9 dicembre forconi: 05/04/18

venerdì 4 maggio 2018

STUDENTESSA MILANESE IN GITA SCOLASTICA FUMA UNO SPINELLO E CADE DALLA FINESTRA: DENUNCIATE DUE COMPAGNE PER CESSIONE DI STUPEFACENTI

UNO DEGLI ACCOMPAGNATORI SCOLASTICI: "QUALCUNO DEI RAGAZZI HA COMPRATO DELL'ERBA PER STRADA"

cannaCANNA

Tragedia sfiorata durante la gita scolastica organizzata a Napoli dalla scuola di odontotecnica dell'istituto Ipsia Vasco Mainardi di Corbetta (Milano). E' successo a fine aprile ma la notizia è filtrata soltanto oggi. Una ragazza di 17 anni, studentessa di terza, si è sentita male ed è precipitata dalla finestra al primo piano dell'hotel Diamond di piazza Guglielmo Pepe, zona Mercato, nel quale soggiornava insieme con la sua classe, fratturandosi il bacino.

Inizialmente ricoverata all'ospedale Cardarelli, la giovane è stata poi trasferita al Niguarda dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono in via di miglioramento, la prognosi è di 40 giorni. Secondo il racconto di alcuni compagni, la ragazza aveva bevuto e fumato uno spinello e in stato confusionale si sarebbe sporta dalla finestra perdendo l'equilibrio ed è precipitata atterrando di schiena, fortunatamente il volo è stato di cinque metri. Sempre secondo la ricostruzione fatta dagli amici, avrebbe scambiato la finestra con la porta.
cannaCANNA

"Hanno fatto una stupidata", ha commentato Maurizio Salvati, collaboratore del dirigente scolastico dell'istituto. "Qualcuno dei ragazzi ha comprato dell'erba per strada, durante la gita a Napoli, e l'ultima sera prima del ritorno a Milano se la sono fumata in compagnia, hanno fatto branco. La 17enne si è sentita male e ha aperto la finestra per prendere aria, ha perso l'equilibrio ed è caduta giù".

"Voglio precisare - ha aggiunto- che la ragazza è una studentessa modello, che sono tutti bravi ragazzi e che gli accompagnatori sono tre docenti esperti che avevano fatto un controllo nelle stanze proprio poco prima dell'accaduto. I carabinieri di Napoli hanno sentito i ragazzi e poi hanno dato loro il permesso di tornare a casa a Milano". A seguito delle testimonianze raccolte, i carabinieri hanno denunciato due coetanee della vittima per cessione di stupefacenti e lesioni in conseguenza di altro reato.

Fonte: qui

VUOI VEDERE CHE SUI DAZI TRUMP NON E’ DALLA PARTE DEL TORTO? IL DEFICIT COMMERCIALE USA NEI CONFRONTI DEL MONDO E’ UGUALE AL SURPLUS EUROPEO ...

I DAZI EUROPEI SULLE AUTO DAGLI STATES SONO IL 7,5% IN PIU’ DI QUELLI APPLICATI IN USA SULLE VETTURE “MADE IN UE” (SOPRATTUTTO TEDESCHE) 

Federico Fubini per il Corriere della Sera

trumpTRUMP
…Il presidente degli Stati Uniti chiede che i «magnifici Paesi dell' Unione Europea» facciano cadere le loro «orribili barriere e tariffe ai prodotti americani». In alternativa non dovranno fare i conti solo con dazi al 25% sull' acciaio per quasi mezzo miliardi di dollari che vendono ogni anno negli Usa, o con altri dazi al 10% sull' alluminio. In un tweet piaciuto a 100 mila follower di qualche settimana fa, Trump aveva aggiunto un' altra minaccia: «Se no - scrive - tassiamo le auto, etc. FAIR!».

merkel, macron mayMERKEL, MACRON MAY





Ma è «fair» sul serio, insomma è leale? […] Per capirlo basta scomporre il valore di uno smartphone, come ha fatto il Fondo monetario internazionale: gli interessi dei grandi blocchi in Asia, in Nord America e nell' Unione Europea sono connessi in maniera inestricabile. L' anno scorso l' economia dello smartphone da sola ha contribuito per 3.600 miliardi di dollari al reddito mondiale, il 4,5% del Pil del pianeta. Ma capire di chi sia davvero quel valore è impossibile. Il più grande produttore, Apple Inc., è californiano e in un anno è riuscito a far crescere il prezzo medio da 618 a 798 dollari per pezzo venduto.

