9 dicembre forconi: 06/18/18

lunedì 18 giugno 2018

NAPOLI, DURANTE LE MANOVRE DI IMBARCO SU UN TRAGHETTO, UN'AUTO CADE DAL PONTE E SCHIACCIA DUE TURISTI INDONESIANI


Melina Chiapparino per www.ilmessaggero.it

napoli auto precipita dal porto e uccide due turisti 9NAPOLI AUTO PRECIPITA DAL PORTO E UCCIDE DUE TURISTI 
La tragedia mentre il porto era affollato da migliaia di persone, tra chi tornava dalla gita domenicale nelle isole del golfo e le tante famiglie che stavano visitando lo scalo nella giornata del 'Porto apertò, voluta dalle autorità per farlo conoscere alla città.

Al varco Immacolatella, durante le manovre di imbarco su un traghetto veloce diretto da Napoli a Palermo, un'auto è caduta dal ponte schiacciando due persone che si trovavano sotto. 
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Un cittadino indonesiano di 79 anni è morto sul colpo, la connazionale che si trovava con lui è rimasta ferita gravemente ed è stata trasportata all'ospedale Cardarelli. Secondo quanto si è appreso, è intubata e dovrà essere operata a causa di un politrauma e delle diverse ferite riportate.

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Ne sono seguiti momenti di grande terrore e panico tra le tante persone presenti mentre sul posto si recavano i mezzi di soccorso, tra 118, vigili del fuoco e Polizia che stava vigilando sulla situazione dell'ordine pubblico proprio in relazione alla manifestazione Porto aperto.

L'iniziativa è stata immediatamente sospesa per lutto. Cancellata anche l'esibizione di un gruppo musicale. Il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale, Pietro Spirito, ha testimoniato «solidarietà e vicinanza alla vittima ed alla persona ferita».

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Sul posto le forze dell'ordine ed in particolare gli uomini della Capitaneria di Porto cui è demandata l'indagine per cercare di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. La società GNV, cui appartiene la nave, ha diffuso un comunicato per spiegare che oggi, «durante le operazioni di imbarco, si è verificato un incidente a bordo della nave GNV Atlas in partenza dal porto di Napoli e diretta a Palermo.

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L'incidente ha procurato gravi conseguenze per due dei passeggeri coinvolti, uno dei quali ha perso la vita; un secondo passeggero è attualmente ricoverato in ospedale. La nave è attualmente ferma nel porto di Napoli per permettere gli accertamenti già in corso da parte delle Autorità marittime e giudiziarie, a cui la Compagnia sta prestando la massima collaborazione. GNV esprime il proprio cordoglio ai famigliari del passeggero scomparso a cui sta assicurando il pieno supporto, così come a tutti i passeggeri e agli accompagnatori coinvolti».

Fonte: qui

PARNASI: "PAGO TUTTI VE LO DICO. NON VI SCANDALIZZATE, NO?" - AL TELEFONO CON UN AMICO E RACCONTA IL SUO “METODO”

IN UN' ALTRA INTERCETTAZIONE, PARLANDO CON I SUOI COLLABORATORI, DICE: “IO SPENDERÒ QUALCHE SOLDO SULLE ELEZIONI, CHE POI VEDREMO COME VANNO GIRATI UFFICIALMENTE COI PARTITI POLITICI...
LA MIA FORZA È CHE ALZO IL TELEFONO E BEPPE SALA…” 
IL GRILLINO PIVA, NON ELETTO, CHE CHIEDE DI TENERE I SOLDI…
Francesco Grignetti per “la Stampa

Diceva Luca Parnasi, al telefono con un imprenditore suo amico: «Io pago tutti».
Brandelli di una conversazione tra due uomini d' affari. Il primo dice seccamente: «Ringraziando il cielo, io non pago nessuno... per non avere nessuno». Intendendo che è ben contento di non avere una scuderia di uomini politici ai suoi ordini. Parnasi, che invece ha un altro modello di business in testa, gli risponde: «E io invece pago tutti... per non avere nessuno».

