9 dicembre forconi: 04/06/19

sabato 6 aprile 2019

''LAUREE FACILI PER I POLIZIOTTI''. INDAGATO UN AGENTE E DUE TUTOR DELLA LINK UNIVERSITY, DELL'EX ''TARZAN'' DEMOCRISTIANO, FUCINA DI MINISTRI A 5 STELLE E MOLTO ATTIVA NELL'INTELLIGENCE

GLI AGENTI PER SUPERARE I CORSI ''NON HANNO MAI ASSISTITO A NESSUNA LEZIONE, NON SI SONO MAI RECATI A ROMA, NON HANNO VISTO MAI UN PROFESSORE''. E LE DOMANDE DEGLI ESAMI ARRIVAVANO PRIMA VIA WHATSAPP

"DOMANDE ANTICIPATE SU WHATSAPP" LE LAUREE FACILI PER I POLIZIOTTI
Gerardo Adinolfi e Luca Serranò per ''la Repubblica - Firenze''


vincenzo scotti (2)VINCENZO SCOTTI
Un corso di perfezionamento per bypassare gli esami del primo anno e approdare direttamente al secondo, che sarebbe stato superato dagli studenti- poliziotti senza partecipare a una lezione e senza vedere alcun professore, ma solo inviando per mail una tesina di poche pagine. Non solo. Anche esami sostenuti in sedi considerate " non idonee", come una stanza nel mercato ortofrutticolo della Mercafir a Firenze, con domande in alcuni casi anticipate ai candidati su una chat di Whatsapp.

Un' inchiesta della procura di Firenze accende i riflettori su presunte lauree facili per gli agenti di polizia iscritti alla Link Campus University, l' università privata con sede a Roma creata nel 1999 dall' ex ministro democristiano Vincenzo Scotti. La Link Campus, nata come filiale dell' Università di Malta e poi, dal 2011, riconosciuta come università non statale dal ministero dell' Istruzione, dell' università e della ricerca, è salita alla ribalta delle cronache perché considerata vicina al mondo del Movimento 5 Stelle.

Quando, prima delle ultime elezioni politiche, Luigi Di Maio presentò la sua squadra di governo in caso di vittoria, tra i papabili ministri c' erano anche alcuni docenti della Link. Come Elisabetta Trenta, poi effettivamente diventata ministra della Difesa del governo gialloverde. Alla Link era vicedirettrice del Master in Intelligence and Security.

vincenzo scotti gianni lettaVINCENZO SCOTTI GIANNI LETTA
Ma questa su cui indaga la procura di Firenze è tutta un' altra storia, ancora agli inizi e con una verità ancora tutta da accertare. La pm Christine Von Borries vuole capire se davvero, dal 2017 al 2019, ci siano stati degli illeciti nello svolgimento del corso e degli esami destinati agli agenti. E così ha delegato accertamenti alla Guardia di finanza per verificare, tra le altre cose, se davvero questi - 23 tra poliziotti in servizio in Toscana e loro parenti che si sono iscritti nel 2017 e una quindicina nel 2018 - abbiano goduto di una corsia preferenziale.

Sul registro degli indagati sono finite tre persone, accusate di falso ideologico e abuso d' ufficio: un poliziotto della questura di Firenze che secondo la procura ha fatto da raccordo tra gli altri colleghi e l' università e che, secondo un testimone, avrebbe anticipato su Whatsapp le domande scritte degli esami, e due persone definite i tutor della Link e che avrebbero assistito gli allievi nel percorso formativo. E di cui, secondo le accuse, « non si ha prova che rivestano il ruolo di professori universitari » .

franco frattini vincenzo scottiFRANCO FRATTINI VINCENZO SCOTTI
La Finanza ha perquisito la casa degli indagati, alcuni uffici della Link e quello della questura di Firenze in uso al poliziotto, a caccia dei telefoni cellulari e di tracce, come messaggi su Whatsapp, che potrebbero essere utili alle indagini.