trump e merkel 6TRUMP E MERKEL 6
Ma la Cina quei pezzi li ha materialmente assemblati e il solo spedirli nel mondo ha fatto crescere il suo export del 5,7%. Quanto all' Europa, per risparmiare sul Fisco Apple ha piazzato in Irlanda la proprietà intellettuale della sua tecnologia ed essa da sola ha accelerato di un quarto l' espansione dell' isola nel 2017. In un mondo di tecnologie complesse, il commercio non è più un gioco a somma zero in cui ogni centimetro guadagnato sia sempre sottratto ad altri. Non è però neppure un sistema di generosità gratuite e per questo oggi la Germania, l' Italia e in genere l' area euro sono vulnerabili alle pressioni di Trump. Per quanto siano scandalizzati dai metodi del presidente, sanno che la sua irritazione non è del tutto infondata.

trump e macron 2TRUMP E MACRON 
C' è un problema generale, perché l' area euro è emersa dalla doppia recessione solo grazie a una metamorfosi che di fatto sta danneggiando il resto del mondo. L' espansione della zona euro degli ultimi anni coincide con un rapido aumento del surplus nel totale degli scambi con il resto del mondo (al ritmo di fine 2017, per oltre 500 miliardi di euro l' anno). Significa che un' area pari quasi a un quinto dell' economia mondiale vive sulla domanda degli altri, comprimendo la propria.

macron, merkel, trumpMACRON, MERKEL, TRUMP



Qui l' America è il grande cliente e consumatore: il suo deficit sul resto del mondo(soprattutto verso la Cina) è uguale e contrario al surplus della zona euro. Succede anche perché quasi tutti i Paesi dell' area, dal Portogallo all' Italia, sono usciti dalla recessione copiando pagine da un manuale molto tedesco dove i consumi interni vengono soppressi e l' export invece esaltato, facendo leva sulla voglia di spendere del resto del mondo.

Anche senza l' ira di Trump, un ingranaggio del genere non potrebbe durare per sempre: questi attivi commerciali sempre più alti, il triplo di quelli cinesi, comportano una forte domanda di euro dal mondo e dunque una pressione al rialzo del tasso di cambio che finisce a sua volta per danneggiare proprio l' export di Francia o Italia.
TRUMP GENTILONITRUMP GENTILONI

L' Europa dunque ha molto da perdere dall' ira di Trump e questo la rende debole nel trattare con lui. Non a caso le ritorsioni minacciate finora sul bourbon o l' Harley Davison sono minuscole, per vendite da meno di 3 miliardi l' anno. A maggior ragione dato che la Ue oggi è più difensiva, o protezionista, degli Usa.

Il settore auto per esempio vale 165 miliardi di export tedesco e 17 di quello italiano, ma Thomas Strobel di Unicredit stima che i dazi dell' Europa sulle auto americane oggi restino in media del 7,5% più alti dei corrispondenti dazi americani. Se Bruxelles allineasse le proprie tariffe a quelle di Washington, dovrebbe fare altrettanto anche per il resto del mondo: l' export di auto di lusso tedesche verso New York sarebbe salvo, ma le utilitarie asiatiche metterebbero in crisi le produzioni di Francia, Italia o Slovacchia.

In alternativa rischiare che Trump alzi i dazi sull' auto europea porterebbe via sei miliardi all' export tedesco (e molto anche agli scambi infragruppo di Fca). Per questo l' Europa di fronte a Trump risponde lenta, frenata da una Germania che ha tanti favori da chiedere ai partner. Con l' Italia sulla scia di Berlino.

Fonte: qui

IL FILOSOFO DIEGO FUSARO INIZIA A COLLABORARE CON “IL PRIMATO NAZIONALE”, LA RIVISTA DEI FASCISTI DI CASAPOUND

“LO SCOPO È PENSARE E GUARDARE DAL PUNTO DI VISTA DEL POPOLO ODIATO DAI SIGNORI DEL MONDIALISMO” 

MARXISTA DICHIARATO, MA CONTRARIO ALL’IMMIGRAZIONE E ALL’IDEOLOGIA GENDER, FUSARO È STATO ACCOLTO COSÌ...

diego fusaroDIEGO FUSARO

Un marxista a CasaPound. Il filosofo Diego Fusaro ha cominciato a collaborare con la rivista «Il Primato nazionale», organo del partito guidato da Simone Di Stefano.

