9 dicembre forconi: 10/15/17

domenica 15 ottobre 2017

IN ANTARTIDE C'È UNA MACABRA CASCATA COLOR ROSSO RUGGINE CHE IRROMPE FRA I GHIACCI

POTREBBE SEMBRARE LO SCENARIO DI UNA MATTANZA, INVECE E’ QUALCOSA DI COMPLETAMENTE NATURALE: LO HANNO SCOPERTO I RICERCATORI ANALIZZANDO L’ACQUA…
Noemi Penna per la Stampa
CASCATA COLOR SANGUE ANTARTIDECASCATA COLOR SANGUE ANTARTIDE


Potrebbe sembrare il macabro scenario di una mattanza. E invece questo ghiaccio “insanguinato” è qualcosa di completamente naturale. Si tratta di un fenomeno che ha scosso molti animi, osservato per la prima volta dal geologo Griffith Taylor nel 1911. 

Siamo vicino al lago ghiacciato Bonney, in Antartide. Ed è impossibile non notare quelle macchie rosso sangue che rompono il bianco cristallino circostante. Si è da subito capito che non si trattava di sangue umano o animale, ma il mistero del macabro fenomeno è proseguito per quasi un secolo. 

CASCATA COLOR SANGUE ANTARTIDECASCATA COLOR SANGUE ANTARTIDE
Solo recentemente si è infatti scoperto che a colorare di rosso il ghiaccio, creando un effetto «cascata di sangue» a intermittenza, è l'acqua che sgorga da un enorme lago salato sotterraneo, risalente a 1,5 milioni di anni fa. 

I ricercatori hanno prelevato e analizzato chimicamente l'acqua salmastra che ciclicamente emerge in superficie, trovando una altissima concentrazione di ferro che, a contratto con l'aria, si ossida, imprimendo il color ruggine sul ghiaccio.  Per individuare il bacino sotterraneo antantirco è stato utilizzato il Radio Eco Sounding, una tecnica basata sul rimbalzo dei suoni ad alta frequenza nell'ambiente.

Ma è solo grazie al differente punto di congelamento, dato proprio dalla salinità dell'acqua sotterranea, se il flusso ferroso riesce a rimanere allo stato liquido e a sgorgare dai ghiacci, creando questa cascata rossa unica al mondo.  

Fonte: qui

CASCATA COLOR SANGUE ANTARTIDECASCATA COLOR SANGUE ANTARTIDE

I TUMORI DEL SANGUE SONO SEMPRE PIÙ DIFFUSI IN ITALIA A CAUSA DELL’INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO

E’ UNA MALATTIA CHE COLPISCE SOPRATTUTTO GLI OVER 65 

I SINTOMI SONO SPESSO SIMILI A QUELLI DEI MALANNI DI STAGIONE 

I CONSIGLI SU COME RICONOSCERLI

I tumori del sangue sono sempre più diffusi in Italia ed il motivo è facilmente spiegabile: questo genere di tumori, infatti, colpisce soprattutto gli over 65 e con l'invecchiamento demografico aumentano anche i pazienti che vengono colpiti da queste patologie ancora troppo poco conosciute. I sintomi, a differenza di altri tipi di tumori, spesso sono comuni a malanni di stagione e sembrerebbero essere trascurabili, ma non vanno sottovalutati.

TUMORE DEL SANGUETUMORE DEL SANGUE
Come illustrano gli specialisti impegnati in questi giorni a Roma nel Convegno nazionale della Società Italiana di Ematologia, i sintomi dei tumori al seno, al colon, alla prostata e ai polmoni sono noti e facilmente individuabili. Per patologie che riguardano il sangue, come leucemie, linfomi e mielomi, invece, le prime avvisaglie in genere non vengono riscontrate facilmente e per tempo. Il Corriere della Sera ha quindi deciso di elencare i principali sintomi di queste gravi patologie, solo apparentemente non degni di nota.

Ecco quali sono i principali sintomi delle malattie del sangue, legati principalmente al ruolo delle citochine, molecole che hanno la funzione di trasmettere messaggi tra le cellule di diversi organi e tessuti:

TUMORE DEL SANGUETUMORE DEL SANGUE
1) Stanchezza estrema: potrebbe essere legata sia all'anemia, sia al rilascio anomalo di citochine nell'organismo.