luigi bisignaniLUIGI BISIGNANI
E ride. Ride perché sa di dire una bugia. In un' altra intercettazione, parlando con i suoi collaboratori, fa ben altro quadro: «Io spenderò qualche soldo sulle elezioni, che poi vedremo come vanno girati ufficialmente coi partiti politici... La sostanza è che la mia forza è quella che alzo il telefono e Sala (intendendo il sindaco di Milano che ricevette un finanziamento per la campagna elettorale, da 50 mila euro, regolarmente registrato, ndr) incontra Roberto Mazzei (un immobiliarista socio di Luigi Bisignani, ndr) in vacanza... e gli dice "Luca m' ha... io sono gratissimo a Luca perché senza Luca, che all' epoca a Milano non esisteva, io non facevo la corsa elettorale"... Non so se mi spiego... Noi diventiamo quelli che fanno il Milan anche per questo... Io queste cose ve le devo dire, no? O sbaglio a dirvele? Vi scandalizzo?».

LANZALONE - ROCCO CASALINO - LUIGI DI MAIOLANZALONE - ROCCO CASALINO - LUIGI DI MAIO




Ma figurarsi, quale scandalo. Così va il mondo. E così funzionava il metodo Parnasi. Il costruttore, al telefono con il suo commercialista, spiegava che all' associazione «Più voci», del tesoriere leghista Giulio Centemero, nel 2015 ha dato 250mila euro. Doveva restare un segreto, ma l' Espresso l' ha scoperto. E allora. «Cerchiamoci una giustificazione», dice il commercialista. Parnasi: «Possiamo giustificarla che abbiamo un progetto ex post! Sennò bisognerebbe incontrarli domattina, capito?».

bonifaziBONIFAZI





«Io pago tutti». Ma in segreto. Utilizzando il cognome della madre. O qualche testa di legno. O ancora con i contributi alle fondazioni, che quelli non lasciano traccia. Il 15 marzo, a elezioni concluse, s' informa con il commercialista, prospetti alla mano: «Scusami, ma poi abbiamo qua altri 22.000 euro della campagna... scusami, tu qui non hai messo... Lega ed Eyu». Risposta: «Io ho dato già. Ho sentito tutti quanti».

Per non rischiare, insomma, contribuiva alle casse dei due Matteo della politica nazionale. Duecentomila a Salvini, centocinquantamila a Renzi. Già, perché Eyu significa Francesco Bonifazi, tesoriere Pd, renziano di ferro.

Poi, naturalmente, c'era il sostegno ai singoli candidati di tutti i partiti: da Forza Italia al Pd, a Fratelli d'Italia, alla Lega. Persino una di LeU ha preso qualcosina. Lo stesso dicasi per i grillini. È indagato l'avvocato Mauro Vaglio, presidente dell' Ordine degli avvocati di Roma, portato in palmo di mano da Luigi Di Maio al tempo delle candidature.

DANIELE PIVADANIELE PIVA
Il 23 marzo scorso, si intascava 15mila euro mediante il pagamento di una fattura falsa. Soldi che aveva ricevuto per la campagna elettorale e che figurano come parcella di una prestazione mai fatta. Oppure Daniele Piva, un altro candidato grillino non eletto.

Il 5 marzo, Piva si precipita da Parnasi perché un suo contributo di 9mila euro è arrivato troppo tardi per la campagna elettorale, e quindi bisogna far figurare che lui li restituisce, ma allo stesso tempo chiede all' imprenditore di poterli tenere per sé. Nessun problema, ci mancherebbe.

luca parnasi mauro baldissoniLUCA PARNASI MAURO BALDISSONI
Si vedrà poi che il nuovo bonifico è di 16mila euro. Spunta fuori di nuovo una fattura falsa, che Parnasi spiega ai suoi: «È il braccio destro di Di Maio, tanto per essere chiari, e purtroppo per me è stato trombato... domenica lì all' Eur, che è il quartiere Tor di Valle ... quindiii... lui ha detto che ci rimborsa il finanziamento fatto perché non li può spendere, mentre vorrebbe che noi... a me va benissimo ... fino all' importo di novemila euro... E figurati se non vuole... non vuole un qualcosa in più... a noi ci va bene perché quando li chiami...».