Fusaro terrà una rubrica, «La ragion populista», il cui scopo - come si legge nel suo primo articolo, disponibile online sul sito del giornale, - è «il tentativo di pensare e di guardare alla realtà dal basso, dal punto di vista del Servo, cioè del popolo odiato dai signori del mondialismo liberal-libertario».

«Populista è oggi chiunque difenda interessi che non siamo quelli dell' élite dominante finanziaria», si legge ancora.

diego fusaroDIEGO FUSARO
Fusaro non è nuovo a questi sconfinamenti. Rivendica l' eredità di Marx e Gramsci ma rivaluta anche il più grande pensatore fascista: Giovanni Gentile. Critica il capitalismo, ma anche l' immigrazione incontrollata, letta, con Marx, come creazione di un «esercito di riserva del Capitale» (manodopera disponibile a lavorare a basso costo, funzionale quindi a un abbassamento dei salari).

Critica l' ideologia gender e l' indebolimento della famiglia, argine allo strapotere del capitalismo, nemico delle tradizioni e dei confini.

«Abbiamo origini differenti e visioni non sempre convergenti, ma la stessa volontà di uscire dalla gabbia del mondialismo», dicono da CasaPound presentando la collaborazione con Fusaro, definito «punto di riferimento per tutta la cultura non conformista italiana».

Fonte: qui

INDIA, UNA TURISTA 33ENNE DI ORIGINI LETTONI VIENE DROGATA, VIOLENTATA E DECAPITATA

IL SUO CORPO, IN AVANZATO STATO DI DECOMPOSIZIONE, RITROVATO APPESO A TESTA IN GIÙ IN UNA FORESTA

A FEBBRAIO LA DONNA ERA ANDATA NEL PAESE PER CURARE LA DEPRESSIONE IN UN CENTRO AYURVEDICO 

Biagio Chiariello per “Fanpage”

liga skromane 1LIGA SKROMANE 
Si era recata in India per provare a curare la sua depressione, ma ha finito per essere drogata, violentata e poi decapitata prima che il suo corpo fosse trovato appeso a testa in giù in una foresta.

Liga Skromane, 33enne di origini lettoni, che viveva a Dublino, in Irlanda, da cinque anni con la sua compagna, era arrivata nello stato indiano del Kerala con sua sorella a febbraio. Sperava di essere curata in uno dei centri ayurvedici per i quali la zona è famosa, secondo NDTV.

Ma è scomparsa alcune settimane dopo essere arrivata in una zona rurale dopo aver lasciato il centro per visitare una spiaggia. Il suo corpo in decomposizione è stato trovato vicino una foresta di mangrovie a Thiruvallam il 21 aprile scorso.

liga skromane 2LIGA SKROMANE 



Giovedì, – lo stesso giorno dei suoi funerali celebrati a Thiruvananthapuram, la polizia ha rivelato che la 33enne sarebbe stata adescata da due uomini, che l’hanno drogata e stuprata prima di ucciderla, come confermato dall’autopsia sul corpo della vittima. Due persone sono state già fermate dalle autorità.

Si tratterebbe di due pusher, di cui uno con precedenti per violenze sessuale, hanno riferito fonti a NDTV.
i parenti di liga skromane 3I PARENTI DI LIGA SKROMANE 

Un'epidemia di stupri in India. 

L’inquietante fatto di cronaca arriva dopo il caso delle due adolescenti violente in incidenti separati sempre in India negli ultimi quattro giorni.

I giornali locali hanno evidenziato come nell’ultimo periodo si possa parlare di “un'epidemia di stupri” nel Paese che sembra non mostrare segni di diminuzione nonostante le pene più severe introdotte il mese scorso.

