9 dicembre forconi: 12/21/17

giovedì 21 dicembre 2017

IL TAGLIO DELLE TASSE E’ UN GRANDE REGALONE ALLE IMPRESE E AI GRANDI FINANZIATORI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE REPUBBLICANA

L’EUROPA DOVRA’ VEDERSELA CON GRUPPI USA PIU’ COMPETITIVI MENTRE LE MULTINAZIONALI AVRANNO TUTTO L’INTEESSE A RIPORTARE IN PATRIA I LORO CAPITALI (E IN ALCUNI CASI ANCHE LA PRODUZIONE)

Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

DONALD TRUMP 2DONALD TRUMP 
La riforma fiscale approvata ieri dal Congresso e propagandata da Donald Trump come il suo regalo di Natale agli americani è stata, in realtà, pensata soprattutto per le imprese: massicci sconti di tasse per soddisfare le richieste dei grandi finanziatori della campagna elettorale repubblicana (che altrimenti avrebbero «scioperato» in vista del voto di mid-term del novembre 2018) e per rendere più conveniente investire in America.

Brutta notizia per l' Europa e il resto del mondo che dovranno vedersela con imprese Usa più competitive, mentre le multinazionali a stelle e strisce avranno tutto l' interesse a riportare in patria i loro capitali e, in molti casi, anche le loro produzioni. Trump prevede un boom economico.

TASSE TRUMPTASSE TRUMP
Secondo i critici, gli effetti dell' immissione di 1.500 miliardi di sgravi in 10 anni nel sistema economico saranno, alla fine, negativi: aumento delle già forti diseguaglianze nella distribuzione del reddito e ulteriore impennata del debito pubblico, mentre presto assisteremo a un surriscaldamento dell' economia.

DONALD TRUMPDONALD TRUMP
La stabilità ritrovata negli ultimi anni dall' America verrebbe, così, rimessa in discussione: l'aumento repentino dell' inflazione potrebbe costringere la Federal Reserve ad azionare il freno dell' aumento dei tassi d' interesse, molto al di là di quanto previsto oggi. Ma anche i critici, tra i quali molti degli economisti più accreditati, riconoscono che il 2018 sarà ancora positivo, mentre le loro diagnosi fosche non sono condivise dalle imprese e dalla finanza di Wall Street: i mercati continuano a viaggiare col vento in poppa.

Un vento alimentato soprattutto dai generosi sconti sulle tasse: le imprese Usa, che fino a ieri pagavano una delle aliquote più alte del mondo, il 35%, ora scendono al livello delle più basse. La nuova tassa, 21%, è sensibilmente inferiore alla media europea.

IL POPOLO DI TRUMPIL POPOLO DI TRUMP
L'unica certezza, per ora, è che il 2018 sarà un anno record per la nascita di start up in America. Non tanto per dinamismo quanto per effetto dei meccanismi distorti di redistribuzioni del reddito: basta chiedere agli studi fiscali di New York, già affollati di manager che cercano di trasformare i loro ricchi stipendi in redditi da capitale. Meno stipendi e più compensi in azioni, dirigenti che vogliono travestirsi da contractor.

È qualcosa di più della solita ricerca di meccanismi per pagare meno tasse. È il marchio di una riforma che - in questo in linea con lo spirito dei tempi - mette i lavoratori dipendenti su un gradino più basso. Trump parla di regalo per tutti perché solo il 5% pagherà più tasse, ma tra i beneficiari del maxisconto fiscale le differenze sono enormi: i redditi bassi avranno sgravi minimi, i poveri nulla, visto che non versano nulla.

proteste contro donald trump 2PROTESTE CONTRO DONALD TRUMP 
Che i repubblicani pensino soprattutto alle imprese e ai ricchi e abbiano una certa allergia per il welfare non è una novità. Stavolta c'è di più: anche se Trump ovunque va promette «jobs», la riapertura di fabbriche e miniere, la sua riforma premia solo il lavoro autonomo, non quello dipendente: il Tax Policy Center ha calcolato che, a parità di reddito, un imprenditore otterrà uno sconto fiscale triplo rispetto a uno stipendiato.

