9 dicembre forconi: 06/22/18

venerdì 22 giugno 2018

MENTRE SALVINI E TONINELLI CHIEDONO IL SEQUESTRO DELLA NAVE DELLA ONG TEDESCA LIFELINE, MACRON GLI DÀ ALTRE CARTUCCE DEFINENDOLI ''COME LA LEBBRA: I POPULISTI SONO COME QUEL MALE CHE SEMBRAVA IMPOSSIBILE VEDER RIAPPARIRE. I NOSTRI AMICI VICINI DICONO LE COSE PEGGIORI E NOI CI ABITUIAMO! FANNO LE PEGGIORI PROVOCAZIONI E NESSUNO SI SCANDALIZZA!''

OVVIAMENTE ARRIVANO LE REPLICHE ...

SALVINI, SEQUESTRARE LIFELINE, MA MIGRANTI NON IN ITALIA
 (ANSA) - "C'è una nave di una ong tedesca che è lì come sciacalla davanti alla Libia. Il governo olandese ci ha detto che non è registrata, quindi è una nave fantasma, pirata. Il mio obiettivo è mettere in salvo quelle 200 persone, possibilmente non Italia, ma per esempio a Malta, poi la nave la portiamo in Italia e la mettiamo sotto sequestro per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Così da Viterbo il ministro dell'Interno Salvini.

MIGRANTI: NAVE LIFELINE IN SOCCORSO 300-400 A LARGO LIBIA
 (ANSA) - La nave della Ong tedesca Lifeline è intervenuta in soccorso di 300-400 migranti a bordo di un gommone a largo delle coste libiche. I soccorritori hanno chiesto aiuto alla guardia costiera italiana o a qualche mercantile che incrocia in zona. Per ora si è mossa una motovedetta da Tripoli che sta intervenendo.

MIGRANTI: TONINELLI;LIFELINE IN ITALIA, LA SEQUESTRIAMO
DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIULIA GRILLODANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIULIA GRILLO
 (ANSA) - "La Lifeline non si può muovere, ha una capienza di 50 persone ed ha 224 migranti a bordo che non vuole dare alla Libia. Nonostante siamo in mare libico ci assumiamo noi la responsabilità di portarli sulle navi della nostra Guardia costiera, la porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perchè la sequestreremo: è una nave apolide che non può navigare in acque internazionali". Lo dice il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli su facebook.

MIGRANTI: MACRON, I POPULISTI IN EUROPA COME LA LEBBRA
 (ANSA) - Emmanuel Macron torna a difendersi dalle accuse di inazione sull'accoglienza dei migranti e tuona contro la "lebbra" populista in Europa. "Li vedete crescere come una lebbra, un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza di questo", ha dichiarato chiudendo il suo intervento a Quimper. Il riferimento - scrive LeFigaro.fr - sarebbe al rifiuto dell'Italia di aprire i porti alle ong.
conte macronCONTE MACRON

A chi lo accusa di inazione rispetto all'accoglienza dei migranti, Macron chiede di "guardare ciò che accade altrove". "Quando gli altri tradiscono, anche l'asilo, fanno le peggiori provocazioni umanitarie... E' questo che bisogna denunciare e contro cui bisogna battersi. Non dividendoci tra noi stessi. E' contro quelli che bisogna scandalizzarsi. Contro il nazionalismo che rinasce, contro le frontiere chiuse che propongono alcuni", ha sottolineato il quarantenne leader della Francia nell'intervento fiume a Quimper.

"Ci abituiamo a tutti gli estremi in Paesi che, per anni, sono stati europeisti come noi", ha aggiunto, prima di lanciare una dura bordata contro le "nostre elite economiche, giornalistiche, politiche, che - ha ammonito - hanno una responsabilità immensa su questo tema". Quindi un appello direttamente rivolto ai 130 rappresentanti locali presenti in Bretagna: "Ho bisogno di queste terre che credono nell'Europa, ho bisogno di francesi che credono in questo progetto perché conoscono la nostra storia, perché conoscono il prezzo dei nazionalismi, perché conoscono il prezzo dell'imbecillità".
conte macronCONTE MACRON

MIGRANTI: DI MAIO, MACRON OFFENSIVO E IPOCRITA
 (ANSA) - Le parole che ha pronunciato Macron "sono offensive e fuori luogo. La vera ipocrisia è di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere un'equa ripartizione dei migranti. La solidarietà o è europea o non è". Lo scrive il vice premier Luigi Di Maio su Twitter commentando la frase del presidente francese che ha paragonato i populisti in Europa alla lebbra.