Una delle vittime era una ragazza di 16 anni che si è suicidata dopo essere stata violentata da otto uomini domenica nel distretto di Nuh, nello stato settentrionale di Haryana, secondo quanto riferito a Reuters da un alto funzionario della polizia Nazneen Bhasin.
STUPRO INDIASTUPRO INDIA

Martedì invece una donna di 19 anni è stata violentata da cinque uomini, tra cui l'autista di un risciò automatico. Gli incidenti arrivano meno di un mese dopo che l'India ha approvato la pena di morte per lo stupro di ragazze di età inferiore ai 12 anni. Fonte: qui

MILANO! L’INCHIESTA “THE HOLE” METTE IL NASO IN GIRI DI COCAINA E FESTINI IN CUI SONO COINVOLTI EX CONCORRENTI DEL “GRANDE FRATELLO”, PRESENTATORI TV, CHEF DEL CENTRO E MODELLE

GLI OLTRE 300 CHILI DI DROGA SEQUESTRATI SAREBBERO FINITI IN BUONA PARTE NEI LOCALI DELLA MOVIDA 

I CONTATTI CON LA ‘NDRANGHETA, IL CAMPO ROM E IL BEAUTY CENTER COME ‘CENTRALE OPERATIVA’, IL RUOLO DEL BOSS ALAN SPADA IN CARCERE


Cocaina, hashish, eroina. Un giro di droga milionario destinato a vip, professionisti e imprenditori. C'è un ex modella dell'Isola dei famosi, altre fotomodelle, personaggi dello spettacolo tra i clienti dei pusher che lavoravano per i trafficanti coinvolti nell'inchiesta del tribunale di Milano «The Hole», che giovedì ha portato a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone.

GIEFFINI TRA I CLIENTI
milano inchiesta the hole 8MILANO INCHIESTA THE HOLE 8
Tra i clienti noti risultano anche ex concorrenti del Grande Fratello, conduttori televisivi, la fidanzata di un ex tronista di Uomini e Donne, ristoratori e cuochi del centro, personaggi della moda. Gli oltre 300 chili di droga sequestrati dai carabinieri del Comando provinciale di Milano sarebbero finiti in buona parte nei locali della movida di Milano e consegnati a domicilio a modelle e vip, si legge chiaramente nell'ordinanza firmata dal gip Maria Vicidomini in un passaggio che riguarda la batteria di Giuseppe e Adalberto D'Aiello, due trafficanti addetti al «delivery» della droga.

milano inchiesta the hole 7MILANO INCHIESTA THE HOLE 

LA BATTERIA
«Alberto D'Aiello aveva una sua rete di spaccio e gestiva una "batteria" che agiva principalmente nel centro di Milano - spiegano i magistrati -. L'attività di spaccio iniziava nel pomeriggio, intorno alle 17.30/18.00, e terminava in tarda serata. Solo nel fine settimana l'attività si protraeva sino alle ore tre/quattro di notte, visto che la richiesta di droga aumentava in considerazione dell'elevato numero di clienti che raggiungevano i locali della movida milanese».

SIGILLI AL BEAUTY CENTER
milano inchiesta the hole 6MILANO INCHIESTA THE HOLE 
Oltre ai 23 arresti è stato disposto il sequestro del centro estetico «Beauty Center» di Cerro Maggiore (Milano), che le intercettazioni e gli appostamenti hanno dimostrato essere la base degli incontri per la gestione degli affari di droga tra i vari trafficanti. Il locale risulta ufficialmente intestato a Mattia Peitavino, ma si tratterebbe di un prestanome per conto di Massimo Rosi, trafficante arrestato il 9 maggio 2016 in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare del tribunale di Busto Arsizio.

LA 'NDRANGHETA
milano inchiesta the hole 5MILANO INCHIESTA THE HOLE 






Lì si sono incontrati in più occasioni i cugini Domenico e Antonio Barbaro (dell'omonimo clan di 'ndrangheta), attivi soprattutto nella zona di Cesano Boscone. Erano loro il collegamento con Antonio Agresta, 45enne originario di Platì già condannato come capo della Società di 'ndrangheta di Volpiano (Torino). I militari del comando provinciale di Milano hanno preso Agresta nel suo appartamento di Volpiano, e attualmente stava scontando una misura alternativa che gli consentiva di restare fuori dal carcere.