L' inchiesta è partita da alcune testimonianze raccolte dalla procura. L' attenzione degli investigatori si è concentrata sul corso Human security, la cui quota secondo i testimoni costava 600 euro e veniva pagata su un conto a San Marino intestato alla Fondazione sicurezza e libertà. Un corso, secondo l' accusa, riconosciuto dalla Link e che permetteva, a coloro che lo frequentavano, di essere « dispensati da 5/ 6 esami del primo anno » della laurea triennale in " Scienze della politica e dei rapporti internazionali".

vincenzo scotti luigi di maioVINCENZO SCOTTI LUIGI DI MAIO
I poliziotti, si legge nel decreto di perquisizione, per superare il corso di perfezionamento « non hanno mai assistito a nessuna lezione, non si sono mai recati a Roma, non hanno visto mai nessun professore, ma solo i due soggetti indagati che si definivano tutor- professori». Per gli esami, invece, «hanno sostenuto scritti preparati online sulla base di testi e indicazioni trovati sul sito, presso delle stanze individuate da questi tutor a volte dentro il mercato ortofrutticolo, altre in Palazzo Strozzi » . Nonostante la diversità delle materie, come l' inglese o il Diritto costituzionale, le prove sarebbero inoltre state sempre sostenute «alla presenza di una sola persona (uno dei tutor) o a volte di un assistente non meglio identificato » .

Nessuna contestazione viene rivolta al Siulp, il sindacato più rappresentativo della polizia che ha stipulato la convenzione con l' ateneo e a cui è iscritto l' agente indagato.

vincenzo scotti enzo cardi lucio d ubaldo sara iannoneVINCENZO SCOTTI ENZO CARDI LUCIO D UBALDO SARA IANNONE

L' UNIVERSITÀ PRIVATA DOVE STATO E AFFARI SI CONFONDONO
Gianluca Di Feo per ''la Repubblica - Firenze''


Ma dove finisce l' ateneo privato e dove comincia lo Stato?
L' indagine fiorentina sulle lauree "agevolate" per gli agenti di polizia ripropone il grande dilemma dell' università Link Campus. L' invenzione di Vincenzo Scotti, storico leader democristiano ed ex ministro dell' Interno, è talmente incastonata nel cuore del potere romano da esserne diventata un punto di riferimento. Persino il Movimento 5Stelle ne ha subito il fascino, selezionando dai suoi ranghi la ministra della Difesa e altre figure chiave dell' attuale esecutivo.

VINCENZO SCOTTI E ALLA SUA DESTRA VINCENZO PARISIVINCENZO SCOTTI E ALLA SUA DESTRA VINCENZO PARISI
Ma ogni settimana gli eventi dell' ateneo sono affollati di parlamentari e grand commis: una platea bipartisan e trasversale, un po' come gli organismi che sovrintendono alle attività della Link. Ci sono ex uomini di governo di destra e sinistra, alti magistrati in servizio e soprattutto dirigenti degli apparati di sicurezza.

L' università ha sviluppato una vera passione per il settore, con una vasta offerta di master dedicati all' intelligence, alla cyberprotezione, al controllo dei flussi migratori. Il corpo docente è letteralmente un corpo speciale, che raccoglie personaggi di primissimo piano, in servizio o in pensione, del Viminale o dei Servizi Segreti: ci sono nove tra prefetti, generali e 007, incluso il numero due del Dis, la Direzione che coordina tutta l' intelligence italiana.

luigi di maio link campus universityLUIGI DI MAIO LINK CAMPUS UNIVERSITY
Una parata prestigiosa che appare stonata rispetto al business dell' università, con uno statuto che affida la gestione a una società privata e quindi al profitto. L' ateneo infatti è sorto nel 1999 per iniziativa del Cepu, il più famoso esamificio a pagamento, e riconoscimento solo della Malta University. A promuoverlo come università italiana fu il ministro Ortensio Zecchino, che oggi è ai vertici della stessa Link.

