9 dicembre forconi: 09/06/18

giovedì 6 settembre 2018

FAANG: scommesse short oltre $37 miliardi. La classifica dei titoli più colpiti

Le scommesse short sui FAANG salgono oltre i 37 miliardi di dollari. Chi sono i più colpiti? La classifica.

FAANG: scommesse short oltre $37 miliardi. La classifica dei titoli più colpiti
Le scommesse short sui titoli FAANG continuano ad aumentare.
Il settore tech di Wall Street ha messo a segno performance strabilianti dall’inizio dell’anno ad oggi, eppure con il passare dei mesi gli investitori e i semplici osservatori di mercato hanno iniziato a nutrire sempre più sospetti.
Secondo i dati più recenti, i più pessimisti hanno shortato circa 37 miliardi di dollari di titoli FAANG, tra cui Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Alphabet e sono in molti, oggi, ad attendersi una correzione che riguarderà l’intero comparto.

I titoli FAANG più shortati

Nonostante la lungimiranza dei suoi vertici, nonostante la continua espansione del business e l’innovazione da sempre accompagnata al suo nome, è Amazon il titolo FAANG più scaricato, con $10 miliardi di interessi short secondo i dati al 28 agosto riportati da Bloomberg.
“I titoli tech hanno registrato un’ampia corsa quest’anno. Tuttavia più grande è la salita più grande sarà la caduta ed è per questo che essi sono stati indicati come da shortare”,
ha affermato Ihor Dusaniwsky, head of research di S3 Partners, società dalla quale sono stati estratti i dati dell’indagine che ha fatto il proprio ingresso sul mercato proprio in concomitanza con i nuovi record del Nasdaq.
Nella sessione di martedì scorso l’indice è schizzato sopra gli 8.000 punti: quest’anno i FAANG hanno contribuito al 48% dei guadagni dello stesso ancora secondo i dati.
Stando a quanto emerso dalla citata analisi, la classifica dei big tech di Wall Street più shortati può essere così riassunta:

Tra i più shortati dal punto di vista mondiale, invece, sicuramente Alibaba ($19 miliardi), poi ancora Ping An Insurance ($13 miliardi), Tesla ($10,5 miliardi), Microsoft ($5,1 miliardi) e Takeda Pharmaceutical($4,7 miliardi).

Fonte: qui
.

Pentagono riconosce vulnerabilità USA di fronte a nuove armi di Russia e Cina

In caso di guerra il territorio americano non può salvarsi dalle moderne armi di Russia e Cina, ha dichiarato il comandante del Comando settentrionale delle Forze Armate degli Stati Uniti e delle forze di difesa aerospaziale del Nord America, il generale Terrence O'Shaughnessy. Le parole del militare sono riportate dal portale Military Times.
Le parole del militare sono riportate dal portale Military Times.
"Il contesto della sicurezza sta cambiando. Siamo abituati a pensare che gli oceani e gli Stati amici del nord e del sud rendano il nostro Paese inaccessibile, ma le cose cambiano, in quanto esistono nemici che sono realmente in grado di colpire il nostro territorio," — ha detto il generale alla 140th National Guard Association.
Inoltre O'Shaughnessy ha esortato ad un cambiamento radicale nella strategia di difesa statunitense.
"Dobbiamo ripensare radicalmente la difesa del nostro Paese e pensare a come difenderci da un avversario con la stessa forza", ha aggiunto.
Inoltre il generale ha detto che il Pentagono è già impegnato a trovare modi per annullare la vulnerabilità degli Stati Uniti contro le armi più moderne.
Fonte: qui

La Russia invia un messaggio di avvertimento agli USA con il lancio dei missili antinave Onyx


Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video del lancio avvenuto dei missili da crociera Onyx contro obiettivi sulla superficie del mare.
Un analista militare sottolinea che i nuovi missili russi costituiscono un’arma deterrente pertinente alla attuale situazione nel Mediterraneo e ritengono che il lancio sia un segnale  inviato a Washington.

