9 dicembre forconi: 05/14/18

lunedì 14 maggio 2018

BRASILE: A SAN PAOLO UNA POLIZIOTTA FUORI SERVIZIO UCCIDE UN RAPINATORE DAVANTI ALLA SCUOLA DEI FIGLI

LA DONNA E’ STATA PREMIATA DAL GOVERNATORE NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA MAMMA



brasile ladro ucciso da una mamma poliziottoBRASILE LADRO UCCISO DA UNA MAMMA POLIZIOTTO

Il giorno prima reagisce a una rapina davanti alla scuola dei figli e ferisce a morte il malvivente, il giorno dopo viene premiata per il suo coraggio, con tutti gli onori, dal governatore dello Stato di San Paolo in persona, Marcio Franca, durante la Festa della mamma.

E' accaduto alla 42enne Katia da Silva Sastre, caporale della polizia militare, che il 12 maggio, in borghese, era andata a prendere le sue bimbe a fine lezione. Era con altri genitori, davanti ai cancelli, quando un ladro, pistola in pugno, ha tentato di rapinare i presenti. La donna ha sfoderato l'arma di servizio, gli ha sparato e disarmato. Da qui il titolo di "mamma coraggio".

brasile ladro ucciso da una mamma poliziotto 9BRASILE LADRO UCCISO DA UNA MAMMA POLIZIOTTO 
La vicenda ha come cornice l'ingresso della scuola Ferreira Master di Suzano, a San Paolo. "Siamo venuti qui questa domenica mattina, festa della mamma, - ha detto il governatore alla stampa, - in un giorno molto speciale per onorare una madre molto esperta, molto disponibile, molto coraggiosa, che è il caporale Sastre del 4 ° Baep, nella zona est".

La donna, il giorno prima, era con sua figlia e altre madri all'uscita della scuola quando il ladro, il 21enne Elivelton Neves Moreira, è arrivato armato. L'agente di polizia ha estratto la sua arma e ha sparato, difendendo le altre madri e gli altri bimbi presenti, che assistevano al tutto terrorizzati. L'agente ha approfittato dell'attimo in cui il rapinatore cercava di afferrare portafoglio e telefono di un papà. Tre colpi hanno centrato il malvivente alle gambe e al petto; pur a terra, il giovane ha tentato una reazione; soccorso, è morto in ospedale. Le telecamere di sorveglianza esterne all'istituto privato hanno ripreso quegli istanti.
brasile ladro ucciso da una mamma poliziotto 8BRASILE LADRO UCCISO DA UNA MAMMA POLIZIOTTO 

"Siamo venuti qui - ha continuato il governatore - per festeggiarla perché è madre di due ragazze, sposata con un agente di polizia che è stato recentemente colpito da un proiettile, eppure ha avuto il coraggio di reagire quando non era in servizio; l'istinto di questi bravi professionisti della Polizia Militare di San Paolo ha avuto la meglio".

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Turista inglese drogata e violentata: in manette cinque dipendenti di un hotel in costiera sorrentina



META - Violenza sessuale aggravata dalla somministrazione di sostanze stupefacenti: ecco l'ipotesi formulata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata a carico di cinque tra dipendenti ed ex dipendenti di un albergo di Meta - il Mar Hotel Alimuri - arrestati dai poliziotti del commissariato di Sorrento e della squadra mobile di Napoli alle prime luci dell'alba. Secondo i pm oplontini, nell'ottobre del 2016 gli uomini avrebbero prima drogato con la cosiddetta «droga dello stupro» (Z-drugs e benzodiazepine) e poi abusato in gruppo di una turista inglese ospite della struttura ricettiva. 

In carcere sono finiti Antonino Miniero, Davide Gennaro Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Ciro Francesco D'Antonio. 
 