TRAFFICI INTERNAZIONALI E ROM
milano inchiesta the hole 4MILANO INCHIESTA THE HOLE 
Questo gli permetteva di gestire con maggiore facilità i suoi traffici di droga con i Barbaro dal Marocco con stoccaggio nei magazzini spagnoli di Durcal. Altro canale di approvvigionamento di droga di Michele Antonino era Giuseppe D'Aiello, trafficante 30enne di Maddaloni (Caserta) che era in contatto con Alan Spada, boss che dal carcere reggeva le fila del campo nomadi di via Negrotto attraverso la madre Teresa Sainovich.

IL "BUCO"
milano inchiesta the hole 3MILANO INCHIESTA THE HOLE 





L'indagine coordinata dal pm di Milano Luigi Luzi, è stata chiamata «The Hole» (il buco) dal nome con cui era conosciuta la piazza di spaccio organizzata in un complesso immobiliare in via Turati 40 a Bollate (Milano). I clienti passavano infatti attraverso un varco nella cancellata di cinta per raggiungere la casa del 41enne Michele Antonino e di sua madre Eleonora Franzoso (68 anni), oltre a quella dell'amica di famiglia Rosanna Pitino (58 anni) che abitava nell'appartamento di fronte.

DOVE TUTTO EBBE INIZIO
milano inchiesta the hole 2MILANO INCHIESTA THE HOLE 
Antonino è un personaggio centrale, è grazie a lui che i carabinieri del comando provinciale di Milano sono riusciti a risalire ai suoi fornitori, identificati nei fratelli Giuseppe e Alberto D'Aiello, Moreno Lamantea, Davide Cannone e i cugini Antonio e Domenico Barbaro, questi ultimi della omonima famiglia 'ndranghetista. Il punto di partenza è un'altra indagine, «The Mask», una vicenda legata ai rapinatori Davide Graziano e Yari Viotti, autori (tra le altre cose) di un colpo alla filiale Ubi Banca di Cornaredo in cui ferirono a colpi di arma da fuoco un carabiniere. Durante le perquisizioni nei loro box furono trovati un chilo di cocaina e uno di marijuana, gli approfondimenti sulla droga hanno consentito di aprire un nuovo filone che ha condotto ai protagonisti di «The Hole».

Fonte: qui

CHE DIFFERENZA C'E' TRA BOURBON, SCOTCH, WHISKY?

IL NOME DIPENDE DAL TIPO DI PRODUZIONE, DALLA ZONA GEOGRAFICA E DAGLI INGREDIENTI: 

ECCO COME ORDINARE IL LIQUORE GIUSTO NEL POSTO GIUSTO


bob dylan whiskyBOB DYLAN WHISKY
“Grande è la confusione sotto al cielo”. Chissà se Mao, che era solito dire questa frase (per poi aggiungere che “la situazione è eccellente”) beveva whisky. O scotch. O bourbon. Sì, perché tra questi liquori – pure molto simili tra loro – ci sono alcune differenze che li rendono unici e fanno andare in confusione i non esperti.

Eppure, dopo che l’apoteosi della Vodka, iniziata negli anni ’80, sembra svanire, questi distillati stanno tornando prepotentemente di moda: persino Bob Dylan si è messo a produrre una sua varietà di Bourbon, la “Heaven’s Door”. Urge un ripasso, insomma, e ci ha pensato il sito web Mental Floss a elencare cosa li distingua.

BOURBON

BOURBONBOURBON
Il bourbon è una particolare tipologia di whiskey. Innanzitutto a rendere il whiskey bourbon è la legge. Per produrlo bisogna infatti rispettare tutta una serie di requisiti e criteri molto rigidi. Si chiamano “Standard federali dell’identità del Bourbon” e stabiliscono tutto quello che lo rende tale.

BOURBONBOURBON






Per essere chiamato bourbon la miscela di grani da cui il prodotto viene fermentato deve contenere almeno il 51 per cento di mais: il resto solitamente è composto da malto d’orzo, segale o frumento. Deve essere distillato con una gradazione alcolica massima di 80 gradi, e non deve contenere additivi. Inoltre, deve essere invecchiato in una botte affumicata – possibilmente di quercia bianca. Il nome Bourbon deriva dall’area conosciuta con il nome di Old Bourbon, in Kentucky.