La registrazione rilasciata dal ministero russo dimostra in parte le manovre della flotta del Pacifico nel mare di Okhotsk che coinvolgono i lanci dei missili Onyx del sistema Bastion e missili cruise da navi da combattimento. Tutti e sette i missili lanciati hanno colpito i loro obiettivi convenzionali.

L’analista militare russo Boris Rozhin ha commentato la scelta dei missili usati nelle manovre e cosa significa.


Invierà Il “MESSAGGIO” Agli Stati Uniti. Cosa Li Attira In SIRIA?


Rozhin ha sottolineato come la crescente minaccia che gli Stati Uniti pongono di una possibile aggressione all’Iran e delle loro intenzioni di un prossimo attacco contro la Siria , fanno acquistare una rilevanza particolare ai missili russi in questo contesto .

“È chiaro che non ci sarà alcun conflitto diretto, ma dimostrando la disponibilità di tali armi, la Russia dà il segnale che ha mezzi per distruggere piattaforme di lancio missilistiche che gli Stati Uniti dovessero spostare nel teatro delle azioni militari in Siria”, ha detto Analista russo

Allo stesso tempo, l’oratore ha sottolineato che l’argomento ha più a che fare con la politica che con l’ arena militare e, anche se la Russia possiede armi avanzate, ciò non esclude le provocazioni di altri paesi nei confronti di uno stato sovrano.

“La Russia fa questo [principalmente dimostra le sue armi] per ragioni di sicurezza, ma può anche usarli in teatri d’azione militari all’estero”, ha concluso.
Il sistema Bastion è progettato per proteggere la costa con una portata di oltre 600 km. Il sistema è in grado di distruggere navi di superficie di varie classi e tipi in condizioni di resistenza al fuoco ed intensa guerra radioelettronica. Può essere utilizzato giorno e notte in varie condizioni meteorologiche e include fino a 36 proiettili.
Nota: Non è dato sapere se i guerrafondai neocon, che guidano attualmente le scelte dell’Amministrazione USA ,saranno in grado ci capire che questa volta la Russia, in caso di aggressione, saprà dare la sua risposta.
Traduzione e nota: Luciano Lago

Peter Schiff: "We Will Have Inflation And Recession At The Same Time"

Peter Schiff, who accurately predicted the 2008 financial crisis has said in a recent podcast that the Federal Reserve is going to let the “inflation genie out of the bottle.”  And Schiff says this warning comes directly from the Fed’s own chairman, Jerome Powell.
In his podcast from August 24, Schiff warns that inflation is going to impact us all very soon. Schiff based this assessment on a speech given by Powell at Jackson Hole. 
“What Powell is saying is, ‘We are not going to do anything to make sure that the inflation genie stays in the bottle, but if the inflation genie actually escapes the bottle, and we don’t think that she’s going to; we think the genie is happy hanging out in the bottle. But if for some reason she gets free, well then, we’re going to do whatever it takes to get her back in there, especially considering the vulnerability of the US economy.'” –Peter Schiff

According to Seeking Alpha’s assessment of the podcast, Schiff noted that the strength of the dollar and the weakness in gold have primarily been driven by expectations of aggressive central bank monetary tightening.
“If what Jerome Powell said today causes traders to second-guess those assumptions and maybe dial back their expectations for rate hikes, maybe not necessarily the two rate hikes that everybody believes that are coming in the balance of 2018, but potentially they idea there may be no rate hikes at all coming in 2019 and that 2018 may be the end of it, and in fact, maybe we won’t even get the December rate hike. I think to the extent that traders start to reprice the odds of future rate hikes, this could be a big move in the dollar, a big move in gold.” –Peter Schiff
Schiff went on to say in the podcast that we should be prepared for inflation and recession to his us in the face and at the same time.
I think by the time we have this high inflation, we’re also going to have recession. Now, is the Fed going to do whatever it takes to put the inflation genie back into the bottle even if it means exacerbating a recession that is already underway? Because we can certainly have inflation and recession at the same time. I mean, we’ve had it before and I think we’re going to have it again. But of course, given the amount of debt that we have, if the Fed really jacked interest rates up to seven, eight, nine percent – whatever it took in order to rein in that inflation, not only would it cause another financial crisis, but it would cause the US government to either have to dramatically slash spending on things like Social Security and Medicare, dramatically increase taxes, even during a recession, or default in its bonds. So, doing whatever it takes means basically economic Armageddon, so I don’t believe that for a minute.” -Peter Schiff
Schiff also made a dire prediction that should serve as a warning to Americans:
“I do think that the American public is a lot closer to poverty than anybody imagines.  I mean, I don’t think the only thing standing between Americans and abject poverty is Donald Trump’s presidency, even though he may believe that. I think what maybe has been standing between America and poverty has been the Chinese and the rest of the world willing to give us their stuff for free; exchange the goods that they produce for the money that we print. And all of that is in jeopardy now.” -Peter Schiff
Schiff says it is definitely possible that all Americans will soon be poor, but not for the reasons that Donald Trump thinks, for looming reasons no one is looking at.