I fatti accaddero durante l'ultima sera di permanenza della donna nell'hotel, quando due dei cinque arrestati, barman in servizio presso la struttura alberghiera, offrivano alla donna 50enne e a sua figlia un drink contenente la «droga da stupro». Le attenzioni venivano, quindi, concentrate sulla sola cinquantenne, che veniva condotta nell'adiacente locale piscina, dove entrambi i barman abusavano di lei. Consumata la prima violenza la donna veniva data in consegna a un altro dipendente dell'hotel che la conduceva all'interno di una stanza alloggio del personale, dove ad attenderla vi era un numero imprecisato di uomini - almeno una decina - molti dei quali nudi, che a turno usavano violenza sessuale su di lei. La donna veniva anche fotografata e ripresa dal branco con i telefonini. Ultimata la violenza di gruppo, uno di loro poi la riaccompagnava al piano della stanza.

Rientrata in Gran Bretagna la donna denunciava l'accaduto alla polizia del Kent: qui veniva sottoposta al prelievo di campioni biologici e ad accertamenti medico legali, durante i quali i sanitari britannici rilevavano lividi ed ecchimosi su tutto il corpo della donna. È stato possibile pervenire all'identificazione solo di alcuni dei componenti del gruppo, tutti dipendenti dell'hotel, prima attraverso l'esame dei dispositivi sequestrati al personale maschile in servizio presso la struttura, da cui è emersa una chat chiamata «Cattive abitudini», dove gli autori dello stupro commentavano l'accaduto, nonché altri scambi di messaggi contenenti anche le foto della donna durante la violenza; il rilevamento della presenza del Dna degli indagati sul corpo della vittima ed in particolare sulle aree interessate dalla violenza; la foto dei due barman scattata dalla cittadina britannica con il proprio telefonino; la presenza di un tatuaggio a forma di corona sul collo di uno degli autori dello stupro, così come descritto dalla vittima.

L'esame tossicologico sui campioni biologici della donna (urina e capelli) ha inoltre fatto emergere la somministrazione - nel periodo temporale coincidente con il denunciato stupro - di sostanze appartenenti alle classi farmacologiche meglio conosciute come «droga da stupro» in grado di alterare la capacità di autodeterminazione della vittima e la sua capacità di reazione. 


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La brutale aggressione sul bus: controllori presi a calci e pugni

Milano, due dipendenti di Atm aggrediti in piazzale Cadorna finiscono in ospedale. Sul volto i segni dell'aggressione
Un'altra, ennesima aggressione. Controllori di treni bus non sembrano avere pace in tutta Italia e soprattutto in Lombardia.
Le cronache ormai raccontano di un disagio percepito in maniera allarmante dai lavoratori che rischiano di essere aggrediti da bande di violenti poco dediti al rispetto delle regole.
L'ultimo caso risale alla notte scorsa, intorno alle 3.30 del mattino in piazzale Cadorna a Milano. Le foto mostrano i segni sui volti dei controllori aggrediti a calci pugni. L'autista del bus era stato costretto a fermare il mezzo e a chiamare il servizio di sicurezza dell'azienda. Quando i due dipendenti graduati di Atm sono arrivati sul posto, sono stati aggrediti da un gruppo di persone. Sul posto è arrivato il 118 e uno dei due dipendenti è stato portato in ospedale per essere medicato.
Il coordinamento Rsu di Atm parla di un "gravissimo episodio che non può passare inosservato. "E' giunta l'ora - scrive in un comunicato l'Rsu - che le istituzioni e l'azienda intraprendono iniziative efficaci per tutelare la sicurezza dei cittadini e dei colleghi che quotidianamente sono esposti a questi episodi di inaudita violenza".
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PADRE, MADRE E QUATTRO FIGLI SI FANNO ESPLODERE IN TRE CHIESE IN INDONESIA: TREDICI MORTI E 40 FERITI

L’ATTACCO COORDINATO: I PRIMI AD AGIRE SONO STATI I RAGAZZI IN MOTO, POI LA DONNA CON LE BAMBINE E INFINE IL PADRE, CAPO DELLA CELLULA FAMILIARE KAMIKAZE – FOTO E VIDEO