Uno dei modelli di crescita più fortunato sono le convenzioni con categorie professionali o enti pubblici, garantendo - lecitamente - una serie di agevolazioni nel corso di studio a chi si iscrive: lo stesso meccanismo usato dal sindacato di polizia Siulp e adesso al centro dell' indagine fiorentina. In passato però questo schema aveva già provocato l' intervento della magistratura, con un' indagine sui rapporti con i vertici del ministero dell' Agricoltura e il sospetto di lauree concesse con troppa rapidità. Ci sono poi state proteste di insegnanti che non ricevevano i compensi dall' ateneo, rimostranze accolte solo dopo un' interrogazione parlamentare proprio dei 5Stelle.

la festa alla link university 2LA FESTA ALLA LINK UNIVERSITY
E infine l' attenzione per gli ultimi cambiamenti della compagine azionaria, con l' acquisto di quote da parte di un avvocato svizzero con base a Londra e molto attivo nelle relazioni energetiche con Mosca. Uno dei capitoli fondamentali dell' inchiesta sui rapporti tra Donald Trump e la Russia passa proprio dalla Link, dove insegnava un misterioso professore maltese che per primo avrebbe offerto allo staff dell' allora candidato presidenziale le mail trafugate alla sua rivale Hillary Clinton.

Grandi e piccole storie che si intrecciano nelle aule dell' ateneo romano, aumentando le perplessità sulla presenza di prefetti, spie e generali in un' università nata per perseguire finalità assai diverse dalla tradizionale accademia. Fonte: qui


vincenzo scottiVINCENZO SCOTTI

GOVERNO GIALLO VERDE – L’ERRORE FATALE

Un uccellino mi ha detto il motivo per cui  Paolo Savona se n’è andato: voleva levare 50 miliardi di risparmio, con  BTP,  titoli di debito riservati ai risparmiatori italiani, per fare investimento;  un “prestito per la vittoria”  con cui  lanciare grandi infrastrutture.
I grillini hanno detto no. Perché, è ovvio: non vogliono infrastrutture, non vogliono crescita reale . Pensano che basta mettere quattro soldi nelle tasche una "miseria" di contributi per far rifiorire l’economia.  Col reddito di cittadinanza “sarà un 2019 bellissimo, ripresa incredibile”, disse Conte  ai primi di febbraio.
Ma il punto è che anche Salvini è stato d’accordo, mi ha detto l’uccellino.  Sembra, dopo consultazione con Arcore. I minibot come li spiegano Paolo Becchi e Zibordi su 24 Ore anche di recente, e che sono urgenti almeno da 8 mesi.

La proposta di minibot di Becchi e Zibordi: “Una moneta fiscale parallela per crescere senza fare debito”

Ma non subito; dopo maggio, dopo le elezioni europee che – si illudono – cambieranno tutto in Europa,  la cosca oligarchica oggi dominante a Bruxelles , e  la sostituirà  una classe più favorevole alla spesa espansiva. Tutto nei fatti hanno rimandato a “dopo maggio”.
Il guaio è che la ricaduta nella recessione è arrivata prima. Occorrono misure urgenti; e nemmeno in reddito di cittadinanza  è arrivato ancora nelle tasche di nessuno; misura già insufficiente,  non sono capaci di sbloccarla, finirà per rivelarsi una promessa fallita. Uguale destino attende la Quota 100, a cui Salvini attribuisce lo stesso effetto miracolistico –  mettere in tasca quattro soldi a qualcuno (statali), non mettere al  lavoro milioni, di cui c’è bisogno.

