9 dicembre forconi: 02/02/19

sabato 2 febbraio 2019

LA LETTERA DEL PROFESSOR SINAGRA: ''HO LETTO LE CARTE DEL TRIBUNALE DI CATANIA, DIFENDERE SALVINI È UN DOVERE CIVILE''

GIÀ MAGISTRATO E DOCENTE ALLA SAPIENZA DI DIRITTO INTERNAZIONALE, FA A PEZZI IL RAGIONAMENTO DEI GIUDICI: ''SECONDO LORO, CHIUNQUE SI DIRIGA VIA MARE VERSO LA COSTA ITALIANA HA DIRITTO A ENTRARE NEL NOSTRO TERRITORIO, E IL MINISTRO DELL’INTERNO NON HA PIÙ IL POTERE DI GESTIRE L'ORDINE PUBBLICO. FOLLIA''
Lettera aperta del Prof. Augusto Sinagra

AUGUSTO SINAGRAAUGUSTO SINAGRA
(Augusto Sinagra, nato a Catania il 18 agosto 1941, dal 1965 al 1980 è stato magistrato ordinario e dal 1980 fino al 2013 è stato professore ordinario di diritto internazionale e di diritto dell’Unione Europea presso l’università “Sapienza” di Roma.
Ha tenuto Corsi e Master in molte università straniere.

Dal 1999 è direttore della Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale.
È autore di 201 pubblicazioni, tra cui diverse monografie tra le quali “Sovranità contesa” [Giuffré, Milano, 1999], “Diritto e Giustizia, Ragione e Sentimento” [Aracne, Roma, 2004] e la seconda edizione del manuale “Lezioni di Diritto Internazionale” [Giuffré, Milano, 2016], di cui è coautore con il prof. Paolo Bargiacchi).

Oggi scrive questo:

AUGUSTO SINAGRAAUGUSTO SINAGRA
"DIFENDERE MATTEO SALVINI NON È SCELTA POLITICA. È UN DOVERE CIVILE"

Ho letto a fatica le fitte 50 pagine di motivazione della relazione del Tribunale di Catania (Sezione “reati ministeriali”) inviata al Senato della Repubblica per ottenere l’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro Matteo Salvini per il reato di sequestro di persona relativamente al noto caso della Nave “Diciotti”.
Le ho lette con fatica per il crescente sdegno e disappunto.

I tre giudici, tutti (casualmente) iscritti a “Magistratura Democratica” (notoriamente un vero e proprio movimento politico), si producono in una lunga dissertazione di norme di diritto internazionale generale e convenzionale che manifesta chiaramente l’uso strumentale delle norme stesse sul piano interpretativo (come anche l’intendimento strumentale dei dati di fatto della vicenda).

Omettendo commenti puntuali alle molto singolari considerazioni dei tre giudici, questi in buona sostanza si arrogano poteri di valutazione e di decisione politica spettanti esclusivamente all’Autorità - appunto - "politica". Cioè spettanti esclusivamente al Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

salviniSALVINI
E ciò fanno allo scopo di escludere, tra l’altro, l’esimente dell’art. 51 c.p., nonostante la legge n. 121 del 1982 indichi il Ministro dell’Interno come “responsabile della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica ed è l’autorità nazionale di pubblica sicurezza. Coordina i compiti e le attività delle forze di polizia esercitando la funzione di direzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica”.

Questo significa che pur di arrivare a formulare l’accusa, i tre giudici pretendono di privare il Ministro del suo potere di esercizio di un diritto o di adempimento di un dovere.
Ma quel che è peggio è che, come detto, i tre giudici pretendono di valutare loro le esigenze di ordine pubblico e di pubblica sicurezza, oltre che di valutare loro se i contatti in sede europea svoltisi nei giorni dal 20 al 25 agosto 2018 (durata del preteso sequestro), per trovare una soluzione condivisa, giustificassero o meno la decisione politica del Ministro.