Guido Olimpio per il Corriere della Sera
indonesia famiglia kamikazeINDONESIA FAMIGLIA KAMIKAZE

Una strage diversa nella storia del terrore: a eseguirla un' intera famiglia. Non era mai avvenuto. Il padre, la madre e quattro figli - alcuni minori - diventati attentatori suicidi in alcune chiese di Surabaya, in Indonesia. Tredici morti e una quarantina di feriti. Massacro rivendicato dallo Stato Islamico che rilancia il fronte asiatico insieme alle azioni individuali in Europa.
indonesia famiglia kamikaze 9INDONESIA FAMIGLIA KAMIKAZE 





L' attacco è stato ben coordinato. Attorno alle 7.30 due giovani, Yusuf di 18 anni e il fratello Alif di 16, sono arrivati in moto davanti alla Chiesa di Santa Maria ed hanno attivato gli zaini imbottiti d' esplosivo. Qualche istante dopo è entrata in azione la madre dei ragazzi, Puji Kuswanti.
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Il marito l' ha accompagnata in auto davanti al tempio di Diponegoro: lei è scesa con a fianco le figlie Fadila, 12 anni, e Pamela, di appena 9. Una guardia ha cercato, senza riuscirvi, di bloccarla. La donna, una volta all' interno, ha abbracciato la prima persona che ha incontrato, quindi ha azionato la bomba. Infine è stato Dita a chiudere l' operazione a bordo della sua vettura- trappola innescata nei pressi del centro pentecostale. Carneficina che poteva essere ancora più pesante se fossero deflagrati altri 3 ordigni trovati intatti.
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La sequenza di morte oltre al dolore per le vittime ha provocato dure reazioni. Il presidente Joko Widodo ha parlato di atto codardo e barbaro. Grande lo sgomento tra i cristiani che rappresentano il 9% dei 260 milioni di abitanti del più grande Paese musulmano. La comunità, insieme ai turisti, è stata spesso bersaglio dei militanti.

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Dal 2000 i seguaci di Osama hanno colpito hotel e ritrovi a ripetizione, quindi luoghi di culto. Una campagna portata avanti dalla Jemaa, da frange qaediste, infine dagli uomini del Califfo. Dall' Indonesia sono partiti circa mille volontari che sono andati a combattere in Siria e in Iraq, altri simpatizzanti hanno proseguito l' attività dentro i confini o in altri stati della regione, come le Filippine.
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Per l' intelligence è cresciuto il ruolo della Jemaa Ansharut Daula - Jad -, sigla che si è allineata sulle posizioni dell' Isis.

C' è però chi ritiene la fazione una sorta di ombrello sotto il quale sono confluiti elementi che si riconoscono nella strategia dello Stato Islamico. Una realtà legata al leader Aman Abdurrahman - oggi in prigione - ma anche in rapporti con referenti in Medio Oriente. Una nebulosa pericolosa che potrebbe essere protagonista di nuove incursioni. Il massacro è stato preceduto da una rivolta in un carcere e da uno scontro a fuoco a Sukabumi dove 4 mujaheddin sono stati eliminati dai reparti speciali. Ultimi episodi di una lunga serie.
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Quello di domenica ha presentato due aspetti. Il primo, orrendo: le bambine coinvolte in una missione sacrificale, forse le più giovani tra quelle impiegate da movimenti radicali.
Risvolto tattico peraltro comune ai nigeriani di Boko Haram non hanno avuto remore a utilizzare minori. Il secondo, già visto: la cellula familiare. È dagli anni 90 che gli estremisti creano il micro-gruppo usando i parenti. Perché aumenta la compattezza, i membri si fanno coraggio uno con l' altro, è più difficile infiltrarlo e, al tempo stesso, favorisce i contatti senza suscitare troppi sospetti.
indonesia famiglia kamikaze 3INDONESIA FAMIGLIA KAMIKAZE 

A Surabaya il padre non solo ha fatto da cattivo maestro ma ha guidato il suo commando personale.