Hanno perso il Kairos

Uno dei segni più tremendi del  dilettantismo politico è non conoscere il  Kairos, il “momento”.   Saper cogliere  il Kairos, il momento opportuno sapendo che non tornerà, è quel che distingue il grande politico dal fesso – e in politica, una  scemenza è peggio di un delitto (dice Talleyrand).   Questi al governo stanno facendo passare il loro Kairos. Un grande prestito immediatamente dopo l’insediamento , come proponeva Savona, avrebbe  incontrato la fiducia che gli italiani hanno dato  inizialmente a questo governo, e avrebbe avuto un effetto energetico sul sistema (a parte che anche i “mercati” esteri l’avrebbero salutato con favore).   Adesso, giorno dopo giorno, la fiducia in questo governo si squaglia – loro la stanno dilapidando –   come dimostra il fatto che tutti gli investimenti privati sono congelati.  Ancora due mesi,   col un altro crollo dell’occupazione – nel Nord produttivo, legato industrialmente alla Germania – e a maggio,  l’eventuale emissione di minibot – ammesso che abbiano il coraggio di farla – sarà interpretata come emissione di un moneta  falsa da parte di un governo con l’acqua alla gola, indebitato, e prossimo all’amministrazione controllata europea.
Il Kairos è passato, e non ci si deve illudere dai bagni di folla.  Le folle passano dai selfie col Capitano al linciaggio. Quanto a Beppe Grillo e alla sua ideologia di decrescita felice,  coi suoi fanatici decrescitisti,  passeranno nella memoria come  il movimento che, prima di scomparire nella cloaca della storia, ha dato all’Italia  il farmaco che ritarda la pubertà  (una priorità  urgente, che il popolo richiedeva a gran  voce) e l’eutanasia legale . Complimenti
Ah, dimenticavo questa altra vostra conquista  :

Ci resta la magra consolazione che la Germania  è riuscita a perdere  anche questa guerra –  passando come le altre di vittoria in vittoria,  fino alla disfatta.  Qualunque cosa vi dicano i media,   il pessimismo a Berlino è ancora peggio del nostro.
Mentre ITA-Coin non esce ..PMI manifatturieri con base 100 ad aprile 2018…guardate i CRUCCHI che cosa sono riusciti a fare!!!..so riusciti a perde pure questa guerra ed i traditori italici seguono a ruota… (commento di guado77 da cui ho preso la tabella)

IL PMI, Purchasing Mananager Index  è  un sondaggio mensile fatto interrogando,  paese per paese, 400 gestori addetti agli acquisti di altrettante aziende. Questi gestori  tengono conto   dei nuovi ordinativi,  delle scorte che hanno in magazzino, dell’occupazione e produzione. Ora, quelli tedeschi hanno il morale a terra.
Consolazione magra, perché noi – come allora – siamo  legati a loro  e al loro collasso dell’export. 
Maurizio Blondet

Fonte: qui

NON BASTAVA LA MULTA DEL GARANTE DELLA PRIVACY, SPUNTA UN ASPIRANTE EUROPARLAMENTARE CAMPANO CHE HA MESSO SU UNA RETE DI ACCOUNT FALSI SU ROUSSEAU

L’ACCUSA ALL’ORTOPEDICO FRANCESCO MENNELLA ARRIVA DA UN’EX ASSISTENTE CHE HA SCOPERTO DI ESSERE ISCRITTA AL M5S A SUA INSAPUTA 

CON LA SCUSA CASALEGGIO E DI MAIO FANNO SPARIRE ALTRI 8 CANDIDATI, CHE SI INCAZZANO: “CLIMA DA SOVIET”

Emanuele Lauria per ''la Repubblica''

FRANCESCO MENNELLAFRANCESCO MENNELLA
Ci mancavano i candidati- clone, a turbare il sonno di Luigi Di Maio. Che nel giorno in cui Rousseau viene affondato dal garante per la Privacy, dalla piattaforma sui cui viaggia il movimento vede d' improvviso spuntare i fantasmi di tanti iscritti, solo virtuali, che alle parlamentarie per le Politiche del 2018 avrebbero sostenuto la corsa di un aspirante onorevole campano, Francesco Mennella, e potrebbero essersi rimaterializzati in occasione del voto on line per scegliere i nomi delle Europee.