Qui siamo ad una vera "usurpazione dei poteri", allo stravolgimento dello Stato di diritto, alla negazione dei diritti e delle libertà oltre che dell'Autorità dello Stato nella sua configurazione di ripartizione dei poteri.

Montesquieu si sta rivoltando nella tomba per lo sdegno.
diciotti migrantiDICIOTTI MIGRANTI
La “relazione” al Senato dei tre giudici, che prima qualifica abusivamente i soggetti interessati come “migranti”, e poi pudicamente come “stranieri non regolari” o “immigrati irregolari”, conferma un dato dell’esperienza, e cioè che i provvedimenti giurisdizionali possono essere motivati in un modo o in un altro in vista di una preconcetta convinzione o preordinato convincimento. Per la mia pregressa esperienza di PM e di giudice posso darne attestazione.

In buona misura, secondo i tre giudici di Catania, chiunque si diriga via mare verso la costa italiana ha diritto ad un “place of safety” (POS), e il Ministro dell’Interno ha l’obbligo di indicarlo subito. E chiunque, pur privo di documenti e non identificato, ha diritto ad entrare nel territorio dello Stato.
laura boldrini a bordo della diciotti 1LAURA BOLDRINI A BORDO DELLA DICIOTTI
Signori, è "l’invasione legalizzata", consentita e voluta. È la negazione della sovranità e indipendenza dello Stato. È l’abolizione delle frontiere.

Già c’era il precedente dell’eccentrico Capo di Stato Maggiore Generale della Difesa Ezio Vecciarelli, il quale annunciava la sostanziale inesistenza dei confini dello Stato.
Dunque, la politica in materia di immigrazione ora la fanno i giudici.

la nave diciotti a catania 12LA NAVE DICIOTTI A CATANIA 
Troppo vi sarebbe da dire in punto di diritto (come per esempio il fatto che la Convenzione sul diritto del mare di Montego Bay non intacchi il potere dello Stato costiero di consentire o meno l’ingresso a soggetti stranieri, ancor più se privi di documenti di identificazione e dunque irregolari), come ha osservato il giovane e bravo Collega Prof. Daniele Trabucco.

Le Navi della nostra Guardia Costiera, quindi, non solo hanno l’obbligo di “salvare” in qualunque zona marittima naufraghi finti o naufraghi veri (e per questi ultimi certamente l’obbligo di salvataggio non conosce né se né ma, né dove e né quando, ma anzi subito), ma avrebbero anche l’obbligo di portare in Italia tutti e chiunque. E solo in Italia...
L’obiettivo vero è “colpire” il Ministro Matteo Salvini in quanto ostacolo a un preordinato progetto di disintegrazione dello Stato e di sconvolgimento della comunità civile.
CARMELO ZUCCAROCARMELO ZUCCARO

Tutto ciò nonostante il Procuratore Capo di Catania Carmelo Zuccaro avesse correttamente richiesto l’archiviazione del procedimento. E non risulta che il Dottor Carmelo Zuccaro, che già ha una grande esperienza in materia, sia meno “bravo” o meno “perspicace” dei tre giudici autori di questo capolavoro di "politica migratoria".

La parola adesso è al Senato della Repubblica, che sicuramente negherà l’autorizzazione a procedere, ma questa certezza non ci esime dal dovere di testimoniare apprezzamento e condivisione nei confronti del Ministro Matteo Salvini, ma anche di una sua difesa, perché questo dovrebbe essere il dovere dei cittadini italiani veri.

AUGUSTO SINAGRA

Fonte: qui 

P.S.  LAURA BOLDRINI E LA DICIOTTI






P.S.  Diciotti, Antonio Pappalardo, in cerca come al solito di visibilità a buon mercato, denuncia Salvini per sequestro di persona

L'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, attualmente presidente del comitato dei saggi del Movimento Liberazione Italia e segretario del Movimento Noi Siciliani, ha denunciato il ministro dell'Interno Matteo Salvini per il mancato sbarco dei naufraghi della Diciotti, da cinque giorni ormeggiata a Catania con 150 migranti a bordo. L’ex ufficiale dell’Arma è salito a bordo della nave dove ha consegnato al comandante una copia di esposto della denuncia depositata alla Procura di Catania.