Fonte: qui

AUSTRALIA – UN SUV PIOMBA SUI PASSANTI NEL CENTRO DI MELBOURNE, ALMENO 20 FERITI

2 FERMATI 

I TESTIMONI: "L’AUTO HA FALCIATO TUTTI, LE PERSONE VOLAVANO DAPPERTUTTO" - VIDEO

Da repubblica.it

melbourne auto sui passantiMELBOURNE AUTO SUI PASSANTI
Sono almeno 20 le persone che sono state colpite da un auto nel centro di Melbourne. Lo riportano i media australiani precisando che il veicolo è un Suv. Stando alle prime testimonianze a Flinders Street, un incrocio trafficato nel centro della città, c'è una forte presenza delle forze dell'ordine e sul posto stanno arrivando diverse ambulanze. Sul suo account Twitter la polizia ha chiesto a tutti, auto e passanti, di evitare la zona dell'incidente.

La polizia locale attraverso il suo portavoce Creina O'Grady ha confermato l'arresto del conducente, un noto squilibrato, del Suv. E in un comunicato diffuso via internet hanno confermato anche l'arresto di un secondo uomo. Le immagini dell'Herald Sun mostrano un uomo con i capelli neri e una barba lunga, in ginocchio in manette. Ma la situazione rimane poco chiara e le autorità non danno cifre ufficiali sulle persone coinvolte ed eventualmente ferite, né ci sono indicazioni che l'incidente sia collegato al terrorismo. Le immagini mostrate dai media locali, mostrano diversi passanti distesi a terra vicino a un grande veicolo bianco. Scene da panico.

melbourne auto sui passantiMELBOURNE AUTO SUI PASSANTI
Un testimone ha detto alla stazione radio locale 3AW che l'auto "ha falciato tutti, le persone volavano dappertutto".  Un altro passante, Lachlan Read (20 anni), ha riferito che "l'incidente sarà durato circa 15 secondi". "L'auto è passata con il rosso a tutta velocità e poi è stato solo bang, bang, bang. Uno dopo l'altro. C'erano persone stese a terra ed altre che cercavano di aiutarle. Un caos". La polizia ha chiesto a tutti di evitare l'area. In gravi condizioni anche un bambino, che è stato colpito alla testa e si trova in gravi condizioni. 

Un incubo che si ripete. Perché Malbourne a giugno è stata teatro di un attacco Isis, quando un uomo di origini somale, prima di essere colpito a morte dagli agenti, ha ucciso il portiere di un complesso di appartamenti e si è barricato con in ostaggio una donna. Aveva telefonato ad un'emittente locale dicendo di agire in nome di "al Qaeda e dello Stato Islamico". In passato era stato incriminato per aver progettato un attacco a una base militare a Sydney.

Le autorità australiane avevano elevato l'allerta terrorismo nel settembre del 2014 e hanno approvato una serie di leggi per prevenire gli attentati nonostante, da allora, ve ne siano stati altri quattro.

Fonte: qui

A COMO VIETATO AIUTARE I CLOCHARD

I VOLONTARI CHE PORTANO CIBO AI SENZATETTO ALLONTANATI DAI VIGILI, E’ L’EFFETTO DELL’ORDINANZA ANTI ACCATTONAGGIO FIRMATA DAL SINDACO 

SCOPPIA LA POLEMICA IN CITTA' 

“A NATALE IN PIAZZA PER DIFENDERE I BARBONI” 

Anna Campaniello per il “Corriere della Sera”

Vietato distribuire la colazione ai senzatetto che dormono sotto i portici della ex chiesa di San Francesco a Como. Effetto dell' ordinanza anti accattonaggio firmata nei giorni scorsi dal sindaco Mario Landriscina. I volontari che abitualmente la mattina portano qualcosa di caldo ai clochard sono stati allontanati dai vigili.

«Si è creata una situazione delicata e difficile per tutti, cercheremo di trovare un equilibrio tra l' esigenza di far rispettare il provvedimento e certe situazioni di sofferenza sociale», risponde il primo cittadino. «Ci è stato detto che i nostri semplici gesti sarebbero contrari alla nuova ordinanza del Comune voluta per la tutela della vivibilità e del decoro - denunciano su Facebook i volontari del gruppo colazioni dell' osservatorio migranti "WelCom" -. Ci è stato detto che fino al 10 gennaio non ci è possibile portare un piccolo simbolo d' amore a queste persone, perché in vista del Natale non è decoroso. La rabbia prende l' anima, una rabbia scatenata dall' ipocrisia di chi sputa sui valori più importanti».

comoCOMO
Domenica mattina, secondo quanto riferito dal Comune, i vigili sono intervenuti su segnalazione di alcuni cittadini comaschi che avrebbero chiesto l' intervento della polizia locale per la presenza dei senzatetto. I bivacchi in centro città sono infatti vietati dall' ordinanza entrata in vigore nel fine settimana. «I vigili si sono trovati nella difficile situazione di dover fare il loro dovere pur con grande disagio - dice Mario Landriscina -. Non potevano astenersi vista la richiesta di intervento.
Siamo al lavoro per studiare correttivi all' ordinanza in modo da trovare un equilibrio».