2) Febbre continua: anche se non alta, una febbre che non passa con il tempo potrebbe essere causata da infezioni dovute ad una carenza di globuli bianchi che rinforzano il sistema immunitario.

3) Sudorazione notturna eccessiva e anomala: soprattutto se abbinata alla febbre continua, e se quest'ultima si presenta soprattutto nelle ore diurne, potrebbe trattarsi di un campanello d'allarme.

4) Dolori alle ossa persistenti: occhio a non sottovalutare i dolori presenti sempre negli stessi punti dello scheletro e che non passano neanche dopo l'assunzione di specifici antidolorifici.

5) Perdita di peso: se vi accorgete di perdere peso in maniera del tutto ingiustificata, questo potrebbe essere un effetto del rilascio di citochine da parte delle cellule neoplastiche.
TUMORE DEL SANGUETUMORE DEL SANGUE

6) Ematomi o lividi 'spontanei': se vi accorgete della presenza di ematomi o lividi senza aver subìto alcun trauma, questo potrebbe essere dovuto alla carenza di piastrine, che coagulano il sangue. Se queste sono assenti, il sangue si addenserà più facilmente in alcuni punti provocando la comparsa di ematomi 'spontanei'.

7) Sangue, infezioni e ulcere continuati: soprattutto nel cavo orale, in condizioni normali l'equilibrio è garantito tra gli agenti microbici e il sistema immunitario. Quando quest'ultimo viene indebolito per un tumore possono formarsi sanguinamenti, infezioni e ulcere nella bocca.

TUMORE DEL SANGUETUMORE DEL SANGUE
8) Gonfiore dei linfonodi: spesso notiamo gonfiori nei linfonodi superficiali nel collo, nelle ascelle o nell'inguine, anche senza provare alcun dolore. Questi ingrossamenti possono essere spontanei e dovuti ad un'eccessiva risposta immunitaria, ma non vanno sottovalutati se dopo un mese non sono ancora regrediti.

9) Prurito: se avete questa sensazione, eccessiva e immotivata, in ogni parte del corpo, potrebbe essere colpa delle citochine.

A causa della varietà e dell'apparente trascurabilità di questi sintomi, è bene non allarmarsi. Se si hanno questi sintomi e si sospetta un tumore del sangue, il consiglio degli specialisti è quello di contattare il proprio medico di base che, sulla base di una visita, deciderà se prescrivere o meno esami più approfonditi e specifici.       

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IN SVIZZERA ANCHE LE FOGNE SONO D’ORO! - OGNI ANNO 43 CHILI DEL PREZIOSO METALLO FINISCONO NELLA RETE FOGNARIA

E NON E’ TUTTO? VENGONO SCARICATI OGNI ANNO ANCHE CIRCA 2950 CHILI D'ARGENTO, PER UN VALORE DI 1,8 MILIONI DI DOLLARI 

Quarantatre chili d'oro finiscono ogni anno nei labirinti sotterranei delle città svizzere, ma difficilmente il Paese sarà preso d'assalto da un esercito di cercatori armati della mitica 'padella' (la batea): il prezioso metallo, per un valore di circa due milioni di dollari alle quotazioni attuali, finisce infatti nella rete fognaria elvetica. E' il risultato di uno studio dell'Istituto federale svizzero per le scienze acquatiche e la tecnologia (Eawag), secondo quanto riporta la Cnn.

lingotti oroLINGOTTI ORO
La ricerca, commissionata dall'Ufficio federale svizzero per l'ambiente, si basa su sondaggi effettuati in 64 impianti per il trattamento delle acque reflue sparsi nel Paese e indica che in alcune città la concentrazione di oro negli scarichi è più alta che in altre. In particolare, sottolinea la Eawag, in una zona del sud della Svizzera che ospita numerose raffinerie d'oro, l'elevata concentrazione di questo metallo giustificherebbe i costi necessari per la sua estrazione dai liquami.

Oltre all'oro, nelle fogne svizzere vengono scaricati ogni anno anche circa 2.950 chili d'argento, per un valore di 1,8 milioni di dollari, e perfino terre rare usate nella produzione di apparecchi elettronici.