Quotazione storiche di oro e argento in USD, con e senza l'inflazione (americana)


Oro




.. e considerando l’inflazione (in rosso)




Le fonti sono nei grafici. Per l’inflazione USA sarebbe interessante capire se hanno usato quella ufficiale - e ci sarebbe da scrivere un mezzo libro anche su come nei decenni sono stati modificati i criteri di calcolo in modo da farla sembrare piu’ bassa - o quella reale.

Argento









In entrambi i metalli preziosi pare di poter individuare simili picchi nel bull market degli anni ’70-’80 e in quello di questi ultimi 10 anni circa (sarebbe iniziato intorno al 2000 comunque).

Ci aspettano quindi 20 anni di “plateau”, come fra anni ’80 e  ’90? Non credo proprio, per le ragioni espresse tante volte. In particolare per alcune ragioni

1) Il fatto che dopo il bull market degli anni ’70 sono seguiti investimenti nel settore minerario e sono state introdotte tecniche che hanno aumentato notevolmente le produzioni.. o almeno per il tempo che e’ durata. Oggi tutto il mondo e’ gia’ stato girato in lungo e in largo in cerca di depositi da sfruttare, sono decenni che usiamo anche i satelliti, e dopo la “bonanza” delle due ultime decadi del XX secolo oggi le prospettive minerarie sono molto piu’ magre. Basta vedere i tenori di metallo prezioso per tonnellata di roccia di 40 anni fa e quelli di oggi: oggi siamo a 1 se non due ordini di grandezza in meno (decimi di grammo per ton invece di grammi o decine di grammi per ton). e distruggere e trasportare e macinare tonnellate di rocce costa energia e vedete a quanto stavo il diesel nel 1980 e a quanto sta oggi.

2) Negli anni ’70 a comprare oro erano prevalentemente gli occidentali. Oggi ci sono miliardi di cinesi che allora erano fuori, piu’ sempre piu’ miliardi di persone in ogni angolo del mondo (nel 1974 eravamo 4 mld sulla Terra, oggi siamo piu’ di 7,5 mld).

3) Nessuna, ma proprio nessuna delle cause della grande crisi globale di 10 anni fa e’ stata “curata” .. ANZI, tutto il mondo affoga ancora di piu’ di allora nel debito (si ricorda che la causa scatenante ufficiale della crisi che porto’ al fallimento Lehman furono i prestiti a cani e porci per comprare casa negli USA, i famosi mutui subprime.. anche li un problema di debiti PRIVATI e banche che avevano prestato AD CAZZUM, come in Grecia, ora in Turchia, ecc...)

4) In un mondo che ormai tutti danno per elettrico in futuro, piuttosto che basato sui combustibili fossili, mi farebbe specie che il metallo piu’ termicamente ed elettricamente conducente del creato - l’argento - non brillasse almeno un pochino.

...


PS: salta all’occhio anche come il range di prezzo dell’oro in questi anni sia molto superiore a quello degli anni ’70-’80 mentre per l’argento siamo ai prezzi di 40 anni fa anche senza considerare l'inflazione (che, fra l’altro, in tutto il mondo e’ stata generalmente superiore se non grandemente superiore a quella USA).