«Continuando ad allontanare i poveri non si elimina la povertà, la si amplifica, la si fa diventare un nemico, un nemico da combattere», denunciano però ancora i volontari.

mario landriscinaMARIO LANDRISCINA
«Abbiamo lavorato per garantire un riparo a tutti i senzatetto in collaborazione con la Caritas - conclude il sindaco -. Abbiamo offerto un' alternativa, ma purtroppo ci sono situazioni complesse di sofferenza sociale che restano difficili da affrontare».

Fonte: qui

ATTENZIONE, CADUTA OBAMA! SU POLITICO.COM ESPLODE LO SCANDALO 'CASSANDRA PROJECT', CHE COINVOLGE L'EX PRESIDENTE, LA RUSSIA, L'IRAN, GLI HEZBOLLAH. UN TRAFFICO MILIARDARIO DI DROGA, ARMI E RICICLAGGIO

UN'INDAGINE CHE FU BOICOTTATA DA BARACK, PER NON OSTACOLARE L'IMMINENTE ACCORDO SUL NUCLEARE CON L'IRAN

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

Si chiama Cassandra project, lo scandalo è documentato con inchiesta circostanziata e prove documentali da Politico.com, importante sito di notizie e analisi politiche. Coinvolge l'ex presidente Barack Obama, la Russia, l'Iran, gli Hezbollah.

OBAMA A COLLOQUIO TELEFONICO CON ROUHANIOBAMA A COLLOQUIO TELEFONICO CON ROUHANI
Riguarda un traffico di droga, armi e riciclaggio, scoperto dalla Dea, l'antidroga americana, in una indagine gigantesca su decenni di traffici miliardari del gruppo estremista sciita libanese, che fu boicottata prima e poi lasciata morire su ordine del presidente, per non ostacolare l'imminente accordo sul nucleare con l'Iran, proprio quell'accordo pessimo e privo di garanzie, a difendere il quale oggi è rimasto soltanto il peggio dell’Unione Europea capitanato da Federica Mogherini.

Già lo chiamano Obama gate.

C'era una volta il Watergate, che e’ un lussuoso complesso di edifici a Washington, prevalentemente uffici, ma anche abitazioni e un albergo. Da un ufficio in quel complesso partì l'inchiesta del siluramento di Richard Nixon, e da allora per pigrizia e per comodità si aggiunge Gate al nome di qualsiasi scandalo e scandaletto.

C'è il Russia gate, che sta deragliando pericolosamente verso un FBI gate, e forse verso un più generale e disastroso Swampgate, dal nome della palude di burocrati, tecnocrati, e poteri vari che Trump ha giurato di voler prosciugare, ma dalla quale deve difendersi perché è piena di coccodrilli.

HASSAN NASRALLAHHASSAN NASRALLAH
Ci sarebbe un HillaryGate, a volerlo avviare finalmente; da oggi c'è un Obama Gate, e il corrispondente unico in missione contro Trump non può farci niente.

Mettiamo che il reato di ostruzionismo da parte di un presidente degli Stati Uniti durante l'esercizio dei suoi poteri esista, e avvenga quando il presidente interferisce con una investigazione federale che riguarda potenze straniere le quali stanno commettendo dei crimini gravi negli Stati Uniti o all'estero. Mettiamo che questa accusa sia considerata così grave da portare alla decisione di nominare uno Special counsel, un procuratore speciale con pieni poteri di investigazione ed economici, che debba arrivare fino in fondo e fare chiarezza.

Non c'è già, non è Robert Mueller che da 7 mesi cerca possibili collusioni tra la Russia e la campagna del candidato Donald Trump nel 2016 senza riuscire a trovare una sola prova certa; che cerca le manovre di ostruzionismo tramate da Donald Trump, una volta diventato presidente, e non le trova.

HASSAN NASRALLAHHASSAN NASRALLAH
Si tratta di mister Barack Obama, Nobel per la Pace, anche se poi a guardare i rapporti ufficiali, si scopre che e’ il presidente che ha venduto il quantitativo di armi più ingente di qualsiasi altro presidente americano, e guarda caso proprio in Medio Oriente, laddove celebrava i ramoscelli di ulivo della Primavera Araba.

