di Pandora.

L'ex sindaco di Siena a 'Le Iene': 'La villa dei festini’

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EX SINDACO ROMPE L'OMERTÀ
inchiesta delle iene su david rossi 4INCHIESTA DELLE IENE SU DAVID ROSSI 
Il secondo servizio della Iena Antonino Monteleone dedicato al misterioso caso relativo alla morte di David Rossi è destinato a far discutere. Nuove e importanti rivelazioni choc sono state trasmesse sul capo della comunicazione della banca Monte Paschi di Siena. Il servizio ha documentato l'omertà che vige a Siena sulla vicenda, ma l'inviato delle Iene ha trovato un personaggio che ha rivelato aspetti davvero importanti sul caso.

Si tratta dell'ex sindaco Piccini, che conosceva molto bene David Rossi, il quale era stato capo ufficio stampa del Comune quando ricopriva la carica di primo cittadini. Tra le rivelazioni ce n'è una molto grave: parla di presunti festini a base di cocaina, in una località tra Siena e Arezzo, che avrebbe visto protagonisti molti personaggi della magistratura e volti noti della politica italiana. Così l'ex sindaco ha voluto far comprendere che potesse esserci una volontà di chiudere il caso di David Rossi.

inchiesta delle iene su david rossi 3INCHIESTA DELLE IENE SU DAVID ROSSI 
"NON SI È SUICIDATO, VI DICO PERCHÉ"
La morte di David Rossi è ancora avvolta nel mistero e il servizio de Le Iene Show alimenta i dubbi. Il direttore della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena il 6 marzo 2013 precipita di schiena dalla finestra del suo ufficio, morendo venti minuti dopo in un vicolo. Per la Procura si tratta di un suicidio, ma i dubbi sono tanti. E infatti la sua famiglia continua a chiedere che venga fatta chiarezza su quanto successo, cerca la verità.

inchiesta delle iene su david rossi 2INCHIESTA DELLE IENE SU DAVID ROSSI 
La moglie del manager, Antonella Tognazzi, e la figlia di lei, Carolina Orlandi, stanno ricostruendo le indagini, perché continuano a credere che sia stato ucciso. I fatti sono inquietanti, le circostanze inspiegabili e le anomalie tantissime. La Procura fa due ipotesi: che si sia stato indotto al suicidio per paura o che sia caduto in seguito ad una colluttazione. Forse perché David Rossi, come scrisse via mail al CEO Fabrizio Viola, voleva parlare con i magistrati che indagavano su Antonveneta dei rapporti politici di Mps.

LA RIVELAZIONE CHOC DELL'EX SINDACO DI SIENA
inchiesta delle iene su david rossi 1INCHIESTA DELLE IENE SU DAVID ROSSI 
Tra i misteri italiani c'è il caso della morte di David Rossi, del quale si è occupato il programma Le Iene Show anche oggi. L'inviato ha interpellato l'ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini: «Non credo che si sia suicidato. Le anomalie ci sono, è inevitabile. Lui dice che sarebbe andato dai magistrati a raccontare tutto quello che sapeva... Fa il grande errore di dire "Io parlo"».

david rossi giuseppe mussariDAVID ROSSI GIUSEPPE MUSSARI
L'ex dirigente Mps aveva le porte aperte dappertutto: «Ma uno che mangia il mondo, ha paura di una perquisizione? Ci sono molte cose che non tornano in questa vicenda. Aveva l'abitudine di prendere sempre appunti, quindi il fatto che non abbia lasciato nulla è strano. Lui era il braccio destro di Mussari su tante cose. Lui aveva un certo appeal in quanto tale». Proseguono le rivelazioni choc dell'ex sindaco: «Conoscendo la sua razionalità, non è possibile che si sia ucciso».

Emerge poi un'altra storia parallela riguardo la velocità della magistratura nella chiusura delle indagini: «Potrebbe aver abbuiato tutto perché potrebbe scoppiare una bomba morale. C'è una villa tra Siena e Arezzo dove facevano delle feste...». L'intervista, però, si è chiusa male: l'ex sindaco dopo aver scoperto di essere stato registrato si è arrabbiato con l'inviato de Le Iene, consapevole dell'importanza e del peso delle sue rivelazioni.


IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVISTA DELLE ‘IENE’ A PICCINI

Ieri, domenica 8 ottobre, in prima serata su Italia 1, a “Le Iene Show”, l’inviato Antonino Monteleone è tornato ad occuparsi del giallo sulla morte di David Rossi, a seguito di rivelazioni shock da parte dell’ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini.


A seguire il link per visualizzare il servizio:

l orologio che cade accanto a david rossi mezzora dopo il voloL'OROLOGIO CHE CADE ACCANTO A DAVID ROSSI MEZZ'ORA DOPO IL VOLO

David Rossi, capo della Comunicazione di Monte dei Paschi di Siena, è precipitato da una finestra della sede della banca a Rocca Salimbeni, nel capoluogo toscano, la sera del 6 marzo 2013. In quelle stesse settimane, MPS era al centro di una grande inchiesta basata sull’acquisizione di Antonveneta.

Nel luglio 2017, il gip ha disposto l’archiviazione del fascicolo d’indagine aperto con l’ipotesi di reato d’istigazione al suicidio, accogliendo la richiesta avanzata dalla procura senese e respingendo così l’opposizione avanzata – nel novembre 2015 – dai legali della famiglia Rossi, da sempre convinti che si sia trattato di omicidio. È la seconda archiviazione in questa vicenda: una prima indagine si era chiusa nel marzo 2014.
morte di david rossi l uomo che si sporge per vedere se e mortoMORTE DI DAVID ROSSI L'UOMO CHE SI SPORGE PER VEDERE SE E MORTO
                                                   
La scorsa settimana la Iena aveva intervistato Antonella Tognazzi (la moglie di David Rossi) e la figlia della donna Carolina Orlandi, da anni impegnate per far sì che si continui a indagare sulla morte dell’uomo. Antonino Monteleone aveva, inoltre, raggiunto anche Giuseppe Mussari, ex Presidente del MPS ed ex Presidente dell'ABI, Associazione Bancaria Italiana. Da quando era stato indagato e travolto dalle polemiche per l’acquisizione di Antonveneta da parte di MPS, non aveva più parlato né delle vicende bancarie, né della morte di Rossi.
giuliano amato antonino monteleoneGIULIANO AMATO ANTONINO MONTELEONE

Nel corso del nuovo servizio, Antonino Monteleone ha incontrato Pierluigi Piccini, ex dirigente del Monte dei Paschi e sindaco di Siena dal 1990 al 2001.
Di seguito alcuni stralci.

Iena: Lei crede che David Rossi si sia suicidato?
Piccini: No, ho seri dubbi su questa ipotesi. Non credo che David Rossi si sia suicidato.
Iena: Quello che voglio capire è se lei crede che sia una forzatura non riconoscere il suicidio oppure effettivamente ci sono delle anomalie tali che…

giuseppe mussari antonino monteleoneGIUSEPPE MUSSARI ANTONINO MONTELEONE
Piccini: No, le anomalie ci sono. Le anomalie ci sono, è inevitabile. E poi David fa un errore storico: lui dice che sarebbe andato dai magistrati a raccontargli tutto. E dice: “Io di questa città conosco tutto dai tempi del Piccini fino ad oggi”. David Rossi fa il grande errore di dire “io parlo”.
Iena: Cioè non c’è complottismo dietro l’ipotesi di dire che forse David non s’è ammazzato o non s’è ammazzato da solo, diciamo?
Piccini: No, no.

giuseppe mussari antonino monteleoneGIUSEPPE MUSSARI ANTONINO MONTELEONE
Iena: Ma se uno invece volesse ipotizzare che quello di David è stato il suicidio di un ragazzo che ha vissuto la cresta dell’onda di un potere, che è rimasto da solo e che ha ceduto?
Piccini: No, tutte ca***te. David Rossi ha gestito più di 50 milioni di euro in quattro anni, aveva le porte aperte dappertutto.

