9 dicembre forconi: 03/28/18

mercoledì 28 marzo 2018

L’UNIVERSITA’ DI ENZO SCOTTI SFORNA LAUREE PER POLIZIOTTI DEL SIULP E I SOLDI DELLE RETTE FINISCONO A SAN MARINO.

I RAPPORTI CON I SERVIZI SEGRETI ED IL RUOLO DEL FRATELLO DI DE GENNARO 

LA “LINK” E’ L’ATENEO PREFERITO DEI CINQUE STELLE: DI MAIO HA “PESCATO” DA QUI 2 MINISTRI IN PECTORE
Luca Fazzo per il Giornale

DI MAIO SCOTTIDI MAIO SCOTTI
Altro che vecchia Dc: con buona pace del fondatore Vincenzo Scotti, ottuagenario leader scudocrociato, la storia della Link, l' università divenuta la scuola quadri del Movimento 5 Stelle è - come documentano carte di cui il Giornale è in possesso - calata appieno nei traffici della sinistra nel comparto sicurezza: ed è marchiata da rapporti oscuri con il braccio operativo del Pd all' interno della Polizia di stato, il sindacato «progressista» Siulp.

BELLONI IN PRIMA FILA DA DI MAIOBELLONI IN PRIMA FILA DA DI MAIO
Dietro agli accordi ufficiali tra Link e Siulp passano scambi di favori, lauree facili, assunzioni di parenti e persino movimenti inspiegabili di soldi, che approdano alla fine su un conto a San Marino intestato a una società fiduciaria. A San Marino il segreto bancario è una cosa seria, ma chi ha visto i nomi dei reali beneficiari del conto garantisce che, se venissero resi noti, scoppierebbe un guaio.

PAOLA GIANNETAKIS DI MAIOPAOLA GIANNETAKIS DI MAIO
Che il rapporto con gli apparati dello Stato sia il fiore all' occhiello della Link, lo si capisce guardando gli incarichi ministeriali che il M5s indica per due delle laureate all' ateneo romano: l' Interno per Paola Giannetakis e la Difesa per Elisabetta Trenta; e d' altronde ex allievo della Link è anche Nicola Ferrigni, assessore in pectore alla Sicurezza se la grillina Roberta Lombardi avesse vinto le regionali del Lazio.

elisabetta trentaELISABETTA TRENTA
La Link si presenta insomma come fucina di specialisti della sicurezza, come canale di collegamento tra la politica e il mondo complesso della polizia e dell' intelligence. Può farlo grazie a presenze prestigiose tra i suoi docenti, come quello del generale della Gdf Andrea De Gennaro, fratello dell' ex capo della polizia e dei servizi segreti. Ma anche, più prosaicamente, grazie al rapporto di ferro con il Siulp, il sindacato maggioritario della polizia.

E qua arriva il bello. Siulp e Link hanno stretto un accordo per fornire corsi di laurea triennale in Scienze politiche ai poliziotti cui il titolo accademico serve per accedere ai concorsi per diventare dirigenti: centinaia di agenti e di ispettori che sognano il salto di qualità, e che per questo sono pronti ad affrontare robusti sacrifici. Il corso costa 4.100 euro, e si tiene interamente online. Per accedere direttamente al secondo anno, i poliziotti devono frequentare «un semestre svolto parallelamente al periodo accademico» con un «Corso di perfezionamento» su tematiche varie, dal crimine organizzato ai diritti umani all' ambiente: di tutto un po', insomma. Ma questo va pagato a parte.
ANDREA DE GENNAROANDREA DE GENNARO

Inizialmente, i soldi finivano alla Fondazione «Sicurezza e libertà», diretta emanazione del Siulp, che però non risulta avere mai retribuito alcun docente, e quindi non si capisce che corsi abbia mai potuto tenere. La situazione si fa ancora più oscura quando ai poliziotti iscritti al corso della Link viene comunicato che i soldi vanno versati su un conto corrente della Repubblica di San Marino, di cui viene fornito l' Iban. Il conto risulta acceso alla Banca Agricola Commerciale, nella Repubblica del Titano, e intestato a una fiduciaria del posto. Chi c' è dietro?

incontro siulp con PisanielloINCONTRO SIULP CON PISANIELLO
Una parte delle rette dei poliziotti ritorna in qualche modo al sindacato? A rendere legittima la domanda c' è un appunto firmato da Pasquale Russo, direttore generale della Link, che nel «budget preventivo» indica la cifra «20mila Siulp».

