9 dicembre forconi: 10/24/17

martedì 24 ottobre 2017

NEGLI USA I B-52 CON ARMI NUCLEARI SONO PRONTI A DECOLLARE, DIREZIONE COREA DEL NORD

KIM JONG-UN DISPONE DI 60 TESTATE ATOMICHE: BASTEREBBE UN SOLO ORDIGNO CON LA POTENZA DA 100 KILOTONI PER UCCIDERE 440 MILA PERSONE SE L'OBIETTIVO FOSSE BUSAN, IN COREA DEL SUD; 320 MILA A SEUL E 330 MILA A SAN FRANCISCO 

Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

CICCIO KIM TRUMPCICCIO KIM TRUMP
Nella base di Barksdale, in Louisiana, racconta il sito Defense One (gruppo editoriale di The Atlantic ), fervono preparativi da Guerra fredda. I piloti dormiranno vestiti, in «prontezza operativa». Negli hangar i bombardieri B-52, armati con testate nucleari, saranno in grado di decollare «all' istante». Non succedeva dal '91. Destinazione Corea del Nord?
KIM TRUMPKIM TRUMP

Il generale David Goldfein, 58 anni, «Chief of Staff», il capo di stato maggiore dell' Air Force, ha spiegato al reporter di Defense One : «Non ci stiamo attrezzando per un evento specifico, ma per far fronte alla nuova realtà della situazione globale».

La notizia è stata ripresa da Fox News , il canale tv più vicino a Donald Trump, che invece l' ha messa in diretto collegamento con i piani nucleari del regime di Pyongyang. Al momento, però, il Pentagono non è uscito allo scoperto. E la parola del generale dell'Aeronautica, per quanto pesante, non basta da sola per evocare lo scenario di un attacco imminente.
kim jong unKIM JONG UN

La catena di comando, ha fatto notare lo stesso Goldfein, è lunga: parte dal presidente Trump, il «commander in chief», passa per James Mattis, Segretario alla Difesa, poi c'è Joseph Dunford, il presidente dei Joint Chiefs of Staff e arriva alle basi attraverso i generali John Hyten, a capo dello Stratocom (il Comando strategico delle forze nucleari) e il generale Lori Robinson, del Northern Command.

Il segnale, però, c'è e merita la massima attenzione. Il 5 ottobre scorso, il presidente aveva invitato alla Casa Bianca i vertici militari. Prima di cena, Trump li aveva strigliati, in diretta televisiva: «Dovete darmi più velocemente delle opzioni praticabili, non fatevi bloccare dalla burocrazia».
NORDCOREA - KIM JONG UN ISPEZIONA L ESERCITONORDCOREA - KIM JONG UN ISPEZIONA L ESERCITO

I rapporti tra «The Donald» e i «suoi generali» sono alterni, tormentati, esattamente come tutto il resto. In questi mesi ha preso nitidamente forma un blocco formato da Mattis, i due ex colleghi in servizio alla Casa Bianca, John Kelly e Herbert Raymond McMaster, il segretario di Stato Rex Tillerson.

È il filtro che sta cercando di gestire la strategia politico-militare nelle aree di crisi. Dalla Corea del Nord all'Iran. È possibile che l' allerta dei B-52, 24 ore su 24, sia una delle risposte attese dal presidente. Finora Mattis si è mosso con grande prudenza: l' attacco alla Corea del Nord porterebbe a una catastrofe immane. Ma il generale Dunford, la punta più alta della gerarchia, sostiene: non è «inimmaginabile avere opzioni militari per rispondere alla capacità nucleari di Kim Jong-un».
KIM JONG UNKIM JONG UN

I servizi segreti americani non hanno ancora identificato tutti i potenziali obiettivi nemici: sono rimasti totalmente spiazzati, per esempio, dalle prove di fine luglio sui missili intercontinentali. Alex Wellerstein, storico della scienza al Steven Institute of Techonolgy di Hoboken (New Jersey), ha messo a punto un modello matematico di simulazione, «Nukemap», elaborando i dati sulle esperienze di Hiroshima e Nagasaki.

Non esiste la certezza che i B-52 sarebbero in grado di evitare la rappresaglia nordcoreana. Secondo le ultime stime, Kim Jong-un dispone di 60 testate atomiche. 