Iena: Lei a che ora ha saputo, ad esempio, che era successo quello che era successo?
Piccini: Io? Un quarto d’ora dopo.
Iena: E lei ha pensato “Oddio, è impazzito David”, o ha pensato “Non quadra”?
antonella tognazzi moglie di david rossiANTONELLA TOGNAZZI MOGLIE DI DAVID ROSSI
Piccini: No no, conoscendo la razionalità di David, se è rimasta come lo conoscevo io, non è possibile che si suicida. La città è convinta che sia stato ucciso.

Iena: Ma può avere questa benedetta perquisizione (ndr, si riferisce alla perquisizione fatta nell'ufficio privato e nell'abitazione di David Rossi nell’ambito dell’inchiesta MPS pochi giorni prima della morte), per la fuga di notizie, aver… cioè, tu sei uno che si mangia il mondo, a un certo punto ti succede l’ultima cosa che ti aspettavi che ti succedesse…
Piccini: Ma uno che mangia il mondo, scusa eh, ha paura di una perquisizione?
Iena: Dice… pelo sullo stomaco ce lo doveva avere?
autopsia david rossi il segno dell orologioAUTOPSIA DAVID ROSSI IL SEGNO DELL OROLOGIO
Piccini: Mah! Ma scusa eh? Allora, sennò veramente… Ci sono molte cose che non tornano in questa vicenda.

Piccini: Questo è strano (ndr, si riferisce al fatto che dopo la morte non sarebbero state ritrovate né memorie né appunti) perché David aveva l’abitudine, quando faceva l’addetto stampa mio, di prendere sempre appunti. Cioè, io mi ricordo che noi avevamo un modo di lavorare, lui era quello che mi teneva la memoria sostanzialmente e aveva sempre appunti oppure mi faceva gli appunti sulle cose che succedevano, e quindi poi la memoria la teneva lui. Questo fatto che lui non abbia lasciato nulla…
antonino monteleoneANTONINO MONTELEONE

Iena: David non faceva solo l'addetto stampa?
Piccini: Macché, lui era il braccio destro di Mussari su tante cose, non scherziamo. Ma uno che gestisce 54… 50 milioni di euro in 4 anni, ma ti rendi conto di quanti sono? Che lui avesse un particolare anche, come dire, appeal all'interno della banca perché era il braccio destro di Mussari e potesse indirizzare dei finanziamenti, questo sì.
Iena: Ma dire che fosse addentro ad alcune decisioni, comunque al cuore delle decisioni della banca?

Piccini: Questo sì.
Iena: Ma con ruoli attivi o con ruoli di spettatore privilegiato?
bernardo mingroneBERNARDO MINGRONE
Piccini: Sicuramente con Mussari sì, sicuramente sì. E poi dopo, come addetto stampa, per forza doveva sapere le operazioni. Quelle da dire, quelle da non dire, come gestirle, per forza doveva saperlo.

Iena: Quindi non può essere un uomo rimasto solo che è crollato?
Piccini: Ma quale solo? No, lui aveva la possibilità, lui ha dialogato con tutti i direttori dei giornali di tutta Italia. Non aveva un problema di lavoro, assolutamente.
Iena: No, di lavoro, però dico che rimani da solo, sei sottoposto a una pressione che non ti è mai capitata nella vita e si rompe una lampadina in testa… come quando salta un fusibile, non lo puoi prevedere…
chiamata alla poliziaCHIAMATA ALLA POLIZIA

Piccini: E dice alla madre “vengo a prendere le polpette”?
Iena: Per non farla preoccupare…
Piccini: E poi s’ammazza? Dai, via, su. Alla madre dice “guarda, sì, prepara le polpette che le vengo a prendere”, e poi s’ammazza? Come se la madre non se ne sarebbe accorta che muore? Cioè, non esiste… Ma dai, ma non esiste “vengo a prendere le polpette alla madre”.
Iena: No perché non vorrei che passassimo per super complottisti…