I buoni rapporti tra la Link e il sindacato dei poliziotti sono attestati, tra l' altro, dal fatto che il figlio del segretario amministrativo del Siulp, Sandro Pisaniello, è stato assunto all' università. Si chiama Andrea Pisaniello, i sindacalisti del Siulp lo presentano come «professore», ed è lui a tenere le sessioni d' esame. Per legge, come è ovvio, gli esami andrebbero sostenuti nella sede accademica, alla presenza della commissione. Invece la Link li tiene dove capita (a Firenze persino al mercato comunale) e alla presenza del solo «professor» Pisaniello. Nelle chat interne al sindacato gli allievi vengono preallertati delle domande che verranno loro poste (qualcuno si spinge a chiedere anche le risposte, e viene pubblicamente rimbrottato).

FELICE ROMANOFELICE ROMANO
Con questi corsi Link si laureano anche dirigenti del Siulp: come il segretario nazionale Felice Romano e quello laziale Saturno Carbone, entrambi con 110 e lode. Il fratello di Romano, Domenico, in forza ai servizi segreti, deve accontentarsi di 104. Le domande non sono terribili (in una si chiede se la Guerra Fredda fu la campagna di Russia!), e una certa allegria del sistema è confermata dal fatto che la prova autografa di Felice Romano sia attualmente in mano al Giornale anziché alla commissione esaminatrice (che non c' era). Questa è la scuola quadri dei grillini, e dei futuri dirigenti di polizia.

Fonte: qui

L’UNIVERSITA’ LINK DI ENZO SCOTTI NON E’ SOLO LA PREFERITA DAI CINQUE STELLE MA ANCHE DAL SIULP, UN SINDACATO DELLA POLIZIA: SU 2500 ISCRITTI ALL’ATENEO, 400 SONO AGENTI 
GLI ISCRITTI VERSANO SOLDI SU UN CONTO A SAN MARINO, E CON LA LAUREA RIESCONO A FARE IL CONCORSO PER COMMISSARIO


Luca Fazzo per il Giornale

DI MAIO LINK UNIVERSITADI MAIO LINK UNIVERSITA
Hero, come «eroe»: è dietro questa sigla che si nascondono i titolari del conto a San Marino dove in questi mesi sono affluite decine di migliaia di euro da parte di poliziotti di tutta Italia, iscritti ai corsi di laurea della Link, l' università fondata dal dc Vincenzo Scotti e divenuta ora la fucina degli «esperti» del Movimento 5 Stelle.

Grazie alla convenzione con il Siulp, il più grosso sindacato della polizia, quattrocento poliziotti possono laurearsi in Scienze politiche e accedere al concorso per commissario. Ma sulle modalità di quei corsi e sui beneficiari dei versamenti ora è bufera, dopo l' articolo di ieri del Giornale che documentava le troppe anomalie della vicenda.

incontro siulp con PisanielloINCONTRO SIULP CON PISANIELLO
I primi a prendere la parola sono i vertici della Polizia, che con una lettera al Giornale fanno sapere che «le uniche convenzioni attualmente vigenti tra Polizia di Stato e mondo universitario, sono quelle con l' Università degli studi di Roma La Sapienza e l' Università degli studi di Napoli Federico II». Niente a che fare con la Link, dunque. Ed è proprio così: a fare l' accordo con l' università sono i vertici del Siulp, cioè il segretario nazionale Felice Romano e il segretario amministrativo Sandro Pisaniello: il cui figlio è stato assunto proprio alla Link e fa da tutor ai poliziotti.

Per avere la certezza che la laurea alla Link si conquisti senza troppa fatica basta leggere la chat che intrattengono con alcuni iscritti Marino Spagna e Alessandro Benucci, esponenti del Siulp di Firenze. Il 28 settembre 2017 è Spagna a comunicare agli agenti i temi che «devono studiare attentamente» in vista dell' esame di analisi strategica: «geopolitica aerospaziale, geopolitica delle religioni, geopolitica cinese». Il 17 novembre alle 12.05 Benucci preannuncia in modo ancor più dettagliato gli argomenti per l' esame di organizzazioni internazionali.
FELICE ROMANOFELICE ROMANO

Certe perplessità sui corsi di laurea della Link non sono nuove: una sentenza del tribunale di Roma del 2013 ricostruisce come grazie alla convenzione con il ministero dell' Agricoltura, stesa dal direttore di settore Giuseppe Ambrosio, riuscirono a laurearsi alla Link e subito dopo a vincere un concorso interno al ministero la moglie dello stesso Ambrosio, Stefania Ricciardi, e la sua segretaria personale. «L' effettiva partecipazione ai corsi da parte delle stesse desta non poche perplessità, in quanto i riferiti tempi e modalità di svolgimento degli esami contrastano con ciò che invece emerge dai relativi statini», scrissero i giudici.