Fonte: qui

MAZZE, PISTOLE E UN BIMBO IN BRACCIO, L’AGGHIACCIANTE VIDEO DEL RAID RAZZISTA CONTRO I 16ENNI GAMBIANI A PARTINICO


A LUGLIO IL PESTAGGIO DI UN 19ENNE SENEGALESE 


Felice Cavallaro per il Corriere della Sera
partinicoPARTINICO

È saltata fuori anche una pistola nella notte del raid razzista di Ferragosto a Partinico. Con due famiglie all' inseguimento di sei ragazzi gambiani cacciati dalla spiaggia di Trappeto. Inseguiti prima a piedi. Poi tallonando con le auto il pulmino della comunità che li ospita. Bloccando la fuga della ragazza italiana alla guida, terrorizzata da una macchina piazzata di traverso come in un posto di blocco, mentre a un incrocio comparivano mazze di ferro e l' arma.

«Da queste auto sono scese 20 o 25 persone - ha raccontato Maria Lo Castro, l' educatrice della comunità chiamata dai ragazzi aggrediti per portarli in salvo -. Ho cercato di telefonare al 113 ma una donna mi ha strappato il cellulare e ha iniziato a picchiarmi». Come si intravede nei video delle telecamere dei negozi vicini.

partinicoPARTINICO
Registrazioni analizzate dai carabinieri che, dopo due settimane di indagini, hanno arrestato ieri cinque uomini dai 28 ai 71 anni e due donne di 62 e 71 anni con l' accusa di lesioni aggravate e, scrivono i magistrati di Palermo, per avere agito «con la finalità dell' odio etnico e razziale».

È il sigillo giudiziario all' estate nera di Partinico cominciata a luglio con il pestaggio di un senegalese di 19 anni, Dieng Khalifa, il volto e un orecchio tumefatti a colpi di bastone mentre due manovali poi arrestati gridavano: «Via da qui sporco negro». E continuata con il raid di Ferragosto e nuove urla: «Negri di m... dovete morire». Agghiaccianti le scene dell' aggressione con Antonio Rossello e i fratelli Roberto e Salvatore Vitale in azione.

I più violenti, in carcere perché accusati di avere anche brandito l' arma. Tutti e tre con precedenti per rapina, furti, spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi. Ed un eloquente soprannome, «Spavento», agli atti delle passate bravate di Roberto Vitale, indicato come il più violento: «Falli scendere che te li riporti in comunità tutti morti».

partinicoPARTINICO
E tutti a dargli man forte, compresi i suoi genitori, Giacomo Vitale e Rosa Inverga, affiancati da Emanuele Spitaleri e dalla moglie Valentina Mattina, un bimbo di cinque anni in braccio. Indagata a piede libero un' altra cinquantenne, Maria Cristina Schirò, mentre continua la caccia al resto della banda, composta anche da ragazzini che si dileguavano dopo i colpi di mazza e dopo i primi insulti scattati per cacciarli dalla spiaggia.

«Vogliamo solo divertirci come voi», avevano replicato i ragazzi di colore sul muretto davanti al pub di contrada Ciammarita rispondendo alle invettive con sorrisi interpretati «come una sfida», si sono giustificati gli indagati.

partinico aggressione razzistaPARTINICO AGGRESSIONE RAZZISTA
Un Far West che allarma il procuratore aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Giorgia Spiri in sintonia con il giudice che ha firmato gli arresti, Walter Turturici: «Gli aggressori hanno considerato i giovani extracomunitari come soggetti appartenenti ad una razza inferiore...». Incastrati dai video allegati al fascicolo dai carabinieri, agli aggressori viene addebitata «una prolungata e selvaggia aggressione, dettata da abiette finalità di discriminazione razziale e posta in essere con modalità brutali e ripugnanti...».