Appunto, quando Parnasi chiama. Ora sta agli avvocati Emilio Ricci e Giorgio Tamburino tirarlo fuori di galera. Presto il ricorso al tribunale della libertà. Fonte: qui

PARNASI E LA POLITICA DEI BIGLIETTI OMAGGIO: ”DIAMO I TICKET A BOCCIA, CI PUÒ SERVIRE. DI SALVINI ME NE FREGHEREI...”

"IL NUOVO STADIO FARA' SCHIFO MA SI DEVE REALIZZARE PER FORZA", IN UNA INTERCETTAZIONE LE PAROLE DI UN FUNZIONARIO DI PALAZZO CHIGI 

Michela Allegri, Lorenzo De Cicco e Valentina Errante per il Messaggero

LE CARTE ROMA Le carte sull' inchiesta Tor di Valle svelano il grande bluff sulle infrastrutture che avrebbero dovuto rendere la colossale operazione immobiliare legata al nuovo stadio «di interesse pubblico». Ma emerge anche come Luca Parnasi curasse le relazioni pubbliche non solo con tangenti, ma anche con piccoli favori, come i biglietti per le partite di calcio, regalati solo a chi potesse essere utile per il progetto. Tanto da non offrirli all' amico Matteo Salvini, ma pensare di concederli a Francesco Boccia, deputato del Pd componente della commissione Bilancio alla Camera. «Si deve fare per forza, verrà uno schifo ma si fa», dice invece a proposito di Tor di Valle, nel settembre 2017, un dirigente di palazzo Chigi.
stadio della romaSTADIO DELLA ROMA

LE INFRASTRUTTURE Delle opere per la collettività, gli uomini di Parnasi sembrano infischiarsene. «Non è un problema nostro», dicono intercettati. Al massimo, una volta costruito l' impianto sportivo e l'«Ecomostro» di uffici e negozi, il pasticcio della viabilità «diventerà un problema della sindaca», dice Simone Contasta, arrestato insieme a Parnasi. Il dirigente di Eurnova, in una conversazione intercettata a marzo 2017, quindi pochissimi giorni dopo l' accordo tra Virginia Raggi e i privati, parla del Ponte di Traiano, che nella prima versione del progetto sarebbe stato pagato per intero dai proponenti e che invece, adesso, è senza finanziamento. Raggi, subito dopo l' intesa, aveva assicurato: «il Ponte sul Tevere snellirà il flusso delle automobili». Anche in un' altra intercettazione di Parnasi, il dg della Roma, Mauro Baldissoni riferisce che Michele Civita - ex assessore all' Urbanistica della Regione, Pd, ai domiciliari - «gli ha riferito che Raggi ha chiamato Zingaretti dicendogli dell' accordo e rassicurandolo che non ci sono tagli di opere pubbliche sostanziali».

ROMA STADIO TOR DI VALLEROMA STADIO TOR DI VALLE
Invece, il manager di Parnasi racconta che «il Comune avrà la possibilità o di cancellarlo», il Ponte di Traiano, «perché c' è il Ponte dei Congressi» (previsto da anni e pagato con soldi pubblici), «oppure cancellano il Ponte dei Congressi e con i soldi fanno l' altro». Gli uomini di Parnasi sembrano sapere già a marzo che in ogni caso il ponte (previsto peraltro solo «dopo l' apertura dello stadio») sarebbe stato pagato con soldi pubblici, anche se la promessa di fondi da parte del governo - che allo stato non si è concretizzata - arrivò solo a novembre 2017.

francesco bocciaFRANCESCO BOCCIA
Il ponte del resto è fondamentale, «senza sarà il caos», ammettono anche in Eurnova. Contasta parla poi della Roma-Lido, la peggiore ferrovia d' Italia, che dopo la cancellazione del prolungamento della metro B fino a Tor di Valle avrebbe dovuto portare quasi metà dei tifosi allo stadio. Anche in questo caso, i soldi pubblici sono fondamentali e quelli privati insufficienti. Il manager di Parnasi, si legge nell' informativa, dice che «la Regione deve finanziare l' implementazione della Roma-Lido che permette di arrivare a quelle frequenze, per cui l' opera è la stessa», anche dopo l' accordo, ma ora «un pezzo finanziano loro (i privati, ndr) e un pezzo la Regione». Peccato che, in un' altra intercettazione, a Contasta venga detto che nel progetto della Regione «di tutto si parla tranne che del potenziamento ai fini dello stadio».