IL BLITZ DEL MINISTRO DELLA SALUTE GIULIA GRILLO AL POLICLINICO “UMBERTO I” DI ROMA: “SIAMO VENUTI QUI PER VEDERE DI PERSONA COME FUNZIONA IL PRONTO SOCCORSO”

LA RISPOSTA? MALE. “C’È GRANDE QUALITÀ NEL PERSONALE, COME RICONOSCONO I PAZIENTI, MA SPIACE CHE SIANO COSTRETTI A LAVORARE IN CONDIZIONI COSÌ COMPLICATE”

"Grande qualità del personale" ma grave sovraffollamento con "pazienti messi ovunque, seduti sulle barelle, quasi uno sopra l'altro" e con "condizioni di pulizia molto scadente", a tratti "indecorose". E' il bilancio dell'ispezione della ministra della Salute Giulia Grillo, che stamattina ha visitato a sorpresa il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma. "Siamo venuti qui - ha spiegato la ministra in una diretta su Facebook - per vedere di persona come funziona il pronto soccorso, un posto con cui tutti prima o poi dobbiamo avere a che fare".

"Questo, in particolare - ha proseguito Grillo - è il più grande ospedale di Roma, forse d'Europa, con 150.000 accessi l'anno, numeri molto grandi. Ma nasce su un ospedale con una concezione antica, cosa che lo rende più difficile da gestire". "Abbiamo trovato grande qualità nel personale medico, infermieristico e sociosanitario, come riconoscono gli stessi pazienti - ha precisato - ma spiace siano costretti a lavorare in condizioni così complicate, ovvero in un edificio vecchio che andrebbe tutto ristrutturato e con sovraffollamento tale da non riuscire neppure a far passare i pazienti da una parte all'altra".

"Senza voler sminuire nessuno, la mia sensazione è che non ci sia oggi la capacità di governare una struttura tanto complicata". Così il ministro della Salute Giulia Grillo, che oggi ha visitato a sorpresa il pronto soccorso del policlinico Umberto I di Roma.

Si tratta "di un'azienda grossissima che conta 5.000 dipendenti, e richiede una capacità di governare molto impegnativa. Si parla, ad esempio, di una spesa di 240 milioni di euro per riparare 17 padiglioni su 65. Questo ci fa capire quanto deve essere alto il livelli competenza di chi arriva a gestire questa struttura".

Il ministro non ha risparmiato critiche al presidente della Regione Nicola Zingaretti. "Mi è stato detto che non è mai venuto di recente a vedere il pronto soccorso di questa azienda, che è anche il più grande di tutta la Regione. E questo, da parte di un presidente che è anche commissario alla sanità della regione, la trovo una mancanza", ha detto.

Nell'ambito dell'ispezione la Grillo, accompagnata dai deputati M5s Massimo Baroni e Francesco Silvestri e dalla consigliera regionale M5s del Lazio Roberta Lombardi, ha visitato anche il pronto soccorso pediatrico, che "conta ogni anno ben 26 mila accessi: lo abbiamo trovato in condizioni soddisfacenti, anche perché si basa soprattutto su donazioni private"

E a proposito del commissariamento spiega; "Ho letto i verbali. Al momento non ci sono i presupposti affinchè il Lazio esca dal commissariamento. D'altronde basta girare per gli ospedali- ha aggiunto Grillo- per rendersi conto della situazione...".

"Fare ricorso è loro diritto - ha aggiunto - ma dopo ciò che ho visto anche oggi in questo ospedale, ritengo che sia necessaria una figura terza che abbia il tempo di dedicarsi alla Sanità. Il presidente Zingaretti è giustamente preso dal ruolo istituzionale e non può fare anche il commissario". Ha aggiunto in merito al ricorso alla Consulta, presentato dalla Regione Lazio, sulla norma inserita nel decreto fiscale che prevede l'incompatibilità dell'incarico di commissario ad acta con ruoli istituzionali.

