9 dicembre forconi: 02/15/19

venerdì 15 febbraio 2019

E’ STATA ARRESTATA LA 21ENNE ANTONELLA FAUNTLEROY, AMICA DI DESIRÉE MARIOTTINI E FINORA TESTIMONE DELL’INDAGINE


SAREBBE STATA LEI AD ACCOMPAGNARE LA RAGAZZINA NELLO STABILE DI VIA DEI LUCANI, LE HA CEDUTO METADONE E STUPEFACENTI, PIÙ VOLTE. SAPEVA CHE ERA MINORENNE E L'HA PORTATA NEL CAPANNONE LA NOTTE IN CUI È MORTA, DOPO UN'INTERA GIORNATA DI VIOLENZE

Michela Allegri per “il Messaggero”

ANTONELLA FAUNTLEROYANTONELLA FAUNTLEROY
Ha accompagnato Desirée nello stabile di via dei Lucani, le ha ceduto metadone e stupefacenti, più volte. Sapeva che quella ragazzina di Cisterna di Latina aveva solo 16 anni. E l' ha portata nel capannone abbandonato nel quartiere San Lorenzo anche la notte in cui è morta, stroncata da un mix letale di droghe e psicofarmaci e dopo un' intera giornata di violenze. C' è una svolta nell' inchiesta sul decesso di Desirée Mariottini: finisce in manette una delle testimoni chiave dell' indagine.

Si tratta di Antonella Fauntleroy, ventunenne cittadina della Repubblica Botswana, amica della sedicenne. È stata arrestata dalla Squadra Mobile ieri all' alba. Si nascondeva nel vano lavanderia di uno stabile in borgata Finocchio. È accusata di cessione continuativa e aggravata di stupefacenti alla minore e ora si trova nel carcere di Rebibbia.
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Avrebbe dato droghe alla ragazzina anche nei giorni precedenti la sua morte, avvenuta nella notte tra il 18 e il 19 ottobre. Restano intanto in carcere i quattro componenti del branco che, per l' accusa, avrebbe stuprato e ucciso la sedicenne. Sono indagati per omicidio volontario e violenza sessuale di gruppo. Uno di loro, Yusif Salia, interrogato, aveva detto che Antonella era la sua fidanzata.

«MI BUCHI TU?»
Molti testimoni hanno parlato di lei. Hanno detto che ha aiutato la sedicenne a procurarsi e assumere le sostanze in via dei Lucani. «L' ho vista più volte dentro lo stabile - è una delle testimonianze - So che in un' altra circostanza ha schiaffeggiato Desirée per ragioni di droga e in un' occasione l' aveva bucata». E ancora: «Ho sentito Desirée dire ad Antonella: Mi buchi te? Mi fai te? Fallo visto che già l' hai fatto l' altra volta».
DESIREE MARIOTTINI E LA MADREDESIREE MARIOTTINI E LA MADRE

Nei verbali agli atti dell' inchiesta si legge che alcuni dei presenti avrebbero litigato con la Fauntleroy, accusandola di avere portato in quello stabile diventato un covo di tossici e spacciatori una ragazza giovanissima. Nella perquisizione effettuata contestualmente all' arresto gli inquirenti hanno sequestrato metadone e psicofarmaci.

DESIREE MARIOTTINIDESIREE MARIOTTINI




La Fauntleroy è stata ascoltata più volte dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pm Stefano Pizza, titolari del fascicolo. In uno degli ultimi verbali, si era rifiutata di parlare di Marco Mancini, il pusher indagato per avere ceduto droga al branco - non è coinvolto nell' omicidio -. Aveva detto che era un suo «amichetto» e che non voleva metterlo nei guai.