Davide Casaleggio, con in mano sospetti concreti di una truffa, è andato in procura, con un gesto doveroso quanto sofferto. Perché inevitabilmente foriero di nuove polemiche. C' è un' ex segretaria di Mennella, di professione medico a Marcianise ( Caserta), che accusa il candidato di aver messo su, nel 2017, una rete di account fasulli per influenzare l' esito delle parlamentarie.
LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIOLUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO

Si tratterebbe di registrazioni tarocche a Rousseau per racimolare in modo fittizio quelle decine di clic in più utili per essere messo in lista. Operazione non riuscita, perché Mennella non fu selezionato per correre alle Politiche, ma l' ex assistente del medico casertano è certa di quel che afferma: anche perché ha scoperto di essere iscritta anche lei, senza volerlo, a M5S. E lo staff ha verificato la segnalazione telefonando agli iscritti "fantasma": nessuno sarebbe risultato reperibile.

FRANCESCO MENNELLA ROBERTO FICOFRANCESCO MENNELLA ROBERTO FICO
Di lì la denuncia di Casaleggio e l' esclusione di Mennella, che aveva ritentato nei giorni scorsi l' avventura elettorale con le europarlamentarie e aveva superato il primo turno. « È un caso ad arte » , si difende l' ortopedico, che parla di «cacciata in stile soviet».
Ma che bufera, nel giorno in cui va in scena il secondo turno del voto online. Alla vigilia delle consultazioni spariscono otto candidati, oltre a Mennella, e su tutte le esclusioni c' è l' avallo del capo politico.

davide casaleggio partecipa alla battaglia delle arance del carnevale di ivrea 3DAVIDE CASALEGGIO PARTECIPA ALLA BATTAGLIA DELLE ARANCE DEL CARNEVALE DI IVREA 3









In Campania saltano in quattro e resta fuori pure Giacinto Di Taranto, uno dei volti più noti di questa competizione, l' ingegnere selezionato per un futuro viaggio su Marte: « Houston, si decolla per le stelle » , aveva detto dopo il primo turno. «Sono stato escluso in modo arbitrario e ingiustificato», scrive dopo la brusca frenata. I motivi? Non noti. Ma i 5S campani sussurrano di una scelta legata al ruolo di De Taranto nell' associazione Valica, Vaccini Liberi Campania, contraria all' obbligo della profilassi. Di certo, De Taranto si presentava agli elettori di Rousseau con otto meriti su nove, unico con tante " medaglie" assegnate dallo staff.

rousseau il sistema operativoROUSSEAU IL SISTEMA OPERATIVO
Non sono bastate. Come a poco è servito il lungo curriculum di Mario Aliberti, maggiore della Finanza, che si trova estromesso « senza sapere il perché» e minaccia azioni legali: « Il movimento dev' essere onesto e trasparente non solo a parole. Altri candidati tutti questi ostacoli non li hanno trovati: forse perché sono vicini ai vertici?». In Sicilia veniva dato per certo l' ingresso in lista di Clementina Iuppa, avvocatessa catanese che ha collaborato a lungo con il gruppo M5S all' Ars: è stata messa alla porta per aver condiviso un post in cui si auguravano torture medievali ( gabbia sospesa e corvi, roba del genere) all' ex ministro Poletti. « Ma io non sono una hater, sono una lover - si è difesa lei - E quel commento l' ho rimosso dopo pochi minuti ».

luigi di maio davide casaleggioLUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO
Non abbastanza presto, evidentemente, nel clima di delazione che ha contraddistinto la gara sul web e malgrado la difesa dei deputati siciliani. E poco lontano, a Giardini Naxos, sarebbe rimasto vittima di qualche post sgradito un altro candidato escluso, Giuseppe Leotta: « Pago commenti calcistici su Facebook», dice lui, accanito tifoso juventino. Ed è forse la dichiarazione più bella di una giornata da tregenda.