Piccini: Non ti sembra strano? Tu a tua madre dici “mamma, vengo a prendere le polpette” e poi t’ammazzi? Così la madre non se ne accorge che ti sei ammazzato? Dai, via. No, no.
carolina orlandi figliastra di david rossiCAROLINA ORLANDI FIGLIASTRA DI DAVID ROSSI
Iena: Ma sa perché glielo dico? Perché io vengo dalla cronaca giudiziaria e quindi ho un po' di sudditanza psicologica nei confronti dell'autorità giudiziaria.
Piccini: Però l'indagine è stata fatta male. Il problema parte male questa indagine, all'inizio; e, devo dire, anche la famiglia, nel momento dello shock, ad esempio, non si rende bene conto di quello che sta succedendo, no? Sono pentiti perché involontariamente sono spariti dei vestiti… Io dico che gli errori nascono al momento in cui iniziano a fare le indagini.

carolina orlandiCAROLINA ORLANDI
Iena: Una questione che uno dovrebbe riuscire a risolvere per rilanciare il dubbio sulla veridicità del suicidio è: chi ti può volere morto? Ok, non mi sono suicidato, quindi quale sarebbe il movente? In che modo io mi sono messo in un casino?
Piccini: E allora c'è un'altra storia parallela… un avvocato romano mi ha detto “Ma perché vi rigirate tanto i c****oni?”. E io: “Ma scusa perché? Era un’amica mia, dove il marito era nei servizi…”. Ma, guarda, dice: “Devi indagare su alcune ville fra l'aretino e il mare… e i festini che facevano lì. Perché la magistratura potrebbe anche avere abbuiato tutto perché scoppia una bomba morale”. Non so se mi sono spiegato? Questo filone non è stato mai preso.
giuliano amato antonino monteleoneGIULIANO AMATO ANTONINO MONTELEONE

Iena: Questo potrebbe avere ostacolato la realizzazione di una buona indagine?
Piccini: E questo avvocato romano mi ha detto: “Ma non state lì a girare tanto le scatole…C'è una villa fra Siena e Arezzo e c'è una villa al mare, dove facevano i festini”. Chi andava in queste feste? Chi ci andava? Ci andavano anche i magistrati senesi ad esempio? Mah. Ci andava qualche personaggio nazionale? Mah. La cocaina era… gira a fiumi in questa città.
giancarlo filippone antonino monteleoneGIANCARLO FILIPPONE ANTONINO MONTELEONE

Iena: Va beh gira in Italia, ovunque…
Piccini: Sì, domandalo a **** quanta ne… quanto uso ne fa?
Iena: Ne fa o ne faceva?
Piccini: Ne fa. Questa è un'altra storia parallela e io mi fermo qui…
Iena: No, ma fermo un attimo. Io quando sento questa cosa del festino dico: “Perfetto, qui c'è la chiave per capire perché fanno le indagini…”.
il corpo di david rossiIL CORPO DI DAVID ROSSI
Piccini: Ad un certo punto io posso anche capire la magistratura che di fronte a una cosa del genere… guarda che ti sto a dire… cerchi di chiudere perché altrimenti diventa una cosa molto difficile.

Iena: E ok, e questa è la chiave, ma rimane sempre…
Piccini: E lo posso anche capire…
Iena: …sempre rimane irrisolto ciò che ha reso un capo ufficio stampa una persona da eliminare.
Piccini: Ma lo sai quanta roba gira al mondo? Ma lo vedi che ancora non riescono a risolvere il… si sono mangiati una banca. Perché si sono mangiati una banca?
Iena: Ma lo IOR? (ndr, Istituto delle opere di religione)*
Piccini: Ragazzi, mi volete mandare… che volete fare di me? Spiegatemelo, mi volete rovinare?
david rossiDAVID ROSSI

* Quando la Iena prova a chiedere a Piccini se, in questa storia, possa avere qualcosa a che fare anche lo IOR - Istituto per le opere di religione, comunemente conosciuto come "Banca vaticana" -  Piccini preferisce fermare le sue rivelazioni.


