 Bombe carte e funerali del Piano da 620 milioni di euro
Bombe carte e funerali del Piano da 620 milioni di euro
(ANSA)  - CAGLIARI, 16 FEB - Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha  fatto sapere che incontrerà domani alle 17 il comitato promotore della  mobilitazione che oggi a Cagliari ha chiamato a raccolta quasi un  migliaio di persone provenienti dal Sulcis.
Parteciperanno  il segretario di Ust Cisl Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, e i  rappresentanti dei Movimenti di Partite Iva (Elio Cancedda), Zona Franca  (Paolo Aureli), artigiani e commercianti (Ivan Garau), disoccupati  (Simone Siotto), e studenti (Ivano Sais).
Dopo  l'annuncio fatto al megafono da Enne, i manifestanti stanno  gradualmente abbandonando il presidio. "Noi - ha annunciato Simone  Siotto - non ci muoviamo da qua e restiamo a dormire perché abbiamo  necessità di un incontro urgente con Pigliaru, abbiamo sentito che lo  sblocco del Piano Sulcis non avverrà prima di dicembre, ma i nostri  figli non possono aspettare fino a dicembre per mangiare". "È stata una  manifestazione partecipata - ha sottolineato Paolo Aureli - tanto è vero  che è arrivato un invito esplicito all'incontro da parte di Pigliaru.  Ci aspettiamo la nomina straordinaria di un commissario straordinario  per il Piano Sulcis e atti concreti per l'immediata attuazione della  zona franca integrale sperimentale nel polo del Sulcis".
Ivano  Sais ha parlato a nome degli studenti: "Il tempo e' scaduto, vogliamo  fatti concreti e speranze per il futuro nostro e del territorio con i  suoi 70 mila disoccupati". "Domani ci aspettiamo qualcosa di buono, è da  tre anni che siamo in attesa", ha denunciato Elio Cancedda.
IN MILLE SOTTO PALAZZO REGIONE - Viale Trento invasa da un migliaio di persone e mezzi da lavoro. È' il popolo del Sulcis mobilitato da Cisl e movimenti di Partite Iva,  studenti, artigiani e commercianti e Zona Franca che rivendica lavoro e  sviluppo per la provincia più povera d'Italia. I manifestanti si trovano  sotto il palazzo della Regione e hanno appena celebrato con una bara di  legno il funerale del Piano Sulcis. Qualcuno ha anche fatto esplodere alcune bombe carta.
"Chiediamo  che vengano immediatamente liberati i 620 milioni stanziati per il  Piano - ha detto Fabio Enne - il 12 febbraio è stata convocata  l'ennesima riunione con i sindaci del territorio, solo per dire che  ancora non è stato aperto un cantiere né assegnato un posto di lavoro.  Siamo qui per chiedere attenzione non solo per l'industria ma anche per i  settori del turismo, della pesca e dell'agroindustria".
CAROVANA SULLA STATALE 130 - Pullman,  camion, betoniere e decine di auto: la lunga carovana di chi rivendica  lavoro e sviluppo nel Sulcis è partita dopo le 10 dal raccordo di Musei e  procede sulla statale 130 in direzione Cagliari, destinazione viale  Trento, sotto il palazzo della Regione. Centinaia di persone in  marcia chiamate a raccolta dai movimenti di Partite Iva, Zona Franca,  artigiani, commercianti, studenti ("Figli della crisi") e disoccupati.
Si  tratta del clou della mobilitazione scattata l'1 febbraio con i blocchi  stradali sulle vie di comunicazione più importanti del territorio e  proseguita con l'occupazione di quasi tutti i 23 Comuni del Sulcis  Iglesiente per ottenere l'adesione delle amministrazioni. Alla  Giunta regionale, in viale Trento, i manifestanti chiederanno che  vengano liberate subito le risorse del Piano Sulcis e la nomina di un  commissario straordinario che si occupi della spesa dei fondi e  dell'avvio dei cantieri in tempi certi e immediati, ma anche un Piano  occupazionale per il territorio.