"Mi hanno detto che Zingaretti qui non si vede da tempo - ha continuato Grillo - ma fare il commissario significa fare anche questo, per toccare con mano le carenze e le criticità che ci sono" ha concluso.

Fonte: qui

LE IMMAGINI DEL BUNKER DOVE SI NASCONDEVA MICHELE ZAGARIA

POCHISSIMA LUCE, ARIA RAZIONATA, VIDEOSORVEGLIANZA E SPAZI STRETTISSIMI

PER SFUGGIRE ALLE MANETTE L’UNICA POSSIBILITÀ ERA RESTARE NEL FEUDO DI CASAPESENNA, MA SOTTOTERRA 

ECCO COME VIVEVA L’UOMO PIÙ POTENTE (E RICCO) DEL CLAN DEI CASALESI

DENTRO IL BUNKER DI MICHELE ZAGARIA A CASAPESENNA

 



Giampiero de Luca per www.lastampa.it
(montaggio di Ugo Leo)

il bunker dove si nascondeva michele zagaria 1IL BUNKER DOVE SI NASCONDEVA MICHELE ZAGARIA
In questo bunker ci ha vissuto a lungo Michele Zagaria, il camorrista che tutti conoscevano come Capa Storta. Ha passato in latitanza poco più di 16 anni e questo è stato uno dei suoi nascondigli. Ci potevano entrare solo i parenti stretti, i fedelissimi, e lo hanno visto solo i poliziotti che hanno catturato il fantasma. Ci entriamo per la prima volta.

arresto di michele zagaria 3ARRESTO DI MICHELE ZAGARIA
Queste sono immagini in esclusiva per La Stampa. Siamo in via Cristoforo Colombo, a Casapesenna, paese della provincia casertana. Il fortino dell’ex primula rossa del clan dei Casalesi era stato ricavato sottoterra, tra le fondamenta di grandi ville: muri alti e insuperabili cancellate che impedivano a chiunque di vedere tutto ciò che accadeva all’interno. Al boss che viveva qua sotto di certo non mancavano i comfort, ma gli spazi strettissimi rendevano il bunker un specie di trappola per topi. Pochissima luce e aria razionata.

il bunker dove si nascondeva michele zagaria 2IL BUNKER DOVE SI NASCONDEVA MICHELE ZAGARIA
Vita dura per sfuggire alle manette, ma questa era l’unica possibilità, di restare in quel territorio considerato feudo e mantenere l’egemonia sul clan e sugli affari. Questa era una delle ville impenetrabili: difficile anche per la polizia verificare la presenza di uno dei nascondigli del latitante. Per scoprire questo bunker è stata necessaria un’intricata e minuziosa indagine, quasi un’operazione di spionaggio. Zagaria era proprio qui. Era considerato il “re del cemento” per la capacità di infiltrazione negli apparati pubblici e non, i suoi interessi sono partiti dalla Campania per arrivare in Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lombardia ed Emilia Romagna.

arresto di michele zagaria 6ARRESTO DI MICHELE ZAGARIA
Dai suoi covi, il boss dei Casalesi gestiva e pianificava i suoi affari illeciti, manteneva i contatti con i sodali e gli affiliati al clan. Viveva sotto terra, in questo bunker, ma poteva vedere cosa accadeva all’esterno. Non solo nel vialetto davanti all’abitazione, ma in tutto il paese. Grazie a un sofisticato sistema di videosorveglianza clandestino, realizzando cablando la rete “legale” che gli consentiva di vedere cosa accadeva ovunque ci fosse telecamera. Da questo fortino sotto terra, realizzato da costruttori compiacenti e fedeli, Zagaria usciva raramente.
arresto di michele zagaria 2ARRESTO DI MICHELE ZAGARIA




Ma in quelle poche occasioni, erano sempre i suoi fedelissimi a occuparsi di andare a prendere il ’capo’ e di accompagnarlo ovunque volesse. Ben nascosto all’interno di vani invisibili realizzati nel portabagagli di auto, spesso di grossa cilindrata. Nel dicembre del 2011 la fuga di Michele Zagaria è finita e da quel giorno Capastorta è finito al carcere duro, al 41bis, per scontare tre condanne all’ergastolo.