Basterebbe un solo ordigno con la potenza da 100 kilotoni mostrata nel test di inizio settembre per uccidere 440 mila persone se l' obiettivo fosse Busan, Corea del Sud; 320 mila a Seul e 330 mila a San Francisco. Più ci sarebbero le vittime della Corea del Nord. 

Circa mezzo milione di morti, solo nel primo giorno del conflitto e nel «migliore» dei casi.

Fonte: qui

IN PROVINCIA DI SALERNO UN 37ENNE AVVICINAVA I RAGAZZINI NEI BAGNI DI UN CAMPO SPORTIVO E LI ISTIGAVA A FARE SESSO CON LUI

NELLE SCORSE SETTIMANE, L’UOMO ERA STATO VISTO MASTURBARSI ALLA PRESENTA DEI  PICCOLI 

E VISTO CHE LE NUMEROSE DENUNCE NON L’AVEVANO FERMATO, I GENITORI L’HANNO AGGREDITO E MALMENATO
Petronilla Carillo per www.ilmessaggero.it

pedofiliaPEDOFILIA
Istigava ragazzini giovanissimi, anche minori di 14 anni, a fare sesso con lui, offrendo circa venti euro. È quanto viene contestato a un 37enne di Cetara, L.B., ora arrestato con l’accusa di pedofilia e ricoverato a villa Chiarugi perché ritenuto, da una perizia medica disposta dagli inquirenti, incapace di intendere e volere.

Ma la cosa più grave è che nell’inchiesta della procura di Salerno, coordinata dal sostituto procuratore Elena Cosentino, è finito anche un altro orco, di 57 anni, L.A., anche lui con la passione dei ragazzini e anche lui arrestato nella giornata di ieri. L’uomo, ben consapevole di ciò che faceva, è però stato trasferito in una cella di isolamento presso il carcere di Vallo della Lucania. Ad emettere i provvedimenti, il gip Stefano Berni Canani.

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Vecchia conoscenza dei carabinieri di Vietri sul mare, competenti anche su Cetara, il 37enne era già destinatario di un misura personale, quella della libertà vigilata con obbligo di curarsi perché avvezzo ad infastidire i ragazzini. Contro di lui, in più occasioni, si erano scagliati i genitori del piccolo comune della Costiera chiedendo interventi concreti. Fino a qualche settimana fa, l’uomo era solito masturbarsi alla presenza dei piccoli ma, da qualche tempo, le sue abitudini erano peggiorate.

Si recava presso il campo sportivo dove i ragazzini giocano a calcio e li importunava nei bagni. Una vicenda, questa, di cui a Cetara in molti erano a conoscenza tanto che diverse sono state le sollecitazioni ad intervenire giunte ai carabinieri e poi conclusesi con una vera e propria rivolta dei genitori che hanno aggredito e malmenato il giovane uomo.

PedofiliaPEDOFILIA
Ma andiamo con ordine. A dimostrazione delle accuse contro il 37enne ci sarebbe un video che un ragazzino avrebbe girato nei bagni del campo sportivo e che poi sarebbe stato diffuso attraverso whatsapp.

Per questo motivo diversi minorenni, circa una decina, nelle scorse settimane sono stati convocati in procura per essere sentiti dal magistrato titolare delle indagini ma tutti hanno negato di aver avuto rapporti con il 37enne ammettendo però di aver sentito che altri ragazzi avrebbero preso dei soldi per dare sfogo ad alcuni dei suoi più intimi desideri. Soltanto uno ha ammesso di aver preso 20 euro, che peraltro gli erano stati buttati sul pavimento del bagno, per masturbare il 37enne.

Fonte: qui

SAVE THE CHILDREN: PERQUISIZIONI E SEQUESTRI SULLA NAVE DELLA ONG

LA PROCURA DI TRAPANI HA SCOPERTO UN TARIFFARIO CHE GARANTIVA PIÙ SOLDI A EQUIPAGGIO E COMANDANTE IN BASE AI MIGRANTI RACCOLTI IN MARE 

IL REATO PER IL COMANDANTE È FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA 

INTERROTTE LE OPERAZIONI IN MARE
Fausto Biloslavo per il Giornale

Il cerchio inizia a stringersi attorno a Save the children, l' Ong salva migranti, che ha partecipato ai recuperi al largo della Libia finiti sotto inchiesta.
SAVE THE CHILDREN E I MIGRANTISAVE THE CHILDREN E I MIGRANTI

Ieri mattina gli agenti del Servizio centrale operativo della polizia hanno perquisito Vos Hestia, la nave che l' organizzazione umanitaria utilizza nel Mediterraneo centrale. La procura di Trapani ha scoperto un «tariffario» che garantiva più soldi all' equipaggio e al comandante della nave, se «salvavano» in mare un maggior numero di migranti. Oltre al salario era previsto un bonus mensile e 50 euro a testa per ogni natante recuperato.