MIGRANTI:LE PEN, MACRON VUOLE FARCI LITIGARE COL MONDO
 (ANSA) - "Mi chiedo come il presidente della Repubblica francese possa trattare i governi di nazioni europee come la 'lebbra'?! Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Italia, gruppo di Visegrad...Vuole farci litigare con il mondo intero": lo scrive in un tweet la leader del Rassemblement National (ex Front National), Marine Le Pen.
SELFIE GIORGIA MELONI E MARINE LE PENSELFIE GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN

MIGRANTI: MELONI, MORBO IN UE È VOMITEVOLE IPOCRISIA MACRON
 (ANSA) - "Se c'è un morbo che si è diffuso in Europa non è la 'la lebbra del populismo' ma la vomitevole ipocrisia di Macron, che affama l'Africa con politiche neocoloniali ma poi predica l'accoglienza indiscriminata tenendo le sue frontiere ben chiuse". Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Fonte: qui

ANCHE LA GUARDIA DI FINANZA CAMBIA - TREGUA SUGLI SCONTRINI E SUI PICCOLI COMMERCIANTI, L’OBIETTIVO SONO I GRANDI EVASORI, CHE IN UN ANNO E MEZZO HANNO SOTTRATTO ALLO STATO PIÙ DI 2 MILIARDI DI EURO

IL COMANDANTE GENERALE GIORGIO TOSCHI PARLA DI “UN NUOVO APPROCCIO FONDATO SULLA COOPERAZIONE TRA LE PARTI”

Gian Maria De Francesco per il Giornale

salvini e conte guardia di finanzaSALVINI E CONTE GUARDIA DI FINANZA
Anche per la Guardia di finanza è arrivato il momento della svolta. Le Fiamme gialle intendono «sostenere con convinzione il cambiamento nei rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuenti», ha ribadito il comandante generale Giorgio Toschi in occasione del 244simo anniversario di fondazione sottolineando la necessità di «un nuovo approccio fondato sulla semplificazione fiscale, sulla buona fede e sulla cooperazione tra le parti, teso, più in generale, ad eliminare le misure che penalizzano i cittadini onesti, favorendo invece l' adeguamento spontaneo agli obblighi tributari e riducendo al minimo, ove possibile, l' invasività dei controlli».

giorgio toschi 1GIORGIO TOSCHI 1
Nel mirino dei finanzieri, pertanto, non ci sono più i piccoli commercianti, gli artigiani e gli imprenditori, che rappresentano l' ossatura economica del Paese e che, magari, hanno omesso di rilasciare uno scontrino.

L' obiettivo dell' azione di contrasto sono i grandi evasori, soggetti fiscalmente pericolosi i cui patrimoni sono espressione diretta di gravi reati tributari o economico-finanziari commessi. Queste fattispecie, considerate tutte insieme, in un anno e mezzo hanno sottratto allo Stato 2,3 miliardi di euro (in media, più di 2 milioni ciascuno). Per 1,3 miliardi di euro si tratta di valori e beni dapprima «congelati» e poi confiscati.
guardia di finanza 2GUARDIA DI FINANZA 

I nuovi percorsi intrapresi dalla Guardia di Finanza mirano, infatti, a «stanare» gli evasori qualificando e quantificando la sproporzione esistente tra i redditi dichiarati e il patrimonio della persona interessata da procedimenti di prevenzione patrimoniale. Insomma, più analisi incrociata dei dati, frutto della collaborazione con l' Agenzia delle Entrate sullo spesometro, e meno controlli random, quelli che spesso generano un sentimento di insofferenza da parte dei contribuenti onesti.
giorgio toschiGIORGIO TOSCHI

«La rigorosa azione di contrasto alle frodi più gravi e pericolose consente di difendere la capacità competitiva delle imprese sane, incentivando l' iniziativa economica privata», ha concluso il generale Toschi.

