9 dicembre forconi: 10/24/18

mercoledì 24 ottobre 2018

Il leghista Ciocca si pulisce la scarpa sulle carte di Moscovici


Un siparietto decisamente sopra le righe quello che ha visto protagonista un europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca.



Che a Strasburgo, al termine della conferenza con cui commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici ha comunicato la bocciatura della Manovra del governo giallo-verde, si è tolto una scarpa pulendosi la suola sulle carte lasciate dallo stesso Moscovici sulla scrivania. 


Quindi si è vantato così, postando le immagini su Twitter: "#Strasburgo, HO CALPESTATO (con una suola Made in Italy... alla faccia sua!!!) la montagna di BUGIE che #Moscovici ha scritto CONTRO il #NostroPaese !!! L’Italia merita RISPETTO e questi #EuroImbecilli lo devono capire, non ABBASSIAMO PIÙ LA TESTA !!! Ho fatto bene ???". Clicca qui

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“PRIMA SI SORRIDE, POI CI SI RISVEGLIA CON IL FASCISMO” 

MOSCOVICI CONTRO CIOCCA, L’EURODEPUTATO DELLA LEGA CHE IERI HA CALPESTATO CON UNA SCARPA “MADE IN ITALY” LA LETTERA DI BOCCIATURA DELLA MANOVRA 

IL PARLAMENTARE A “UN GIORNO DA PECORA”: “NON SONO PENTITO. MOSCOVICI SOFFRE DI QUALCHE SINDROME. OGNI VOLTA CHE C’È UN ITALIANO SECONDO LUI È XENOFOBO O FASCISTA” 



MANOVRA, CIOCCA: NON SONO PENTITO DI QUANTO FATTO, DEVO FRENARE ITALIANI CHE VORREBBERO FARE LO STESSO; MOSCOVICI? SOFFRE DI QUALCHE SINDROME QUANDO VEDE ITALIANI


Angelo CioccaANGELO CIOCCA
“Pentito di quanto fatto ieri? No, non solo non mi sono pentito ma in questo momento devo frenare i tanti cittadini italiani che in questo momento vorrebbero prendere un suola Made in Italy e portarla sul banco del Commissario Europeo”.

A parlare a Rai Radio1 Un Giorno da Pecora è Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega, ieri autore di un gesto provocatorio nei confronti di Moscovici. Cos'è successo ieri a Strasburgo? “Dopo 10 minuti avevo già pensato di andarmene. Nell'uscire, viene fatta una domanda a Moscovici, chiedendogli: quando lei fece il ministro dell'Economia francese non rispettò mai le regole europee”. Cosa rispose Moscovici? “Che quando si comportò così era in una situazione di povertà perché la sua Francia aveva 6 milioni di poveri. In Italia ne abbiamo 5 milioni...”

cioccaCIOCCA
E lei cosa ha pensato di fare? “Un'idea così nei confronti del nostro popolo andava schiacciata, così' mi sono avvicinato con eleganza a Moscovici, ho preso il documento in cui bocciava l'Italia e l'ho 'timbrata' con una suola della mia scarpa, rigorosamente Made in Italy, fatta a Vigevano. Poi ho commentato il documento con un aggettivo inglese che inizia con la 's'...” Moscovici le ha dato del provocatore fascista...”Lui ormai vede i fantasmi, ogni volta che c'è un italiano è xenofobo e fascista secondo Moscovici, qualsiasi italiano.

O soffre di qualche sindrome o non si capisce perché provi ostilità nei confronti dell'Italia”. Salvini ha detto che l'Europa non si cambia con le provocazioni, mentre Giorgetti ha parlato di 'serietà' nel commentare l'episodio. “Hanno ragione entrambi: il governo - ha detto a Rai Radio1 l'eurodeputato - deve puntare ad avere un dialogo con l'Europa. In questo momento io però faccio opposizione all'Europarlamento”.

MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANAMOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA
MOSCOVICI SULLA SCARPA DEL LEGHISTA CIOCCA: “PRIMA SI SORRIDE, POI CI SI RISVEGLIA CON IL FASCISMO”

Futura D’Aprile per www.tpi.it

Il 23 ottobre 2018 la Commissione europea ha bocciato la legge di Bilancio presentata dall’Italia. La notizia è stata data dal vicepresidente responsabile per l’euro, Valdis Dombrovskis, e dal commissario Pierre Moscovici, nel corso di una conferenza stampa durante la quale Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega, ha calpestato la lettera di bocciatura della manovra.