Fonte: qui

Populismo + Economia sempre più debole + Potere ipersfruttati delle Banche centrali + elezioni = Mercati rischiosi e economie rischiose

Populismo + Economia indebolente + Potere di allentamento + elezioni limitato della Banca centrale = Mercati rischiosi e economie rischiose

Recentemente,1) la Fed ha saggiamente ritirato i suoi piani per aumentare i tassi di interesse e ridurre il suo bilancio e2) I negoziatori cinesi hanno chiarito che sono disposti a fare un accordo commerciale. Queste sono cose positive a cui i mercati hanno reagito bene.

Allo stesso tempo, a) il divario ricchezza / opportunità si sta manifestando sempre più in b) aumento del populismo sia di sinistra che di destra, che sta conducendo a c) conflitto maggiore sia all'interno che tra paesi e d) decisioni più estreme e peggio, che sono particolarmente rischiose quando e) la crescita economica si sta indebolendo e f) le banche centrali hanno una capacità limitata di allentarsi, g) si stanno avvicinando importanti elezioni, e h) le grandi tensioni geopolitiche che emergono dalla Cina emergono come un potere che sta sfidando gli Stati Uniti mentre l'attuale potenza mondiale si sta intensificando. Nei prossimi 2-3 anni, questa confluenza di forze arriverà alla testa e avrà grandi influenze su mercati, economie, società e affari mondiali (come avvenne alla fine degli anni '30).

Maggiore polarità e prossime elezioni

Uno dei miei principi economici / politici è: "Se c'è una grande lacuna nelle condizioni economiche delle persone che condividono un bilancio e c'è una crisi economica, c'è un'alta probabilità di conflitto grave. Se non c'è un grande divario (ad esempio, la maggior parte delle persone è povera o la maggior parte delle persone è ricca), c'è molto meno rischio di un conflitto. La disparità nella ricchezza, specialmente se accompagnata da disparità di valori, porta ad un crescente conflitto e, nel governo, che si manifesta sotto forma di populismo di sinistra e populismo di destra. Di norma, i populisti di destra (che di solito sono capitalisti) non sanno come dividere bene la torta, mentre i populisti di sinistra (che di solito sono socialisti) non sanno come far crescere la torta. Mentre si spera che quando esiste una tale polarità i leader riformerebbero il sistema sia per dividere la torta e farla crescere meglio (che è fattibile e certamente il miglior percorso), sfortunatamente leader che sanno come riunire le persone dietro politiche che crescono e dividere bene la torta sono entrambi rari e non apprezzati. Quindi il problema del divario in termini di ricchezza e opportunità è improbabile che possa essere risolto bene e in modo pacifico ".

Nel mio studio sul populismo da marzo 2017 (che si trova su www.economicprinciples.org), mi è stato chiaro che populismo e leader populisti seguono tipicamente un percorso abbastanza standardizzato di conflitto in costante aumento sia all'interno che tra paesi; per questo motivo, il conflitto era la cosa che volevo monitorare più da vicino per aiutarci a vedere ciò che è probabile che accadesse. Ecco perché i miei fantastici assistenti di ricerca e io abbiamo creato "misuratori di conflitti", che condividerò con voi in un altro momento.

Con questa prospettiva in mente, è importante tenere a mente che le grandi domande di a) se i populisti di destra (cioè i capitalisti) o i populisti di sinistra (cioè i socialisti) finiscono sotto il controllo e b) se i loro conflitti influenzeranno negativamente le operazioni di governo, l'economia e le relazioni internazionali saranno in gran parte avere una risposta nei prossimi 2-3 anni perché durante questo periodo gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Italia, la Spagna, la Francia, la Germania e il Parlamento europeo avranno o probabilmente avranno elezioni che risponderanno a queste domande.