Fonte: qui

LE ''PRESSIONI'' SUBITE DA TONINELLI? HANNO UN NOME E COGNOME: FABRIZIO PALENZONA



L'EX CAMIONISTA POI BANCHIERE È ORA IL PRESIDENTE DI AISCAT, L'ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE I CONCESSIONARI DELLE AUTOSTRADE 

È STATA AISCAT A DIFFIDARE IL MINISTRO: PUBBLICARE IL TESTO DELLE RICCHE CONVENZIONI POTEVA FAR SCATTARE PER TONINELLI E I SUOI TECNICI IL REATO DI AGGIOTAGGIO. DELLA SERIE: CI HANNO PROVATO…

Andrea Pasqualetto per il Corriere della Sera

PALENZONAPALENZONA
La concessione, il segreto di Stato, il mistero. «Ho subito pressioni interne ed esterne perché non fosse pubblicata, quella concessione», aveva detto martedì a Montecitorio il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli sollevando un polverone. Le parole sono rimbalzate da Roma a Genova, dove la procura sta indagando sul crollo del ponte Morandi. Fra i documenti cardine dell' inchiesta c' è infatti proprio la Convenzione che stabilisce diritti e doveri delle parti, definendo canoni, formule di calcolo delle tariffe, garanzie patrimoniali, un complesso di regole considerate «segreti di Stato» che lo scorso mese la stessa Autostrade ha pubblicato, giocando d' anticipo.

DANILO TONINELLIDANILO TONINELLI
I pm la stanno studiando per capire se lì dentro si nasconde la ragione di certe scelte fatte dal concessionario rispetto al ponte Morandi e riguardanti in particolare il progetto di potenziamento strutturale degli stralli approvato dal cda e mai realizzato. «Potremmo sentire il ministro ma anche no, lo decideranno i pm», ha detto il procuratore capo Francesco Cozzi.

La domanda è naturalmente quella: chi c' era dietro alle «pressioni» di cui parla Toninelli? «Sulla mia scrivania sono arrivati documenti da parte di Aiscat (l' associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori, ndr) - ha spiegato il ministro durante la trasmissione In onda su La7 -. Dicevano che se pubblicavo potevo incorrere nel reato di aggiotaggio... I dirigenti del ministero avevano paura».

gilberto benettonGILBERTO BENETTON
I toni danno l' idea dello scontro in atto fra Ministero e Autostrade, due colossi accomunati in queste ore dall' apprensione per la lista consegnata nei giorni scorsi in procura dalla Guardia di Finanza, dove figurano una trentina fra dirigenti, manager, funzionari e tecnici. Gli inquirenti stanno valutando chi, fra questi nomi, iscrivere nel registro degli indagati in vista dell' incidente probatorio.

Nel contempo cercano tracce di eventuali allarmi inascoltati sulla possibilità di cedimento strutturale del ponte. Nei documenti ufficiali nessuno ha mai scritto chiaramente di rischio crollo, né di pericolosità del Morandi. Per questa ragione gli investigatori hanno iniziato a passare al setaccio quelli non ufficiali, scambi di messaggi e chat. Ed è da questa indagine che sono spuntati alcuni messaggi WhatsApp giudicati molto interessanti. Si parla delle criticità del ponte e sono stati inviati da dipendenti del gruppo Autostrade, ai quali la Guardia di Finanza aveva sequestrato le memorie dei telefonini.

gian maria gros pietro beniamino gavioGIAN MARIA GROS PIETRO BENIAMINO GAVIO
Di sicurezza parlò anche l' amministratore delegato Giovanni Castellucci, nel cda del 12 ottobre 2017 che votò l' intervento di retrofitting strutturale sul Morandi. La sintesi di quel consiglio è in un verbale al vaglio dei magistrati. Castellucci ricordò a tutti che la sicurezza «ha la necessità e priorità assoluta sulla viabilità». Qualcuno, evidentemente, aveva sollevato il problema, in quella stanza dei bottoni.

Per Autostrade non c' è solo la grana di Genova. Anche ad Avellino, nell' ambito del processo sulla tragedia del bus precipitato da un viadotto dell' A16 (40 morti) il 28 luglio del 2013, si punta il dito contro una presunta mancata manutenzione da parte del concessionario.