Si tratta di mister Barack Obama, che il ritiro dalla politica attiva che è consuetudine degli ex presidenti non lo vuole proprio praticare , e che nelle settimane appena passate si è fatto il giro delle capitali del mondo in una evidente interferenza con gli affari dell'Amministrazione al potere. Di quell’ Obama che pochi giorni fa ha paragonato Donald Trump ad Adolf Hitler.

A chi si sta domandando come mai le prove dello scandalo che lo investe in pieno come un tir siano state pubblicate proprio da Politico.com, cioè da un sito di informazione potentemente antitrumpiano e filo democratico, si potrebbe a rispondere che ogni tanto anche i media americani invasati dalla faziosità tornano a fare il loro mestiere, ma anche che forse non solo i Clinton sono diventati una liability, una zavorra della quale urge liberarsi per rinascere, ma che pure Obama e la sua eredità costituiscono un ostacolo. Troppo potere, troppi cadaveri nell'armadio.

Ahmadinejad incontra NasrallahAHMADINEJAD INCONTRA NASRALLAH
Project Cassandra viene costruito intorno all'indagine della Dea, Drug Enforcement Agency, e dei servizi segreti americani in collaborazione con molti servizi stranieri, sulle attività in crescita continua di Hezbollah nel mondo. Nel 2008 grazie alle attività criminali, riciclaggio di denaro sporco, traffico di cocaina, finanziavano Il terrorismo con più di un miliardo di dollari l’anno in stretta collaborazione con gli Ayatollah di Teheran, loro finanziatori storici.

libano, base di hezbollahLIBANO, BASE DI HEZBOLLAH
Hezbollah non era più soltanto una organizzazione militare e politica del Medio Oriente, si era trasformata in un'associazione criminale internazionale miliardaria legata ai cartelli sudamericani della droga e alla mafia russa.

Sede di Cassandra Project era una struttura coperta e segreta della Dea a Chantilly, in Virginia, da li' grazie a intercettazioni telefoniche, operazioni sotto copertura e informatori, avevano disegnato e rintracciato tutte le reti illecite di Hezbollah, con l'aiuto di trenta agenzie di sicurezza statunitensi e straniere. Erano finalmente in grado di seguire e quindi bloccare le spedizioni di cocaina che dall'America Latina andavano verso l'Europa e il Medio Oriente attraverso l'Africa, e che arrivano negli Stati Uniti attraverso il Messico. Avevano individuato anche il percorso del denaro sporco che poi veniva riciclato in vari modi, anche attraverso l'acquisto di auto usate.

hezbollah bHEZBOLLAH B
Quando l'inchiesta era al culmine, e pronta a chiudersi la rete, dai vertici dell'amministrazione Obama, e attraverso il direttore della CIA, John Brennan, e il segretario di Stato, John Kerry, arrivano sempre più frequenti ostacoli di ogni genere burocratico che si allargano anche ai dipartimenti della Giustizia e del Tesoro.

Le autorizzazioni necessarie per bloccare le attività degli attivisti di Hezbollah non arrivano mai, ogni giorno nuovi permessi venivano negati, perquisizioni proibite, arresti impediti, il tutto dopo una serie di scuse, cavilli, rinvii. Nella documentazione dell'inchiesta c'è una storia incredibile di boicottaggio.
libano HezbollahLIBANO HEZBOLLAH

Nel frattempo gli agenti furiosi si vedevano passare sotto il naso un aereo al giorno dal Venezuela carico di denaro sporco, altri che trasportavano droga, personaggi come Al Fayad, capo delle Milizie di Hezbollah in Siria, catturato in Repubblica Ceca e del quale mai viene chiesta l'estradizione degli Stati Uniti per non dispiacere alla Russia e all’Iran. Così per tutta una serie di personaggi importanti e medi.

La decisione politica è arrivata dall'alto, conferma a Politico David Asher, un analista del Dipartimento della Difesa statunitense specializzato in finanza illecita che ha contribuito alla creazione del Progetto Cassandra.