In particolare, sono stati effettuati 128mila verifiche e controlli nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale che hanno portato nell' arco di diciotto mesi alla denuncia di 23mila reati fiscali. Il 67% di questi sono rappresentati da emissione di fatture false, dichiarazione fraudolenta e occultamento di documentazione contabile. I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie sono ammontati a 1,1 miliardi di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, per 5,7 miliardi di euro. Gli evasori totali scoperti sono stati 12.824. A loro è stata contestato il mancato versamento di 5,8 miliardi di Iva.
guardia di finanzaGUARDIA DI FINANZA

L' azione antimafia ha portato alla confisca di beni e valori per 2 miliardi di euro e al sequestro di ulteriori 3 miliardi, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a 4,6 miliardi di euro. Il valore accertato del riciclaggio di evasori, corrotti e mafiosi si è attestato sui 3 miliardi di euro, un fiume di soldi intercettato grazie a 1.300 indagini di polizia giudiziaria, con denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 2.508 persone.

guardia di finanza 1GUARDIA DI FINANZA 
La lotta alla corruzione, invece, ha consentito di riscontrare irregolarità per 2,9 miliardi su un totale di 7,3 miliardi di euro di valore di gare d' appalto controllati. Questo significa che il 40% delle aggiudicazioni presenta evidenti illegittimità. In totale sono state denunciate per delitti contro la Pubblica amministrazione oltre 6mila persone, il 10% delle quali è finito in manette (644).

Anche i sequestri eseguiti per 800 milioni di euro in tutto il comparto della tutela della spesa pubblica danno il senso dell' efficacia delle misure intraprese se si pensa che 600 milioni sono i sequestri nel solo settore degli appalti e del contrasto alla corruzione.

Fonte: qui

Migranti, è scontro tra Italia e Francia Macron: ‘Populisti crescono come lebbra’ Di Maio: ‘Offensivo’. Salvini: ‘Un signore’

Dopo l'impuntatura che ha consentito al governo Conte di favorire l'accantonamento della bozza di accordo elaborata a Bruxelles e avversata dall'Italia, da Parigi è partito un attacco all'indirizzo di Roma: "Denunciare le peggiori provocazioni umanitarie". 

Il leader M5s: "La vera ipocrisia è di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e ci fa la morale". 

Il ministro dell'Interno: "Se si prende dieci barconi dalla Libia, ne riparliamo"

A poche ore dal vertice informale in calendario domenica a Bruxelles sul tema dei flussi migratori, la tensione tra Italia e Francia registra un’improvvisa impennata. 
Dopo l’impuntatura che ha consentito al governo presieduto da Giuseppe Conte di favorire l’accantonamento della bozza di accordo elaborata a Bruxelles e avversata dall’Italia, da Parigi è partito un attacco all’indirizzo di Roma. I populisti, ha detto Emmanuel Macron, “li vedete crescere come una lebbra, un po’ ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire”. “I nostri amici vicini – ha proseguito il presidente della Repubblica francese, con un’espressione che Le Figaro interpreta come un riferimento all’Italia – dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza di questo”.

A chi lo accusa di inazione rispetto all’accoglienza dei migranti, Macron chiede di “guardare ciò che accade altrove“. “Quando gli altri tradiscono, anche l’asilo, fanno le peggiori provocazioni umanitarie… E’ questo che bisogna denunciare e contro cui bisogna battersi. Non dividendoci tra noi stessi. E’ contro quelli che bisogna scandalizzarsi. Contro il nazionalismo che rinasce, contro le frontiere chiuse che propongono alcuni”, ha sottolineato il quarantenne leader della Francia nell’intervento fiume a Quimper, in Bretagna. Quindi un appello rivolto ai 130 rappresentanti locali presenti in Bretagna: “Ho bisogno di queste terre che credono nell’ Europa, ho bisogno di francesi che credono in questo progetto perché conoscono la nostra storia, perché conoscono il prezzo dei nazionalismi, perché conoscono il prezzo dell’imbecillità“. Quindi Macron ha rivendicato la sua politica migratoria e ha lanciato un appello a un anno dalle elezioni europee del 2019: “Vi chiedo di non cedere, in questi tempi difficili che viviamo, il vostro amore per l’Europa”. “Voglio che la Francia e la coesione nazionale tengano, che le nostre classi medie trovino il loro posto. E allo stesso tempo essere all’altezza della nostra tradizione di accoglienza e in particolare dell’asilo”.
Il primo a reagire al di qua delle Alpi è stato Luigi Di Maio: le parole del capo dell’Eliseo “sono offensive e fuori luogo – scrive il vicepremier su Twitter – la vera ipocrisia è di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere un’equa ripartizione dei migranti. La solidarietà o è europea o non è”.
La replica di Matteo Salvini arriva prima su Facebook e poi a voce. “Gli insulti dei chiacchieroni Macron e Saviano (con il quale oggi il ministro dell’Interno si è scontrato duramente, ndr) non mi toccano, anzi mi fanno forza. Mentre loro parlano, io oggi sto lavorando per bloccare il traffico di immigrati clandestini nel Mediterraneo e per restituire agli italiani le numerose ville sequestrate ai mafiosi. C’è chi parla, c’è chi fa. Bacioni”, si legge in un post sul social network.
“Macron ha detto che chi non accoglie è un populista lebbroso  – ha rincarato quindi il capo del Viminale parlando a un comizio a Viterbo – un signore, eh, caviale, champagne e signorilità. Ma io lezioni da un paese che ha l’esercito alla frontiera italiana non ne prendo. Se la Francia si prende dieci barconi dalla Libia, ne riparliamo. Mi spiace solo che la Francia ai Mondiali stia battendo il Perù”. Fonte: qui