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OGGI GLI USA APRONO L’AMBASCIATA A GERUSALEMME: TRUMP NON CI SARA' MA AL SUO POSTO IVANKA E IL MARITO JARED KUSHNER

NETANYAHU FELICE, MA I PALESTINESI MINACCIANO RITORSIONI

Rolla Scolari per la Stampa

ivanka trump a gerusalemmeIVANKA TRUMP A GERUSALEMME
Sorridente, con indosso un soprabito e occhiali da aviatore, Ivanka Trump è arrivata ieri in Israele. Assieme al marito e consigliere presidenziale Jared Kushner, la «first daughter» è l' invitato d' onore della cerimonia che marca oggi l' apertura dell' ambasciata Usa a Gerusalemme.

ivanka trump con l'ambasciatore usa in israele david friedmanIVANKA TRUMP CON L'AMBASCIATORE USA IN ISRAELE DAVID FRIEDMAN






Il presidente Donald Trump ha annunciato il trasferimento a dicembre, sollevando la contrarietà dei palestinesi, ma anche di gran parte della comunità internazionale, dagli alleati europei ai Paesi arabi.

preparativi per l'apertura dell'ambasciata usa a gerusalemmePREPARATIVI PER L'APERTURA DELL'AMBASCIATA USA A GERUSALEMME



Con l' arrivo della delegazione americana in Israele, di cui fanno parte anche il vice segretario di Stato John Sullivan e il segretario del Tesoro Steven Mnuchin, si aprono giorni di incertezza in Medio Oriente, in cui si mescolano le celebrazioni per il 70° anniversario della fondazione dello Stato d' Israele, con la rabbia dei palestinesi che domani celebrano il giorno della «nakba» (catastrofe in arabo) per ricordare le 700mila persone costrette tra il 1948 e il 1949 a lasciare i propri villaggi.
ivanka trump e jared kushner arrivano a gerusalemmeIVANKA TRUMP E JARED KUSHNER ARRIVANO A GERUSALEMME




Già ieri in occasione delle commemorazioni per la riunificazione di Gerusalemme sotto il controllo israeliano dopo la guerra del '67 sono sorte tensioni. La polizia israeliana è intervenuta quando un gruppo di fedeli ebrei si è scontrato con musulmani, dopo aver violato le regole di accesso alla Spianata delle moschee.

Le misure di sicurezza
preparativi per l'apertura dell'ambasciata usa a gerusalemme 2PREPARATIVI PER L'APERTURA DELL'AMBASCIATA USA A GERUSALEMME 






E mentre ieri il governo israeliano organizzava una serata di gala, l' esercito rafforzava la sua presenza nell' area attorno a Gaza. La manifestazione prevista oggi nella Striscia potrebbe attirare 100mila persone.

ivanka trump e jared kushner a gerusalemmeIVANKA TRUMP E JARED KUSHNER A GERUSALEMME





Hamas, il movimento islamista che controlla Gaza, ha utilizzato tutti i canali per mobilitare la popolazione a partecipare ai cortei che rappresentano il culmine di sette settimane di protesta a ridosso del confine: la «marcia del ritorno» (verso le terre da cui i palestinesi sono stati allontanati nel '48, oggi in Israele). Il governo israeliano accusa Hamas di strumentalizzare e infiltrare la protesta con le sue milizie. Da fine marzo, 42 palestinesi sono stati uccisi dall' esercito israeliano, che teme che la folla possa abbattere la barriera di separazione ed entrare in Israele.
preparativi per l'apertura dell'ambasciata usa a gerusalemme 4PREPARATIVI PER L'APERTURA DELL'AMBASCIATA USA A GERUSALEMME 

L' ambasciata Usa sarà ospitata in una sede del consolato a Gerusalemme, nel quartiere residenziale e defilato di Arnona. Per ora, soltanto l' ambasciatore David Friedman e il suo staff si trasferiranno, la maggior parte dei servizi resterà a Tel Aviv.