Intende dire che sono stati proprio diretti collaboratori di Barack Obama a impedire che venissero arrestati i principali agenti di hezbollah, e tra loro c'era il principale fornitore di armi del siriano Bashar Assad. Le ragioni addotte variavano dalla certezza espressa dal direttore della CIA che il potere terroristico di Hezbollah fosse in radicale diminuzione, alla necessità testimoniata da Kerry di non guastare in alcun modo l'imminente accordo con l'Iran di prevenzione della produzione di armi nucleari, di non turbare in alcun modo la fase positiva con la Russia, necessaria per chiudere l'accordo.

L'inchiesta è praticamente naufragata, alla fine del 2016, quando è stato eletto Donald Trump, Hezbollah stava in perfetta salute, intoccata da Cassandra Project nonostante la mole micidiale di prove e accuse, nonostante la possibilità pratica della Dea di mettere fine all'intero traffico in pochi giorni.

JOHN KERRY OBAMAJOHN KERRY OBAMA
Altro discorso sul danno politico, praticamente l'autorevolezza e la credibilità americane si sono ridotte a zero. Tanto è vero che tra le sue ultime direttive Obama è costretto a consegnare 400 milioni di dollari nascosti in blocchi di legno come pagamento all'Iran per ottenere la liberazione di 4 prigionieri americani.

Quando il Wall Street Journal scopre l'invio illegale di denaro, la Casa Bianca risponde che è solo una coincidenza, che si tratta dell'anticipo di un vecchio pagamento dovuto dall'epoca dello Scià di Persia, su cui si è raggiunto ora un accordo. Certo è che, distensione o no, l'Iran senza soldi, e senza prova di forza, non avrebbe lasciato liberi i quattro americani, che a questo livello tanto basso a forza di concessioni, anche su questioni vitali per gli interessi americani, è arrivata la credibilità di Washington.

I repubblicani al congresso chiedono ora di aprire un'indagine su Cassandra project, indagine che sarà costata decine di milioni di dollari ai contribuenti, I cui risultati avrebbero stroncato chissà quante stragi attentati e stragi, impedito l'ingresso di droghe pesanti che porta alla morte, frenato il riciclaggio di denaro che finanzia crimini. Obama è un campione di morale, a Obama si perdona tutto, Obama viene rimpianto. Fino a quando?

RAPINATO E MAZZIATO! PER "COMPORTAMENTO NON CONSONO", LICENZIATO IL CAPOTRENO DI CREMONA AGGREDITO DA UNO SENEGALESE: DERUBATO DEL PALMARE E DEL POS

"È BATTAGLIA LEGALE 

L’AVVOCATO DEL CAPOTRENO ANNUNCIA RICORSO: "SI STAVA DIFENDENDO DA UNA RAPINA"


capotreno pestatoCAPOTRENO PESTATO
"Comportamento non consono alle mansioni proprie della sua figura professionale e dell'azienda che lei comunque rappresenta". Con queste motivazioni, Trenord ha licenziato un capotreno di Cremona che insultò uno straniero urlandogli "sei un negro di m...".

L'uomo lo scorso 23 settembre venne aggredito e rapinato di palmare e pos dal cittadino senegalese che non voleva pagare il biglietto sul treno Cremona-Brescia. Per difendersi, e recuperare gli oggetti, l'uomo morse un braccio allo straniero e in un momento di concitazione lo insultò.

TRENORDTRENORD
Trenord lo ha licenziato ma Giordano Stagnati, di 25 anni, assunto lo scorso 9 giugno, dopo aver superato il concorso, è pronto a dare battaglia. Nella lettera di licenziamento che gli è stata consegnata una settimana fa, il 13 dicembre, gli si contesta appunto il comportamento "non consono alle mansioni proprie della sua figura professionale e dell'azienda che lei comunque rappresenta mentre indossa l'uniforme aziendale ed esercita funzioni di incaricato di pubblico servizio per conto di Trenord".

L'ex capotreno ha impugnato il licenziamento senza preavviso.

"A breve presenteremo ricorso al giudice del lavoro perché per noi la sanzione espulsiva è eccessiva e perché il capotreno si stava difendendo da una rapina che effettivamente c'è stata" spiega l'avvocato Massimiliano Cortellazzi.

capotreno pestatoCAPOTRENO PESTATO
Il 24 gennaio 2018, Moussa Diatta, di 23 anni, residente nel Bresciano, verrà processato dal gup del tribunale di Brescia per rapina. In quella sede il capotreno si costituirà parte civile.