ENNESIMO SCONTRO TRA MACRON E SALVINI 
 ‘’L’ITALIA NON STA VIVENDO UNA CRISI MIGRATORIA. GLI SBARCHI, RISPETTO AL 2017 CALATI DELL’80%. CHI LO DICE, DICE UNA BUGIA. CI SONO ESTREMISTI CHE GIOCANO SULLE PAURE” 
SALVINI: "INVITIAMO L’ARROGANTE(USURAIO) MACRON A SMETTERLA CON GLI INSULTI E A DIMOSTRARE LA GENEROSITÀ CON I FATTI APRENDO I TANTI PORTI FRANCESI E SMETTENDO DI RESPINGERE DONNE, BAMBINI E UOMINI A VENTIMIGLIA’’

macron brigitteMACRON BRIGITTE

«Bisogna essere chiari e guardare le cifre. L’Italia non sta vivendo una crisi migratoria come c’era fino all’anno scorso. Chi lo dice, dice una bugia», dice il presidente francese all’Eliseo dopo l’incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez sottolineando che gli sbarchi rispetto all’anno scorso sono calati dell’80%.

MATTEO SALVINIMATTEO SALVINI
Per Macron, siamo invece in presenza in Europa «di una crisi politica» scaturita da «estremisti che giocano sulle paure. Ma non bisogna cedere nulla allo spirito di manipolazione o ipersemplificazione della nostra epoca». Il leader francese si è detto favorevole a «sanzioni finanziarie» nei confronti dei paesi dell’Unione europea che si rifiutino di accogliere i rifugiati. 
conte macronCONTE MACRON

Immediata la replica di Matteo Salvini. «Invitiamo l’arrogante presidente Macron a smetterla con gli insulti e a dimostrare la generosità con i fatti aprendo i tanti porti francesi e smettendo di respingere donne, bambini e uomini a Ventimiglia», dice il ministro dell’Interno. «650mila sbarchi in 4 anni, 430mila domande presentate in Italia, 170mila presunti profughi a oggi ospitati in alberghi, caserme e appartamenti per una spesa superiore a 5 miliardi di euro -dice il vice premier e ministro dell’Interno-. «Se l’arroganza francese pensa di trasformare l’Italia nel campo profughi di tutt’Europa, magari dando qualche euro di mancia, ha totalmente sbagliato a capire’’, conclude Salvini. 

MACRON FA IL CAZZIATONE A UN RAGAZZINOMACRON FA IL CAZZIATONE A UN RAGAZZINO
La Francia: “Centri chiusi in Paesi Ue di primo sbarco” 
Francia e Spagna proporranno al vertice europeo sui migranti l’istituzione di «centri chiusi» sul territorio europeo «nei paesi di primo sbarco»: lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron all’Eliseo. I centri, ha spiegato Macron, dovrebbero avere «mezzi europei che consentano una solidarietà finanziaria immediata, un’istruzione rapida dei dossier, una solidarietà europea in base alla quale ogni paese prenda in modo organizzato le persone che hanno diritto all’asilo».
EMMANUEL MACRONEMMANUEL MACRON

Per Macron, la proposta franco-spagnola rappresenta «una soluzione diversa e complementare» alla crisi che sta dividendo l’Europa. «Una volta che i migranti sbarcano sul territorio europeo - ha spiegato il capo dell’Eliseo - siamo favorevoli a mettere in piedi dei centri chiusi, conformemente a quanto previsto dall’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, ndr), con mezzi europei».