GIUSEPPE AMBROSIOGIUSEPPE AMBROSIO
Ora lo schema - convenzione con la Link, e esami benevoli - sembra ripetersi nel caso che investe il Siulp. Ma qui oltre all' ombra di un trattamento di favore agli aspiranti dottori si aggiungono gli interrogativi sui quattrini che girano, e che approdano sul conto della Hero a San Marino. Di chi è il conto? Non della Link, che ieri sulla sua pagina Facebook scrive testualmente che l'«università non ha o ha avuto conti a San Marino».

Il corso di perfezionamento che è la giustificazione formale dei soldi inviati da ogni iscritto alla Hero è stato «erogato dalla fondazione Sicurezza e Libertà», emanazione dei vertici dello stesso Siulp (il primo socio è il segretario nazionale Felice Romano). E già qui ci sarebbe da discutere.
firenze due fidanzati si salutano baciandosi davanti a due poliziottiFIRENZE DUE FIDANZATI SI SALUTANO BACIANDOSI DAVANTI A DUE POLIZIOTTI

A rendere tutto ancora più oscuro è che dei «corsi di perfezionamento» pagati dai poliziotti non c' è traccia. Eppure la Link li tiene per buoni, e consente ai poliziotti che li frequentano di accedere direttamente al secondo anno del corso di laurea in Scienze politiche, rinunciando alle rette corrispondenti. Di fatto, lo schema è semplice: il Siulp rimpolpa i ranghi della Link (secondo la stessa università, ben 400 dei suoi 2.500 iscritti sono poliziotti), che però incassa solo le rette del secondo e terzo anno. Il resto finisce a San Marino.

MONTE TITANO - SAN MARINOMONTE TITANO - SAN MARINO
A dare l' indicazione del nuovo conto nella chat dei poliziotti è, alle 12.49 del 27 febbraio scorso, Marino Spagna. Parla esplicitamente dei «600 euro corso Human Sicurity per abbonare il 1° anno accademico» e dice «volevo comunicarvi iban che mi ha inviato ieri sera Sandro Pisaniello presidente della fondazione per università Link Campus». Sandro Pisaniello è dunque sia segretario amministrativo del Siulp che presidente della fondazione Link, ma il conto non è nè delLa Link nè del Siulp, che ieri fa sapere di non avere conti a San Marino.

Allora di chi è l' Iban SMZ030340980000060167336?

Fonte: qui

LA ''CUPOLA'' NON C'ERA? – UN SENATORE DI FORZA ITALIA, CARIDI, SI E' FATTO 20 MESI DI CARCERE FINCHE' DUE SENTENZE DI CASSAZIONE HANNO OBBLIGATO IL TRIBUNALE DELLA LIBERTA’ A FARLO USCIRE

ERA ACCUSATO DI ESSERE COLLEGATO ALLA ‘NDRANGHETA.

Francesco Grignetti per la Stampa

I giornali dell' estate di due anni fa fecero i titoloni: scoperta una Cupola segreta della 'ndrangheta. Fu scomodata anche la legge Anselmi sulle associazioni segrete, per sette capi occulti del gotha criminale, oltre alla normativa Antimafia. Uno di questi era Antonio Caridi, all' epoca senatore di Forza Italia. Il 6 agosto 2016 per Caridi fu chiesto e ottenuto l' arresto. Ma due giorni fa, dopo 20 mesi trascorsi in cella e due sentenze della Cassazione, il tribunale della libertà di Reggio Calabria ha preso atto che non ci sono le condizioni per una detenzione.
antonio caridi1ANTONIO CARIDI

«Il mio caso - si sfoga l' ex senatore - dimostra che il sistema è sbagliato. Ci sono voluti 20 mesi e ben due sentenze di Cassazione per riconoscere che un' accusa gravissima, di far parte del gotha della 'ndrangheta non ha fondamento. Il Senato invece decise in pochi giorni senza avere neppure il tempo materiale di leggere e capire le carte».

giudiciGIUDICI
L' ipotesi stessa della Cupola segreta a questo punto è indebolita. «In carcere - prosegue Caridi - ho compreso quanto può essere ingiusta la custodia cautelare che è sentenza senza condanna. Per me, oggi, è solo il primo passo, da libero, per dimostrare l' infondatezza dell' accusa». Il processo «Gotha» ai presunti dirigenti della 'ndrangheta, infatti, va avanti. 