I BIGLIETTI Ci sono poi i regali e le gentilezze, per costruire rapporti da «capitalizzare» in vista dei propri interessi. Parnasi tira fuori un asso dalla manica: offrire biglietti in tribuna d' onore allo stadio. Una gentilezza che non è per tutti, ma solo per chi può rivelarsi utile. Il 18 maggio 2017, il dg della Roma, Mauro Baldissoni, segnala a Contasta che Luca Lanzalone ha chiesto tre biglietti per Roma-Genoa da consegnare ad altrettanti esponenti nazionali dei Cinquestelle, tra i quali uno che potrebbe essere «funzionale a favorire, in tempi brevi, un accordo Raggi-Zingaretti-Pallotta». Il 27 maggio è Parnasi a parlarne con Baldissoni:

LUCA PARNASI - MAURO BALDISSONI - SIMONE CONTASTA - MARCELLO DE VITO - LUCA BERGAMO - VIRGINIA RAGGILUCA PARNASI - MAURO BALDISSONI - SIMONE CONTASTA - MARCELLO DE VITO - LUCA BERGAMO - VIRGINIA RAGGI
«Uno me lo ha chiesto Claudio Santini (capo segreteria del Mibact, ndr)... ci sta dando una grossa mano». La richiesta arriva anche da Francesco Boccia, deputato Pd, presidente della Commissione Bilancio: «Dobbiamo capire se ci interessa sul progetto... lo conosci tu? Commissione Bilancio, insomma abbastanza influente». Anche Matteo Salvini ha chiesto due ticket a Parnasi, «però io onestamente di Matteo me ne fregherei, sto ragionando solo con te su quelli che secondo me hanno un minimo di senso per il progetto». Gli atteggiamenti di riguardo spaziano dalla politica all' Opus Dei: dalle intercettazioni emerge che Parnasi ha proposto a Gola assessore allo Sport del X Municipio, indagato - che lavora come responsabile commerciale della Mondo spa, che produce calpestabili sportivi, «di mettere in contatto l' azienda che rappresenta con la Elis», una scuola di formazione professionale dell' Opus Dei, «per la realizzazione di un campo da calcio».

luca parnasiLUCA PARNASI
«VERRÀ UNO SCHIFO» Nell' inchiesta c' è anche l' ombra della cricca che nel 2010, con Angelo Balducci al Consiglio superiore dei lavori pubblici, aveva il controllo delle opere per le celebrazioni dell' Unità d' Italia e il G8. «Si deve fare per forza, verrà uno schifo ma si fa». A parlare così, nel settembre 2017, era Carlo Notarmuzi, dirigente di palazzo Chigi, responsabile del progetto per il nuovo stadio della Roma per la presidenza del Consiglio. È l' uomo che, secondo i carabinieri, «ha un rapporto privilegiato» con Contasta, che più volte offre il proprio intervento per agevolare il progetto.

matteo salvini al senato 5MATTEO SALVINI AL SENATO 
A contare - almeno a suo dire - su importanti agganci è anche Remo Calzona, ordinario alla facoltà di Ingegneria de La Sapienza, ma soprattutto progettista dei ponti che interesserebbero l' area dedicata allo stadio e la tenuta strutturale dell' Ippodromo di Tor Di Valle. Annotano i carabinieri: «Calzona ha già relazionato sull' argomento, più volte accenna al fatto che il progetto del Ponte denominato dei Congressi, quando giungerà in commissione Lavori pubblici per il parere sulla sicurezza, sarà certamente bocciato per la presenza di palesi errori strutturali. Più volte accenna alle sue conoscenze all' interno del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che gli consentono di sapere in anticipo le decisioni, avendo un contatto diretto con il Presidente». E al telefono con Luca Caporilli, per l' accusa un altro sodale di Parnasi, dice: al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, «si fa quello che dico io».