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“L’episodio della scarpa made in Italy è grottesco”, ha commentato il commissario Moscovici con un post su Twitter. “All’inizio si sorride e si banalizza perché è ridicolo, poi ci si abitua ad una sorda violenza simbolica e un giorno ci si risveglia con il fascismo. Restiamo vigili. La democrazia è un tesoro fragile”. Nella stessa giornata, il commissario era tornato sull’argomento in un’intervista ai media francesi. “Un provocatore e un fascista, per parlare chiaro. Si vede il germe di una violenza simbolica inammissibile”, ha detto il commissario Ue Pierre Moscovici riferendosi ad Angelo Ciocca. “È gente che attacca la democrazia basata sulle regole sul rispetto delle istituzioni e sulla libertà”.

Cosa è successo a Strasburgo
TRIA E MOSCOVICITRIA E MOSCOVICI
Angelo Ciocca, deputato della Lega al parlamento Europeo ha calpestato la lettera con cui la Commissione europea ha bocciato la manovra. “A Strasburgo, ho calpestato (con una suola Made in Italy!!!) la montagna di bugie che Moskovici ha scritto contro il Nostro Paese!!! L’Italia merita RISPETTO e questi EuroImbecilli lo devono capire, non abbassiamo più la testa!!! Ho fatto bene???!”, ha scritto Ciocca su Twitter.

Ciocca si avvicina al tavolo della conferenza degli oratori, prende i fogli della relazione del Commissario agli affari economici Pierre Moscovici e vi poggia sopra una scarpa. Infine porge la sua mano a Moscovici, che non ricambia il gesto, lo guarda e se ne va.

La bocciatura della manovra
La Commissione europea ha bocciato il testo della Legge di Bilancio presentata dall’Italia perché “il governo italiano sta apertamente e deliberatamente andando contro gli impegni che aveva preso”. (qui cos’è la legge di bilancio)
CONTE DI MAIO SALVINICONTE DI MAIO SALVINI

Secondo la Commissione, la manovra del governo configura una “inadempienza particolare grave rispetto alle regole Ue”, ha detto il vicepresidente responsabile per l’euro, Valdis Dombrovskis. “Per la prima volta al Commissione è obbligata a richiedere a un paese dell’area euro di rivedere il suo documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternativa”.

“Se il governo non modificherà il documento programmatico di bilancio per rispettare le regole europee, la Commissione potrebbe aprire una procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito”.

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UN 13ENNE PRENDE A PUGNI IL PROFESSORE D’ARTE IN PROVINCIA DI BERGAMO.


IL DOCENTE LO HA FATTO USCIRE DALLA CLASSE E LUI LO HA AGGREDITO 

A MONTEPULCIANO DUE 17ENNI BULGARI CHIEDEVANO IL PIZZO AI COMPAGNI: AVVICINAVANO LE VITTIME CHIEDENDO PICCOLE SOMME TRAMITE MESSENGER, POI COMINCIAVANO A…

PUGNI A INSEGNANTE DELLE MEDIE SOSPESO UN ALUNNO DI 13 ANNI

Pietro Tosca per www.corriere.it

Invitato a uscire dall’aula perché disturbava la lezione, uno studente ripetente di 13 anni di seconda media si è scagliato contro il professore e con un pugno in faccia lo ha ferito al naso. Il fatto è accaduto alla secondaria di primo grado Cameroni di Treviglio (Bergamo) la mattina di giovedì della scorsa settimana.
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Vittima, il docente di arte Valentino Fimiani, residente a Cologno Monzese, che da pochi giorni aveva preso servizio nell’istituto della Bassa dopo che negli anni scorsi ha insegnato a Casirate, Verdello e Martinengo. Giovedì in pratica era la prima lezione in cui il docente doveva iniziare a spiegare, ma subito si è trovato a dover gestire quell’alunno che nella scuola è ben conosciuto e molto temuto dagli altri studenti.

Quando il ragazzo ha iniziato a disturbare durante la lezione, il professor Fimiani lo ha richiamato e infine l’ha fatto uscire dalla classe. Pochi minuti e poi è stato richiamato in aula, ma non ha cambiato atteggiamento. Anzi, a un certo momento, di fronte a un nuovo richiamo dell’insegnante, ha iniziato a prendersene gioco cercando di colpirlo con palline di carta.

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Quando il docente si è avvicinato dicendogli di uscire, è avvenuto l’impensabile. Il 13enne lo ha aggredito a sberle e calci sferrandogli un pugno in faccia tra gli sguardi terrorizzati dei compagni. Più di una studentessa è scoppiata a piangere mentre il docente si teneva la faccia dolorante.