Caridi resta indagato per associazione mafiosa.

Secondo l' accusa, Caridi sarebbe stato un docile strumento della mafia reggina fin dai primi passi in politica nel 1997. «Soggetto strumentale rispetto alle finalità della Cupola», lo definiscono. E un' accusa così pesante lo aveva portato in carcere. Nell' agosto 2016 una maggioranza anomala che andava da M5S alla Lega, passando per il Pd e Sel, ha autorizzato il carcere per il senatore.

ANTONIO CARIDI 2ANTONIO CARIDI 
In definitiva esiste o no una Cupola segreta della 'ndrangheta che a Reggio Calabria tutto muove, in politica e nell' amministrazione? La Cassazione scrive: «Il dato di presupposizione cui l' intero procedimento muove, e cioè l' esistenza di una struttura mafiosa e segreta, capace di condizionare la vita pubblica di una regione della quale avrebbe fatto parte Caridi, è stato considerato provato, seppur a livello indiziario, con una motivazione strutturalmente monca». 

Fonte: qui

UN TRENO SPECIALE E SUPERBLINDATO AVREBBE PORTATO IL LEADER DELLA COREA DEL NORD, KIM JONG UN, A PECHINO. E’ LO STESSO CONVOGLIO UTILIZZATO DAL PADRE

TOKIO STA LAVORANDO PER UN INCONTRO CON ABE



Putin Kim XiPUTIN KIM XI
Kim Jong-un in Cina? E' quanto ipotizzano i giornalisti del quotidiano giapponese Mainichi shimbun, riguardo il treno ufficiale nordcoreano che è entrato in territorio cinese, passando dal confine di Dandong, e poi arrivato a Pechino. A bordo potrebbe esserci un esponente del regime nordcoreano, ma anche il leader che, al contrario dei suoi predecessori, non ha mai effettuato da quando è al potere una visita presso il tradizionale alleato di Pechino.

I media sudcoreani riferiscono di uno schermo posto presso la stazione ferroviaria di Dandong, per impedire di vedere il treno, da cui sporgono bandiere nordcoreane, passare il ponte che divide la Cina dalla Corea del Nord.  Altro indizio sarebbe l'avvistamento, vicino alla Grande Sala del Popolo a Pechino, secondo la stampa nipponica, di auto con targa diplomatica nordcoreana. La portavoce del ministero degli Esteri cinese non conferma, anzi ha detto di non avere informazioni sulla situazione.

CICCIO KIM TRUMPCICCIO KIM TRUMP
Un viaggio che a Kim Jong-un servirebbe per migliorare i rapporti con l'alleato, tesi da diverso tempo, dopo i test missilistici e nucleari di Pyongyang. Per il leader norcoreano, che è stato solo in Russia, potrebbe essere l'occasione per incontrare il presidente cinese Xi Jinping. Se invece sul treno ci fosse un alto esponente nordcoreano, la visita si collocherebbe comunque in un momento dinamico nei rapporti internazionali attorno alla crisi missilistica e nucleare nordcoreana.

Dopo le Olimpiadi invernali di PyeongChang, che hanno promosso un certo disgelo tra Occidente e Corea del Nord, è previsto per aprile un summit tra Kim e il presidente sudcoreano Moon Jae-in, e si sta lavorando per lo storico summit tra Kim e il presidente Usa Donald Trump, con l'obiettivo di farlo in maggio.  

BLOOMBERG: KIM IN CINA
donald trump con il presidente sudcoreano moon jae inDONALD TRUMP CON IL PRESIDENTE SUDCOREANO MOON JAE IN
L'agenzia Bloomberg, che cita tre fonti a conoscenza del dossier, è sicura che a bordo del treno ci sia proprio Kim Jong-un. In più il treno nordcoreano arrivato nella capitale cinese è blindato e simile a quelli usati dal padre Kim Jong-il per gli spostamenti a Mosca e a Pechino, poco prima della sua scomparsa nel dicembre 2011.