Fonte: qui

UN LANZALONE NEL FIANCO 

IL CONSULENTE FU INVITATO A UNA CENA-EVENTO A ROMA DA DAVIDE CASALEGGIO LA SERA PRIMA DEL SUO ARRESTO 

I VERTICI DEI 5STELLE SULLA GRATICOLA PER I RAPPORTI CON IL MANAGER - GLI ORTODOSSI DI ROBERTO FICO AVVISANO: “NOMINE, CAMBIARE METODO”

Stefania Piras per “il Messaggero”
LANZALONE - ROCCO CASALINO - LUIGI DI MAIOLANZALONE - ROCCO CASALINO - LUIGI DI MAIO

All'inizio Rousseau doveva essere una fondazione, un mondo che custodisse e trasmettesse i valori del M5S per come li aveva pensati il fondatore Gianroberto Casaleggio. L'associazione che lo ricorda però è molto simile a una fondazione politica.

L'impronta è quella indelebile del guru e di chi ha lavorato con lui. Tutta gente che credeva e crede che fuori dal perimetro pubblico ci possano essere idee e opportunità di sviluppo che il pubblico può e debba copiare. Ecco perché nell' idea pentastellata di Smart nation (digitalizzare e sburocratizzare la PA) un profilo come quello dell' avvocato Luca Lanzalone, così trasversale e disinvolto, calzava a pennello.

L'IBAN
Ed è per questo che Davide Casaleggio lo ha voluto alla cena al Pipero, la notte prima del suo arresto per corruzione. Invito a pagamento: settanta euro da versare sull'iban intestato a Miowelfare.

LANZALONE E LUIGI DI MAIOLANZALONE E LUIGI DI MAIO
Il pagamento comprendeva la cena e il networking molto selezionato, un mondo di addetti ai lavori, lobbisti, giornalisti, parlamentari riuniti a parlare di previdenza e sistema assicurativo privato. Il titolo della serata era il welfare post ceto medio, ed era organizzata dalla startup, Miowelfare, collegata a una piattaforma web che raccoglie dati sensibili su occupazione e salute per personalizzare percorsi sanitari e di formazione.

Erano i giorni delle nomine, Lanzalone si vedeva già alla Cdp, era apprezzato da Casaleggio per il portfolio contatti e perché offriva un punto di vista mondano ma allo stesso tempo in linea con l'austerità del Movimento. Non era al tavolo grande da dieci dove erano seduti Casaleggio junior, i suoi soci nella politica e nell'impresa, Luca Eleuteri e Maurizio Benzi, e i tre relatori, due dei quali ex Webegg, la creatura societaria amministrata da Casaleggio padre, ma era poco lontano.

davide casaleggioDAVIDE CASALEGGIO
Quindi sì, formalmente a un altro tavolo, come ha effettivamente detto il manager milanese, ma non lì per puro caso. Anzi. La serata ha preso il via tardi, dopo le dieci, con la canonica spiegazione iniziale sull'associazione Casaleggio che a Ivrea ha sponsorizzato il suo evento grazie alla società Valore, il cui manager Stefano Ronchi durante la cena ha parlato di casse previdenziali e fondi sanitari.

Il gruppo opera anche nell'ambito delle piattaforme multimediali «e potenziala fruizione dei servizi sanitari attraverso condivisione delle risorse e cooperazioni tra soggetti pubblici e privati».

LUCA LANZALONELUCA LANZALONE
Pensava a loro Davide Casaleggio quando ieri mattina al Gianicolo invitava alla partecipazione utilizzando gli strumenti della rete, «l'accesso a diritti legati alla medicina con la possibilità di prenotare servizi». Lanzalone era lì, a stringere mani e a fare quello che il M5S voleva che fosse: il papavero dalle ampie relazioni istituzionali. A fine serata sono spuntati Laura Castelli, fresca sottosegretaria al Mef e anche lei in buoni rapporti con Lanzalone, e il capogruppo Stefano Patuanelli.