Fonte: qui

CHIESTA LA CONDANNA DI TRE ANNI DI RECLUSIONE, PER IL REATO DI PECULATO, A CARICO DELL'EX PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE “BAMBINO GESÙ” GIUSEPPE PROFITI

LE ACCUSE RIGUARDANO LA DISTRAZIONE DI FONDI PER LA RISTRUTTURAZIONE DELL’ATTICO DEL CARDINAL BERTONE

L’ACCUSA: “EMERSO UN QUADRO DESOLANTE…”

1 - VATICANO: PROCESSO; CHIESTI 3 ANNI RECLUSIONE PROFITI
giuseppe profitiGIUSEPPE PROFITI
(ANSA) L'ufficio del Promotore di Giustizia vaticano ha chiesto la condanna di tre anni di reclusione, per il reato di peculato, a carico dell'ex presidente della Fondazione Bambino Gesù Giuseppe Profiti. L'accusa chiede per l'imputato anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e 5mila euro di multa. Per l'ex tesoriere Massimo Spina il Promotore ha chiesto "l'assoluzione per insufficienza di prove". Il peculato riguarda la distrazione di fondi per la ristrutturazione dell'appartamento del card. Tarcisio Bertone.

MARIELLA ENOCMARIELLA ENOC
2 - VATICANO: PROCESSO; ENOC, BERTONE MI DISSE ERA ESTRANEO
 (ANSA) - Il presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, oggi ha testimoniato nel processo per la distrazione di fondi della Fondazione Bambino Gesù per la ristrutturazione dell'appartamento dell'ex Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, che, secondo la Enoc "non era d'accordo" con tale iniziativa. "Quando incontrai il cardinal Bertone mi disse che che non era a conoscenza né d'accordo con questo tipo di operazione", ha dichiarato Enoc.

cardinal bertoneCARDINAL BERTONE
3 - VATICANO: PROCESSO; ACCUSA, EMERSO QUADRO DESOLANTE
(ANSA) - Il processo per peculato contro due ex manager del Bambino Gesù, Giuseppe Profiti e Massimo Spina, ha fatto emergere "una vicenda desolante, caratterizzata da opacità, silenzi, pessima gestione della cosa pubblica". Lo ha sottolineato il Promotore di Giustizia aggiunto Roberto Zanotti, parlando di "un quadro complessivo desolante" in premessa alle richieste specifiche nei confronti degli imputati. Un quadro che "non è oggetto specifico del processo" ma "non è esaltante".

ATTICO DI BERTONEATTICO DI BERTONE
4 - VATICANO: PROMOTORE GIUSTIZIA, C'È STATO ECCESSO DI POTERE
(ANSA) - L'ex presidente della Fondazione Bambino Gesù, Giuseppe Profiti, come "autorità pubblica è incorso in un vizio di eccesso di potere", "ha utilizzato male le sue potestà gestionali", quindi pur agendo "apparentemente in conformità delle legge" non ha tenuto conto che "le scelte dovevano essere rispettose dei limiti interni" per "l'interesse pubblico" ma anche rispettose della "logica e dell'imparzialità".

ATTICO DI TARCISIO BERTONEATTICO DI TARCISIO BERTONE
Così il Promotore di Giustizia aggiunto Roberto Zanotti ha motivato la richiesta di condanna per Profiti. Il fatto, ovvero la destinazione di 422mila euro della Fondazione per la ristrutturazione dell'appartamento del cardinale Tarcisio Bertone "non è in dubbio" e quindi il Promotore ha contestato le motivazioni della difesa, ovvero che quell'investimento serviva per l'attività di raccolta fondi. L'appartamento - ha fatto notare il promotore - "non è mai stato utilizzato né da Profiti né dal nuovo presidente" per questi scopi.

5 - VATICANO: PROCESSO; ENOC, GRAVISSIMO DANNO A BAMBINO GESÙ
ATTICO DI TARCISIO BERTONEATTICO DI TARCISIO BERTONE
 (ANSA) - La diffusione delle notizie riguardanti l'operazione di distrazione di fondi dalla Fondazione Bambino Gesù alla ristrutturazione dell'appartamento dell'ex Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, ha provocato "un danno gravissimo" alla Fondazione e all'ospedale Bambino Gesù. Lo ha detto il presidente Mariella Enoc che oggi ha testimoniato nel corso del processo.

Fonte: qui