Il premier Benjamin Netanyahu ieri ha ringraziato Trump per aver «fatto la storia» ed esortato i diplomatici presenti a «spostare le proprie ambasciate a Gerusalemme, perché avvicina la pace». Per il consigliere per la Sicurezza nazionale americano John Bolton il trasferimento equivale a «riconoscere la realtà», e «riconoscere la realtà significa rafforzare le possibilità per la pace». Uno dei leader palestinesi, Saeb Erekat, ha chiesto invece ai diplomatici stranieri di non partecipare alle celebrazioni per l' apertura dell' ambasciata, una «flagrante violazione delle leggi internazionali».

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IL "SOLDATO DELL' ISIS" CHE HA COLPITO A PARIGI E’ UN CECENO CRESCIUTO IN FRANCIA FIGLIO DI RIFUGIATI

IN UN VIDEO GIUSTIFICA L' ATTACCO CON "L'AGGRESSIONE DELL'OCCIDENTE ALLO STATO ISLAMICO" GIÀ DAL 2016 ERA STATO SCHEDATO DAI SERVIZI SEGRETI

MARINE LE PEN: ANCORA UNA VOLTA IL TERRORISTA ERA NOTO ALL’ INTELLIGENCE: PERCHE’ QUESTI ERRORI? - 
Leonardo Martinelli per la Stampa

In rue Monsigny, a due passi dall' Opéra Garnier, è arrivato in metropolitana: il sabato sera, atmosfera effervescente, poco prima delle 21, quando nei tavolini all' aperto dei bar e dei ristoranti non si trova più un posto, i ritardatari corrono verso i teatri e i turisti (tanti gli stranieri) trascinano le loro valigie a rotelle in uno degli appartamenti Airbnb della zona. Khamzat Azimov, vent' anni, francese di origini cecene, è sbucato dalla stazione Quatre-Septembre, una trentina di minuti di viaggio da quella della Chapelle, accanto a rue Pajol. Lì viveva con la sua famiglia, in un «meublé», un hotel dalla facciata scrostata, dove abitano precari e immigrati.

PARIGI - UN CECENO ACCOLTELLA I PASSANTI IN STRADAPARIGI - UN CECENO ACCOLTELLA I PASSANTI IN STRADA
Bruno e barba incolta, indosso pantaloni neri della tuta, è piombato nel quartiere dei giovani «globalizzati», le barbe curate da veri hipster, una delle zone delle start-up che fanno tanto Francia macroniana. Giovani, tanti giovani, tutti giovani, anche Khamzat, che in pochi minuti ha seminato il terrore. Ha tirato fuori un coltello e, prima di essere neutralizzato dalla polizia, ridotto a un corpo senza vita sul selciato, ha ucciso un imprenditore di 29 anni e ferito altre quattro persone. Davanti a lui, un fuggi fuggi. Romain era dentro allo Strabucks: «L' ho sentito gridare Allah Akbar due volte, ma con la voce bassa». Ostentava una strana calma, malgrado il panico intorno. Voleva uccidere.

Da Strasburgo alla capitale Chi era Khamzat Azimov?