LE NOMINE
Queste cene però inaspriscono il clima burrascoso dentro il movimento. Il deputato Luigi Gallo, vicino a Roberto Fico, ieri ha scelto un vecchio discorso dell' attuale ministro alla sanità Giulia Grillo. «Per le partecipate statali, bisogna usare criteri limpidi e trasparenti: Cassa deposito e Prestiti, Rai, Finmeccanica.

roberto ficoROBERTO FICO
Nessun conflitto di interessi e raccolta e pubblicazioni di curriculum online perché gli enti sono dei cittadini e non della politica», scrive Gallo rivolto ai talent scout esterni al Movimento. Ma pure ai piani alti il metodo scelto non convince. Ieri una smarrita e arrabbiata Paola Taverna ha ricordato a tutti che: «Io non ho mai partecipato ad alcun processo decisionale né presentato curriculum per scegliere tecnici». Già, ma allora chi e come lo faceva?

Fonte: qui

A Global Earnings Recession Is All But Certain As Global Trade Tanks

Markets have rallied into summer. The mess in Italy – which hasn’t resolved itself at all – is yesterday’s news.
Within the last two weeks, the VIX is down 35% – investors’ fears are essentially gone.
If you turn on CNBC, you’ll see that the U.S. ‘goldilocks’ economy’s intact, and big names like Larry Kudlow – Trump’s Top Economic Advisor – stating that the U.S. could hit 5% growth.
But, if you take the contrarian approach and do some digging yourself, you’ll see things are deeply troubling – especially with global earnings. . .
Last month, I wrote about the alarming signal coming from the little-used-but-highly-accurate South Korean Export Growth (SKEG) Indicator. It’s telling us that there’s a global earnings recession right around the corner.
Over the last 25 years – the SKEG has preceded each boom and each bust in global earnings. That’s because it’s a leading-indicator – meaning it’s a measurable economic element that changes before the economy starts to follow the trend.
World Trade
The SKEG is a valuable tool for us to gauge where global earnings are headed.
Yet, the mainstream’s ignoring all this entirely – and that gives investors that care to look between the lines huge leg-up.
Using inverse-probability – better known as Bayes’ Theorem – we can form a hypothesis first from using the SKEG Indicator – then input relevant data as it comes about.
Therefore, my hypothesis is: due to the historically accurate South Korean Export Growth Indicator collapsing – I believe there will soon be a global earnings recession, contrary to the mainstreams view.
Taking a closer look at the real data that will affect global earnings – let’s look at world trade. . .
The World Bank expects that global growth’s going to decline over the next two years as Central Banks tighten and protectionist policies spread.
Here’s the last three-years of World Trade Volumes – you can see that the next phase of the cycle is lower trade volumes. . .
World Trade
Also, we can assume that slowing global exports means declining imports somewhere else – since they correlate with one-another.
Looking at the ‘alternative measures’ of world trade during the same period – such as air freight traffic and container traffic – there’s also steep declines. . .
World Trade
After studying the world’s trade data, it’s not hard to see that the upwards momentum has faded – and things are now in decline.
The market and the ‘CNBC’ narrative is expecting further growth – but from where? As we see, the real data shows that global trade peaked and is now in decline.
The mainstream chooses to ignore the fact that things are slowing down – and it will affect global corporate earnings. As trade declines, companies worldwide will feel it.
The trade data therefore increases the probability that the SKEG Indicator will be correct yet again – bolstering my hypothesis of a global earnings recession.
When trying to forecast, we need to look at something’s expected value and if it has attractive asymmetry (low risk – high reward).
Expecting worldwide trade to grow from here just isn’t likely.
Imagine a scale looking like a see-saw; you have the probability of upside on the left and downside on the right. The more information that keeps coming out today is stacking up on the right side – the downside. And I don’t think there will be any sudden change in this trend. . .
Here are just some of the things adding weight to the probability of a global earnings recession. . .
  1. World trade has peaked and has since began declining –
  2. Trump’s ‘America First’ agenda is causing a deep rift with trading partners. It’s not likely he will back down – nor will the countries he’s putting pressure on. This adds further downside.
  3. The Federal Reserve is tightening credit. And over the last 100 years, every timethey’ve tightened there’s been some sort offinancial crisis or negative economic growth. This time won’t be any different.
  4. The strengthening dollar in the last 60-90 days has wreaked havocon emerging markets – especially Argentina and Turkey. The suffering emerging economies will negatively impact global trade and corporate earnings.
The elephant in the room is the tightening Central Banks worldwide – especially the Fed. As I’ve written about before, the more the Fed tightens – the more fragile the economy becomes.
Imagine, then, how stressed and fragile things are becoming with the three largest central banks suddenly tightening after years of pumping liquidity into the system. . .
World Trade
As central banks raise rates and stop their liquidity injections – corporations worldwide will suffer from higher interest payments on their bloated balance sheets. It’s as if investors have forgotten what the ‘I’ stands for in EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation amortization).
All these factors are reasons why I believe the probability of worldwide earnings recession is highly likely.
Since the market isn’t pricing this scenario in – at all – it gives the contrarian an asymmetric opportunity.
Just don’t let it be said that no one challenged the mainstream. . .
– Adem Tumerkan
Editor-in-Chief, Palisade Research