Fonte: qui

TRAVAGLIO CONTRO I 5STELLE! - “QUESTA VOLTA HA RAGIONE IL PD: IL MINISTRO TONINELLI NON PUÒ PARLARE DI "PRESSIONI INTERNE ED ESTERNE" CONTRO LA SACROSANTA REVOCA DELLA CONCESSIONE AD AUTOSTRADE, E POI TACERE”

“DI QUELLE PRESSIONI DEVE ANZITUTTO INDICARE GLI AUTORI E IL CONTENUTO. SE SI È TRATTATO DI AMOREVOLI CONSIGLI VERBALI PER DISSUADERLO. SE INVECE SI È TRATTATO DI PRESSIONI VERE E PROPRIE…”

MARCO TRAVAGLIOMARCO TRAVAGLIO
Da Repubblica - Il ministro Danilo Toninelli la butta lì: un'accusa tra le altre. Dice di avere desecretato gli atti sulle concessioni a Autostrade dopo il crollo del Ponte sul Polcevera a Genova, "nonostante le pressioni interne ed esterne" subite. Parole che non possono scorrere via nel rumore della polemica politica. Le pressioni, forse le minacce, comunque gli avvertimenti sono un reato e come tale il ministro dovrebbe denunciarlo ai magistrati.

Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano -ESTRATTO
toninelliTONINELLI
Questa volta ha ragione il Pd: il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli (5Stelle) non può parlare di "pressioni interne ed esterne", cioè dal suo stesso ministero e dalla società Autostrade per l' Italia, contro la sacrosanta revoca della concessione, e poi tacere.

Di quelle pressioni deve anzitutto indicare gli autori e il contenuto. Se si è trattato di amorevoli consigli verbali per dissuaderlo dal proposito assunto dall' intero governo, premier Conte in primis, chi glieli ha rivolti dal suo dicastero dev' essere immediatamente rimosso, mentre per Autostrade il problema non dovrebbe porsi, visto che come concessionaria ha i mesi contati.

toninelli ai funerali per le vittime del crollo del ponte a genovaTONINELLI AI FUNERALI PER LE VITTIME DEL CROLLO DEL PONTE A GENOVA
Se invece si è trattato di pressioni vere e proprie, magari accompagnate da minacce di ritorsioni, il Codice penale le punisce con precise fattispecie di reato fino alla "violenza o minaccia a corpo politico" (art. 338 Cp, lo stesso che è appena costato pesanti condanne in primo grado agli imputati del processo sulla trattativa Stato-mafia): in questo caso, dopo la doverosa denuncia in Parlamento, Toninelli dovrebbe precipitarsi alla Procura della Repubblica con un esposto corredato di nomi e i cognomi.

L' unica cosa che non può e non deve accadere è quello che succedeva in passato, prima dell' avvento del cosiddetto "governo del cambiamento": il politico che lancia il sasso e nasconde la mano e il caso che finisce a tarallucci e vino, senza colpevoli né innocenti.

Fonte: qui

SOVERATO: 40ENNE VIENE AGGREDITO DA UN MIGRANTE UBRIACO. INTERVIENE IL PRIMO CITTADINO CHE LO METTE KO CON UN PUGNO

“GLI HO CHIESTO DI STARE CALMO, MA SI È SCAGLIATO CONTRO DI ME. NON AVEVO ALTRA SCELTA”, HA DETTO ERNESTO ALECCI

Emanuela Carucci per www.ilgiornale.it

ernesto alecci 3ERNESTO ALECCI 
È diventato un eroe il sindaco di Soverato, un piccolo Comune in provincia di Catanzaro di appena 11mila anime. Ernesto Alecci, questo il nome del primo cittadino, è intervenuto per salvare un un uomo di 40 anni dall'aggressione di un immigrato in evidente stato di ebbrezza.