Fonte: qui



LA MULTA DEL GARANTE E IL LIBRO DI BIONDO E CANESTRARI SMASCHERANO LA PRESUNTA DEMOCRAZIA DIRETTA DI “ROUSSEAU”: LA SEGRETEZZA DEI VOTI SULLA PIATTAFORMA ERA UNA FARSA E LA SCHEDATURA DEI MILITANTI 
COME SI FINANZIA CASALEGGIO? LE DONAZIONI DEI PARLAMENTARI (300 EURO AL MESE A TESTA) E IL MISTERO DELLE DONAZIONI PRIVATE…
SCHEDATURA DEI PARLAMENTARI ECCO LO SPIONAGGIO A 5 STELLE
Giuseppe Marino per ''il Giornale''
davide e gianroberto casaleggio sum 2019DAVIDE E GIANROBERTO CASALEGGIO SUM 2019

C' è la ferita all' immagine del primo partito politico d' Italia, c' è il vulnus a ogni futura proposta di «democrazia diretta». Ma non solo: la sanzione di 50mila euro del Garante della privacy e la relativa motivazione che demolisce la credibilità della piattaforma Rousseau, creano un nuovo problema politico in casa 5 Stelle. Il sito per grillino per il voto elettronico è stato usato per alcune decisioni che hanno disegnato il volto attuale del MoVimento.
davide casaleggio partecipa alla battaglia delle arance del carnevale di ivrea 2DAVIDE CASALEGGIO PARTECIPA ALLA BATTAGLIA DELLE ARANCE DEL CARNEVALE DI IVREA



La conferma fornita dal Garante che la segretezza di quei voti è stata gravemente compromessa, anche dopo che l' Autorità era intervenuta per correggere la rotta di queste pratiche illegittime, mette in dubbio tutte queste decisioni. E la gestione malsicura dei dati dei votanti apre la strada a una possibile schedatura che, potenzialmente, potrebbe riguardare non solo gli attivisti, ma anche i parlamentari che hanno partecipato alle votazioni elettroniche. «Casaleggio e i suoi tecnici -scrivono Nicola Biondo e Marco Canestrari nel libro inchiesta Il sistema Casaleggio- conoscono meglio di chiunque altro il partito.
nicola biondo marco canestrari il sistema casaleggioNICOLA BIONDO MARCO CANESTRARI IL SISTEMA CASALEGGIO

Lo ha dimostrato sempre il Garante della privacy, che nella relazione (quella relativa alla precedente sanzione comminata a Rousseau, ndr.) afferma che, analizzando il database, è possibile per esempio ricondurre ogni voto espresso sulla piattaforma Rousseau a ciascun singolo iscritto. Significa poter profilare perfino i parlamentari, sapere chi ha votato a favore o contro un certo provvedimento. In definitiva: capire di chi ci si può fidare e di chi no». La scia di dati che lasciano i nostri movimenti sul web sono l' oro del nuovo millennio, perché consentono di conoscere i nostri desideri, le abitudini, le intenzioni di acquisto, perfino gli spostamenti. Ma attraverso Rousseau che dati potrebbero gestire i padroni del vapore grillino?

rousseau il sistema operativoROUSSEAU IL SISTEMA OPERATIVO






«Dati sensibili -dice al Giornale Marco Canestrari- le opinioni politiche riconducibili alle singole persone, lo storico dei voti espressi, anche quelli più importanti». Viene in mente la consultazione sul processo a Salvini, che spaccò il MoVimento, ma ancor di più il voto per eleggere il capo politico Luigi Di Maio che, grazie ai buchi nella sicurezza informatica che Rousseau secondo il Garante avrebbe dovuto garantire, potrebbe avere una mappa di quali parlamentari gli stati fedeli e di quali invece è meglio diffidare.
NICOLA BIONDONICOLA BIONDO

Impossibile sapere con certezza se questa schedatura sia effettivamente avvenuta. Ma quando in gioco c' è la democrazia, la sola possibilità che questo avvenga è sufficiente a far suonare un allarme che non può essere ignorato. «Oltretutto -aggiunge Canestrari- il Garante ha dimostrato che da due a cinque persone dell' Associazione hanno avuto la possibilità manipolare il voto senza lasciare tracce o venire identificati».

luigi di maio davide casaleggioLUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO








«Invito gli esclusi a fare ricorso per smascherare questa farsa. attacca il deputato di Fdi Federico Mollicone- Le parlamentarie vanno invalidate e gli attuali eletti dovrebbero uscire dal M5S, se in buona fede». Difficile che l' appello faccia proseliti tra gli eletti, ma tra gli esclusi la battaglia legale va avanti da tempo.