L’esito del vertice Ue è aperto 
MIGRANTI VENTIMIGLIAMIGRANTI VENTIMIGLIA

Il risultato delle trattative sui migranti in Ue, dal punto di vista dell’Italia, è ancora aperto. È quello che afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini in un’intervista a der Spiegel, uscita oggi in Germania. Alla domanda se la decisione sia ancora aperta, Salvini risponde: «Sì. La differenza col passato è che l’approvazione dell’Italia non è garantita a priori. Noi siano pronti a trattare, punto per punto», aggiunge.
migranti ventimigliaMIGRANTI VENTIMIGLIA

A Salvini non piace la sequenza delle soluzioni indicate da Parigi e Berlino in vista del vertice Ue di Bruxelles sui migranti: «A me non piace l’ordine di precedenza - dice in un’intervista allo Spiegel - sul tavolo lì c’è innanzitutto la questione dei respingimenti immediati verso l’Italia di coloro che originariamente sono approdati sulle nostre coste, e solo successivamente la sicurezza delle frontiere esterne per il futuro. Per noi vale esattamente il contrario». È l’intervista in cui Salvini afferma che ricevere per mail bozze a cui si è lavorato in altri paesi «non corrisponde allo stile di lavoro» dell’attuale governo. Fonte: qui

ALITALIA, IL M5S È PASSATO DALL'IDEA DELLA NAZIONALIZZAZIONE A QUELLA DELLA PARTECIPAZIONE, MA CON LA GARANZIA PUBBLICA E L'INVESTIMENTO DELLA CDP

I CONTI DELLA SOCIETÀ, PUR MIGLIORANDO, CONTINUANO A INTACCARE IL PRESTITO PONTE DA 900 MILIONI DELLO STATO

Nicola Lillo per la Stampa

Far entrare lo Stato in Alitalia, affiancato da uno o più soggetti privati con l' obiettivo di tenere nell' azienda tutti i 12 mila dipendenti. Una sorta di riedizione dei «capitani coraggiosi», lanciati senza successo nel 2008 dal governo Berlusconi, ma questa volta con la garanzia pubblica. È questo il progetto a cui stanno lavorando nel governo giallo-verde per tentare il rilancio della compagnia in amministrazione straordinaria da oltre un anno.

È soprattutto il Movimento 5 Stelle a gestire questo dossier, vista la presenza di Luigi Di Maio al ministero dello Sviluppo economico e di Danilo Toninelli ai Trasporti. Dalla Lega invece sembra quasi ci sia la volontà di lasciare la patata bollente nelle mani dei pentastellati, anche perché trovare una soluzione per Alitalia non è affatto facile (stesso discorso da applicare all' Ilva). Sul tavolo c' è anche la possibilità che il governo modifichi la terna di commissari, sostituendo Enrico Laghi, più volte attaccato dai Cinque Stelle.

A caccia di partner
handling alitaliaHANDLING ALITALIA
Ieri in Parlamento - dove è stato approvato definitivamente il decreto che prevede la proroga dei termini per la vendita, slittati al 31 ottobre - il sottosegretario allo Sviluppo, Davide Crippa del M5S, ha spiegato chiaramente che la presenza dello Stato nell' ex compagnia di bandiera «è un tema sul piatto, all' attenzione del governo».

La quota della partecipazione sarà quantificata in futuro, ma intanto è chiaro che il Movimento 5 Stelle è passato dall' idea della nazionalizzazione a quella della partecipazione.
Per arrivare a questo obiettivo è possibile che venga lanciato un nuovo bando di vendita con nuovi termini, anche perché alla luce di quello attuale potranno acquisire la compagnia soltanto le aziende già in corsa, cioè Lufthansa, Easyjet e WizzAir.