RALLENTA ATTIVITA' SITO NUCLEARE
SHINZO ABE GOLFISTASHINZO ABE GOLFISTA





Pyongyang sembra rispettare gli impegni presi di fermare i test sia nucleari che missilistici. Secondo 38 North della Johns Hopkins University, che si occupa di analizzare e monitorare le mosse del Nordcorea, in base all'esame delle immagini satellitari scattate il 17 marzo Pyongyang sta mantenendo le promesse. Anche se gli analisti non escludono l'ipotesi che si tratti soltanto di una sospensione temporanea.

GIAPPONE
Tokyo sta lavorando a un summit tra il primo minitro Shinzo Abe e il leader nordcoreano Kim Jong-un. La conferma ufficiale è arrivata oggi dallo stesso premier, che ne ha parlato di fronte alla Commissione bilancio della Camera alta della Dieta.  "Stiamo dialogando in diverse modalità e attraverso l'Ambasciata nordcoreana a Pechino".

NO A GANGNAM STYLE
Psy Gangnam StylePSY GANGNAM STYLE
"Gangnam Style" non piace alle autorità nordcoreane. Lo rivela il Korea Times. Seul avrebbe proposto a Pyongyang che negli attesi spettacoli di star del K-pop che si dovrebbero tenere nella capitale nordcoreana come ulteriore segnale di apertura al dialogo intercoreano, il cast comprenda anche il rapper Psy. Ma il 'no' non sarebbe arrivato dalle alte sfere vicine a Kim Jong-un, ma dalla famosissima cantante Hyon Song Wol, leader della Moranbong band, fondata dallo stesso Kim, e già vista a Pyongyang durante le Olimpiadi.

Psy, cioè Park Jae-sang, è un cantante sudcoreano asceso alla notorietà globale con il suo pezzo "Gangnam Style", che su Youtube ha raccolto finora oltre 3 miliardi di visualizzazioni ed è stato un fenomeno di massa in tutto il mondo. Secondo la stampa sudcoreana Psy ha una personalità difficilmente controllabile.

Fonte: qui

VISITA A SORPRESA A PECHINO TRA XI JINPING E KIM JONG UN
TRUMP ANNUNCIA: “HO RICEVUTO UN MESSAGGIO DI XI JINPING E MI HA DETTO CHE L’INCONTRO E’ ANDATO MOLTO BENE. KIM ASPETTA DI VEDERMI”

TRUMP POSITIVO, KIM FARÀ LA COSA GIUSTA SUL NUCLEARE
(ANSA) - "Per anni e da molte amministrazioni tutti hanno detto che la pace e la denuclearizzazione della penisola coreana non avevano neanche una minima possibilità. Ora c'è una buona possibilità che Kim Jong Un faccia ciò che è giusto per il suo popolo e per l'umanità. Attendo con ansia il nostro incontro": lo ha scritto il presidente americano Donald Trump in un tweet.
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TRUMP, XI MI HA SCRITTO, INCONTRO CON KIM ANDATO BENE
 (ANSA) - "Ho ricevuto la notte scorsa un messaggio da Xi Jinping (in cui mi dice, ndr) che il suo incontro con Kim Jong-un è andato molto bene e che Kim aspetta il suo incontro con me", ha scritto il presidente americano Donald Trump sul suo profilo Twitter. "Allo stesso tempo, e sfortunatamente, le piu' forti sanzioni e pressioni devono essere mantenute a tutti i costi!", ha aggiunto Trump.

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COREA NORD, KIM DA XI, A SORPRESA PRIMA MISSIONE ESTERO. TRUMP: 'FARÀ LA COSA GIUSTA SUL NUCLEARE'

Dopo due giorni di anticipazioni, voci di vario tipo e depistaggi, i media ufficiali di Cina e Corea del Nord hanno confermato la visita a sorpresa a Pechino del leader Kim Jong-un su invito del presidente Xi Jinping, in quella che è stata non soltanto la sua prima missione ufficiale all'estero, ma anche il primo faccia a faccia con la controparte del Paese alleato con cui c'è "un lungo e storico legame".