Pm Zuccaro: “Ong parte di un sistema profondamente sbagliato”

Tra i più molesti si sono segnalati il solito Orfini, che ha addirittura definito sconcertanti le parole del Pm Zuccaro, trasformandosi nel suo giudice
Se il magistrato dice la verità allora deve cambiare mestiere 
Sui migranti il pm Zuccaro afferma che le Ong favoriscono i traffici della criminalità e la sinistra pro-invasione insorge contro di lui
Dagli al magistrato. Quando dice cose scomode, che non rispondano al politicamente corretto di certa sinistra ancora intronata dalla botta del 4 marzo.
Mentre il giornalume nostrano crocifigge Salvini con la vergognosa copertina dell’Espresso, il pm Carmelo Zuccaro di Catania ha destato clamore accusando le Ong di favorire i traffici senza scrupoli della criminalità che fa affari sui migranti.
E per la sua analisi del fenomeno, che viene da anni di indagini, Zuccaro si è beccato i soliti fischi rossi. Ma non sembra particolarmente impressionato… Anche perchè le cose dette paiono assolutamente sensate: ”A mio avviso gli hotspot devono operare sulla terraferma.
Entrare sulle navi umanitarie vuol dire entrare nell’inferno libico: costringere persone che hanno diritto alla protezione ad attraversare il deserto e poi consegnarsi nelle mani dei trafficanti che li considerano veri e propri ostaggi”. Trafficanti che ne ricavano forza e, finora, potere di ricatto; poi in Italia è arrivato un nuovo ministro dell’interno a non farsi condizionare.
Come dal Viminale, pure Zuccaro ha messo sotto accusa la politica egoista di Malta, “perché il centro di soccorso italiano in mare interviene in un’area che è stata estesa a circa 1,5 milioni di chilometri quadrati, a causa del disimpegno delle autorità della Valletta, che pure dovrebbero presidiare un’area di non modesta estensione lungo la rotta del mare Mediterraneo centrale, ma che, sistematicamente, rifiutano l’utilizzo dei loro porti per l’approdo”.
A parlare sono i numeri: “Dagli atti ufficiali – ha precisato Zuccaro – l’area Sar (area ricerca e soccorso) italiana è di 500mila chilometri quadrati, e non è direttamente confinante con le acque territoriali libiche. Tra le due aree si interpone la Sar maltese, che è di 250mila chilometri quadrati, dove l’autorità di soccorso di Malta si rifiuta sistematicamente di intervenire alle richieste di aiuto”.
Ma quel che più urta la sinistra è il richiamo del magistrato alla realtà delle risposte politiche perché è da esse che dipende il gran numero di sbarchi verso un paese, in questo caso l’Italia.
“Se le autorita’ italiane rinunciano al controllo del flusso migratorio – ha aggiunto Zuccaro – se le misure adottate non vengono coerentemente applicate da tutte le componenti del sistema Italia, allora il fenomeno sarà esclusivamente governato dalle organizzazioni criminali che operano in Libia in un regime di monopolio”.
Ovviamente, la visione del magistrato corredata dai dati di fatto ha scatenato Pd e soci, che si sono lasciati andare a giudizi francamente irrispettosi.
Tra i più molesti si sono segnalati il solito Orfini, che ha addirittura definito sconcertanti le parole del Pm Zuccaro, trasformandosi nel suo giudice; e l’immancabile Civati, che ha esortato il pm a cambiare mestiere, facendo l’opinionista. Non vogliono sentire ragioni, vogliono l’Italia invasa.
E come fanno a replicare a una frase così vera?: “Le persone che hanno gia’ realizzato enormi guadagni dal traffico di migranti, attraverso una rete di collusione, riescono a corrompere chi deve vigilare sulle raffinerie libiche e fanno uscire petrolio di contrabbando.
Queste persone si stanno spostando e estendono le loro attivita’ illecite ad altri traffici. Hanno sempre piu’ denaro con cui corrompono e reclutano sempre piu’ persone, con cui si dotano di armi sempre piu’ micidiali. E riescono a infiltrare nel governo funzionari…
Negli ultimi tempi vi sembra che sia rafforzato il governo in carica in Libia o le organizzazioni criminali?”. 
Sì, compagni, facciamogli cambiare mestiere… Fonte: IL GIORNALE D’ITALIA