GIULIA GRILLO TONINELLI LUIGI DI MAIOGIULIA GRILLO TONINELLI LUIGI DI MAIO
Non avrebbero quindi possibilità altre grosse aziende, per lo più italiane, su cui il Movimento 5 Stelle sta puntando e che avrebbero chiesto al governo una garanzia pubblica. La situazione è ancora fluida e come ha spiegato Toninelli alla Camera «presto diremo la nostra».

È da alcuni mesi che l' Alitalia è allo studio in alcune banche d' affari, spiegano fonti vicine al dossier, che avrebbero tentato di creare nuove cordate di imprenditori per rilevare la compagnia. Alcune di queste però avrebbero chiuso la partita, poco convinte di fare un affare.

È più semplice infatti che ad interessarsi ad Alitalia sia un' azienda del settore, per integrare così il suo mercato. I numeri della compagnia comunque sono migliori delle aspettative. A maggio i ricavi sono aumentati del 7,6% rispetto all' anno prima e giugno dovrebbe dare risultati simili, così come luglio e agosto.
Questo però non significa che l' azienda va bene, visto che continua ad essere intaccato il prestito ponte da 900 milioni concesso dallo Stato.

TONINELLITONINELLI
Il problema Cdp
Tra le ipotesi c' è chiaramente l' ingresso della Cassa depositi e prestiti, già sondata ma senza alcun successo lo scorso anno dalla vecchia proprietà di Alitalia. Il problema però è che per statuto la Cdp non può entrare in aziende che sono in perdita e anche le dichiarazioni di Giuseppe Guzzetti, presidente delle fondazioni azioniste della Cdp, non danno grosse speranze: «Se vogliono fare cose strane con Cassa, come diversi governi hanno provato in passato con Alitalia, allora non ci siamo». A questo punto però dipenderà anche dai futuri vertici della Cdp, che saranno scelti entro la fine del mese.

Fonte: qui

COME PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI BILANCIO DELLA CAMERA E FINANZE DEL SENATO ARRIVANO BORGHI E BAGNAI, ECONOMISTI LEGHISTI ED EUROSCETTICI. AVRANNO LORO IN MANO I LAVORI SULLA FINANZIARIA

LO SPREAD IN CONTEMPORANEA ALLA NOMINA SALE: PER ALCUNI OPERATORI, È LEGATO PROPRIO A QUESTE POLTRONE…

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Vira nettamente al rialzo lo spread tra BTp e Bund in tensione dopo le elezioni dei presidenti delle Commissioni parlamentari. Al momento il differenziale di rendimento tra i titoli italiani decennali di riferimento (Isin IT0005323032) e i titoli tedeschi di pari durata, che in apertura era indicato a 218 punti base, si attesta a 234 punti base, in aumento di 14 centesimi rispetto alla chiusura di ieri a 220 punti base.

Torna a salire anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che dal 2,57% di questa mattina in apertura, veleggia ora su quota 2,70 per cento. Tra gli elementi che alcuni operatori ritengono siano alla base della tensione sui titoli di Stato italiani, le elezioni dei presidenti delle commissioni parlamentari tra cui quelle degli euroscettici Borghi (Lega) e Bagnai (Lega) rispettivamente alla presidenza delle commissioni Bilancio della Camera e Finanze del Senato.
ALBERTO BAGNAI DOPO LA NOMINA A PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FINANZE DEL SENATOALBERTO BAGNAI DOPO LA NOMINA A PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FINANZE DEL SENATO
Io presidente alla Bilancio Camera e Bagnai presidente alla Finanze Senato. Direi che oggi è un giorno importante.


Claudio Borghi A.
@borghi_claudio
Sono stato eletto presidente della Commissione Bilancio della Camera con più voti rispetto alla nostra maggioranza. Grazie. Cercherò come sempre di rappresentarvi al meglio


Alberto Bagnai ha ritwittato

I Mercati™️ sono strani! Mi vendono in pubblico e mi comprano in privato… Ringrazio tutti pubblicamente per gli attestati di stima e incoraggiamento. Seguono ringraziamenti privati. Un pensiero agli amici che non sono più con noi.

