J’ACCUSE DI MAZZUCCO (FONDAZIONE CARIVERONA): OPERAZIONE SMENTISCE VECCHIO CDA, “TRAGGANO CONSEGUENZE”, E CHIEDE “TOTALE DISCONTINUITA’”
1. LA SOTTOSCRIZIONE SCATTA A FEBBRAIO
MUSTIER L' ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier, ieri ha portato a casa il primo risultato: presente il 52,7% del capitale, ha votato a favore dell' aumento di capitale da 13 miliardi il 99,6% dei soci riuniti ieri in assemblea a Roma. L' operazione potrebbe partire già a febbraio dopo l' ok ai conti 2016 anche perché il gruppo a marzo deve fare fronte al pagamento degli interessi sui 2,5 miliardi di strumenti Tier1 e, nel caso l' operazione non dovesse rispettare le scadenze (ha precisato la banca in una comunicazione su richiesta Consob), potrebbe non corrispondere le cedole e finire sotto i livelli minimi di capitale.
MUSTIER Mustier si è comunque dichiarato «fiducioso» sul successo dell' operazione - la più imponente mai lanciata sul mercato italiano - e nelle prossime tre settimane inizierà il roadshow in giro per il mondo durante il quale presenterà il piano strategico agli investitori internazionali. Intanto, ha predisposto rettifiche aggiuntive da 8,1 miliardi sui crediti per il loro successivo smaltimento, costi di uscita dei dipendenti per 1,7 miliardi e svalutazioni dell' attivo da 1,4 miliardi. Avviata inoltre la trattativa con i sindacati sulle 3900 uscite di dipendenti aggiuntive.
MOHAMMED BIN ZAYED AL NAHYAN E LUCA DI MONTEZEMOLO Da decidere ci sono le condizioni della ricapitalizzazione che, ha sottolineato lo stesso gruppo, non è stata richiesta dalla Bce. Gli analisti scommettono su un prezzo di emissione a sconto del 30-40% sulla parità teorica. Sganciato dall' aumento c' è inoltre il tema del raggruppamento delle azioni, una nuova ogni 10 vecchie, che potrebbe avvenire, ha detto Mustier, già entro il 23 gennaio.
Resta da capire chi aderirà all' operazione fra gli attuali soci dell' istituto che dovranno aprire il portafoglio per non diluirsi troppo nell' azionariato. Il fondo Aabar, che dovrebbe sborsare circa 650 milioni per mantenere il proprio 5%, non ha ancora preso una decisione, come ha detto ieri il vicepresidente Luca Montezemolo, smentendo così le voci dei giorni scorsi secondo cui da Abu Dhabi era già venuto il via libera.
AABAR LOGO
Stando alle ultime indiscrezioni, la Banca centrale libica (Lia) potrebbe non sottoscrivere la propria quota (circa il 2,5%) vista la difficile situazione nazionale.
A tenere banco, ieri, è stato soprattutto il presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco: l' ente scaligero avrebbe ceduto nei giorni scorsi lo 0,5% di Unicredit scendendo al 2,2% e si è dichiarato favorevole all' aumento. Mazzucco ha però chiesto in assemblea «discontinuità al cda» che fino alla «scorsa estate» dava sostegno al management e ostentava sicurezza salvo poi cambiare l' ad e imporre la cessione di Pekao e Pioneer e il maxi aumento.
LIBIA
Per questo le fondazioni (CariVerona, Crt, Carimonte, Manodori, CrTieste, Cassamarca e Fondazione Sicilia) con scarse risorse e una quota totale attorno al 9% hanno iniziato le consultazioni per fare fronte comune e avere almeno una rappresentanza nel board visto che l' aumento cambierà definitivamente lo scacchiere dell' azionariato.
2. FOGLIO DI VIA PER VITA, PALENZONA, MONTEZEMOLO
ALESSANDRO MAZZUCCO Buona la prima, per Jean Pierre Mustier. Il numero uno di Unicredit in assemblea incassa il via libera all' aumento di capitale da 13 miliardi di euro con una maggioranza bulgara, il 99,6%. I soci storici, sebbene molti probabilmente destinati a una decisa diluizione, danno piena fiducia al manager francese (confermato in consiglio con il 99,5% dei consensi, insieme con Martha Böckenfeld e Sergio Balbinot) e al suo piano lacrime e sangue. Non senza riportare malumori verso il cda.
GIUSEPPE VITA Durissimo, in particolare, l' intervento del presidente di CariVerona (fondazione scesa alla vigilia della riunione al 2,23%), Alessandro Mazzucco. Nel suo intervento ha riportato «sconcerto» per il fatto «che il cda ci invita a una operazione così preoccupante e ponderosa mentre fino all' estate manifestava piena e incondizionata fiducia al management», quello vecchio naturalmente. Mazzucco ha parlato di «salvataggio» di Unicredit. Secondo lui il maxi aumento «è una smentita dell' operato del cda di allora il quale è però lo stesso in carica attualmente». Un invito quindi a «trarne le doverose conseguenze».
FABRIZIO PALENZONA
Un foglio di via indirizzato anzitutto al presidente Giuseppe Vita e ai suoi vice Montezemolo, Palenzona e Calandra Buonaura. Ma che difficilmente sortirà effetti in un momento cruciale, con l' aumento in rampa di lancio nel giro di un mese: potrebbe partire subito dopo i conti del 9 febbraio e comunque prima del 10 marzo, data di pagamento dei bond At1 con scadenza 2021. A operazione conclusa l' assetto azionario sarà notevolmente diverso.
Le fondazioni, oggi al 9%, saranno ridimensionate. Il pallino sarà sempre più nelle mani dei grandi fondi internazionali (che oggi vedono in prima fila Capital Research, Aabar e BlackRock) con cui il management disegnerà i cda del futuro. Comunque per ora Cariverona non ha stabilito la quota di adesione. Anche Aabar «non ha ancora deciso» il da farsi, ha detto Luca Montezemolo, sebbene con il fondo di Abu Dhabi ci sia stato un vertice «positivo».
BLACKROCK
Tutti però giudicano positivamente l' azione di Mustier che per migliorare la qualità dell' attivo iscriverà a bilancio del quarto trimestre «rettifiche aggiuntive sui crediti per un importo complessivo pari a circa 8,1 miliardi».