9 dicembre forconi: 11/22/16

martedì 22 novembre 2016

DOPO IL 5 DICEMBRE, RENZI HA PRONTA LA PURGA PER GLI ITALIANI

SONO GIA’ PRONTE ALCUNE SUPPOSTE: LA PRIMA È L'IMI, LA FUSIONE DI IMU E TASI PER LE SECONDE CASE E POI CI SARA' L’AUMENTO DELL’ALIQUOTA DELLA TASSA DI SUCCESSIONE

IL RESTO DEL SACCHEGGIO ARRIVERÀ DALL'AUMENTO DI 40 CENTESIMI AL LITRO PER IL CARBURANTE COMMERCIALE, DALL'IVA AL 5% PER TRAGHETTI E GONDOLE, 800 MILIONI DI EXTRA TASSA SU ALCOL E TABACCHI (DA SETTEMBRE 2017) E DA NUOVE NORME SULLE PARTITE IVA

QUALI? 

LA MANOVRA AUMENTA LE SCADENZE IMPOSTE AI LIBERI PROFESSIONISTI, CHE SI RITROVERANNO A SPENDERE 720 EURO IN PIÙ ALL'ANNO, PER UN TOTALE DI 2 MILIARDI DI EURO

Claudio Antonelli per “la Verità”

La manovra poggia sulla sabbia. Gli emendamenti possono ancora modificarla in modo rilevante e soprattutto le previsioni di crescita economica fatte dal governo si mostrano falsamente ottimistiche. Dopo la Ue, ieri l'Istat ha ribadito che si saranno nuovi buchi di bilancio: l'andamento del Pil si inchioderà a +0,8% per quest' anno e +0,9% per il 2017. Una sentenza che corrisponde nei fatti a un taglio, rispetto alle valutazioni dello scorso maggio, di circa 5 miliardi di euro.

RENZI PADOANRENZI PADOAN - PALLLONARI
Questa minor ricchezza andrà a impattare anche sulla legge di stabilità del 2017. La flessibilità concessa dalla Ue per il 2016 sarà effettiva una volta diramati i dati consuntivi. A quel punto scatteranno gli aggiustamenti retroattivi. Dunque, il prossimo anno avremo da affrontare i problemi dell'anno corrente e pure quelli dell'anno trascorso. Con un duplice risultato: alle nuove tasse già messe nero su bianco nel testo al vaglio del Senato, se ne aggiungeranno di nuove quando, dopo la lettera della Ue, scatterà la manovra aggiuntiva. Al di là delle incertezze politiche, sono già pronte 4 tasse.

TASSETASSE
Hanno già un nome e cognome. La prima è l' Imi. La fusione di Imu e Tasi per le seconde case. L' emendamento proposto dall' Anci e firmato dal Pd, è stato accantonato per volere di Renzi: avrebbe impattato negativamente sul voto del 4 dicembre. Il testo prevede, a fronte di una semplificazione nei pagamenti, un innalzamento dell' aliquota dal 10,6 per mille all' 11,4. La norma è estremamente dettagliata e a quanto risulta alla Verità pronta all'uso per la prossima occasione. Rispunta anche la Web tax.

Un' imposta sulle società estere, come Facebook e Twitter, a cui sarà chiesto di fatturare tutta la pubblicità in Italia. Ieri, il governo ha congelato l'ipotesi, riconoscendo il rischio di causare una fuga di massa. Approvarla in solitaria rispetto all'Europa avrebbe un effetto negativo. Succulenta è invece la cedolare secca del 21% su Airbnb. Far pagare un'imposta «flat» a tutti coloro che affittano abitazioni private via web innalzerebbe il gettito.

tasseTASSE
A chi ha bassi redditi conviene inserire i guadagni nella dichiarazione di fine anno, con la cedolare secca andrebbe a pagare di più. Su tutti, però, incombe un rischio maggiore, che si chiama tassa di successione. Da oltre un anno e mezzo giace nei cassetti un emendamento a firma Sinistra Ecologia e Libertà, il partito fondato da Nichi Vendola. L' obiettivo è quello di ridurre la franchigia dall' attuale milione a 500.000 euro per i coniugi e i parenti in linea retta, aumentando parallelamente l' aliquota dal 4 al 7%.