— Alberto Bagnai (@AlbertoBagnai) 21 giugno 2018

Fonte: qui


MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 2MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 

IN INGHILTERRA A GOSPORT 456 ANZIANI SONO STATI UCCISI DA DOSI LETALI DI OPPIACEI

"UNA PRATICA ISTITUZIONALIZZATA VOLTA AD ABBREVIARE LE VITE", ORDINATA DALLA DOTTORESSA JANE BARTON 

È SUCCESSO TUTTO TRA IL 1989 E IL 2000, MA IL CASO È STATO RESO PUBBLICO SOLO ADESSO. CI SONO ALTRI 200 CASI SOSPETTI…

Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"
clinica degli orrori gosportCLINICA DEGLI ORRORI GOSPORT

La clinica della morte a Gosport, in Inghilterra, sfornava cadaveri in quantità industriale: gli anziani pazienti entravano al War Memorial Hospital per terapie di riabilitazione e ne uscivano dopo qualche giorno diretti al camposanto. Sono già 456 le vittime accertate, fra il 1989 e il 2000, di una «pratica istituzionalizzata volta ad abbreviare le vite», come ha appurato un’inchiesta durata anni e resa pubblica ieri: ma di casi sospetti se ne contano almeno altri 200.
jane barton clinica degli orrori gosportJANE BARTON CLINICA DEGLI ORRORI GOSPORT


A sovrintendere alla mattanza di anziani la dottoressa Jane Barton, oggi 69 enne: era lei a ordinare di somministrare ai pazienti dosi letali di oppiacei senza nessuna giustificazione medica. La commissione d’inchiesta non aveva il potere di indicare responsabilità penali o civili: ma si è rivolta al ministro della Sanità, alla Procura generale e alla polizia chiedendo loro di «riconoscere il significato delle rivelazioni sulle circostanze di quei decessi e di agire di conseguenza».

E il responsabile della Sanità britannica, Jeremy Hunt, ha annunciato un’azione penale «trasparente e indipendente», mentre la premier Theresa May ha definito a Westminster lo scandalo dell’ospedale di Gosport «tragico e profondamente preoccupante»: e ha chiesto scusa ai familiari delle vittime. Quel che è peggio è che i parenti avevano denunciato più volte le circostanze sospette dei decessi, ma si ritrovavano «senza alcun potere nei confronti dello staff medico».

clinica degli orrori gosport 4CLINICA DEGLI ORRORI GOSPORT
Anche alcuni infermieri dell’ospedale avevano provato a lanciare l’allarme, già ai primi degli anni Novanta: secondo l’inchiesta, la clinica «avrebbe potuto rettificare le procedure» ma «scelse di non farlo», con la conseguenza che i decessi continuarono.

Anzi, gli infermieri che avevano denunciato i casi vennero «ostracizzati» sul lavoro. E la commissione ha criticato anche l’ex deputato locale, Sir Peter Viggers, che aveva sempre minimizzato la situazione, ostacolato i tentativi di indagine e manifestato il suo pieno sostegno al l’ospedale.
clinica degli orrori gosport 3CLINICA DEGLI ORRORI GOSPORT

E così ciò che imperava in quegli anni nella clinica era «il disprezzo per la vita umana e una cultura volta ad abbreviare le vite di un gran numero di pazienti», attraverso «un regime istituzionalizzato di prescrizione e somministrazione di dosi pericolose di farmaci non giustificati clinicamente».

L’attuale deputata di Gosport, Caroline Dinenage, ha definito il rapporto «molto peggio di quanto avessimo anticipato». E ha sottolineato che «mentre tante persone avevano sollevato il caso e tante famiglie avevano lanciato l’allarme, c’è stato un fallimento nelle indagini da parte di numerose, diverse autorità».
clinica degli orrori gosport 2CLINICA DEGLI ORRORI GOSPORT

E infatti suona incredibile che già due precedenti inchieste, nel 2009 e nel 2013, avessero appurato che i medicinali prescritti dalla dottoressa Barton avevano contribuito al decesso di sei pazienti: ma pur essendo stata riconosciuta colpevole di «cattiva condotta professionale», la dottoressa era stata autorizzata a rimanere al suo posto fino al raggiungimento della pensione.
clinica degli orrori gosport 1CLINICA DEGLI ORRORI GOSPORT





Già allora erano stati descritti i suoi modi «bruschi e indifferenti», nonché la sua «intransigenza e mancanza di visione delle conseguenze delle sue azioni». Ieri ai familiari delle vittime restavano solo le lacrime. Ma hanno giurato che ora la battaglia si sposterà nei tribunali.

Fonte: qui