9 dicembre forconi: 01/03/17

martedì 3 gennaio 2017

MUTUI, LA TRUFFA DELLE BANCHE SUI RIMBORSI ANTICIPATI DEI MUTUI

LE CARTE SEGRETE DI VIA NAZIONALE: IN CASO DI PARZIALE ESTINZIONE ANTICIPATA DEI FINANZIAMENTI, LE BANCHE NON RESTITUISCONO TUTTO IL PREMIO ASSICURATIVO

BANKITALIA SCOPRE (MA NON DENUNCIA PUBBLICAMENTE) L'ULTIMA MAGAGNA DEGLI ISTITUTI SULLE POLIZZE VITA LEGATE AI PRESTITI 

A PALAZZO KOCH SOLO UNA TIRATA D'ORECCHIE, VIA ABI, AI BANCHIERI...

Francesco De Dominicis per www.liberoquotidiano.it

L’ultima magagna delle banche a danno dei consumatori l’ha scoperta la Banca d’Italia. Che ovviamente si guarda bene dal denunciare il fattaccio pubblicamente, limitandosi a “suggerire” agli istituti di credito vigilati di darsi una regolata. Di che si tratta? 

La magagna – messa nera su bianco in un dossier riservato di Bankitalia – riguarda i mutui e, nello specifico, le polizze vita legate ai finanziamenti per l’acquisto di abitazioni.
PATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCOPATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCO"QUI SE MAGNA!"

Secondo quanto accertato dall’autorità di vigilanza, ai clienti che estinguono in anticipo una fetta del prestito, le banche non restituiscono la quota parte del premio assicurativo. Una specie di furto o appropriazione indebita, a sfogliare il codice penale. Facciamo un esempio per capire meglio: nel caso di un mutuo da 200mila euro, in relazione al quale è stata sottoscritta una polizza da 10mila euro, il consumatore che salda prima della scadenza naturale metà del mutuo (quindi 100mila euro) ha diritto (o, meglio, avrebbe diritto) al rimborso di 5mila euro.

Ma è al momento del pagamento che scatta il sostanziale scippo degli istituti. Una pratica tanto scorretta quanto inspiegabile. In effetti, la restituzione del premio assicurativo dovrebbe essere obbligatoria oltre che automatica e rientra nell’ambito di regole della stessa autorità di vigilanza ribadite in un piano d’azione sulla trasparenza ad agosto 2015.

E invece le norme dettate da Via Nazionale sono calpestate e ignorate dalle banche. Insomma, le regole scritte per tutelare i consumatori sono state considerate carta straccia allo sportello. A 18 mesi di distanza dal varo di quelle norme, l’autorità guidata dal governatore Ignazio Visco alza (assai timidamente) la voce. Senza dimenticare che le polizze vita legate ai mutui vengono di fatto imposte ai correntisti. Le banche, in questo modo, incassano commissioni su un prodotto offerto da un altro soggetto (compagnia assicurativa) e si mettono al riparo da qualsiasi tipo di rischio (dalla morte alla perdita del lavoro del cliente). Dicevamo della mancata denuncia pubblica da parte di Bankitalia e della cosiddetta moral suasion.
PADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLIPADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLI"QUI SE MAGNA!"

Ovvero dei consigli amichevoli: è una vecchia abitudine nei rapporti tra vigilante e banche vigilate. Quasi una prassi: sta di fatto che Bankitalia ha chiesto all’Abi (Associazione bancaria italiana) di sensibilizzare gli istituti di credito. E l’Associazione presieduta da Antonio Patuelli ha obbedito al diktat di palazzo Koch. Così il 23 dicembre, il vicedirettore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero, ha scritto una lettera ai banchieri.