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A OLTRE UN ANNO DALLA CONDANNA, ANCORA IN LIBERTA’ L'AD ESPENHAHN E IL DIRETTORE PRIEGNITZ PER IL ROGO DELLA THYSSENKRUPP

L’APPELLO DEL MINISTRO ORLANDO ALLA GIUSTIZIA TEDESCA: “FATE SCONTARE LA PENA AI MANAGER” 

MANDATO DI ARRESTO EUROPEO BLOCCATO DA CAVILLI BUROCRATICI, GIA’ IN CARCERE INVECE I 4 IMPUTATI ITALIANI
Simona Lorenzetti per la Stampa

thyssenkrupp vittime.THYSSENKRUPP VITTIME.
Tre mesi d' indagine. Nove anni di processi, con due passaggi in Cassazione. E poi improvvisamente per le vittime e i condannati della Thyssen la giustizia ha inforcato binari distinti. I quattro imputati italiani sono finiti in carcere, mentre i vertici tedeschi della multinazionale dell' acciaio, l'ad Harald Espenhahn e il direttore generale Gerald Priegnitz, sono ancora in libertà.

E questo nonostante debbano scontare, rispettivamente, 9 anni e 6 anni e 10 mesi di reclusione. A poche settimane dal decennale del rogo costato la vita a sette operai, un senso di frustrazione pervade ancora i familiari, la cui sete di giustizia è rimasta inevasa, appesa ai cavilli del diritto internazionale.

harald espenhahnHARALD ESPENHAHN
E' di questo sentimento che si è fatto carico il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che a margine della riunione del Consiglio Gai in corso a Lussemburgo ha incontrato il suo omologo tedesco Heiko Maas e gli ha rivolto un appello affinché la Germania dia esecuzione alla sentenza, facendo scontare ai manager la loro pena.

La richiesta non è caduta nel vuoto: Maas si è impegnato a svolgere nel più breve tempo possibile un approfondimento sulla questione, al fine di poter dare riscontro alla richiesta italiana. E' dal maggio del 2016 che si attende l' incarcerazione dei due manager.
daniele moroniDANIELE MORONI

All' indomani del verdetto della Cassazione, che ha messo la parola fine alla storia giudiziaria del rogo, i quattro imputati italiani si erano presentati spontaneamente dai carabinieri.

In carcere erano finiti: il direttore dello stabilimento italiano, Marco Pucci, condannato a 6 anni 10 mesi; il membro del comitato esecutivo dell' azienda, Daniele Moroni, condannato a 7 anni e 6 mesi; l' ex direttore dello stabilimento, Raffaele Salerno, a 8 anni e 6 mesi; e il responsabile della sicurezza, Cosimo Cafueri, a 6 anni e 8 mesi.

marco pucciMARCO PUCCI
Diversamente avevano scelto di agire l' ad Harald Espenhahn e il direttore generale Gerald Priegnitz, che non erano rientrati in Italia per scontare la pena. La procura generale, pertanto, aveva inoltrato agli uffici giudiziari tedeschi un mandato di arresto europeo.

heiko maasHEIKO MAAS
Un documento ufficiale con il quale l' Italia chiedeva alla Germania di rendere esecutiva la condanna, così come previsto dagli accordi tra i due Paesi.

Ma affinché si avviasse questa procedura, era necessario che venisse inviata a Berlino anche la sentenza dei giudici romani tradotta in tedesco, e anche la precedente sentenza, quella della corte d' appello di Torino. Una prima parte della procedura sarebbe stata completata, ma da Berlino sarebbero poi arrivate nuove richieste di acquisizione di atti.
thyssenkrupp vittime 2THYSSENKRUPP VITTIME 

Sta di fatto che ad oggi l' iter è bloccato. Da qui l' intervento del ministro Orlando, che ha consegnato al collega tedesco una lettera nella quale ripercorre i passaggi della vicenda.
«Il caso ha avuto ampia diffusione mediatica a causa della gravità dello stesso, che ha coinvolto decine di famiglie.

ANDREA ORLANDOANDREA ORLANDO
Vi è quindi un forte interesse a vedere definito il procedimento», si legge nella missiva. Ad ogni modo, anche se l' autorità giudiziaria di Berlino dovesse accogliere la richiesta italiana, Harald Espenhahn e Gerard Priegnitz non sconterebbero più di 5 anni di carcere: il massimo consentito dalla legge tedesca per il reato di omicidio colposo aggravato. E poco cambia se in questo caso gli omicidi colposi sono stati addirittura sette.

Fonte: qui