Colpito sulla montatura degli occhiali, il professore si è trovato il volto graffiato e ha temuto che lo studente gli avesse fratturato anche il naso. Intanto alcuni alunni sono corsi nella classe a fianco per chiedere aiuto a un altro docente. Quando la situazione è tornata alla normalità, il professor Fimiani si è recato al Pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio e solo dopo gli esami si è potuto escludere che avesse fratture.

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Ieri il docente non era a scuola. Raggiunto nella sua abitazione, ancora scosso, vorrebbe non parlare di quanto accaduto. Si sente nella sua voce l’imbarazzo e tutta la difficoltà di dover gestire una situazione di questo tipo. «Nei miei anni di insegnamento — si limita a dire — non mi era mai successo niente del genere». Riguardo al fatto in sé precisa solo: «Avevo invitato lo studente a uscire nuovamente dalla classe perché quando era rientrato non aveva cambiato atteggiamento. Mi ha lanciato contro delle palline di carta e quando gli ho detto di uscire mi si è praticamente scagliato contro».

Il 13enne non è nuovo a episodi di violenza sui professori. Già lo scorso 17 aprile era stato sospeso perché aveva preso di mira l’insegnante d’inglese durante le ore di recupero. In quel caso il ragazzino aveva perso le staffe perché alcuni compagni gli avevano nascosto lo zaino per fargli uno scherzo. Quando l’insegnante l’aveva richiamato, lui l’aveva spintonata e insultata. Solo l’intervento di un altro docente aveva posto fine all’aggressione. Lo studente era stato sospeso per tre settimane, ma poi non è rientrato a scuola. Bocciato a giugno, a settembre ha iniziato a ripetere la seconda in una sezione diversa.
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Come già successo ad aprile, la scuola — che sulla vicenda tiene una linea di massima riservatezza — ha provveduto anche in questo caso a sospendere per tre settimane l’allievo. «Non mi esprimo su fatti che riguardano singoli alunni — dichiara la dirigente scolastica Donatella Finardi —. Non credo che il clamore possa aiutare la scuola a intervenire, semmai rappresenta un ostacolo ulteriore».

L’istituto però dovrà dare delle risposte ai genitori degli studenti. A scuola non si parla d’altro da giorni e oggi pomeriggio sono in programma le assemblee di classe. «All’ordine del giorno c’è l’elezione dei rappresentanti — racconta una mamma della seconda dove è avvenuto il fatto —, ma chiederemo spiegazioni su quanto successo giovedì. Non possiamo nascondere che c’è molta apprensione». «Ci chiediamo — aggiunge un’altra mamma della stessa classe — come si possa proseguire nell’anno scolastico con una situa zione come questa. I nostri figli sono spaventati».


MONTEPULCIANO, BABY GANG  CHIEDEVA IL «PIZZO» AI COMPAGNI


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Avvicinavano i compagni dentro e fuori la scuola chiedendo inizialmente piccole cifre in denaro per acquistare cibo e sigarette per poi aumentare le richieste fino ad arrivare a pretendere somme sempre più ingenti addirittura di diverse migliaia di euro. È stata sgominata dai carabinieri, a Montepulciano, una baby gang composta da due diciassettenni bulgari, che, in pochi mesi, è riuscita a far cadere «nella rete» diversi minorenni loro coetanei che alla fine si sono decisi a denunciare i raggiri. La Procura di Siena teme che ci siano altre vittime di questi raggiri, le indagini continuano.

Il modo di operare dei «taglieggiatori» era sempre lo stesso. Una volta avvicinate le «vittime» chiedevano inizialmente piccole somme ma, in breve tempo e in costante crescendo, le pretese divenivano sempre più esose, pressanti e per certi aspetti persecutorie.
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Le richieste di denaro venivano avanzate in modo insistente anche tramite l’applicazione Messenger di Facebook, tanto che le vittime, non riuscendo più ad attingere dai propri risparmi, cominciavano a sottrarre denaro in famiglia. C’era stato un momento in cui la prima vittima aveva provato a non soddisfare più le richieste del compagno, ma questi non ammetteva ragioni: doveva dare dei soldi ad altre persone e se ciò non fosse avvenuto, avrebbe “passato dei guai” lui e, di conseguenza, gli stessi guai li avrebbe passati anche la vittima.