Non proprio una missiva per augurare buon Natale, quella partita da palazzo Altieri, ma poche righe per tirare le orecchie agli associati. Nella comunicazione riservata, Torriero spiega di essere stato informato dall’Ivass (il braccio assicurativo di Bankitalia, l’ex Isvap), sull’avvio di “attività di analisi e di confronto diretto con gli operatori volte verificare il livello di implementazione dei piani di azione adottati dai consigli di amministrazione, in attuazione degli impegni previsti dalla lettera al mercato pubblica da Ivass e Banca d’Italia il 26 agosto 2015, in tema di polizze abbinate ai mutui e agli altri finanziamenti”.

ignazio visco piercarlo padoanIGNAZIO VISCO PIERCARLO PADOAN"QUI SE MAGNA!"
La vigilanza – spiega il viced g Abi – ha rilevato “che, in caso di estinzione parziale del finanziamento, non tutti gli operatori hanno implementato i processi finalizzati all’automatica restituzione al cliente del premio non goduto della polizza, sebbene ci siano indicazioni in tal senso nei piani di azione approvati”. Poi, la moral suasion: “L’Autorità di vigilanza richiede di sensibilizzare gli associati a implementare rapidamente le modifiche al processo finalizzate alla restituzione del premio al cliente anche in caso di estinzione parziale del finanziamento, qualora le modifiche ai processi informatici che possono prevedere tempi lunghi non siano state già pienamente attuate”.

A leggerla con la lente dell’Abi, la questione sarebbe da ricondurre a ragioni squisitamente tecniche. Conoscendo le “abitudini” degli istituti, invece, viene più facile pensare che dietro la mancata attuazione dei processi informatici, si nasconda il solito comportamento da furbi.

Della serie: in effetti ti dovevo dei soldi, ma mi sono dimenticato.

In attesa di ulteriori verifiche e chiarimenti da parte di Bankitalia, i cittadini che hanno restituito in anticipo parte del mutuo controllino a fondo tutti i documenti della banca.

Fonte: qui


PARLAMENTO FERMO, TUTTO CONGELATO FINO AL 24 GENNAIO, CON IL VERDETTO DELLA CONSULTA SULL' ITALICUM

LA SPADA DI DAMOCLE DEL REFERENDUM SUL JOBS ACT CON LA CORTE COSTITUZIONALE CON UN GIUDICE IN MENO 

LA PARTITA INTERNA AL PD PER SOSTITUIRE LE NEO MINISTRE FEDELI E FINOCCHIARO

Paolo Bracalini per Il Giornale

aula senatoAULA SENATO
Il Senato non riapre prima del 10 gennaio e con un' agenda di tutto riposo (Seguito dell' indagine conoscitiva sulla nuova disciplina sui contratti pubblici), il calendario della Camera riparte un po' prima, il 4, ma con un appuntamento di semplice formalità post-natalizia: Comunicazioni del presidente (cioè la Boldrini). Insomma il rientro dalle ferie non sarà traumatico per la politica, che si prepara ad un mese di stand-by in attesa di martedì 24, la fatidica data in cui la Consulta darà il verdetto sull' Italicum.
AULA MONTECITORIOAULA MONTECITORIO

Dal parere dei giudici costituzionali (bocciatura senza appello, oppure solo parziale, o un meno probabile via libera alla nuova legge elettorale valida solo per la Camera) dipendono le prossime mosse dei partiti e anche il destino della legislatura, con Renzi che preme per votare a giugno, senza apparente ostacolo nel governo (il voto non è una minaccia dice il premier Gentiloni). Tutto rimandato, quindi, al 24 gennaio.

Corte costituzionaleCORTE COSTITUZIONALE
Prima di allora si preannunciano molte chiacchiere sulla riforma elettorale, tra chi punta al Mattarellum e chi al proporzionale. Pura melina però, perché la partita si giocherà soltanto dopo la sentenza della Corte costituzionale. 

Un asse inedito Pd-M5s-Fi(accordo sul basta che magna, tanto sono abusivi/delinquenti dal Gennaio 2014.) ha infatti congelato in commissione Affari costituzionali alla Camera il dibattito sulla legge elettorale, in attesa appunto della Consulta. Che tiene appeso il Parlamento anche su due altri fronti.