SCOTCH, WHISKEY O WHISKY?

l unica spalla che dovrebbe gustarsi suarez un whiskey scozzeseL' UNICA SPALLA CHE DOVREBBE GUSTARSI SUAREZ UN WHISKEY SCOZZESE
La differenza tra scotch e whiskey è prettamente geografica, ma in parte c’entrano anche gli ingredienti e l’ortografia: in Scozia il whisky si scrive senza e, e si chiama Scotch. I whiskey prodotti in Irlanda e negli Usa si scrivono con la e. Se è prodotto in Kentucky e rispetta tutti i requisiti di cui sopra, si tratta di bourbon.

Lo scotch è prodotto dal malto d’orzo, mentre il bourbon, come abbiamo visto, è distillato dal mais.




Se una persona è in Inghilterra e chiede un whisky, riceverà uno Scotch. In Irlanda, invece, avrà un whiskey irlandese (dal sapore più rotondo, grazie all’utilizzo del carbone nel processo di maltazione). Poi c’è la questione del colore. La differenza tra un whiskey del Tennessee (come il Jack Daniel’s) e un bourbon è che, una volta distillato, il primo è filtrato attraverso uno spessore di carbone di acero (questo processo si chiama Lincoln County Process). Chiaro, no?

Pd, Martina si arrende a Renzi: "Con il M5S capitolo chiuso"

In direzione il segretario chiede la fiducia: "Basta attacchi feroci tra noi". 

Poi chiude la porta ai Cinque Stelle e sbarra la strada al centrodestra: "Ora c'è il rischio urne"
Il Pd arriva alla direzione con le ossa rotte. Sulle spalle i dem portano la batosta elettorale e la lotta fratricida che è scoppiata dopo il voto.

Le incursioni di Matteo Renzi, il documento coi nomi dei democratici favorevoli alla trattativa coi Cinque Stelle e gli scontri intestini combattuti a suon di interviste e talk show hanno portato il partito a un passo dalla frattura. "Dalle nostre parti non possono esistere liste di proscrizione - ha messo in chiaro Maurizio Martina aprendo la direzione di oggi - basta attacchi feroci tra di noi". Così, per evitare la rottura e ottenere la fiducia dal partito (in serata passata all'unanimità), al segretario reggente non resta che arrendersi a Renzi chiudendo definitivamente il capitolo grillino.
In mattinata era stato proprio Lorenzo Guerini a sottolineare che Martina "gode della fiducia di tutto il partito". I renziani danno, quindi, il via libera alla continuità dell'operato dell'ex ministro all'Agricoltura rimandando così un'eventuale conta più avanti. "C'è bisogno di rifondare il partito con idee e risposte nuove", ha tuttavia spiegato il segretario reggente difendendo "con orgoglio i risultati ottenuti dai nostri governi". Un ripensamento netto anche su come si fa partito. "Su come si sta insieme, su come ci si riconosce. Su come ci si confronta e si prendono decisioni". Nel suo discorso al partito, all'indomani della polemica sul sito senzadime.it, dove erano comparsi i nomi dei mebri della direzione del Partito democratico suddivisi tra favorevoli e contrari all'intesa con il Movimento 5 Stelle, Martina è stato netto: "Da noi non possono esistere liste di proscrizione. Non tutto si può risolvere sempre con la logica dei rapporti di forza".
Quella di Martina, davanti ai vertici del partito, è una resa incondizionata. Ha sposato in toto la linea dell'ex segretario mettendo una pietra sopra alla trattativa con Luigi Di Maio e chiudendo la porta a un'alleanza con il centrodestra. Certo, ci ha tenuto a rimarcare che "il confronto con il Movimento 5 Stelle era una sfida politica e non una rinuncia", ma ha di fatto messo la retromarcia sulla linea aperturista chiesta anche dal Quirinale. Una chiusura particolamerte apprezzata dai renziani che hanno applaudito anche il rinnovo della fiducia all'attuale segretario fino all'assemblea nazionale (e non il congresso). In questo modo, però, finisce in un nulla di fatto il lavoro di Roberto Fico e la palla torna nuovamente nelle mani di Sergio Mattarella"Lunedì si terranno nuove consultazioni - ha concluso Martina - e noi certamente dovremo avere un atteggiamento costruttivo".
Fonte: qui

CHIUDE LA SOCIETÀ, CAMBRIDGE ANALYTICA, CHE HA UTILIZZATO IMPROPRIAMENTE I DATI DI DECINE DI MILIONI DI ACCOUNT FACEBOOK

TUTTI I DIPENDENTI HANNO RICEVUTO L'ORDINE DI RESTITUIRE QUALUNQUE TECNOLOGIA E COMPUTER CHE SIA IN LORO POSSESSO...