DESIREE MARIOTTINIDESIREE MARIOTTINI
Poi, però, aveva deciso di ritrattare: «Quella sera hanno cominciato a cuocere la cocaina e a fumarla e c' ero io, Muriel, Giovanna, Paco, Ibrahim, un nord africano, un senegalese e c' era anche Marco, la stessa persona di cui la volta precedente non vi ho voluto riferire, ma che portava sul posto, in cambio di droga, alcuni psicofarmaci». Aveva anche raccontato: «Il padre di Desirée mi voleva conoscere per ringraziarmi». E aveva fornito dettagli sul branco: «Ho visto Yusif che ha dato del metadone a Desirée... Paco invece non ha avuto alcuno scrupolo e ha iniziato a fornire sia eroina, che crack, che cocaina cruda, nonché psicofarmaci».

Fonte: qui

ECCO COME È RIDOTTO IL POLIZIOTTO COLPITO IN TESTA CON UN MATTONE DA UN MAROCCHINO A VIAREGGIO



ANIELLO FIERRO, IL POLIZIOTTO COLPITO CON UN MATTONE IN TESTA DA UN MAROCCHINO A VIAREGGIOANIELLO FIERRO, IL POLIZIOTTO COLPITO CON UN MATTONE IN TESTA DA UN MAROCCHINO A VIAREGGIO

Catturato il marocchino che ha brutalizzato un poliziotto a Viareggio, mandandolo in ospedale. L'immigrato nordafricano ha tirato una pietra o un mattone al 28enne agente Aniello Fierro, impegnato in una operazione antidroga nella Pineta di Ponente. Il clandestino rimarrà in carcere, il giudice per le indagini preliminari di Lucca come riportato dal Giornale ha confermato il fermo con l'accusa di tentato omicidio.

BitonciBITONCIimmigrato aggredisce poliziottiIMMIGRATO AGGREDISCE POLIZIOTTI













"Ritornerò a fare il mio lavoro più convinto di prima perché credo in quello che faccio", ha raccontato il poliziotto al Tirreno. Lo scatto dell'agente in ospedale dopo l'aggressione, volto tumefatto e occhio gonfio, è stato pubblicato sulla sua pagina Facebook dal sottosegretario leghista Massimo Bitonci. "Amici - ha scritto l'ex sindaco di Padova - facciamo sentire la nostra vicinanza e il nostro sostegno al giovane agente della Polizia di Stato che è stato vittima di un tentato omicidio posto in essere da un immigrato pusher nordafricano, il quale per sottrarsi all'arresto per spaccio di droga, ha sfondato il cranio del nostro Servitore dello Stato, causandogli gravi lesioni, per le quali questa notte è stato operato d'urgenza. Un caloroso augurio di pronta guarigione al valoroso e coraggioso poliziotto che per tutelare le nostre leggi ha messo a repentaglio la propria vita!".

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Il leader dei gilet gialli: "I paramilitari ora sono pronti per far cadere il governo"

La tensione in Francia continua a salire e un fuori onda mostrato da Piazza Pulita di uno dei leader dei gilet gialli spiega bene qual è la situazione nel Paese transalpino


"Abbiamo paramilitari pronti ad intervenire". La tensione in Francia continua a salire e un fuori onda mostrato da Piazza Pulita di uno dei leader dei gilet gialli spiega bene qual è la situazione nel Paese transalpino.
"Abbiamo dei paramilitari pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il governo. Oggi è tutto calmo, ma siamo sull'orlo della guerra civile. Quindi si trovino delle soluzioni politiche molto rapidamente, perché dietro ci sono delle persone pronte a intervenire da ovunque. Delle persone che si sono ritirate dall'esercito e che sono contro il potere", ha affermato Christophe Chalençon, uno dei leader dei gilet gialli incontrato da Di Maio Di Battista in Francia, in un fuori-onda realizzato a margine dell'intervista trasmessa da Piazzapulita.
Parole forti che fanno capire quanto il movimento dei gilet gialli sia determinato nella sua battaglia contro il governo guidato da Emmanuel Macron. Nelle ultime settimane per le strade di Parigi si sono susseguite manifestazioni e scontri tra la polizia e gli stessi gilet gialli. La scorsa settimana una delegazione ha "sconfinato" a Sanremo per portare la voce della protesta anche in Italia. Il braccio di ferro con Macron dunque non è finito e lo scontro è destinato a durare ancora a lungo. Fonte: IlGiornale