Primo, un altro verdetto, atteso per l' 11 gennaio, sull' ammissibilità dei tre referendum abrogativi sul Jobs Act proposti dalla Cgil e sottoscritti da 3 milioni di italiani. Scenario che avrebbe ripercussioni sul voto anticipato, perché il segretario Pd vuole scongiurare il rischio di una seconda débâcle referendaria. I rumors di Palazzo però scommettono sul via libera ai due referendum minori (abolizione dei voucher e la tutela dei lavoratori negli appalti), ma invece un orientamento negativo della Consulta sulla richiesta di votare sulla reintroduzione dell' articolo 18, il cuore politico della riforma del lavoro del governo Renzi.
RENZI JOBS ACTRENZI JOBS ACT

E c' è sempre la Consulta al centro di un altro appuntamento di gennaio. Il Parlamento è convocato, ancora l' 11 gennaio, per eleggere un nuovo giudice della Corte costituzionale in sostituzione del giurista Giuseppe Frigo, che a novembre si è dimesso per motivi di salute. Per i primi scrutini è richiesta la maggioranza dei due terzi, un quorum particolarmente elevato. Difficile si trovi un nome condiviso in fretta. Significa che il collegio della Corte che deciderà sull' Italicum sarà composto da 14 giudici, invece che da 15. Aritmetica non indifferente visto che nei pareri della Consulta basta la metà più uno dei voti, e quello del presidente in caso di spaccatura vale doppio.

CORTE COSTITUZIONALECORTE COSTITUZIONALE
Per il resto, giacciono nelle commissioni parlamentari i provvedimenti su cannabis, testamento biologico, concorrenza, processo penale, anche quelli in attesa di scongelamento quando il verdetto della Consulta renderà più chiaro l' orizzonte. Oltre al bla bla sul destino dell' Italicum, ci sono da sistemare delle poltrone.
valeria fedeliVALERIA FEDELI

Con la nomina a ministro di Valeria Fedeli, ex vicepresidente del Senato, si libera la poltrona del numero due di Palazzo Madama. E oltre a quella è vacante la carica di presidente della commissione Affari costituzionali del Senato (era della Finocchiaro, promossa ministro). La poltrona è ambita in vista della riforma della legge elettorale (che è incardinata in quella commissione). La rivendicano i verdinani ma anche la minoranza Pd.

Fonte: qui
giuliano amato anna finocchiaroGIULIANO AMATO ANNA FINOCCHIARO

PER LA TURCHIA, IL KILLER DI ISTANBUL E’ UN CINESE

HA 25 ANNI ED E’ ORIGINARIO DELLO XINJIANG. E’ DI ETNIA UIGURA: PARLANO UNA LINGUA SIMILE AL TURCO E SONO MUSULMANI 

LA STRAGE E’ DURATA 7 MINUTI, IN CUI HA SPARATO 180 COLPI 

NON SONO MANCATI TWEET E POST DI GIUBILO PER L’AZIONE


Monica Ricci Sargentini per il Corriere della Sera


il killer di istanbul arriva al reina sparandoIL KILLER DI ISTANBUL ARRIVA AL REINA SPARANDO
Alla fine è arrivata la rivendicazione dell’attentato compiuto la notte di Capodanno nella nota e blasonata discoteca Reina, a Ortakoy nella parte più europea di Istanbul. Nella strage sono morte 39 persone, una settantina i feriti. La firma è quella dei terroristi dello Stato Islamico (Isis) che, per la prima volta, hanno diffuso il comunicato anche in lingua turca: «Per continuare le operazioni benedette che lo Stato Islamico sta conducendo contro la protettrice della croce, la Turchia, un soldato eroico del Califfato ha colpito uno dei più famori nightclub dove i cristiani celebravano la loro vacanza apostata».

IL KILLER ORIGINARIO DELLO XINJIANG

C'è, intanto, una pista che sembra farsi concreta. Dopo l'errore di domenica (quando è stata diffusa la foto di un presunto sospetto che in realtà non aveva nulla a che fare con la strage), la polizia turca ha diffuso altre immagini riprese da video di sorveglianza.
il killer di istanbul arriva al reina sparandoIL KILLER DI ISTANBUL ARRIVA AL REINA SPARANDO

Secondo la Cnn turca il killer sarebbe stato identificato. Si tratterebbe di un 25enne dello Xinjiang, regione autonoma della Cina nord-occidentale abitata dagli uiguri, etnia che parla una lingua simile al turco e di fede musulmana, già nota come Turkestan Orientale.