Verrebbe poi aumentata l'imposta per fratelli e sorelle, che salirebbe dal 6 all' 8%, mentre per i parenti fino al quarto grado si arriverebbe a un'imposizione del 10%. Per le eredità superiori a 5 milioni di euro: 21% di aliquota per coniugi e figli, 24% per fratelli e sorelle, 45% per tutti gli altri.
TASSETASSE

Ovviamente è già pronto il messaggio politico da inculcare agli italiani. Per fare passare la novità, si dirà che queste misure non devono stupire. In Europa la situazione è molto più pesante, con aliquote che possono arrivare fino al 60% (in Francia) e franchigie decisamente più basse (400.000 euro in Germania).

Insomma, ce lo chiederà l'Europa. Peccato che le altre nazioni non abbiano la nostra imposizione complessiva. E non siano dotate di una lunga sfilza di piccole patrimoniali. L'inasprimento rischia però di rendersi necessario per andare a tappare la mancata realizzazione della riforma catastale. Quando questa andrà in porto (i nuovi dati andranno a impattare sulle tasse della casa e sulla successione) lo Stato riuscirà ad applicare rincari fino al 190%.
case e catastoCASE E CATASTO

E il gettito schizzerà alle stelle. Fin qui ci siamo dilungati sulle spade di Damocle che pendono sulla nostra testa. Poi ci sono le certezze. Il premier batte la grancassa del taglio delle tasse. In effetti in manovra è previsto quello dell'Ires, l'imposta sul reddito delle società. Uno sconto di circa 2,5 miliardi. A fronte del quale però è già inserito nero su bianco un gettito aggiuntivo di circa 5,8 miliardi di euro.

Tolto il ricavato della voluntary disclosure bis il resto arriverà dall'aumento di 40 centesimi al litro per il carburante commerciale, dall'Iva al 5% per traghetti e gondole, da 800 milioni di euro di extra tassa su alcol e tabacchi (dal settembre 2017) e, per finire, da nuove norme sulle partite Iva.

IMUIMU
Da un lato, la previsione dell'aumento del gettito fiscale rientra nelle procedure di semplificazione adottate dal governo Renzi: corrisponderanno, almeno per l'iniziale periodo del 2017, alle nuove procedure introdotte con lo split payment, il versamento automatico dell'Iva per le fatture emesse nei confronti della Pa e alla fatturazione elettronica tra privati, così come l'introduzione dello spesometro, che permetterà di contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale.

Legittimo quindi prevedere che parte della copertura finanziaria della legge di Bilancio avvenga con imposte evase e recuperate dal Fisco. Il resto, la maggior parte, arriverà dal sudore dei cittadini onesti. A queste misure si aggiunge pure l' imposta occulta svelata ieri dal Corriere della Sera.
IMUIMU

Con la scusa della lotta all'evasione, la manovra aumenta le scadenze imposte ai liberi professionisti, che si ritroveranno a spendere 720 euro in più all' anno, per un totale di 2 miliardi di euro. Un tema evidentemente bollente, come dimostra la risposta di Renzi al conduttore di Radio 24, Oscar Giannino.

Quando il giornalista ha chiesto lumi sulla furbata, il premier ha risposto «non ci vuole una laurea per capire che non stiamo alzando le tasse», facendo riferimento alle millanterie di Giannino, che gli costarono un seggio in Parlamento. L'uscita ai social non è piaciuta. È vero che Giannino inventò persino una partecipazione allo Zecchino d'oro, ma sui conti ha sempre dimostrato di saperci fare. A differenza del premier.

Fonte: qui

Lombardia, rissa tra filippini e sicurezza a Milano

LA RISSA DEL PIRELLONE - COLTELLI E WHISKY NELLE NOTTI DEI GIOVANI FILIPPINI DI SECONDA GENERAZIONE A MILANO: 

CHI SONO I PROTAGONISTI DELLA LITE DI VENERDÌ SCORSO DAVANTI ALLA NUOVA SEDE DELLA REGIONE LOMBARDIA. IN MANETTE SONO FINITI SEI RAGAZZI

Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”

In questa piazza artificiale, racchiusa tra palazzi a specchio che ospitano gli uffici della Regione e del governatore Roberto Maroni, i filippini di Niguarda ci sono arrivati quattro anni fa. Non che la piazza di notte sia ospitale. E neppure un luogo dove tirar tardi. Ma c' è un tetto di vetro altissimo, che ripara dalla pioggia e dal freddo.