Marco Valsania per www.ilsole24ore.com
chris wylie alla commissione parlamentare ingleseCHRIS WYLIE ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE INGLESE

Addio Cambridge Analytica. La controversa società di analisi e consulenza politica, finita nella bufera per violazione della privacy e abuso di dati personali raccolti attraverso il social network Facebook, ha chiuso definitivamente i battenti.

Nata a Londra e poi allargatasi enormemente negli Stati Uniti, dove era stata assoldata dal candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump nel 2016 per sviluppare campagne ultra-mirate, ha deciso adesso di arrendersi al crescente assedio di inchieste e costi legali oltre che all’esodo ineluttabile di clienti.

Una crisi scatenata da uno scandalo che ha ormai dato vita a un intenso dibattito e al lancio di nuove regole, soprattutto in Europa, a protezione dei consumatori e rivolte all’intero universo dei social media e di Internet, il cui modello di business è finito sotto accusa per aver spesso sacrificato privacy e controlli sui contenuti.
Cambridge AnalyticaCAMBRIDGE ANALYTICA

Negli Stati Uniti, l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha promesso al Congresso riforme interne per evitare il ripetersi di simili vicende, come anche per limitare la manipolazione dell’informazione, le fake news generate nel recente passato da interferenze fatte risalire alla Russia allo scopo di screditare e influenzare le democrazie occidentali.

La chiusura di Cambridge è effettiva immediatamente e tutti i dipendenti hanno ricevuto l'ordine di restituire qualunque tecnologia e computer che sia in loro possesso. La saga del gruppo era da settimane parsa destinata a concludersi senza speranza di salvezza, dopo che la società in marzo aveva sospeso il suo amministratore delegato, Alexander Nix, scoperto in un video anche a invocare tattiche di campagna politica che comprendevano il ricorso a ricatti sessuali e tangenti. La società aveva annunciato una indagine interna per valutare il da farsi.
Cambridge AnalyticaCAMBRIDGE ANALYTICA

Cambridge aveva ottenuto contratti per 15 milioni di dollari durante la campagna elettorale del 2016 negli Stati Uniti, che si è rivelata allo stesso tempo l'apice del suo business e del suo successo e l'inizio della sua precipitosa caduta. Da allora negli Usa non ha avuto alcun nuovo cliente.

Fonte: qui

VIDEO: IN CINA UN PESCE CUCINATO AL VAPORE “RIPRENDE VITA” DURANTE LA CENA E BALZA DAL PIATTO

VIDEO: PESCE BALZA FUORI DAL PIATTO

DAGONEWS


il pesce salta dal piatto 1IL PESCE SALTA DAL PIATTO 
Tremate tremate, gli zombi son tornati. In Cina un gruppo di commensali è rimasto sconvolto dopo che la loro cena ha letteralmente preso vita ed è saltata fuori dal piatto.

Il 2 maggio la comitiva di amici stava cenando in un ristorante e aveva ordinato, tra i vari piatti, un pesce intero cucinato al vapore.

Improvvisamente tutti hanno notato uno strano movimento e hanno iniziato a filmare: il pesce, condito con salsa di soia, cipollotto e zenzero, ha cominciato a muoversi finendo per balzare fuori dal piatto e schiantarsi sul tavolo. 
il pesce salta dal piatto 2IL PESCE SALTA DAL PIATTO 






I commensali, tra le risate e lo spavento, si sono alzati e, ovviamente, non hanno più toccato cibo. Il video è poi stato caricato su Youku finendo per diventare virale.
il pesce salta dal piatto 3IL PESCE SALTA DAL PIATTO 










Secondo IFL Science lo strano fenomeno potrebbe essere spiegato dal fatto che il pesce non era stato completamente cotto o che ci fossero ancora in circolo delle cellule in grado di rispondere agli stimoli, anche se cervello e cuore avevano smesso di funzionare. Fonte: qui