A darne notizia è il quotidiano regionale "La Gazzetta del Sud". L'extracomunitario si trovava in pieno centro cittadino quando ha iniziato a insultare i passanti fino a prendere di mira un uomo colpito con un pugno al naso e alla mano.

soveratoSOVERATO
Proprio in quel momento passava da lì il sindaco di ritorno da un sopralluogo in alcune strutture del Comune. Alecci, con un passato da pugile, è intervenuto in difesa del suo concittadino. Appena si è avvicinato ai due, l'immigrato ha impugnato una bottiglia di vetro e si scagliato contro il primo cittadino che però ha messo ko il suo "avversario" con un pugno. 
“Ho visto la scena mentre ero a bordo di un mezzo in compagnia di un operaio comunale - racconta Alecci alla Gazzetta del Sud - e sono intervenuto per la paura che potesse utilizzare la bottiglia di vetro contro i presenti.

soverato 1SOVERATO 
Gli ho chiesto di stare calmo, ma si è scagliato contro di me. Non avevo altra scelta che colpirlo per stordirlo". Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri. L'immigrato è stato portato in caserma e verrà allontanato da Soverato "usando lo strumento del daspo urbano che permette a noi sindaci di intervenire" ha concluso Alecci. Fonte: qui
ernesto alecci 1ERNESTO ALECCI 

Estorcevano la metà dello stipendio per dare lavoro: arrestati due impiegati

Due impiegati di 25 e 50 anni sono stati arrestati dalla Polizia a Gallarate con l'accusa di aver estorto denaro ad alcuni operai per garantirgli l'assunzioneIl caporalato è molto diffuso in agricoltura

Il caporalato è molto diffuso in agricoltura
''Se un'impresa agricola non è onesta fa male all'intero Paese. Ci sono già in Australia campagne di boicottaggio contro l'Italia che usa schiavi nei campi. Per questo, potrebbero arrivare i bollini etici. Ma nei recenti episodi di caporalato emersi nel foggiano occorre mandare l'esercito, altro che bollini'', ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio a margine della 22/a presentazione Uiv-Ismea delle previsioni vendemmiali, al Mipaaft. ''Vogliamo anche la Gdo, cioè la distribuzione moderna, al Tavolo sul caporalato - ha aggiunto il ministro - in linea con quanto chiedono le aziende agricole per parlare anche di aste al massimo ribasso''.

La nuova frontiera dello sfruttamento

L'allarme di Centinaio è giunto proprio quando nel Varesotto si è scoperta la nuova frontiera dello sfruttamento. "Vuoi lavorare? Paga. Fino a mille euro per ottenere il posto di lavoro e quasi metà stipendio per tenersi l’impiego, una volta tenuto il contratto" ha scritto il Giorno. Due impiegati di 25 e 50 anni sono stati arrestati dalla Polizia a Gallarate con l'accusa di aver estorto denaro ad alcuni operai per garantirgli l'assunzione. Dipendenti di un'azienda che si occupa di manutenzione della segnaletica e guardrail, secondo quanto ricostruito dalle indagini del commissariato di Gallarate e coordinate dai pm di Busto Arsizio Francesca Gentilini e Martina Melita, occupandosi della selezione del personale, i due, entrambi del Bangladesh, avrebbero costretto aspiranti operai, quasi tutti stranieri, a versare loro compensi dai 300 ai 1000 euro per essere assunti e fino al 40% del loro stipendio una volta ottenuto il contratto.

Versavano da 300 a 1000 euro


Sono almeno venti gli operai che avrebbero versato da 300 a 1000 euro per ottenere il lavoro e fino al 40% dello stipendio, a due impiegati bengalesi di un'azienda operante nel settore della manutenzione autostradale, arrestati stamane dalla Polizia di Stato di Gallarate (Varese), al termine di un'indagine coordinata dalla Procura di Busto Arsizio (Varese). Le indagini però proseguono in tutto il Nord Italia, con deleghe ai rispettivi uffici giudiziari di competenza, dato che la società (estranea ai fatti) per cui i due lavoravano si occupa della manutenzione stradale in diverse province, anche fuori dalla Lombardia. A far scattare l'inchiesta è stata la denuncia di un operaio straniero che, dopo essersi rifiutato di continuare a corrispondere quasi metà stipendio ai due estorsori, responsabili della selezione del personale, sarebbe stato licenziato.

Fonte: qui