Per dieci natanti, nel periodo di «punta», si poteva incassare anche 500 euro in più in pochi giorni. Un incentivo non indifferente. Save the children ribadisce, come un disco rotto, che «l' Ong non è indagata», ma si tratta di una foglia di fico.

Sotto inchiesta della procura di Trapani, per ora, è finito il comandante della nave durante i discussi recuperi in mare dei migranti, Marco Amato. Il reato ipotizzato è di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, anche se potrebbe esserci dell' altro. Qualche settimana fa è stato notificato ad Amato un avviso di proroga delle indagini. Il comandante avrebbe omesso di informare l' autorità giudiziaria che in un' occasione alcuni migranti portati a bordo erano stati trovati in possesso di un ingente quantitativo di droga, che sarebbe stato gettato in mare.
SAVE THE CHILDREN E I MIGRANTISAVE THE CHILDREN E I MIGRANTI

«La perquisizione è stata finalizzata al sequestro di materiale cartaceo e informatico allo scopo di verificare l' esistenza di foto e video che documentino gli eventi Sar (salvataggio, nda) e di comunicazioni ricollegabili al traffico di migranti» è stato precisato dalla questura di Trapani. Durante l' operazione sono stati sequestrati due computer portatili, dei tablet, i computer della nave, un telefono satellitare, un cellulare, una memoria esterna e il giornale di bordo dall' agosto 2016 a oggi.

FINANZIAMENTI SAVE THE CHILDRENFINANZIAMENTI SAVE THE CHILDREN
Il materiale si trovava in plancia ed era nella disponibilità del nuovo comandante, Paolo Alfonso Russo, del team leader di Save the Children Romain Lasjuilliarias, del suo vice Javier Garcia Cortes, dell' addetta alla logistica Paloma Gonzalez Fernandez e del mediatore culturale Hassan Ali Sayed Salem.

L' Ong ribadisce che si tratta di un' operazione «relativa a una ricerca di materiale per reati che, allo stato attuale, non riguardano Save the Children, come si evince dallo stesso decreto di perquisizione». L' organizzazione umanitaria sottolinea che «la documentazione oggetto di ricerca è relativa a presunte condotte illecite commesse da terze persone». Se le terze persone sono l' ex comandante e membri dell' equipaggio è un po' arduo sostenere che l' Ong non ne sapesse nulla avendo sempre a bordo un responsabile e altro personale umanitario.

LOGO SAVE THE CHILDRENLOGO SAVE THE CHILDREN
L' inchiesta è partita lo scorso anno proprio da due ex poliziotti, Lucio Montanino e Pietro Gallo, a bordo dell' unità di Save the children, che si occupavano della sicurezza. Poi sulla nave si è infiltrato un agente sotto copertura, che ha inchiodato con foto e filmati come le Ong facessero da taxi del mare dei migranti.

Il 26 giugno l' agente sotto copertura assiste all' incredibile scena di tre trafficanti che su un gommone affiancano sotto bordo nave Vos Hestia. E in arabo avvertono «che sta a arrivando gente». «Successivamente sono arrivati diversi barconi e gommoni, ognuno con centinaia di persone a bordo» si legge negli atti.

Lo scorso mese la trasmissione di Canale 5, Matrix, ha mandato in onda un filmato imbarazzante sui «salvataggi» di Vos Hestia. Il mare è piatto, nessun pericolo e i migranti a bordo dei barconi vengono frustati dagli scafisti sotto il naso del personale di Save the children arrivato a «salvarli». Anche la nave Vos Hestia potrebbe venire sequestrata per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina.
NAVI ONG MIGRANTINAVI ONG MIGRANTI

Save the children ha firmato il codice di condotta imposto dal Viminale, ma guarda caso ieri ha annunciato che sospende le operazioni in mare. La decisione «arriva dopo aver valutato attentamente la riduzione del flusso di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo centrale per raggiungere l' Europa e le mutate condizioni di sicurezza ed efficacia delle operazioni di ricerca e soccorso nell' area».

Fonte: qui

LA SUPERMEGABOLLA CORPORATE!