From Bad To Worse: Venezuelan Oil Production May COLLAPSE To ZERO For Export By Year End

Venezuela’s oil production could collapse to a level that there’s simply none left for export. Here’s why that’s a problem in so many ways…
Robert Rapier interviewed by Jason Burack on Wall St for Main St
Robert has over 25 years experience working different jobs in the oil and energy industries and he also writes paid investment newsletters about the industry over at Investing Daily.
1) Why aren’t Permian Oil Producers Profitable? https://oilprice.com/Energy/Crude-Oil…
2) Sleepwalking Into The Next Oil Crisis https://www.forbes.com/sites/rrapier/…
3) Permian Basin Oil Boom Causing Enormous Labor Shortage in Texas https://www.zerohedge.com/news/2018-0…
During this 40+ minute interview, Jason asks Robert if anything major has changed in the supply/demand fundamentals for the oil market? Robert talks about the OPEC production cuts last year and how production continues to collapse in Venezuela. Things are so bad in Venezuela from an oil production standpoint, that production is now projected to fall below 1 million barrels per day for the first time in decades. Production is so low in Venezuela now, that the Russians and Chinese may own all the Venezuelan oil production via off take agreements! Also, demand for oil globally continues to rise.
Jason then asks Robert if the oil price is high enough for a lot more deep water offshore oil production to come back online after many deep water projects have been cancelled the last 5 to 7 years?
Robert thinks that oil and gasoline prices are not high enough yet to cause major damage to the global economy and cause American consumers to start drastically cutting back on their gasoline usage.
Next, Jason asks Robert about his recent visit to the Permian Basin in Texas which is the sole source of US oil production growth. Robert thinks that oil production growth will continue in the short to medium term in the Permian Basin and for the US overall but that the US is nowhere near energy independence and that long term there is still major issues about where future oil supply will come from.
Jason asks Robert about discounted shale oil compared to other types of crude and how that affects US oil refiners margins.
To wrap up the interview, Jason asks Robert about LNG and the US starting to export a lot of natural gas, if he’s worried about the hundreds of billions of dollars in capex cuts that national oil companies and private sector oil companies have made in the last 5-7 years (a lion’s share of oil investment has only gone into US shale oil plays) and investment strategies for oil and natural gas investments now at this stage of the oil price cycle.
Commit to tipping us monthly for our hard work creating high level, thought proving content about investing and the economy https://www.patreon.com/wallstformainst
Fonte: qui