Negli Stati Uniti, l'elenco dei candidati democratici e le loro politiche stanno cominciando ad emergere. Ora possiamo cominciare a vedere che il problema del gap di ricchezza sarà probabilmente il più grande problema delle elezioni, e possiamo cominciare a vedere dove i candidati emergenti sono nello spettro del populismo di sinistra (socialismo) e del populismo di destra (capitalismo ). Ad esempio, abbiamo recentemente visto la proposta di un'aliquota marginale al 70% superiore sui redditi superiori a $ 10 milioni fatta galleggiare dalla nuova repubblicana di 29 anni Alexandria Ocasio-Cortez, che rappresenta parti del Bronx e del Queens a New York City e possiamo vedere che la maggioranza degli americani intervistati è a favore. Abbiamo anche visto di recente la proposta di una tassa sul patrimonio del 2% su attivi superiori a $ 50 milioni e il 3% su fortune superiori a $ 1 miliardo provenienti dalla Senatrice Elizabeth Warren, che rappresenta il Massachusetts; non abbiamo ancora risultati di sondaggio per questa proposta, ma la mia ipotesi è che riceverà una ricezione simile. Mentre non abbiamo ancora visto i mercati reagire a tali notizie, perché è troppo presto per ostacolare le probabilità di chi avrà il controllo e cosa faranno, sappiamo che questo diventerà sempre più evidente e quindi sarà determinato nel prossimo due anni, e sappiamo che queste cose avranno grandi implicazioni per i flussi di capitale, le valutazioni di mercato, le condizioni economiche e le relazioni interne e internazionali.

Lo stesso sarà vero in Europa, poiché i conflitti populisti interni ed esterni si stanno intensificando nello stesso momento in cui l'Europa è tenuta economicamente insieme dal sottile filo di una banca centrale e da una moneta unica, che sta affrontando un crescente stress da parte di alcuni apparentemente inconciliabili. differenze. Più nello specifico, mentre la ricchezza e le polarità ideologiche all'interno e tra i paesi si stanno intensificando a causa dell'unione monetaria che lascia alcuni paesi bloccati nella stagnazione mentre altri si arricchiscono, il programma di acquisto del debito della BCE a livello regionale che tiene insieme la valuta è diventando insostenibile perché il mix di debito che la BCE deve acquistare per fornire supporto all'euro sta diventando di qualità inferiore. Ciò rende l'acquisto del debito sempre più discutibile nei confronti dei paesi "dell'Europa settentrionale". Questo sta accadendo nello stesso momento in cui si avvicina il precipizio della Brexit e si terranno importanti elezioni e appuntamenti politici.

Il conflitto geopolitico USA-Cina


Mentre la guerra commerciale USA-Cina sembra essere negoziabile, una guerra geopolitica su IP e come dividere il mondo in sfere d'influenza concordate (o coesistere in aree sovrapposte) sta emergendo con maggiore forza. La controversia è più immediata su dove e in che modo competono le società di ogni paese, specialmente le più importanti società tecnologiche (specialmente quelle in 5G, chip di intelligenza artificiale, gestione di informazioni / dati e calcolo quantistico). Piuttosto che vedere la soluzione, queste dispute economiche e geopolitiche (ad es. Sulla riunificazione di Taiwan con la Cina continentale) saranno con noi per i decenni a venire. Tuttavia, si spera che si possa concordare abbastanza in modo da poter raggiungere un "accordo commerciale" e che i mercati possano festeggiare alla fine del periodo di negoziazione di 90 giorni. Il tempo è dalla parte della Cina perché stanno crescendo e migliorando a un ritmo sempre più veloce e perché quelli negli Stati Uniti e in Europa sono i loro peggiori nemici, quindi mi aspetterei che la Cina sia relativamente non conflittuale. 

Se avessi un desiderio per gli americani e gli europei, sarebbe loro di gestirsi bene.

Tradotto automaticamente con Google

Fonte: qui
Ray Dalio



 Co-Chief Investment Officer & Co-Chairman of Bridgewater Associates, L.P.