Recentemente vi abbiamo proposto la bolla del secolo, si quella sulle obbligazioni sovrane, la
carta straccia più importante al mondo…

LA GRANDE BOLLA SOVRANA! 

Mariuccio Draghi, quello che non vede nessuna bolla in circolazione, direbbe che oggi un titolo emesso da una ditta di automobiline qualunque è più sicura di un titolo di stato sovrano americano…

Ieri la notizia del giorno è che un manipolo di ingenui ha fatto a gara per accaparrarsi i bond della Esselunga, si quelli della grande catena di distribuzione alimentare…

Il bond da un miliardo di Esselunga va a ruba. È meglio di un Btp

Tra un po anche le aziende fallite e decotte, potranno emettere bond a rendimenti irrisori, tanto li compra zio Mario e la sua BCE, che si stanno trasformando in netturbini della finanza europea…
Il bond Esselunga da un miliardo? Come un Btp, anzi, meglio. È stata questa la valutazione del mercato che ieri ha risposto all’offerta dell’emissione obbligazionaria lanciata dal gruppo italiano dei supermercati chiedendo titoli pari a 9 volte quelli disponibili, per un valore complessivo di 9,2 miliardi. Un record per la società degli store — peraltro al debutto sul mercato dei capitali — che il mercato ha giudicato solida sul lungo termine facendo incetta di titoli.
La risposta degli investitori ha consentito di arrivare a rendimenti inferiori di circa 10 punti base a quelli dei Btp di analoghe scadenze, fatto straordinario per un emittente che ha un business non solo nazionale ma anche concentrato in certe regioni italiane.
Il problema non è tanto la liquidità che fornisce la Banca centrale europea, che tiene in piedi banche e aziende decotte a danno di quelle sane, il problema è che stanno rastrellando i risparmi degli italiani per metterli tutti dentro nella più colossale bolla della storia, quella dei titoli corporate e high yield, tralasciando i junk per carità di patria.
Per Voi che leggete il mitico Machiavelli e che sapete come funzionano gli HFT, le famosissime machinette, l’altra notizia è che…

Machines Took Over the Stock Market. Next Up, Bonds

In sintesi, le banche stanno provando attraverso nuovi sistemi software, nuovi algoritmi a manipolare anche il mercato delle obbligazioni che come ben sapete per il momento è ancora terra inesplorata per la manipolazione. La domanda che si pone il Wall Street Journal è se i programmi, i software riusciranno a prendere il controllo anche del mercato obbligazionario.
Le banche tra cui il Credit Suisse, Goldman Sachs e Morgan Stanley stanno facendo scommesse in questa direzione, creando nuovi sistemi di software per iruscire a manipolare una quota di un mercato che vale 6.000.000.000.000 mld di dollari. il mercato corporate.
Secondo un recente studio della Banca per i Regolamenti Internazionali si stima che solo il 40% degli scambi di titoli obbligazionari investment grade è stato eseguito attraverso computer anziché tramite telefono, rispetto al 75% del trading del debito pubblico, all’80% delle azioni e al 90% in una ampia gamma di contratti futures.
È un altro esempio di banche che si rivolgono alla tecnologia per cercare di generare una crescita dei ricavi a costi relativamente bassi.
Alcuni recenti sforzi per cambiare le forme di negoziazione delle obbligazioni hanno incontrato la resistenza o sono stati eliminati. Le piattaforme offerte diverse anni fa dai maggiori broker di Wall Street, tra cui Goldman e BlackRock Inc., sono stati abbandonati.
Ma iniziative più recenti, come le reti che collegano gli investitori di obbligazioni a scambi commerciali, hanno cominciato a mostrare trazione.
Ora loro ci riprovano!, sai bellezza come diceva il mitico Irving Fisher prima del crollo di Wall Street, non si può che salire, la borsa ha ormai raggiunto una notevole stabilità economica, le quotazioni delle azioni hanno raggiunto ciò che sembra essere un livello stabilmente elevato.
Alla fine credo di aver fatto bene ad attendere con il nuovo libro, credo che nei prossimi tre o quattro anni, avrò tanto di quel materiale da poterne scrivere addirittura due, uno è già pronto in buona parte, ma come dico spesso la verità è figlia del tempo e non bisogna avere fretta, bisogna essere pazienti.
Il prossimo Machiavelli si preannuncia davvero entusiasmante… a proposito occhio alla prossima settimana!

Fonte: qui