L' avvocato Lorenzo Borrè è diventato l' incubo del Movimento, avendo già ottenuto rimborsi per tre «bocciati» dall' opaco voto su Rousseau per un importo totale di 75mila euro. Dopo la nuova stangata del Garante anche gli esclusi dalle «europarlamentarie» appena celebrate ora potrebbero rivolgersi ai tribunali.
MARCO CANESTRARIMARCO CANESTRARI
A farne le spese potrebbe essere il sistema grillino, costituito da diversi enti che hanno una cosa in comune: un ruolo blindato per Davide Casaleggio. Senza che nessuno lo abbia mai votato su Rousseau.


TASSE E FONDI PUBBLICI TUTTI I MISTERI DEI SOLDI A ROUSSEAU
Giuseppe Marino per ''il Giornale''

Le uova d' oro della gallina Rousseau valgono 650mila euro. Mica noccioline se si pensa che nella galassia pentastellata che ruota intorno a Davide Casaleggio c' è l' azienda fondata da papà Gianroberto che, nell' ultimo bilancio noto (2017), annota un fatturato di 1,17 milioni di euro e un utile di appena 20.480.

luigi di maio davide casaleggioLUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO
Sulla gestione del tesoro di Rousseau aleggiano dubbi che fanno a pugni con il marchio di fabbrica della trasparenza che il MoVimento spende a piene mani nell' arena politica, incluso il rapporto con il fisco. Le fonti del fiume di denaro che piove nelle casse dell' associazione sono due: le oltre 22mila donazioni di piccola entità che provengono dagli attivisti e i 300 euro al mese che la copiosa pattuglia di parlamentari grillini si è impegnata a versare per coprire «le spese di funzionamento» della piattaforma che il MoVimento ha per statuto come unico possibile fornitore. La cifra totale nell' arco di una legislatura potrebbe arrivare vicino ai 6 milioni di euro.

BEPPE GRILLO E MARCO CANESTRARIBEPPE GRILLO E MARCO CANESTRARI
Su quest' ultima fonte di entrate a sollevare ingombranti quesiti sono stati gli autori di Il sistema Casaleggio (ed. Ponte alle Grazie), un volume inchiesta sulla galassia degli enti che ruotano intorno all' erede del defunto guru del MoVimento. Nicola Biondo, ex responsabile della Comunicazione per l' M5s alla Camera (prima che le pubbliche relazioni grilline diventassero dominio di Rocco Casalino) e Marco Canestrari, ex informatico presso la Casaleggio associati, sono venuti in possesso di una ricevuta del versamento da 300 euro di uno dei parlamentari grillini (che ha voluto mantenersi anonimo) rilasciata da «Rousseau». Il documento non parla di donazioni, ma è presentato come corrispettivo di un servizio: «Contributo per il mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l' attività dei gruppi e dei singoli parlamentari».

mimmo paresi, davide casaleggio, alessandro di battista, virginia raggiMIMMO PARESI, DAVIDE CASALEGGIO, ALESSANDRO DI BATTISTA, VIRGINIA RAGGI
Nicola Biondo, dopo aver fatto esaminare il documento al commercialista Alessio Argiolas, solleva una lunga lista di dubbi: «Noi da qui non possiamo capire se è stata pagata l' imposta di bollo, che si applica proprio sulla ricevuta. Sarebbe il caso che qualcuno lo chiedesse all' Associazione Rousseau. L' Iva è stata pagata?». Il documento, riprodotto in questa pagina, riporta la dicitura «Ricevuta», corredata sia da un codice fiscale sia da una partita Iva. Non c' è invece alcuna indicazione sull' eventuale importo da pagare per uno dei due balzelli, l' imposta di bollo o l' Iva, che andrebbe corrisposto nel caso in cui il documento dalla forma non impeccabile fosse da considerare come fattura.