PARIGI - UN CECENO ACCOLTELLA I PASSANTI IN STRADAPARIGI - UN CECENO ACCOLTELLA I PASSANTI IN STRADA







Nato in Cecenia nel 1997, era arrivato in Francia con i genitori all' inizio degli anni Duemila, durante la seconda guerra nella repubblica del Caucaso. Si stimano a 60 mila le persone di origini cecene che vivono in Francia, 10 mila soltanto nella provincia di Strasburgo. Ed è in questa città che finì la famiglia Azimov, nel quartiere popolare di Elsau. Riconosciuti rifugiati politici nel 2004, sei anni dopo Khamzat conquistò la nazionalità francese, assieme alla madre. Il giovane ha passato la maturità liceale. Ma già dal 2016 era stato schedato «S» dai servizi segreti, quell' archivio dove si inseriscono i nomi di coloro ritenuti a rischio di attività terroristica e che già comprende oltre 10 mila elementi sospettati di estremismo islamico.
azimovAZIMOV

Azimov non aveva precedenti giudiziari, all' apparenza solo brutte frequentazioni: era amico del marito di una donna fuggita in Siria a combattere la jihad. Nel suo gruppo altri ceceni schedati, tanto più che, secondo le stime dell' intelligence, l' 8% dei combattenti jihadisti francesi in Medio Oriente hanno le stesse origini.

L' arresto di un amico Ieri, a Strasburgo, un suo amico d' infanzia è stato arrestato: i poliziotti hanno fatto irruzione nel suo appartamento e l' hanno trascinato via. Indosso aveva una maglietta con scritto «difendiamo Grozny» e l' immagine di un kalashnikov.

Anche i genitori di Khamzat sono stati fermati. Sono venuti a vivere a Parigi un anno fa: lui muratore precario, lei lavora in un' associazione di senzatetto. I vicini, in quell' albergo squallido, parlano di «una famiglia discreta, che non ostentava la fede religiosa. E Khamzat era riservato. Diceva che era studente».

Il video di rivendicazione L' Isis ha subito rivendicato il suo assalto e ieri ha diffuso un video dove l'uomo, a viso coperto, giurerebbe fedeltà all' Isis, affermando che la violenza in Francia «è il risultato dell' aggressione dell' Occidente allo Stato islamico». Il suo è stato uno dei tipici atti di «terrorismo low cost», con un coltello, così caratteristici degli ultimi tempi in Francia. Ma non sembra, come in altri casi, l' aggressione di uno squilibrato recuperata in maniera opportunistica dall' Isis.
azimovAZIMOV

I genitori di Khamzat si sono detti sorpresi per la violenza scatenata dal figlio. Ma al progetto lui probabilmente pensava da tempo. «È ancora la gioventù di Francia a essere colpita», ha detto Gérard Collomb, il ministro degli Interni. Khamzat e le sue vittime, così diversi. Ma giovani, tutti giovani.

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ROMA, PAURA A CORSO FRANCIA: UN UOMO COLPITO DA UN PIOMBINO MENTRE ERA ALLA GUIDA

DOPO LA DENUNCIA, SCOPRE CHE NON SI TRATTEREBBE DI UN CASO ISOLATO. 

IL COLPO POTREBBE ESSERE STATO ESPLOSO DA UN APPARTAMENTO CHE AFFACCIA SULLA STRADA…

Simone Pierini per www.leggo.it

Allarme nella zona nord di Roma. Un uomo è stato colpito da un pallino per fucili ad aria compressa mentre era alla guida della sua vettura. L’episodio è avvenuto nella serata di sabato, intorno alle 20,35, nella via laterale di Corso di Francia in prossimità del semaforo che fa angolo con via Bodio. 

La persona colpita, che sedeva nel lato guida con il finestrino aperto, era ferma in attesa che il semaforo diventasse verde quando improvvisamente ha avvertito un forte dolore al collo.

Trattandosi di una problematica fisica di poco conto, sul momento non ha compreso bene cosa gli fosse accaduto fino al suo rientro a casa quando ha trovato sul sedile il pallino, un piombino modello “diablo” calibro 4.5 millimetri a testa piatta. Ieri mattina, resosi conto di quanto avvenuto, ha presentato regolare denuncia al commissariato di Ponte Milvio che ha acquisito il piombino e ha avviato l’indagine. Non si tratta di un caso isolato. Sono già quattro infatti le denunce di questo fenomeno nella stessa zona, motivo per cui si teme che possa accadere di nuovo provocando conseguenze ben più gravi.