Le guardie giurate raccontano che «i ragazzi» non hanno mai creato problemi. Anche se viene difficile crederlo guardando l' arsenale di alcol che venerdì sera si erano portati dietro: whisky, birra, superalcolici, e poi noccioline, succhi di frutta, avanzi di cibo. Sono l' unica cosa rimasta dopo la rissa di venerdì sera.

Ore 22.26: due gruppi di ragazzi che si affrontano a bottiglie e coltelli sotto le telecamere di sorveglianza della Regione Lombardia. Telecamere che riprendono tutto e immortalano due minuti di guerra che quasi costano la vita a un giovane di 18 anni e a un 16enne.
Sono tutti filippini i ragazzi coinvolti in questa rissa. Che se non fosse avvenuta qui, in uno dei luoghi più sorvegliati di Milano, forse si sarebbe esaurita in fretta e senza polemiche.
pirellonePIRELLONE

Ma a Milano in questi giorni è tornata l' emergenza sicurezza, con il ministro dell' Interno che - su richiesta del sindaco Beppe Sala - ha deciso di mandare altri militari di rinforzo dopo l' omicidio di un 37enne dominicano sabato scorso in piazzale Loreto.

A colpire Antonio Rafael Ramirez sono stati due assassini ancora in fuga legati alla banda dominicana dei Trinitarios. A costargli la vita una questione di cocaina.

MILANO NOTTI DEI GIOVANI FILIPPINIMILANO NOTTI DEI GIOVANI FILIPPINI
Meno di una settimana dopo, in un luogo altrettanto simbolico, ecco i filippini. Anche se in realtà filippini quasi non sono. Perché per la maggior parte si tratta di ragazzi nati e cresciuti a Milano. Quelli presi dai carabinieri hanno tra 15 e 21 anni. Uno, 19 anni, è stato fermato per tentato omicidio, cinque sono stati arrestati per rissa e altri quattro (minorenni) denunciati.

All' appello mancano un' altra manciata di ragazzi. Vengono tutti dalla periferia Nord.
Viale Fulvio Testi, quartiere Niguarda. Solo due hanno precedenti per ubriachezza molesta e piccoli furti. Hanno storie simili: studiano in pochi, uno lavora come cameriere, altri semplicemente non fanno niente. Erano lì per ascoltare musica hip-hop da una radio, per ballare. Per bere. Soprattutto per bere.

Sono i figli ribelli di uomini e donne che si spaccano la schiena facendo il portinaio, la colf o l' addetto alle pulizie.

Quella del Sud est asiatico è la comunità più numerosa a Milano, mansueta e laboriosa.
CARABINIERICARABINIERI
Lavorano i filippini. Lavorano sempre, perché a Milano filippino è una professione, prima ancora che una nazionalità.

Ma oltre a sgobbare i filippini, specie quelli giovani, trafficano shaboo , la metamfetamina che crea dipendenza dalla prima assunzione, costa pochissimo e ha il colore del ghiaccio. Ieri, per prima cosa, il ministro Alfano e il comandante provinciale dei carabinieri Canio Giuseppe La Gala si sono affrettati a spiegare che non si è trattato di una «guerra tra gang».


Alla base della lite ci sarebbe un diverbio tra i due gruppi dopo che alcuni giovani s' erano messi a urinare in piazza. Nelle riprese delle telecamere, però, si vede uno scontro a colpi di coltelli, cocci di bottiglia e a mani nude. A terra i corpi di un 18enne, ancora grave, e di un 16enne. Feriti entrambi alla gola. E poi aggressori e vittime che si allontanano con calma, mentre cercano di bloccare il sangue dalle ferite con i fazzolettini di carta.

Fonte: qui



Rissa davanti a Regione Lombardia, scarcerati i 5 filippini

Convalidato arresto ma no custodia cautelare. Un obbligo di firma

Milano, 21 nov. (askanews) - Sono stati tutti scarcerati i 5 giovani filippini arrestati per la rissa scoppiata venerdì scorso a Milano in Piazza Città di Lombardia, davanti alla sede della giunta regionale. Il gip di Milano ha convalidato l'arresto ma ha deciso di non disporre la custodia cautelare in carcere. Per uno di loro, il 19enne che avrebbe ferito con un colpo di coltello un 18enne, è stata invece disposto l'obbligo di firma in commissariato.