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Il passaggio del denaro avveniva in luoghi sempre diversi in particolare alle stazioni dei bus e alla consegna dei soldi non c’erano testimoni. Uno dei due baby «taglieggiatori» era già stato segnalato ai carabinieri dagli insegnanti dell’istituto proprio in merito a richieste di denaro avanzate nei confronti di alcuni compagni. Le indagini in quel caso, però, non avevano portato alla scoperta di alcun reato, perché interrogati dai militari i ragazzi, non avevano confermato.

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Fino ad una seconda denuncia da parte di un altro minorenne che, accompagnato dal padre, denunciava che il figlio aveva subito un raggiro, essendo stato indotto a elargire in più tranche 4.800 euro ad un altro ragazzo, «rubate» dalla cassaforte del padre. I due giovani al momento sono stati denunciati per truffa.

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CEDE SCALA MOBILE NELLA STAZIONE METRO REPUBBLICA A ROMA: 24 FERITI, UNO GRAVE, QUASI TUTTI TIFOSI DEL CSKA


C'E' CHI PARLA DI VELOCITA' ECCESSIVA DELLA SCALA MOBILE - VIDEO 

LA PROCURA DI ROMA APRE UN FASCICOLO DI INCHIESTA PER LESIONI 

LA SINDACA RAGGI SUL LUOGO DELL'INCIDENTE



roma crollo scala mobileROMA CROLLO SCALA MOBILE

Una scala mobile ha ceduto nella stazione Repubblica della metropolitana di Roma: molti i feriti, quasi tutti russi. In un primo momento, stando ad alcune testimonianze, si è pensato che a provocare il cedimento fossero stati alcuni tifosi del Cska di Mosca, diretti all'Olimpico per la sfida contro la Roma in Champions League. Ma successivamente le immagini dell'incidente hanno mostrato una velocità anomala della scala mobile. Le persone ferite, e portate in ospedale, sono più di 20, sette in codice rosso: uno di loro ha un piede semiamputato. Gli altri sono in codice giallo. La fermata è stata chiusa. L’Atac (l’azienda dei trasporti della Capitale), a quanto si apprende, ha aperto un'indagine interna per accertare le ragioni dell'incidente. Anche la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, con i magistrati che ipotizzano il reato di lesioni e sono in attesa delle informative delle forze dell'ordine: la stazione è stata posta sotto sequestro.

Testimonianze contrastanti
Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni subito dopo il cedimento, alcune decine di tifosi russi sono scesi in metro per raggiungere lo stadio e si sono messi a saltare sulla scala mobile. Ma una ragazza russa di 28 anni ha smentito la versione: "Non stavamo saltando". Per i Vigili del fuoco, quello avvenuto in metro è un "incidente strano". Mentre Atac, dal canto suo, fa sapere che "i controlli e la manutenzione delle scale mobili della metropolitana di Roma all'interno delle stazioni vengono fatte con cadenza mensile. E ciò ha interessato anche la stazione di Repubblica". 
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La sindaca Raggi sul luogo dell’incidente
Sul luogo dell’incidente si è recata anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha ripreso quanto detto da alcune persone presenti: "Testimoni sembra abbiano visto saltare e ballare sulla scala mobile - ha detto Raggi - Siamo qui per capire anche cosa è successo e siamo a disposizione dei feriti e delle famiglie".

Soccorritori: "Hanno ceduto ultimi gradini"
"La scala è integra per più di metà”, spiegano i soccorritori, “mentre gli ultimi gradini, meno di una decina, sono tutti spaccati e accartocciati uno sull'altro. Tutt'attorno ci sono bottiglie di birra e pezzi di vetro". La maggior parte dei feriti non ha riportato lesioni gravi, ma tagli soprattutto a piedi e gambe provocati proprio da lamiere e vetri. Nella piazza sono arrivate decine di mezzi di soccorso e il traffico è stato bloccato per metà. Presenti carabinieri, polizia, vigili del fuoco, vigili urbani e molte ambulanze.
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Video mostra velocità eccessiva scala mobile
L’incidente è stato anche ripreso da un video che è stato postato su twitter da un tifoso russo: si vede che la scala mobile aveva preso una velocità eccessiva, molto maggiore rispetto a quella a fianco, da dove viene ripreso il filmato. Alcuni passeggeri si gettano nella parte centrale della scala mobile, per non cadere in basso, altri rallentano la caduta aggrappandosi ai corrimani. Ad un certo punto la caduta dei passeggeri si ferma, con alcuni rimasti in piedi, mentre altri schiacciati in basso. 

Fonte: qui