Ricostruiti anche gli ultimi spostamenti dell'attentatore di sabato sera. Il giovane avrebbe preso un taxi nel quartiere di Zeytinburnu, nella parte sud del versante europeo della città, e si sarebbe fatto portare in quello di Ortakoy, più a est, dove è situata la discoteca Reina. C'era traffico, però, e per questo sarebbe sceso lontano dal locale che avrebbe poi raggiunto a piedi.
il killer di istanbul arriva al reina sparandoIL KILLER DI ISTANBUL ARRIVA AL REINA SPARANDO

Erano settimane che in Turchia giravano appelli contro il Natale e il Capodanno: «Müslüman Noel kutlamaz», «Müslüman yilbasi kutlamaz» («Un musulmano non può festeggiare il Natale»,« Un musulmano non può festeggiare il Capodanno»). Un’opinione diffusa non solo dagli estremisti islamici ma anche da autorevoli organi regiosi come la Diyanet che il 30 dicembre, per voce del direttore degli Affari Religiosi, Mehmet Görmez, molto vicino all’Akp, aveva fatto girare in 80mila moschee un sermone del venerdì in cui dichiarava illegittimi i festeggiamenti del 2017 perché non musulmani.
attentato alla discoteca reina di istanbul 9ATTENTATO ALLA DISCOTECA REINA DI ISTANBUL 

In tutto il Paese l’atmosfera era ostile al Natale e alla fine dell’anno tanto che nei giorni scorsi un uomo vestito da Babbo Natale ha rischiato il pestaggio. Subito dopo l’attentato non sono mancati i tweet e i post di giubilo da parte di chi considera le feste cristiane da disprezzare.

attentato alla discoteca reina di istanbul 8ATTENTATO ALLA DISCOTECA REINA DI ISTANBUL 
Il 30 dicembre le autorità turche avevano ricevuto informazioni dagli Stati Uniti, che avvertivano del rischio di un attacco da parte dello Stato islamico durante la notte di Capodanno a Istanbul o Ankara. Un allerta che non è bastato a scongiurare la strage.
attentato alla discoteca reina di istanbul 7ATTENTATO ALLA DISCOTECA REINA DI ISTANBUL 

Nel locale colpito sono stati trovati 180 proiettili. Gli esperti ritengono che il killer si sia comportato in modo «professionale, addestrato e a sangue freddo», dimostrando di aver in precedenza fatto sopralluoghi sul posto per raccogliere informazioni.

attentato alla discoteca reina di istanbul 6ATTENTATO ALLA DISCOTECA REINA DI ISTANBUL 
Il terrorista è arrivato al Reina in taxi all’una e un quarto, ha preso una borsa dal bagagliaio da cui ha estratto un fucile automatico e ha cominciato a sparare colpendo prima un poliziotto e un agente di viaggi che erano fuori dal locale e poi , dentro alla discoteca, ha scaricato tutta la sua rabbia sui 600 avventori, in gran parte stranieri che stavano festeggiando l’arrivo del 2017. L’assalto è durato almeno 7 minuti, il killer si è tolto il cappotto prima di lasciare la scena e far perdere le sue tracce.

Fonte: qui

GRILLO PUBBLICA IL NUOVO CODICE DEL MOVIMENTO 5 STELLE IN CASO DI INCHIESTE E, SOPRESA!, ESSERE INDAGATI NON È PIÙ COSÌ GRAVE


PREPARATEVI ALL'AVVISO DI GARANZIA PER VIRGINIA RAGGI

GLI ELETTI POTRANNO AUTO-SOSPENDERSI QUANDO VORRANNO, O SARANNO IL GARANTE (BEPPE), IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI OD IL COMITATO D’APPELLO A DECIDERE, CASO PER CASO, CHI CACCIARE DAL MOVIMENTO IN CASO DI COINVOLGIMENTO IN UN PROCESSO PENALE

CODICE DI COMPORTAMENTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE IN CASO DI COINVOLGIMENTO IN VICENDE GIUDIZIARIE
Dal Blog del Movimento 5 Stelle, www.beppegrillo.it

Di seguito riportiamo il "Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie". Ogni eletto del MoVimento 5 Stelle sarà tenuto ad attenersi ad esso. Domani sarà votato online a partire dalle 10 per la ratifica. Potranno votare tutti gli iscritti entro il primo luglio 2016 con documento certificato.