Fonte: qui

"LA VITTIMA SONO IO" 

PARLA IL CAPOTRENO LICENZIATO PER GLI INSULTI RAZZISTI A UNO STRANIERO: "SONO STATO AGGREDITO E PICCHIATO DA QUEL RAGAZZO. E ORA MI LICENZIANO PURE 

LA FRASE RAZZISTA? MI E’ SFUGGITA NELLA CONCITAZIONE" 

Cristina Bassi per il Giornale

capotreno licenziatoCAPOTRENO LICENZIATO
«Sono stato aggredito e picchiato. E adesso vengo licenziato per una frase - lo ammetto: razzista - che mi è sfuggita nella concitazione.
In questa storia assurda la vittima sono io». Giordano Stagnati, capotreno cremonese di 25 anni, il 23 settembre scorso era in servizio sulla linea ferroviaria Brescia-Cremona. Ha discusso con un passeggero senza biglietto, un senegalese di 23 anni, sono volati insulti reciproci e poi le botte. In un video girato con il telefonino da un'altra viaggiatrice Stagnati apostrofa lo straniero con un «negro di m...», getta dal finestrino la sua carta prepagata senza credito. Moussa Diatta spinge a terra il capotreno, che lo morde a un braccio, e gli strappa via il palmare e il Pos aziendali. Il senegalese è stato arrestato per rapina, Stagnati licenziato da Trenord.

Se lo aspettava?
capotreno pestatoCAPOTRENO PESTATO
«Mi aspettavo un qualche provvedimento disciplinare, ma non una misura tanto severa. Così dice la lettera di licenziamento: ha tenuto un comportamento non consono alle mansioni proprie della sua figura professionale e della nostra Azienda che Lei comunque rappresenta mentre indossa l'uniforme aziendale ed esercita funzioni di incaricato di pubblico servizio per conto di Trenord. Inoltre avrei messo a repentaglio la mia sicurezza e quella dei viaggiatori».

Il video della rissa, in cui tra l'altro lei ha la peggio, è finito su internet e molti le hanno dato del razzista.
«Mi dispiace molto per quello che è successo. Ma mi è capitata questa brutta cosa, sono stato aggredito e mi è scappata una frase sgradevole. A bocce ferme è facile per chi non ci si è trovato chiamarmi razzista. Ora so di aver sbagliato e chiedo scusa. Però chissà gli altri al mio posto cosa avrebbero fatto».

Ci saranno strumentalizzazioni...
«Io non sono iscritto ad alcun partito politico, non uso i social e non ho mai espresso opinioni contro gli stranieri».
Aveva mai avuto problemi di questo tipo?
capotreno pestatoCAPOTRENO PESTATO
«No. Ho sempre avuto un comportamento educato con tutti i passeggeri. Non ho mai trasceso, neppure con quelli che alzano la voce con me. Non è vero che ho usato io le mani per primo con quel ragazzo straniero. Nel mio lavoro non ho mai gridato né tanto meno alzato le mani. Anche in questo caso stavo facendo il mio dovere e lui non ha esitato ad aggredirmi».

Si è accanito su di lui perché era straniero?
«Assolutamente no. Ho chiesto il biglietto a tutto il vagone, non era certo un fatto personale. I passeggeri sprovvisti erano solo Diatta e due ragazze, cui ho fatto pagare il biglietto con la maggiorazione prevista. Sono le stesse che poi hanno postato il video, forse perché erano arrabbiate con me, aggiungendo commenti offensivi nei miei confronti. I passeggeri senza biglietto sono spesso anche gli italiani e per i molti stranieri sprovvisti ce ne sono altrettanti con l'abbonamento».

Ha avuto paura quel giorno?
«Sì. Quel ragazzo mi ha detto razzista, bastardo, italiano di m.... Mi sono sentito in pericolo, ricordate cos'è successo al capotreno Carlo Di Napoli? (una gang di latinos gli amputò quasi un braccio con un machete, ndr). Poteva andarmi molto peggio e potevo finire con più di una contusione a un polso».

Adesso cosa farà?
TRENORDTRENORD
«Assistito dall'avvocato Massimiliano Cortellazzi, farò ricorso contro il licenziamento. Inoltre mi costituirò parte civile nel processo per rapina contro Diatta. E ho querelato per diffamazione l'autrice del filmato».
Vorrebbe continuare a lavorare a Trenord?
«Mi trovo bene in questa azienda, mi hanno assunto a giugno di quest'anno. Vorrei tornare a lavorare. Ho superato una selezione e fatto mesi di formazione per arrivarci. Il mio è un bel lavoro, di responsabilità, anche se alcune volte è difficile».

Fonte: qui