VIA BODIO ANGOLO CORSO FRANCIAVIA BODIO ANGOLO CORSO FRANCIA
Secondo la ricostruzione, il colpo potrebbe essere partito dall’alto da una distanza di almeno 30/40 metri e l’ipotesi è che sia stato esploso da un balcone di un appartamento che affaccia sulla strada, nel lato opposto rispetto alla posizione dell’auto. Fortuna ha voluto che la vittima non fosse in movimento o, in alternativa, in sella ad uno scooter. Non si tratta del primo caso nella Capitale.

Già nei primi mesi del 2017 furono diverse le segnalazioni in differenti quartieri della città. Il più eclatante a Fidene a marzo dello scorso anno quando un autobus della linea 336 rimase colpito sul lato destro del parabrezza da diversi spari, piombini di acciaio per la precisione, in via Radicofani. L’autista ne uscì illeso e in quel momento il mezzo era vuoto e non ci furono feriti   

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ALLE ACCIAIERIE VENETE DI PADOVA CEDE UN PERNO E UNA “SIVIERA” CON 100 TONNELLATE D’ACCIAIO INCANDESCENDE TRAVOLGE QUATTRO LAVORATORI: IL PIÙ GRAVE HA USTIONI SUL 100 PER CENTO DEL CORPO

I COLLEGHI AVEVANO GIÀ SEGNALATO PROBLEMI DI SICUREZZA: “ORA CONFIDIAMO IN UN MIRACOLO”

Andrea Zambenedetti per la Stampa
incidente acciaierie venete 8INCIDENTE ACCIAIERIE VENETE 

Le ustioni di terzo grado sul cento per cento del corpo non sono in queste ore l' unica preoccupazione dei medici. A condizionare la possibilità di sopravvivenza dei lavoratori travolti ieri mattina da una colata di acciaio incandescente è anche l' impossibilità di rimuovere completamente i residui di metallo dal corpo.

È di quattro feriti, tre in pericolo di vita, il bilancio del drammatico incidente sul lavoro avvenuto ieri a Padova. Mancano dieci minuti alle 8 di ieri quando alle Acciaierie Venete avviene l' incidente. Quattro operai, due interni e due di una cooperativa incaricata delle manutenzioni, si trovano a distanza ravvicinata da una «siviera».
incidente acciaierie veneteINCIDENTE ACCIAIERIE VENETE

Il contenitore, che trasporta 100 tonnellate di acciaio a 1600 gradi, si sposta a dieci metri d' altezza. All' improvviso il gancio che lo tiene in asse si rompe o semplicemente si sgancia (questo punto potrebbe essere determinante per l' inchiesta). Il cestello si inclina e la colata incandescente finisce al suolo travolgendo i lavoratori e proiettando gli schizzi nel raggio di qualche metro.

incidente acciaierie venete 7INCIDENTE ACCIAIERIE VENETE 







L' allarme è immediato. Sul posto arrivano i Vigili del fuoco che mettono in sicurezza l'area, spengono la colata e consentono agli operatori del 118 di prestare i primi soccorsi ai quattro lavoratori travolti. Il più grave, Marian Bratu, originario della Romania, ha ustioni su tutto il corpo. Immediatamente l' elicottero lo porta al centro Grandi ustionati di Cesena.
incidente acciaierie venete 5INCIDENTE ACCIAIERIE VENETE 

Le prossime ore saranno determinanti per l' evoluzione del suo quadro clinico. Fuori dai cancelli dello stabilimento, tra le lacrime, i colleghi non possono far altro che sperare: «Confidiamo in un miracolo». Ustioni altrettanto gravi, estese al settanta per cento del corpo, per altri due dipendenti di una ditta di manutenzioni.