rousseau voto sul processo a salvini 4ROUSSEAU VOTO SUL PROCESSO A SALVINI



Per molto tempo, tra l' altro, i parlamentari non avrebbero ottenuto alcuna ricevuta per il versamento. La senatrice «ribelle» Elena Fattori sollevò la questione e ricevette i documenti solo poco prima di un' intervista televisiva. «A me non è arrivato nulla», dice invece il senatore Gregorio De Falco, che è stato espulso ma ha comunque onorato i versamenti per il periodo in cui faceva parte del gruppo parlamentare pentastellato. Ma c' è un ulteriore dubbio che andrebbe chiarito. Da dove provengono i contributi versati dai parlamentari? Domanda centrale -incalza Biondo- perché se vengono dall' indennità è un loro sacrificio, ma se provenissero dalle spese si configurerebbe un finanziamento pubblico non dichiarato, attraverso una partita di giro.

elena fattoriELENA FATTORI
L' associazione, oltretutto, non ha fatto piena chiarezza nemmeno sulla seconda fonte di entrate, le donazioni degli attivisti, avendo pubblicato un elenco composto di centinaia di iniziali, niente nomi. Uno sterminato omissis, salutato anche da qualche polemica interna. Che ovviamente è stata del tutto ignorata.

Fonte: qui

C’È TUTTO UN MONDO INTORNO AL RISTORANTE DI DENIS, DOPO IL COLPO DI FULMINE TRA MATTEO E FRANCESCA ARRIVERÀ LA DESTRA SALVINIAN-VERDINIANA?

L’ALTRA SERA A CENA CON DENIS C’ERANO ANGELUCCI (CON FERRARI PARCHEGGIATA) E BISIGNANI, E POI È ARRIVATO IL “CAPITONE” 

È STATO PURE CAMBIATO IL MENÙ, ORA C’È UN TAGLIERE CHE PORTA IL NOME DELL’AZIENDA DI ANDREA PASINI, BLOGGER SOVRANISTA ASSUNTO AL VIMINALE…

Tommaso Rodano per “il Fatto Quotidiano”

I tempi sono ormai maturi per celebrare l' unione di una nuova casata della destra italiana: i salvinian-verdiniani. L' unione non è solo tra l' irrequieto Matteo (il ministro) e la bella Francesca (la figlia del plurinquisito Denis). C' è tutto un mondo.

ANDREA PASINIANDREA PASINI
Per rendere l' idea di questo nuovo gene politico occorre raccontare il quadretto familiare che si è creato in una recente cena romana. Siamo a due passi dal Senato, in piazza Campo Marzio: il ristorante è PaStation di proprietà di Tommaso Verdini, l' altro erede. Prima chicca: il menù è cambiato. O meglio, è cambiato il tagliere di salumi che ora porta il nome dell' azienda Pasini. Chi è Pasini? Proprio lui, Andrea, il blogger sovranista appena assunto da Salvini al Viminale come "consigliere" alla comunicazione per 40 mila euro l' anno.

PASTATIONPASTATION
Ma alziamo gli occhi dal cibo per osservare gli avventori. A un tavolo siedono Denis Verdini, Antonio Angelucci (con tanto di Ferrari parcheggiata fuori) e Luigi Bisignani. Cos' hanno in comune, oltre a un discreto numero di indagini? Il quotidiano Il Tempo: Angelucci è l' editore, Verdini il "presidente del ramo editoria", Bisignani editorialista e retroscenista. Il giornale, va da sé, è araldo della più intransigente linea pro-Capitano. E chi è stato visto da quelle parti dopo l' allegro convivio? Ovvio, Matteo Salvini. Fonte: qui