Rapporti consolidati che, tuttavia, sono finiti sotto pressione per l'adesione di Pechino alle sanzioni Onu contro i piani nucleari e missilistici di Pyongyang. Kim è arrivato domenica per ripartire mercoledì, accompagnato dalla first lady Ri Sol-ju: ha incontrato Xi e la consorte Peng Liyuan e, in base alle immagini diffuse dalla Cctv, la tv di Stato cinese, in un'atmosfera cordiale nella Grande sala del popolo, dove lunedì Kim e Xi hanno avuto il bilaterale.

incontro tra xi jinping e kim jong un 4INCONTRO TRA XI JINPING E KIM JONG UN 4
Una visita "non ufficiale", ha precisato l'agenzia Nuova Cina, che ha permesso di affrontare i legami bilaterali, la situazione sulla penisola coreana e gli imminenti sviluppi che vedono a fine aprile il summit a Panmunjom, i cui preparativi tra le parti partiranno domani, tra Kim e il presidente sudcoreano Mon Jae-in.

E soprattutto, il vertice tra Kim e il presidente americano Donald Trump atteso a maggio durante il quale Washington chiederà con forza di procedere alla denuclearizzazione. In quest'ottica, Kim appare pronto al confronto, ribadito a Xi, ma puntando proprio sul sostegno della Cina.

"Per anni - ha scritto Donald Trump in un tweet - e da molte amministrazioni tutti hanno detto che la pace e la denuclearizzazione della penisola coreana non avevano neanche una minima possibilità. Ora c'è una buona possibilità che Kim Jong. Un faccia ciò che è giusto per il suo popolo e per l'umanità. Attendo con ansia il nostro incontro".

incontro tra xi jinping e kim jong un 3INCONTRO TRA XI JINPING E KIM JONG UN 
"Ho ricevuto la notte scorsa un messaggio da Xi Jinping (in cui mi dice, ndr) che il suo incontro con Kim Jong-un è andato molto bene e che Kim aspetta il suo incontro con me", ha scritto il presidente americano Donald Trump sul suo profilo Twitter. "Allo stesso tempo, e sfortunatamente, le piu' forti sanzioni e pressioni devono essere mantenute a tutti i costi!", ha aggiunto Trump.

incontro tra xi jinping e kim jong unINCONTRO TRA XI JINPING E KIM JONG UN
Abe, avanti con piano denuclearizzazione  - Il premier Shinzo Abe ha ribadito la priorità del processo di denuclearizzazione della penisola coreana, a seguito del summit tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente cinese Xi Jinping. "Siamo giunti a una situazione in cui finalmente il regime di Pyongyang sta cercando il dialogo. E' fondamentale a questo punto che la Corea del Nord decida in maniera irreversibile di abbandonare il proprio programma missilistico e nucleare", ha detto Abe nel corso di una seduta parlamentare, indicando che il suo esecutivo è in attesa di maggiori dettagli dell'incontro dalla Cina.

incontro tra xi jinping e kim jong unINCONTRO TRA XI JINPING E KIM JONG UN
L'amministrazione di Tokyo ha sempre sostenuto una posizione intransigente nei confronti della Corea del Nord, con la richiesta di un incremento costante della pressione da parte della comunità internazionale, sia a livello diplomatico che economico, con il mantenimento delle sanzioni commerciali. Il premier nipponico si recherà in visita a Washington il prossimo mese per un incontro con il presidente Usa Donald Trump, in anticipazione del vertice tra le delegazioni di Stati Uniti e la Corea del Nord.

Fonte: qui

IL BOICOTTAGGIO PER FINTA - CINQUE PAESI PENSANO DI UNIRSI AL 'BOICOTTAGGIO DIPLOMATICO' DEI MONDIALI RUSSI, CIOE' NON MANDARE I LORO RAPPRESENTANTI ALLA CERIMONIA D'APERTURA


mondiali 2018MONDIALI 2018
Sei nazioni stanno pensando di non inviare i loro funzionari a Mosca ai Mondiali di calcio in segno di solidarietà all’Inghilterra, dopo che un’ex spia russa e sua figlia sono stati avvelenati col gas nervino a Londra il 4 marzo scorso, scrive il Sun.