Uno è ricoverato a Verona, l' altro a Padova, anche per loro la prognosi è riservata. Critiche, ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita, le condizioni di un quarto lavoratore.
incidente acciaierie venete 6INCIDENTE ACCIAIERIE VENETE 


«Avevamo già segnalato che queste siviere si muovevano mentre c' erano delle persone al lavoro nelle vicinanze - spiega Loris Scarpa, segretario padovano della Fiom, che ha raggiunto personalmente l' azienda - nonostante questo siamo davanti a quattro lavoratori, giovanissimi ma al tempo stesso esperti, feriti in modo grave. Non è pensabile che ancora oggi qualcuno vada al lavoro e non sia sicuro di tornare a casa.

Le aziende non sono più strutturate per vedere la sicurezza come prioritaria. Non è più un problema che riguarda una singola azienda, ma ormai questa situazione riguarda l' intero Paese».
incidente acciaierie venete 4INCIDENTE ACCIAIERIE VENETE 

Acciaierie Venete è un gruppo che conta in totale mille dipendenti tra gli stabilimenti del Centro e Nord Italia e produce ogni anno un milione e 500 mila tonnellate di acciaio.
Oggi nello stabilimento padovano lo sciopero di 24 ore. I sindacati annunciano mobilitazioni anche negli altri stabilimenti del settore metalmeccanico. Nel frattempo tocca agli inquirenti: i tecnici dello Spisal hanno lavorato a lungo dentro lo stabilimento e i carabinieri hanno sequestrato l' area in cui è avvenuto l' incidente su ordine della magistratura che, come da prassi, ha provveduto ad aprire un fascicolo.
incidente acciaierie venete 3INCIDENTE ACCIAIERIE VENETE 

Il 2018 si conferma un anno nero sul fronte degli incidenti sul lavoro. Da Carrara a Lucca, passando per Siracusa, Gorizia, Reggio Calabria e Genova, solo per citare le ultime tragedie in ordine di tempo, la sicurezza sul lavoro rimane una delle emergenze che a quanto pare potrebbe rimanere tale ancora a lungo.

Fonte: qui








Incidente alle Acciaierie Venete, indagati anche i vertici della Danieli

Una colata di acciaio fuso ha investito domenica mattina alle 7.50 quattro operai al lavoro nello stabilimento di via Francia a Padova




17 Maggio 2018 - Sono 7 gli indagati per l'incendio di domenica scorsa, 13 maggio, alle Acciaierie Venete di Padova, in cui sono rimasti gravemente ustionati quattro operai. Lo stabilimento resta sotto sequestro, ferma la produzione almeno fino a quando i consulenti della Procura della Repubblica di Padova non daranno il nulla osta. A darne notizia è il Mattino di Padova.

Tra i nomi degli indagati, compaiono anche Giampiero Benedetti, presidente della Danieli di Buttrio, Giacomo Mareschi Danieli, consigliere della Danieli, e Alessandro Trivillin, consigliere della Danieli. L'accusa è di lesioni personali colpose: l'azienda di Buttrio, infatti, ha fornito la traversa di sollevamento che ha ceduto durante lo spostamento del contenitore di acciaio fuso.

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Alle 7.50 di domenica mattina, 13 maggio, durante la fase di spostamento di un contenitore di acciaio fuso, si è rotto un perno da cui sono partiti schizzi di materiale a circa 1600 gradi che hanno investito i quattro operai. Due di loro sono in ospedale ricoverati in gravi condizioni.

Intanto salgono a 4 le ore di sciopero proclamate in provincia di Padova, con un presidio davanti alle Acciaierie Venete, rispetto alle 2 proclamate per il settore metalmeccanico in tutto il Veneto. «Siamo ormai in presenza - affermano oggi in una nota i sindacati di categoria - di una interminabile catena di morti sul lavoro che in questi mesi ha funestato il Veneto e il paese, che occorre fermare al più presto per garantire a tutti i lavoratori e in tutti i luoghi di lavoro il diritto alla salute e alla sicurezza».

Fonte: qui