GRILLO RAGGIGRILLO RAGGI
1. PRINCIPI ISPIRATORI DEL COMPORTAMENTO DEL SINGOLO PORTAVOCE ELETTO
Il Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle ha lo scopo di garantire una condotta, da parte dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi. I portavoce del Movimento 5 Stelle perseguono gli obiettivi del Movimento, così come indicati nel "Non Statuto" o negli altri atti interni di indirizzo.

RAGGI GRILLORAGGI GRILLO
I portavoce sono consapevoli del fatto che, ai sensi dell’art. 54 della Costituzione, i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore: nell’adempimento di tale dovere, ogni portavoce tiene comportamenti eticamente ineccepibili, anche a prescindere dalla rilevanza penale degli stessi. Ai sensi del Regolamento del MoVimento 5 Stelle, i portavoce si astengono da comportamenti suscettibili di pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle.

2. RAPPORTI CON EVENTUALI PROCEDIMENTI PENALI
Il Garante del MoVimento 5 Stelle, il Collegio dei Probiviri od il Comitato d’appello, quando hanno notizia dell’esistenza di un procedimento penale che coinvolge un portavoce del Movimento5stelle, compiono le loro valutazioni in totale autonomia, in virtù e nell’ambito delle funzioni attribuite dal Regolamento del MoVimento 5 Stelle, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura.

Il comportamento tenuto dal portavoce può essere considerato grave dal Garante o dal Collegio dei probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello, anche durante la fase di indagine, quando emergono elementi idonei ad accertare una condotta che, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale, sia già lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle. La condotta sanzionabile può anche essere indipendente e autonoma rispetto ai fatti oggetto dell’indagine.
BEPPE GRILLO E VIRGINIA RAGGIBEPPE GRILLO E VIRGINIA RAGGI

3. AUTOSOSPENSIONE
In qualsiasi fase del procedimento penale, il portavoce può decidere, a tutela dell’immagine del MoVimento 5 Stelle, di auto-sospendersi dal MoVimento 5 Stelle senza che ciò implichi di per sé alcuna ammissione di colpa o di responsabilità. L’autosospensione non vincola né condiziona né preclude il potere del Garante, del Collegio dei Probiviri e del Comitato d’appello di adottare eventuali sanzioni disciplinari. Tuttavia, l’autosospensione può essere valutata quale comportamento suscettibile di attenuare la responsabilità disciplinare.

4. PRESUNZIONE DI GRAVITÀ
Il Garante del MoVimento 5 Stelle, il Collegio dei Probiviri o il Comitato d'Appello, in virtù e nell’ambito delle funzioni attribuite dal Regolamento del MoVimento 5 Stelle, valutano la gravità dei comportamenti tenuti dai portavoce, a prescindere dall’esistenza di un procedimento penale.

pizzarotti grilloPIZZAROTTI GRILLO
E’ considerata grave ed incompatibile con il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce del MoVimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo, eccettuate le ipotesi indicate all’ultimo comma. A tal fine, sono equiparate alla sentenza di condanna la sentenza di patteggiamento, il decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e l’estinzione del reato per prescrizione intervenuta dopo il rinvio a giudizio.

E’ invece rimessa all’apprezzamento discrezionale del Garante, del Collegio dei Probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello la valutazione di gravità ai fini disciplinari di pronunzie di dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova, di sentenze di proscioglimento per speciale tenuità del fatto, di dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione.

luigi di maio pizzarottiLUIGI DI MAIO PIZZAROTTI
La ricezione, da parte del portavoce, di “informazioni di garanzia” o di un “avviso di conclusione delle indagini” non comporta alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso, sempre salvo quanto previsto al punto 5.

E’ sempre rimessa alla discrezionalità del Garante e del Collegio dei Probiviri o del Comitato d’appello (e non comporta alcuna automatica presunzione in tal senso) la valutazione della gravità di fatti che configurano i c.d. reati d’opinione ipotesi di reato concernenti l'espressione del proprio pensiero e delle proprie opinioni, ovvero di fatti commessi pubblicamente per motivi di particolare valore politico, morale o sociale.