I paesi che potrebbero rinunciare a inviare i loro funzionari sarebbero Polonia, Islanda, Danimarca, Australia e Giappone ma la lista potrebbe allungarsi.

mondiali 2018 russiaMONDIALI 2018 RUSSIA
Nella sua battaglia ‘personale’ contro Putin, Theresa May ha annunciato la settimana scorsa che tutti i ministri del suo governo, più il principe William, mancheranno all’appuntamento.

Il presidente della Polonia Andrzej Duda è stato il primo leader mondiale ad affiancarsi alla protesta della May dichiarando che non parteciperà alla cerimonia d’apertura a Mosca il 14 giugno.

andzej Duda presidente polaccoANDZEJ DUDA PRESIDENTE POLACCO
Tuttavia nessuna delle 32 nazionali in competizione abbandonerà il torneo temendo che un boicattaggio totale andrebbe a danno di milioni di tifosi in tutto il mondo, e soprattutto dei politici in carica: a nessuno importa nulla se una spia russa pluripregiudicata si fa una sniffata di gas nervino, mentre se gli togli la goduria dei mondiali ti vengono a cercare a casa con la mannaia. Gli italiani ne sanno qualcosa...

Anche il ministro degli esteri inglese, Boris Johnson, ha sottolineato come l’assenza della nazionale inglese sarebbe una “punizione” ai suoi sostenitori e ai giocatori.

boicottaggio mondialiBOICOTTAGGIO MONDIALI
L’ex capo della FIFA Sepp Blatter, un grande amico e sponsor di Putin (ricambiato) ha twittato: “Il calcio ha oltre 2 miliardi di tifosi. La Coppa del Mondo è l’evento sportivo più importante al mondo perciò nessun boicottaggio. Giochiamo in pace e per la pace!”

Stazione spaziale cinese arrivata a 200 chilometri dalla Terra

La stazione spaziale cinese, la Tiangong 1, si trova adesso alla distanza media di 200 chilometri dalla Terra e a mano a mano che perde energia scende al ritmo di quattro o cinque chilometri al giorno. Lo ha detto all’Ansa Luciano Anselmo, dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione A. Faedo del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr). Anselmo fa parte degli esperti che in questi giorni stanno lavorando ai calcoli sui quali si basano le previsioni di rientro della stazione spaziale cinese, fuori controllo e destinata a precipitare sulla Terra, probabilmente nella settimana di Pasqua: la data più probabile è il Primo aprile. C’è il rischio che qualche detrito possa cadere sull’Italia.
Discesa veloce
«Considerando che l’orbita percorsa dalla stazione Tiangong 1 non è circolare, possiamo dire che il punto più vicino alla Terra si è abbassato un po’ sotto i 200 chilometri e adesso la stazione spaziale cinese sta scendendo abbastanza in fretta», ha osservato Anselmo. Questo, ha spiegato, accade perché più il veicolo perde progressivamente energia, più l’orbita si abbassa. Al momento «è confermata la tendenza secondo cui il rientro potrebbe avvenire il primo aprile con il margine di un giorno in più o in meno, quindi fra il 31 marzo e il 2 aprile».
Le ipotesi sulla caduta
Al momento ogni previsione è indicativa perché, ha proseguito Anselmo, «ci sono ancora numerose variabili da prendere in considerazione». Ad esempio, il rientro potrebbe essere anticipato da eventuali tempeste geomagnetiche, oppure potrebbe modificare il modo in cui il veicolo è orientato nello spazio: potrebbe, ad esempio, diventare più aerodinamico. «Idee ragionevolmente più affidabili sulla finestra di rientro saranno possibili soltanto nelle ultime 36 ore», ha detto ancora Anselmo. Da quel momento in poi, ha aggiunto, comincerà una sorta di «gioco di esclusione» che porterà a cancellare aree sempre più vaste dalla mappa dei possibili siti di rientro. Se i radar americani, russi e tedeschi continueranno a funzionare regolarmente anche nella settimana di Pasqua «si potrebbe arrivare a una situazione nella quale già sei ore prima si potrebbe escludere il 97% delle aree della fascia a rischio», quella che si trova fra 42,8 gradi di latitudine Nord e 42,8 gradi di latitudine Sud e che comprende anche l’Italia, da Firenze in giù, accanto a gran parte del Sudamerica e parte di quella centro-settentrionale, l’Africa, l’Asia meridionale, l’Oceania e naturalmente gli oceani.
Fonte: qui


Stazione spaziale cinese sorvegliata speciale (Ansa)