5. DOVERE DI INFORMAZIONE
luigi di maio onestaLUIGI DI MAIO parlamentare abusivo dal gennaio 2014 ed usurpatore del potere politico(art. 287 c.p.)


I portavoce, quando ne hanno notizia, hanno l'obbligo di informare immediatamente e senza indugio il gestore del sito (con comunicazione da inviare al link www.movimento5stelle.it/contattaci.php), dell'esistenza di procedimenti penali in corso nei quali assumono la qualità di indagato o imputato nonché di qualsiasi sentenza di condanna o provvedimento ad essa equiparato ai sensi del punto 4.

6. AMMINISTRATORI
Ogni sindaco e presidente di regione eletto nelle liste del MoVimento 5 Stelle è tenuto a far rispettare il presente codice etico ai componenti delle proprie giunte, anche se gli assessori non risultano iscritti e/o eletti nel MoVimento 5 Stelle.

Fonte: qui









M5S, la sorella di Paola Taverna contro la Raggi: «Ora comportati da 5 Stelle»
Con un commento su Facebook Annalisa Taverna, sorella della senatrice del M5S Paola, torna ad attaccare Virginia Raggi.

Lo sfogo contro la sindaca di Roma, ricco di espressioni forti e colorite, sta diventando virale sui social network e risale al 23 dicembre scorso, a poche ore di distanza dalle immagini della Raggi da sola nella Sala del Quirinale per il tradizionale scambio di auguri del Capo dello Stato con le alte cariche. Immagini che erano state prese a simbolo di una sindaca che appariva 'isolata' nei giorni difficili seguiti all'arresto di Raffaele Marra e alla cacciata del 'raggio magico' con l'allontanamento di Salvatore Romeo e l'addio di Daniele Frongia alla poltrona di vicesindaco.

«Io in piazza ci scendo volentieri ma con uno striscione del tipo 'hai in mano le sorti della città e quelle del Movimento'», scrive rispondendo alla domanda di una militante. Una «responsabilità enorme» che «hai deciso di affrontare da sola facendo piazza pulita dei 5 stelle e contornandoti del non plus ultra della merda». Adesso «ti attaccano tutti e sei in mezzo al marasma ma me sembra il minimo. Il problema è che per le tue scelte del cazzo nel marasma ci stiamo anche e soprattutto noi».

Poi un riferimento al video in cui la Raggi appare da sola al Quirinale. «Nel video di un minuto e mezzo in un evento durato ore, sembri cappuccetto rosso sperduto tra i lupi cattivi (però quando hai scelto i tuoi collaboratori contro tutto e tutti la parte del lupo t'è riuscita benissimo)... non ti ha considerato nessuno... e che t'aspettavi? - prosegue - Rappresenti il Movimento quindi fanne un vanto non un insulto. Ogni tua mossa è sempre sembrata fatta apposta per farti cacciare a calci in culo e farci perdere Roma... bene... è arrivato il momento che invece di lodarti il popolo 5 stelle ti dica che hai rotto er cazzo».

«Applica le regole del Movimento. Ascolta Beppe e i nostri parlamentari - si legge in un passaggio del commento - smetti de fa la bambina deficiente con manie de protagonismo e deliri de onnipotenza e comportati da 5 Stelle perché ti abbiamo votato pensando che lo fossi altrimenti chi te se cagava. Datte na calmata e non rompere i coglioni altrimenti t'appendemo pe le orecchie ai fili dei panni sul balcone fino a che non rinsavisci perché non abbiamo nessuna intenzione di perdere un sogno(DELLA PAPPATORIA!!!), anni di lotta, sudore e sangue pe na testa de cazzo». Non è la prima volta che Annalisa Taverna attacca la Raggi. La sorella della senatrice M5S(abusiva dal Gennaio 2014 ed usurpatrice del potere politico art. 287) già a settembre aveva affidato a Facebook uno sfogo contro le scelte della sindaca grillina.

Fonte: qui